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martedì 4 novembre 2014

MADE4ART, Milano: mostra "GREEN. arte uomo natura"

GREEN. 
arte uomo natura

Alessandra Angelini, Donata Bonanomi, Marina Carboni, Edoardo Cella, Luca Moretto
M4A - MADE4ART, Milano
7-20 novembre 2014
Inaugurazione venerdì 7 novembre, ore 18.30
Made4Art, Spazio e servizi per l'arte e la cultura, porta avanti il suo progetto di indagine sull'arte astratta con una nuova mostra, GREEN. arte uomo natura, riflessione sul rapporto tra arte, ambiente e intervento dell'essere umano sul proprio ecosistema. 
L'esposizione, a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo, coinvolge cinque artisti che sono stati chiamati a interpretare il tema proposto sulla base della propria sensibilità e attraverso le specificità artistiche e tecniche che li contraddistinguono, dall'uso dei materiali alla scelta dei soggetti, dalla predilezione per una gamma di colori in grado di ricondurci immediatamente all'elemento naturale fino alla particolare attenzione nei confronti delle questioni legate all'ecologia e alla sostenibilità.
Le delicate nuance di verde che Alessandra Angelini sperimenta per rappresentare una natura vitale, giovane e in continua crescita, vengono così a trovarsi accanto alle tinte più scure e decise che caratterizzano la tela di Edoardo Cella, interpretazione della forza inarrestabile e sempre rigenerata della natura. L'energia che scaturisce dall'opera di Donata Bonanomi – acqua come elemento in costante fluire e base della vita – viene a trovarsi accanto alla pace, al silenzio e al senso di apparente immobilità che il lavoro di Marina Carboni trasmette all'osservatore, quando vede riportato sulla tela nel linguaggio dell'astrazione un paesaggio notturno tra mare, terra e cielo. 
Con Luca Moretto troviamo invece l'utilizzo del silicone, materiale sapientemente impiegato dall'artista per realizzare opere capaci di stupire e incuriosire, stimolare la vista e il tatto, così simili a dei prati artificiali e colorati, frutto della mente e della mano dell'uomo.
Questa nuova mostra di indagine sull'arte astratta – che segue le precedenti Visioni astratte. Nuove tendenze al femminile (19 marzo-2 aprile 2013), Black&White. Astrazione negli opposti (24 maggio-7 giugno 2013), Explosion! colore astrazione emozione (25 ottobre-14 novembre 2013), Monochromes (5-25 febbraio 2014) e Light & Shadow (3-16 settembre 2014) – vuole mettere in luce alcune recenti sperimentazioni e ricerche sull'arte astratta contemporanea, un'esposizione per la quale l'eterogeneità è un valore aggiunto e un obiettivo ricercato.
Con GREEN. arte uomo natura, lo spazio Made4Art di Milano inizia il suo percorso di avvicinamento alle tematiche che caratterizzano l'ormai prossimo EXPO Milano 2015, focalizzando l'attenzione in questa occasione sulla necessità del rispetto e della valorizzazione del pianeta in cui viviamo. L'esposizione, con data di inaugurazione venerdì 7 novembre alle ore 18.30, è visitabile fino al 20 dello stesso mese.
GREEN. arte uomo natura
Alessandra Angelini, Donata Bonanomi, Marina Carboni, Edoardo Cella, Luca Moretto
A cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni
M4A - MADE4ART, Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano
7-20 novembre 2014
Inaugurazione venerdì 7 novembre, ore 18.30
Lunedì ore 16-19, martedì-venerdì 10-13 e 16-19

Mostra d'Arte "Lorenzo Bonechi. L'attesa contemplativa

Dall'8 novembre al 18 gennaio a Palazzo Pretorio e nell'Oratorio Antico Spedale Serristori
LORENZO BONECHI. L'ATTESA CONTEMPLATIVA
Mostra e convegno nel Comune di Figline e Incisa Valdarno nel ventennale della sua scomparsa
Un'iniziativa a carattere nazionale della Fondazione Ernesto Balducci con la collaborazione del Comune


PALAZZO COMUNALE, 4 NOVEMBRE 2014 - A 20 anni dalla sua scomparsa, il Comune di Figline e Incisa Valdarno ricorda uno dei suoi migliori artisti: Lorenzo Bonechi (1955-1994), apprezzato pittore e scultore, protagonista di numerose personali e di collettive con i migliori artisti dell'epoca, torna nel suo paese di origine per una mostra in anteprima nazionale.

Lorenzo Bonechi. L'attesa contemplativa dall'8 novembre 2014 al 18 gennaio 2015 esporrà a Figline nel Palazzo Pretorio e nell'Oratorio Antico Spedale Serristori circa 25 opere tra tavole, disegni e sculture a soggetto sacro dell'autore. 

