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giovedì 16 ottobre 2014

Ai mercati rionali storici la mostra FANTASCIENZA.1950-1970 L’ICONOGRAFIA DEGLI ANNI D’ORO (15 ottobre - 23 novembre)


DAL 15 OTTOBRE AL 23 NOVEMBRE
QUATTRO MERCATI RIONALI STORICI ROMANI
DIVENTANO LOCATION
PER UNA GRANDE MOSTRA SULLA FANTASCIENZA


Con la mostra Fantascienza.1950-1970 L'iconografia degli anni d'oro ideata e curata da Marco Panella e prodotta da Artix, prende il via a Roma il progetto che trasforma i mercati rionali storici in una piattaforma culturale non convenzionale a disposizione della città e dei suoi turisti, stabilendo una sinergia innovativa nel rapporto commercio-cultura-città.

Dal 15 ottobre al 23 novembre i mercati rionali Unità (via Cola di Rienzo), Vittoria (via Sabotino), Pinciano (via Antonelli) e Savoia (piazza Gimma) – storici in quanto in attività da prima del 1960 – saranno popolati da immagini di razzi celesti, astronavi, robot, dischi volanti e marziani e racconteranno al grande pubblico – con immagini diverse in ciascun mercato – il linguaggio estetico di venti anni di fantascienza vista in Italia.
Il Progetto di Valorizzazione dei Mercati Rionali Storici di Roma è promosso da U.P.V.A.D.  e  Co.Ri.De – associazione e consorzio di servizi degli operatori romani – in collaborazione con Roma Capitale – Municipio Roma Centro e Municipio Secondo, CAR-Centro Agroalimentare Romano e Arsial-Regione Lazio.

I mercati rionali sono la più estesa rete commerciale romana, garantiscono la funzione sociale del commercio di prossimità, contribuiscono alla sostenibilità ambientale attraverso la filiera corta dei prodotti agricoli e vogliono essere protagonisti del cambiamento che investe dinamiche del commercio e propensioni all'acquisto - dichiara Franco Gioacchini, presidente dell'U.P.V.A.D.  e del  Co.Ri.De - Per questo vogliamo essere i primi a lanciare una  vera e propria sfida di sistema che ha l'ambizione di far diventare i mercati storici una risorsa per la città ed un nuovo percorso a disposizione della divulgazione culturale. Molti mercati rionali - continua Gioacchini - operano con continuità da oltre sessanta anni e meritano in pieno l'appellativo di mercati storici e alcuni, inoltre, sono anche esempi di pregio architettonico; portare attività culturali nei mercati rionali è una scelta coraggiosa, una grande opportunità per la riqualificazione dei luoghi ed una vera innovazione nel rapporto con il pubblico che, in questi mercati, potrà vivere esperienze e suggestioni che vanno oltre il semplice acquisto.

La chiave di lettura che ho scelto per raccontare la fantascienza risponde alla tentazione di offrire un percorso visivo attraverso l'estetica che ne ha distinto la produzione, spaziando in tutti i suoi linguaggi e nelle sue varie contaminazioni culturali, oltre che all'ambizione di offrire suggestioni visive che possano parlare e sollecitare immaginario e ricordi suscitando, attraverso la forza evocativa delle immagini, la reminiscenza dell'impianto epico che nella fantascienza ha trovato una delle sue vie più fascinose - dichiara l'ideatore e curatore della mostra, Marco Panella.

La mostra presenta una selezione di 280 immagini provenienti da fumetti, libri, manifesti, rotocalchi, riviste, pubblicità, figurine e quaderni scolastici, insegue la suggestione iconografica e fa proprio il richiamo esplicito all'archetipo mitico.
Quattro i grandi temi della mostra,  uno in ciascun mercato ed ognuno con immagini diverse dall'altro:
Space Opera. Il mito dell'invasione al mercato di via Cola di Rienzo;
Space Opera. Il mito del viaggio al mercato di piazza Gimma;
Robot. Il mito della creazione al mercato di via Antonelli;
Il Futuro visto ieri. Il mito della frontiera al mercato di via Sabotino.

La scelta di metodo della mostra - dichiara Marco Panella - ha risposto alla domanda dove e quando fissando il luogo, l'Italia, e il periodo, gli anni che corrono tra il 1950 e il 1970 con qualche arrotondamento per difetto e per eccesso. È proprio tra il 1950 e il 1970, infatti, che troviamo la straordinaria coincidenza che vede andare di pari passo il miglioramento della condizione sociale, la corsa allo spazio che porterà alla conquista della Luna e lo sdoganamento della fantascienza dall'ambito ristretto delle avventure per ragazzi dove, sino ad allora, era stata sostanzialmente confinata. Se il 1926 - con l'intuizione di Hugo Gernsback di far uscire una rivista interamente dedicata alla narrazione del futuro, "Amazing Stories. The Magazine of Scientifiction" - rappresenta l'inizio della grande divulgazione per la fantascienza negli Stati Uniti, il 1952 è l'anno che la segna per l'Italia: escono in edicola le prime riviste nostrane – "Scienza Fantastica", "Mondi Nuovi" ed "Urania" - e sull'editoriale del primo numero di "Urania", Giorgio Monicelli, il direttore della collana, conia il neologismo fantascienza, traduzione tutta italiana dell'inglese science-fiction che, da allora, entrerà nel linguaggio comune.
Nell'Italia che si avvia a vivere con fiducia e ottimismo gli anni che la porteranno al boom economico - continua Panella - la prefigurazione del futuro fa parte del quotidiano, scienza e fantascienza spesso si sovrappongono e nel ritmo narrativo delle illustrazioni trovano un canone estetico di grande impatto visivo, unico e ancora oggi di grande fascino.

