"Peter Pan e l'Orizzonte dei Rossi"personale dello scultore Giorgio Bevignani
a cura di Valerio Dehò3 Luglio - 2 Agosto 2009
Fabbrica, Viale Carducci 119 Gambettola (FC)
Comunicato stampa:
Dal 3 Luglio al 2 Agosto 2009 si terrà a Gambettola (FC), presso la splendida sede espositiva Fabbrica diretta da Angelo Grassi, “Peter Pan e l’Orizzonte dei Rossi”, mostra di scultura contemporanea di grandi dimensioni dell’artista Giorgio Bevignani. (www.giorgiobevignani.com)
La mostra è ideata e promossa da Culturalia, ufficio di organizzazione e comunicazione di mostre d’arte ed eventi culturali, e dall’Associazione Culturale Melange. L’evento ha ottenuto il patrocinio di: Comune di Gambettola, Assessorato alla Cultura e Servizio Turismo della Provincia di Forlì-Cesena, Regione Emilia Romagna.
“Peter Pan e l’Orizzonte dei Rossi” nasce dall’incontro di due elementi convergenti: da un lato le grandi installazioni modulari a sospensione di Giorgio Bevignani, dall’altro gli ampi spazi offerti da Fabbrica, contenitore multifunzionale per le attività culturali sorto dal recupero dell’Ex Cementificio S.I.C.L.I. Oltre alla disponibilità di spazi adeguati ad accogliere opere d’arte di grande dimensione, la scelta di mantenere pressoché intatta l’originaria fisionomia dell’edificio ha rafforzato il dialogo tra la sede espositiva e le opere, realizzate per la maggior parte in cemento.
L’esposizione, che sarà affiancata da un vasto programma di eventi collaterali, si articolerà in un’opera inedita site specific - da cui deriva anche il titolo della mostra - e in una selezione antologica dei migliori lavori di Bevignani, tra cui Cirri, Pharma, Perpiero, Diaphora e altri.Tutte le opere consisteranno in grandi installazioni a sospensione composte da moduli sferoidali in cemento, dipinti a fresco con pigmenti secchi. Il fulcro del lavoro di Giorgio Bevignani è l’indagine sullo spazio, o meglio, il modellare lo spazio. In questa prospettiva i moduli hanno la funzione di distanziatori, servono cioè a misurare lo spazio, a renderlo percorribile, a disegnare pieni e vuoti mettendo in relazione elementi diversi. Ciò evidenzia anche la natura performativa delle opere, le quali, attraverso la composizione dei moduli, invitano il fruitore a vivere lo spazio secondo un disegno stabilito dall’artista.
Ciascuna delle installazioni lascia trasparire la complessità del substrato culturale ed emotivo da cui trae origine ma si risolve in un impatto visivo semplice ed immediato La struttura modulare riporta intuitivamente al mondo della fisica quantistica, della matematica - il numero dei moduli non è quasi mai casuale, ad esempio in Cirri i moduli sono 144, primo quadrato delle serie di Fibonacci - ma anche alla filosofia e alla storia dell’arte - non è casuale l’utilizzo della tecnica a fresco per la colorazione dei moduli. La poetica di Giorgio Bevignani non mira infatti ad occuparsi del quotidiano ma tende a tematiche universali, extraumane cercando un punto di vista libero dall’interesse umano, una sorta di osservazione pura.
Esemplificativo del modus operandi di questo artista è senz’altro “Peter Pan e l’Orizzonte dei Rossi”, l’opera appositamente ideata e realizzata per Fabbrica. Si tratta di una grande installazione costituita da una spirale di rete metallica sospesa, su cui sono disposti centinaia di moduli sferoidali di varie dimensioni. La struttura portante è realizzata in ferro, mentre i moduli, cuciti con filo di ferro - quasi a dare l’impressione di un ricamo su stoffa - sono in cemento dipinto a fresco nelle tonalità del rosso addizionato di fluoro. L’uso del fluoro nella colorazione dei moduli crea due effetti visivi differenti in relazione al viraggio dei pigmenti esposti alla luce naturale o alla lampada ultravioletta. Nel complesso, l’opera si sviluppa per 5 metri in altezza e 18 in lunghezza, creando un impatto visivo spettacolare e suggestivo. L’andamento ritmico e discontinuo della spirale simboleggia il tempo mentre i moduli imprigionati nella rete metallica rappresentano la materia geologica che scandisce le ere, una sorta di pulviscolo che si irradia in una sottile fascia luminescente. L’effetto finale sarà quello di una spirale che correndo in lungo il cretto architettonico esistente apparirà come un pulviscolo stellare emerso per erosione.
