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sabato 5 maggio 2018

Arteam Cup 2018. Mostra dei finalisti dal 12 maggio alla Fondazione Dino Zoli di Forlì

ARTEAM CUP 2018 | IV edizione

MOSTRA DEI FINALISTI

A cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati

Fondazione Dino Zoli
Viale Bologna n. 288, Forlì (FC)

12 maggio  16 giugno 2018
Inaugurazione: sabato 12 maggio, ore 18.00

 

 

Arteam Cup, il concorso riservato ai soci dell'Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina, giunge alla quarta edizione e presenta alla Fondazione Dino Zoli di Forlìdal 12 maggio al 16 giugno 2018, la mostra dei 65 artisti finalisti (16 Under 30 e 49 Over 30). Curata da Livia Savorelli e Matteo Galbiati, l'esposizione sarà inaugurata sabato 12 maggio alle ore 18.00.

Arteam Cup – dopo l'esordio nel 2015 all'Officina delle Zattere a Venezia, l'edizione 2016 al Palazzo del Monferrato di Alessandria e l'edizione 2017 negli spazi industriali restituiti all'arte di BonelliLAB a Canneto sull'Oglio – costituisce a pienotitolo l'evento "fiore all'occhiello" dell'Associazione Culturale Arteam, dalla quale prende il nome. In ogni edizione, invariate le finalità: fornire, con la mostra dei finalisti, un'importante occasione di visibilità e confronto con location espositive sempre diverse; contribuire, attraverso i differenti premi ideati per ogni edizione, all'ingresso degli artisti nel circuito delle gallerie d'arte e nel mercato principale; far vivere esperienze formative importanti, come le residenze d'artista, i progetti speciali o curatoriali; creare ed incentivare interazioni e momenti di scambio tra gli artisti; mettere in moto un confronto attivo con il mondo dell'Impresalegame rafforzato ulteriormente con l'edizione 2018 ospitata dalla Fondazione Dino Zoli, motore culturale delle attività imprenditoriali che fanno capo al Gruppo Dino Zoli, che offrirà due premi speciali: Premio acquisto Fondazione Dino Zolie Premio speciale residenza Dino Zoli Group. La più grande ambizione di Arteam Cup è, infatti, quella di "fare rete", tessendo legami importanti tra i vari operatori del sistema arte.

Una giuria professionale, composta da Matteo Bergamini(giornalista e critico d'arte, Direttore Responsabile Exibart), Gigliola Foschi (storica e critica della fotografia, membro del comitato di MIA Photo Fair), Matteo Galbiati (critico d'arte e docente, Direttore web Espoarte e membro interno di Arteam), Roberto Ratti (fondatore Traffic Gallery, Bergamo), Marta Santacatterina (giornalista pubblicista e dottore di ricerca in Storia dell'arte) e Livia Savorelli (Direttore Editoriale Espoarte), ha determinato la rosa dei 65 finalisti, tra i quali sarà individuato il vincitore assoluto, con il conferimento di ulteriori premi speciali, residenze e premi tecniciLa premiazione si terrà sabato 16 giugno, alle ore 18.00, presso la Fondazione Dino Zoli.

La Fondazione Dino Zoli (Viale Bologna n. 288, Forlì) è aperta al pubblico da martedì a giovedì con orario 9.30-12.30, da venerdì a domenica ore 9.30-12.30 e 16.30-19.30, chiuso il lunedì. Ingresso libero. Catalogo VanillaedizioniPer informazioni: Fondazioni Dino Zoli (tel. +39 0543 755770info@fondazionedinozoli.comwww.fondazionedinozoli.com). Organizzazione: Arteam Associazione Culturale (tel. +39 019 4500744info@arteam.euwww.arteam.eu).

