"Tiziano, Lotto, Artemisia: le stanze segrete di Vittorio Sgarbi"
Per la prima volta in Italia, saranno esposte oltre 100 opere della collezione Cavallini-Sgarbi
A Palazzo Campana, piazza Dante Alighieri, Osimo, Marche, Italia.
L'inaugurazione a marzo 2016
Roma, 4 dicembre 2015 – Nella magnifica casa Carraro, Bosco Parrasio sede dell'Arcadia che dal Gianicolo domina la Capitale, viene oggi presentata la mostra della collezione Cavallini-Sgarbi. Oltre 100 opere che per la prima volta in Italia saranno esposte a Palazzo Campana in una mostra promossa dalla Regione Marche, dal Comune di Osimo, dalla Fondazione Don Carlo e dall'Istituto Campana.
Una collezione d'arte privata è la fondazione di un sistema simbolico, la creazione di una palestra per l'anima, un luogo dove si materializzano scelte intime, meditate e, talvolta, sofferte. Il disegno costante, che ha ispirato il creatore della raccolta, lo storico dell'arte e il critico di fama internazionale Vittorio Sgarbi, è stato la ricerca della bellezza nell'opera d'arte.
Muovendosi tra le centinaia di opere riunite in trent'anni di intensa attività si rimane sorpresi dall'eterogeneità dell'insieme, una vera e propria summa dell'arte italiana tra pittura e scultura, dal XIII secolo ai giorni nostri. Particolare rilievo spetta agli artisti marchigiani : Cola dell'Amatrice, Lorenzo Lotto, Battista Franco, Andrea Lilio, il Sassoferrato, Pier Leone Gezzi, Sebastiano Ceccarini, Giovan Battista Nini e Francesco Podesti.
Vittorio Sgarbi afferma che il divertimento e il mistero del collezionismo è "l'interesse per ciò che non c'è" e che una collezione è "storia di occasioni, d'incontri, di scoperte", un'avventura che "s'incrocia con curiosità, ricerche, studi" e si manifesta come "una battuta di caccia, una forma di gioco, anche d'azzardo… una sfida, un corteggiamento, una conquista". Essa "non ha regole, non ha obiettivi, non ha approdi, è imprevedibile": per questo "non si trova quello che si cerca, si cerca quello che si trova".
Palazzo Campana, sede della mostra è emblema della storia di Osimo. E' sede dell'Istituto per l'Istruzione Permanente, del museo civico e della biblioteca comunale dove sono conservati oltre 15000 volumi di carattere storico, letterario, filosofico, giuridico, medico. L'edificio prende il nome dalla nobile e illustre famiglia Campana. Osimo splendida nel centro storico offrirà una visita inaspettata e magnifica a chi verrà alla mostra: come tutta la regione Marche intorno con cultura arte enogastronomia natura.
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