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lunedì 2 marzo 2015

Prorogata fino al 12 aprile la mostra "La Grande Guerra di Lorenzo Viani" a Villa Argentina/Viareggio

  


LA GRANDE GUERRA DI LORENZO VIANI A VILLA ARGENTINA

Prorogata fino al 12 aprile la mostra dedicata a Lorenzo Viani e ai cento anni della Grande guerra. Inaugurata lo scorso 6 dicembre a Villa Argentina di Viareggio, storica dimora liberty di proprietà pubblica e appena restaurata, l'esposizione ha avuto un grande successo e per questo ne è stata posticipata la chiusura, inizialmente fissata al 1° marzo.

La mostra, che presenta un Viani inedito, ha fatto riaprire dopo trent'anni le porte dell'edificio, chiuso e in stato di abbandono prima dell'intervento da parte della Provincia di Lucca, che ne è proprietaria.

"La Grande Guerra di Lorenzo Viani. Viareggio-Parigi-Il Carso. Pittura e fotografia della Grande Guerra in Lorenzo Viani e Guido Zeppini": questo il titolo della mostra, curata da Enrico Dei. 

Un viaggio che dura da cento anni, dallo scoppio del primo conflitto mondiale, e che ora viene esplorato attraverso i lavori del più importante espressionista italiano, il viareggino Lorenzo Viani, e del capitano medico, oltreché fotografo dal fronte, Guido Zeppini. 

Più di 120 opere – di cui dieci xilografie inedite di Viani – tra disegni, quadri, fotografie, oggetti privati e ricordi dell'artista. 

La Grande Guerra, dunque, è il palcoscenico di questa esposizione, dedicata, nelle intenzioni degli organizzatori – Provincia di Lucca, ente capofila del progetto insieme a Fondazione Mario Tobino, Fondazione Festival Pucciniano, Comune di Viareggio e Soprintendenza BAPSAE di Lucca e Massa Carrara – ai 381 caduti viareggini, che partirono giovanissimi nelle loro divise grigio verdi, senza mai più fare ritorno a casa.

Lorenzo Viani in divisa grigioverde, dipinge e disegna scene di civili coinvolti, loro malgrado, nella follia armata: anonimi e umili soldati, attori di sanguinari scontri subiti e commessi. 

I suoi capolavori ci appaiono come un diario di guerra: nere croci di un cimitero, macabri funerali, trincee come tombe, terrore di battaglia. Guido Zeppini, invece, ci consegna quell'orrore con l'occhio attento e veritiero del fotografo, che immortala scene di soldati, accampamenti, carneficine, trincee, rovine di abitazioni bombardate, vita quotidiana nelle interminabili ore di attesa e di paura.

All'interno dell'esposizione trovano spazio, oltre a due disegni e due bronzi di Domenico Rambelli, uno dei massimi scultori del Novecento e autore del monumento ai caduti di Viareggio, più di 60 opere di Viani. 

Quadri realizzati con varie tecniche, dieci xilografie inedite, effetti personali e lettere che il pittore scrisse e ricevette quand'era al fronte. Al loro fianco sono ospitate anche 60 fotografie di Zeppini, accompagnate da documenti e oggetti cari al fotografo. 

Lorenzo Viani, anarchico prima e fervente interventista dopo lo scoppio della guerra, è il più grande espressionista italiano e con forza ha dipinto e raccontato le divise grigioverdi, i civili innocenti e inconsapevolmente coinvolti nel conflitto. 

Entrato in guerra solo dopo essere stato respinto e arrestato per i suoi passati anarchici, è rimasto al fronte quasi quattro anni, fino al 1° gennaio 1919.  Caratterizzata da un tratto forte e deciso, la sua pittura racconta la vita e le vicende dei più deboli, con pennellate veloci e intense dove coesistono malinconica espressività e grazia poetica. 

Guido Zeppini è stato fra i fondatori dell'Ospedale Tabarracci di Viareggio, inizialmente chiamato Ospedale Territoriale Umberto e Margherita, ricoprendo nel 1916 il ruolo di direttore. 

