Mostra antologica di Paolo Scirpa
“In forma di luce alla ricerca dell’infinito”
Opere 1965-2017
a
cura di Sandro Bongiani
Dal 9 ottobre al 28 novembre 2021
Inaugurazione: sabato 9 ottobre 2021 ore 18.00
"Nessuno, finora, è andato in fondo a questi buchi per raccontarci
che cosa ha visto”.
Bruno Munari, 1980
S’inaugura sabato 9
ottobre 2021 alle ore 18.00, una grande
antologica dal titolo: ”In forma di luce
alla ricerca dell’infinito” che la Collezione Bongiani Art Museum
di Salerno dedica all’artista italiano Paolo Scirpa, con
opere realizzate tra il 1965 e il 2017
dislocate in due mostre, rispettivamente nella galleria “Sandro
Bongiani VRspace” e allo “Spazio
Ophen Virtual Art Gallery” di Salerno.
Vengono presentati 91
opere tra Ludoscopi, opere pittoriche,
ideazioni plastiche, progetti urbanistici e installazioni. La sua iniziale ricerca nasce negli
anni Sessanta come momento di ricerca percettivo-cinetico tra astrazione e
lirismo. Nel 1965 il dipinto “Composizione”
è un’opera matura con una visione del paesaggio caratterizzato da una inconsueta
dislocazione e decentramento. Così anche le opere successive del “Sole” e di “Habitat”
definiti provvisoriamente tra forma e costruzione artificiale. Agli inizi degli
Settanta nascono i primi Ludoscopi
ormai in linea per originalità e
creatività con le diverse tendenze contemporanee svolte in quel periodo in
campo internazionale. Le opere dei “Ludoscopi”, creati nei primi anni Settanta non
evidenziano il vuoto come “assenza” ma come essenza e presenza insostanziale
non ancora definita e pur visibile nella dimensione intima dello spazio. Scrive Sandro Bongiani, “ …una condizione, si direbbe sospesa, con una temporaneità provvisoria, frantumata
e ridotta a pezzi, nata per essere “infinita”. Una visione insostanziale di
presenze incorporee che prendono forma grazie all’utilizzo della luce reale. I contenitori virtuali dalla forma primaria, grazie
all’uso di luce al neon e di specchi, trasformano e alterano la
forma geometrica moltiplicando a dismisura la funzionalità in
un sintetico spazio-luce”. Con i “Progetti
d’intervento nel territorio” degli anni Ottanta vi è la lucida esigenza di
analizzare in una nuova chiave d’indagine la propria e personale visione
poetica utilizzando un diverso approccio e rapporto dimensionale a
verifica della fattibilità della cosa proposta. Dall’incessante indagine dei
progetti d’intervento, proprio nel 2009, nasceranno i progetti del “Teatro è il suo doppio”, modelli lignei immaginati sulla forma del
teatro greco come quello di Siracusa in cui ha vissuto Paolo Scirpa per diverso
tempo prima di trasferirsi a Milano, nati da un oscuro e indefinito moto dell’immaginazione tra forma, invenzione
e storia. In oltre 50 anni di assidua e ossessiva ricerca, l’artista ha saputo indagare le svariate possibilità del fare ricerca
e coniugare l’ignoto con eventi transitori del “non
luogo” con soluzioni decisamente assai concilianti e
sorprendenti. In questo senso, tutto il lavoro di Scirpa può essere ricondotto
criticamente nell’alveo di un progetto
ben più ampio e maestoso ai confini delle soglie disciplinari e ancora del
tutto attuale e percorribile.
OPENING: sabato 9 ottobre 2021, ore 18.00
Sandro Bongiani | Collezione
Bongiani Art Museum
Per l’occasione sarà edito un catalogo
con una antologia critica con tutti i
testi scritti in questi anni per Paolo Scirpa.
Paolo Scirpa / Biografia
Paolo Scirpa nasce a
Siracusa nel 1934. Sin da subito mostra
la sua attitudine per l'arte intrattenendo studi di pittura tra Palermo e
Catania, frequentando anche per lungo tempo le officine grafiche di Salisburgo
dove conobbe John Friedlander nel cui studio successivamente lavorerà a Parigi.