L'innovazione è nel neologismo fantascienza, ma anche nella vitalità editoriale di riviste e collane da edicola che  hanno  il  merito  di  portare  per  la  prima  volta in Italia autori come Isaac Asimov, Theodore Sturgeon, Arthur C. Clarke, Robert A.Heinlein, Ray Bradbury e che trovano nelle accattivanti copertine illustrate da maestri come Curt Caesar, Carlo Jacono, Guido Buzzelli, Benedettucci, Enzo Cassoni, Luigi Garonzi, Ed Emshwiller, Luigi Rapuzzi, Mario Todarello, Gianni Renna, Karel Thole un potente strumento dell'immaginario del tempo.

Altra grande fonte del repertorio iconografico presentato dalla mostra è la produzione fumettistica, che in parte riprende quella importata già negli anni trenta dagli Stati Uniti - Flash Gordon, Buck Rogers e Brick Bradford, che in Italia avrà vita con nomi diversi come Giorgio Ventura, Antares, Bat Star – e in parte trova una via tutta italiana, di cui sono esempio la serie Saturno contro la Terra, sceneggiata da Cesare Zavattini e Federico Pedrocchi e disegnata da Scolari; Virus ideato sempre da Pedrocchi e disegnato da Walter Molino; Misterix di Paul Campani; Alex l'eroe dello spazio e Nolan il pioniere dello spazio di Guido Buzzelli; Raff pugno d'acciaio di Mario Guerri e Vittorio Cossio; Razzo disegnato da Platania; le strisce Dick Saetta, Tony Comet e poi, ancora, il primo Alan Ford di Lorenzo Sechi (Max Bunker), che nasce nel 1963 come spaziale moderno e, nel 1968, l'Astronave pirata di Guido Crepax. Numerosissimi sono anche i casi di contaminazione della materia fantascientifica su fumetti non di genere; nella produzione disneyana, ad esempio, ma anche in personaggi come Zagor di Sergio Bonelli e Gallieno Ferri – quest'ultimo creatore anche di Maskar, personaggio noir in maschera e costume  e che vivrà anche lui avventure spaziali - piuttosto che in Tiramolla.

Alle illustrazioni di genere si affiancano con grande efficacia e forza persuasiva le copertine di rotocalchi come "Epoca", "Oggi", "La Domenica del Corriere" e "Tribuna Illustrata", dove cronaca, scienza e fantascienza propongono ai lettori avvistamenti di dischi volanti, lanci di satelliti, razzi e primi uomini nello spazio che trovano la straordinaria sintesi ed interpretazione grafica di Walter Molino e Guido Bertoletti, sostituendo spesso, per attrazione, articoli e notizie. Interessante notare anche la portata iconografica di riviste di divulgazione tecnica e scientifica, come "Scienza Popolare", "Scienza e Vita", "Sistema Pratico", "Scienza Illustrata" che cavalcano il tema del futuro proponendo ai lettori scenari illustrati nei quali il confine tra scienza e fantascienza è quanto mai incerto.
 
Il cinema trova nel filone fantascientifico una grande fonte di ispirazione: negli anni Cinquanta le produzioni che arrivano nelle sale italiane sono soprattutto americane ed inglesi, con effetti speciali che, visti oggi, non nascondono tutte le ingenuità del tempo, ma che allora non mancavano di tenere gli spettatori incollati alle scomode poltroncine di legno delle sale.  Indimenticabili per la loro straordinaria efficacia iconografica, manifesti e locandine dei film, che facevano vivere anche a chi al cinema poi non sarebbe andato l'esperienza di viaggi interstellari, invasioni marziane e mostri atomici: la stessa di cui potranno godere i visitatori della mostra.

La mostra si addentra anche nel tema delle ambientazioni spaziali nella pubblicità dell'epoca, linguaggio della comunicazione che, cogliendo ed anticipando per vocazione lo spirito dei tempi, non poteva non trovare nelle suggestioni del futuro una sua leva di fascinazione e, sempre seguendo le tracce degli sconfinamenti in ambiti non convenzionali, la mostra presenta anche una selezione di quaderni scolastici resi attraenti da illustrazioni con basi lunari, astronavi e viaggi spaziali, che completavano il corredo dello scolaro e che, certamente, avranno reso il tempo dello studio più lieve e fantasioso per tanti.

Una mostra da vedere con lentezza, quindi, per lasciarsi andare alla suggestione delle sue immagini e per godere di una narrazione iconografica a tutto tondo, che sovrappone media e linguaggi grafici diversi tra loro nel tentativo di ricreare l'atmosfera, il mood, che la genialità creativa di disegnatori ed illustratori del fantastico e dell'anticipazione ha fatto entrare nel quotidiano dell'Italia che cercava la via della modernità.


Info:
artix@artixcom.it

Web:
www.mostrafantascienza.it

​CARTELLA STAMPA CON IMMAGINI IN ALTA RISOLUZIONE SCARICABILE AL LINK:
http://goo.gl/k7Wkyp



NOTA SUL CURATORE
Marco Panella, imprenditore della comunicazione, creativo, esperto di heritage communication, ha curato e prodotto le mostre:
I Carabinieri nell'identità italiana. Da Roma Capitale alla Grande Guerra (2009, Roma)
Cinema di piombo. I manifesti del  poliziesco italiano anni '70 (2010, Roma)
1960-1970. Gli anni d'oro del fumetto in giallo e nero (2011, Roma)
La dolce vita. Stars and celebrities in the italian fifties (Roma, 2010; New York 2011; MSC Divina, 2013)
Il Natale immaginario.1900-1960 Iconografia di una storia italiana (Roma, 2012)
Il Cibo immaginario.1950-1970 Pubblicità e immagini dell'Italia a tavola (Roma 2013; Parma,2014; Budapest 2014)

Mostra "Lino Tardia | Opere 1993-2013"



LINO TARDIA | OPERE 1993-2013a cura di Francesco Ciaffi
INAUGURAZIONE SABATO 18 OTTOBRE ORE 17
ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA

Sabato 18 ottobre alle 17, presso la galleria Edarcom Europa in via Macedonia 12/16 a Roma, verrà inaugurata la mostra "Lino Tardia | opere 1993-2013".
L'artista, siciliano di nascita ma stabile a Roma fin dagli anni '60, presenterà una raccolta di dipinti selezionati dalla produzione degli ultimi venti anni per poter fornire a visitatori e collezionisti una chiave di lettura e di comprensione della propria ricerca.
La opere scelte da Francesco Ciaffi, curatore della mostra, consentiranno di scoprire come, a partire dalla mostra "In viaggio con i Fenici" tenutasi nel 1996 alla Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, fino a "La scatola dei miti" allestita nel 2009 presso le sale dell'Appartamento Barbo del Museo Nazionale di Palazzo Venezia di Roma, la ricerca di Tardia sia stata improntata alla realizzazione di un immaginario figurativo caratterizzato dall'astratta esaltazione del contrasto di linee, forme e colori.
La mostra sarà visitabile fino a venerdì 31 ottobre.
INFORMAZIONI
MOSTRA: Lino Tardia | Opere 1993-2013PERIODO: 18-31 ottobre 2014 ORGANIZZAZIONE: Edarcom Europa INDIRIZZO: Via Macedonia, 12/16 ORARIO: LUN – SAB 10,30/13,00 - 15,30/19,30INFO: 06.7802620 - www.edarcom.it
BIOGRAFIA

Lino Tardia nasce a Trapani nel 1938. Conseguita la maturità artistica, rifiuta l'incarico di docenza in Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Palermo e si trasferisce a Roma dove frequenta gli studi di Renato Guttuso e Saro Mirabella. Nel 1955 Lino Tardia inizia a esporre, ottenendo ben presto consensi in Italia e all'estero.
Gli anni Sessanta segnano il suo passaggio dal Realismo all'Informale e ancora alla Nuova figurazione, secondo la maniera di Francis Bacon che incontra durante un soggiorno a Londra. Partecipa a mostre collettive insieme a Guttuso, De Chirico, Sironi, Treccani e altri autori noti nel panorama artistico internazionale. Espone le sue opere in mostre personali a Londra, New York, Chicago, Parigi, Huston, Ottawa e Tripoli. Ha preso parte a numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2009 si è tenuta una grande personale nelle sale dell'Appartamento Barbo di Palazzo Venezia a Roma.
Nel 2003 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli conferisce la Medaglia d'Oro per i Benemeriti della Cultura.


Edarcom Europa
Galleri d'Arte Contemporanea
Via Macedonia, 12/16
00179 Roma
t. 06 7802620
www.edarcom.it

Collettiva “Maestri diversi" (Palazzo Margutta, 18-28 ottobre 2014) - vernissage 18 ottobre ore 18.30


Dal 18 al 28 ottobre Palazzo Margutta racconta sei "Maestri diversi"
La collettiva, che punta ad attirare l'attenzione dello spettatore sull'arte come momento di condivisione delle emozioni, a prescindere da tematiche e stili, vuole essere un omaggio a sei artisti contemporanei.

Roma, 18 ottobre 2014 – Le tecniche, i linguaggi e gli stili utilizzati sono spesso assolutamente differenti fra di loro, così come le tematiche trattate e i percorsi artistici e formativi affrontati, eppure ciascun artista riesce comunque a esprimere a pieno il proprio talento, raccontare la propria visione del mondo, comunicare allo spettatore sé stesso, il proprio carattere e le proprie emozioni. E' questo, allo stesso tempo, il punto di partenza e il risultato della collettiva "Maestri diversi", organizzata dalla Galleria "Il Mondo dell'Arte" e in programma nella storica sede di Palazzo Margutta, al civico 55 della celebre strada, da sabato 18 a martedì 28 ottobre prossimi, con orario 10.00-13.00 e  16.00-20.00 (ingresso gratuito, domenica 19 aperto).

Sei i pittori che prenderanno parte a questo piacevole scambio: Antonio Anelli, Luigi Modesti, Afsanè Moghaddam Mitus, Anna Novak, Enrico Sereni e Pino Tersigli, tutti professionisti del pennello che, ormai da anni, fanno parte della scuderia de Il Mondo dell'Arte, così come artisti del calibro di Sandro Trotti, Novella Parigini o Gianni Testa, recentemente omaggiato da un'esposizione al Complesso del Vittoriano.

A selezionarli il Maestro Elvino Echeoni, direttore artistico di Palazzo Margutta e Presidente dell'Associazione Margutta Arte, e il gallerista Remo Panacchia, entrambi soci fondatori de "Il Mondo dell'Arte", che, da sempre, propone in questo prestigioso luogo espositivo artisti professionisti e pittori che hanno portato l'arte italiana nel mondo.

La mostra, che è uno degli incontri fissi nel calendario della nota galleria romana, punta - oltre che a sviluppare come sempre la capacità critica dello spettatore, indispensabile per consentirgli di riconoscere le peculiarità di ciascun pittore e apprezzarne le differenze - anche ad azzerare qualsiasi "distanza" tra il pubblico e i Maestri in esposizione fino a creare un legame tra loro.

Assolutamente diversi i generi in esposizione: dal figurativo all'iperrealismo passando per il surrealismo.
Raccolte in questa preziosa collettiva e perfettamente amalgamate tra di loro, trovano così spazio pezzi che raccontano un mondo femminile in cui la donna è, di volta in volta, a seconda di chi la ritrae, una presenza enigmatica, un corpo privato di qualsiasi caratteristica che possa farne ravvisare un'identità precisa, o ancora una figura che si libera dalla propria dimensione terrena e riesce a raccontare storie che vanno oltre qualsiasi corposità, obbligando l'osservatore a riflettere sulla tristezza e sulla gioia di vivere. Accanto a questi, tele dai toni molti intensi o decisamente più tenui ma sempre, comunque, di enorme impatto visivo che rendono omaggio alla terra, d'origine o d'adozione, dell'artista regalandoci un quadro unico del nostro stivale: dai casolari e i cipressi dell'alto Lazio ritratti da Luigi Modesti al paesaggio pugliese, immortalato dai lavori di Antonio Anelli, in cui ulivi secolari guardano il mare, fino alla Città Eterna di Enrico Sereni, i cui colori e la cui atmosfera senza tempo investono - anche dalla tela - lo spettatore.