La Fondazione Dino Zoli nasce nel 2007 con l'obiettivo di divenire un punto di riferimento culturale nel territorio, proponendo un programma di esposizioni e iniziative per avvicinare il pubblico all'arte contemporanea e alla cultura, arricchendone la vita quotidiana. La cultura è, infatti, una chiave di lettura fondamentale per aiutare a comprendere meglio i cambiamenti che avvengono nelle nostre comunità e nel mondo. La Fondazione è un ente privato senza finalità di lucro. Impiega risorse finanziarie proprie per promuovere eventi culturali, educativi, scientifici con una particolare attenzione al territorio, alle giovani generazioni, al sociale e al rispetto dell'ambiente. Dopo due mostre importanti prodotte negli anni scorsi e un programma di incontri e attività, dal 2017 la Fondazione ha ripreso a pieno la propria attività culturale anche grazie all'ingresso di una nuova direttrice, Nadia Stefanel, che ha portato in Fondazione il know how e l'esperienza maturate durante il lungo percorso in ambito culturale e artistico come direttore del Correggio Art Home, dedicato ad Antonio Allegri, e la collaborazione con il Maestro Omar Galliani. La programmazione della Fondazione ha previsto una serie di progetti espositivi e incontri culturali a tema sociale, il primo dei quali è stato la mostra Touroperator. Diario di Vite dal Mare di Sicilia con sculture di Massimo Sansavini realizzate con il legno dei barconi dei migranti naufragati a Lampedusa, per proseguire con le tre installazioni (Made in ItalyLost HomeHebe vs Hebe) di Mustafa Sabbagh realizzate in concomitanza della sua grande mostra antologica realizzata ai Musei di San Domenico a Forlì. La Fondazione Dino Zoli ha presentato a febbraio la mostra fotografica L'albero del latte di Silvia Bigi, a cura di Francesca Lazzarini. L'esposizione ha aperto ufficialmente Who's next, un programma teso al sostegno e alla promozione della creatività giovanile fortemente voluto dallo stesso Dino Zoli.

 

FINALISTI:

 

Under 30

Pietro Campagnoli, Alessandro Costanzo, Barbara De ViviChiara EnzoAlice Faloretti, Ilaria Gasparroni, Elena Hamerski, Gevis Lekiqi, Matteo Messori, Stefan Milosavljevic, Giada Pianon,Lucrezia RodaJing TangLuisa TuruaniRicardo Aleodor VenturiMaria Giovanna Zanella

 

Over 30

Guido Airoldi, Evita Andujar, Riccardo Angelini, Aqua Aura, Alessandra Baldoni, Nicola Bertellotti, Gianni Berti, Silvia Bigi, Alessandra Calò, Cristian Castelnuovo, Andrea Cereda, Matteo Costanzo, Carlo D'Orta, Dana de Luca, Francesca Della Toffola, Emilia Faro, Marica Fasoli, Nadia Galbiati, Elyse Galiano, Roberto Ghezzi, Luca Gilli, Federica Gonnelli, Marco Grimaldi, Gian Luca Groppi, Ester Grossi, L'orMa, Elisa Leonini, Donatella Lombardo, Angelo Marinelli, Vincenzo Marsiglia, Vincenzo Merola, Oriella Montin, Patrizia Novello, Alice Padovani, Samantha Passaniti, Gianluca Patti, Luca Pianella, Serena Piccinini, Jasmine Pignatelli, Ettore Pinelli, Eva Reguzzoni,Tamara Repetto, Thomas Scalco, Anna Skoromnaya, Kanako Takahashi, Matteo Tenardi, Giorgio Tentolini, Alessio Tibaldi,Valeria Vaccaro

 

 

SCHEDA TECNICA:

 

ARTEAM CUP 2018 | IV edizione

MOSTRA DEI FINALISTI

a cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati

Fondazione Dino Zoli

Viale Bologna n. 288, Forlì (FC)

12 maggio  16 giugno 2018

Inaugurazione

sabato 12 maggio, ore 18.00

Premiazione 

sabato 16 giugno, ore 18.00

Orari di apertura

da martedì a giovedì: 9.30-12.30

da venerdì a domenica: 9.30-12.30 / 16.30-19.30

lunedì: chiuso

 

 

Informazioni

Fondazione Dino Zoli 

tel. +39 0543 755770

info@fondazionedinozoli.com www.fondazionedinozoli.com

Organizzazione

Arteam Associazione Culturale

via Traversa dei Ceramisti, 8/bis - 17012 Albissola Marina (SV)

tel. +39 019 4500744

info@arteam.eu www.arteam.eu

Catalogo

Vanillaedizioni (www.vanillaedizioni.com)