Esonerato dal servizio militare per anzianità, richiese e ottenne di essere trasferito come medico al fronte a Ronchi dei Legionari dove diresse un ospedale militare, ricevendo riconoscimenti significativi come la medaglia al valore e la medaglia di argento con palma della Croce Rossa Italiana. 

Zeppini venne onorato anche di un attestato di benemerenza sempre dalla CRI e di un encomio solenne dal Comando di Corpo d'armata di Firenze. 

Al fronte unì il suo impegno umano e medico alla passione per la fotografia, immortalando anche  avvenimenti di guerra meno conosciuti.


LA MOSTRA
La Grande Guerra di Lorenzo Viani. Viareggio-Parigi-Il Carso. Pittura e fotografia della Grande Guerra in Lorenzo Viani e Guido Zeppini.
6 dicembre 2014 – 12 aprile 2015
Villa Argentina – Viareggio
Chiusa il lunedì, eccetto il 6 aprile.
Orario: 10-13 (ultimo ingresso ore 12,30); 15,30-18,30 (ultimo ingresso ore 18,00)
Ingresso libero
Info: Pagina Facebook "Villa Argentina Viareggio";  - 334.6490850



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GROWING ROOTS – 15 anni del Premio Furla. Palazzo Reale, Milano



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a cura di Chiara Bertola, Giacinto Di Pietrantonio e Yuko Hasegawa

La mostra sarà aperta al pubblico dal 5 marzo al 12 aprile 2015

Inaugura a marzo 2015 nelle sale dell'Appartamento dei Principi di Palazzo Reale la mostra retrospettiva che ripercorrerà le dieci edizioni del Premio Furla attraverso le opere dei suoi vincitori.

Dieci stanze per dieci artisti: Sislej Xhafa, Lara Favaretto, Sissi, Massimo Grimaldi, Pietro Roccasalva, Luca Trevisani, Alberto Tadiello, Matteo Rubbi, Chiara Fumai e il duo vincitore dell'ultima edizione Maria Iorio e Raphaël Cuomo.

Palazzo Reale e Fondazione Furla sono lieti di annunciare la mostra GROWING ROOTS – 15 anni del Premio Furla, a cura di Chiara Bertola, Giacinto Di Pietrantonio e Yuko Hasegawa, che si terrà nelle sale della prestigiosa sede espositiva milanese dal 5 marzo al 12 aprile 2015.

La mostra sarà l'occasione per celebrare i quindici anni di vita e le dieci edizioni del Premio Furla, che proprio quest'anno ha scelto di trasferirsi a Milano, capitale italiana e internazionale della creatività contemporanea, per valorizzare la propria storia e offrire un'ulteriore importante piattaforma di visibilità ai giovani talenti che da sempre sostiene.

Promossa dal Comune di Milano Cultura e nata dalla collaborazione tra Palazzo Reale e Fondazione Furla, GROWING ROOTS – 15 anni del Premio Furla sarà una retrospettiva che farà il punto sull'arte italiana degli ultimi quindici anni attraverso le opere e le ricerche artistiche dei dieci artisti vincitori: Sislej Xhafa (2000), che attiva lo sguardo dell'altro alla ricerca dell'identità migrante; Lara Favaretto (2001), con una ricerca rivolta a dare senso poetico alla fragilità e marginalità; Sissi (2002), con una pratica performativa che dà corpo ad anatomie emotive e visionarie; Massimo Grimaldi (2003), interessato a ridefinire l'arte  con immagini e forme come massa neutra interposta tra creatore e fruitore; Pietro Roccasalva (2005), che mette al centro la  sopravvivenza della pittura nelle forme dell'attualità contemporanea; Luca Trevisani (2007), che indaga apparati biologici vegetali che rimandano a vie di scorrimento di flussi nella fragilità della loro organizzazione; Alberto Tadiello (2009), la cui tensione e attrazione, rumore e silenzio sono chiamati a ridisegnare lo spazio come campo d'energia; Matteo Rubbi (2011), che fa della relazione e condivisione attivatori di contesto volti a rompere la neutralità del white cube; Chiara Fumai (2013), il cui attivismo performativo sollecita alla messa in discussione dell'attualità sociale; e il duo Maria Iorio e Raphael Cuomo (2015), le cui tattiche documentarie e ricostruzioni storicistico/narrativo, veicolano traiettorie di ricerca a lungo termine.

