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Ultime news di Mostre ed Esposizioni
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martedì 31 marzo 2015
Fondazione Nicola Trussardi | Comune di Milano: presented the next exhibition LA GRANDE MADRE, curated by Massimiliano Gioni (August 26 - November 15, 2015)
lunedì 30 marzo 2015
Schiffini allestisce la mostra ANDY WARHOL SUL COMO' | Genova | Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce
OPERE DELLA COLLEZIONE ROSETTA BARABINO
2 aprile 2015 – 5 luglio 2015
Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce
dove la cucina ne diventa parte integrante. Per l'occasione Schiffini ha inserito uno dei modelli best seller, l'isola ONE, sviluppata dal team R&D il cui tratto distinguibile è la modularità che la rende estremamente funzionale, caratteristica che viene accentuata dalla sobrietà delle linee.
Villa Croce ritorna a essere una dimora privata arredata con mobili di design per ospitare quasi cento opere da una straordinaria collezione genovese mai prima presentata in pubblico.
Le opere, scelte con cura e visionaria lungimiranza da Rosetta Barabino, sono il frutto di una passione condivisa con il figlio minore che per più di trent'anni li ha portati per gallerie e mostre d'arte contemporanea.
La mostra riunisce settanta artisti italiani e internazionali, da Andy Warhol a Carl Andre, da Donald Judd a Cy Twombly, da Dan Flavin a Robert Morris, oltre a Joseph Beuys, Olafur Eliasson, Cindy Sherman, Gordon Matta-Clark, Takashi Murakami, Ettore Spalletti, Ai Wei Wei, Fischli & Weiss e Yang Fudong per raccontare la storia dell'arte contemporanea attraverso lavori eccezionali che, installati in un ambiente domestico moderno e sofisticato, arredato anche con mobili Schiffini dimostrano come l'arte contemporanea possa diventare ispirazione quotidiana per immaginare il futuro.
Mario Vespasiani alla mostra Close Up sulla grande pittura italiana
Close Up
Primo piano sulla pittura italiana
Galleria Civica d'Arte Moderna
Dal 28 Marzo 2015 al 31 Maggio 2015
SPOLETO | PERUGIA
LUOGO: Galleria Civica d'Arte Moderna Palazzo Collicola
CURATORI: Gianluca Marziani
COSTO DEL BIGLIETTO: intero € 4, ridotto € 2
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 0743 238920
E-MAIL INFO: gcamspoleto@virgilio.it
SITO UFFICIALE: http://www.comunespoleto.gov.it/
COMUNICATO STAMPA: Raccontare la pittura italiana, quella nata subito dopo la Transavanguardia. Un viaggio visivo dalla doppia anima: ora con artisti che iniziarono a esporre negli anni Novanta, ora con diversi nomi emersi di recente ma già consapevoli del buon uso linguistico. Una selezione eterogenea, supportata da consensi istituzionali, da una precisa riconoscibilità nel panorama iconografico, da un codice veggente con cui gli autori alimentano la disciplina evoluta del metodo pittorico.
CLOSE-UP racconta le qualità di un linguaggio attraverso molteplici radici tematiche ed estetiche, offrendo un vasto repertorio di passaggi concettuali e contenuti etici. Non ci sono spunti per nessuno, soltanto un vincolo dimensionale: agire entro i trenta centimetri come formato massimo del quadro.
Gianluca Marziani: "Trenta centimetri è di solito il formato minimo in circolazione, una sorta di consuetudine che vede nel 30x30 un'ideale unità di misura pittorica. Sono partito da quel minimo per tramutarlo nel massimo formato eseguibile, un'indicazione agli artisti per ribaltare il rapporto tra impatto e dimensione. Volevo che si ragionasse sul piccolo come spinta alla riscoperta del valore, dei dettagli, di quella preziosità che non implica esagerazione ma altissimo controllo."
