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sabato 11 ottobre 2014

Made4Art di Milano: mostra "Raffaello Benedetti Brà. L’Essenziale Invisibile Agli Occhi"



Raffaello Benedetti Brà. 
L'Essenziale Invisibile Agli Occhi

a cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni
M4A - MADE4ART, Milano 

Giovedì 16 ottobre 2014, ore 18.30 - serata evento 
Presentazione delle opere e della monografia 
di Raffaello Benedetti Brà.



«È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi». 
Queste parole tratte da Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry sembrano ben rappresentare il pensiero e la produzione artistica di Raffaello Benedetti Brà, artista e fotografo che traduce in arte il suo poetico e onirico universo di riferimento fatto di luoghi atemporali, spazi mentali, dotte citazioni: raffinate ed eleganti composizioni, Still life basati sull'armonia e la bellezza, alla ricerca di una perfezione ideale.


In occasione dei primi due anni di attività, Made4Art di Milano, spazio e servizi per l'arte, è lieto di presentare nella serata evento di giovedì 16 ottobre una selezione di lavori fotografici inediti di Raffaello Brà, accompagnati da un catalogo, con testi dei curatori Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo, dove vengono sviluppate le tematiche e affrontati i concetti fondamentali che stanno alla base della sua recente produzione artistica.


Facendo ricorso alla classicità, a un contesto ideale e metafisico, a oggetti e forme che diventano simboli, l'artista è capace di scavare nelle profondità del reale, andando oltre l'apparenza del visibile, alla ricerca di un eterno ideale senza limiti di spazio e tempo.


Raffaello Benedetti Brà, nato a Verona, attualmente vive e lavora a Milano. Si diploma all'Istituto d'Arte della sua città; a Milano, poi a Roma è Art Director nelle sedi italiane di agenzie di pubblicità internazionali, fra cui Ted Bates, Spade and Archer, Compton Dupuy, Saatchi & Saatchi.

Durante dieci anni di art direction realizza numerose campagne pubblicitarie, alcune delle quali appaiono nelle selezioni degli Annuals e vengono pubblicate sugli stessi. Attratto fortemente dalla fotografia, apre il suo studio a Milano a pochi passi dal Cenacolo leonardesco. 


È scelto da importanti agenzie che gli affidano la realizzazione delle immagini fotografiche di campagne pubblicitarie per prestigiosi marchi di società italiane e multinazionali, quali Alessi, Barilla, Bulgari, Damiani, Campari, Conte of Florence, Fratelli Branca, J&B, Lacoste, Montblanc, Panerai, Rolex. Per molti anni è iscritto all'Art Directors Club Italiano. 


La sua specializzazione è la tecnica dello Still life, nella quale applica con passione il suo repertorio artistico, con la volontà di conseguire sempre un risultato di maniacale perfezione estetica. Una ricerca che nel corso degli anni Raffaello Brà decide di trasporre dall'ambito professionale a quello della fotografia artistica.


Raffaello Benedetti Brà. L'Essenziale Invisibile Agli Occhi a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo
Giovedì 16 ottobre 2014, ore 18.30 - serata evento
Presentazione delle opere e della monografia di Raffaello Benedetti Brà
Catalogo in galleria
M4A - MADE4ART Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano
Info: www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872
Media partner: Espoarte
 

venerdì 10 ottobre 2014

GRANDE MOSTRA > MEMLING. RINASCIMENTO FIAMMINGO > a cura di Till-Holger Borchert > dall' 11 ottobre 2014, Scuderie del Quirinale, Roma


Memling. Rinascimento fiammingo
a cura di Till-Holger Borchert

 



  11 ottobre 2014 - 18 gennaio 2015
Scuderie del Quirinale, Roma


La mostra dedicata ad Hans Memling nel 1994 a Bruges, nel cinquecentesimo anniversario della sua morte, avvenuta nel 1494, ebbe il merito di portare all'attenzione del pubblico e della critica questa figura eccezionale dell'arte fiamminga, dando ragione della sua influenza sull'arte italiana e mondiale. Nei vent'anni successivi innumerevoli pubblicazioni hanno esplorato le diverse sfaccettature della sua opera e dei suoi successi e la mostra organizzata nel 2005 (che toccò le città di Bruges, Madrid e New York) dimostrò come questo maestro sia stato uno dei ritrattisti più capaci ed esperti del Rinascimento.