"In un contesto come quello attuale, in cui tutto o si distrugge o si sintetizza fino all'estremo, abbiamo voluto assemblare artisti che, seppur contemporanei, rappresentano nei loro lavori il vero, operando in alcuni casi con stili che, a cavallo tra il realismo e l'iperrealismo o risultato di una pittura quasi certosina, finiscono comunque per personalizzare il soggetto o per materializzarlo", hanno commentato il Maestro Echeoni e il gallerista Remo Panacchia.

L'appuntamento per il vernissage è fissato per sabato 18 ottobre 2014 dalle 18.30 alle 22.00.


Antonio Anelli: nasce a Bari (1941) dove si diploma all'Istituto d'Arte. Paesaggista dai tratti inconfondibili, racconta con tinte tenue ma piene di luce il paesaggio tipico della sua terra, la Puglia, dipingendo bianchi casolari e terreni rocciosi. La tavolozza di Anelli cattura i colori riflessi dalle albe al mare e dai tramonti con i loro susseguirsi di ombre e chiarori notturni. La sua pittura vive dell'emozione del presente e del passato, di quella emozione che in lui è senza tempo. E' questo il creato che Anelli coglie e ci trasferisce con mano sicura nei suoi aspetti più suggestivi, nella sua genuinità espressiva, in contrasto anche con l'odierna civiltà, inaridita e imbarbarita. Egli è il testimone della solarità ancora viva e della natura che va amata, curata, difesa affinché possa continuare a emozionarci. Artista apprezzato dalla critica e dal pubblico, espone in Italia e all'estero. I suoi lavori figurano in collezioni e pinacoteche pubbliche e private.

Luigi Modesti: dopo la maturità artistica, frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Roma sotto la guida di Renato Guttuso e Piero Guccione. Artista talentuoso e sensibile, propone soggetti, siano esse figure umane o esseri inanimati, avvolti in atmosfere fatte di silenzi. A campeggiare sulla sua tela sono, però, soprattutto i paesaggi – sentiti e vissuti come luogo della memoria, come dimensione, allo stesso tempo, del fuori e del dentro di noi – che si tingono di colori caldi e intensi, di trasparenze, di luminosi contrasti cromatici, finendo col dar vita a uno stile del tutto personale e di per sé geniale. Attraverso il filtro della memoria, il pittore si è dimostrato capace di maturare e descrivere il proprio mondo di casolari e cipressi, di alberi e cespugli, di fossi e declivi tipici dell'alto Lazio che, in ogni momento, comunque rimandano e suggeriscono la presenza, spesso silenziosa, dell'uomo. Nei suoi quadri traspare, in filigrana, il rimando alla tradizione degli impressionisti che viene interpretata con tecnica ricca di effetti di leggerezza. Attualmente vive e lavora a Rignano Flaminio. Fino ad oggi ha esposto le sue creazioni in numerose rassegne d'arte nazionali (Roma, Rimini, Ancora, Bergamo) e internazionali (Budapest, Stoccolma, New York). Il suo nome e le sue opere sono presenti nei più prestigiosi annali e cataloghi d'arte moderna e contemporanea. I suoi lavori figurano in collezioni e pinacoteche pubbliche e private di diverse città italiane, oltre ad abbellire numerose chiese della nostra regione.

Afsanè Moghaddam Mitus: pittrice persiana, si laurea in pittura alla Facoltà di Belle Arti dell'Università di Teheran nel 1991. Dal 1988 al 1994 espone in molte mostre, sia collettive che personali, nel suo paese d'origine. Nel 1994 giunge a Roma, dove vive e lavora respirando l'aria di pittura, architettura e musica antica italiana e frequenta l'Accademia di Belle Arti prendendo anche parte a ulteriori esposizioni. Successivamente studia ceramica a Milano nello studio del Maestro G. Rossicone. Prosegue poi la sua attività in Italia. Diverse le mostre significative, sia a Roma che a Milano, in cui riceve premi e riconoscimenti. Centrale nella pittura di Afsanè Moghaddam Mitus è la donna, simbolo polivalente che "assume fascinazione di desiderio e slancio, di turbamento e riappacificazione nelle profondità del nostro io. (…).Le raffigurazioni di Afsanè sono presenze enigmatiche attestate in una solitudine sfingica eppure stranamente belle, conturbanti e forti come rocce di Marfisa nel loro distanziato equilibrio di grazia e vertigine. Ci stanno di fronte come archetipi d'amore e di armonia cosmica. Colpisce l'accentuato tratteggio delle forme smaccatamente scultoree di emblematiche Pomone variamente posturate, intrise sulla tela o su carta di tonalità umbratili e grigiastre che accentuano l'enigma allo sguardo indagante".

Anna Novak: polacca, dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Cracovia - dove consegue la laurea in Grafica e Manifesto - prosegue il proprio tirocinio in quella stessa città, la più occidentalizzata della Polonia, ricca di un passato culturale influenzato di benefici contatti con l'Europa, soprattutto con l'Italia e con la Francia. Nei suoi quadri disegno e pittura si incontrano perfettamente. E' appunto nella schematizzazione di idee e atteggiamenti interpretati attraverso il corpo umano, strutturato con movenze e curve agili ma decise, che la pittrice trova la risoluzione simbiotica tra forma e psicologia della forma, tra stile e contenuto in cui è sempre la linea frontale a cogliere e affascinare l'occhio. I soggetti da lei ritratti, quasi sempre donne e ballerine, si liberano dalla dimensione terrena e riescono a raccontare storie che vanno oltre la loro corposità e obbligano l'osservatore a riflettere sulla tristezza e sulla gioia di vivere. Così l'artista, in un ideale itinerario, racconta le lunghe dissonanze della vita indicendoci a pensare che tutto è nel presente.
Affascinata da suggestivi scorci di Roma che, fin dal suo primo viaggio come turista, l'hanno conquistata, la Novak rievoca e rivisita, in chiave moderna, l'atmosfera e il sapore dell'ottocento. Ad oggi l'artista ha preso parte a più di 50 mostre collettive e individuali, sia in Italia che all'estero.
"La realtà, il sentimento non sono fatti esteriori e temporanei, ma vengono a far parte di un tessuto emotivo che opera e detta con saggezza le vesti cromatiche con le quali la nostra artista copre le sue figure di donne evanescenti e sognanti". (Giovanni Gentile)