La mostra avrà una doppia natura espositiva: un lavoro di ogni artista sarà allestito nel Piano Nobile del museo, tra mobili, quadrerie, pareti e soffitti lavorati, secondo scritture curatoriali che privilegiano la strategia mimetica, il nascondimento, la rivelazione improvvisa; un secondo lavoro di ogni artista sarà presentato, invece, in una zona del Piano Mostre, dove il pubblico troverà un timeline orizzontale, sorta di lungo serpente che attraverserà tre zone del Piano (Sala Sten & Lex, Sala Archi, Galleria) come un esercito pittorico in rigoroso ordine alfabetico.
Gianluca Marziani: "Nel doppio ruolo di direttore artistico e curatore del progetto, mi assumo la piena paternità delle scelte, una sorta di responsabilità autografa per certificare le presenze e le necessarie assenze. La selezione risponde ai criteri che definiscono il mio metodo, così come accade davanti a qualsiasi sintesi collettiva per mostre tematiche. Piaccia o meno, questo gruppo rappresenta la sintesi spendibile di un'altissima energia figurativa. La pittura italiana che spargerei nel cosmo è qui: in un sogno vorrei alzare gli occhi e scoprire che ogni stella nel firmamento pulsa in forma di quadro, anche perché l'unico linguaggio artistico con la preziosità di un minerale rimane l'intramontabile pittura dal cuore irrequieto, sconfinata per natura, senza compromessi per istinto e ragione".
La mostra diventa esperienza, evento sensoriale, avventura oltre la forma
L'allestimento nel Piano Nobile sarà una passeggiata rivelatrice, come una caccia al tesoro nascosto, tra cassetti, quadrerie, cornici, pavimenti vasi, scrittoi, vetrine, ante… ogni quadro avrà una sua zona speciale, un antro scenico per attivarne l'anima spaziale e lo spirito narrativo. Il Piano Mostre sarà, al contrario, il riordino alfabetico di una disseminazione avventurosa del quadro, quasi a ripristinare il senso logico dopo le frantumazioni del senso originario."
Artisti partecipanti: 108, Stefano Abbiati, Silvia Argillosa, Mirko Baricchi, Alessandro Bazan, Valerio Berruti, Danilo Bucchi, Emilio Cafiero, Fabrizio Campanella, Pier Paolo Campanini, Guglielmo Castelli, Andrea Chiesi, Mario Consiglio, Enrico Corte, Pier Paolo Curti, Arnold Mario Dall'O, Gabriele De Santis, Alberto Di Fabio, Fulvio Di Piazza, Mauro Di Silvestre, Stefano Di Stasio, Pablo Echaurren, Stefania Fabrizi, Matteo Fato, Daniele Galliano, Paola Gandolfo, Massimo Giacon, Fausto Gilberti, Silvia Idili, Francesco Impellizzeri, Francesco Irene, Jeffrey Isaac, Laboratorio Saccardi, Francesco Lauretta, Emilio Leofreddi, Massimo Livadiotti, Lucamaleonte, Giorgio Lupattelli, Claudio Malacarne, Franco Marrocco, Mauro Maugliani, Maddalena Mauri, Veronica Montanino, Marco Neri, Andrea Nurcis, Giacinto Occhionero, Ozmo, Vincenzo Pennacchi, Valeria Petrone, Cristiano Pintaldi, Matteo Piovaccari, Luca Pioverai, Gianni Politi, Nicola Pucci, Giuseppe Restano, Roxy in the box, Giuliano Sale, Maurizio Savini, Alessandro Scarabello, Bernardo Siciliano, Croce Taravella, Velasco, Nicola Verlato, Mario Vespasiani e Esteban Villalta Marzi.
