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venerdì 2 agosto 2013

TUFFFO





T U F F F O / C’era una volta, una volta sola

un progetto espositivo curato da ARIA [rivista d’artisti] 
con il patrocinio e il contributo 
dell’Assessorato alla Cultura della Città di Formia
in collaborazione con le Associazioni:
SEMInARIA sogninterra e CALLIOPE

Complesso architettonico Torre di Mola – FORMIA (Latina)

Inaugurazione: Giovedì 8 agosto ore 19.00

dall’ 8 al 25 agosto 2013, tutti i giorni: ore 17.00-21.00 – venerdì e sabato: ore 17.00-23.00
interventi e performance ore 20 :
giovedì 8, venerdì 16 e 23 agosto

artisti di TUFFFO:
Giovanni Albanese, Gianni Asdrubali, Ali Assaf, Paolo Assenza, Arianna Bonamore, Pino Boresta, Tania Campisi, Riccardo Caporossi, Laura Cionci, Iginio De Luca, Carlo De Meo, Massimo Diosono, Andrea Fogli, Simona Frillici, Dario Ghibaudo, Francesco Impellizzeri, Andrea Lanini, Myriam Laplante, Franco Losvizzero, Rita Mandolini, Franco Ottavianelli, Cristiana Pacchiarotti, Grumo Piacentini, Roberto Piloni, Lino Strangis, Naoya Takahara, Franco Troiani, Daniele Villa.

performance teatrali:

Roberta Nicolai- triangolo scaleno teatro, interprete Enea Tomei giovedì 8 agosto, ore 20;

Zattera di Babele diretta da Carlo Quartucci con Carla Tato’,
in collaborazione con Lino Strangis venerdì 16 agosto, ore 20;

Riccardo Caporossi e Vincenzo Preziosa venerdì 23 agosto,ore 20

intervento musicale di Alfonso Priori

Giovedì 8 Agosto 2013, alle ore 18.00, ARIA [rivista d’artisti], in occasione dell’uscita del suo 4° numero intitolato C’ERA UNA VOLTA, UNA VOLTA SOLA presenta la mostra d’arte contemporanea TUFFFO, un evento che si avvale del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia, della collaborazione delle associazioni Seminaria Sogninterra e Calliope.

Con un titolo asciutto e risoluto, la mostra TUFFFO intende esprimere metaforicamente l’azione possibile dell’arte come cifra di un’esistenza totale, in cui ogni frammento diviene l’Intero.

In questo senso, il tuffo simboleggia l’unione completa tra l’uomo e gli elementi vitali; saldamente radicato in terra, il corpo viene lanciato a librarsi nell’aria per poi frangere la superficie ed avvolgersi d’acqua. Un breve istante in cui si racchiudono le infinite mutazioni della specie umana, un attimo in cui ripercorrere i continui cambiamenti di prospettiva ai quali l’uomo si è adattato, finendo per rivestirsi di una natura duttile, proteiforme, incessantemente protesa verso il cambiamento.

Nel tuffo è racchiusa quella dimensione di rischio, di sfida, di rottura del consuetudinario che libera le emozioni e si fa “evento”, non più semplice gestualità. Ma il tuffo, ad un livello più profondo, condensa e raffigura in una singolarità assoluta la fluida ripetizione del vivere, e lo fa proprio esprimendosi come trauma, come bisogno istantaneamente avvertito dal corpo e dalla mente di conciliarsi con il nuovo ambiente. Esso ricapitola tutti i microtraumi e le omeostasi che continuamente il nostro corpo richiede per adattarsi alla realtà, abituale, certo, ma perennemente mutevole, che lo circonda.

TUFFFO dunque come metafora di un’arte che esplora la vita, che vuole essere vita rivelata in tutta la sua intensità e drammaticità (quella del tuffo al cuore), ma anche nella sua giocondità. Un’arte che svela e nasconde, che afferra un frammento rendendolo simbolo, che conduce nelle profondità del vivere e del sentire per poi lasciar riaffiorare e spiaggiare: un’arte che è sfida, trascendimento oltre e verso…

Ma anche gioco e leggerezza, per rendere lieve la vita; non (solo) puro atletismo, invece spontanea alchimia di regole e libertà per un’azione che, in qualsiasi contesto svolta, rappresenta per chiunque un atto unico di infinita fiducia, riprodotta nelle singole eccelse prove (il tuffo nel vuoto di Yves Klein, per dire) e nei tuffi multipli e gioiosi che fanno tutti i giovani, allegramente e senza troppo pensare.