L'organizzazione è curata dalla Fondazione Ernesto Balducci in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno, la Fondazione Giovanni Pratesi e il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Reggello. 

Bonechi sentiva un forte legame spirituale con padre Ernesto Balducci (di cui ricorre il 70 esimo anniversario di sacerdozio) il quale nel 1989 aveva scritto un bel saggio su una mostra dell'artista valdarnese a Cascia di Reggello.

Alla mostra di Figline seguiranno altre importanti mostre di opere di Bonechi in varie parti d'Italia: saranno esposte a Urbino nel Palazzo Ducale (5 dicembre-18 gennaio), a Milano al Museo Diocesano (inverno 2014-primavera 2015), a Firenze a Palazzo Medici Riccardi (dal 22 novembre al 28 dicembre 2015). 

Del comitato scientifico che guida questa serie di eventi fanno parte Andrea Cecconi, Presidente Fondazione Balducci, Lucia Fiaschi, Direttrice Museo e Archivio Venturino Venturi, Antonio Natali, Direttore Galleria degli Uffizi, Giovanni Pratesi, Presidente Fondazione Giovanni Pratesi, Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura Comune di Urbino.
Numerosi i nomi degli artisti, critici, personalità delle istituzioni civili e religiose che fanno parte della giunta d'onore degli eventi nel nome di Lorenzo Bonechi.

In occasione della mostra di Figline, il 22 novembre  si svolgerà un convegno alla Sala consiliare del Comune  di Figline e Incisa Valdarno con i saluti del sindaco Giulia Mugnai e del presidente della Fondazione Balducci Andrea Cecconi. Le relazioni saranno curate da Moreno Bucci, Roberto Barni, Giuseppe Billi, Giovanna Uzzani, Manuel Muñoz e Carles Marco. Interverranno anche Carlo Bertocci, Adolfo Natalini, Fabio e Tiberio Cattelani, Giulio Bonatti e Iacopo Ginanneschi. Presiede Lucia Fiaschi


"Fu padre Balducci – commenta il presidente della Fondazione Ernesto Balducci, il professor Andrea Cecconi – a definire l'arte di di Bonechi una celebrazione dell'attesa contemplativa. In questa attesa si sarebbero celati per Balducci i segreti del futuro, un futuro che avrebbe dovuto trascendere la realtà attuale nella prospettiva di una nuova, diversa umanità possibile ma dalle sembianze ancora incerte. Del resto le rappresentazioni della "città celeste" raffigurate da Bonechi che altro esprimono se non la speranza in una diversa, possibile modalità di convivenza fra gli uomini? Un concetto, oggi come ieri, di grandissima attualità nella speranza di una nuova forma di comunitas planetaria, pacifica e non violenta, che Padre Balducci evocò con la metafora dell' "uomo planetario", dell'uomo cioè che avrebbe dovuto vivere anche le proprie appartenenze di fede in una comunione globale".


"Per l'amministrazione è un onore inaugurare questa nostra prima stagione culturale con un artista che ha avuto un legame così forte e così pieno con i luoghi in cui ha vissuto – aggiungono il sindaco Giulia Mugnai e l'assessore alla cultura  Mattia Chiosi -. Lorenzo Bonechi aveva per casa non solo una città ma un territorio intero, attraverso il quale continua a farci riflettere sul senso materiale e quello spirituale della vita, ma anche sul rapporto tra l'uomo e la sua terra. A vent'anni dalla sua scomparsa e nell'anno della nascita del nuovo Comune di Figline e Incisa Valdarno, siamo quindi molto onorati di ospitare opere che raccontano la nostra comunità, che ne sono identità".



La mostra e il convegno fanno parte delle iniziative di Autumnia 2014 del Comune di Figline e Incisa Valdarno.

Il catalogo è pubblicato dalla Fondazione Ernesto Balducci

lunedì 3 novembre 2014

Open dimensione 2000. Personale di Stefano Pagano alla galleria Sabrina Falzone di Milano




Esposizione d'arte contemporanea
Dal 4 al 19 novembre 2014

 



Dal 4 novembre la galleria Sabrina Falzone di Milano presenterà un nuovo progetto espositivo dedicato ad un artista italiano talentuoso: il suo nome è Stefano Pagano e le sue opere saranno esposte nella suggestiva cornice del Salone Bernini.
 

Circa una trentina di opere d'arte dialogheranno tra loro nell'itinerario artistico "Open dimensione 2000" tracciato dalla curatrice Sabrina Falzone, critico e storico dell'arte, con allestimenti progettati da Giuseppe Di Salvo, che evidenzieranno sia il punto di partenza della ricerca visiva di Stefano Pagano, sia l'esito finale.