"Quando il Premio Furla è nato, nel 2000, era un momento in cui i premi d'arte e le opportunità per i giovani artisti erano praticamente inesistenti e il nostro era un progetto pionieristico e visionario – ha sottolineato Giovanna Furlanetto, Presidente di Fondazione Furla e Furla S.p.A. – A quindici anni di distanza, oggi possiamo dire che il lavoro portato avanti con passione, impegno e coerenza ha messo radici profonde e dato i suoi frutti. GROWING ROOTS è perciò un omaggio alla storia del Premio e a tutti coloro che negli anni ne hanno fatto parte, e allo stesso tempo segna una fase nuova e importante: la collaborazione con il Comune di Milano e Palazzo Reale, nell'anno di EXPO, è un gradino particolarmente significativo di questo percorso di crescita per valorizzare capacità, idee e visioni dei giovani artisti, che sono la vera radice del nostro futuro."

"Da sempre Milano è fucina di innovazione, in qualunque campo dell'arte e della tecnica, e laboratorio di esperienze capaci di trasformarsi in avanguardia creative – ha commentato l'Assessore alla cultura Filippo Del Corno –. La partnership con il Premio Furla nasce proprio nel solco di questa tradizione culturale per valorizzare la formazione e il talento dei giovani artisti e lo scambio tra esperienze, ed è un ulteriore tassello dell'alleanza tra pubblico e privato nella costruzione dell'offerta culturale della nostra città".

"Mettendo in scena le opere dei dieci vincitori del Premio Furla – sottolinea Chiara Bertola, ideatrice e curatrice del Premio Furla fin dalla sua prima edizione – la mostra racconterà la qualità e la diversità dell'arte italiana che conferma la sua attualità nell'affermazione delle differenze, quanto mai necessarie a ridefinire le identità nel mondo globalizzato. Pittura, scultura, installazione, video, performance, disegno, suoni, materie antiche e contemporanee sono gli elementi delle opere che si vedranno nella mostra, a testimonianza sia del Premio Furla e della sua storia, che del contesto sociale e culturale in cui queste opere hanno avuto la loro genesi ."

Il percorso si articolerà lungo le undici sale dell'Appartamento dei Principi di Palazzo Reale partendo da una prima sala introduttiva sulla storia del premio - a cura dell'artista Riccardo Arena - per poi svilupparsi in dieci sale in cui dialogheranno le opere degli artisti. La mostra diventerà in questo modo il racconto di una parte della storia recente dell'arte italiana, risultato  del lungo processo di analisi critica portato avanti nei quindici anni di vita del premio  dagli oltre cento critici e curatori internazionali coinvolti nella selezione di centinaia di artisti italiani.

"Una mostra volta a presentare e riassumere la ricchezza del panorama artistico italiano - aggiunge Giacinto Di Pietrantonio - tra i più complessi e multiformi della scena artistica mondiale, a cui il premio Furla ha dato un forte segno di riconoscimento nel corso dell'inizio del terzo millennio."

E proprio a questa complessità e ricchezza, all'idea di struttura organica, dalle radici forti e ricoperte di nuovi germogli in crescita, fa riferimento l'immagine guida della mostra, creata da Gaia Carboni, giovane artista italiana che vive e lavora a Berlino. Carboni e Arena sono stati coinvolti grazie alla collaborazione con l'Archivio Viafarini.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Mousse Publishing, con testi di Chiara Bertola e Giacinto Di Pietrantonio, che racconterà la storia del Premio e degli artisti vincitori e conterrà una sezione dedicata ai finalisti della decima edizione appena conclusa.