In estate l’Italia brulica di mostre temporanee nei centri di fermento turistico, nei musei e nelle piazze gremite: Aria con col suo TUFFFO rende omaggio a tutte le istituzioni e agli artisti in vacanza.

La Torre di Mola affacciata sul porto di Formia idealmente congiunge i fronti di terra e mare. Non rinunciando all’auto-ironia, che sposta coi villeggianti anche la ricerca artistica in esposizione in piena estate, in uno splendido porto come quello di Formia, luogo di villeggiatura e svago, fa si che TUFFFO, da mostra visiva con tre effe per essere sonora e spettacolare, un po’ teatralmente divenga un “tuffo notturno nel mare di mezz’estate”.

Nell’inedito evento espositivo TUFFFO si mettono in mostra rappresentazioni d’arte variamente artificiali e, tra ambientazioni video, immagini, sculture e installazioni, si espande in ogni sala della torre quella sfida di non lanciare sassi in acqua ma tuffare se stessi comunque, per prospettare ancora sulla superficie, al posto degli anelli concentrici, quadrati e quadrati.

Ed in mostra con artisti visivi per dare credito all’azione ed allo spostamento fisico, sono presenti anche tre realtà del teatro di ricerca: all’installazione sulle mura della Torre di Mola realizzato da Riccardo Caporossi si aggiungono la performance di Roberta Nicolai- triangolo scaleno teatro, interprete Enea Tomei nel corso dell’inaugurazione e, venerdì 16 agosto, la Zattera di Babele diretta da Carlo Quartucci, con Carla Tato’ in collaborazione con Lino Strangis, per chiudere, venerdì 23, con un’azione ideata dallo stesso Riccardo Caporossi con la presenza dell’attore Vincenzo Preziosa.

Esposte negli spazi della Torre di Mola anche le pagine del quarto numero di ARIA intitolato
C’ERA UNA VOLTA , UNA VOLTA SOLA.
Il tema della rivista prende spunto dalla consolidata frase che apre la fabula. ARIA, attraverso i suoi numerosi interventi visivi, si interroga su ciò che si è visto, ascoltato, ma si è perso, lasciando tracce di memorie frammentarie e, nonostante ciò, ancora raccontabili. Memorie che si fanno pensieri e forme e che spesso si coagulano in una immagine saliente, insostituibile. Ecco dunque la fascinazione che, di un’intera storia, permette una sintesi figurale, una fissità cui mira spesso l’arte contemporanea ma che, sempre nuovamente, rimette in movimento prospettando nuove vie all’immaginario.

All’interno di ARIA n. 4 “C’era una volta, una volta sola” sono:
Nicola Alessandrini, Paolo Angelosanto, Massimo Arduini, Edoardo Aruta, Gianni Asdrubali, Paolo Assenza, Sara Basta, Teal Baskerville, Paolo Bielli, Tomaso Binga, Pino Boresta, Pino Buffa, Alessandro Calizza, Daniele Canonica, Daniele Carlo Maria Casaburi, Consuelo Celluzzi, Izumi Chiaraluce, Paolo Consorti, Mario Cuppone, Daniele Contavalli, David Pompili Davil, Michele de Luca, Carlo De Meo, Stefania de Mitri, Laura Della Gatta, Mauro Di Silvestre, Massimo Diosono, Ermanno Dosa, Santino Drago, Epvs, Stefania Fabrizi, Simona Frillici, Werther Germondari, Dario Ghibaudo, Rebecca Goldman, Sandra Hauser, Micaela Lattanzio, Ovidiu Leuce, Franco Losvizzero, Tiziano Lucci, Salvatore Mauro, Pablo Mesa Capella, Ugo Magnanti, Rita Mandolini, Paulina Mikol Spiechowicz, Veronica Montanino, Armando Moreschi, Lisa Nonken, Omino 71, Cristiano Petrucci, Gufo Piacentini, Serena Piccinini, Claudia Quintieri, Paola Ricci, Anna Romanello, Fabrizio Sacchetti, Jack Sal, Guendalina Salini, Maurizio Savini, Ananya Sikand, Lino Strangis, Danilo Torre, Chelsea Torres, Gian Maria Tosatti, Francesca Tulli, Jaqueline Tune, Vado, Paola Romoli Venturi, Daniele Villa, Fiorenzo Zaffina, un disegno di Luigi Ontani ed un testo poetico di Valentino Zeichen.