Il percorso dell'allestimento partirà da una correlazione con i grandi maestri della Transavanguardia, primo fra tutti Mimmo Rotella, per poi raggiungere una sostanziale evoluzione stilistica con l'adozione e l'idea di una resa tridimensionale del materiale cartaceo.

Dal titolo già s'intuisce il tema della mostra che apre uno straordinario scenario sull'attualità della ricerca artistica, campo d'indagine di Stefano Pagano, artista di spessore considerato il prosecutore dell'arte di Rotella. 

Osservando le sue opere si noterà una grande passione per il cinema internazionale ed un suggestivo scenario mnemonico.



Info:

Galleria Sabrina Falzone, Salone Bernini:

Via Giorgio Pallavicino 29

20145 Milano - Italy

Orari di apertura: mart-ven h.16-19; sabato h.10-12

Chiuso lunedì e festivi

Ingresso gratuito
www.galleriasabrinafalzone.com

Alla Galleria d’Arte Fondantico di Tiziana Sassoli: "Quadri da Stanza. Dipinti Emiliani dal XVI al XIX Secolo"

Galleria d'Arte Fondantico di Tiziana Sassoli
incontro con la pittura 22

QUADRI DA STANZA
DIPINTI EMILIANI DAL XVI AL XIX SECOLO

Bologna, 8 NOVEMBRE – 20 DICEMBRE 2014

è con la consueta passione e consolidata esperienza (oltre 30 anni di attività) che la Galleria d'Arte Fondantico di Tiziana Sassoli organizza nella prestigiosa sede di Casa Pepoli Bentivoglio (via de' Pepoli 6/E, Bologna) il ventiduesimo "Incontro con la pittura", tradizionale mostra autunnale dedicata all'arte antica nella quale saranno esposti quaranta dipinti realizzati da importanti maestri bolognesi ed emiliani attivi dal Cinquecento all'Ottocento.

Si segnalano in apertura le opere di tre dei più importanti esponenti della scuola ferrarese del XVI secolo: con il fortunato tema devozionale della Sacra Famiglia si confrontano Benvenuto Tisi detto il Garofano e Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino; di mano di Giuseppe Mazzuoli detto il Bastarolo è invece una Madonna col Bambino d'intenso naturalismo. Stravagante e al contempo raffinato è il piccolo rame del bolognese Francesco Cavazzoni che apre la strada alla nutrita serie di dipinti realizzati nel XVII secolo da noti maestri emiliani e bolognesi come Francesco Albani, autore di una toccante tela a lume di candela con Santa Caterina e l'eremita, Giovanni Battista Viola, seguace dei Carracci e specialista nella pittura di paesaggio e Guido Cagnacci, di cui si presenta un inedito San Sebastiano.

Ad arricchire la notevole quadreria secentesca intervengono le prove di alcuni tra i migliori allievi di Guido Reni: Giovan Giacomo Sementi, Simone Cantarini e Pier Francesco Cittadini, di quest'ultimo si espongono due opere:  un dipinto che racconta il mito del Ratto di Europa e una ricca Natura morta; Vincenzo Spisanelli, fedele seguace di Denys Calvaert, Alessandro Tiarini, autore dell'importante tela con La morte di Didone già custodita nella collezione di Francesco Ghisilieri, Lorenzo Pasinelli, presente con un luminoso quadro "da stanza" raffigurante La Vergine con cherubini e Carlo Cignani, il maggior pittore bolognese nella fase di trapasso tra XVII e XVIII secolo, con un dipinto d'impareggiabile tenerezza e illusionismo raffigurante il ben noto episodio biblico Giuseppe e la moglie di Putifarre.

Il Settecento si apre con un raffinato ovale su rame di Giovan Gioseffo Dal Sole, esposto accanto ad un'accostante Madonna che veglia il Bambino di Donato Creti e alla Nascita della Vergine di Aureliano Milani preparatoria per la grande tela (1741) in Santa Maria Maggiore a Roma. Peculiare espressione della pittura di gusto rococò sono le Allegorie delle Stagioni di Nicola Bertuzzi detto l'Anconitano, mentre l'ultima stagione del Settecento bolognese è rappresentata da due importanti modelli preparatori dei fratelli Gandolfi: di Gaetano è quello per la giovanile Santa Maria Maddalena (1757) custodita nell'Oratorio del Suffragio a Bazzano; di Ubaldo, invece, la piccola tela, altrettanto fresca e luminosa, per l'Annunciazione (1777) della Pinacoteca Civica di Cento. Fortemente segnata dai modi dei Gandolfi è la Sacra famiglia con San Giovannino del forlivese Giacomo Zampa, l'artista che meglio esprime le propensioni della cultura romagnola allo scadere del secolo.

