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venerdì 19 giugno 2009

UNITED COLORS OF ART

Untitled 2008 di Amanda Nebiolo a Lecce

Si svolgerà in Puglia la Rassegna d'Arte Moderna e Contemporanea nel corso della quale verrà presentato al pubblico "Untitled 2008", la sensuale tela pop realizzata dall'artista torinese Amanda Nebiolo con l'impiego di sabbia, sale rosa himalayano e colori a olio.

La mostra, promossa da Bludicielo – promozione territoriale e servizi al turismo – avrà luogo dal 9 al 15 agosto 2009.

Per informazioni: info@bludicielo.it

giovedì 18 giugno 2009

O' : decimo programma di residenza: mostra conclusiva - 16 giugno/4 luglio


O' A.I.R.  artisti e teorici in residenza

alle 7 del mattino il mondo è ancora in ordine

ESTHER MATHIS (CH/I) ARIEL SCHLESINGER (IL/D) 
MATTEO GUIDI (I) &  ANDRES GALEANO (ES/D)

presentazione martedì 16 giugno 2009  h.19.00  
la mostra prosegue fino al 4 luglio 2009 | 15.30 -19.30 |  da lunedì a venerdì o su appuntamento.

O' | via pastrengo 12, milano | isola

O' A.I.R. Artisti In Residenza | alle 7 del mattino il mondo è ancora in ordine 
lo scorso 20 aprile ha avuto inizio la residenza che chiude la stagione di O'. Il decimo programma ospita quattro artisti, Ariel Schlesinger (IL/D), Esther Mathis (CH/I), Andrés Galeano (ES/D) & Matteo Guidi (I), due dei quali lavorano ad un progetto comune. 
alle 7 del mattino il mondo Ë ancora in ordine  presenta, il 16 giugno alle ore 19.00 i progetti sviluppati dagli artisti nel corso della loro permanenza; la mostra prosegue sino al 4 luglio 2009 . 
La residenza ha durata di circa 2 mesi e si svolge nella sede di O' idealmente un contenitore di esperienze, dove vengono messi a disposizione spazio, tempo e risorse per sostenere tutto il processo creativo. 
I partecipanti sono selezionati attraverso un bando su www.o-artoteca.org e su invito. 

Esther Mathis (Zurigo 1985) vive e lavora a Milano
Da lontano le fotografie sembrano essere coperte da un rumore di fondo che si comprime in un punto. Questo rumore visivo evoca reazioni contraddittorie come desiderio e paura; l'osservatore si sente attratto e respinto nello stesso tempo. Ma avvicinandosi si può riconoscere che i puntini neri o bianchi, che coprono quasi tutta la superficie della foto, sono altro da ciò che si aspetterebbe.  In questo lavoro è importante considerare l'osservatore. Esther Mathis offre un mondo con rumori non esistenti, dove sta per accadere qualcosa, come se ogni singolo punto in queste fotografie avesse la potenzialità di essere testimone di una cosa sconosciuta.

Ariel Schlesinger (Gerusalemme 1980) vive e lavora a Berlino
Una macchina vuota parcheggiata; ad uno sguardo ravvicinato l'osservatore  può vedere che alcune bombole di gas giacciono sui sedili. Solo dopo aver camminato attorno all'auto si scoprirà un piccolo foro in uno dei finestrini e il gas che filtra dalla fessura brucia con una piccola fiamma.
L'auto è in un fragile stato precario, (potrebbe esplodere?)  e allo stesso tempo all'interno della vettura l'ambiente resta calmo e tranquillo.

AndrÈs Galeano (Matarò 1980, vive e lavora tra Berlino e Bracellona) e 
Matteo Guidi (Cesena 1978, vive e lavora a Bologna) 
il progetto origina da ricerche svolte attorno al mondo della finanza e in particolare al Palazzo della Borsa Italiana a Milano.  Gli artisti si sono introdotti nel complesso sistema che ruota attorno alla figura del manager; facendo ricorso  agli esperti che lui stesso interroga. Come molti di questi uomini fanno, Guidi e Galeano si sono dotati una propria uniforme e si sono affidati alla guida di un personal coach e di un'astrologa per ottenere una risposta alla domanda che si sono posti fin dal principio: come si determina il valore delle azioni?


