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lunedì 7 novembre 2016
THE MILKY WAY 3, mostra di raccolta fondi a favore di Pianoterra onlus. 09.11.2016 Press Preview, 10.11.2016 Unica data @ Galleria Gió Marconi, Milano.
sabato 5 novembre 2016
Mostra "Carlo Roselli | Prove di scena" alla galleria Edarcom Europa
Le opere, tutte realizzate nell'arco dell'ultimo decennio, tratteggiano le tipiche atmosfere tanto amate dagli affezionati collezionisti, dalle folle alle strutture urbane, passando per le sale da gioco e i fumosi caffè di inizio '900.
Alfio Borghese, nella presentazione della mostra Sipario! alla Villa comunale di Frosinone nel 2013, coglieva bene la connotazione teatrale osservando che "i personaggi di Roselli sono in posa per l'eternità, sia che assistano alle corse all'ippodromo, sia che giochino a carte o al biliardo o stiano passeggian...do tranquillamente per quelle strutture urbane che l'artista dipinge con tanta cura.
La mostra, curata da Francesco Ciaffi, sarà visibile fino al 20 novembre.
Nota Biografica:
Carlo Roselli nasce a Milano nel 1939. Conseguita la maturità classica, frequenta la facoltà di Giurisprudenza che abbandona agli inizi degli anni Sessanta per dedicarsi a passioni più vicine alla sua sensibilità, il teatro e la pittura. Si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con artisti e personaggi dello spettacolo con i quali condivide esperienze formative che segneranno la sua futura ricerca pittorica. Dopo aver vissuto alcuni anni anche a Londra, si ristabilisce in Italia, a Roma, dove approfondisce l'interesse per la pittura, dedicandosi contemporaneamente a studi filosofici e scientifici. Frequenta la Scuola Libera del Nudo presso l'Accademia delle Belle Arti di Roma e nel 1973 tiene la sua prima personale alla Galleria Nuova Figurazione 1. Dalla metà degli anni Settanta inizia ad esporre presso gallerie private e spazi pubblici di tutta Italia con frequenti esperienze internazionali nelle città di Ginevra, Lucerna, Parigi e Londra. Oggi le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private europee e statunitensi.
INFORMAZIONI
MOSTRA: Carlo Roselli | Prove di scena
PERIODO: 5-20 novembre 2016
ORGANIZZAZIONE: Edarcom Europa
INDIRIZZO: Via Macedonia, 12/16
ORARIO: 10,30/13,00 - 15,30/19,30 (fino al 18 dicembre aperto tutti i giorni compresa domenica)
INFO: 06.7802620 – www.edarcom.it
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Mostra "Cuba - Before Everything Changes"
Galleria Arnaldo Pavesi | Via Guido d'Arezzo 17, 20124 Milano
Orari di apertura: lunedì - sabato, ore 15 - 19
www.pavesicontemporart.com
Powered by:
TheBlueRoom Productions
www.theblueroomproductions.com
di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni
Per ulteriori informazioni e per richiedere materiale e immagini relativi alla mostra:
www.made4art.it- press@made4art.it - t. +39.02.39813872
In partnership con: M4E - MADE4EXPO
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Amy-d Arte Spazio, Milano: segnalazione mostra "Gray area_Area X"
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TobiasREHBERGER | 17.11.2016
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TobiasREHBERGER
tous pour les femmes
Inaugurazione: 17.11.2016, 19-21
18.11.2016- 28.01.2017
Martedì-Sabato, 11-19
Giò Marconi ha il piacere di annunciare la quarta mostra personale in galleria dell'artista di Francoforte Tobias Rehberger (n. 1966 in Esslingen, Germany). Uno dei più importanti artisti tedeschi della sua generazione, Rehberger travalica costantemente i confini tra pittura, scultura, design, architettura, arte concettuale. Le sue sculture, i suoi ambienti e le sue installazioni ruotano principalmente attorno al concetto di trasformazione ed esplorano ininterrottamente i confini tra funzione ed estetica. Da Giò Marconi l'artista sorprende con la scelta dei lavori: in mostra all'interno della galleria più di 30 lavori su carta di vario formato. I disegni risalgono a diversi periodi componendo così una mini retrospettiva su carta. Le opere in mostra includono acquerelli, stampe, disegni a matita e pastello. Alcuni lavori sono studi per i progetti di maggiori dimensioni e per le installazioni ambientali per cui l'artista è riconosciuto e che gli sono valse nel 2009 il Leone d'Oro alla 53esima Biennale di Venezia. Altri sono opere compiute e lavori autonomi. Anche se il suo lavoro su carta è inizialmente difficile da allineare a quello scultoreo, rientra senza timore in una produzione in cui non vi sono gerarchie. C'è un tocco di humor nel titolo che Rehberger dà alla mostra Tous pour les femmes – un'affermazione di eterno femminile. I disegni sono in una certa misura eccessivamente ironici e a volte superano il limite del politicamente corretto: "Prejudices against white males (15)" mostra un pollo cotto disposto su un piatto con gli arti inferiori piegati e quelli superiori incrociati, molto somigliante all'immagine di una donna abbronzata senza testa che sta riposando. Altri disegni giocano apertamente con stereotipi e pregiudizi politici, razziali, sessuali: la ragazza con il lato b prorompente su cui tiene in equilibrio dei biscotti e un bicchiere di latte, un uomo che controlla in contenuto dei pantaloni di un altro uomo; le componenti di una girl band completamente nude incarnando il sogno proibito di ogni uomo. "Mehr Russen, Kongolesen, Syrer, Pariser und Amerikaner, die schon mal besser aussahen" è una serie