Enrico Sereni: umbro di nascita e romano d'adozione, inizia a dedicarsi all'arte pittorica giovanissimo, anche grazie all'insegnamento del Professor Alberto Viveri. Egli ritrae la Città Eterna con il colore, il fascino, l'atmosfera e l'imperiosità che Roma trasmette a tutti coloro che l'attraversano. La sua pittura, che per la rappresentazione naturalistica si può definire classica, anche se in molti dipinti sono presenti tematiche proprie del panorama contemporaneo internazionale, mostra a chi la osserva i profondi sentimenti che lo hanno mosso a realizzarla. Evidenti e ben noti sono anche i suoi dipinti di scorci e vicoli di antichi paesini umbri e toscani, illuminati da tocchi di luce abbaglianti, che creano visioni di particolare purezza e ci fanno percepire l'essenza dello spazio e della profondità che li caratterizza. Artista di grande talento, a cui la critica ha dato l'appellativo de "il pittore sensibile", ha saputo coniugare perfettamente la padronanza tecnica con l'ispirazione. Le sue opere, esposte in numerose mostre personali e collettive, hanno sempre ottenuto pieno consenso e sono sempre state premiate per l'originalità oltre che per la maestria dell'esecuzione. I suoi lavori sono ospitati in collezioni private nel nostro paese in Itala e all'estero, in particolare negli Stati Uniti.

Pino Tersigni: romano, classe 1961, è un pittore autodidatta, simbolista, surrealista e iperrealista che utilizza prevalentemente la tecnica a olio. Ha preso parte a numerose esposizioni e rassegne, sia in Italia che all'estero, fra cui quelle di Spoleto, Giffoni, Mosca, Londra, Salerno, Chicago e L'Aquila. Fra le collettive vale la pena ricordare la "Cento pittori Via Margutta", la "Rassegna re di Roma", l'Expo' Arte "Roma Capitale" e l'Expo' "Arte Cinecittà Due". Sue opere si trovano in collezioni sia pubbliche che private.
"Nell'arte del pittore romano non c'è spazio per l'uomo né tantomeno per la natura, che sia essa intesa come paesaggio, sfondo o semplice quinta teatrale su cui proiettare lo spettacolo delle protagoniste dei suoi quadri. L'universo artistico di Tersigni è interamente abitato da figure femminili, o per meglio dire da corpi femminili, privati di ogni attributo o caratteristica che possano far ravvisare un'identità e una personalità ben precise". (Cristina Nicosia)
"Dietro la bellezza e non dentro, oltre, o prima: è l'altro lato dell'iperrealismo, che provoca la domanda di capire «perché»; domanda d'esistenza prima ancora che di stile, di esperienza prima che di arte. Laddove l'immagine è andata imponendosi fino ad una capillare e apparentemente imprescindibile presenza nella realtà, si pone prima di ogni altro il rischio di non distinguere ciò che deve esserci da ciò che è fatto, ciò che c'è da sempre da ciò che è provvisorio; così non si ha quasi da obiettare per l'ossessione pubblicitaria cui è impossibile sottrarsi, ma desta noia un'opera d'arte che sembra essere quasi una inutile copia della realtà". (Emanuela Tangari) 

Galleria Il Mondo dell'Arte "Palazzo Margutta" (www.ilmondodellarte.com) - Via Margutta, 55 Roma
Mostra collettiva degli artisti: Antonio Anelli, Luigi Modesti, Afsanè Moghaddam Mitus, Anna Novak, Enrico Sereni e Pino Tersigni.
Vernissage cocktail sabato 18 ottobre 2014, ore 18.30 - 22.00.
La mostra si protrarrà fino al 28 ottobre 2014: dalle 10.00 alle 13.00 e  dalle 16.00 alle 20.00.
Domenica 19 aperto, lunedì mattina chiuso.


martedì 14 ottobre 2014

Face to Face. Personale di Massimo Quarta


 FACE TO FACE
Personale di Massimo Quarta

Inaugurazione: giovedì 16 ottobre 2014, ore 19.00
FARBOSPAZIO, Via Manifattura Tabacchi 16/B, Lecce
 Testi critici: Carmelo Cipriani
Catalogo: in galleria

La mostra sarà visitabile tutti i giorni (fino al 16 novembre) dalle 09.00 alle12.00 e dalle 17.00 alle 20.00.

L'artista presenta la sua nuova ricerca dedicata alla tematica del ritratto. Lo fa nel suo nuovo studio, trasformato da decine di tele disposte in un allestimento inusuale: un cosmo nomade, un luogo in cui l'immaginazione e la realtà si sfidano, faccia a faccia, per portare alla luce identità, interrogativi e metamorfosi dell'uomo contemporaneo.

Ecco come Carmelo Cipriani, curatore della mostra, descrive la ricerca dell'artista:
"... Nel percorso espositivo si frappongono i farboritratti, primi piani femminili desunti dai social network, stereotipati nelle pose e nelle espressioni, forieri di un contagio cibernetico. Stagliati su sfondi informi e animati da masse cromatiche sfaldate, a tratti contrastanti, mostrano i segni di un'incipiente trasmutazione genetica. In essi la matericità del colore, accresciuta da improvvisi accordi cromatici, a tratti brillanti, potenzia l'effetto metamorfico delle forme. Incapaci di esprimere reali sentimenti, finiscono con l'assomigliarsi tutti, apparendo vicini al volto monoculare dei loro fantasiosi corrispettivi più di quanto le possibilità mimetiche inducano a credere. Protagonisti di una pittura invasiva, capace di travalicare lo spazio limitato del supporto, i farboritratti connotano l'ambiente circostante, configurando, nell'allestimento ordinatamente diffuso, un'avanzata inarrestabile. Molteplici volti umani riassunti in uno solo, quello del farbomondo, compendio e assenza di ogni espressione. È uguale al nostro nelle attitudini, nelle pose, nel modo di vestire e comportarsi ma non nel volto. I suoi abitanti, pur negli atteggiamenti sfrontati, a volte visibilmente erotici, non esprimono sentimenti. Non lasciando trapelare dolore o risentimento, amore o sofferenza, farboline e farbonauti ripongono nell'inespressività l'origine della loro forza e il fine della loro proposta, mostrandosi di fatto invincibili".

Tiferno Comics: iniziative del fine settimana 17/19 ottobre 2014



TIFERNO COMICS 2014


Continua con successo la mostra "Sorella Marilyn" che si sta tenendo a Palazzo Vitelli a Sant'Egidio di Città di Castello!

Inaugurata il 27 settembre scorso, l'esposizione dedicata al "mito" Marilyn Monroe, con opere pittoriche, fotografiche, cinematografiche, poetiche e, in particolare con il fumetto, è visitabile fino al 9 novembre 2014 nei seguenti orari: dal mercoledì alla domenica 10 -12.30 e 15.30 – 19.
L'ingresso ha il costo di 5,00 euro - gratuito fino a 14 anni.

PER IL FINE SETTIMANA 17, 18 E 19 OTTOBRE 2014, L'ASSOCIAZIONE AMICI DEL FUMETTO DI CITTÀ DI CASTELLO CHE ORGANIZZA E CURA TIFERNO COMICS 2014, PROPONE LE SEGUENTI INIZIATIVE:

VENERDÌ 17 OTTOBRE
ore 17, presso la Sala del camino di Palazzo Vitelli a Sant'Egidio, si terrà una tavola rotonda dal titolo "Fumetto e Arte" con Chiara Maffioletti (giornalista del Corriere della Sera), Gianni Brunoro (giornalista, saggista, storico del fumetto), Sergio Cavallerin (artista, editore di Star Comics), Ivo Milazzo (disegnatore).
Moderatore sarà il giornalista Massimo Zangarelli.

Tale iniziativa è in collaborazione con l'Associazione Palazzo Vitelli a Sant'Egidio e con il patrocinio del Lions Club di Città di Castello.

*****
SABATO 18 e DOMENICA 19 OTTOBRE
12a Mostra Mercato del Fumetto

Ingresso: gratuito - Orario: dalle 9 alle 19

Sotto il Loggiato Bufalini e in Piazza Matteotti, su una superficie di oltre 1.000 mq. si potranno vendere, comperare e scambiare fumetti d'autore e manga.

Curiosità:
sia il 18 che il 19 ottobre, in occasione della Mostra Mercato, sarà a Città di Castello il seguitissimo Youtuber "FUOCHICO", ospite d'onore nello stand del Lucca Manga School (https://www.facebook.com/video.php?v=771636682898346&set=vb.164939716901382&type=2&theater).

Fuochico è, come lui si definisce, un attore, critico cinematografico, profeta, artista e pirla italiano, conosciuto per i suoi video di critica con i suoi favolosi travestimenti.
Cerca di osservare l'evoluzione antropologica del Tubo attraverso l'ironia e lo sberleffo del presente.

Domenica 19 ottobre, in Piazza Gildoni, si terrà la 4a edizione dei Cosplay;
in Piazza Fanti, l'appuntamento è con i Giochi di ruolo.

PREMI COSPLAY CONTEST
A fine esibizione dei Cosplay, nel pomeriggio, l'Associazione Amici del Fumetto assegnerà il Trofeo "Massimo Alunno" al migliore Cosplay (singolo o gruppo) in assoluto.
Inoltre, sono previsti premi per ogni singola categoria.

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SABATO 18 OTTOBRE
ore 16, nel Salone dei Fasti di Palazzo Vitelli a Sant'Egidio, verrà messa in scena "L'apparizione di Marilyn", organizzata in collaborazione con Concept Magazine e Sarah Make Up.

La consulente d'immagine e make up artist Sarah Mancini (Sarah Sake Up) truccherà di fronte ai visitatori della mostra, la bellissima Lia Conti, giovane modella e ballerina tifernate, trasformandola passo dopo passo in Marilyn Monroe.

A trasformazione avvenuta, la Marilyn "creata", sfilerà per le sale della mostra e per gli stands della Mostra Mercato del Fumetto.

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SABATO 18 OTTOBRE
ore 17, presso il Museo della Tela Umbra (Palazzo Bourbon del Monte, Via S. Antonio), si terrà l'inaugurazione della mostra "Un drago a forma di nuvola" di Ettore Scola, con le tavole di Ivo Milazzo.

La mostra si potrà visitare fino al 9 novembre;
gli orari di visita sono:
dal martedì al sabato, 10-12 e 15.30–18 * domenica, 10.30-13 e 15-18.30

Oltre all'inaugurazione della mostra, sempre presso il Museo della Tela Umbra, si terrà la cerimonia del Premio alla Carriera "Poldo a Città di Castello" Tiferno Comics 2014: sarà conferito proprio ad Ivo Milazzo, disegnatore di Ken Parker.

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DOMENICA 19 OTTOBRE
PREMIAZIONE "MIGLIOR VETRINA A FUMETTI 2014"
In concomitanza con la premiazione dei Cosplay, l'Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello, assegnerà anche il premio "Miglior Vetrina a Fumetti 2014".

Dal 22 settembre al 4 ottobre scorsi, 16 attività commerciali del centro Storico di Città di Castello, hanno allestito le proprie vetrine dedicandole al mito di Marilyn Monroe.