INFO bios & MORE : http://www.o-artoteca.org   t. +39 02 66823357
press: Culturalia tel: +39-051-6569105   http://www.culturaliart.com 

la partecipazione di Esther Mathis si inserisce in un progetto pluriennale dedicato alla fotografia, nato in collaborazione con Silvio Wolf e Angelo Colombo/L.A.B.
grazie al contributo dell'Istituto Svizzero di Roma,
e al patrocinio di  Istituto Cervantes di Milano

 

EXTRA LUGLIO

7                 h.21.00  |   LIVE VIDEO ENSEMBLE
                   performance  live a conclusione del workshop di video ideato e curato da Claudio 

                  

                   in collaborazione con O' e con la partecipazione di Massimiliano Viel.


O'A.I.R Ë un programma promosso da:
O' associazione non profit, Milano; 
LAB laboratorioartibovisa/Angelo Colombo, Milano;
Die Schachtel, Milano 
Hotel Pupik Artists in Residence in der Schwarzenberg'schen Meierei in Schrattenberg, Austria;
in collaborazione con:  Il Laboratorio dell'Imperfetto, Gambettola
e con il sostegno di: Provincia di Milano- inContemporanea la rete dell'arte


O' | residenze | fotografia | suono | performance 
associazione non profit |via  pastrengo 12, 20159 milano| t +39  02 6682 3357| f +39 02  39313654  



mercoledì 17 giugno 2009

Mostra: Tracce, Artigianato tra Arte e Design

L'Amministrazione Comunale di Lecce d'intesa con la Galleria Tracce Arte Contemporanea, in considerazione del notevole successo di pubblico e di critica ottenuto, decide di proseguire fine al 30 giugno 2009 la mostra "Tracce: Artigianato tra Arte e Design".

Si vuole evidenziare in questa occasione la sensibilità, il pensiero creativo e la ricerca stilistica di quindici artisti operanti sul territorio, alcuni tra i quali di chiara fama nazionale, rappresentando colori e forme in chiave moderna scegliendo un luogo nel cuore della città vecchia a pochi metri da piazza Duomo.

Così come dale parole del Sindaco di Lecce Paolo Perrone nel suo intervento presente in catalogo "Questa occasione vuole essere una dimostrazione tangibile di quella saldatura che esiste tra l'arte e ciò che diversamente la circonda, un legame tra la creatività ed i luoghi del suo crescere, tra l'uomo ed i materiali usati. Un confronto costante con la realtà per poter distillare creazioni capaci di valorizzare innovative quanto positive proposte di un territorio, le cui valenze e la cui forza tende continuamente ad un'armonizzazione, nella convinzione che non è piùpossibile viaggiare a compartimenti stagni".

La realizzazione di questa nuova mostra non sarebbe stata possible senza la disponibilità e la collaborazione delle Istituzioni, Comune di Lecce, Assessorato alle Attività Economiche e Produttive, Enti Privati , un particolare ringraziamnto va all'Associazione Id&a e Vestas Hotels e Resorts e del suo Presidente Andrea Montinari per la collaborazione offerta.

La mostra rimarrà aperta fino al 30 giugno 2009 con i seguenti orari: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00.

Gli artisti partecipanti sono : Fernando Perrone, Vittorio Tapparini (curatori), Ornella Durini, Monica Righi, Elena Cretì, Antonio Extempore, Gabriele Pici, Lucia Mancini, Isaia Zilli, Mario Miscuglio, Paola Barrotta, Bruno Maggio, Tonio Bisconti, Laura e Marco Galli.

