Arriva a Cagliari la mostra Lamp&Rilamp 2011
Cagliari ospita la quarta tappa della mostra polisensoriale di Ecolamp volta a sensibilizzare cittadini e scuole sulla raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste
Cagliari ospita la quarta tappa della mostra polisensoriale di Ecolamp volta a sensibilizzare cittadini e scuole sulla raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste
È in corso, fino al 25 aprile 2011, La cultura dell'ospitalità – Le collezioni d'arte degli albergatori in Valle d'Aosta al Museo Archeologico Regionale di Aosta.
Tra i visitatori, l'illustre critico Philippe Daverio che l'ha recensita nella puntata di Emporio Daverio dedicata ad Aosta, in onda su Rai 5 e accessibile sul sito rai.tv.
L'esposizione, curata da Alessandro Parrella con la storica dell'arte Federica Caneparo, voluta e finanziata dall'Assessorato all'Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d'Aosta, con il supporto dell'ADAVA, presenta 83 opere tra quadri e sculture. Nell'ambientazione è integrato un sottofondo di brani di Vivaldi, Brahms, Bach, Rachmaninov, Stravinsky, Janáček a cura di Alberto Bich..
Fra gli artisti spiccano i nomi di Mario Sironi, Giovanni Giani, Cesare Maggi, Renato Birolli. Significativa la presenza di autori valdostani: Franco Balan, Giangiuseppe Barmasse, Gianni Bersezio, Giuseppe Amedeo Chapelu, Franco Grobberio, Aimé Maquignaz, Chicco Margaroli, Etto Margueret, Dorino Ouvrier, Italo Mus, Francesco Nex, Massimo Sacchetti, Marina Torchio, Barbara Tutino Elter, Siro Viérin, Tonino Yaku, Giancarlo Zuppini. Sono presenti, inoltre, opere di Alessio Nebbia, Amintore Fanfani, Uberto Bonetti, Giancarlo Pozzi, tra gli altri.
Le tematiche trattate sono legate principalmente alla montagna e alle attività antropiche che vi si svolgono: si possono così ammirare paesaggi, rappresentazioni di animali, testimonianze di attività agresti o sportive, come lo sci. Numerosa la selezione di ritratti.
La mostra è visitabile tutti i giorni, dalle 9.00 – 19.00, ed è accompagnata da un catalogo-agenda bilingue italiano-francese, con un testo critico del prof. Marco Cuaz, edito dalla Tipografia Duc di Saint-Christophe, e in vendita al costo di euro 12,00.
Ingresso: € 3,00 intero, € 2,00 ridotto, riduzione 50% soci TCI, gratuito per i minori di 18 anni e per i maggiori di 65.
Paola Ugliano
Ufficio stampa e comunicazione web
Associazione Culturale Parrellarte
Per ulteriori informazioni:
Assessorato Istruzione e Cultura
Servizio attività espositive: tel. 0165.274401
E-mail: u-mostre@regione.vda.it
Museo Archeologico Regionale: tel. 0165.275902
Internet: www.regione.vda.it; www.parrellarte.com
A partire da sabato 19 marzo 2011, nell’ambito della quarta edizione del progetto BANCARTIS indetto dalla BCC Mediocrati di Rende, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) dedicherà un’ampia personale a Francesco Toraldo, artista dotato di una grande forza espressiva, i cui quadri – vere e proprie deflagrazioni cromatiche – possono essere paragonati a delle improvvisazioni jazzistiche tanto raffinate quanto vigorose.
Nato a Catanzaro nel 1960, Toraldo è un pittore la cui peculiarità espressiva è data da un suggestivo e coinvolgente intreccio di narrazioni figurative che non provengono tanto da un progetto precostituito, quanto da un ardore guidato dalla memoria e dalle emozioni. Dalla biografia di questo artista si evince un certo spirito ribelle. A suo tempo, infatti, egli non ha voluto portare a termine gli studi accademici, che gli sono comunque stati utili come base di apprendistato. Il suo vero maestro è stato il padre Enzo, anch’egli pittore, il quale ha saputo infondergli l'amore istintivo per una figurazione forte e calibrata. Le capacità espressive di Francesco Toraldo si effondono nella sua opere con gli effetti vibrati di colori primari e puri che sono evidenti sintomi di un animo che non ama certo tenere sotto controllo la propria fantasia, interpretando il mondo attraverso il filtro delle emozioni; un pittore dotato di un’estrema sensibilità per la rivelazione del particolare inserito in un contesto visivo dove prevale un espressionismo venato di dolcezze post-romantiche.
La collezione di oltre trenta dipinti che faranno parte della mostra offre la quintessenza dell’arte di Toraldo. A colpire immediatamente lo sguardo dello spettatore sono i colori brillanti degli strumenti musicali, esaltato dal contrasto con le mani bianche dei musicisti che sembrano volare sopra di essi, sfiorandoli e sfumando nel passaggio tra le note quasi fossero fatte di polvere di gesso. Il tutto da vita ad una figurazione calda intrisa di vibrazioni, di palpiti e di passione, fatta di un’immediatezza segnica che sembra nascere direttamente dal colore, senza la necessità di un disegno preparatorio. Il dipinto si genera dall’intreccio istintivo dei colori sulla tela che scaturisce in un’opera informale su cui, successivamente, il pittore costruisce le sue magnifiche figurazioni astratte. Francesco Toraldo ha tradotto la sensibilità Fauve, lo studio sul movimento tipico dei Futuristi – e di Balla in particolare –, i visi espressionisti leggermente deformati, in una capacità tutta personale di dipingere la musica, di fare del jazz con gli strumenti della pittura, perdendosi in raffinati assoli fatti di esplosioni cromatiche e tempeste segniche.
FRANCESCO TORALDO, composizioni musicali
Luogo: MACA – Museo Arte Contemporanea Acri
Piazza G. Falcone, 1 – 87041 Acri (Cs)
Curatori: Boris Brollo e Federico Bria
Vernissage: 19 marzo 2010 ore 18:00
Periodo: dal 19 marzo al 29 maggio 2011
Orario: dal martedì alla domenica, 9-13 e 15-19; lunedì chiuso
info: Museo tel. 0984953309; Ufficio stampa tel. 0119422568,
maca@museovigliaturo.it, www.museovigliaturo.itIl 17 febbraio verrà inaugurata a Milano presso lo Spazio Revel - Scalo
d'Isola la mostra "r‐EVOLution - d'you know what I mean", una collettiva di
pittura, fotografia e video in cui dieci artisti esporranno la loro personale
visione sul cambiamento. La r-EVOlution, appunto.
La mostra, a cura di Alan Zeni spazierà dalla fotografia surreale ed evocativa
di Matteo Suffritti e Francesco Laera ai video ossessivi di Francesca Lolli,
dalla pittura iper‐realista e iper‐illuminata di Manusch Badaracco e Alessandro
Minoggi a quella cupa e riflessiva di Linda Ferrari, Alan Zeni, Manu
Zuccarotta, Mister G. e Mattia Barf Carne.
r-EVOLution si propone come un contenitore di più realtà, tutte in una mostra
sola: è un collettivo di giovani artisti nato nel 2009 e composto da 10 persone
che condividono un unico scopo: dare un nuovo significato alla parola
rivoluzione. E' una mostra di opere visive, una mappa ideale che ritrae un
nuovo mondo. È pittura, fotografia, videoarte e sperimentazione. E' pop perchè
vuole coinvolgere il maggior numero di persone a "cercare il bello oltre la
rassegnazione".
Data esposizione: 17 febbraio – 06 marzo 2011
Luogo: Spazio Revel ‐ Scalo d'Isola, Via Genova Giovanni Thaon Di Revel, 3 -
Milano
Ingresso: Libero
Inaugurazione: giovedì 17 febbraio 2011 ore 18:00
Orari: dal martedì al venerdì 10:00-20:00; sabato 18:00-22:00; domenica 12:00-
16:00.