Breve biografia:
Mario Vespasiani nasce nel 1978 vive e lavora nelle Marche e nei luoghi che meglio si prestano a sviluppare i suoi progetti. E' uno dei talenti dell'arte italiana, con una ricerca che lo sta portando ad innovare il concetto di pittura nelle varie modalità epressive come nello studio delle luminosità del colore. Le sue opere adottano un linguaggio simbolico e la sua pittura parla di un più vasto itinerario dell'anima, incentrandosi sul profondo mistero della creazione e sulla trasmissione dei moti dello spirito. Nel 2008 a dieci anni dalla prima personale realizza la mostra che avvia il progetto denominato "La quarta dimensione" attraverso il quale propone un dialogo con alcuni grandi maestri dell'arte italiana a lui particolarmente vicini in un determinato momento della ricerca. Il primo evento avvenne nel 2008 con Mario Schifano (in occasione del decennale della scomparsa) mettendo in risalto il colore e il gesto pittorico che contraddistingue il procedere istintivo dei due autori, per l'approccio grintoso, per la carica vitale e mai prevedibile della pittura. Nel 2010 presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Ascoli Piceno le sue opere si affiancarono all'astrattismo lirico di Osvaldo Licini (in concomitanza con la grande mostra di Torino che celebrava in maniera completa l'opera liciniana), in questo momento le tele di Vespasiani sempre meno figurative forniscono una panoramica del tratto pittorico che raggiunge soluzioni stilistiche più evanescenti ed essenziali.
Sulla linea colorista, che scende lungo l'Adriatico, nel 2012 presenta il dialogo in tre sedi con i capolavori di Lorenzo Lotto, il quale oltre ad essere uno dei più grandi interpreti è anche colui che ha saputo rivoluzionare i codici del ritratto e la mostra focalizza l'attenzione sull'interpretazione psicologica e formale del volto, dalle espressioni comuni alle tensioni umane più profonde. Con la mostra Gemine Muse espone giovanissimo ai Musei Capitolini di Roma, a 27 anni ha vinto il primo Premio Pagine Bianche d'Autore, nel 2011 viene invitato al Padiglione Italia della 45° Biennale di Venezia, figura nel libro Fragili eroi di Roberto Gramiccia dedicato ai più interessanti artisti italiani del futurismo ad oggi e sul Dizionario dell'Arte Italiana edito da Giancarlo Politi.
Tra i primissimi artisti italiani ad espandere l'impronta pittorica dai nuovi materiali alle tecnologie, vieni inviato nel 2012 dall'Accademia di Belle Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo: L'essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all'iPad e nello stesso anno con le opere realizzate mediante l'iPad ed applicate su alluminio, viene inviato al Premio Termoli.
Dal 1998 sono trenta le mostre personali documentate con volumi prodotti in serie limitata, arricchiti da testi critici, interviste e da testimonianze trasversali. Contemporaneamente alla pittura, ha frequentato un workshop di fotografia con Ferdinando Scianna e di cinema con Lech Majewski. Nell'ultimo anno si è dedicato al progetto Mara as Muse sottolineando, in piena controtendenza, il ruolo di una Musa quale figura ispiratrice dell'atto creativo e delle sue molteplici forme espressive. Nel 2015 esce Planet Aurum il suo primo libro interamente dedicato agli scritti. Del suo lavoro se ne sono occupati oltre agli storici e ai critici d'arte, anche filosofi, scrittori, antropologi e teologi.
domenica 29 marzo 2015
Invito performance lunedì 19.30 presso mostra di Angelo Lupi Tarantino
"Pagine di COLORE E PAROLE ... accanto all'ARTE".
Con la presenza del pittore Angelo Lupi Tarantino e quella degli amici che vorranno proporre delle letture di brani, poesie e versi declamati.
A cura di Paolo Marzano
Vi aspettiamo; d'altronde, è la città che si incontra. A Nardò, ora si può!
