CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

mercoledì 2 aprile 2014

Asta autogestita

BASE DI PARTENZA 150 EURO Vendo al miglior offerente questo MR (Manifesto Rettificato) realizzato ed esposto ad “It’s up to you” nello spazio dell'Art magazine e casa editrice "CURA". 

Sono sotto attacco dello Stato e tra Multe stradali, TARES e Bollette di ogni sorta non arrivo più a fine mese e sono pieno di buffi. 

Per Roma e provincia consegna a domicilio scadenza e data ultima per fare un offerta 1 maggio 2014. 

Qui il link dell'evento di cui sopra: http://www.artribune.com/2014/03/a-roma-its-up-to-you-per-una-settimana-lo-spazio-di-cura-si-trasforma-in-guest-house-libero-accesso-ad-amici-artisti-collezionisti-curatori-per-una-mostra-party-autoge/




L’opera presentata fa parte del progetto D.U.R. – Documenti Urbani Rettificati, che si propone di modificare, attraverso il "marchio" dell’artista e cioè la sua faccia che assume le smorfie più disparate, tutto il materiale cartaceo che si trova affisso e non per la città, inducendo lo spettatore a uno stato di riflessione sul fluire, sull’evolversi del disordine che ci circonda.

In questo caso l’artista, stimolato dalla recente campagna elettorale, è intervenuto in maniera più sistematica e incisiva sui manifesti elettorali, sovrapponendo le sue smorfie ai volti dei candidati, creando un effetto "sdrammatizzante" sulle vicende politiche.

Risulta evidente che l’intera opera artistica di Pino Boresta è permeata da una massiccia dose di ironia, ma anche da un bisogno di comunicazione che spesso l’arte contemporanea tende a non mostrare così esplicitamente.

 http://pinoboresta.blogspot.it/.../03/2001-debora-iobbi.html        

Le offerte possono essere fatte su facebook o al seguente email salepepe_99@yahoo.it
Ulteriori info su facebook:
https://www.facebook.com/events/499887513449197/499887516782530/?notif_t=like

UN MONDO IN BICI mostra da Vuedu Factory


Un mondo in bici
Vuedu Factory si trasforma in una pista ciclabile: arte, storia e tecnologia. In mostra da venerdì 4 aprile alle 18 le biciclette di Massimo Cannatella, le super futuristiche della Lombardo,  le foto,   le parole e i racconti di Paolo Alberati autore delle biografie su Gino Bartali e Fausto Coppi. 