Galleria Tracce Arte Contemporanea - Corte dei Romiti 8, Lecce - Tel e Fax 0832306059 - www.galleriatracce.com - email. Info@galleriatracce.com

Catalogo in Galleria|con testi di: Ugo Tapparini, Ugo La Pietra, Paolo Perrone, Attilio Monosi, Fernando Perrone, Vittorio Tapparini.Fotografie di Bruno Barillari

martedì 16 giugno 2009

Mostre. Sculture all’aria aperta per riscoprire Porta Nuova

MOSTRE. SCULTURE ALL'ARIA APERTA PER RISCOPRIRE PORTA NUOVA

Milano, 16 giugno 2009 - Saranno gli spazi antistanti l'ottocentesca e monumentale Porta Nuova, in piazza Principessa Clotilde, a ospitare dal 17 al 24 giugno la seconda edizione de "La Porta dell'Arte", la mostra di scultura "en plein air" realizzata dall'Associazione Castelli e Ville Aperti in Lombardia con il patrocinio dell'Assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità del Comune.

"Un progetto artistico che permette di riscoprire, attraverso l'interazione tra arte e tessuto urbano, il grande patrimonio architettonico della città, raccordando il passato con le nuove visioni del presente – spiega l'assessore Massimiliano Orsatti -. Iniziative come questa consentono ai milanesi di guardare con occhio nuovo e più attento angoli unici della città, luoghi capaci di coniugare le forme dell'architettura con l'identità e la storia della città".

In mostra 40 opere realizzate dallo scultore milanese Matteo Berra, simili a ragni dalle lunghe gambe nere che sembrano muoversi nella piazza e interagire tra loro, aggrovigliandosi le une alle altre, sostenendosi a vicenda. In questo modo l'artista ha immaginato di costruire un apparato scenico di relazione fra le sculture e lo spazio della piazza, che si trasforma in un'insolita scenografia urbana. La disposizione delle sculture verrà modificata più volte: una prima al momento dell'installazione ed altre due in corso d'opera per sottolineare maggiormente l'interazione tra le sculture e le caratteristiche architettoniche della piazza.

Grazie a "La Porta dell'Arte", l'Associazione Castelli e Ville Aperti in Lombardia assieme all'Assessorato al Turismo del Comune, si fanno promotori di un nuovo modo di vivere e fruire la città, che unisce la creatività, la contemporaneità dell'arte con i monumenti storici e gli angoli più identitari della città.

La mostra sarà inaugurata domani, mercoledì 17 giugno, alle ore 18.30.

Immagini



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Redazione del CorrieredelWeb.it
www.CorrieredelWeb.it

Domenico Gioia e Sixty Hotel, successo per numero zero.

Il famoso artista di Zelig presenta il suo ultimo corto “IL PROVINO”

Sono stati più di cinque i corti presentati al Sixty hotel, alla presenza di un pubblico selezionato che comprendeva il neo eletto Sindaco Massimo Pironi ed il direttore dell'Associazione Albergatori di Riccione Luca Cevoli.

Dopo una bella giornata di mare, i riccionesi ed i turisti di passaggio per via Milano si sono trovati davanti ad uno spettacolo inaspettato.

Sulla piattaforma antistante l'hotel Sixty si è tenuta la prima di una serie di iniziative culturali volute dalla Direttrice Veronica Paderni e il curatore artistico Domenico Gioia.

“Il provino”, corto presentato in anteprima, ha aperto la sequenza; sia Matteo Giacchella che Niba, hanno raccontato i loro lavori intrattenendosi con il pubblico.

L'operazione diretta e condotta da Domenico Gioia curatore artistico ha come primo obiettivo quello di avviare un dialogo con il turista e l’abitante di Riccione, che abbia contenuti di carattere alternativo tramite un percorso culturale di avanguardia.

Sicuramente ha detto Gioia nel suo intervento non è facilissimo aprire il viatico dell’attenzione all’arte in una città dove l’imperativo è divertirsi, ma secondo il curatore Riccione ha delle potenzialità enormi ed è ora di sfruttarle, in quanto il divertimento ed il benessere hanno diverse facce.