Naturalmente presso lo "Spazio Ex_Post", via Generale Cantore, 3 Nardò (Le),
https://www.facebook.com/events/1397692557214231/
Continua la Mostra di Ugo La Pietra a Saronno
Il verde oggi è troppo spesso ridotto a strumento per aggiustare, correggere, completare, nascondere, migliorare gli errori, le manchevolezze, le incompetenze e la faciloneria di certi creativi (architetti, urbanisti, allestitori…) nell'affrontare i vari problemi ambientali che di volta in volta si trovano a dover "risolvere".
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www.CorrieredelWeb.it
sabato 28 marzo 2015
INAUGURAZIONE "SANTI ALCHEMICI" mostra di Luigi Di Gangi mercoledì 1 aprile h.19
al vernissage della mostra
cooperativa vitivinicola di Salaparuta e nostro sponsor di cultura.
"Santi Alchemici", una mostra a cura di Marco Pomara.
L'opera di Luigi Di Gangi è un travagliato collage di una realtà imperitura, che nasce nei ricordi di bambino e si cristallizza nella memoria di un uomo che compone linguaggi e recita universi immaginari da mettere in scena non su palcoscenici nè su tele da dipingere, bensì su materia che si tocca e si vive...
Si tratta di un racconto intenso e colorato, intervallato da segni da cogliere e che alterna alle variopinte figure, testi e tinte grigie, versi e simboli, disegni e forme. Tutti elementi densi di significati, che vengono fuori quasi a proporsi spontaneamente a chi vi si accosta, concedendosi e donandosi al punto da suscitare un "tocco" sui corpi intrecciati delle opere, nel tentativo di percorrere le linee sovrapposte proprie dello schema narrativo pensato e creato dall'artista con colla e ritagli, carta e petali, pigmenti e fango, foto e smalti.
Racconti epici santificano le immagini, e l'immagine dei Santi diventa sacra ma nel contempo profanatrice di icone classiche. O meglio, il classicismo dell'iconografia sacra viene stravolto due volte da Di Gangi: la prima durante la scomposizione, la seconda al culmine della ri-composizione minuziosa e immaginifica! L'immagine è pertanto solo immaginata dall'artista e un istante dopo da egli stesso tradotta in narrazione.
Vecchie tavole di legno o scatole in disuso risorgono e si animano in un ritmo fluente e travolgente sul passamano etereo della geometria nascosta tra le tracce fiere di quei pezzi di storie che un tempo erano destinati a un irriverente oblio.
Le orme del passato si trasformano in emanazioni pulsanti di un flusso di pensiero irrefrenabile, ricorrente nell'opera del Di Gangi, dove ogni atomo si fa testimone eccellente di ciò che è stato, in uno sfondo, a volte sfocato a volte spettacolarmente definito, iconoclastico e mistico.
Esasperazioni di figure affiancate tra loro, fotografie in rilievo che fuoriescono dall'opera, materia che si mischia secondo modalità armoniche e linearità filologica non tradiscono quell'alchimia intravista dallo stesso Di Gangi nel suo percorso esistenziale ed umano che lo ha condotto al cospetto di quei suoi Santi Alchemici oggi in mostra a Palermo, ma prima ancora incrociati in sentieri tormentati della mente e poi incontrati tra le bancarelle delle vie della città o salvati dai cassonetti reduci dei mercati rionali.
Su tutto però regna l'inimmaginabile tessuto alchemico di un passato mai più dimenticato e di contro restituito a noi attraverso la doviziosa e trascendente arte di Luigi Di Gangi.
80 opere diversissime tra loro ma pur sempre con una stessa anima, che conferisce nuova luce alle sale del Biotos, innalzando una tecnica non nuova, ma dall'inedita veste del collage alchemico di Luigi Di Gangi.
La sua MATRICE sta nell'Alchimia, un regno segreto, un percorso sacrificale alla ricerca del "Sè".
La sua MATERIA è fatta di oggetti, di corpi, di scritture e di suoni, di linee, di colori;
una materia PRIMIGENIA che si radica nel profondo.