SCHEDA TECNICA
Dal 5 marzo al 12 aprile 2015
Orari di apertura: Lunedì dalle 14.30 alle 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì, domenica: dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì e sabato: dalle 9.30 alle 22.30

INGRESSO GRATUITO

WEB
www.growingrootsmilano.it
www.comune.milano.it/palazzoreale
www.fondazionefurla.org
#growingroots

 
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sabato 28 febbraio 2015

Mostra "Omaggio a Roma"




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​​​​

Gianfranco e Francesco Ciaffi
sono lieti di invitarVi alla mostra

Omaggio a Roma
La città più bella del mondo nelle opere
della collezione della galleria

Dipinti di

Ugo Attardi Mario Ferrante | Franco Marzilli
Piero Mascetti | Sigfrido Oliva | Renzo Vespignani


​​​​​​​​​​​​​​​​Ugo Attardi, Isola Tiberina, 1996, olio su tela cm 70x100

Inaugurazione sabato marzo 2015 ore 17


Edarcom Europa Galleria d'Arte Contemporanea
Via Macedonia, 12/16 – 00179 Roma
tel. 06 7802620 – www.edarcom.it

La mostra sarà visibile fino al 21 marzo 2015 da lunedì a sabato 
dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30

venerdì 27 febbraio 2015

Mostra a Roma: I Am the President. Tra identità e anonimato

I Am the President
tra identità e anonimato
a cura di Daina Maja Titonel
testo critico di Marina Miraglia
APERTURA STRAORDINARIA
domenica 1 marzo 2015
h. 11-13 / 15-19.30
FINO AL 22 MARZO 2015


Viene inaugurata prossimamente a Roma la mostra "I Am the President. Tra identità e anonimato" presso la  Galleria MAC Maja Arte Contemporanea, in via di Monserrato 30, Roma.

In esposizione sette dipinti ritraggono, come fosse un negativo fotografico, i volti rispettivamente di Barack Obama, Vladimir Putin, la Regina Elisabetta II d'Inghilterra, Angela Merkel, Benjamin Netanyahu, Silvio Berlusconi e Papa Benedetto XVI (unica figura intera).
 
Nell'uso del negativo, ovvero nel ribaltamento dell'immagine, l'artista scopre una quarta dimensione della figura: una identità introspettiva, un'immagine interna diversa dallo schema del Sé corporeo, volta a cogliere "l'altra faccia" del ritratto, il suo "prossimo sé" raggiungibile in una sorta di istantanea pittorica.

Come potrà leggere nel comunicato stampa l'artista rimarrà nell'anonimato per tutta la durata dell'evento; la sua "identità" sarà svelata il giorno della chiusura, il 22 marzo 2015.  
 
Le ragioni di questa scelta sono ben spiegate nel testo critico di Marina Miraglia oltre che nel comunicato stampa.

Domenica 1 marzo 2015 la galleria sarà eccezionalmente aperta in questi orari: 11-13 e 15-19,30.

 

MAC Maja Arte Contemporanea
Via di Monserrato 30 Roma
T. +39 06 68804621, 338.5005483

orari: ma-ve 15-20 / sa 11-13, 15-19.30

GROWING ROOTS – 15 anni del Premio Furla | Press Preview mercoledì 4 marzo ore 11, Palazzo Reale, Milano

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a cura di Chiara Bertola, Giacinto Di Pietrantonio e Yuko Hasegawa
Press Preview
Mercoledì 4 marzo 2015
ore 11.00
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano


RSVP
press@fondazionefurla.org
0236565133

La mostra sarà aperta al pubblico dal 5 marzo al 12 aprile 2015

Scarica l'invito alla press preview

Inaugura a marzo 2015 nelle sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale la mostra retrospettiva che ripercorrerà le dieci edizioni del Premio Furla attraverso le opere dei suoi vincitori.

Dieci stanze per dieci artisti: Sislej Xhafa, Lara Favaretto, Sissi, Massimo Grimaldi, Pietro Roccasalva, Luca Trevisani, Alberto Tadiello, Matteo Rubbi, Chiara Fumai e il duo vincitore dell’ultima edizione Maria Iorio e Raphaël Cuomo.

