Tripla esposizione per Stefano Curto, a conclusione di un anno davvero denso di appuntamenti che lo ha visto, tra i molti impegni, protagonista del Padiglione Veneto della 54ma Esposizione Internazionale d’Arte ospitato nella Villa Contarini a Piazzola sul Brenta.
Le prossime tappe dell’artista trevigiano, classe 1966 conosciuto come l’artista della luce, sono Padova e Londra, dove presenterà in contemporanea i suoi ultimi "quadri luminosi" -realizzati con migliaia di cristalli- in cui si rappresenta un universo immaginifico dove le forme, i materiali e i colori hanno sempre un forte valore simbolico.
A Padova, lo Spazio Anna Breda ha inserito le opere di Stefano Curto, insieme a quelle di importanti figure del Design come Cleto Munari, Patricia Urquiola e Nicola Filia, nella nuova collezione che sarà presentata giovedì 1 dicembre alle ore 16,00 e sarà visibile sino al prossimo 15 gennaio. In questa mostra l’artista si propone con due opere, selezionate dalla recente serie Emphasis, che descrivono “un vorticoso ritmo di spirali in cui l’artista riconduce – come afferma il critico Stefano Cecchetto – la vertigine di un’indagine circoscritta, che prelude al tema della ricerca interiore quale unica strada percorribile per la riscoperta di sé stessi.” Ma è Curto stesso a spiegare che “questo è un lavoro creato riflettendo sulle ‘direzioni’ di scelta che ci fornisce il nostro subconscio” che egli indica simbolicamente nei suoi lavori con la spirale che brilla più delle altre, quella descritta “con enfasi”, da cui il nome del ciclo di lavori.
A Londra invece, dopo il grande successo di pubblico, prosegue sino all’11 dicembre a Boswall House la visione su appuntamento delle sole sue opere, le stesse che erano state selezionate da Victoria Golembiovskaya per la mostra The Return, chiusa il 23 ottobre. Inaugurata durante Frieze Art Fair la rassegna esplorava l’idea del sacro espressa nelle diverse forme artistiche contemporanee, dalla pittura al design. Le quattro opere di Curto, che si rifanno alla tradizione alchemica per indagare la dimensione spirituale, si inserivano perfettamente nell’humus della mostra accanto a maestri del calibro di Francio Bacon, Zaha Hadid, Damien Hirst, Yves Klein, Anish Capoor, per citarne alcuni.
Sempre a Londra, il 1 dicembre, la prestigiosa Saatchi Gallery proporrà alcuni suoi lavori per fare da cornice all’evento di presentazione del numero autunnale di Bond Magazine che coincide con la Russian Art Week in corso nella capitale inglese. In questa occasione Stefano Curto esporrà opere di grande spiritualità dove ricerca la continuità tra la dimensione umana e quella cosmica, tema frequente in Curto.
In tutti i suoi lavori la tavolozza è rara e preziosa e costituisce un tratto distintivo dell’artista. Curto "dipinge" utilizzando cristalli, pietre e minerali dalle tinte naturali, declinati in una vastissima varietà di forme, dove ogni singola gemma viene scelta come fosse una pennellata sulla tela. Sono materiali di grande fascino che, uniti alla perfezione esecutiva e un grande senso estetico, determinano l’esplosione creativa e consentono di entrare in un mondo parallelo di infinita immaginazione e di grande valenza simbolica. “I segni e i segnali del suo linguaggio inconfondibile -continua Stefano Cecchetto - restano, nell’opera di Stefano Curto, la dichiarazione di un’identità svelata, ogni sua opera è l’incessante biografia di un autoritratto; perché svolgere un tema per l’artista significa coinvolgere/portare dentro al proprio mondo anche gli altri e renderli partecipi di un emozione che travalica il personale per diventare universale”.
Spazio Anna Breda
Padova, Via S. Francesco, 35
dal 1 dicembre 2011 al 15 gennaio 2012
Boswall House
London, 2 Cornwall Terrace, The Regent's Park
sino all’11 dicembre 2011
Saatchi Gallery
London, Duke of York's HQ, King's Road
1 dicembre 2011