Coppi e Bartali che si passano la borraccia, foto storiche rimaste nella memoria  e negli occhi, riproduzioni di biciclette antiche e super tecnologiche prodotte dalla Lombardo, quelle artistiche di Massimo Cannatella  e un po’ ovunque le parole di Paolo Alberati,  grande appassionato di biciclette, allenatore e autore delle biografie “Fausto Coppi un umo solo al comando” (Giunti Editore) e “Gino Bartali, mille diavoli in corpo” (Giunti editore).
Inaugura  venerdì 4 aprile 2014 dalle ore 18 “UNMONDOINBICI”, questo il titolo della mostra organizzata da Vuedu Factory, spazio polifunzionale di Daniela Vinciguerra in via Sperlinga  32, zona Teatro Massimo.
 “L’idea della mostra? Esiste un mondo in bici, basta guardarsi attorno e vedere  le strade che brulicano sempre di più di gente su questo meraviglioso mezzo  - spiega Daniela Vinciguerra - Forse la crisi ci costringe ad un risparmio o forse è una scelta ecologica, non saprei,  ma sempre più persone scelgono la bicicletta. La bicicletta è storia, sport, ecologia, tecnologia, ma anche economia legata. Ideata dalla genialità di Leonardo da Vinci, la bicicletta di fatto nata nell’800, ci ha accompagnato nella nostra storia, divenendo per esempio, uno dei simboli della Resistenza, supportando la gente nella fuga dalle città bombardate, compagna di spostamenti necessariamente rapidi e scattanti dei nostri partigiani. Orgoglio Italiano di risultati sportivi  di grandi uomini come …… Bartali e Fausto Coppi, eterni rivali ed amici. La mostra guarda quest’oggetto così comune nella nostra vita a 360 gradi. E così mi sono avvalsa di partner speciali:  la tecnologia  con  la Lombardo, azienda siciliana che  esporta in tutto il mondo,  l’Arte con le creazioni di Massimo Cannatella, la memoria con Paolo Alberati. Su una grande pista ciclabile allestita all’interno della Galleria – spiega l’architetto Vinciguerra – saranno esposte alcune tra le bicilette più tecnologiche prodotte dalla Lombardo,  le creazioni di Massimo Cannatella, alcuni cimeli storici sia per adulti che per bambini. Il percorso del visitatore non sarà solo visivo (immagini proiettate e oggetti reali), si muoverà anche all'interno delle  parole di Paolo Alberati  testimonianza di aneddoti  su Bartali e Coppi”.
“In bici osservi il mondo a velocità umana – racconta Paolo Alberati, sportivo, ciclista, scrittore e intellettuale del pedale -  Respiri a pieni polmoni mentre ti sposti. Se vi fossero solo biciclette, respireresti solo aria pulita... E infine la bicicletta ti fa sorridere. Alle città italiane manca prima di tutto la cultura della bici. L'Italia è addirittura il paese in Europa con il maggior numero di ciclisti uccisi dalle auto: circa 300 all'anno. Un intero plotone... Conquistata la cultura, a cui un evento come la nostra mostra contribuisce in maniera fantastica e creativa, allora si può cominciare a pensare a piste ciclabili, al bike-sharing e rastrelliere come parcheggi fuori da stazioni, uffici pubblici, scuole, abitazioni, ossia tutto quello che c'è già nelle città del nord Europa. Ma prima di tutto a Palermo manca ancora la cultura della bici: sta a noi contribuire in questa impresa”.
Prestigiosa la presenza della Lombardo, azienda leader nel settore, che porta nel mondo un prodotto interamente made in Sicilia. 
“Siamo presenti in oltre 700 punti vendita in tutt’Italia – spiega Emilio Lombardi - La Cicli Lombardo Spa - oltre 50 dipendenti di cui la metà donne,  7mila metri quadrati di stabilimenti coperti e quasi 10 mila che saranno inaugurati alla fine dell’anno, e una produzione di oltre 500 biciclette al giorno - è un’azienda all’avanguardia in forte espansione sia in Italia che sui mercati internazionali che apprezzano la cura dei dettagli, l’eleganza delle forme e la storicità di un marchio sinonimo di tradizione e affidabilità. Sono 26 i mercati, dagli Stati Uniti all'Australia, raggiunti dall'azienda, fondata nel 1952 a Buseto Palizzolo (Trapani) da Gaspare Lombardo, insignito dal Presidente della Repubblica del titolo di Cavaliere Ufficiale della Repubblica. Lombardo bikes oggi e' presente in oltre 700 punti vendita in Italia e vanta anche una sede, aperta nel 2005, in Germania, a Rheinmuster. Il nostro segreto? La cura artigianale del design, l’attenzione ai dettagli e l’eleganza tutta italiana spiccano nelle forme, nella scelta dei colori, di ultima tendenza, e nelle rifiniture”.
E’ c’è chi le biciclette se le costruiva da solo e le usava per correre e per vincere come Totò Cannatella, nonno di Massimo.
“La nostra è una lunga tradizione familiare – spiega Massimo Cannatella ciclista e artista -  fatta di amore e passione e che inizia con mio padre, ai  primi ‘900, Totò Cannatella,  campione e artigiano. Costruiva le biciclette con le quali correva.  Passione nella passione e lo stesso vale per me, da sempre nutro un interesse particolare per l'arte, imbrattavo le tele a modo mio sino a che i pennelli e la tecnica degli artisti ai quali ho sempre guardato con interesse, inconsapevolmente mi hanno portato a trasferire le mie emozioni su pezzi unici come le biciclette artigianali che creo. L'amore per le biciclette è tale che in loro ho pian piano trasferito l'interesse per Pollock,  di cui amo la forza libera della creazione e l’uso del colore; Rotella con la sua idea di bello che riesce a rendere interessante e imprevedibile ciò che per noi è comune e quotidiano; Burri con le sue linee che formano il  gretti, la metafora del labirinto e Pistoletto con il suo lavoro interiore che diventa un tutt’uno con l’oggetto artistico. Le mie bici vivono di vita propria, pezzi unici ed irripetibili nate da un impeto creativo del quale io stesso subisco il fascino. Lontane dal puro spirito commerciale sono per me l'arte in movimento”.