Palazzo Reale e Fondazione Furla sono lieti di annunciare la mostra GROWING ROOTS – 15 anni del Premio Furla, a cura di Chiara Bertola, Giacinto Di Pietrantonio e Yuko Hasegawa, che si terrà nelle sale della prestigiosa sede espositiva milanese dal 5 marzo al 12 aprile 2015.

La mostra sarà l’occasione per celebrare i quindici anni di vita e le dieci edizioni del Premio Furla, che proprio quest’anno ha scelto di trasferirsi a Milano, capitale italiana e internazionale della creatività contemporanea, per valorizzare la propria storia e offrire un’ulteriore importante piattaforma di visibilità ai giovani talenti che da sempre sostiene.

Promossa dal Comune di Milano Cultura e nata dalla collaborazione tra Palazzo Reale e Fondazione Furla, GROWING ROOTS – 15 anni del Premio Furla sarà una retrospettiva che farà il punto sull’arte italiana degli ultimi quindici anni attraverso le opere e le ricerche artistiche dei dieci artisti vincitori: Sislej Xhafa (2000), che attiva lo sguardo dell’altro alla ricerca dell’identità migrante; Lara Favaretto (2001), con una ricerca rivolta a dare senso poetico alla fragilità e marginalità; Sissi (2002), con una pratica performativa che dà corpo ad anatomie emotive e visionarie; Massimo Grimaldi (2003), interessato a ridefinire l’arte  con immagini e forme come massa neutra interposta tra creatore e fruitore; Pietro Roccasalva (2005), che mette al centro la  sopravvivenza della pittura nelle forme dell’attualità contemporanea; Luca Trevisani (2007), che indaga apparati biologici vegetali che rimandano a vie di scorrimento di flussi nella fragilità della loro organizzazione; Alberto Tadiello (2009), la cui tensione e attrazione, rumore e silenzio sono chiamati a ridisegnare lo spazio come campo d’energia; Matteo Rubbi (2011), che fa della relazione e condivisione attivatori di contesto volti a rompere la neutralità del white cube; Chiara Fumai (2013), il cui attivismo performativo sollecita alla messa in discussione dell’attualità sociale; e il duo Maria Iorio e Raphael Cuomo (2015), le cui tattiche documentarie e ricostruzioni storicistico/narrativo, veicolano traiettorie di ricerca a lungo termine.

“Quando il Premio Furla è nato, nel 2000, era un momento in cui i premi d’arte e le opportunità per i giovani artisti erano praticamente inesistenti e il nostro era un progetto pionieristico e visionario – ha sottolineato Giovanna Furlanetto, Presidente di Fondazione Furla e Furla S.p.A. – A quindici anni di distanza, oggi possiamo dire che il lavoro portato avanti con passione, impegno e coerenza ha messo radici profonde e dato i suoi frutti. GROWING ROOTS è perciò un omaggio alla storia del Premio e a tutti coloro che negli anni ne hanno fatto parte, e allo stesso tempo segna una fase nuova e importante: la collaborazione con il Comune di Milano e Palazzo Reale, nell'anno di EXPO, è un gradino particolarmente significativo di questo percorso di crescita per valorizzare capacità, idee e visioni dei giovani artisti, che sono la vera radice del nostro futuro.”

“Da sempre Milano è fucina di innovazione, in qualunque campo dell'arte e della tecnica, e laboratorio di esperienze capaci di trasformarsi in avanguardia creative – ha commentato l'Assessore alla cultura Filippo Del Corno –. La partnership con il Premio Furla nasce proprio nel solco di questa tradizione culturale per valorizzare la formazione e il talento dei giovani artisti e lo scambio tra esperienze, ed è un ulteriore tassello dell'alleanza tra pubblico e privato nella costruzione dell'offerta culturale della nostra città”.

“Mettendo in scena le opere dei dieci vincitori del Premio Furla – sottolinea Chiara Bertola, ideatrice e curatrice del Premio Furla fin dalla sua prima edizione – la mostra racconterà la qualità e la diversità dell’arte italiana che conferma la sua attualità nell’affermazione delle differenze, quanto mai necessarie a ridefinire le identità nel mondo globalizzato. Pittura, scultura, installazione, video, performance, disegno, suoni, materie antiche e contemporanee sono gli elementi delle opere che si vedranno nella mostra, a testimonianza sia del Premio Furla e della sua storia, che del contesto sociale e culturale in cui queste opere hanno avuto la loro genesi .”