Allo scopo di creare la massima visibilità per quella che si preannuncia come la più importante personale di Giorgio Bevignani mai allestita fino ad oggi, unitamente alla volontà di dare il meritato risalto ad una sede espositiva straordinaria ed unica nel suo genere, la manifestazione prevede una serie di eventi culturali che si svolgeranno durante tutti i fine settimana del periodo espositivo. In particolare la scelta è stata quella di coinvolgere alcune realtà territoriali di alto profilo oltre a operatori teatrali, musicisti e performers. Tra gli eventi collaterali figurano: un concerto di musica sperimentale di Compagnia d’Arte Drummatica; uno spettacolo teatrale; una performance di danza contemporanea della Compagnia di Ferrara diretta da Stefano Babboni e una serata di degustazione enogastronomia di prodotti biologici locali. Inoltre venerdì 3 Luglio, durante la serata inaugurale, si terrà un Light Show accompagnato da dj set. Per l’occasione l’artista stesso ha realizzato un’opera site specific: si tratta di un lavoro ad acquarello realizzato a partire da alcune foto di Fabbrica, che è stato poi riportato su video e sarà proiettato in loop sulla facciata principale dell’edificio creando un suggestivo effetto di luci. L’evento sarà curato da Giorgio Bevignani in collaborazione con Piero Santi; seguirà live music.
Giorgio Bevignani, nato a Città di Castello (PG) nel 1955, attualmente vive e lavora a Bologna. Dal 1990 al 1993 ha vissuto e lavorato a New York, dove ha esposto per la galleria 39 Mercer Street, e dove è stato notato dal celebre gallerista Leo Castelli. Nel 1995 ha trascorso un periodo in Colombia realizzando la personale “Pinturas”, a cura di Marta Elena Cardinal Arango presso la galleria Diners di Santafé. Nel 1999 è stato selezionato dall’emittente televisiva WDR e dall’Istituto di Cultura Italiana di Colonia per rappresentare l’Italia nella mostra collettiva “Coincidences”, presso l’Ignis Kulturzentrum. Tra le mostre personali più recenti vanno ricordate: “INFINIt0” a cura di Francesca Pietracci, 2009, Bibliothè Contemporary Art, Roma; “Stick out like a sore thumb”, installazione per Artefiera OFF 2008, Bologna; “Shapes”, a cura di Isabella Falbo, 2006, Atelier Bevignani, Castel San Pietro Terme. Tra le collettive: “A certain Form of Heaven / Male” a cura di Isabella Falbo, 2007, galleria Artsinergy, Bologna; e “Premio Città di Novara” 2008, in occasione del quale Giovanni Cordero gli conferisce il premio per l’opera. Opere di Giorgio Bevignani sono presenti ad Ancona, Bologna, Imperia, Milano, New York, Roma, Reggio Emilia, Santafé di Bogotà, Siena, Strasburgo.
Fabbrica è tra i venti siti archeologici industriali presenti in Italia e costituisce uno dei migliori esempi di riconversione di un edificio storico in contenitore multifunzionale dedicato all’arte, al design, alla musica e allo spettacolo. La struttura è stata completamente recuperata grazie ad Angelo Grassi, attuale proprietario, il quale ha restituito al pubblico seimila metri quadri di spazi interni e cinquemila metri quadri di area esterna, mantenendo praticamente inalterata l’originaria natura e fisionomia dell’edificio.
Progetto ideato, realizzato, organizzato e promosso da: CULTURALIA di Norma Waltmann Ufficio di organizzazione, coordinamento e comunicazione per la realizzazione del progetto a Bologna.
In collaborazione con Associazione Culturale “Melange - contemporary life”
Con il sostegno della galleria d’arte contemporanea: Contemporary Concept - Bologna - Direz. Gaetano La Mantia
INFO e UFFICIO STAMPA Culturalia Di Norma Waltmann
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