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martedì 23 settembre 2014

Un brindisi superiore alla mostra “Russia Palladiana. Dal Barocco al Modernismo”


Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è co-protagonista di un altro importante evento culturale questa volta legato alla Russia, mercato che ha registrato nel 2012 una quota a valore pari a 3,3 milioni di euro

Dopo il Premio Campiello, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è co-protagonista di un altro importante evento culturale. Si brinderà con lo spumante Docg più amato dagli italiani venerdì 26 settembre, al Museo Correr di Venezia, in occasione dell'inaugurazione della mostra "Russia Palladiana. Dal Barocco al Modernismo", progetto organizzato dal Ministero della Cultura della Federazione Russa nell'ambito delle celebrazioni ufficiali dell'Anno del Turismo Italia-Russia 2014. 

Un brindisi al maestro del tardo Rinascimento e alla sua arte senza confini. Un connubio all'insegna del vino e della cultura. Quello russo è uno dei mercati di riferimento per lo spumante docg che ha registrato nel 2012 una quota a valore pari a 3,3 milioni di euro. Con una variazione tendenziale in raffronto al 2011 pari al 134,3% la Federazione Russa si è contraddistinta per le migliori performance di esportazione a valore nel breve periodo (2011/2012).

Il Conegliano Valdobbiadene sarà ambasciatore del made in Italy nel mondo anche in occasione di Italia Dimensione 2000 in Lussemburgo, evento durante cui saranno presentate le eccellenze del Veneto a operatori e visitatori del Granducato e dei Paesi limitrofi.




Dal 25 settembre > ciclo di proiezioni alla mostra "ALFRED HITCHCOCK nei film della Universal Pictures" > Parma, Palazzo del Governatore


Alfred Hitchcock
nei film della Universal Pictures
fino al 9 novembre 2014
Parma, Palazzo del Governatore 

Dal 25 settembre un ciclo di proiezioni per rivivere cinque classici di Alfred Hitchcock!
 


In occasione della mostra "Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures", l'auditorium del Palazzo del Governatore di Parma ospiterà, grazie a Buongiorno, un ciclo di proiezioni per rivivere cinque classici del maestro del brivido.
Il primo appuntamento sarà giovedì 25 settembre alle ore 21.00 con il film "Marnie", di cui proprio quest'anno si celebra il 50° anniversario, introdotto dal critico cinematografico della Gazzetta di Parma Filiberto Molossi. Per accedere alle proiezioni è necessario acquistare il biglietto della mostra, il costo è di 8,00 euro per l'ingresso in mostra e la proiezione
I prossimi appuntamenti saranno:

2 ottobre, ore 21.00 >  La finestra sul cortile
5 ottobre, ore 21.00 >  Psyco
9 ottobre, ore 21.00 >  La donna che visse due volte
7 novembre, ore 21.00 > Gli Uccelli

La mostra "Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures", promossa dal Comune di Parma, è realizzata con la collaborazione speciale della Universal Pictures Italia divisione di Home Entertainment e presenta oltre settanta fotografie e contenuti speciali provenienti dagli archivi della major americana che consentiranno al pubblico di immergersi nei backstage dei principali film del maestro del brivido scoprendo particolari curiosi sulla realizzazione delle scene più celebri, sull'impiego dei primi effetti speciali, sugli attori e sulla vita privata di Alfred Hitchcock.

Il critico cinematografico Gianni Canova accompagnerà il visitatore, con una serie di approfondimenti video, lungo il percorso espositivo analizzando alcuni capolavori indimenticabili e inimitabili firmati Universal Pictures come "Psyco", "La finestra sul cortile", "Gli Uccelli", "La donna che visse due volte", "Marnie" - di cui proprio quest'anno si celebra il 50° anniversario - e molti altri.

Una sala della mostra sarà dedicata alla musica, componente fondamentale per la costruzione del senso di attesa hitchcockiano.
Brivido, terrore ma anche ironia: un divertente montaggio dei cammei mostrerà le celebri apparizioni di Hitchcock nei suoi film.