Il percorso si articolerà lungo le undici sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale partendo da una prima sala introduttiva sulla storia del premio - a cura dell’artista Riccardo Arena - per poi svilupparsi in dieci sale in cui dialogheranno le opere degli artisti. La mostra diventerà in questo modo il racconto di una parte della storia recente dell’arte italiana, risultato  del lungo processo di analisi critica portato avanti nei quindici anni di vita del premio  dagli oltre cento critici e curatori internazionali coinvolti nella selezione di centinaia di artisti italiani.

“Una mostra volta a presentare e riassumere la ricchezza del panorama artistico italiano - aggiunge Giacinto Di Pietrantonio - tra i più complessi e multiformi della scena artistica mondiale, a cui il premio Furla ha dato un forte segno di riconoscimento nel corso dell’inizio del terzo millennio.”

E proprio a questa complessità e ricchezza, all’idea di struttura organica, dalle radici forti e ricoperte di nuovi germogli in crescita, fa riferimento l’immagine guida della mostra, creata da Gaia Carboni, giovane artista italiana che vive e lavora a Berlino. Carboni e Arena sono stati coinvolti grazie alla collaborazione con l’Archivio Viafarini.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Mousse Publishing, con testi di Chiara Bertola e Giacinto Di Pietrantonio, che racconterà la storia del Premio e degli artisti vincitori e conterrà una sezione dedicata ai finalisti della decima edizione appena conclusa.

SCHEDA TECNICA
Dal 5 marzo al 12 aprile 2015
Orari di apertura: Lunedì dalle 14.30 alle 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì, domenica: dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì e sabato: dalle 9.30 alle 22.30

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MOSTRA "MODULAZIONI DI LUCE" DELL'ARTISTA LADDIE JOHN DILL PRESENTATA DA ART1307

Titolo: Modulazioni di luce
Curatore: Cynthia Penna
Organizzatore: Art1307
Sede: Villa di Donato, P.zza Sant'Eframo Vecchio - Napoli
Vernissage: 26 Marzo 2015, dalle 18 alle 22
Durata: 26 Marzo / 26 Aprile 2015
Artista: Laddie John Dill
Per informazioni: Tel. 081 660216, info@art1307.com, www.art1307.com

"L'arte contemporanea a stelle e strisce " studia ed interpreta" la città di Partenope".

Pannelli di vetro colorati, sabbia, metalli ed ampi spazi. Le spettacolari opere di luce di Laddie Jhon Dill. Un'occasione per "catturare" la luce e fonderla con sabbia, alluminio e altri elementi della natura. 

L'artista californiano, esponente di spicco del movimento americano "Light and Space", arriva a Napoli.

Dopo il successo della collettiva al MACRO di Roma lo scorso anno, l'artista torna dunque in Italia per rendere omaggio a Caravaggio e presentare alcune delle sue straordinarie sculture all'ombra del Vesuvio. 

I lavori di Dill, che lui definisce "light sentences" (sentenze di luce), sono misteriose combinazioni di sabbia, vetro e luci fluorescenti, pensate nel suo studio di Venice in California e ricreate in ogni angolo del mondo. 

L'artista, dal 26 marzo presenterà la sua mostra personale, con opere prestate anche dalla Fondazione Yves Saint Laurent di Parigi, nella splendida e suggestiva cornice di Villa di Donato, antico casino di caccia dei Borbone ed oggi sede espositiva gestita dall'associazione napoletana ART1307.