L'accattivante tema del paesaggio è illustrato nelle smaglianti coppie di tele di Giuseppe Zola e di Carlo Lodi, mentre quello della natura morta, genere assai apprezzato in ambito collezionistico, è affrontato da specialisti come il Pittore di Rodolfo Lodi, attivo allo scadere del XVII secolo, il piacentino Felice Boselli, il modenese Francesco Malagoli e il centese Giuseppe Artioli, pittore egemone della singolare Accademia degli Encausti fondata a Mantova nel 1784.

La mostra si chiude con quattro frizzanti tempere su carta di Felice Giani, importante esponente della corrente neoclassica, bozzetti preparatori per la decorazione della volta del Teatro di Cerere di Imola edificato intorno al 1810, e con la memorabile veduta di Piazza Maggiore eseguita nel 1829 da Antonio Basoli, l'artista di maggior spicco nella Bologna della prima metà dell'Ottocento.
Questo ventiduesimo "Incontro con la pittura" si rivelerà come sempre un'importante occasione per far conoscere al pubblico dipinti di notevole interesse scientifico, capaci di affascinare non solo gli studiosi e i collezionisti, ma anche quello dei tanti appassionati di pittura antica.

Come nelle edizioni precedenti, anche in quest'esposizione saranno presenti capolavori inediti e di grande interesse, accanto ad altri già pubblicati da autorevoli studiosi e talvolta esposti in mostre italiane e internazionali. La presentazione delle opere nel catalogo è curata con il consueto rigore scientifico dal professor Daniele Benati dell'Università di Bologna, che coordina il lavoro di un nutrito gruppo di specialisti.


Inaugurazione: sabato 8 novembre 2014 ore 17.00             
Orari mostra: 10.00-13.00/16.00-19.00                          
chiuso la domenica                                                       

Mostra "Grattanuvole", un secolo di grattacieli a Milano - AMA Architects espone "Torre Isozaki"


Mostra "Grattanuvole", un secolo di grattacieli a Milano

AMA Architects espone "Torre Isozaki"


E' in programma dal 7 novembre al 6 dicembre 2014 la mostra "Grattanuvole. Un secolo di grattacieli a Milano".

Promossa dal Politecnico di Milano, ripercorre attraverso circa 80 grattacieli la trasformazione dello skyline milanese nell'ultimo secolo, tra grattacieli e torri, che caratterizzano il volto architettonico della città.  In mostra disegni originali, fotografie d'autore,  video-interviste a progettisti e architetti, oltre a  piante, prospetti, sezioni e foto d'epoca estratti dai fondi documentari dell'Archivio Storico Civico del Comune di Milano.

 

La mostra, a cura di Alessandra Coppa, docente di Storia dell'Architettura del Politecnico di Milano, prevede anche una parte "Grattanuvole contemporanei": tre sezioni tra cui "Involucro e risparmio energetico", con focus sulla Torre Isozaki progettata da Arata Isozaki e Andrea Maffei. Lo scorso luglio la Torre ha raggiunto i  suoi cinquanta piani e, con ben 207 metri si è aggiudicata il primato del palazzo più alto d'Italia.

 

 

L'evento sarà comunicato alla città, dal prossimo 6 novembre, con grandi bolli adesivi posizionati a terra lungo tutto il percorso pedonale dalla stazione della metropolitana di piazza Repubblica, passando per via della Liberazione e piazza Gae Aulenti fino alla Fondazione Riccardo Catella. I bolli riprodurranno la silhouette di alcuni dei grattacieli e accompagneranno i visitatori alla meta.

 

GRATTANUVOLE. UN SECOLO DI GRATTACIELI A MILANO

Milano, Fondazione Riccardo Catella, Via Gaetano de Castillia 28

DAL 7 NOVEMBRE AL 6 DICEMBRE 2014 - Ingresso libero

Orari: Lunedì - Venerdì 9.00-18.00; Sabato 10.00-13.00 e 14.00-17.00; Domenica chiuso

 

Profilo Andrea Maffei

Uno degli architetti italiani dalla vision più cosmopolita, culturalmente e biograficamente. Dagli anni in Giappone fianco a fianco del Maestro Arata Isozaki, alla creazione della sua società di progettazione a Milano. Notissimo tra gli addetti ai lavori, è l'autore di progetti importanti e di grande visibilità mediatica. Per citarne alcuni:  Palahockey di Torino, in assoluto la più riuscita tra tutte le infrastrutture olimpiche, Nuova Stazione di Bologna,  Biblioteca Maranello. www.amarchitects.it


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