info: redazionearia@gmail.com
Direttore Responsabile: Maurizio Tatangelo
Direttore artistico: Carlo De Meo
Responsabile di Redazione: Cristiana Pacchiarotti
Redazione: Arianna Bonamore, Pino Boresta, Tania Campisi, Francesco Nucci, Giovanni Piacentini 

Fuori contesto Manifesta 7




Fuori contesto

Parallel Event to Manifesta 7





Curated by Daria Filardo, Gino Gianuizzi and Cecilia Guida
7 – 25 July 2008
Spaces of public advertisements of Rovereto, Trento and Bolzano

A project in collaboration with Parallel Events yo Manifesta 7
and with the patronage of the Municipality of Trento.
After Bologna and Milan hundreds of yellow posters will invade main streets of Rovereto, Trento and Bolzano from 7th to 25th july during "Manifesta 7".

Fuori contesto proposes words in the place of images. Words out of context because they are printed on 70x100 cm posters and diffused in spaces where public advertisements are affixed. The posters co-exist with the plethora of messages (from the media/advertising/information sectors, etc.) that invade the visual horizon of the city.

Fuori contesto asks these words to infiltrate their surroundings, to be simultaneously light and significant.
The intent is to present an invasion of signs that, for their difference from the posters all around them, provoke an unexpected effect and distract the reader from his or her habitual urban landscape, structured as conceptual in its spatial organization. The aim is to provoke an interruption, capture one’s attention, and divert the normal course of one’s perception of the everyday, introducing a creative and active environment.

To fulfill this goal, we have called thirty-two Italian artists, inviting them to propose a sentence without an imposed theme to which they must adhere, and with the sole condition that the sentence contain only one period.
The initiative will evolve in various stages, thought of as a strategy of invasion and of re-appropriation of the urban space. The idea is also to expand each time the number of the partecipants by involving artists who live and work in the area.

Mario Airò, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Luca Bertolo, Pino Boresta, Anna Valeria Borsari, Gea Casolaro, Annalisa Cattani, CuoghiCorsello, Emilio Fantin, Michael Fliri, Alberto Garutti, The Grossi Maglioni Magic Duo, Domenico Mangano, Amedeo Martegani, Fabio Mauri, Marzia Migliora, Mocellin/Pellegrini, Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Giancarlo Norese, Paolo Parisi, Alessandro Piangiamore, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Mili Romano, Adriana Torregrossa, Cesare Viel, Luca Vitone, Alberto Zanazzo, Zimmerfrei.

Grazie! Vi faremo sapere.


Fuori contesto 2008
              


     





















                                                                                                                      


1° Tappa: Bologna off Artefiera.
2° Tappa: Milano off Miart.
3° Tappa: Faenza C festival arte contemporanea.
4° Tappa: Milano inContemporanea.
5° Tappa: Bolzano, Trento, Rovereto off Manifesta 7.

A cura di Daria Filardo, Gino Gianuizzi e Cecilia Guida
Fuori contesto propone parole: un’invasione di segni che per la loro differenza da quelli che hanno vicino provocano un effetto di straniamento.
fuori contesto chiede alle parole di infiltrarsi, di essere allo stesso tempo leggere e significative.
Per questo abbiamo chiamato numerosi artisti italiani invitandoli a proporre una frase senza un tema imposto da rispettare e con la sola condizione che questa contenesse un solo punto (inteso come segno di punteggiatura).
Le parole al posto delle immagini, le parole fuori contesto perché stampate su manifesti 70×100 cm e diffuse negli spazi delle pubbliche affissioni si trovano a convivere insieme con la pletora di messaggi (mediatici/pubblicitari / informativi/ecc.) che invadono l’orizzonte visivo della città.
L’intento e’ quello di distrarre il lettore dal suo abituale paesaggio urbano, strutturato nell’organizzazione spaziale come concettuale.
La volontà e’ di provocare un’interruzione, catturare l’attenzione e sviare il normale corso della percezione della quotidianità introducendo una condizione creativa e attiva.
Per il progetto sono stati invitati a partecipare trentadue artisti che, nella tappa di Bologna, hanno portato le loro parole negli spazi destinati alle affissioni dei manifesti pubblicitari in giro per la città come pure sulla parete di un container posizionato fuori dall’edificio di Arte Fiera.
L’iniziativa si svilupperà in più tappe, pensate come una strategia di invasione e di riappropriazione dello spazio urbano.
Mario Airo’, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Luca Bertolo, Pino Boresta, Anna Valeria Borsari, Gea Casolaro, Annalisa Cattani, CuoghiCorsello, Emilio Fantin, Michael Fliri, Alberto Garutti, The Grossi Maglioni Magic Duo, Domenico Mangano, Amedeo Martegani, Fabio Mauri, Marzia Migliora, Mocellin/Pellegrini, Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Giancarlo Norese, Paolo Parisi, Alessandro Piangiamore, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Mili Romano, Adriana Torregrossa, Cesare Viel, Luca Vitone, Alberto Zanazzo, Zimmerfrei.