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Comunicato stampa e immagini disponibili nell'area press di Alef >
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Titolo
Alfred Hitchcock
nei film della Universal Pictures

Date
17 luglio - 9 novembre 2014

Sede
Palazzo del Governatore
Piazza Garibaldi Giuseppe, 2
43100 Parma

Orari
Da martedì a domenica: 10.00-13.00 / 14.30-19.30
Lunedì chiuso
(la biglietteria chiude un'ora prima)

Biglietti
€ 8,00 intero
€ 6,50 ridotto

Prevendita biglietti

Informazioni

Presentazione del libro "Il potere dell'arte" di Pietro Folena e mostra d'arte di Agnes Preszler, Biblioteca di Ceccano (FR), 26 settembre

Presentazione del libro "Il potere dell'arte" di Pietro Folena, mostra d'arte di Agnes Preszler 
Biblioteca di Ceccano, 26 settembre 2014 ore 18:00


https://www.facebook.com/events/725918550812900/ 


Saranno esposte opere della pittrice Agnes Preszler (Ccollezione "Volti ciociari" ed altri dipinti)

http://ritratti.tk

lunedì 22 settembre 2014

Gladiatores e agone sportivo.Armi ed armature dell’Impero Romano. Allo Stadio di Domiziano dal 25 settembre 2014 al 30 marzo 2015

 

Lo Stadio di Domiziano, l'area archeologica situata sotto Piazza Navona recuperata dopo anni di restauro e recentemente aperta al pubblico, presenta "Gladiatores e Agone Sportivo - Armi e Armature dell'Impero Romano"

 

 

Promossa  ed organizzata dallo Stadio di Domiziano, l'esposizione  si pone come un 'viaggio' emozionante ed avvincente nella gladiatura, una delle più caratteristiche e affermate espressioni della cultura di Roma antica.

 

La collezione ricostruita dall'Arch. Silvano Mattesini (Associazione Archeos) è ora integrata nel sistema espositivo dell'area archeologica.

Unica nel suo genere, la raccolta comprende corazze, elmi, spade, scudi, schinieri, cinture, cingula e maniche di protezione: circa 350 esemplari.

 

Ordinata in sei diverse sezioni, l'esposizione che sviluppa il filone dell'archeologia sperimentale ripercorre la storia dell'armamento gladiatorio dal IV secolo a.C. fino all'inizio del II secolo d.C., illustrandone le diverse tipologie e seguendone l'evoluzione.

Accanto alle armi e alle armature anche tutti gli accessori utilizzati nell'agone sportivo: dai guantoni alle lance, dalle loriche da auriga ai dischi da lancio, dagli strumenti musicali dell'epoca alle maschere tragiche.

 

Da non perdere lungo il percorso l'armamento da parata di un personaggio della gens Flavia; gli  elmi da cerimonia della caserma gladiatoria di Pompei; gli elmi da Mirmillone e da Hoplomachus e la tipologia di armamento dell'esercito romano, tanto influenzato proprio dalle esperienze gladiatori


Al centro della scena, chiaramente, il gladiatore la cui figura subì nei secoli un grande cambiamento: da semplice guerriero catturato dai soldati romani in battaglia a vero e proprio professionista, famoso come una 'celeb' di oggi.

I giochi gladiatori divennero, infatti, un fenomeno così popolare e remunerativo che attrassero non solo uomini liberi ma anche donne, nobili romani, senatori e, anche, imperatori.

L'esposizione permette di scoprire, inoltre, le varie classi di gladiatori: dai Thraeces riconoscibili dalla loro spada ricurva agli Hoplomachi provvisti di alti schinieri; dai Sagittarii equipaggiati di archi e frecce agli  Equites  con lancia e spade; dai Retiarii muniti di rete e tridente ai Venatores in lotta contro le fiere; dai  Provocatores armati alla maniera militare ai  Mirmillones, la classe più comune di gladiatori.

E per dare ai visitatori un'idea precisa di come si svolgevano gli scontri reali, in grandi vetrine  saranno  rappresentate  le "coppie" di combattimento, quelle che, secondo regole ben precise,  si affrontavano tra  di loro nell'arena: Thraex contro Mirmillone, Mirmillone contro Hoplomachus, Provocator contro Provocator…

 

"Il ritorno dei gladiatori allo Stadio Domiziano ha un doppio significato: vuole ricordare che i gladiatori hanno combattuto non solo al Colosseo ma anche in questo stadio  e che le regole gladatorie furono codificate stabilmente proprio dall'Imperatore Domiziano dopo trecento anni di gestione privata" afferma Matteo Tamburella, Responsabile dello Stadio Domiziano.

Mostra Lodola&Mathis. Nuovo mecenatismo: immaginare il futuro - Galata Museo del Mare - dal 2 al 22 ottobre 2014



Nuovo mecenatismo: immaginare il futuro
Galata Museo del Mare, Genova
Opening  2 ottobre, ore 19.30
2 22 ottobre 2014
Nella cornice del 54° Salone Nautico Internazionale di Genova, Bruno Guidi industriale del mondo della nautica e mecenate d'arte contemporanea promuove una nuova mostra al Galata Museo del Mare di Marco Lodola e Jill Mathis, firmata da Ivan Quaroni.
<<Produco pezzi che in una nave non si vedono. Forse è per questo o forse perché sono spinto da una grande curiosità che riesco a vedere l'arte dove per i più non c'è. Attraverso gli scatti di Jill Mathis, mi si è rivelato il peso estetico degli oggetti e dei macchinari e l'intero spazio produttivo della mia fabbrica si è trasformato in una galleria d'arte.>> dichiara Bruno Guidi, fondatore nel 1968 dell'omonima azienda leader nella produzione di accessori per l'impiantistica navale – in un'intervista apparsa su La Stampa il 13 aprile 2013.

Anche quest'anno, la Guidi s.r.l. torna a Genova per partecipare al 54° Salone Nautico e porta con sé la grande passione per l'arte che l'aveva vista nel 2011 proporre la personale Industria di Jill Mathis, nel 2012 essere protagonista al Palazzo della Meridiana della messa in opera della grande installazione di Michelangelo Pistoletto Love Difference e nel 2013 presentare la mostra Gilmour&Mathis. L'arte contemporanea incontra l'industria, esposta a Palazzo Ducale.

Per il 2014 mentre allo stand Guidi del Salone Nautico è protagonista un'opera della collezione aziendale – uno spettacolare piccolo yacht in scala 1:1 di Chris Gilmour, interamente realizzato in cartone riciclato, riproduzione di una barca costruita negli anni Settanta dagli storici Cantieri Navali Camuffo, già allora clienti di Guidi: circa cinque metri di lunghezza, completa di tutti i suoi particolari – è il Galata Museo del Mare ad ospitare un nuovo appuntamento tra arte e industria, presentando le opere di Marco Lodola e Jill Mathis, in una mostra curata da Ivan Quaroni.
Non è la prima volta che il prestigioso Museo genovese espone l'arte luminosa e inconfondibile dell'artista pavese che nel 2007 con la mostra Lightship to Lodola illuminò i piani del museo con le sue suggestive opere.

Concept di questa esposizione, che fa dialogare arte e nautica, scultura e fotografia, è il Futuro, inteso come innovazione tecnologica che caratterizza sia l'industria che l'arte contemporanea. Così Ivan Quaroni curatore della mostra commenta il tema di quest'anno "L'arte, con la scienza (e la tecnologia), rappresenta da sempre l'ambito di ricerca più avanzato del pensiero umano, quello attraverso cui l'uomo è riuscito a immaginare realtà nuove. Come osservava Kandinskij, la sua qualità è di oltrepassare i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla e di indicare il contenuto del futuro. L'arte è, quindi, la scienza imperfetta dell'immaginazione, che consente di formulare ipotesi, talora perfino profezie, sul mondo che verrà. Essa ha in comune con la scienza la capacità di prefigurare la realtà, poiché tutto ciò che esiste, ogni cosa, ogni forma prodotta dall'uomo sono state necessariamente prima immaginate. Così come molte delle cose immaginate, sono spesso divenute solide realtà".
Si tratta di un futuro che ha solide radici nel passato e nel presente, ma che viene interpretato e immaginato attraverso la creatività visionaria dei due artisti, chiamati a confrontarsi con l'argomento.
Jill Mathis presenta una selezione di fotografie, in b/n e a colori, scattate per l'occasione ai prodotti tecnologici della Guidi – realizzati nel presente ma che già guardano al futuro – che, grazie al suo tocco femminile, delicato e poetico, diventano opere astratte di grande atmosfera; Marco Lodola invece – con il suo inconfondibile segno pop tracciato con la luce – ha prodotto una grande scultura luminosa site specific che immagina un'imbarcazione del futuro sulla quale sono montati pezzi Guidi.
Così Quaroni descrive le opere in mostra: "Nello sguardo di Jill Mathis, i tubi di raccordo, i bocchettoni, i filtri, i manicotti, le pompe, le valvole, gli scarichi, gli ombrinali, gli ingrassatori e i distributori, ma anche le prese a mare, i tappi, i dadi e i collettori, diventano presenze immobili e statuarie, scolpite da una luce tersa e cristallina, che rimanda al nitore della pittura di quel primo Novecento italiano, in bilico tra Realismo Magico e Nuova Oggettività".
"(..)A Marco Lodola, è, invece, affidato il compito di creare un'opera che sappia proiettare, oltre i limiti del presente, la vocazione dinamica dell'azienda guidata da Bruno Guidi. E, così, l'artista ha immaginato un motoscafo del futuro, un vettore di luce che pare sfrecciare sui flutti come una potente scia elettrica."
Anche per quest'edizione la mostra è inserita in GenovaInBlu, programma di manifestazioni che si svolgono in città in occasione del 54° Salone Nautico. Il calendario completo è consultabile sul sito www.genovainblu.it.


Cenni biografici degli artisti e del curatore   
Jill Mathis é cresciuta in Texas studiando fotografia alla University of Texas/San Antonio. Nel 1988 accede alla School of Photojournalism University of Texas di Austin. Dopo aver vissuto cinque anni a New York City, dove è stata assistente di Ralph Gibson, si é trasferita in Italia.
Da tempo lavora a una sequenza fotografica che ha come soggetto la ricerca etimologica iniziata con una mostra e un libro finanziati da Olympus Cameras, UK.
Nel 2012 ha pubblicato con Damiani editore il volume, Dreaming of Ingmar Bergman, una ricerca fotografica/etimologica/filosofica ispirata alla poetica di Bergman, dove le foto nascono intorno a parole evocative, ricercate nella produzione del regista e nei luoghi della Svezia in cui Bergman ha vissuto e filmato.
Il suo lavoro è stato citato in diversi studi universitari ed è incluso in molte collezioni accademiche tra cui la Columbia University, Georgetown University, University of Pennsylvania, Vanderbilt University e la University of Maryland.
Jill Mathis espone in Europa e negli Stati Uniti e le sue fotografie fanno parte di numerose collezioni private e pubbliche fra cui il The Whitney Musuem of American Art, The Jewish Museum NYC, The Brooklyn Musuem, The Delaware Art Museum, The Norton Museum of Art, The Birmingham Museum of Art, The Museum of Contemporary Art San Diego. www.jillmathis.com

Marco Lodola è nato a Dorno nel 1955, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze e Milano, vive e lavora a Pavia.
Dal 1983 ha esposto in importanti spazi pubblici e privati italiani e all'estero ed è uno dei fondatori del movimento Nuovo Futurismo. Le sue opere sono oggi presenti in tutto il mondo, ha realizzato scenografie per film, trasmissioni, concerti ed eventi di vario genere, dalla moda al teatro, dalle olimpiadi invernali di Torino del 2006, alla facciata dell'Ariston per il festival di Sanremo del 2008, a XFactor nel 2013. Ha esposto al Padiglione Italia della 53ª Biennale di Venezia un'installazione luminosa, omaggio al teatro di Fortunato Depero.
Marco Lodola, uno degli artisti italiani più noti e riconoscibili in Italia e all'estero, ha la rara capacità di trasformare in arte i segni del mondo contemporaneo; per lui l'arte è gioco e divertimento ma al contempo ha stretti legami con il mondo della letteratura, la pubblicità, la musica e la poesia.
Ha realizzato progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Harley Davidson, Illy (collana delle tazzine d'autore), Byblos oltre a Nonino e Carlsberg. www.lodoland.com
Ivan Quaroni Curatore e critico d'arte. Nato a Milano nel 1970. Dopo aver curato per anni la rubrica The Butterfly Effect su lobodilattice.com, oggi scrive per le riviste Flash Art (Politi Editore) e Arte (Cairo Editore). Nel 2008 ha pubblicato il volume "Laboratorio Italia. Nuove tendenze in pittura" (Johan & Levi editore) e per lo stesso editore le monografie di Valeria Agostinelli e Mauro Ceolin. Nel 2009 ha curato la sezione Italian Newbrow alla Biennale di Praga e la sezione Spaghetti Pop di SerrOne - Biennale Giovani di Monza. Ha curato oltre 150 mostre in gallerie private e spazi pubblici e ha scritto per importanti artisti italiani e internazionali tra cui Allen Jones, Ronnie Cutrone, Ben Patterson, Arcangelo, Salvo, Paolo Icaro. Il suo lavoro è incentrato sull'esplorazione e la scoperta di nuovi talenti artistici. Dal 2010 è curatore di C.A.P.A., un progetto di residenza per artisti fondato dall'artista Arcangelo. Ha contribuito con i propri scritti alla monografia di Arcangelo, edita da Damiani editore. Recentemente ha pubblicato il libro "Italian Newbrow" (Giancarlo Politi Editore). www.ivanquaroni.com




CREDITS

LODOLA & MATHIS
Nuovo mecenatismo:immaginare il futuro

mostra a cura di Ivan Quaroni

nata da un'idea di Bruno Guidi

ideazione catalogo Studio Anna Fileppo


INFORMAZIONI e CONTATTI

sede: Genova, Galata Museo del Mare
inaugurazione:giovedì 2 ottobre 2014 ore 19.30 presso la Saletta dell'arte
durata: 2 22 ottobre 2014
orari e costi biglietti sul sito www.galatamuseodelmare.it, aperto  tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.30. La mostra è compresa nel biglietto d'ingresso del Galata Museo del Mare.
recapiti per informazioni al pubblico: biglietteria Galata 010 2345655

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