Nel '65 si trasferisce a Milano dove realizza i primi “Sole” opere legate ad un
espressionismo lirico ma già orientate verso una sintesi formale. Nel 1972
realizza “Megalopoli Consumistica” opera di denuncia consumistica composta da
una gran quantità di involucri e contenitori vuoti assemblati tra loro. Il
lavoro di Scirpa ha sempre teso verso una ricerca interiore, slegato da ogni
rapporto di appartenenza. Negli anni '70passa da una iconografia bidimensionale
alla modularità di uno spazio oggettuale che la luce e gli specchi trasformano
in polioggettuale. La sua ricerca si orienta verso una dimensione in cui luce e
spazio divengono protagonisti immateriali e spettacolari. É nel 1972 che il
Maestro inizia la realizzazione dei Ludoscopi, opere tridimensionali che, per
mezzo di un sistema di giochi combinatori di neon e specchi, propongono la
percezione di profondità fittizie, veri iperspazi-luce in cui è abolito il
limite tra il reale e l’illusorio. É in questi anni che Scirpa conosce e
frequenta gli esponenti dell'arte ottico-cinetica e del MAC, tra i quali il
Maestro Bruno Munari che all'interno dei suoi scritti evidenzierà anche
l’aspetto ludico del lavoro dell'artista. Nei sui Ludoscopi l’artista è
interessato a rappresentare non tanto la luce reale quanto la luce “ideale”
cioè l’idea dell’infinito.
Negli anni '80
iniziano i primi interventi progettuali sul territorio, giganteschi Ludoscopi
vengono introdotti, tramite dei fotomontaggi in: edifici, monumenti, siti
archeologici e città, creando vertiginose fughe prospettiche all'interno del
paesaggio. Ancora oggi Scirpa prosegue il suo lavoro di ricerca e
sperimentazione proponendo opere e progetti sempre attuali e all'avanguardia.
Opere del maestro son state esposte in
molteplici mostre personali e collettive oltre ad essere presenti in importanti
collezioni private e museali come: MAGA (Gallarate), Museo del Novecento
(Milano), Civiche Raccolte Bertarelli - Castello Sforzesco (Milano),
Biblioteca di Brera (Milano), MACTE Museo d’Arte Contemporanea (Termoli), MART-
VAF-Stiftung (Trento e Rovereto), Museo MAGI ‘900 (Pieve di Cento), MAPP
Museo d’Arte Paolo Pini (Milano), Musée des Beaux-Arts (Caen), Museum Ritter
(Waldenbuch), Museo Civico d'Arte Contemporanea (Gibellina), Museum (Bagheria),
Fabbriche Chiaramontane (Agrigento), Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma),
Gallerie d’Italia (Milano).
Al
suo lavoro hanno dedicato saggi ed annotazioni critiche: Riccardo Barletta,
Pietro Baj, Carlo Belloli, Luigi Bianco Guglielmo Boselli, Giorgio Bonomi,
Rossana Bossaglia, Ginevra Bria, Domenico Cara, Luciano Caramel, Silvio
Ceccato, Jacqueline Ceresoli, Claudio Cerritelli, Cesare Chirici, Vittoria
Coen, Andrea Del Guercio, Mario De Micheli, Marina De Stasio, Giorgio Di
Genova, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Ornella Fazzina, Pedro Fiori, Carlo
Franza, Sabino Frassà, Carmelo Genovese, Flaminio Gualdoni, Sara Liuzzi,
Annette Malochet, Corrado Maltese, Gabriel Mandel, Giorgio Mascherpa, Luigi
Meneghelli, Marco Meneguzzo, Marta Michelacci, Bruno Munari, Carlo Munari,
Antonio Musiari, Daniela Palazzoli, Demetrio Paparoni, Francesco Poli, Pierre
Restany, Roberto Sanesi, Giorgio Segato, Carmelo Strano, Luigi Tallarico,
Francesco Tedeschi, Carlo Terrosi, Maria Torrente, Antonino Uccello, Miklos N.
Varga, Alberto Veca, Francesco Vincitorio, Maurizio Vitta, Emanuele
Zucchini. É stato docente all’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive
ed opera a Milano.
SANDRO BONGIANI VRSPACE
SPAZIO
OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D - Salerno
Dal
9 ottobre al 28 novembre 2021
Inaugurazione:
sabato 9 ottobre 2021, ore 18.00
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
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