UN MONDO IN BICI
Venerdì 4 aprile  - domenica 19 maggio
Galleria VUEDU Factory via Sperlinga 32 (zona Teatro Massimo) Palermo
Orari 9.30 - 13/ 16.30 - 20  chiuso lunedì mattina.

lunedì 31 marzo 2014

"Qui e Ora" Mostra di Giusy Lauriola sabato 5 aprile 2014


“Qui e Ora “
di Giusy Lauriola
Collezionando Gallery dal 5 aprile al 10 
maggio 2014
a cura di Ada Egidio

La galleria Collezionando Gallery inaugura sabato 5 aprile alle ore 18.30 la mostra personale di Giusy Lauriola che ha come titolo - Qui e Ora -, curata da Ada Egidio.   


La mostra itinerante si sposterà a maggio nel nuovo studio dell’artista per poi trasferirsi ad Atene.

   Il progetto artistico ha come aspirazione un concetto della filosofia Zen, il Qui e Ora, il momento presente, l’Adesso, l’unico momento in cui si vive veramente. 

    Non si esclude in tal mondo di programmare il futuro, di cancellare vecchie ferite o far riemergere stupendi ricordi. Si vuole solo spostare l’accento dalla meta o dal punto di partenza al viaggio.

    Nelle opere di Giusy Lauriola i protagonisti sono passanti, viandanti per le strade di Roma, in cammino ognuno per il suo personale e particolare viaggio, anche elogio della vita di ogni giorno. Il Qui è espresso dai richiami alle bellezze di Roma, città natale e in cui vive l’artista, che fa da sfondo alle sue giornate. Non è poco, né scontato. Si scorgono il Colosseo, Castel Sant’Angelo, San Pietro, il Pantheon.

   Il viaggio Zen di noi tutti che passiamo per questa vita e spesso ci scordiamo di guardare ciò e chi ci circonda, dando per ovvio “l’essere”, i nostri affetti, la bellezza delle nostre città. S’intravedono anche delle ali sulle spalle dei viandanti. Per l’artista sono i sogni inespressi, che aspettano anche loro di essere riconosciuti e realizzati.

Inaugurazione:  sabato 5 aprile 2014 ore 18.30
Collezionando Gallery
 Via Ns Signora di Lourdes 122 - 00167 Roma  - 
       Finissage 10 maggio 2014                                        
  info@collezionandogallery.it  www.collezionandogallery.it                            
 info: 338 7375137           

sabato 29 marzo 2014

Apre a Roma la mostra sugli eremi della Majella



Parco  Nazionale della Majella

MAJELLA: DOMUS CHRISTI, DOMUS NATURAE”

S. Pietro Celestino ed i luoghi dello spirito. Fede, storia, tradizioni nel territorio del Parco


Giovedì 3 aprile, ore 11.30 – ROMA. Auditorium Conciliazione, Via della Conciliazione 4

Inaugurazione della Mostra “Majella, Domus Christi, Domus naturae. S. Pietro Celestino ed i luoghi dello spirito. Fede, storia, tradizioni nel territorio del Parco”, realizzata dal Parco Nazionale della Majella, co-finanziata da Fondazione Telecom Italia nell’ambito del proprio bando “I parchi e le aree marine protette” del 2011, ed in partnership con Sovrintendenza BSAE Abruzzo e Fondazione Genti d'Abruzzo. La Mostra consente in particolare al pubblico di immergersi e scoprire, in una visione unitaria, i tesori sconosciuti di questa terra attraverso il filo conduttore dell'Eremitismo.

Partecipano:

  • On. Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente
  • Franco Iezzi, Presidente del Parco Nazionale della Majella
  • Marcella Logli, Segretario Generale della Fondazione Telecom Italia
  • Carlos Alberto Azevedo, Delegato per i Beni Culturali del Pontificio Consiglio della Cultura
  • Nazario Pagano, Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo
  • Maria Rosaria Gianni, Capo redattore Cultura del TG1 (moderatore)

La Mostra si compone di 7 sezioni ricche di effetti tecnologici, multimediali, sensoriali, visive e tattili lungo le quali apprezzare gli ambienti ed i paesaggi del Parco e conoscere un fenomeno storico e culturale poco noto: l'Eremitismo, che qui trovò uno dei luoghi di elezione sotto l'importante impulso e guida di Pietro da Morrone, passato alla storia come Celestino V, il Papa del gran rifiuto. Il visitatore avrà modo di comprendere come il territorio ancora conservi, quasi intatti, gli insediamenti eremitici e monastici e come questi siano parte integrante della cultura delle popolazioni locali e dell'intero contesto naturale.