Main Partners 

CUBO Centro Unipol Bologna

Figli di Pinin Pero & C., Nizza Monferrato (AT)

Partners

1.1 Zenone Contemporanea, Reggio Emilia 

Associazione Culturale Cascina Granbego, Sassello (SV) 

Galleria 8,75 Artecontemporanea, Reggio Emilia

Bonioni Arte, Reggio Emilia

Galleria de' Bonis, Reggio Emilia

Guidi & Schoen Arte Contemporanea, Genova

Punto sull'Arte, Varese

Studio Berné, Legnano (MI)

Vergani, Milano

Vicolo Folletto Art Factories, Reggio Emilia



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mercoledì 2 maggio 2018

La Siria attraverso gli occhi dei bambini. Mostra video fotografica di Beppe Convertini alla Milano Art Gallery di Salvo Nugnes

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‘SI RIAccendono i colori della PACE’-Uno sguardo alla Siria attraverso gli occhi dei bambini


L’attore e conduttore Beppe Convertini, testimonial di Terre des Hommes, presenta per la prima volta a Milano la sua mostra video fotografica


Milano, maggio 2018 - “Si RIAccendono i colori della PACE la mostra video fotografica dell’attore e conduttore Beppe Convertini alla Milano Art Gallery di Salvo Nugnes.

Vernissage lunedì 14 maggio dalle ore 18:00 alle ore 21:00 presso il prestigioso spazio espositivo di Via G. Alessi in occasione dell’inaugurazione della mostra allestita fino al 21 maggio. 

L’esposizione è una raccolta di scatti fotografici e video realizzati da Convertini, testimonial di Terre des Hommes, in occasione della sua missione umanitaria in un centro profughi siriano, a Zarqa, per raccontare una silenziosa tragedia umana attraverso lo sguardo di centinaia di piccoli profughi siriani.


«Una grande dignità e compostezza – spiega Convertini - nel racconto di ogni memoria vissuta seppur nel dolore. Nel dramma sono stato rapito dalla gioia e dalla tenerezza dei più piccoli che mi hanno regalato con i loro sorrisi dei momenti indimenticabili più di quello che io ho potuto fare per loro. Nulla più mi spaventava a quel punto, e mi sono sentito “vivo” come poche volte nella vita. I gesti dicevano più di mille parole, al-cune volte è bastato davvero uno sguardo o una carezza per sentirsi parte di loro. Ero emozionato quando facevano a gara per stringermi la mano o per darmi un bacio, in quel momento pensi di aver perso del tempo nella tua vita dietro alla futile quotidianità».


Nel frattempo dal fronte siriano arrivano notizie a singhiozzi che viaggiano in tre lingue prima di giungere a destinazione, ma gli occhi dei bambini hanno un linguaggio universale e attraverso i loro occhi si cercherà di riportare l’attenzione mediatica su ciò che sta accadendo mentre la società civile sembra voltare lo sguardo dall’altra parte ormai assuefatta alla tragedia. La guerra in Siria non si ferma e il bilancio dei morti civili continua tragicamente a salire, mentre in Europa non sembra attecchire l’idea che stiamo vivendo un silenzioso genocidio postmoderno denunciato solo dalle urla soffocate e dagli occhi dei bambini siriani.


«È una vergogna che il mondo resti a guardare una catastrofe umanitaria del genere-commenta il direttore della Milano Art Gallery Salvo Nugnes-. Daremo con quest’iniziativa il nostro contributo affinché si accendano i riflettori e si intervenga per salvare milioni di vittime innocenti. La Milano Art Gallery è lieta di ospitare quest’evento, spero che la mostra di Convertini faccia il giro del mondo».