Titolo: L'estetica delle Muffe
Organizzatore: ART1307
Curatori: Emanuele Emblema e Cynthia Penna
Sede: Villa Di Donato, Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli
Data: 25 Marzo - 30 Aprile 2011
Vernissage: 25 Marzo 2011 dalle 18,30 alle 22
Orario: da Martedì a Sabato su appuntamento
Per informazioni: Ph: 081 660216
www.art1307.com - info@art1307.com
Dopo l'esordio al Castel dell'Ovo di Napoli nel Marzo 2010, si è aperto e ormai strutturato un cammino denso di produzione e significato per il duo TTozoi. Un percorso professionale velocissimo che segue il corso della loro stessa arte; che si dipana in un istante; la stessa istantaneità e repentinità del gesto che getta materia sulla tela: tutto si risolve nello spazio di un gesto; il tempo di una mano che affronta, aggredisce, accarezza la tela. Il retaggio dai movimenti Gutai, Fluxus, Espressionismo astratto, Action painting, Spazialismo, porta ad essere il duo Ttozoi il vero erede del movimento "informale" che ha dominato tutto il '900. Ed è così che vogliamo presentare questa mostra che ci piace pensare in termini "di eredità".
Le opere dei nostri saranno affiancate da quelle dei grandi predecessori informali a cominciare da due importanti esponenti del movimento giapponese Gutai: Shimamoto e Sumi per passare all'informale francese con Mathieu e finire al movimento italiano con Turcato, Vedova e il nostro campano Emblema.
Una carrellata tra storia e attualità a suggellare un'eredità pesante che il duo TTozoi ha voluto cogliere e far rivivere attraverso un procedimento nuovissimo e mai realizzato nelle arti visive: la creazione di un 'opera pittorica attraverso la formazione e lo sviluppo di "muffe" sulla tela. Non si tratta qui di prendere a prestito una terminologia come il grande Burri fece negli anni '50 per la realizzazione di alcune sue tele, bensì trattasi di una vera produzione di muffa sulla tela attraverso un procedimento complesso che unisce la gestualità dell'informale, la padronanza della materia gettata sulla tela, un'incubazione della stessa in cassa di plexiglass, un tempo di attesa in cui la Natura interviene anch'essa ad espletare il suo ruolo sull'opera.
Le "muffe" di TTozoi sono un processo creativo dell'uomo cui si affianca un processo creativo autonomo della Natura che, come in tutti i processi creativi di Questa, scivola dalle mani e dalla volontà umana, non è più gestibile da essa.
A quel punto all'artista rimane solo una scelta risolutiva: una volta messo in moto il processo creativo della Natura, lo può solo "Arrestare" anche qui in maniera inesorabile e definitiva, "uccidendolo". Il "salvataggio" che l'artista opera in questo caso, è un salvataggio estetico: il momento topico è determinato dall'estetica "in purezza", vale a dire dal momento preciso e sincronico in cui il processo creativo della Natura si fonde col processo creativo della mente umana e conduce di nuovo quella stessa mano ad operare un nuovo gesto di interruzione, di uccisione del procedimento naturale. La creazione della "bellezza" diviene così un percorso di vita e di morte: non vi è estetica senza vita, non vi è estetica senza morte. L'opera d'arte nasce, insomma, da una magia alchemica che coinvolge uomo e Natura.
I TTozoi, come alchimisti del 21° secolo, scardinano il sistema tradizionale di pittura, così come avevano fatto nel 20° i loro predecessori del movimento Informale, al fine di inaugurarne un altro in cui si instaura un nuovo rapporto di forze, costituito dal procedimento "naturale" che incide direttamente sull'opera d'arte e all'interno di essa. Un alternarsi di fisicità e razionalità, intelletto e corporeità. Un alternarsi incessante e sistemico tra uomo e Natura in un nuovo rapporto esistenziale che determina l'estetica e produce Bellezza.
Arriva a Palermo il truck Lamp&Rilamp 2011
Palermo ospita la terza tappa della mostra polisensoriale di Ecolamp volta a sensibilizzare cittadini e scuole sulla raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste
Da martedì 15 a venerdì 18 febbraio - dalle ore 9.00 alle 19.00 - Piazza Verdi
Ingresso libero
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