Mai prima d'ora si era fatta una mostra in Italia dedicata a Memling, nonostante nel nostro Paese siano presenti svariati suoi capolavori e nonostante il suo genio abbia influenzato artisti quali Leonardo, Raffaello, Lotto, Ghirlandaio e molti altri, se è vero, come ormai universalmente riconosciuto dagli esperti che perfino il paesaggio alle spalle della Gioconda lo si deve a Memling come racconta Paula Nuttall nel suo saggio in catalogo Memling e la pittura italiana.
Grazie a prestiti eccezionali, spesso pressoché inamovibili per la loro delicatezza e importanza, che generosamente e sulla base del valore del progetto scientifico e della autorevolezza di una sede come le Scuderie del Quirinale di Roma, la mostra che si apre l'11 ottobre, e che rimarrà aperta fino al 18 gennaio 2015, si profila sin da ora come un'occasione unica e irripetibile per il pubblico italiano, gli specialisti e non solo.

 "Memling. Rinascimento fiammingo" - sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica e organizzata dall'Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con Arthemisia Group - riunirà i capolavori di Memling e non solo, provenienti da raccolte pubbliche e private, tra cui il Groeninge Museum di Bruges, la Royal Collection di Londra, il Museo del Louvre nonché la Frick Collection di New York, la National Gallery of Art di Washington, il Metropolitan Museum di New York, il Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona e il Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa.

E questo grazie all'impeccabile progetto espositivo di Till-Holger Borchert, curatore del Memling Museum di Bruges, studioso di livello internazionale dell'arte fiamminga del XV secolo, che intende dimostrare "come la pittura italiana, a Firenze e in altri centri, fosse influenzata in misura considerevole dai dipinti fiamminghi importati, stabilendo che in questo processo le opere di Hans Memling ebbero un ruolo particolarmente importante".
Più di tutti i suoi contemporanei, Memling divenne il pittore preferito della diaspora italiana a Bruges, traendo grande vantaggio dalla reputazione della precedente generazione di fiamminghi, in particolare Jan van Eyc, Rogier van der Weyden e Petrus Christus. Fin dall'inizio della sua attività indipendente come pittore di tavole, Memling riuscì a creare una sintesi dei notevoli risultati di quei maestri, già tenuti nella più alta considerazione dalla nobiltà italiana e dalle élite urbane.

Durante tutto il XV secolo, l'Italia e le Fiandre strinsero solidi legami economici e finanziari collegando i due Paesi mediante una sorta di bretella ideale sulla quale transitarono uomini e mezzi da un capolinea all'altro dell'Europa, con Bruges e Gand al nord e Firenze e Genova al sud.
Furono strade percorse da funzionari del Banco dei Medici (appartenenti alle famiglie Tani, Portinari e Baroncelli) e segnate dal transito di manufatti pregiati: tessuti, arazzi, gioielli, libri miniati, dipinti e sculture. La ricca borghesia commissionava ritratti e opere di destinazione ecclesiale esattamente come fino ad allora aveva fatto solo l'aristocrazia. Opere che arrivarono in Italia e tanta parte ebbero nel cambiare l'arte italiana.

LE SEZIONI DI MOSTRA
L'esposizione si compone di sette sezioni. Nella prima saranno esposti i lavori iniziali di Memling  accanto a quelli del suo presunto maestro Rogier van del Weyden. Il confronto tra i due artisti farà comprendere perché Memling divenne così popolare presso la committenza italiana e perché i suoi lavori erano parimenti richiesti dai clienti e dagli artisti. Tra le opere presenti in questa sezione rammentiamo la Deposizione di van der Weyden, il Trittico per Jan Crabbe, per la prima volta ed eccezionalmente ricostruito per l'esposizione dal momento che la parte centrale arriva da Vicenza, le ali interne dalla Morgan Library di New York e quelle esterne dal Groeninge Museum di Bruges.

La seconda sezione evoca il tema delle grandi commissioni per i committenti italiani attivi nelle Fiandre. A testimonianza di una reciproca fascinazione tra le Fiandre e l'Italia, si presenta in questa sezione una grande tavola lignea di Ignoto maestro napoletano che, nella figura di San Michele, riecheggia in modo patente la figura del Trittico del Giudizio universale di Danzica, in particolare quella dipinta sull'anta posteriore.
Memling è stato un eccellente ritrattista. Le sue opere furono modello per la ritrattistica rinascimentale tanto in Italia quanto nelle Fiandre.

La terza sezione dunque è dedicata ai suoi ritratti messi a confronto con altri pittori a lui coevi in Belgio. Tra le opere presenti in questa sezione rammentiamo il Ritratto d'uomo della Frick Collection, quello della Royal Collection e ancora quello dell'Accademia di Venezia.
A conclusione di questa sezione viene presentato il monumentale Trittico per la famiglia Moreel proveniente dal Groeninge Museum di Bruges, dove le figure dei donatori dipinte sugli sportelli laterali mettono a frutto le straordinarie doti di ritrattista.

La quarta sezione è focalizzata sulla pittura di narrazione di Memling. Il pittore di Bruges è stato anticipatore di questo genere creando moltissime opere affascinanti che accrebbero la stima nei suoi confronti. La Passione di Cristo, commissionata da Tommaso Portinari ed entrata nella collezione dei Medici, oggi conservata alla Galleria Sabauda e presente in mostra, fece sì che molti pittori italiani cominciassero a trattare la pittura narrativa in modo completamente nuovo.

La quinta sezione è dedicata agli altari devozionali di committenza privata. In essa saranno presenti un numero consistente di lavori mai mostrati prima al pubblico. La sezione è costituita di tre parti: la prima contiene i lavori di Memling, mentre la seconda è centrata sui pittori che a Bruges lavoravano per clienti italiani e proprio in questa parte saranno presenti alcuni tra i lavori più importanti delle collezioni italiane sottoposti a indagine scientifica per la prima volta.  Nella terza parte della sezione alcune opere di Memling che recano i primi segni dell'ornamentistica rinascimentale che venne fatta propria dal nord Europa. Tra le opere presenti in questa sezione La Madonna con Bambino ed Angeli dalla National Gallery of Art di Washington, alcune tavole recentemente scoperte provenienti dalla Spagna e lo straordinario monumentale trittico di San Lorenzo della Costa, dipinto per l'omonimo mercante genovese, parzialmente attribuito a Memling e che testimonia degli scambi tra Genova e il Nord.
Una specifica attenzione è dedicata alla fortuna della pittura devozionale nordica. Molti maestri italiani copiarono meticolosamente i prototipi di Memling per emulare la sua arte e anche per soddisfare le esigenze dei loro clienti italiani che erano rimasti colpiti dalle immagini devozionali del Nord Europa. In questa sezione si potranno ammirare, una parte del Dittico memlinghiano, ovvero il Cristo Benedicente da Genova, nonché la copia esatta che ne fece Ghirlandaio e che testimonia la presenza del quadro nella Firenze del XV secolo.

L'ultima sezione rende testimonianza delle importanti commissioni di famiglie altolocate a Memling e ai suoi contemporanei, tra cui il prestito eccezionale del Trittico di Adriaen Reins da Bruges, il Trittico della Resurrezione dal Louvre e, infine, il Trittico Pagagnotti che unisce alla tavola centrale Madonna in trono col Bambino e due angeli proveniente dagli Uffizi gli scomparti laterali con San Giovanni Batista e San Lorenzo, provenienti dalla National Gallery di Londra.

Catalogo Skira

QUANDO UN SEGNO DI MATITA NON FA LA "DIFFERENZA"


Bari, 24 ottobre 2014. Li chiamiamo diversamente abili. Eppure, a dispetto delle abilità, possono diventare veri e propri artisti. È il caso di Alberto Gagliardi, giovane ventenne di Bari con difficoltà di comunicazione e relazione che, grazie all'aiuto della cooperativa sociale Spazi Nuovi di Bari-Palese - dove da anni si impegnano terapeuti e insegnanti -, ha trovato il modo di affermarsi nella società ed esprimersi attraverso il proprio talento artistico.
 
Alberto, sin da quando era bambino, ha sempre amato il disegno - più precisamente la tecnica fumettistica giapponese manga - e con quest'arte riesce a fermare sulla carta il mondo che lo circonda e allo stesso tempo comunicare con esso, realizzando illustrazioni davvero impressionanti. 

Sarà un vero e proprio viaggio tra i fumetti e i disegni animati giapponesi, la mostra che sarà ospitata nell'atelier di acconciature Hairinprogress di Bari in via Amendola 191/T. La rassegna, che esporrà circa 30 tavole di disegni manga realizzati da Alberto, verrà inaugurata domenica 26 ottobre alle 10 e sarà presentata dalla professoressa barese di disegno e pittura Angela Di Stasi.

L'evento fa parte della rassegna Art'in Progress - il progetto di Hairinprogress dedicato a mostre e incontri con artisti pugliesi che esprimono la propria creatività con pittura, fotografia, video, moda, design e musica -. Fortemente voluta dall'hairstylist e titolare di Hairinprogress Marco Lavermicocca, Art'in Progress nasce nel 2008 con lo scopo non solo di esaltare i linguaggi artistici ma anche di far approdare l'arte in location non convenzionali dedicati all'estetica, come un atelier di acconciatura.

«Alberto fa della sua vita un continuo arcobaleno di colori. Con la sua arte riesce a trasmettere energia ed emozioni a chiunque si avvicini alle sue opere. La sua è una vera abilità artistica che sa raccontare ai visitatori lezioni di vita e insegnare cosa sono il coraggio e la voglia di vivere.» Dice di lui l'artista barese Grazia Bianco.

La mostra sarà aperta al pubblico domenica 26 ottobre - dalle 10 alle 13 - e proseguirà sino al 7 dicembre.
Ingresso libero.


HairinProgress (www.hairinprogress.it), situato a Bari, è un atelier di acconciature per capelli gestito da Marco Lavermicocca e composto da professionisti di bellezza. Entusiasmo, capacità imprenditoriale e motivazione: sono queste le parole chiave su cui HairinProgress da 1982 punta il proprio lavoro. Ricerca e perfezionamento continuo, tecniche, tagli e prodotti sempre nuovi fanno sì che la boutique dell'hairstyle di Bari sia centro di beauty-care sempre "in progress".

In mostra a Roma “L’Arte Maivista di Vincenzo Sparagna”, il sovversivo dell’immaginario







Sabato 11 ottobre, alle ore 19.00, negli spazi della Galleria 291 Est in Viale dello Scalo San Lorenzo 45 a Roma, verrà inaugurata la personale dell'artista che ha rivoluzionato, con Andrea Pazienza, Stefano Tamburini, Filippo Scozzari e altri la comunicazione e la satira italiana degli ultimi 35 anni.


In mostra a Roma 
"L'Arte Maivista di Vincenzo Sparagna", 
il sovversivo dell'immaginario.

Protagonista e testimone di un'irripetibile stagione culturale nell'ambito del fumetto e della comunicazione, Sparagna è tuttora direttore e anima di Frigidaire e de Il Nuovo Male.


"L'Arte Maivista di Vincenzo Sparagna" in mostra a Roma. Sarà inaugurata alla presenza dell'autore, sabato 11 ottobre alle ore 19.00 negli spazi della Galleria 291 Est in Viale dello Scalo San Lorenzo 45, la personale del fondatore e direttore di Frigidaire e Il Nuovo Male, una delle voci più importanti della cultura italiana degli ultimi 35 anni. 

Un "sovversivo dell'immaginario" che ha lasciato - insieme a Andrea Pazienza, Stefano Tamburini, Filippo Scozzari e ad altri numerosi compagni di viaggio - il segno indelebile di un'epoca, al tempo stesso unica e seminale.

L'esposizione "L'Arte Maivista di Vincenzo Sparagna" - che rimarrà aperta fino al 1° novembre - è curata da Maila Navarra e Antonio Vecchio, e raccoglie una serie di opere grafiche realizzate da Sparagna dagli anni '60 ad oggi: disegni a penna e pennarello, chine e matite, inchiostri neri e colorati su carta. 

L'Arte Maivista nasce nel 1985, con la complicità del vulcanico Pazienza, sulle pagine della rivista Frìzzer, per abbattere con le forze dell'ironia e dell'originalità ogni barriera tra "arte per il popolo" e "arte per le élites". 

Protagonista e testimone di un'irripetibile stagione culturale nell'ambito del fumetto e della comunicazione, Vincenzo Sparagna è tuttora direttore e "anima" di Frigidaire e de Il Nuovo Male, che proseguono il proprio originale percorso editoriale dalla Repubblica di Frigolandia, oasi di creatività sorta tra le montagne di Giano dell'Umbria (www.frigolandia.eu). Nell'esposizione saranno presentate anche alcune recenti incisioni di Sparagna su rame e su linoleum.

La mostra sarà inaugurata sabato 11 ottobre alle ore 19.00 alla presenza dell'autore e si protrarrà fino al 1° novembre.

Informazioni
Repubblica di Frigolandia: tel. 0742 90570 - 334 2657183
mail: frigilandia@gmail.com - sito: www.frigolandia.eu
Galleria 291 Est: tel. 06 44360056
mail: info@galleria291est.com - sito: www.galleria291est.com


Vincenzo Sparagna - alcuni cenni biografici

Vincenzo Sparagna nasce nel quartiere di Bagnoli a Napoli il 28 luglio del 1946 e sin dall'infanzia rivela una forte passione per il disegno e la letteratura, come il padre Cristoforo, singolare figura di pittore, scrittore e poeta.
Dopo molte migliaia di schizzi infantili caratterizzati dalla vivacità del tratto, ma ancora acerbi, raggiunge la piena maturazione già nella prima adolescenza. Il suo gusto lo apparenta inizialmente, in modo spontaneo, all'espressionismo tedesco, ma evolve con la conoscenza di autori per lui fondamentali come i classici Brueghel, Bosch, Rembrandt, Goya e i moderni Grosz, Ben Shahn, Picasso, Pollock. Dalle prime immagini giovanili di taverne popolate di ubriachi o di poveri in lividi paesaggi di periferia, passa così alle sue opere grafiche più mature, volti rugosi e pensosi, universi fantastici affollati di corpi, a volte teatro di gigantesche battaglie tra scintillii di corazze e di spade. Il segno è denso di echi classici e ardimenti contemporanei, il tratteggio ricorda le incisioni seicentesche, la linea sembra modellata sulle nervose e bizzarre serpentine di Pollock.
Nel 1966, a soli 20 anni, tiene la prima (e finora unica) personale al Maschio Angioino di Napoli, dove espone una serie di grandi e piccoli disegni a china su una ruvida carta da pacchi color sabbia che continua ad usare anche oggi.
Da allora non ha mai smesso di affinare le sue creazioni, caratterizzate sempre da una iconografia originale, lontana da qualsiasi riferimento accademico, in cui le figure e gli sfondi sembrano aggregarsi e intrecciarsi in forme allusive e imprevedibili seguendo una loro misteriosa razionalità.
Tra il 1967 e il 1968 è tra i principali animatori delle lotte studentesche napoletane. Nel 1969 si trasferisce a Roma, sia per continuare l'attività politica che per approfondire lo studio della Storia dell'Arte con Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi. Dopo alcuni anni di Università e molti lavori occasionali per mantenersi, si laurea infine nel 1974 in Lettere moderne con una tesi in Storia contemporanea, relatore il professor Renzo De Felice. Nel frattempo compie avventurosi e talvolta pericolosi viaggi in Cile, Argentina, Cuba, Portogallo e altri paesi, scrive per il Manifesto e pubblica due libri sulle rivoluzioni sudamericane e uno sul movimento operaio europeo dopo la rivoluzione di ottobre.
Nel 1977 partecipa attivamente alle proteste giovanili e nel marzo 1978 entra nella redazione de Il Male, di cui diventa presto condirettore firmando gli editoriali con lo pseudonimo di Tersite. Nel Male, oltre a partecipare all'ideazione e alla scrittura dei celebri giornali falsi italiani, progetta e realizza con alcuni intellettuali dissidenti dell'est anche due falsi stranieri, Trybuna Ludu, tradotto in polacco da Wlodek Goldkorn, e la Pravda, resa in russo da Savik Shuster, feroci satire dello pseudocomunismo sovietico, che va a distribuire di persona clandestinamente in Polonia e in Russia. Un'impresa che ripeterà insieme a Savik Shuster nel 1983, diffondendo nell'Afghanistan occupato dall'Armata Rossa una falsa Stella Rossa che annuncia la fine della guerra e la caduta dell'Urss. Nella redazione de Il Male incontra pure Stefano Tamburini, Andrea Pazienza, Filippo Scozzari e gli altri autori di Cannibale, da lui già segnalati nel 1977 con una entusiastica recensione su Paese Sera. Insieme a loro nel 1980 fonda il nuovo rivoluzionario mensile Frigidaire, di cui è direttore sin dal numero uno e dove, oltre a molti racconti inediti di autori come Peter Schneider, Boris Vian, Garcia Marquez, Bioy Casares e altri,  pubblica innovativi reportage di arte, politica e costume, e raccoglie il meglio del fumetto e della grafica europea.
Nel 1985 crea con l'amico e complice Pazienza la rivista Frìzzer che affianca in edicola la nave ammiraglia Frigidaire. Su Frìzzer le sue inclassificabili figurazioni sono lo spunto per la beffarda invenzione, insieme a Pazienza, dell'Arte Maivista, movimento immaginario di cui viene proclamato dallo stesso Pazienza "maestro e profeta". Dal 1985 in poi illustra con i suoi disegni i racconti del trimestrale di subletteratura Vomito da lui fondato.
Dopo molte altre avventure editoriali frigideriane (Tempi Supplementari, Il Lunedì della Repubblica, Il Nuovo Male, La Piccola Unità) nel 2006 affitta, insieme ad alcuni compagni,  una ex colonia abbandonata e dà vita a Giano dell'Umbria a Frigolandia, terra di Frigidaire, Prima Repubblica Marinara di Montagna, Città Immaginaria e Museo dell'Arte Maivista, di cui diventa Presidente. Qui, con la preziosa collaborazione dal 2007 dell'artista e grafica romana Maila Navarra, oltre a dirigere le sue due riviste attualmente in edizione "popolare d'élite" Frigidaire e Il Nuovo Male, giornali in eterna evoluzione, libera palestra di nuovi e vecchi talenti, continua a scrivere e disegnare con l'entusiasmo e lo spirito creativo di sempre.
La presente mostra ospita una selezione ragionata di disegni a china, matite e acquarelli dal 1963 ad oggi, oltre ad alcune recenti incisioni su rame e su linoleum. Alcuni testi e immagini di Vincenzo Sparagna si possono trovare all'interno del sito www.frigolandia.eu

giovedì 9 ottobre 2014

Domani h 18:00 Opening - Domenico Mangano - Avantieri - A cura di Stefania Galegati Shines





Francesco Pantaleone  arte Contemporanea ______________________________




Domenico Mangano

Avantieri




A cura di Stefania Galegati Shines

11/10/2014 - 15/01/2015

Inaugurazione: 10/10/2014 – ore 19:00 


La Galleria Francesco Pantaleone è lieta di presentare la nuova mostra personale di Domenico Mangano. Dopo quasi quindici anni dal debutto e la vincita del Genio di Palermo, l'artista palermitano, che dal 2010 vive e lavora ad Amsterdam, torna nella sua città natale per presentare una serie di progetti recenti.

La ricerca di Mangano, sin dagli esordi, si focalizza sulle marginalità locali, outsider, situazioni alternative, resistenza o fuga delle regole sociali. La posta in gioco per l'artista è perdersi metaforicamente nei particolari, per arrivare a presentare una relazione universale con uno scenario fatto di umanità, lingue e paesaggi. Il suo trasferimento nel nord dell'Europa ha arricchito questo indagare con l'aggiunta delle utopie e tolleranze dei sistemi organizzativi e comunitari olandesi. 

Il primo blocco di opere presenti in mostra è stato realizzato da Mangano durante la residenza d'artista presso la Kunsthuis Syb in Friesland (NL), supportata dal Mondriaan Fonds. L'artista ha trascorso cinque settimane nel De Wissel (Il Cambio) un centro specializzato che ospita persone con disabilità mentali e handicap multipli. Mangano ha partecipato a tutte le attività e ai ritmi della comunità con l'intento di svelarne una testimonianza poetica alla scoperta di questo microcosmo senza tempo. 

Il risultato di quest'operazione si è concretata nella realizzazione del film Bird singing, sandy ground, da una serie di quindici fotografie dal titolo De Wissel che ritraggono personaggi e location del girato e infine da una gamma di bozzetti concernenti la realizzazione di un libro per bambini suggerito da questa esperienza che ha come protagonisti gli abitanti strampalati di questo " Magico villaggio" dei Paesi Bassi. 


Infine Mangano, per questa collaborazione con FPAC, realizzerà Avantieri un lavoro specifico dedicato alla lingua siciliana. L'incauto tentativo dell'artista consiste nell'organizzare una tavola rotonda dove la lingua dialettale diventa un atto d'immaginazione e d'invenzione, nello specifico quella di un tempo futuro che nel dialetto siciliano non esiste. L'artista inviterà un gruppo riservato di esperti di dialetto siciliano quali teatranti, cantastorie, poeti, ma anche gente comune a partecipare a una cena particolare. L'esperimento sarà diretto da un manifesto redatto dall'artista che indicherà regole e intenzioni atte a stimolare gli invitati a dialogare sull'impossibilità o attuabilità del tema. L'evento avrà l'assistenza della curatrice Maria Rosa Sossai in veste di moderatrice della cena.

Tutta l'operazione sarà registrata in presa diretta con dei microfoni e in seguito la traccia audio editata sarà installata negli spazi della galleria con atmosfera eroicomica. 


Domenico Mangano si è affermato sulla scena nazionale Italiana e internazionale all'inizio degli anni duemila per le sue opere fotografiche e video che si collocano tra il surreale e il documentativo. Per l'artista porsi su questo limite è da sempre la cifra stilistica con cui indagare i contrasti della realtà e la relazione possibile tra i massimi sistemi e le situazioni quotidiane. 




Domenico Mangano nato a Palermo (Italia) nel 1976, vive e lavora ad Amsterdam (Paesi Bassi).

Dal 2000 ad oggi ha preso parte alle seguenti mostre:

2014, DE WISSEL, Kunsthuis Syb, Beetsterzwaag, Netherlands; 2013, THE MARGULIES COLLECTION at the Warehouse, Miami, USA; TRIP AND TRAVELING, KCCC, Klaipeda, Lithuania; WERK IS LEVEN, Magazzino, Rome; A LOVE MEAL, Whitechapel Gallery, London, UK; 2012, DOTEK / TOUCH, Futura, Prague, Czech Republic; WARGAME, LWZ Projekte, Wien, Austria; LANDSCAPE ON THE MOVE, De Kabinetten van De Vleeshal, Middelburg, Netherlands;
2011, SOCIAL IDENTITY, Italian Video Art Today, between Ethic and Esthetic, Crane Arts, Philadelphia USA; 2010, OTHERS, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania; YOU-WE + ABLO video dalla collezione Sandretto Re Rebaudengo, Rotonda di Via Besana, Milano, Italy; LANGUAGES AND EXPERIMENTATIONS, Young artist in a contempory collection, Mart Rovereto; 2009, TWINKLE TWIDDLE, Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, Roma; 2ND ATHENS BIENNALE 2009
, HEAVEN, Greece; PASSAGGI IN SICILIA: La Collezione di Riso e oltre, RISO Museo d'Arte Comtemporanea di Palermo; ITALICS: Italian Art Between Tradiction and Revolution, 1968- 2008, Museum of Contemporary Art of Chicago and Palazzo Grassi Venice.
2008, REVOLVING BOUNDARIES: Artist-in-residence-program GALLERIA AIKE DELLARCO Shanghai, China;  OVER THE BLURRING SHINE, Museo Endrik C. Andersen, Roma; WORLDS ON VIDEO - INTERNATIONAL VIDEO ART, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina; VIDEOCRACY, Video Exhibition, site-specific and performance projects,Tina B. Prague; 2007, ISCP: INTERNATIONAL STUDIO & CURATORIAL PROGRAM; HAPPY ENDING, Magazzino, Roma;
2006, ART UNLIMITED VIDEO SECTION, Art | 37 | Basel; 2005, XIV QUADRIENNALE, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma; 2004, PAESAGGIO ITALIANO, VIDEOZONE 2: The Second International Video Art Biennial in Israel, Tel Aviv; 2003
- TORINO FILM FESTIVAL. Sezione Falsi Raccordi. Torino; BIENNALE DI PRAGA, Veletrzni Palac; FAME, LEGGI IN INGLESE READ IN ITALIAN, Premio FURLA per l'arte, IV Edizione, Venezia, Fondazione Querini Stampalia; 2002, EXIT: Nuove geografie della creatività italiana, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; 2001, LA FOLIE DE LA VILLA MEDICIS: Villa Medici Accademia di Francia, Roma; ATELIERS D'ARTISTES, Marseille, France.


*Galleria Francesco Pantaleone e Domenico Mangano ringraziano sentitamente il Goethe Institut di Palermo, la Dottoressa Lucrezia Notarbartolo e Giuseppe Marsala direttore artistico dei Cantieri Culturali alla Zisa.


In Collaborazione con Palermo soul  http://palermosoul.com/







Francesco Pantaleone arte Contemporanea

Via Vittorio Emanuele 303

(Palazzo Di Napoli - Quattro Canti)

90133, Palermo


+39 091 332482 / +39 393 4356108 mobile

http://www.fpac.it




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