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venerdì 16 gennaio 2015

Giò Marconi: YES WE'RE OPEN | opening giovedì 19 febbraio 2015, ore 19-21, via Tadino 20, Milano


                                                GiòMARCONI
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YES WE'RE OPEN: Group Show

Franz ACKERMANN, ATELIER VAN LIESHOUT, Trisha BAGA, Rosa BARBA, Will BENEDICT, John BOCK, Kerstin BRÄTSCH, Matthew BRANNON, André BUTZER, Nathalie DJURBERG & Hans BERG, Gunter FÖRG, Simon FUJIWARA, Nikolas GAMBAROFF, Wade GUYTON, Allison KATZ, Annette KELM, Sharon LOCKHART, Oliver OSBORNE, Jorge PARDO, Tobias REHBERGER, Markus SCHINWALD, Dasha SHISHKIN, Lucie STAHL, Grazia TODERI, Francesco VEZZOLI, Fredrik VÆRSLEV, Amelie VON WULFFEN

Inaugurazione nuovo spazio via Tadino, 20 - Milano
giovedì 19 febbraio 2015 dalle 19 alle 21

dal 20 febbraio al 18 aprile 2015
martedì - sabato 10-13; 15-19

Giovedì 19 febbraio 2015 Giò Marconi inaugura YES WE'RE OPEN, mostra collettiva con cui la galleria milanese festeggia il trasferimento nel nuovo spazio di via Tadino 20 in occasione dei suoi venticinque anni di attività.

Con una selezione di opere di ventisette artisti della sua scuderia – Franz Ackermann, Atelier Van Lieshout, Trisha Baga, Rosa Barba, Will Benedict, John Bock, Kerstin Brätsch, Matthew Brannon, André Butzer, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Gunter Förg, Simon Fujiwara, Nikolas Gambaroff, Wade Guyton, Allison Katz, Annette Kelm, Sharon Lockhart, Oliver Osborne, Jorge Pardo, Tobias Rehberger, Markus Schinwald, Dasha Shishkin, Lucie Stahl, Grazia Toderi, Francesco Vezzoli, Fredrik Værslev e Amelie Von Wulffen – Giò Marconi celebra oggi un percorso importante, iniziato nel 1990 accanto al padre Giorgio, subito dopo l'esperienza di Studio Marconi 17, un primo spazio laboratorio sperimentale per giovani artisti, critici e operatori culturali gestito da Gio'. In venticinque anni di attività la galleria ha sviluppato una linea espositiva coerente, affiancando scelte coraggiose e in anticipo sui tempi – come la prima personale italiana dei fratelli Chapman nel 1996 o la retrospettiva di Martin Kippenberger nel 1990 – a un costante lavoro di talent scouting rivolto ai più interessanti artisti emergenti nel panorama internazionale, e alla valorizzazione di artisti storici che fino al 1992 avevano lavorato con il padre allo Studio Marconi.

Profondamente radicata a Milano, alla sua storia e al suo futuro, la galleria Giò Marconi si sposta oggi nella nuova sede di via Tadino 20, all'interno di uno spazio completamente disegnato da KUEHN MALVEZZI, studio berlinese fondato nel 2001 dagli architetti Simona Malvezzi e Wilfried e Johannes Kuehn e specializzato nella progettazione di spazi espositivi e museali e nell'allestimento di collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.

L'immagine grafica della mostra YES WE'RE OPEN è stata ideata da Chris Rehberger, fondatore dell'agenzia di graphic design berlinese Double Standards, che ha all'attivo collaborazioni con artisti, musei e fondazioni d'arte contemporanea in tutto il pianeta e che collabora con la galleria Giò Marconi dal 2003.

Artisti
Franz Ackermann – Neumarkt-Sankt Veit (D), 1963,
Atelier Van Lieshout – Rotterdam (NL), 1995
Trisha Baga – Venice (US), 1985
Rosa Barba – Agrigento (I), 1972
Will Benedict – Los Angeles (US), 1978
John Bock – Schenefeld (D), 1965
Kerstin Brätsch – Amburg (D), 1979
Matthew Brannon – St. Maries (US), 1971
André Butzer – Stoccarda (D), 1973
Nathalie Djurberg & Hans Berg – Lysekil (S), 1978; 1978
Gunter Förg – Füssen (D), 1952 – Friburgo (D), 2013
Simon Fujiwara – London (UK), 1982
Nikolas Gambaroff – Germania, 1979
Wade Guyton – Hammond (US), 1972
Allison Katz – Montreal (CDN), 1980
Annette Kelm – Stoccarda (D), 1975
Sharon Lockhart – Norwood (US), 1964
Oliver Osborne – Edinburgo (UK), 1985
Jorge Pardo – L'Avana (C), 1963
Tobias Rehberger – Esslingen (D), 1966
Markus Schinwald – Salisburgo (A), 1973
Dasha Shishkin – Mosca (RUS), 1977
Lucie Stahl – Berlino (D), 1977
Grazia Toderi – Padova (I), 1963
Francesco Vezzoli – Brescia (I), 1971
Fredrik Værslev – Moss (N), 1979
Amelie Von Wulffen – Breitenbrunn (D), 1966




Giò Marconi
via Tadino, 20
20124 Milano
tel +39 02 2940 4373
fax +39 02 2940 5573
info@giomarconi.com
www.giomarconi.com




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www.corrieredelweb.it

Visioni POP: il 18/01 Romaest inaugura mostra giovani artisti

ROMAEST: VISIONI POP
Con la mostra di Andy Warhol, i lavori di ragazzi e artisti emergenti RomaEst diventa POP
Mostra Andy Warhol fino al 1°febbraio
Lavori dei ragazzi del Liceo artistico ARGAN: dal 13 al 16 gennaio. 

Mostra dei lavori dei ragazzi dal 18 al 25 gennaio
Performances di artisti: 17 e 18 gennaio e 24 e 25 gennaio. 


Prosegue presso RomaEst fino al primo febbraio, in un'area assestante e delimitata, la mostra di 40 opere di Andy Warhol. I lavori esposti fanno parte della più ampia mostra "Andy Warhol in the City" che già ha avuto un grande afflusso di pubblico in altre città italiane, oltre che all'estero. Per la prima volta, Andy Warhol, trova ospitalità nell'ambiente che forse maggiormente rispecchia il suo essere POP:  un centro Commerciale. Durante l'esposizione la mostra viene arricchita con laboratori per ragazzi e con l'intervento di pittori romani che in pieno spirito POP alla Andy Warhol,  trasformeranno oggetti di vita quotidiana in vere e proprie opere d'arte.

Dal 13 al 16 Gennaio 2015, dalle 09 alle 13 15 studenti del Liceo Artistico ARGAN di Roma. seguendo la strada di Andy Warhol e il linguaggio della corrente Pop Art, interverranno per la decorazione pittorica di 15 panettoni in altrettante "works of art", che avranno come filo conduttore la loro personale e originale visione di Roma in chiave Pop Art.

Domenica 18 Gennaio 2015, dalle ore 16,30 ci sarà l'inaugurazione dei lavori dei ragazzi che potrà essere ammirata negli spazi di RomaEst fino al 25 gennaio. In occasione dell'inaugurazione, la Direzione del CC donerà una targa ricordo al Liceo Artistico Argan e un omaggio per l'acquisto di materiale didattico, come ringraziamento del lavoro svolto e della collaborazione nell'evento.

Nei week end del 17 e 18 gennaio e 24 e 25 gennaio dalle 16 alle 20 la mostra di Andy Warhol si arricchirà di 15 pittori romani che regaleranno al pubblico una performance artistica inusuale rendendo unici i cestini dei rifiuti all'interno del Centro Commerciale, seguendo sempre il tema Roma Pop Art.

Nello specifico interverranno gli artisti: MILA GNO,  VALERIA POROPAT, DANA PATRASCU e i 12 allievi di ARCHE'-SCUOLA D'ARTE.
Sponsor tecnico dell'evento, la Ditta Poggi-Belle arti dal 1825 di Roma.
L'ingresso è gratuito.

Romaest:
GRA uscita 14 - 15 - Autostrada A24 uscita Ponte di Nona - Roma Lunghezza
www.romaest.cc





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Redazione del CorrieredelWeb.it


giovedì 15 gennaio 2015

Alfredo Pirri - La Gabbia d'Oro a cura di Agata Polizzi


Francesco Pantaleone  arte Contemporanea




Alfredo Pirri

La Gabbia d'oro

a cura di Agata Polizzi




Mercoledì 28 gennaio 2015 

h. 11:00 - Conferenza Stampa di presentazione del progetto

h. 19:00 - Presentazione del seminario con disegni di Alfredo Pirri


Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo



"La Gabbia d'oro" è un progetto pensato da Alfredo Pirri per la Chiesa del Giglio, a Palermo, articolato in varie azioni e luoghi, con una base operativa ed espositiva stabile all'interno della galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea.



"La Gabbia d'oro" è nelle intenzioni dell'artista un luogo che possa assolvere più funzioni: luogo di sperimentazione, di visita autonomo dalle attività che vi si svolgono; luogo occasionale di mostre o performance, concerti, luogo di confronto e di scambio. Con questo progetto si vuole realizzare un'opera in bilico fra arte visiva e architettura, un'opera che assolva il fine di costruire e rendere subito disponibile uno spazio per delle attività artistiche, senza aspettare, per utilizzare la struttura, che si effettuino i costosi lavori di restauro necessari ad ottenerne l'agibilità. Al contempo uno spazio costruito con "tecniche temporanee", fondate sull'immaginario di un artista che, attraverso il suo lavoro in dialogo con professionalità differenti e complementari, restituirà alla città un'architettura dimenticata, e all'arte un laboratorio vivo di creazione, mostrando in tal modo la rilevanza che l'arte può assumere come guida di processi complessi in campo sia creativo sia civile. Al suo processo attuativo sono stati chiamati a partecipare, come parte integrante della progettazione stessa, persone in ruoli differenti e istituzioni come la Galleria FPAC, l'Accademia di Belle Arti di Palermo ed il Museo Civico di Castelbuono, che partecipando direttamente a tutte le fasi di elaborazione e realizzazione del programma, potranno consentire di viverlo dall'interno e non solo come adesione formale. 


Il progetto è avviato da un seminario tenuto da un gruppo di lavoro composto da professionalità del mondo dell'arte, della cultura e imprenditoria è composto da Alfredo Pirri, Ettore Alloggia, Pietro Airoldi, Laura Barreca, Roberto Bilotti, Umberto De Paola, Cinzia Ferrara, Renato Galasso, Vincenzo Melluso, Francesco Pantaleone, Cesira Palmeri e Agata Polizzi.


Il seminario sarà concluso con la pubblicazione di un "quaderno d'artista" che segnerà la chiusura della prima fase del progetto "La Gabbia d'oro".



Opera

L'opera di Alfredo Pirri intitolata La "Gabbia d'oro" da realizzarsi dentro l'edificio della "Chiesa del Giglio" è finalizzata a costruire, attraverso un processo temporale e spaziale, un luogo particolarmente affine alla visione, che ha l'artista del ruolo dell'arte dentro la città. In particolare di una città come Palermo, ricca di luoghi che potrebbero essere riutilizzati per fini differenti dalla loro origine, ma allo stesso tempo talmente impregnati di memoria storica e tradizioni popolari da non poterne (o volerne) cancellarne il segno. L'opera consiste nella creazione di un luogo allo stesso tempo separato (dallo spazio urbano) e permeabile (alle sue suggestioni e poetiche), un luogo simbolicamente protettivo dell'arte, dell'artista, del suo lavoro e della sua intimità, un luogo che custodisca l'arte e l'artista come fa la gabbia con il canarino. Luogo quindi che, sì, separa visibilmente l'artista dagli altri imprigionandolo addirittura, ma soprattutto ne amplifichi e diffonda il "canto" nello spazio circostante, inoltre gabbia di protezione fisica dalle minacce di cedimenti. Un luogo che si costruisce e sviluppa dentro lo spazio della Chiesa del Giglio come un corpo autonomo senza toccarne nessuna parete o particolare architettonico. Una gabbia che è filtro attraverso cui vedere lo spazio interno della chiesa in maniera protetta. Infine, luogo-opera, finalizzato alla creazione artistica ma opera d'arte in sé, quindi visibile e vivibile anche autonomamente dalle attività che vi si svolgeranno all'interno. Il progetto si compone di momenti differenti e integrati che si svilupperanno nel tempo e nello spazio (sia inteso come spazio specifico sia cittadino). 



Oratorio Madonna del Giglio

L'oratorio di proprietà di Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona e Cesira Palmeri di Villalba, costruito nel 1615 dalla Compagnia dell'Annunciata del Giglio nella contrada dello Stazzone è stato per lungo tempo sede della Confraternita di Maria SS. Addolorata. La compagnia era stata costituita nel 1597 da commissari della Corte Pretoriana ed aveva avuto la sua prima sede nella chiesa della Madonna dell'Itria alla Ferrarìa (presso la chiesa di Santa Maria del Paradiso). 

Il semplice portale introduce al vano d'ingresso che immette alla chiesa vera e propria. Questa è un'aula rettangolare, con interventi realizzati dopo il 1860, priva di particolari decorazioni. Solo alcune figurine in stucco, colorate secondo un vivace cromatismo, ornano l'altare in cui è posta la tela ottocentesca dell'Annunciazione. Il 18 Novembre 2001, dopo quasi quattrocento anni di attività, la chiesa è stata chiusa per inagibilità. Oggi, nonostante i numerosi sforzi della proprietà, versa in condizioni di semi-abbandono. 




Un sentito ringraziamento a 






Francesco Pantaleone arte Contemporanea

Via Vittorio Emanuele 303

(Palazzo Di Napoli - Quattro Canti)

90133, Palermo


+39 091 332482

http://www.fpac.it

Allegro giusto. Works from BSI Art Collection Preparations for a new building Design Bosshard Vaquer. Istituto Svizzero di Roma. Fino al 20 giugno 2015


I grandi artisti internazionali della BSI Art Collection in mostra a Roma fino al 20 giugno 2015: un'occasione per conoscere la collezione e scoprire la meravigliosa e affascinante sede dell'Istituto Svizzero a Villa Maraini.

Le opere dei grandi artisti internazionali della BSI Art Collection arrivano per la prima volta a Roma, visibili al pubblico fino al 20 giugno 2015 nell'affascinante cornice di Villa Maraini, sede dell'Istituto Svizzero di Roma

L'occasione è data dall'avvio, nel 2016, di un importante intervento di ristrutturazione che trasformerà significativamente gli spazi dell'edificio su progetto dello studio d'architettura Bosshard Vaquer di Zurigo, vincitore di un concorso internazionale.
In attesa di questo importante momento, con Allegro Giusto. Works from BSI Art Collection. Preparations for a new building  gli stessi architetti – non nuovi a interventi che partono da contesti esistenti per ridefinirli e svilupparli, anche nell'ambito di commissioni pubbliche – ridisegnano gli spazi condivisi dell'Istituto Svizzero di Roma facendoli dialogare con una selezione di opere d'arte contemporanea della BSI Art Collection, attraverso un sistema di librerie che accolgono le opere medesime e parte della Biblioteca dell'Istituto. 

Non un semplice allestimento decorativo, bensì un esercizio di riconfigurazione e trasformazione della funzione di un luogo e dell'opera d'arte, dove le opere si trovano a dialogare con gli ambienti a partire dal loro vivere quotidiano.
Allestire delle opere d'arte contemporanea in un edificio del primo Novecento, come Villa Maraini, vuol dire così aggiungere un'unità di misura, determinare differenze che dimostrano la natura mutevole e negoziabile dello spazio architettonico. 

Vuol dire ancora attivare il potenziale dell'arte e di una collezione, capace di indicare la via di trasformazione della villa  non solo negli intenti ma nell'atmosfera, nelle energie, nel dialogo quotidiano che un'opera d'arte è sempre capace di produrre.
Per questa ragione le opere dalla BSI Art Collection, nata nel 2000 con l'intento di connettere l'istituto finanziario all'universo dell'arte contemporanea, sono state scelte sia in base agli spazi dell'Istituto Svizzero, ma anche per rappresentare le due anime della collezione, in una comunicazione ininterrotta tra passato e presente, che riflette contestualmente gli intenti del nuovo allestimento di Villa Maraini. 

Da un lato sono presenti gli artisti storicamente associati a BSI come Armleder, Barry, Buren, Halley  – che hanno lavorato site specific  per alcune sedi della banca – o ancora Melotti, Paolini, Merz, Cragg, Boetti, Chamberlain, Carroll; dall'altra sono stati selezionati artisti giovani di fama internazionale come Vo, Kuri e Epaminonda, e artisti della cosiddetta post web generation  come Price e Domanovic.

Lecce. Mostra al Cittadino 52 artisti per 52 settimane

Ancora altri artisti per una nuova settimana...

Nuovo appuntamento, giovedì 15 gennaio, presso il Caffè Cittadino di Lecce che dal 1° di questo nuovo anno ha dato il via ad una serie di appuntamenti, con scadenza settimanale, che vedono coinvolti artisti affermati o giovani emergenti operanti sul territorio salentino e non solo.
Il progetto nasce da un'idea di Mario Catalano in collaborazione con Marco e Dasy Greco, titolari del Caffè Cittadino.
La rassegna, a cura di Monica Taveri e Sandro Pedone, si snoderà nel corso delle 52 settimane del 2015. Le raffinate ed eleganti sale dello storico Caffè offriranno ospitalità a tutti quegli artisti che abbracceranno l'idea di poter esporre in un luogo alternativo ed innovativo, aderendo all'iniziativa che con grande entusiasmo ha coinvolto Marco e Dasy, giovani e intraprendenti imprenditori leccesi.
Giovedì 15 gennaio, in esposizione le opere di Fernando Perrone e Ornella Durini insieme ai nuovi lavori di Mario Catalano. Un appuntamento atteso, quello del giovedì al Caffè Cittadino, che dà la possibilità di scoprire ed ammirare l'arte contemporanea e conoscere personalmente gli artisti ospiti, il tutto in un ambiente raffinato, elegante e coinvolgente. Un'occasione di aggregazione e, al tempo stesso, di avvicinamento alla produzione artistica in tutte le sue forme.


Nota biografica Fernando Perrone e Ornella Durini


Fernando Perrone e Ornella Durini vivono e lavorano a Lecce. Compagni nella vita e nell'arte hanno entrambi esposto in numerose città italiane ed estere e le loro opere vengono pubblicate su numerose riviste specializzate.

Fernando Perrone ha messo al primo posto nella sua ricerca artistica le qualità insite della pietra, che lo ha portato ad intraprendere un lungo cammino nel mondo delle arti visive e del design. Nelle sue opere, legate ai ritmi materici della natura, si respira un'attenzione determinante verso un rigore formale.

E' da definire sicuramente un precursore di un nuovo stile che ha segnato un radicale cambiamento nell'utilizzo della pietra nel settore del complemento d'arredo, presentando le sue collezioni dagli anni 90 e fino ad oggi su tutto il territorio nazionale ed internazionale, meritando l'attenzione delle più importanti riviste di settore italiane ed estere, solo per citarne alcune AD, INTERNI, ABITARE, SPACE, INTERIOR DESIGN, oltre a passaggi televisivi su RAI 1, RAI 2, RAI 3, CANALE 5, SKY
.


Ornella Durini produce oggetti d'arredo in pietra per la casa dallo stile e dal gusto moderno e contemporaneo. I suoi sono progetti funzionali in cui è possibile trovare un continuo riferimento alla natura, al territorio e alla fantasia e sono da considerarsi dei veri e propri pezzi unici. Le sue creazioni sono pubblicate regolarmente su tutte le più attente e prestigiose riviste specializzate del settore. I suoi oggetti sono presentati in varie manifestazioni ed eventi e in numerosi show room specializzati in arredamento e design su tutto il territorio nazionale ed internazionale. Numerose sono le partecipazioni a mostre collettive. Nel 2009 la sua produzione subisce una trasformazione aprendo la strada ad un nuovo percorso fatto di sperimentazioni cromatiche applicate sulle forme e di ricerca su nuovi materiali.

mercoledì 14 gennaio 2015

MARIA CILENA contemporary art


MARIA CILENA  studio per l'arte contemporanea inaugura il  10 febbraio 2015 alle ore 18,30
la mostra: NAPOLETANA BALLATA di 

Marosia Castaldi
In questa seconda occasione di dialogo ideato da Roberto Borghi,
(seguito del precedente dialogo Costa – Nosari) l'incontro coinvolge due grandi artiste: La nota scultrice e scrittrice  Marosia Castaldi in dialogo  con Elisabeth  Scherffig; le cui  tracce di paesaggio in mutamento segnano il passato e il presente, con descrizione analitica per giungere alla ricchezza della metafora.
Per questa inaugurazione Fausta Squatriti presenterà un suo libro d'artista dedicato a Marosia Castaldi e fatto proprio per lei, per presentarlo in questo momento.

MAROSIA E LA CARTA
di Elisabetta Longari

"Nel mondo terreno non mi si può afferrare perché io abito altrettanto

bene tra i morti come tra i non nati. Più vicino del consueto al

  cuore della creazione e ancora troppo poco vicino".

Paul Klee


La sua opera, considerata nel variegato insieme di romanzi, racconti, disegni e sculture, compone una sorta di Comédie Humaine, declinata in un incalzante ritmo di labirinti di carta dove ciascun osservatore trova e perde continuamente sé stesso, abbagliato da echi di pitture vascolari e affreschi pompeiani, irretito dai riflessi di calchi della statuaria classica e dei corpi di Pompei, ammaliato da allusioni a diversi universi anche dissimili: a Memling,Tintoretto, Regina, Savinio e De Chirico (di quest'ultimo penso in particolare alle azioni, tremendamente compresse e "fuori contesto", dei Gladiatori costretti negli angusti interni di stanze e corridoi). Gli autoritratti, e più in generale le presenze femminili, sono preponderanti; Marosia rappresenta dunque più spesso donne, sovente disperate, agitate, scomposte, intente in forti reazioni provocate da violenza e gratuità,
dal vero volto del tutto che è il nulla. Sullo sfondo si ode il clangore delle armi.

 

   MARIA CILENA

Studio per l'arte contemporanea Via Farini 6, Milano 20154 Tel 0289071612

   Orario: lunedì/venerdì - 15,30/19

   Durata: 14 Febbraio/20 Marzo 2015



MEMLING. RINASCIMENTO FIAMMINGO > fino al 18 gennaio > Scuderie del Quirinale, Roma


Memling. Rinascimento fiammingo
a cura di Till-Holger Borchert


Ultimi giorni > fino al 18 gennaio 2015
Scuderie del Quirinale, Roma

  

Resterà aperta al pubblico fino al 18 gennaio 2015 la mostra "Memling. Rinascimento fiammingo".

Ancora pochi giorni per visitare quindi una mostra - come mai prima d'ora si era fatta in Italia - dedicata a Hans Memling, nonostante nel nostro Paese siano presenti svariati suoi capolavori e nonostante il suo genio abbia influenzato artisti quali Leonardo, Raffaello, Lotto, Ghirlandaio e molti altri, se è vero, come ormai universalmente riconosciuto dagli esperti che perfino il paesaggio alle spalle della Gioconda lo si deve a Memling.

"Memling. Rinascimento fiammingo" - sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica e organizzata dall'Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con Arthemisia Group - grazie all'impeccabile progetto espositivo di Till-Holger Borchert, curatore del Memling Museum di Bruges, studioso di livello internazionale dell'arte fiamminga del XV secolo - riunisce i capolavori di Memling e non solo, provenienti da raccolte pubbliche e private, tra cui il Groeninge Museum di Bruges, la Royal Collection di Londra, il Museo del Louvre nonché la Frick Collection di New York, la National Gallery of Art di Washington, il Metropolitan Museum di New York, il Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona e il Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa.

Grazie a prestiti eccezionali, spesso pressoché inamovibili per la loro delicatezza e importanza, che generosamente e sulla base del valore del progetto scientifico e della autorevolezza di una sede come le Scuderie del Quirinale di Roma, la mostra, che rimarrà aperta fino al 18 gennaio 2015, resta un'occasione unica e irripetibile per il pubblico italiano.

Catalogo Skira

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