Saranno inoltre presenti i 4 Presidenti delle province de L'Aquila, Chieti, Teramo e Pescara, oltre ad alcuni dei Sindaci dei Comuni dell'area del Parco

La Mostra è ospitata a Roma nella Sala del Coro dell'Auditorium Conciliazione, Via della Conciliazione 4, da giovedì 3 Aprile a lunedì 28 Aprile 2014 con il seguente orario: 10.00 - 18.00.

Ingresso gratuito – per i gruppi è consigliata la prenotazione. Per informazioni: 377-53.28.917


Parco Nazionale dlla Majella
Tel 0864/25701 - info@parcomajella.it
www.parcomajella.it

Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su You Tube Seguici su Flickr Seguici su Tripadvisor Seguici su Pinterest

venerdì 28 marzo 2014

Vernissage 3 aprile 2014: le opere di Aldo Rota da Delicatessen






MISE EN PLACE… L’ARTE E’ SERVITA
“Il piacere di godere del bello e del buono”

Dall’8 al 13 Aprile le opere di Aldo Rota
al ristorante Delicatessen
Viale Tunisia 14

Vernissage giovedi 3 aprile 2014, 18:00 – 21:00

In occasione del Salone del Mobile 2014,  Delicatessen ospiterà un evento legato al mondo dell’arte
esponendo dall’8 al 13 aprile i dipinti di Aldo Rota:
opere dall’aspetto tridimensionale tali da sembrare tappeti sfiorati dal vento.
E dei monocromi di grande forza e matericità dai colori brillanti.
E un po’ di nero che in Rota non manca mai.

Allegati inviti vernissage e preview, comunicato e immagine

Ufficio stampa:
Malvezzi Guandalini & Gattermayer Associati
Via Gustavo Modena 26, 20129 Milano
info@maguga.it
+39 348 3127471


PADOVA SCEGLIE IL WRITING E LA STREET ART PER RIQUALIFICARE L'EDILIZIA POPOLARE


Joys, Made, Yama, Axe, Orion, Zagor sono sei componenti della storica “crew” padovana di writers ingaggiati da Andrea Micalizzi, Assessore al verde e all'arredo urbano del Comune di Padova per un progetto di riqualificazione ambientale delle zone periferiche della città.

Parte il 12 aprile la prima “writing action” della crew padovana di writers e street artists, riuniti sotto l'egida dell'Associazione Jeos. 

Il primo intervento artistico si effettuerà sul plesso di edilizia popolare in Via Fratelli Carraro, Padova, zona Ippodromo. 
 
Ma sono molti altri i plessi individuati per questo progetto culturale che riguarderà varie realtà abitative dislocate in tutta la città.

Come accade in moltissime città italiane, da Bologna a Roma - la capitale italiana ha un intero quartiere, il Quadraro, dipinto dai writers – per non parlare delle città europee come Lisbona, Madrid, Parigi, e ovunque nel mondo ( ricordiamo tra i tanti esempi il progetto Living Art a Mosca e i celeberimmi pixadores brasiliani), la street art e il writing sono ovunque i benvenuti nei processi di riqualificazione ambientale.

Queste forme artistiche stanno diventando le protagoniste del cambiamento della vivibilità,  perché modificano positivamente l'impatto ambientale e umano in tutte le zone periferiche, troppo spesso dimenticate o abbandonate a sé stesse.


“Le nostre città, i nostri palazzi, sono spesso grigi, anonimi, spogli, talvolta inseriti in contesti ambientali che avrebbero bisogno di essere riqualificati anche nel segno della bellezza e dell'arte” spiega l'Assessore Micalizzi.



“Il Comune di Padova e l'Assessorato al Verde Pubblico ha accolto con grande gioia la nostra proposta ed eccoci qui. Noi siamo la Fondazione Jeos, un'Associazione che raggruppa quegli artisti padovani che si dedicano alla street art e al writing” racconta Antonio Ceccagno, Presidente dell'Associazione Jeos. 

MOSTRA "LA REALTA' E IL SUO ARTIFICIO" | 28/03 > 18/04


Palazzo Santa Chiara ospiterà, dal 29 marzo al 18 aprile 2014, la mostra collettiva "La realtà e il suo artificio", con opere di Michele Bellini, Saverio Sallusti e Luca Bartoli.