Attraverso gli scatti fotografici sembrerà di rivivere con i cinque sensi le storie impresse sulla pellicola e nel cuore di chi le ha vissute, testimoniate dall’espressione dei bambini. Tanti i temi scelti per gli scatti: l'educazione, l'istruzione, le spose bambine, l'assistenza sanitaria, le attività ludiche e sportive dei bambini e dei ragazzi siriani profughi, gran parte dei quali rimasti orfani per effetto della guerra civile. Un lavoro che documenta il grande lavoro portato avanti da Terre des Hommes in tutto il contesto della crisi siriana, ma anche l’insopprimibile voglia di vivere e di sperare dei bambini, anche nelle situazioni più drammatiche.

domenica 15 aprile 2018

Milano, Fuorisalone. Mostra d'arte, lo Champagne protagonista dell'installazione di NINI in via Santa Marta 14


Al Fuorisalone lo Champagne diventa protagonista delle nuove opere di NINI con Win'e'land


Milano, aprile 2018 - In occasione della Milano Design Week, Francesca NINI porta al Fuorisalone il suo nuovo progetto artistico Win'e'land. L'artista espone in via Santa Marta 14 un'installazione composta da 11 opere che raffigurano diverse bottiglie di Champagne, un viaggio al confine tra pop art e underground.

 

Dietro al titolo, un mix di parole e significati: win, vincere le paure e lasciarsi andare; win'e', vino, per celebrare; land, perché è un viaggio di scoperta.

 

Non più le figure umane con i loro sentimenti che da sempre caratterizzano le opere di Nini, bensì bottiglie di Champagne. Perché lo Champagne? "Perché è indicativo di un prodotto mercificato, prima di élite, ora di tutti – commenta NINI. – In realtà non è per tutti, perché complesso e affascinante tanto che ti demotiva dal degustarlo ma ti porta a buttarti avidamente in una bevuta liberatoria". Il meglio e il peggio del bevitore, pensieri espressi dalla vandalizzazione dell'opera, termine coniato dall'artista per definire la tecnica che utilizza e che da sempre la contraddistingue: vandalizzare significa creare contrasto, una divisione di sentimento, di piacere ma soprattutto fa emergere la natura profonda dell'oggetto dipinto. La bottiglia vandalizzata, rappresenta quindi il sorseggio libero e quello che produce, gli assaggi affascinanti, inaspettati, rotondi e spigolosi.

 

Win'e'land mostra anche l'altra faccia della festa: il retro dei quadri, uno sfondo scuro su cui spiccano per contrasto in rosso le frasi più espressive per NINI prese dal romanzo di Lewis Carroll Alice in Wonderland, a rappresentare il superamento della censura morale verso l'immaginazione, perché "l'immaginazione che scavalca i confini è vincente".

Non mancano quindi i riferimenti letterari, elementi ricorrenti all'interno dell'opera dell'artista, anche con Victor Hugo, ispirazione underground per un sottoterra che è scenario di peccati e redenzione, dove "il buio ingoia ma è anche salvezza".

 

Underground, movimento e tendenze del sottosuolo, un luogo proprio della società dei consumi che va ad esplorare la mercificazione sfacciatamente di superficie. È "un'esperienza dove non ci si nasconde e non si ha paura, fatta di diversità, dove c'è il coraggio di far vedere il brutto, di guardarsi violento e dominarsi".

 

Win'e'land non è solo una serie di quadri, ma nasce come un'installazione multisensoriale: i visitatori vengono introdotti in uno spazio di colori, forme e suoni, delimitato dalla verticalità degli stessi quadri, tenuti insieme da un fil rouge consistente di corde rosse che legano l'installazione creando pareti affollate. È inoltre un'esperienza uditiva, grazie al Sound Design di Stefano Pasini che conferisce al visitatore la sensazione di trovarsi in uno spazio intimo, davanti al proprio mondo interiore.

 

La libertà di lettura dell'opera pone al centro il visitatore: senza alcun vincolo cronologico, non c'è un ordine specifico per vivere l'esperienza dell'installazione.

Win'e'land, come la maggior parte dei lavori di NINI, mostra in modo spiccato il suo voler essere popolare, comprensibile per tutti, diviene arte del popolo, una potenziale produzione in serie tipica della pop art.

 

Win'e'land, Francesca NINI

17-22 aprile 2018, Milano Design Week

Via Santa Marta, 14 Milano

Orari di apertura: dalle 10:00 alle 20:00



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Mostra PERCORSI di Renzo Fortin ad Arquà Petrarca (Padova) - inaugurazione 21 aprile 2018

PERCORSI / Renzo Fortin

a cura di Sonia Strukul


Sabato 21 aprile alle ore 18.00 presso gli spazi espositivi della Foresteria Callegari nello splendido borgo storico di Arquà Petrarca (Padova), inaugura la mostra "Percorsi" di Renzo Fortin a cura di Sonia Strukul. La mostra, con il patrocinio della Città di Arquà Petrarca, rimarrà aperta ad ingresso libero fino al 12 maggio, dal martedì alla domenica ore 10.00-12.00 e 16.00-19.00.

 

"Percorsi", titolo esplicativo per una mostra in cui vengono presentanti i due filoni artistici intrapresi nella ricerca artistica di Renzo Fortin: notturni e presenze. Fil rouge dell'arte di Fortin è la componente spirituale, manifesta o celata, che vede l'opera come mezzo di elevazione verso quella parte di divino che è in noi.

 

I "notturni" di Renzo Fortin sono caratterizzati da un'atmosfera meditativa, quasi trasognata: la natura nel silenzio sembra parlare con lievi sussurri mentre luce ed ombra si incontrano. La pittura ad olio con cui l'artista esegue i suoi notturni è caratterizzata da numerosi passaggi e velature, uno stile raffinato che riconduce al Simbolismo, ma anche ai Preraffaelliti per lo studio diretto della natura e per il formato ovale ricorrente nei quadri di Fortin, molto usato in quel periodo. «L'ovale - come spiega l'artista - ricorda la figura umana fatta di curve e rotondità.» La forma ovale rispetto al cerchio ha due centri, lo sguardo entra nell'opera e ne percorre la superficie pittorica come un'ellissi cosmica. In queste opere è racchiuso l'inizio e la fine del giorno, la luce e il buio che si rincorrono all'infinito come simboleggia l'Uroboro, il serpente che si mangia la coda, animale che ricorre spesso nell'arte di Fortin.

 

Totalmente diverso lo stile delle opere grafiche del ciclo "presenze" in cui Fortin raffigura volti di persone defunte, sconosciuti che non hanno nessun legame con l'artista se non quello di essere vissute e aver lasciato un segno del loro passaggio: l'oggi c'è grazie a chi è venuto prima di noi e rivive nella memoria collettiva. In queste opere c'è grande attenzione al supporto con cui sono realizzate: manoscritti, atti notarili, quietanze, lettere datate anche oltre un secolo fa e vergate da una calligrafia ordinata. Attimi di vita quotidiana.

«Non si può dimenticare l'importanza fondamentale del Sacro nel percorso creativo di Renzo Fortin. – spiega Sonia Strukul - Il fulcro della sua poetica è l'Uomo inteso come creatura divina, creato ad immagine e somiglianza di Dio e in cui la Natura si riflette».

 

 

BIOGRAFIA

Renzo Fortin nasce a Este nel 1949, si diploma in pittura all'Istituto d'Arte Pietro Selvatico di Padova con Paolo Meneghesso, prosegue gli studi in pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Bruno Saetti, C. Zotti, M. Guadagnino e dello storico e critico d' arte G. De Logu.

È stato per moltissimi anni docente di "Disegno e Storia dell'Arte". Nel corso della sua lunga carriera artistica ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, inoltre ha illustrato libri di poesie e racconti. Nella chiesa di Prà d' Este e nell'Abbazia di Carceri (PD) sono esposte opere a carattere sacro. Dal 1990 dopo collaborazioni con maestri liutai costruisce violini rifacendosi alla tradizione cremonese.

 

 


PERCORSI / Renzo Fortin

a cura di Sonia Strukul

Foresteria Callegari
Via Castello, 6 - 35032 - Arquà Petrarca (Padova)

dal 21 aprile al 12 maggio 2018

inaugurazione 21 aprile ore 18.00

Orari di apertura: dal martedì alla domenica ore 10.00-12.00 e 16.00-19.00
Ingresso libero

 

Per informazioni sulle opere esposte:

Renzo Fortin

Tel. 338 9980271



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