Matteo Giacchella ha evidenziato le tematiche espresse nei corti, tra cui il rifiuto del consumismo e il rapporto tra uomo e tecnologia.

Inoltre, sempre Giachella ha illustrato come sia semplice ottenere ottimi risultati, nella realizzazione di materiale cinematografico con investimenti bassissimi.

Niba, si è simpaticamente intrattenuto con il pubblico dialogando sia con i giovanissimi che con gli adulti.

La serata è stata accompagnata da un buffet, offerto da alcune ditte marchigiane aderenti al network di promozione "le marche.it"

Domenico Gioia

marketing@noicultura.it

www.noicultura.it

www.cjac.it

www.myspace.com/domenicogioia

Associazione Culturale Noicultura

Corso Matteotti, 46

60035 Jesi (An)

Tel. 0731 842054

cell. 340 4591021

MOSTRA DI GUIDO STRAZZA

    Guido Strazza

    Opere 1958-2008



    Museo della Grafica

    Pisa, Palazzo Lanfranchi

    16 giugno – 16 ottobre 2009



    Con la mostra Guido Strazza. Opere 1958-2008, il Museo della Grafica presenta l'opera di uno dei maggiori protagonisti dell'arte italiana del secondo '900.

    Dalla prima maturità alla colma stagione odierna: cinquant'anni di pittura, disegno, incisione racconta questa grande mostra antologica che il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi di Pisa dedica a Guido Strazza, uno dei principali e più rigorosi interpreti della ricerca astratta in Italia nella seconda metà del ventesimo secolo, e certamente il maggiore nostro incisore del tempo, che ha saputo far progredire di conserva la teoresi e la pratica della tecnica incisoria.

    La prima maturità si dà per Strazza a Milano, sullo scadere degli anni Cinquanta: al termine d'un lungo peregrinare che l'ha portato a vivere e ad esporre in Sud America (personali a Lima, Santiago, San Paolo, Rio de Janeiro) e, di ritorno in Italia, al Cavallino di Venezia, città dove ha fissato per alcuni anni la dimora. A Milano, poi, nel clima tardo-informale che prende atto insieme di Wols e di Michaux, viene un linguaggio tutto personale, che affida al segno, nato per autonoma necessità di forma, il compito di svelare la traccia sull'oggi di una memoria, del ricordo di un evento avvistato in prossimità della natura e della storia: come sarà poi durevolmente in Strazza. Preziosi documenti di questo periodo sono anche alcune opere su carta che l'artista dona al Gabinetto Disegni e Stampe dell'Università di Pisa istituito da Carlo Ludovico Ragghianti.

    Vengono allora le Metamorfosi, poi gli Orizzonti olandesi (nati, spogli e silenziosi, in un soggiorno ad Amsterdam che culminerà, nel '61, in una personale allestita allo Stedelijk Museum), quindi – in un ritorno improvviso di vaga allusività naturalistica – il Giardino delle Esperidi: ciclo cui Strazza dà vita a Roma, dove si è trasferito all'inizio degli anni Sessanta e dove, con un assiduo lavoro condotto presso la Calcografia Nazionale, porterà al culmine il suo proposito di trasporre nell'incisione l'assolutezza, l'incontaminata purezza della luce (sono di questo tempo i cicli del Ricercare e della Trama quadrangolare). Allo scadere dell'ottavo decennio, il nascondimento e il peso oscuro del tempo si posano infine su quelle luci caste e purissime: vengono allora i Segni di Roma, in cui la memoria e l'ombra, forse accompagnata da un sentimento di rimpianto e di malessere, tornano a farsi egemoni.

    Tutti questi cicli, fino a quelli suoi forse più noti (i Cosmati) e agli ultimissimi (gli Archi) sono esposti al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, in una mostra che si qualifica come una delle più impegnative allestite dall'artista nella ormai lunga carriera.


    Curata da Fabrizio D'Amico, Antonio Pinelli e Alessandro Tosi, la mostra Guido Strazza. Opere 1958-2008 è accompagnata da un catalogo edito dalla casa editrice Plus.