mercoledì 31 luglio 2013

Prosegue l’installazione di Anna Paola Cibin

Prosegue l'installazione di Anna Paola Cibin

Ecco alcune immagini dello special project "NO MORE ROOM IN THE LAGOON" realizzato dall'artista Anna Paola Cibin a Venezia – sua città natale – esattamente presso la Tessitura Luigi Bevilacqua ed inaugurato il 30 maggio scorso. Si tratta di un'installazione di 14 pesci molto grandi e coloratissimi che fluttuano sospesi su una terrazza nel cielo veneziano, visibili anche di notte visto che sono illuminati da diverse luci colorate.

Se volete andare a Venezia per vedere questa magnifica realizzazione direttamente con i vostri occhi trovate tutte le informazioni che vi servono a questo link oppure sulla pagina facebook di Anna Paola Cibin.

 

Ufficio stampa JIT
0456171550
ufficiostampa@justintimesrl.it
http://justintimesrl.wordpress.com

Gestualita', numeri e suoni che fanno parte dell'umanità da centinaia di anni: “Beatitudine”. L'happening di Tarshito a Lecce per Aliens.

"Beatitudine".

L'happening di Tarshito a Lecce nell'ambito del progetto espositivo nazionale, "Aliens – le forme alienanti del contemporaneo".

 

 

L'estate leccese è a regola d'arte contemporanea con E-lite studiogallery e la collettiva Aliens, il progetto espositivo nazionale ideato da Sergio Curtacci – direttore del magazine milanese Frattura Scomposta -, presentata il 20 luglio a Palazzo Vernazza e presso la sede della galleria in Corte San Blasio. Venerdì 2 agosto, nell'ambito degli appuntamenti performativi correlati alla mostra, sarà la volta dell'artista barese, di fama internazionale, Tarshito con l'happening "Beatitudine", che già dal titolo si propone al pubblico come un'esperienza artistica dal forte carattere spirituale.

 

L'appuntamento (ingresso libero) è dalle ore 20 alle ore 24 in Corte san Blasio (alle spalle del cinema Massimo), presso E-lite studiogallery, dove i visitatori avranno la straordinaria possibilità di prendere parte in prima persona all'happening, interagendo in maniera attiva con l'artista, "per costruire un'Opera che sia al tempo stesso momento artistico e sociale, aspetto d'Amore e di Unità". Tarshito si sofferma sul significato dell'atto performativo, dell'happening, come "strada relazionale", come possibilità di entrare in contatto con le proprie personali qualità e con la propria realtà, al di là delle maschere che indossiamo nella nostra quotidianità e affida all'arte il compito di essere un respiro nuovo, un respiro più profondo, più ampio, più gioioso, più aperto, più collegato al Trascendente.  

 

Spiega l'artista: "L'intervento non è solo di ricerca visiva ed estetica, ma vuole essere anche uno stimolo alla ricerca interiore attivata attraverso il senso dell'udito, della vista e dell'olfatto e perseguita nell'incontro tra me e la singola persona. Vivo le quattro ore dell'happening accogliendo singolarmente tutti i presenti, in una ritualità semplice e avvolgente che viene ripetuta per 108 volte, per sancire con la sacralità che appartiene a questo numero la consapevolezza delle qualità proprie della nostra Essenza, l'immortalità, la conoscenza e la beatitudine. Ed ecco il perché del titolo, un titolo che vuole essere un buon augurio per le persone, per tutte le creature, per me stesso, affinché si possa sentire e riconoscere questa nostra attitudine alla beatitudine".

 


BIOGRAFIA TARSHITO

 

Tarshito (in sanscrito Sete di Dio) è il nome che Osho, suo maestro spirituale, ha dato a Nicola Strippoli. Nasce in Puglia nel 1952. Architetto, artista, docente di Design presso l'Accademia di Belle Arti di Bari. Tarshito crea ambienti e opere per la nuova umanità attraverso la meditazione.

 

Nei primi anni '80 fonda a Bari la Galleria Speciale, insieme a Shama. L'esperienza dura fino al 1987 coinvolgendo progettisti e artisti di fama (Alessandro Mendini, Mario Merz, Nanda Vigo) o anche ignoti, purché interessati all'esperienza/progettazione di momenti e oggetti di 'nuova ritualità'.  Nel 1990 l'esperienza di Speciale viene documentata con una Grande Mostra al Groninger Museum della città di Groningen, in Olanda, conclusiva di una trilogia che il suo direttore Frans Hacks volle dedicare al design italiano degli anni Ottanta (uniche esperienze documentate nella stessa trilogia: quella di Ettore Sottsass ovvero Memphis e di Alessandro Mendini ovvero Alchimia).

Gli anni '90 vedono Tarshito protagonista di mostre collettive e personali e sempre più creativamente impegnato sull'archetipo del Guerriero d'Amore.

Con la grande personale The Gold and the Clay (2001), curata da Daniela Bezzi e da Jyotindra Jain al Crafts Museum di New Delhi, il suo percorso artistico si espande e al tempo stesso si focalizza nell'entusiasmante pratica di collaborazione con gli artigianati dell'India.

 

La sete di sperimentazione delle varie tradizioni indiane e le sempre nuove relazioni di 'condivisione creativa' non conoscono sosta, mentre si fa strada il desiderio  di dipingere in proprio, di provarsi con il segno del pennello sulla tela con gesto proprio. Il risultato è l'infinita serie dei Vasi, grandi, enormi oppure piccoli, su carta, tessuto o in sculture di grandi dimensioni, che sono il più eloquente Manifesto della sua poetica: l'Opera di Tarshito si esprime nell'atto dell'accogliere e riempirsi, e quindi traboccare. Un travaso concettuale ed emotivo che avviene nella relazione con la forma/materia dell'artigiano, o guidando sedute particolarissime di meditazione, o progettando opere che possono considerarsi monumenti a un tipo completamente nuovo e al tempo stesso antico e purissimo di Arte sacra: quella in cui l'artista si propone come umile canale di trasmissione, di una creatività che essendo già in se stessa 'dono', potrà solo gioiosamente condividersi, anche autorialmente, con altri.

 

 

SCHEDA TECNICA

 

Happening: Beatitudine

Artista: Tarshito

Organizzazione e realizzazione: E-lite studiogallery galleria d'arte contemporanea Lecce

Data: venerdì 2 agosto 2013 dalle ore 20 :00 alle ore 24.00 – ingresso libero

Luogo: E-lite studiogallery | Corte San Blasio 1c Lecce

 

L'happening è uno degli eventi correlati alla collettiva nazionale di arte contemporanea:

Aliens. Le forme alienanti del contemporaneo

 

Artisti: Andrea Martinucci, Angela Viola, Anna Caruso, Anna Frida Madia, Annaclara Di Biase, Annalù, Antonio De Luca, Antonio Delluzio, Carlo Cofano, El Gato Chimney, Elisa Anfuso, Eva Reguzzoni, Fabio Mazzola, Fabrizio Riccardi, Francesco Sambo, Fulvio Martini, Giancarlo Bozzani, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Ilaria Margutti, Irene Lucia Vanelli, Jara Marzulli, Marcella Bonfanti, Marco Rea, Massimiliano Manieri, Massimo Quarta, Matteo Nannini, Maurizio L'Altrella, Momò Calascibetta, Nicola Caredda, Nunzio Paci, Orodè Deoro, Raffaella Formenti, Roberta Ubaldi, Roberto Fontana, Streamcolors, Tarshito, Tiziano Soro, Vania Elettra Tam, Vincenzo Todaro

 

Progetto a cura di: Sergio Curtacci | Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine Milano

Organizzazione e realizzazione: E-lite studiogallery galleria d'arte contemporanea Lecce, Frattura Scomposta

Patrocinio: Comune di Lecce e Assessorato Cultura, Turismo Spettacolo Lecce

Sponsor: Vestas Hotels & Resorts, Leone De Castris Vitivinicoltori dal 1665, Pezzuto Forniture per impiantistica civile e industriale

Catalogo in mostra, a cura di Sergio Curtacci | Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine Milano

 

Luoghi:

Elite studiogallery | Corte San Blasio 1c Lecce

Palazzo Vernazza Castromediano| Piazzetta Giuseppe Pellegrino Lecce

Periodo: 20 luglio – 20 agosto 2013

Inaugurazione: sabato, 20 luglio ore 20.00 – ingresso libero

Orari: mar – sab | 18.00 – 21.30 – ingresso gratuito

 

Info e contatti:

E-lite studiogallery | Corte San Blasio, 1c | 73100 Lecce

Claudia Pellegrino | mobile: +39 338_1674879

Mail: info@elitestudiogallery.com | Web: www.elitestudiogallery.com

 

Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine

Mail: info@fratturascomposta.it | Web: www.fratturascomposta.it

 

Progetto grafico: iNOVA media – agenzia di comunicazione multimediale | www.inovamedia.it

Ufficio stampa: FLPress | Flavia Lanza

Mail: flpressartnews@gmail.com | Mobile +39 340_9245760




giovedì 25 luglio 2013

Un opportunità da non perdere

Un opportunità da non perdere......... "Ai primi 50 abbonati a Juliet art magazine che ne faranno richiesta (alla email salepepe9598@yahoo.it) verrà inviata in omaggio un'opera a tiratura limitata dell'artista Pino Boresta".



Comunicato stampa


 


K R Í S I S
 
SALVATORE GARAU – GIANLUCA VASSALLO
 
Oristano
Pinacoteca comunale "Carlo Contini"
29 luglio  – 7 settembre 2013
 
Comunicato Stampa
 
Lunedì 29 luglio (ore 19.00), presso la Pinacoteca "Carlo Contini" di Oristano sarà inaugurata la mostra K R Í S I S, una doppia personale che avrà per protagonisti
Salvatore Garau con Rosso Wagner e altre crisi e Gianluca Vassallo con Mattatoio
 
 
Si inaugura il 29 luglio nelle sale della Pinacoteca Comunale "Carlo Contini" di Oristano, in concomitanza col Festival DROMOS e sposandone il tema, la mostra K R Í S I S, una doppia personale che avrà per protagonisti Salvatore Garau con Rosso Wagner e altre crisi e Gianluca Vassallo con Mattatoio.
            Curate da Ivo Serafino Fenu e prodotte dalla Pinacoteca Comunale col contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Banca di Sassari e di Dromos Festival, la due personali sono unite dal tema della crisi, che, se da un lato fotografa una condizione contemporanea caratterizzante, a livello planetario, equilibri geopolitici e ambiente, economia e finanza, modelli di sviluppo e culture, famiglia, rapporti generazionali e sessualità, dall'altro fa presagire cambiamenti profondi e un futuro non necessariamente negativo, fermo restando che il termine greco Krísis è divenuto, oramai, un'imprescindibile categoria di confronto nella quotidianità di ciascuno, capace di condizionarne la percezione della realtà e le aspettative prossime venture.
            Per Salvatore Garau la krísis è il motore del cambiamento, l'irrefrenabile pulsione spirituale a creare per esistere, essa tracima dalle tele di questo irrequieto e polimorfo artista-musicista-scrittore che, proprio con Rosso Wagner, è stato ospitato recentemente nello Spazio Oberdan della Provincia di Milano. Dopo il "gran nero" di alcuni anni fa, passando per gli arditi accostamenti di verde e viola, adesso, per l'artista, è il tempo del rosso, un rosso inconfondibile, assoluto, liquido o materico, a evocare imprevedibili grumi di figurazione di un mondo in disfacimento eppure in perenne rinascita.
            Per Gianluca Vassallo il mattatoio è metafora della crisi, della società nella sua iperbole consumistica, dell'essere umano nella sua parabola disumanizzante, discendente ed eterodiretta. Macelleria sociale che poco ha a che fare con mode new age, animalismi vari e integralismi vegetariani, piuttosto icastica rappresentazione del potere, con i suoi riti, la sua "impersonalità" e la sua fatale serialità. Il paragone col Fassbinder più cupo, quello di Un anno di 13 lune, non è per nulla forzato. Icone perturbanti, dunque, al contempo archetipe e futuribili, funeree come un cadavere avvolto nel suo sudario e palingenetiche, come un nascituro all'interno della sua placenta.
 
Per informazioni:
tel. 0783 791262
 
Sede della mostra "K R Í S I S":
Pinacoteca comunale "Carlo Contini" – Hospitalis Sancti Antoni, Via Sant'Antonio, Oristano (OR)
DATE:          29 luglio  – 7 settembre 2013
ORARI:        lun-sab 10.30/13.00 – 17.00/20.45


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