Durante tale periodo, una giuria composta dal giornalista Massimo Zangarelli, dall'art director Fabrizio Manis, dalla responsabile di Concept Magazine Tamara Falaschi e dal presidente degli Amici del Fumetto Gianfranco Bellini, ha osservato e analizzato le vetrine, decretando quella (o quelle) risultata (risultate) migliore per originalità, ricercatezza e attinenza al tema.

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OLTRE GLI EVENTI DEL PROSSIMO FINE SETTIMANA, l'Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello propone, dal 14 al 16 novembre, corsi di fumetto manga, in collaborazione con la Lucca Manga School.
Si terranno presso il Museo della Tela Umbra (Palazzo Bourbon del Monte, Via S. Antonio).
Si può partecipare al "corso base" o al "corso a tema": per iscriversi, il telefono è 349 3632033, http://www.luccamangaschool.com/eventi/evento/scuola-manga-corsi-citta-castello/

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L'Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello, guidata dal Dott. Gianfranco Bellini, e la sua Mostra "Tiferno Comics" nascono dalla volontà di un piccolo gruppo di amici di appassionati del genere che nel lontano 2003 decisero di fare una mostra in omaggio del concittadino Fernando Fusco, storico disegnatore di Tex.
La buona riuscita di quella prima mostra accese il desiderio e la voglia di proseguire sulla strada intrapresa, riuscendo così, nel corso dei dodici anni di manifestazione, a portare grandi nomi a Città di Castello.
Primo fra tutti, Vincenzo Mollica; e poi, tutto quel susseguirsi di personaggi ed illustratori da Pratt a Manara, da Giardino a Cavazzano, Andrea Pazienza, passando per i principali comics italiani come Diabolik, Dylan Dog, Jacovitti, per arrivare a Lupo Alberto.
Le mostre sono sempre state delle vere e proprie antologie di ogni personaggio o illustratore, uniche in Italia, con pezzi rari, unici, originali.
"Tiferno Comics", negli anni, è molto cresciuta ed è diventata un punto di riferimento del genere in Italia ed uno dei "grandi eventi" di Città di Castello.

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La mostra "Sorella Marilyn" – Tiferno Comics 2014, è con il patrocinio e la collaborazione di: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Città di Castello, Camera di Commercio di Perugia, Gruppo Azione Locale Alta Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, Associazione Palazzo Vitelli a Sant'Egidio, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Con il sostegno di Eni, Aboca, Cepu Arte, Casse di Risparmio dell'Umbria, Grifa SpA Cartotecnica.
Sponsor: Bacchi, Ranieri, Famila, Toro Assicurazione, Star Shop, Renzini, Banca di Anghiari e Stia, Faza,  Wtp, Macdonald, Banca di Mantignana, Sogepu, Cavallotti, Litocolor, Lucciola, Fonti, Fat, Clm, Ilce, Tandem, Boninsegni, Tela Umbra, Vandini, Salpa, Axa, Scuola Operaia Bufalini.
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Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello
Presidente: Gianfranco Bellini
Responsabili organizzativi: Franco Barrese, Fabrizio Duca (Fez), Anna Maria Traversini, Carlo Cammillini e Daniele Baldelli

Catalogo mostra:
a cura dell'Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello, Fabrizio Manis e Fotolito Eurografica s.r.l.
Prezzo in mostra € 30,00 - fuori mostra € 42,00

Cartella Portfolio con 10 riproduzioni di tavole inedite in numero limitato:
Prezzo in mostra € 30,00 – fuori mostra € 42,00

INFORMAZIONI AL PUBBLICO E PRENOTAZIONI VISITE GUIDATE:
Tel. 331 8158170 – 338 3889022

Il 18 e 19 ottobre torna "GIARDINI DEL VOLTURNO", SAN BARTOLOMEO CASA IN CAMPAGNA (CE)


 

 

SAN BARTOLOMEO CASA IN CAMPAGNA

 "GIARDINI DEL VOLTURNO"

III edizione della Mostra Mercato di fiori, piante e tutto quanto fa giardino.

 

18 e 19 ottobre 2014

Sabato 18 e Domenica 19 ottobre, il Parco di San Bartolomeo nella vallata di Cesarano a pochi chilometri dall'antica Caiazzo, in provincia di Caserta, ospita la terza edizione di Giardini del Volturno la mostra mercato di piante e fiori curata da Loreto Marziale. Dopo il successo dell'edizione primaverile – svoltasi il 5 e 6 aprile -, la due giorni di ottobre è dedicata ai colori e alle essenze dell'autunno. Il parco di San Bartolomeo – Casa in Campagna ospiterà vivaisti ed espositori provenienti da tutta Italia: ci saranno in mostra e in vendita agrumi in vaso, rose antiche, orchidee, succulente e cactacee, varietà esotiche ed essenze aromatiche del Mediterraneo, ma anche piccolo artigianato di qualità, flower designer. Giunta alla sua terza edizione, la mostra mercato Giardini del Volturno nasce con lo scopo di diffondere la cultura del verde e l'amore per le piante tra grandi e piccini: nei due giorni dell'evento ci saranno laboratori creativi, mostre e visite guidate al Parco che è anche un'oasi naturalistica popolata da piante rare e fauna protetta. Arricchiscono l'esposizione vasi e terrecotte artistiche, arte topiaria, attrezzi da giardino, prodotti biologici e cosmesi naturale e tutto quanto riconduca al concetto di verde e natura. Scenario unico della mostra mercato sono i viali e i prati della tenuta San Bartolomeo Casa in Campagna, custodita con cura e passione dalla famiglia Marziale.


La terza edizione di GIARDINI DEL VOLTURNO è dedicata a Gian Marco Jacobitti:
già soprintendente ai Beni architettonici, culturali, artistici e storici delle province di Caserta e Benevento. Uomo instancabile, architetto e persona distinta Jacobitti è stato a capo della sovrintendenza per quindici anni durante i quali riuscì a riportare in auge la Reggia di Caserta facendone restaurare gli appartamenti, la cascata, il teatro di corte, il giardino all'inglese e tutto il parco circostante.
  

L'ingresso alla mostra mercato è libero. Gli orari sono: dalle 09.00 alle 18.00. Possibilità di pranzare nel Parco su prenotazione al costo di 30 euro per gli adulti, 20 euro per i bambini.

Il parco di San Bartolomeo si estende per 40 mila metri quadri in un succedersi di viali e giardini popolati da specie arboree esotiche e mediterranee. Il lungo viale, delimitato nella prima parte da Phoenix canariensis, Washingtona robusta e Brahea armata e nella seconda parte da Ulivi, Gleditsia, Gelsi, Liriodendrom e Aceri campestri, accoglie il visitatore conducendolo verso due eleganti edifici, l'uno di fronte all'altro e in posizione panoramica, visibili da molti punti della vallata del Volturno tra il verde intenso della macchia mediterranea. Il visitatore può ammirare un'ampia varietà di Palme (Butia capitata, Trachycarpus fortunei, Chamaerops humilis), Yucche, Phormium e la fioritura estiva delle Lantane montevidentis e della Calliandra tweedii; ed ancora una folta vegetazione di Fico d'India e Echium candicans, arricchita da Eucalipti, Oleandri e Ligustri impiantati negli anni Trenta del Novecento. Custodi della Tenuta sono le Querce e poste alla fine del viale di ingresso, stanno quasi a salutare il visitatore testimoniando la secolare storia del luogo. All'interno del Parco c'è una piccola oasi naturalistica con piante rare e una fauna protetta, dove abitano animali esotici come cicogna, marabù, pellicani e fenicotteri. Infine, una Butterfly House, una casa permanente delle farfalle, introduce i visitatori nel favoloso mondo dei lepidotteri. All'interno del parco è possibile pranzare in un elegante padiglione ristorante.


San Bartolomeo Eventi

Via Rognano Località Pantaniello di Caiazzo (CE). Tel.: +39.0823.862623 
Contatti: info@sanbartolomeo-casaincampagna.it www.sanbartolomeoeventi.it



Guadagnuolo, una grande mostra in occasione della Beatificazione di Papa Paolo VI




Francesco Guadagnuolo, una grande mostra in occasione della Beatificazione di Papa Paolo VI


Il 19 ottobre 2014 la beatificazione del Pontefice 
Domenica 19 ottobre 2014 Paolo VI sarà Beatificato da Papa Francesco alle ore 10.30 durante la Messa a Piazza San Pietro che concluderà il Sinodo straordinario della famiglia a circa sei mesi dalla doppia canonizzazione del 27 aprile, dei Papa Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. 

A questi due Santi Papi il pittore Francesco Guadagnuolo ha dedicato due mostre inaugurate in occasione della loro Canonizzazione.

Francesco Guadagnuolo presenta sabato 18 ottobre 2014 alle ore 17,00, una grande mostra per celebrare Papa Paolo VI, in occasione della Beatificazione, promossa e organizzata dalla Libreria Leoniana, di Via dei Corridori, 28 adiacente al Vaticano, accanto al Braccio destro del colonnato berniniano e rimarrà aperta fino al 30 novembre 2014 (tutti i giorni feriali dalle ore 8,00 alle ore 18,30, tranne il giovedì: dalle ore 8,00 alle ore 13,00 e dalle 15,00 alle ore 18,30).
 
La Mostra
L'esposizione, è dedicata a Papa Paolo VI dal titolo: «Paolo VI: dieci parole ai giovani» un decalogo per i giovani del Terzo Millennio tratto dall'insegnamento di Paolo VI scelti dall'allora Mons. Pasquale Macchi che Guadagnuolo ha avuto modo di conoscere personalmente. 

Nelle opere pittoriche con dieci pensieri e ritratti del Pontefice, l'artista ha scoperto un modo originale nello sviluppare il legame tra parola e immagine, creando novità nell'espressione artistica, per la realizzazione del ritratto papale. 

Nella mostra di Guadagnuolo, nuova ed esclusiva, non certo facile nell'affrontarla, ne è uscita un'immagine di Paolo VI sorridente e pieno di umanità. 

Un Papa che sino alla fine ha avuto bisogno di dare, come ha sempre fatto, a quell'umanità che ha amato profondamente. 

Il Maestro così è riuscito a cogliere la vera anima del Papa, spesso incompreso davanti ad un mondo tormentato come sono stati gli anni del Suo Pontificato. Guadagnuolo ha rivelato con la serie di ritratti l'aspetto meno visibile e più riservato del Papa, coniugando la parola all'immagine nei principi artistici di bellezza e verità. 

«La capacità artistica di Francesco Guadagnuolo – aveva scritto Giulio Andreotti - in questi ritratti è straordinaria». 

Mons. Sante Montanaro nella presentazione aveva scritto: «Parole e immagini, amalgamate insieme in un affettuoso abbraccio, hanno dato vita ad un unico, suggestivo e magico affresco donde è emersa l'opera d'arte vera"del Maestro Francesco Guadagnuolo, che ha reso giovani e uomini maturi partecipi di quello che è stato il sublime Magistero e il grande insegnamento di un indimenticabile Papa del XX secolo».


Giovanni Battista Montini succede a Papa Giovanni XXIII prendendo il nome di Paolo, che è già indicativo per il Suo Pontificato, perché come l'Apostolo Paolo, desiderava ricollocare la Chiesa nel cuore del mondo"e far arrivare la Parola del Vangelo in qualunque posto, così anche Paolo VI fu il primo Papa che incominciò a viaggiare alla scoperta di uomini e momenti nel segno della pace e del bene. 

Scrive Mons. Elio Venier «Ci resta ora di assolvere ad un doveroso compito. Quindici anni di Vescovo di Roma hanno consacrato Papa Montini tra i grandi Pontefici d'ogni tempo e tra i più generosi benefattori della nostra città di Roma.…

La storia avrà molto da dire su Giovanni Battista Montini, il nuovo San Paolo della chiesa attuale, come lo aveva definito il Patriarca Atenagora».

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