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lunedì 27 ottobre 2008

ROMAEST: Mongelli, mostra “Arte e Scienza”

Invito alla stampa

A ROMAEST arriva Mongelli con la mostra "Arte e Scienza".

Giovedì 30 ottobre alle ore 12,00 incontro con la stampa. Partecipano: Il Maestro Alfio Mongelli, il dott. Federico Cimbelli, Direttore di ROMAEST, la dott.ssa Alessia D'Epiro, Direttore artistico della rassegna GallerArt. Seguirà aperitivo.

Si terrà dal 30 ottobre al 5 dicembre presso il Centro Commerciale ROMAEST (uscita Ponte di Nona dalla Roma – L'Aquila) la mostra "Arte e Scienza", con opere del Maestro Alfio Mongelli, unico scultore italiano presente a Pechino in occasione delle ultime Olimpiadi con la sua maxi scultura H2O, una monumentale opera dedicata all'acqua che è stata allestita in modo permanente davanti all'avveniristico Water Cube.

Nelle sculture di Mongelli, la logica scientifica viene resa fruibile ed estrinsecata attraverso l'arte, grazie ad una evidente leggibilità spaziale delle sue formule matematiche e chimiche, di assiomi biologici e di leggi astronomiche. Mongelli è oggi uno degli artisti più noti e dinamici dello scenario romano e nazionale, le sue opere sono in tutto il mondo, a rappresentare l'arte italiana ed una lettura originale della scienza e dell'uomo.

La mostra, la prima del genere a Roma, è patrocinata dal Comune di Roma e fa parte della rassegna GallerArt, coordinata da Alessia D'Epiro, che porterà al Centro Commerciale Roma Est iniziative ed eventi culturali di alto profilo.

" Siamo convinti che sempre di più il Centro Commerciale non possa essere pensato solo come riferimento per lo shopping e per il consumo. Oggi il Centro è diventato a tutti gli effetti un pezzo di città, una piazza di nuova concezione, nella quale le persone si incontrano, parlano, si confrontano. Non più un "non luogo" quindi, ma un nodo del tessuto connettivo e comunitario, che deve quindi essere riempito di contenuti nuovi. E questi contenuti non possono che essere anche quelli della cultura e dell'arte. – ha dichiarato Federico Cimbelli – Con Mongelli non vogliamo solo proporre una mostra, ma una idea ed una riflessione sul rapporto tra arte e scienza, tra uomo e scienza, tra lo spazio ed il pensiero. Per questo ci sembra che sia un ottimo connubio quello tra Mongelli e ROMAEST.".

Disponibili su richiesta le fotografie delle opere esposte.


--
dott.ssa Arianna Fioravanti
In Media Res Comunicazione srl
fioravanti@inmediarescomunicazione.it

Donne create in Italia

Buongiorno,

mi pregio di segnalarvi un importante evento artistico a cui prenderò parte dal 31 ottobre al 2 novembre 2008.
Questo evento gode dei seguenti patrocini: Istituto italiano di cultura a New York, Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, Provinca di Reggio Calabria, Prefettura di Reggio Calabria, Consigliera Pari Opportunità, Comune di Reggio Calabria, Movimento Rosa Donne di San Luca, Presidenza del Consiglio Regionale, Ministero dei Beni Culturali.
Qui sotto riporto una breve descrizione del progetto.