"Le sculture di luce di Dill emozionano e fanno pensare - spiega la direttrice artistica della mostra Cinthya Penna – riuscire a ricreare quel gioco di colori con gli elementi della terra in un luogo storico è per noi una grande scommessa che sorprenderà di sicuro i visitatori e gli appassionati di arte contemporanea".  
La mostra resterà aperta fino al 26 Aprile per poi proseguire al Palais de Tokyo di Parigi.

giovedì 26 febbraio 2015

Grande inaugurazione il 3 marzo alla galleria Sabrina Falzone



Esposizione Internazionale d'Arte Contemporanea

Dal 3 al 30 marzo 2015
Vernissage Martedì 3 Marzo dalle ore 18 alle 20


 

Programma:

Saletta Guttuso, "Frammenti di luce" Personale di Bruno Carati

Spazio Mirò, "Geometrie dell'universo" con Roberto Re, Osvaldo Mariscotti e Bruno Carati

Salone Bernini, "Universo femminile" Bipersonale di Monica Bertoli e "Visioni urbane" di Emanuele Biagioni


Artisti: Monica Bertoli, Emanuele Biagioni, Bruno Carati, Osvaldo Mariscotti, Roberto Re

Alla galleria Sabrina Falzone di Milano il mese di marzo si anticipa intenso e ricco di eventi. 

La programmazione ufficiale dell'ente organizzatore prevede, infatti, una grande inaugurazione espositiva che si terrà martedì 3 marzo alle ore 18 con la partecipazione di rinomati artisti contemporanei, invitati dalla curatrice artistica Sabrina Falzone per la loro eccellente qualità pittorica.

I percorsi espositivi in programma sono i seguenti: "Universo femminile", "Visioni urbane", "Frammenti di luce" e "Geometrie dell'universo".

Nella Saletta Guttuso saranno presentati i dipinti su cartone, appartenenti alla recente produzione artistica di Bruno Carati, che s'ispirano ad una frammentazione dell'unità visiva grazie ad una innata padronanza creativa. 

La mostra personale "Frammenti di luce" evidenzia significativamente la dominante luministica nelle ricerche pittoriche del maestro milanese, enfatizzata dal preliminare frazionamento della superficie dipinta e successivamente ricomposta in modo da ottenere la massima espressione della luce.

Nello spazio Mirò si potranno ammirare le opere selezionate per il progetto "Geometrie dell'universo", accomunate da un efficace linguaggio cosmico e spirituale. 

In evidenza, si segnalano le tele realizzate da Roberto Re (proveniente dalla provincia parmense di Casaltone), caratterizzate da una profondità etica e mentale che si dipana grazie ad un'accorata espressività interiore; inoltre, saranno visionabili i lavori eseguiti da Osvaldo Mariscotti residente a New York, dotati di grande temperamento e carisma.

Nel lussuoso Salone Bernini si svolgerà una bi personale che vedrà confrontarsi due promesse della pittura contemporanea dagli stili ben distinti: Emanuele Biagioni e Monica Bertoli.

Il nucleo di opere proposte da Biagioni, dedicato alle "Visioni urbane", indaga lo spazio della città immersa nella sua quotidianità contrassegnata da ritmi frenetici, dal caos metropolitano e dal traffico urbano. 

L'artista toscano, originario della provincia di Lucca (Barga), riesce a cogliere le atmosfere della città in virtù non soltanto di un acuto spirito di osservazione ma anche in virtù di un'interiorizzazione pittorica del contesto circostante. 

Tale processo di interiorizzazione si evince prevalentemente dall'emozione della luce e dalle eleganti sfumature tonali.

La raffinatezza prosegue nei raggianti volti femminili raffigurati da Monica Bertoli, pittrice autodidatta di origine veneziana attualmente residente a Marcon. 

Esposti in concomitanza con la Giornata internazionale della donna, i suoi quadri intendono rappresentare l'"Universo femminile" sotto una nuova luce moderna tra grazia, sensualità e bellezza. 

Attraverso la sua pittura figurativa quantomai dinamica Bertoli ci insegna che emancipazione ed eleganza possono viaggiare sullo stesso binario dell'odierna società.




Sale Guttuso, Mirò e Bernini, Galleria Spazio Museale Sabrina Falzone

Via Giorgio Pallavicino 29
20145 Milano - Italy
Orari di apertura: mart-ven h.16-19; sabato h.10-12
Chiuso lunedì e festivi
Ingresso gratuito
www.galleriasabrinafalzone.com

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