    Nell'occasione sarà proiettato un filmato con un'intervista all'artista.

      Note biografiche

      Guido Strazza nasce a Santa Fiora (Grosseto) nel 1922.

      Inizia l'attività artistica dopo un incontro con F.T. Marinetti che vede i suoi lavori giovanili e lo invita a partecipare a mostre di Aeropittura (a Palazzo Braschi, Roma, e alla Biennale di Venezia, 1942).

      Nel 1946 si laurea in Ingegneria a Roma, ma presto abbandona la professione per dedicarsi completamente alla pittura. Nel 1948 parte per il Sud America (Perù, Cile, Brasile), dove dipinge ed espone (Biennale di San Paolo, 1951, 1953). A Lima è tra i promotori della "Agrupación Espacio", associazione di artisti e architetti con i quali partecipa al progetto per la ristrutturazione della città del Callao, distrutta da un terremoto. Si interessa di arte preincaica e cura una mostra della collezione archeologica Larco Herrera. A Rio de Janeiro, nello studio di Fayga Ostrower (1953), ha il suo primo contatto con la tecnica dell'incisione e incide le sue prime lastre.

      Nel 1954, rientrato in Italia, prende studio a Venezia e, nel 1957, a Milano dove risiede fino al 1963. Sono di questo periodo i "Racconti segnici", lunghe pitture in rotolo (Museum Ludwig di Colonia) e "Metamorfosi", studi sulle mutazioni delle forme realizzati nei cicli di pitture a tema: "Balzi Rossi" (Galleria del Naviglio, Milano 1956 – Galleria dell'Ariete, Milano 1958) e "Paesaggio Olandese" (Stedelijk Museum, Amsterdam 1961). Nel 1963, tornato a Roma, frequenta i laboratori della Calcografia Nazionale (1964-67) che il direttore Maurizio Calvesi ha aperto agli artisti interessati al linguaggio dell'incisione, nell'ambito di una rinnovata ricerca sul segno. Nel 1968 presenta alla Biennale di Venezia (sala personale) i risultati di quella esplorazione, impostata sul rapporto cangiante segno-luce (immagini su schermi mobili trasparenti) e in seguito sul rapporto luce-geometria, che troverà piena espressione nel ciclo di pitture e litografie "Ricercare" (1973).

      Nel 1974, chiamato dal Direttore Carlo Bertelli, torna in Calcografia Nazionale per impostare una didattica sull'incisione, che organizza e dirige per tre anni come ricerca di gruppo sul segno. Ne elabora i risultati ne "Il gesto e il segno", pubblicato da Vanni Scheiwiller (Milano 1979). Il rigore analitico degli ultimi lavori lascia progressivamente spazio a una gestualità esemplificata dai cicli di pitture e incisioni: "Trama quadrangolare" (Palazzo Reale, Milano 1979), "Segni di Roma" (Colonne, Muri, Trame, 1980-84) e, con più accentuata interazione tra geometria e colore, dalla serie dei "Cosmati" (Biennale di Venezia, 1984, sala personale), che gli valgono nel 1988 il Premio Feltrinelli per la grafica. Più recenti, le serie di pitture e incisioni "Archi" e "Orizzonti" (Galleria Stamperia Il Bulino, Roma 1998 e 2002), per le quali riceve nel 2003 il premio Feltrinelli per l'incisione, e "Segni" (Galleria Morone, Milano 2009).

      Ha insegnato incisione alla Calcografia Nazionale, all'Accademia di Belle Arti dell'Aquila, alla Wesleyan University (Connecticut USA) e all'Accademia di Belle Arti di Roma, della quale è anche stato direttore. È membro dell'Accademia Nazionale di San Luca e della Koninklijke Vlaamse Academie van België.



Per ulteriori informazioni e per eventuali richieste:

Carlo Allegretti
Comune di Pisa
328 0121481 c.allegretti@comune.pisa.it

Antonio D'Agnelli
Università di Pisa
338 8855730 comunicazione@unipi.it


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00184 Roma
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