15-24 OTTOBRE cristiano gabrielli INCOMPRES2O
Cristiano Gabrielli parla di un'alchimia del personale che vive di simboli, segni ed eventi non casuali nell'uomo come negli spazi, nel disegno-struttura che è l'ossatura come nel successivo intervento di pittura mediale, epitelio tecnologico-digitale che gli sovrappone per spiazzare e provocare.
Oltre all'arte evidenzia il bisogno del suo retro quinta, di reali interazioni, di effettive inferenze: lo svelarsi del suo carattere nella frequentazione dei territori dell'incomunicabile, dell'incomprensione e della durezza, della non comprimibilità, il suo farsi a prezzo e grazie a tutto questo, il suo santificarsi, la sua possibilità di divenire risorsa per attraversare la contemporaneità, e finalmente uscirne.
Tramite un sincretismo apparentemente eretico, realizzato con il dialogo tra i simboli ed i linguaggi di ogni scienza sacra e le modalità proprie della pubblicità e del fumetto, descrive e mette in luce l'essenza assoluta dei significati e la valenza supericonica dell'opera, in aperta rottura polemica con la loro assenza altrove incoraggiata nei mezzi dell'arte come nelle rappresentazioni di massa e nei linguaggi.
Nell'allestimento proposto la stanza, da prigione inquisitoria dell'incomprensibile, diviene il gabinetto logologico in cui fuggono e si espandono, liberati da ogni forma di pararealtà, i semi incompressi che germinano più vere, piene ed acute possibilità di esistenza.
Orario di visita: dal lunedì al sabato ore 16.00/20.00, festivi esclusi (domenica chiuso)
Inaugurazioni: ore 18.00
Collegamenti: Metro B, fermata Piramide
Catalogo disponibile in sede
Organizzazione ed ufficio stampa mostra: Massenzio Arte
info: www.massenzioarte.it cristianogabrielli@virgilio.it Tel. 339-8712557 06-83601822
De Obsessione: la prima trilogia di persistenza.
Un'occasione espositiva espressa in tre momenti, tre personali realizzate a Roma nella Galleria Massenzio Arte di via del Commercio 12, di cui questa è l'appuntamento finale, dopo le mostre di Cristina Cerminara e Francesca Vitale.
Una trilogia che vuole evidenziare, tramite l'unicità e la irripetibilità dell'ossessione personale che si traduce in ossessione d'arte, la persistenza e ricorrenza di un codice proprio, unico ed irripetibile all'interno dell'opera, la possibilità di azioni, di modalità di manifestazione e rappresentazione alternativa rispetto a quelle che sono operative all'interno dei sistemi di svolgimento contemporaneo dell'arte.
E' spazio qualificante in cui vedere declinata e ribadita una cifra distintiva, un'evidenza di stile, una attitudine di rischio, una meccanica di ricerca, una differenziazione non casuale o strumentale, ma critica, persistente e degenerante rispetto al canone.
Nello stesso tempo è la resa fisica del terrore esistenziale nella coscienza come nel corpo, nell'opera come nell'interprete, per sfuggire ai consueti meccanismi di propagazione, negazione o rimpianto del codice, che generano rappresentazioni meramente culturali o occasionalità post-moderne di nicchia o di massa in cui stemperare ed esaurire tensioni, addomesticare attitudini, mercificare radicalità, svilire messaggi.