La mostra è patrocinata dall'Accademia delle Belle Arti di Roma, con il sostegno della Fondazione Pio Alferano.


Cos'è l'artificio della realtà ? Una falsificazione ? No. Per capire di cosa si tratta, dobbiamo ricorrere all'etimologia e scoprire che il termine è composto di due parole latine: ars e facio che si possono tradurre come «arte» e «faccio». Dunque, l'artificio, prima di essere l'espediente con il quale si ottiene un risultato all'interno di un sistema dato, sia esso linguistico, musicale, ingegneristico, architettonico e via di questo passo, è l'abilità nel fare arte; meglio: è «fare arte». Allora, l'artificio della realtà è prendere le mosse dalla realtà per «fare arte» e sentirci un po' "artefici" a nostra volta; ovvero dar voce a quella spinta creativa che, senza voler per forza debordare nel trascendente,  tanto assomiglia a quell'élan vital che il filosofo Henri Bergson individuava come caratteristica sia della Natura sia dell'Uomo, entrambi incapaci di arginare il loro incoercibile slancio vitale e creativo. Pertanto, «la realtà e il suo artificio», più che un titolo è la chiave di lettura per interpretare il confronto fra il mondo e l'arte, nell'accezione che hanno voluto proporre tre giovani talenti i quali, fra le aule dell'Accademia di Belle Arti di Roma, hanno sentito l'obbligo di offrirsi al confronto. Così, Luca Bartoli, Michele Bellini e Saverio Sallusti, felicemente travolti dall'entusiasmo spavaldo della loro età, hanno iniziato quella lotta corpo a corpo con il mondo che è sfociata in una serie di dipinti, da considerarsi i loro personali «artifici della realtà». I risultati sono apprezzabili e costituiscono un buon inizio che, con perseveranza e applicazione, non potrà che dar buoni frutti. Di sicuro, questi giovani 'moschettieri' dell'arte, da una parte hanno capito che il lavoro sistematico e continuo, è l'unico viatico per arrivare a risultati veri; dall'altra, hanno ben chiaro davanti agli occhi che è il mondo reale il punto di partenza da cui partire per elaborare una poetica personale, non banale. I riferimenti culturali sono la grande tradizione italiana dell'Ottocento, sia pure aggiornata ad oggi, con tanto di fumetto, cinema (ormai dvd), fiction televisiva e computer arricchito dalla connessione internet. I pennelli, però, sono quelli di sempre come pure i colori ad olio e le tele, sulle quali s'imprime quella loro idea del mondo e dell'arte, a prescindere dal soggetto che affrontano. Così, il Giuda di Michele Bellini, con la camicia color militare segnata dagli straccali, sta fra il guerrigliero mercenario e lo spacciatore di droga; fra l'avido trafficante e il mariuolo borseggiatore che a malapena riesce a mascherare l'imbarazzante somiglianza con l'autoritratto del pittore al quale pesano in mano quei trenta denari trasformati in euro dal cambio della Storia. La Jasminka di Luca Bartoli, invece, sfida la luce impietosa del sole che non riesce a scalfire la gioia sensuale della sua grazia. Monumentale ed intima ad un tempo, questa giovane donna troneggia al centro della tela, ma la sua immagine plastica subito si sfalda nel verde dilavato dello sfondo, sicché le notevoli dimensioni del quadro (120 x 90) felicemente contrastano con una pittura rapida e fresca che assai rimanda al bozzetto. Sicuro e temerario, Bartoli si presta a sostenere il confronto con la millenaria tradizione del tema del ritratto che affronta duellando con la Storia. Non è meno ardito Sallusti che sulla tela dipinge la 'sua' Crocifissione dove è forse 'buon ladrone' come denuncia l'autoritratto da nudo che tanto rimanda al celebre disegno di Albrecht Dürer conservato allo Schlossmuseum di Weimar. Un uomo che è stato crocifisso dal mondo quello dipinto da Sallusti, con le braccia aperte e volte in basso, quasi ad arrendersi ai casi della vita che gli fanno reclinar la testa. Una condiscendenza che il pittore sente come limite e che, infatti, al giovane artista pare estranea. 

Prof. Marco Bussagli


Ingresso libero.

Orari: Dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 18:00.



Palazzo Santa Chiara Piazza di Santa Chiara 14 00186 Roma www.palazzosantachiara.it segreteria@palazzosantachiara.it



--
Redazione del CorrieredelWeb.it

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *