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lunedì 27 ottobre 2008

Enzo Cucchi: “LE DONNE SONO ENTRATE NELL’ARTE, ANDIAMO DALL’ALTRA PARTE”

ENZO CUCCHI

foto: Andrea Malizia

"LE DONNE SONO ENTRATE NELL'ARTE, ANDIAMO DALL'ALTRA PARTE"

FONDAZIONE VOLUME!

Roma, Via San Francesco di Sales 86|88

Inaugurazione 30 ottobre 2008

A cura di

Angelo Capasso ed Emanuela Nobile Mino

Il 30 ottobre la Fondazione Volume! presenta il lavoro che Enzo Cucchi ha espressamente concepito per lo spazio di Via San Francesco di Sales.

L'intervento riassume in sé un esaustivo tracciato delle direzioni d'indagine che Cucchi ha sviluppato negli anni - dal suo debutto ufficiale nell'ambito artistico internazionale fino ad oggi – permettendo di apprezzare la sorprendente varietà e ricchezza iconografica della sua opera che, ad una rivisitazione in chiave contemporanea della figurazione accosta, da sempre, un'attenta meditazione sulle esperienze delle avanguardie storiche.

L'intervento progettato per la Fondazione Volume! si presenta non solo come operazione estetica specificatamente immaginata per e sul luogo, ma anche come gesto caricato di intenti politici. L'idea è quella di far sì che l'opera scenda in strada, interagisca concretamente con la realtà circostante e amplifichi il suo contesto specifico (lo spazio espositivo) al di fuori del perimetro deputato connettendosi agli edifici adiacenti – in primis con la dirimpettaia "Casa delle Donne" – tentando non solo di attivare un dialogo con il contesto culturale e topografico dell'area, ma di riaccendere uno scambio dialettico attorno ad argomentazioni di stampo socio-politico (ruoli, poteri, strategie, classificazioni, pregiudizi), per cercare di decodificarne i codici attraverso un approccio intellettuale.

L'intervento si arricchisce della straordinarietà di una "manovra" inedita che Cucchi ha visualizzato come parte integrante del progetto immaginando di attribuire mobilità al proprio lavoro dotandolo di una reale funzionalità. La grande anta (la cui foggia richiama l'immagine di una casa vista in prospettiva, iconografia che spesso ricorre nelle opere pittoriche di Cucchi) apposta in corrispondenza dell'ingresso della Fondazione, potrà alternativamente aprirsi sulla strada, arrivando ad impedirne temporaneamente la percorribilità ancorandosi all'edificio antistante, e chiudersi, sbarrando l'accesso allo spazio espositivo. La forza visionaria dell'immaginario di Cucchi si materializza in una mastodontica macchina da festa che, oltre a mettere in atto un collegamento concreto tra il luogo dell'arte e l'ambito urbanistico, rimanda, idealmente, all'usanza barocca di utilizzare la strada come luogo di celebrazione collettiva che prevedeva e favoriva la partecipazione attiva della popolazione nel rituale di mobilitazione di sculture sceniche e macchinose concepite appositamente per eventi cerimoniali o commemorativi, sia religiosi che politici.

L'anta trascina con se sulla strada una delle trasposizioni più autentiche ed intriganti del segno simbolico di Cucchi: la scultura in bronzo, declinata in forma di "idoli" che, a mo' di borchiatura, contrassegnano il perimetro dell'opera come frammenti di rappresentazioni autonome e autosufficienti.

Il bronzo – per il modo aspro con cui il segno in questo si afferma - è la materia il modo più congruo a tradurre in forma tridimensionale certe prerogative espressive che Cucchi solitamente mette in atto nel disegno.

Le due diverse modalità tecniche sembrano, infatti, allo stesso modo, da un lato assecondare la libertà indisciplinata del suo segno grafico - che domina se stesso auto censurandosi nel vuoto dei pertugi viziosi delle fenditure del bronzo come nella profusione ossessiva del tratto sulla carta - dall'altro, assolvere la necessità che questo ha di "riposare", che soddisfa indistintamente annidandosi nel buio delle cesellature della materia, come implodendo nel nero degli strati inchiostrati nel disegno.

Per la mostra a Volume! l'artista ha ideato un catalogo-oggetto, prodotto in edizione limitata: un nastro lungo 5 mt che riporta su un lato lo slogan che dà il titolo alla mostra, sull'altro la riproduzione di alcuni degli idoli bronzei.



ENZO CUCCHI

Morro d'Alba (Ancona) 1949. Vive e lavora tra Roma ed Ancona.

Considerato l'artista più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia, Enzo Cucchi diviene, a partire dagli anni Ottanta, artista di fama internazionale. Già dalla fine degli anni Settanta l'artista, trasferitosi a Roma e abbandonata momentaneamente la poesia per dedicarsi quasi esclusivamente alle arti visive, entra in contatto con gli artisti Francesco Clemente e Sandro Chia, con i quali instaurerà uno scambio dialettico ed intellettuale.

La pittura è per Enzo Cucchi mezzo di aggregazione di più forme, di più concetti, di più materiali, si avvale dell'espressione invasiva del gesto, attraverso il quale la tela assurge a ricettacolo di immagini e pensieri, veicoli di un discorso frastagliato in mille sospensioni. La presenza di simboli disparati, di matrice classica o onirica, strappati all'attualità o alla memoria, si sovrappongono e dialogano sul tessuto cromatico da cui sembrano, in concomitanza, emergere. La perdita delle coordinate spazio temporali e l'incursione continua nel territorio culturale e in quello delle emozioni, coincidono con un indisciplinato uso dei colori, addensati, poi stirati, violenti, poi accennati, e con una sperimentazione ad ampio raggio delle tecniche artistiche, dalla pittura alla ceramica, al mosaico, al bronzo. L'interesse per l'interazione tra arti e discipline diverse ha portato, infatti, l'artista a muoversi in ambiti diversi (dalle arti visive all'architettura, al design, alla moda), e a cogliere l'importanza e la fertilità di alcuni incontri. E' da tali intuizioni che nascono le collaborazioni con Alessandro Mendini ed Ettore Sottsass per l'ideazione di progetti editoriali (I Disuguali, progetto di Cucchi e Sottsass dell'edizione periodica di tavolette in ceramica), la realizzazione di opere a quattro mani e la condivisione di esperienze espositive.

Negli ultimi anni, ben quattro opere permanenti sono state appositamente realizzate dall'artista per quattro diverse città: il mosaico per il Museum of Art di Tel Aviv, la ceramica monumentale per l'Ala Mazzoniana della Stazione Termini a Roma, i due lavori in ceramica per la Stazione Salvador Rosa, progettata da Mendini, nella metropolitana di Napoli e il mosaico per l'aula delle udienze del nuovo Palazzo di Giustizia di Pescara. Lavori che dimostrano come l'attualità di un linguaggio fondato sul cortocircuito tra forza narrativa del segno e seduzione formale della materia, possa rapportarsi con la complessità dello spazio urbano e con i singoli contesti culturali con i quali questo entra in comunicazione.

Tra i lavori significativi in questo senso vanno inoltre citati gli affreschi della Cappella di Monte Tamaro, vicino a Lugano, progettata dall'architetto Mario Botta (1992 - 1994) e l'ideazione del sipario del teatro La Fenice di Senigallia (1996).

Enzo Cucchi ha realizzato numerose mostre personali, e ha preso parte a mostre collettive, nei più importanti spazi espositivi italiani e stranieri come la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli, Rivoli (To), il Palazzo Reale di Milano, il Sezon Museum of Art di Tokyo, l'Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Il Musèe d'art modern di Saint-Etienne Metropole. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui La Biennale Internazionale d'arte di Venezia, Documenta a Kassel, la Quadriennale d'Arte di Roma. Le sue opere si trovano nelle maggiori collezioni museali del mondo e nelle più prestigiose collezioni private nazionali e internazionali. Nel 2007 il Museo Correr di Venezia ha celebrato l'opera di Enzo Cucchi dedicandogli una mostra monografica inauguratasi in concomitanza con l'apertura della 52a Biennale Internazionale d'arte.

L'archivio ufficiale di Enzo Cucchi è consultabile presso il Castello di Rivoli - Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli (To).

Nella sede degli uffici della Fondazione Volume!, in via dell'Anima 15, sarà esposta un'opera dell'artista e alcuni scatti fotografici di Andrea Malizia che ritraggono particolari del lavoro di Enzo Cucchi.







FONDAZIONE VOLUME!

Roma, Via San Francesco di Sales, 86| 88

press@fondazionevolume.com

tel./fax+39066892431

CASTELLO DI RIVARA 4 NOVEMBRE 2008

Esercizi

Martedì 4 novembre 2008

Dalle ore 19.00

Fino al 10 dicembre 2008

Orari: Sab/dom 10.30-12.30; 15.00-18.00

(telefonare al num. 0124 31122 per prenotare la visita)


In occasione di Artissima 15, il Castello di Rivara propone, nelle sale del castello medievale, una serie di piccole personali, intime, raccolte e intense, ognuna raccontata in una sola stanza, dedicate ad artisti che hanno collaborato con Franz Paludetto in passato e che tornano ad occupare gli spazi rinnovati del castello, affiancati da artisti che si trovano per la prima volta a confrontarsi con il luogo.

Carlo Gloria con l'installazione pittorica Radical chic, dialoga con un suo lavoro precedente realizzato nel vano scale del castello medievale, con un campionario di personaggi che ruota attorno ad una figura centrale, svelando la propria natura comune. Alle pareti di un ironico boudoir, Titti Garelli costruisce due fiabe erotiche e leggere, tratteggiate su tele libere di grandi dimensioni e contraddistinte dal consueto gusto per il particolare bizzarro e per il sapore dissacratorio e scanzonato, dal titolo Le guardiane delle oche, curata da Linda Giusti.

Gosia Turzeniecka riempie lo spazio della sala a lei dedicata con una installazione di nuovi lavori, mentre Carlo D'Oria occupa il terrazzo del castello con i suoi ingranaggi in bronzo, terracotta e resina, entrambe curate da Diletta Benedetto.

La città dei clochard si aggiunge a Campo 6 nelle sale al piano superiore per confermare la potenza espressiva delle grandi sculture architettoniche in cartone dal titolo Quando scultura fa rima con architettura dell'artista romano Gilberto di Stazio. Domenico David presenta l'ultima serie di dittici dal titolo Minimi miracoli, pubblicati sul catalogo a cura di Elena Pontiggia, Prearo edizioni, mentre Agnese Guido allestisce nella sala di fianco My own private idols, tecnica mista su tela di dimensioni variabili.

Enzo Bodinizzo presenta un suo lavoro inedito, a cura di Franz Paludetto, composto da elementi, oggetti, suggestioni raccolte in più di vent'anni vissuti intensamente tra il mondo dell'arte e quello del sociale, Carlo Bernardini buca i volumi del piano superiore delle Scuderie in un intreccio di fibre ottiche luminose, le Interrelazioni nello spazio.

Infine una serie fotografica curiosa ed inedita, curata personalmente da Franz Paludetto, che contiene immagini dall'archivio del mitico gallerista Alexandre Jolas, di Man Rey e di Andy Warhol. Oltre alla serie di lavori dell'artista ceco Vaclav Jirasek.








In concomitanza:

Giancarlino Benedetti presenta martedì 4 novembre alle ore 21, la commedia Fracasso e Silenzio scritta insieme a Laura Rosso, nell'ambito della mostra inaugurata al Castello di Rivara il 4 ottobre 2008 La Stracciarola.

Fausto delle Chiaie, Finalmente dentro

Ufficio stampa:

info@castellodirivara.it – Tel/fax 0124 31122



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contemporary artpress <contemporaryartpress@gmail.com>

MoMant: manifestazione per Carpi

MoMAnt
Mostra mercato
nazionale
dipinti
antichi e moderni

24-26 ottobre 2008
Palazzo dei Pio, Carpi




Il MoMant: una manifestazione per Carpi

Bilancio decisamente positivo per il MoMant - la Mostra Mercato di Alto Antiquariato dedicata ai dipinti antichi - conclusasi domenica 26 ottobre al Palazzo dei Pio di Carpi.
L'evento, unico del suo genere, ha saputo distinguersi non solo per la qualità dell'offerta proposta ai visitatori, ma anche per l'ambientazione suggestiva in cui sono stati presentati i dipinti.

Una formula che è stata apprezzata dal grande pubblico che ha affollato le stanze del Castello, soprattutto nelle giornate di sabato e domenica. Visitatori interessati che sono arrivati da ogni parte di Italia per ammirare le opere proposte da alcune delle migliori Gallerie d'arte del paese.
Essendo una mostra mercato, è positivo anche il bilancio delle vendite, visto che durante la tre giorni del MoMant sono state trattate opere il cui valore superava i 300.000 Euro.
Successo anche per l'apertura di Palazzo Foresti – evento correlato al MoMant – che ha visto raddoppiare le visite guidate per rispondere alla grande interesse dimostrato dai visitatori.

La prima edizione del MoMant si chiude quindi con i migliori auspici per la prossima edizione. La formula innovativa - portare l'arte nei luoghi dell'arte, come il Castello di Carpi - è sicuramente vincente. Offrire a Carpi l'opportunità di esprimere la propria capacità ricettiva, anche con settori di alto livello, come il miglior antiquariato, è sicuramente un investimento che non può che portar benefici a tutta la città.



Maggiori informazioni:
SGP Eventi
Tel. 059 643 664
Tel. 3482304484


sgp@carpi.net

giovedì 23 ottobre 2008

SISSA: SPACE ART UNIVERSO IN MOSTRA DA DOMENICA 26 OTTOBRE

23 ottobre 2008

SPACE ART

Da domenica 26 ottobre l'Universo in mostra al Science Centre

Immaginario Scientifico di Trieste

Paolo Salucci, astrofisico della Sissa: «Unendo la cosmologia al mondo delle arti, presentiamo la bellezza dell'Universo»

Space Art, l'Universo in mostra. Aprirà i battenti domenica 26 ottobre e sarà visitabile ogni domenica dalle 10 alle 20 fino al 28 dicembre, presso il Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste, museo della scienza interattivo e multimediale del Friuli Venezia Giulia.

L'esposizione multimediale è organizzata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati in collaborazione con l'Osservatorio astronomico di Trieste, il Dipartimento di astrofisica dell'Università degli Studi di Trieste e l'Università di Durham.

Immagini straordinarie dell'Universo, ottenute mediante i grandi telescopi situati sia a terra sia nello spazio, e spettacolari simulazioni delle strutture cosmiche documentano le più recenti scoperte nel campo dell'astrofisica accompagnando i visitatori in un viaggio affascinante tra arte e scienza.

«Space Art - illustra il curatore scientifico Paolo Salucci, astrofisico della Sissa - presenta i misteri dell'Universo sotto una nuova luce, unendo arte e cosmologia. Gli autori delle videoinstallazioni sono alcuni tra gli oltre 80 scienziati del calibro internazionale, provenienti dalle più importanti università italiane e straniere, presenti a Trieste, alla Sissa, in occasione del workshop Novicosmo 2008: The Impact of Simulations in Cosmology and Galaxy Formation. E proprio a conclusione del workshop abbiamo voluto inaugurare l'esposizione, che aprirà al pubblico da domenica prossima fino al 28 dicembre».

«Attraverso la mostra – continua Salucci – desideriamo far incontrare scienza e società attraverso la bellezza del Cosmo e la capacità di simulare l'Universo».

Il percorso della mostra prevede l'immersione del visitatore in un'atmosfera suggestiva, creata dalle simulazioni cosmologiche, mentre il Wide World Telescope lo guiderà alla scoperta del misterioso fenomeno della materia oscura.

«L'obiettivo - conclude Salucci - è incuriosire, affascinare e coinvolgere un pubblico eterogeneo: lo studente e l'appassionato di cosmologia per il valore e l'accuratezza scientifica della mostra, bambini e adulti che potranno osservare il cosmo con occhi diversi e divertirsi in maniera intelligente, l'artista che potrà farsi sedurre dall'incomparabile bellezza dell'Universo in un gioco di luci e colori che si sussegue lungo l'intero percorso».

--  Simona Regina  Ufficio Comunicazione SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Via Beirut 2/4 34014 Trieste Phone: +39 040 3787 557 Email: regina@sissa.it 

Apre il MoMant


MoMAnt
Mostra mercato
nazionale
dipinti
antichi e moderni

24-26 ottobre 2008
Palazzo dei Pio, Carpi



Didascalie foto:

Gianfranco e Stefano Iotti Antiquari
Reggio Emilia
Attribuita a Pietro Paltronieri – il Mirandolese – (Mirandola, 1673 – Bologna, 1741), Paesaggio con rovine architettoniche e viandanti, coppia di tempere, cm. 250 x 160

Galleria d'Arte Bentivegna
Montecatini Terme
Vincenzo Irolli (Napoli, 1860 – 1949), FIGURA CON ORCIO, olio su tela, cm. 50 x 70
Varie pubblicazioni.

Luigidiciotto di Margherita Manfredi
Piacenza
Bartolomeo Arbotori (Piacenza, 1594 – 1676), NATURA MORTA, olio su tela cm 110 X 150
Il dipinto è stato confermato da Alberto Crispo, Ferdinando Arisi e Lanfranco Ravelli.


Comunicato stampa:

Apre il MoMant
Da venerdì 24 a domenica 26 ottobre, il Palazzo dei Pio di Carpi ospita la prima edizione della Mostra Mercato di Alto Antiquariato dedicata ai dipinti antichi. Unica in Italia, il MoMant, offre una vetrina importante della pittura che va dal Seicento al Novecento storico.
Il salone è aperto nelle sale del Castello di Carpi, P.zza Martiri 68, dalle ore 10:00 alle ore 20:00.

L'arte del MoMant nel Castello dei Pio
Più di venti fra i più importanti antiquari del paese espongono nelle sale affrescate tra la metà del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, per mano di Giovanni del Sega e Bernardino Loschi, pittori di corte di Alberto III Pio, signore di Carpi.
Sono gli ambienti del Palazzo dei Pio, appena tornati all'antico splendore di corte rinascimentale, grazie ad un imponente restauro iniziato nel 2003. E' questa la suggestiva ambientazione in cui si viene a trovare il visitatore del MoMant, che camminando all'interno della mostra viene coinvolto in una esperienza profonda sia dal punto di vista artistico, storico ed estetico.

Le importanti opere in mostra
La pittura, soprattutto quella antica, è l'ambito del mercato dell'antiquariato che gode di maggior vitalità. Uno studio di Nomisma, riporta infatti, che il 46% delle compravendite del settore sono rappresentate dai dipinti. Il MoMant di Carpi si pone, in questo senso, come una delle più importati vetrine per tutti i collezionisti e gli appassionati di antiquariato, visto il valore delle opere esposte e l'importanza delle gallerie che vi partecipano.
Fra gli artisti di primo piano, le cui opere si possono ammirare a Carpi in questi giorni, ricordiamo Giovanni Serodine (1594-1631), Luca da Reggio (1605-1654), Francesco Simonini (1561-1629), Jan Cossiers (1600-1675) e Simone Cantarini (1612-1648). Anche i preraffaelliti e la pittura neoclassica fanno parte della mostra con Vincenzo Capobianchi (1863-1928), Ettore Forti (1880-1920) e George Edward Robertson (1864-1920), questi ultimi particolarmente ricercati sul mercato.


Maggiori informazioni:
SGP Eventi
Tel. 059 643 664
Tel. 3482304484
SGP <sgp@carpi.net>

mercoledì 22 ottobre 2008

Mostra JAM SESSION 1


White Project arte contemporanea
russo/bianchini

presenta Jam Session 1


cristiano betto jonatah manno fabrizio tropeano giona
bernardi
testo di Patrick Gosatti
Inaugurazione sabato 25 ottobre 2008 ore 19:00

La galleria White Project di Pescara, coerentemente con il
proprio programma espositivo mirato a far emergere i
giovani linguaggi artistici nazionali ed internazionali,
affida lo spazio espositivo di piazza Garibaldi a 4 giovani
artisti, tutti provenienti dall'accademia di Brera, per
inaugurare la prima di una serie di Jam Session che la
galleria proporrà durante le programmazioni future.

Umberto Eco definisce un'opera aperta come un contenitore
duttile e malleabile che appare tanto più interessante
quanto più numerosi pensieri, mondi e attitudini si
incrociano e interagiscono. L'apertura di un'opera
d'arte è intesa come la possibilità di un pluralismo
interpretativo e ontologico che la caratterizzano e la
costituiscono. Se in un certo senso l'apertura è propria
di ogni opera d'arte, le creazioni artistiche dell'epoca
contemporanea l'hanno evidenziata ampliandone le
possibilità e accentuandone le potenzialità. La
necessità pertanto di mantenere una struttura comunicativa
e significativa attraverso le molteplici stratificazioni
rimane uno dei punti fondamentali della creazione artistica
e di fatto "la possibilità di una comunicazione tanto
più ricca quanto più aperta risiede nel delicato
equilibrio di un minimo di ordine consentibile con un
massimo di disordine" 1. Da questo punto di vista le opere
musicali e in particolare le musiche improvvisate possono
essere considerate come paradigmi di opere aperte. Infatti,
l'improvvisazione è da sempre apparsa come parte
integrante e costitutiva delle pratiche musicali, dalle
cadenze nella musica medievale e barocca alle composizioni
di Cage, Coltrane e Zorn.
Se Jam Session 1, primo evento di una serie di esposizioni
al White Project arte contemporanea, rimanda chiaramente e
senza ambiguità all'universo della cultura jazz, il
rimando è più strutturale che contenutistico. Jam
Session 1 non è dunque una mostra sulla musica, né sulla
relazione che quest'ultima intrattiene con il mondo
dell'arte contemporanea, piuttosto un evento estemporaneo,
un'occasione nella quale una formazione composta da
quattro giovani artisti – Giona Bernardi, Cristiano Betto,
Jonatah Manno e Fabrizio Tropeano – favorisce un dialogo
nel quale forme e contenuti, si confrontano e in parte
interagiscono. Sotto questo punto di vista Jam Session 1
può essere considerata come un Interlplay, terreno fertile
che favorisce inevitabilmente l'occasione per sviluppare
nuove modalità espressive e inedite possibilità
interpretative.

Il catalogo/manifesto sarà presentato all'opening in
galleria con un testo di Patrick Gosatti , curatore presso
lo spazio d'arte contemporanea La Rada ( Locarno) e
produttore indipendente presso la Galerie Eva Presenhuber
(Zurigo)

Jam Session 1 – cristiano betto jonatah manno
fabrizio tropeano giona bernardi

dal 25 ottobre al 30 novembre 2008
White Project arte contemporanea
russo/bianchini
Piazza Garibaldi 7 65127 Pescara
Tel +39 085 9151744
Tel +39 349 3999037 - + 39 328 1769386
E mail info@whiteproject.net
martedì- venerdi 10:00 - 13:00 17:00 – 20:00 sabato
17:00 – 20:00
Chiuso il lunedì foto digitali ad alta risoluzione
disponibili su richiesta

DITTICI. Narrazioni fotografiche


Galleria Marconi

presenta

Fabio Mantovani, Kei Nagayoshi, Marco Scozzaro

in
Dittici
Narrazioni fotografiche
a cura di
Luca Panaro
L'inaugurazione si terrà domenica 2 novembre alle 18:00
La mostra termina il 27 novembre
La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica
La rassegna di mostre Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi prosegue con il suo secondo appuntamento. Dopo il successo della collettiva sPRIGIONIe la seduzione della costrizione, che ha aperto la stagione espositiva, proponendo uno spaccato dei fermenti artistici provenienti dalla Sicilia, domenica 2 novembre alle 18.00, alla Galleria Marconi di Cupra Marittima, infatti, si inaugura la collettiva DITTICI. Narrazioni fotografiche, con Fabio Mantovani, Kei Nagayoshi, Marco Scozzaro. La mostra è ideata da Luca Panaro.
"Quando due immagini sono intimamente accostate, per volere dell'autore oppure del caso, nasce fra queste una magica relazione, una sorta di cortocircuito spazio-temporale. A differenza dei dittici medievali dipinti su tavola, nel caso del doppio fotogramma, ad essere avvicinate non sono soltanto due figure, bensì pezzi di mondo. Questi vengono decontestualizzati e inseriti uno accanto all'altro formando una realtà distinta, possibile solo in fotografia e frutto del contatto fra le immagini. […] Fabio Mantovani, Kei Nagayoshi e Marco Scozzaro si servono della macchina fotografica per indagare aspetti differenti della realtà, ma scelgono il dittico come linguaggio comune. Probabilmente il doppio fotogramma è utilizzato dai tre autori per rafforzare le possibilità narrative della fotografia; offrendo una lettura univoca del soggetto rappresentato, oppure, al contrario, ricercando quella pluralità di significati che il mezzo è pronto a restituirgli". (Luca Panaro)

Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi
Un urlo agghiacciante fa tremare i vetri della Galleria. È un caldo pomeriggio di ottobre e tutto sembra scorrere per il meglio. Sul tavolo ci sono la solita bottiglia di ginger, il solito pacchetto di patatine, riviste d'arte a libera consultazione e tutte le altre cose che fanno sì che un ambiente si possa chiamare casa, anche quando è una galleria d'arte. La mostra si avvicina e si è in pieno fervore organizzativo, il telefono è bollente e il computer lavora a pieno regime per mandare i comunicati stampa, quando…
quando l'ADSL si punta e non vuol saperne di andare avanti. Ecco allora l'urlo del gallerista, con l'occhio vitreo e iniettato di sangue alla ricerca di qualcuno che faccia il miracolo e rimetta il PC in rete. Un altro piccolo contrattempo sulla strada dell'arte.
Allo stress di una mostra, collaboratori di vario tipo aggiungono stress, ritardi, piccole/grandi inefficienze che un povero gallerista si trova a dover affrontare, perdendo i capelli e/o facendosi venire i capelli bianchi. Eccolo buttarsi su massicce dosi di tachipirina per affrontare l'immancabile febbre pre-mostra, mettersi ai fornelli per preparare pasti con innumerevoli portate e quantità capaci di sfamare interi reggimenti, eccolo infine perdere l'attimo atteso ogni giorno come la manna dal cielo: il riposino pomeridiano. Una vita dura fatta dalle piccole insoddisfazioni di ogni giorno e dalle grandi soddisfazioni di ogni mese.
Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi è l'omaggio a quella cosa bellissima ed entusiasmante che è l'organizzazione di una mostra, cosa bellissima, ma anche snervante e stancante. Ecco che aumenta il numero delle sigarette fumate fuori dalla porta, ecco che i chiodi e le viti si accumulano sul pavimento. Poi si inaugura, si parla, si ride e il giorno dopo si pulisce. Questa è la "tragica" routine che accompagna la vita di un gallerista. Ma non bisogna dimenticare però la bellezza di una mostra, il piacere di una chiacchierata con gli amici, l'emozionarsi sempre nuovo che ripaga da ogni affanno. I rapporti umani, e non solo professionali, con artisti, critici e curatori, sono il vero collante dell'attività e il motore che rende sempre nuova la voglia di andare avanti.
Solo un grazie a chi ci permette di poter seguire ed apprezzare il mondo dell'arte nel suo continuo movimento.
scheda tecnica/technical card

curatore/curator by Luca Panaro
testo critico/art critic by Luca Panaro
ufficio stampa/ press agent Dario Ciferri
traduzione di/translation by Patrizia Isidori
relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Stefania Palanca
fotografia/photography Marco Biancucci©
riprese video/video shooting Stefano Abbadini
allestimenti/preparation Marco Croci
progetto grafico/graphic project maicol e mirco
webmaster
dal 2 novembre al 27 novembre
from 2th november to 27th november
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20
opening time: Mon-Sat 4 to 8 p.m.

Galleria Marconi di Franco Marconi

C.so Vittorio Emanuele, 70
63012 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703

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