Gli artisti sono invitati alla collaborazione di un evento artistico davvero speciale.
Dal 31 ottobre fino al 2 novembre, tutti gli artisti si incontreranno e vivranno insieme in un B&B per poter parlare del progetto artistico e accedere al paesino di San Luca, per decenni segnato dalla \'ndrangheta, ognuno con i propri mezzi espressivi per interpretare l'essenza delle donne che collaborano con il Movimento Rosa delle Donne di San Luca.
Le opere confluiranno in una esposizione a New York, dal titolo "XX Women made in south Italy – Donne create in Italia" e poi presso il Palazzo della Provincia di Reggio Calabria.
La regione Calabria con questo evento artistico mai stato fatto prima, vuole comunicare all'Italia e al mondo che San Luca, in passato punto focale della \'ndrangheta, oggi è un paese che si sta risanando e che vuole la pace.
Al Movimento delle Donne di San Luca e alla sua fondatrice, nonché collaboratrice dell'Accademia di Reggio, Rosy Canale, è stato conferito il Premio del Giugno Locrese anche conosciuto come Premio Paolo Borsellino, Premio che viene conferito come segno di "ammirazione, gratitudine ed affetto a quelle personalità italiane che hanno offerto una testimonianza d\'impegno, di coerenza e di coraggio particolarmente significativa nella propria azione sociale e politica contro la violenza e l\'ingiustizia, ed in modo particolare per l\'impegno profuso in difesa e per la promozione dei valori della libertà, della democrazia e della legalità".
Molte delle donne di San Luca ancora oggi non hanno ben capito cosa significhi ricevere un simile riconoscimento, ma questo ha fatto storia.
La notizia è rimbalzata su tutti i quotidiani, riviste mensili e sulle emittenti televisive di tutto il mondo.
Ad inizio ottobre il "Los Angeles Times" ha dedicato a questo e alla storia di Rosy Canale (che presto della sua esperienza pubblicherà un libro) un incredibile reportage. Anche "Il Sole 24" il 3 ottobre 2008 ha dedicato un articolo a questa vicenda.

La conferenza stampa avrà luogo venerdì 31 ottobre alle 12.00 presso il palazzo della provincia di Reggio Calabria. Presenzieranno il Prefetto di Reggio Calabria, gli artisti e i curatori.

Per maggiori informazioni potete consultare il mio sito al link
http://www.nicolabettale.com/?go=user_pages/agenda_user&login=bett&expo_id=52615&section=detail



Da: Ni.Be. Photography <ni.be_ph@libero.it>

Enzo Cucchi: “LE DONNE SONO ENTRATE NELL’ARTE, ANDIAMO DALL’ALTRA PARTE”

ENZO CUCCHI

foto: Andrea Malizia

"LE DONNE SONO ENTRATE NELL'ARTE, ANDIAMO DALL'ALTRA PARTE"

FONDAZIONE VOLUME!

Roma, Via San Francesco di Sales 86|88

Inaugurazione 30 ottobre 2008

A cura di

Angelo Capasso ed Emanuela Nobile Mino

Il 30 ottobre la Fondazione Volume! presenta il lavoro che Enzo Cucchi ha espressamente concepito per lo spazio di Via San Francesco di Sales.

L'intervento riassume in sé un esaustivo tracciato delle direzioni d'indagine che Cucchi ha sviluppato negli anni - dal suo debutto ufficiale nell'ambito artistico internazionale fino ad oggi – permettendo di apprezzare la sorprendente varietà e ricchezza iconografica della sua opera che, ad una rivisitazione in chiave contemporanea della figurazione accosta, da sempre, un'attenta meditazione sulle esperienze delle avanguardie storiche.

L'intervento progettato per la Fondazione Volume! si presenta non solo come operazione estetica specificatamente immaginata per e sul luogo, ma anche come gesto caricato di intenti politici. L'idea è quella di far sì che l'opera scenda in strada, interagisca concretamente con la realtà circostante e amplifichi il suo contesto specifico (lo spazio espositivo) al di fuori del perimetro deputato connettendosi agli edifici adiacenti – in primis con la dirimpettaia "Casa delle Donne" – tentando non solo di attivare un dialogo con il contesto culturale e topografico dell'area, ma di riaccendere uno scambio dialettico attorno ad argomentazioni di stampo socio-politico (ruoli, poteri, strategie, classificazioni, pregiudizi), per cercare di decodificarne i codici attraverso un approccio intellettuale.

L'intervento si arricchisce della straordinarietà di una "manovra" inedita che Cucchi ha visualizzato come parte integrante del progetto immaginando di attribuire mobilità al proprio lavoro dotandolo di una reale funzionalità. La grande anta (la cui foggia richiama l'immagine di una casa vista in prospettiva, iconografia che spesso ricorre nelle opere pittoriche di Cucchi) apposta in corrispondenza dell'ingresso della Fondazione, potrà alternativamente aprirsi sulla strada, arrivando ad impedirne temporaneamente la percorribilità ancorandosi all'edificio antistante, e chiudersi, sbarrando l'accesso allo spazio espositivo. La forza visionaria dell'immaginario di Cucchi si materializza in una mastodontica macchina da festa che, oltre a mettere in atto un collegamento concreto tra il luogo dell'arte e l'ambito urbanistico, rimanda, idealmente, all'usanza barocca di utilizzare la strada come luogo di celebrazione collettiva che prevedeva e favoriva la partecipazione attiva della popolazione nel rituale di mobilitazione di sculture sceniche e macchinose concepite appositamente per eventi cerimoniali o commemorativi, sia religiosi che politici.

L'anta trascina con se sulla strada una delle trasposizioni più autentiche ed intriganti del segno simbolico di Cucchi: la scultura in bronzo, declinata in forma di "idoli" che, a mo' di borchiatura, contrassegnano il perimetro dell'opera come frammenti di rappresentazioni autonome e autosufficienti.

Il bronzo – per il modo aspro con cui il segno in questo si afferma - è la materia il modo più congruo a tradurre in forma tridimensionale certe prerogative espressive che Cucchi solitamente mette in atto nel disegno.

Le due diverse modalità tecniche sembrano, infatti, allo stesso modo, da un lato assecondare la libertà indisciplinata del suo segno grafico - che domina se stesso auto censurandosi nel vuoto dei pertugi viziosi delle fenditure del bronzo come nella profusione ossessiva del tratto sulla carta - dall'altro, assolvere la necessità che questo ha di "riposare", che soddisfa indistintamente annidandosi nel buio delle cesellature della materia, come implodendo nel nero degli strati inchiostrati nel disegno.

Per la mostra a Volume! l'artista ha ideato un catalogo-oggetto, prodotto in edizione limitata: un nastro lungo 5 mt che riporta su un lato lo slogan che dà il titolo alla mostra, sull'altro la riproduzione di alcuni degli idoli bronzei.



ENZO CUCCHI

Morro d'Alba (Ancona) 1949. Vive e lavora tra Roma ed Ancona.

Considerato l'artista più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia, Enzo Cucchi diviene, a partire dagli anni Ottanta, artista di fama internazionale. Già dalla fine degli anni Settanta l'artista, trasferitosi a Roma e abbandonata momentaneamente la poesia per dedicarsi quasi esclusivamente alle arti visive, entra in contatto con gli artisti Francesco Clemente e Sandro Chia, con i quali instaurerà uno scambio dialettico ed intellettuale.

La pittura è per Enzo Cucchi mezzo di aggregazione di più forme, di più concetti, di più materiali, si avvale dell'espressione invasiva del gesto, attraverso il quale la tela assurge a ricettacolo di immagini e pensieri, veicoli di un discorso frastagliato in mille sospensioni. La presenza di simboli disparati, di matrice classica o onirica, strappati all'attualità o alla memoria, si sovrappongono e dialogano sul tessuto cromatico da cui sembrano, in concomitanza, emergere. La perdita delle coordinate spazio temporali e l'incursione continua nel territorio culturale e in quello delle emozioni, coincidono con un indisciplinato uso dei colori, addensati, poi stirati, violenti, poi accennati, e con una sperimentazione ad ampio raggio delle tecniche artistiche, dalla pittura alla ceramica, al mosaico, al bronzo. L'interesse per l'interazione tra arti e discipline diverse ha portato, infatti, l'artista a muoversi in ambiti diversi (dalle arti visive all'architettura, al design, alla moda), e a cogliere l'importanza e la fertilità di alcuni incontri. E' da tali intuizioni che nascono le collaborazioni con Alessandro Mendini ed Ettore Sottsass per l'ideazione di progetti editoriali (I Disuguali, progetto di Cucchi e Sottsass dell'edizione periodica di tavolette in ceramica), la realizzazione di opere a quattro mani e la condivisione di esperienze espositive.

Negli ultimi anni, ben quattro opere permanenti sono state appositamente realizzate dall'artista per quattro diverse città: il mosaico per il Museum of Art di Tel Aviv, la ceramica monumentale per l'Ala Mazzoniana della Stazione Termini a Roma, i due lavori in ceramica per la Stazione Salvador Rosa, progettata da Mendini, nella metropolitana di Napoli e il mosaico per l'aula delle udienze del nuovo Palazzo di Giustizia di Pescara. Lavori che dimostrano come l'attualità di un linguaggio fondato sul cortocircuito tra forza narrativa del segno e seduzione formale della materia, possa rapportarsi con la complessità dello spazio urbano e con i singoli contesti culturali con i quali questo entra in comunicazione.

Tra i lavori significativi in questo senso vanno inoltre citati gli affreschi della Cappella di Monte Tamaro, vicino a Lugano, progettata dall'architetto Mario Botta (1992 - 1994) e l'ideazione del sipario del teatro La Fenice di Senigallia (1996).

Enzo Cucchi ha realizzato numerose mostre personali, e ha preso parte a mostre collettive, nei più importanti spazi espositivi italiani e stranieri come la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli, Rivoli (To), il Palazzo Reale di Milano, il Sezon Museum of Art di Tokyo, l'Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Il Musèe d'art modern di Saint-Etienne Metropole. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui La Biennale Internazionale d'arte di Venezia, Documenta a Kassel, la Quadriennale d'Arte di Roma. Le sue opere si trovano nelle maggiori collezioni museali del mondo e nelle più prestigiose collezioni private nazionali e internazionali. Nel 2007 il Museo Correr di Venezia ha celebrato l'opera di Enzo Cucchi dedicandogli una mostra monografica inauguratasi in concomitanza con l'apertura della 52a Biennale Internazionale d'arte.

L'archivio ufficiale di Enzo Cucchi è consultabile presso il Castello di Rivoli - Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli (To).

Nella sede degli uffici della Fondazione Volume!, in via dell'Anima 15, sarà esposta un'opera dell'artista e alcuni scatti fotografici di Andrea Malizia che ritraggono particolari del lavoro di Enzo Cucchi.







FONDAZIONE VOLUME!

Roma, Via San Francesco di Sales, 86| 88

press@fondazionevolume.com

tel./fax+39066892431

CASTELLO DI RIVARA 4 NOVEMBRE 2008

Esercizi

Martedì 4 novembre 2008

Dalle ore 19.00

Fino al 10 dicembre 2008

Orari: Sab/dom 10.30-12.30; 15.00-18.00

(telefonare al num. 0124 31122 per prenotare la visita)


In occasione di Artissima 15, il Castello di Rivara propone, nelle sale del castello medievale, una serie di piccole personali, intime, raccolte e intense, ognuna raccontata in una sola stanza, dedicate ad artisti che hanno collaborato con Franz Paludetto in passato e che tornano ad occupare gli spazi rinnovati del castello, affiancati da artisti che si trovano per la prima volta a confrontarsi con il luogo.

Carlo Gloria con l'installazione pittorica Radical chic, dialoga con un suo lavoro precedente realizzato nel vano scale del castello medievale, con un campionario di personaggi che ruota attorno ad una figura centrale, svelando la propria natura comune. Alle pareti di un ironico boudoir, Titti Garelli costruisce due fiabe erotiche e leggere, tratteggiate su tele libere di grandi dimensioni e contraddistinte dal consueto gusto per il particolare bizzarro e per il sapore dissacratorio e scanzonato, dal titolo Le guardiane delle oche, curata da Linda Giusti.

Gosia Turzeniecka riempie lo spazio della sala a lei dedicata con una installazione di nuovi lavori, mentre Carlo D'Oria occupa il terrazzo del castello con i suoi ingranaggi in bronzo, terracotta e resina, entrambe curate da Diletta Benedetto.

La città dei clochard si aggiunge a Campo 6 nelle sale al piano superiore per confermare la potenza espressiva delle grandi sculture architettoniche in cartone dal titolo Quando scultura fa rima con architettura dell'artista romano Gilberto di Stazio. Domenico David presenta l'ultima serie di dittici dal titolo Minimi miracoli, pubblicati sul catalogo a cura di Elena Pontiggia, Prearo edizioni, mentre Agnese Guido allestisce nella sala di fianco My own private idols, tecnica mista su tela di dimensioni variabili.

Enzo Bodinizzo presenta un suo lavoro inedito, a cura di Franz Paludetto, composto da elementi, oggetti, suggestioni raccolte in più di vent'anni vissuti intensamente tra il mondo dell'arte e quello del sociale, Carlo Bernardini buca i volumi del piano superiore delle Scuderie in un intreccio di fibre ottiche luminose, le Interrelazioni nello spazio.

Infine una serie fotografica curiosa ed inedita, curata personalmente da Franz Paludetto, che contiene immagini dall'archivio del mitico gallerista Alexandre Jolas, di Man Rey e di Andy Warhol. Oltre alla serie di lavori dell'artista ceco Vaclav Jirasek.








In concomitanza:

Giancarlino Benedetti presenta martedì 4 novembre alle ore 21, la commedia Fracasso e Silenzio scritta insieme a Laura Rosso, nell'ambito della mostra inaugurata al Castello di Rivara il 4 ottobre 2008 La Stracciarola.

Fausto delle Chiaie, Finalmente dentro

Ufficio stampa:

info@castellodirivara.it – Tel/fax 0124 31122



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contemporary artpress <contemporaryartpress@gmail.com>

MoMant: manifestazione per Carpi

MoMAnt
Mostra mercato
nazionale
dipinti
antichi e moderni

24-26 ottobre 2008
Palazzo dei Pio, Carpi




Il MoMant: una manifestazione per Carpi

Bilancio decisamente positivo per il MoMant - la Mostra Mercato di Alto Antiquariato dedicata ai dipinti antichi - conclusasi domenica 26 ottobre al Palazzo dei Pio di Carpi.
L'evento, unico del suo genere, ha saputo distinguersi non solo per la qualità dell'offerta proposta ai visitatori, ma anche per l'ambientazione suggestiva in cui sono stati presentati i dipinti.

Una formula che è stata apprezzata dal grande pubblico che ha affollato le stanze del Castello, soprattutto nelle giornate di sabato e domenica. Visitatori interessati che sono arrivati da ogni parte di Italia per ammirare le opere proposte da alcune delle migliori Gallerie d'arte del paese.
Essendo una mostra mercato, è positivo anche il bilancio delle vendite, visto che durante la tre giorni del MoMant sono state trattate opere il cui valore superava i 300.000 Euro.
Successo anche per l'apertura di Palazzo Foresti – evento correlato al MoMant – che ha visto raddoppiare le visite guidate per rispondere alla grande interesse dimostrato dai visitatori.

La prima edizione del MoMant si chiude quindi con i migliori auspici per la prossima edizione. La formula innovativa - portare l'arte nei luoghi dell'arte, come il Castello di Carpi - è sicuramente vincente. Offrire a Carpi l'opportunità di esprimere la propria capacità ricettiva, anche con settori di alto livello, come il miglior antiquariato, è sicuramente un investimento che non può che portar benefici a tutta la città.



Maggiori informazioni:
SGP Eventi
Tel. 059 643 664
Tel. 3482304484


sgp@carpi.net

giovedì 23 ottobre 2008

SISSA: SPACE ART UNIVERSO IN MOSTRA DA DOMENICA 26 OTTOBRE

23 ottobre 2008

SPACE ART

Da domenica 26 ottobre l'Universo in mostra al Science Centre

Immaginario Scientifico di Trieste

Paolo Salucci, astrofisico della Sissa: «Unendo la cosmologia al mondo delle arti, presentiamo la bellezza dell'Universo»

Space Art, l'Universo in mostra. Aprirà i battenti domenica 26 ottobre e sarà visitabile ogni domenica dalle 10 alle 20 fino al 28 dicembre, presso il Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste, museo della scienza interattivo e multimediale del Friuli Venezia Giulia.

L'esposizione multimediale è organizzata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati in collaborazione con l'Osservatorio astronomico di Trieste, il Dipartimento di astrofisica dell'Università degli Studi di Trieste e l'Università di Durham.

Immagini straordinarie dell'Universo, ottenute mediante i grandi telescopi situati sia a terra sia nello spazio, e spettacolari simulazioni delle strutture cosmiche documentano le più recenti scoperte nel campo dell'astrofisica accompagnando i visitatori in un viaggio affascinante tra arte e scienza.

«Space Art - illustra il curatore scientifico Paolo Salucci, astrofisico della Sissa - presenta i misteri dell'Universo sotto una nuova luce, unendo arte e cosmologia. Gli autori delle videoinstallazioni sono alcuni tra gli oltre 80 scienziati del calibro internazionale, provenienti dalle più importanti università italiane e straniere, presenti a Trieste, alla Sissa, in occasione del workshop Novicosmo 2008: The Impact of Simulations in Cosmology and Galaxy Formation. E proprio a conclusione del workshop abbiamo voluto inaugurare l'esposizione, che aprirà al pubblico da domenica prossima fino al 28 dicembre».

«Attraverso la mostra – continua Salucci – desideriamo far incontrare scienza e società attraverso la bellezza del Cosmo e la capacità di simulare l'Universo».

Il percorso della mostra prevede l'immersione del visitatore in un'atmosfera suggestiva, creata dalle simulazioni cosmologiche, mentre il Wide World Telescope lo guiderà alla scoperta del misterioso fenomeno della materia oscura.

«L'obiettivo - conclude Salucci - è incuriosire, affascinare e coinvolgere un pubblico eterogeneo: lo studente e l'appassionato di cosmologia per il valore e l'accuratezza scientifica della mostra, bambini e adulti che potranno osservare il cosmo con occhi diversi e divertirsi in maniera intelligente, l'artista che potrà farsi sedurre dall'incomparabile bellezza dell'Universo in un gioco di luci e colori che si sussegue lungo l'intero percorso».

--  Simona Regina  Ufficio Comunicazione SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Via Beirut 2/4 34014 Trieste Phone: +39 040 3787 557 Email: regina@sissa.it 

Apre il MoMant


MoMAnt
Mostra mercato
nazionale
dipinti
antichi e moderni

24-26 ottobre 2008
Palazzo dei Pio, Carpi



Didascalie foto:

Gianfranco e Stefano Iotti Antiquari
Reggio Emilia
Attribuita a Pietro Paltronieri – il Mirandolese – (Mirandola, 1673 – Bologna, 1741), Paesaggio con rovine architettoniche e viandanti, coppia di tempere, cm. 250 x 160

Galleria d'Arte Bentivegna
Montecatini Terme
Vincenzo Irolli (Napoli, 1860 – 1949), FIGURA CON ORCIO, olio su tela, cm. 50 x 70
Varie pubblicazioni.

Luigidiciotto di Margherita Manfredi
Piacenza
Bartolomeo Arbotori (Piacenza, 1594 – 1676), NATURA MORTA, olio su tela cm 110 X 150
Il dipinto è stato confermato da Alberto Crispo, Ferdinando Arisi e Lanfranco Ravelli.


Comunicato stampa:

Apre il MoMant
Da venerdì 24 a domenica 26 ottobre, il Palazzo dei Pio di Carpi ospita la prima edizione della Mostra Mercato di Alto Antiquariato dedicata ai dipinti antichi. Unica in Italia, il MoMant, offre una vetrina importante della pittura che va dal Seicento al Novecento storico.
Il salone è aperto nelle sale del Castello di Carpi, P.zza Martiri 68, dalle ore 10:00 alle ore 20:00.

L'arte del MoMant nel Castello dei Pio
Più di venti fra i più importanti antiquari del paese espongono nelle sale affrescate tra la metà del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, per mano di Giovanni del Sega e Bernardino Loschi, pittori di corte di Alberto III Pio, signore di Carpi.
Sono gli ambienti del Palazzo dei Pio, appena tornati all'antico splendore di corte rinascimentale, grazie ad un imponente restauro iniziato nel 2003. E' questa la suggestiva ambientazione in cui si viene a trovare il visitatore del MoMant, che camminando all'interno della mostra viene coinvolto in una esperienza profonda sia dal punto di vista artistico, storico ed estetico.

Le importanti opere in mostra
La pittura, soprattutto quella antica, è l'ambito del mercato dell'antiquariato che gode di maggior vitalità. Uno studio di Nomisma, riporta infatti, che il 46% delle compravendite del settore sono rappresentate dai dipinti. Il MoMant di Carpi si pone, in questo senso, come una delle più importati vetrine per tutti i collezionisti e gli appassionati di antiquariato, visto il valore delle opere esposte e l'importanza delle gallerie che vi partecipano.
Fra gli artisti di primo piano, le cui opere si possono ammirare a Carpi in questi giorni, ricordiamo Giovanni Serodine (1594-1631), Luca da Reggio (1605-1654), Francesco Simonini (1561-1629), Jan Cossiers (1600-1675) e Simone Cantarini (1612-1648). Anche i preraffaelliti e la pittura neoclassica fanno parte della mostra con Vincenzo Capobianchi (1863-1928), Ettore Forti (1880-1920) e George Edward Robertson (1864-1920), questi ultimi particolarmente ricercati sul mercato.


Maggiori informazioni:
SGP Eventi
Tel. 059 643 664
Tel. 3482304484
SGP <sgp@carpi.net>

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