L'ORACOLO PALERMITANO è l'insieme di MIGLIAIA di FRAMMENTI di carta stampata riesumati da libri, riviste, manifesti, volantini, "santini", depliant, quotidiani, quaderni, diari, vecchie foto e antiche cartoline, lettere e intimi carteggi, mappe ingiallite e soprattutto santi e madonne.
Tutto materiale di risulta, raccolto a Palermo svuotando cantine e soffitte di amici, depredando i maceri della carta o i mercatini rionali dell'usato, cercando tra la monnezza abbondata tra le macerie di una città che si sbriciola e crolla.
La carta stampata è memoria, cosa viva che cambia colore e invecchia, mantiene i segni del tempo diventando l'hard disk dell'umanità, il mezzo dell'inganno e della propaganda, della parola e della verità, della fede e delle scienze, ma più in generale di tutto lo scibile umano.
L'ORACOLO "si S-COMPONE IN UN NUMERO DI TOT, di cui bisogna solamente deciderne il numero: TOT LIBRI UNICI, TOT POETOGRAFIE, TOT CROMOSFERE, TOT ICONOALCHIMIE".
+39 (0)91323805
A Milano, teatro di eventi, la mostra di Pier Luca Bencini e il Fuori Salone
Vernissage Mercoledì 8 aprile dalle ore 18 alle 20
Curatrice della mostra Sabrina Falzone, critico e storico dell'arte
Presso la Galleria Spazio Museale Sabrina Falzone di Milano - Via G. Pallavicino,29
Salone Bernini: "PIER LUCA BENCINI. A CHE LE PAROLE" Personale di pittura con opere di Pier Luca Bencini
Dall'8 aprile nel salone Bernini della Galleria Sabrina Falzone di Milano si aprirà una grande mostra dedicata ai dipinti di Pier Luca Bencini, "A che le parole", che consentirà ai visitatori di immergersi in un vero e proprio viaggio di scoperta tra grafiti e spiritualità.
La mostra indaga un'arte intellettuale, arricchita da concitati temi letterari e poetici (come i soggetti danteschi di Paolo e Francesca): il titolo stesso della personale "A che le parole" è anche il titolo di un dipinto di Bencini, ispirato all'omonima poesia.
Tra gli intenti dell'artista vi è la rivalutazione della grafite, la tecnica più antica che l'uomo conosca, alcune delle quali realizzate con le ostriche.
Pier Luca Bencini, medico chirurgo e artista, allievo del pittore statunitense William Congdon, affascinato dai recenti esiti delle correnti americane e sedotto dal cromatismo della pittura toscana, individua un proprio modus operandi dotato di una profonda consapevolezza e di una spiccata cognizione introspettiva.
Contestualmente al vernissage della personale, si svolgeranno nelle altre sale percorsi espositivi sotto la supervisione dell'ingegner Giuseppe Di Salvo, che privilegiano il linguaggio artistico contemporaneo in concomitanza del Salone Internazionale del Mobile a Milano.
Nelle sale Guttuso, Mirò ed Europa saranno visionabili anche le opere d'arte eversive di Marco Ferrari, una novità assoluta, le dirompenti sculture di Paolo Pasini di elevata fattura, i particolari scatti fotografici di Antonella Bucci pregni di analogie e i disegni intellettuali di Francesco Salvia dal rilevante gusto umoristico.
Si potranno altresì ammirare gli originali lavori di Carla Freddi, Joker e Bruno Carati, gli autori in permanenza presso la Galleria Sabrina Falzone di Milano.
Dall' 8 aprile al 7 maggio 2015
Galleria Spazio Museale Sabrina Falzone
Via Giorgio Pallavicino 29
20145 Milano - Italy
Orari di apertura: mar-ven h.16-19; sab.h.10-12
Chiuso il 2 maggio, lunedì e festivi
Ingresso gratuito
www.galleriasabrinafalzone.com
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