di acquerelli che presenta i popoli di tutta Europa con i loro costumi tradizionali. Come accade frequentemente con Rehberger, l'artista fa giochi di parole con i titoli e si serve del linguaggio in maniera arguta. Il suo approccio ironico alla lingua emerge anche in "Sam in Car" tratto da una famosa pubblicità della Daihatsu. L'acquerello rappresenta un mini van pieno zeppo di donne e il testo ironico "Picks up six times more women than a Lamborghini"/ "Prende 6 volte più donne di una Lamborghini". Non sono necessarie ulteriori spiegazioni. Oltre al grande numero di opere su carta, Rehberger ha anche prodotto due vivaci insegne neon che sembrano dare informazioni conflittuali. Una scritta lampeggiante "Tous pour les femmes" insieme all'immagine del pugno alzato - reminescenza simbolica del movimento femminista degli anni 70 – dà il benvenuto ai visitatori che fanno il loro ingresso nel cortile della galleria. Il neon luminoso alterna le scritte "Tous pour les femmes" e "RES-TO" – che può essere letta sia come resto/spoglia/rimanenza sia come prima persona singolare del verbo restare – io resto, io rimango. Una freccia gialla indica la strada per l'ingresso in galleria. All'interno, all'ingresso della galleria, il visitatore è accolto da una seconda insegna neon: una scritta intermittente "What else?" si trasforma in "S-WE-AT" invitando il pubblico a proseguire nel percorso espositivo ed entrare nel mondo su carta di Rehberger Professore sin dal 2001 alla Frankfurt's Städelschule, la stessa scuola che ha frequentato dal 1987 al 1993 nonché una delle accademie più importanti di tutta Europa, Rehberger prende parte alla sua prima mostra nel 1992. Da allora, ha avuto mostre personali nei seguenti musei e fondazioni: Schirn Kunsthalle, Francoforte (2014); MACRO Museum, Roma (2014); Stedelijk Museum, Amsterdam (2008); Museum Ludwig, Colonia (2008); Fondazione Prada, Milano (2007); Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (2005); Whitechapel Gallery, Londra (2004); Palais de Tokyo, Parigi (2002). Il suo lavoro è stato presentato nelle seguenti manifestazioni: Gwangju Biennial, Corea del Sud (2012); Manifesta 1, Rotterdam (1996) and 2, Luxembourg (1998); Biennale di Venezia (1997, 2003 and 2009). Nel 2009 ha vinto il Leone d'Oro come miglior artista per il suo caffé Was Du liebst, bringt dich auch zum Weinen (The things you love also make you cry) al Palazzo delle Esposizioni. Tra gli altri riconoscimenti vi sono Otto-Dix-Preis (2001) e the Hans-Thoma- Preis in 2009. -- TobiasREHBERGER tous pour les femmes Opening: 17.11.2016, 7pm 18.11.2016- 28.01.2017 Tuesday-Saturday, 11am-7pm Giò Marconi is pleased to present Frankfurt-based artist Tobias Rehberger (b.1966 in Esslingen, Germany) in his fourth solo exhibition with the gallery. One of the most important German artists of his generation, Rehberger regularly straddles the lines between the realms of painting, sculpture, design, architecture and conceptual art. His sculptures, environments and installations principally revolve around the concept of transformation and are always exploring the boundaries between the functional and the aesthetic. At Giò Marconi the artist surprises with the choice of works: on display inside the gallery are more than 30 differently sized framed works on paper. The drawings date from diverse periods and therewith function as a mini retrospective on paper. The exhibited works include both watercolours, prints, pencil and crayon drawings. Some works are studies for bigger projects and environmental installations for which the artist is best known and for which in 2009 he was awarded the Golden Lion at the 53rd International Venice Biennial. Others are completed pieces and autonomous works. Even if his work on paper is initially difficult to align with his sculptural work, it fits seamlessly into an oeuvre in which there are no hierarchies. There is a touch of humour in Rehberger naming his exhibition Tous pour les femmes - an affirmation of the eternal feminine. The drawings are to some extent overly ironic and sometimes on the verge of political correctness: "Prejudices against white males (15)" shows a cooked chicken on a plate with bent, spread legs and folded arms, very much resembles a tanned headless reposing woman. Other drawings openly play with political, racial and sexual stereotypes and prejudices: the girl with the protruding bottom upon which she balances sweets and a glass of milk; the man checking the contents of another man's pants; the all naked girl band which epitomizes every man's wet dream. "Mehr Russen, Kongolesen, Syrer, Pariser und Amerikaner, die schon mal besser aussahen" is a series of watercolours depicting people in traditional folk costumes from all over Europe. As oftentimes with Rehberger, he puns with his titles and witty use of language. His very comic approach through language can also be seen in "Sam in Car" that is a take on a famous Daihatsu ad. The watercolour depicts a mini van jam-packed with various women and an ironic text which reads "Picks up six times more women than a Lamborghini". No further explanation needed. Besides the large number of watercolours on display, Rehberger has also produced two new garish neon signs. What they are advertising offers conflicting information. A flashing "Tous pour les femmes" sign with a raised fist, a symbol reminiscent of the 70s feminist movement, welcomes the visitor upon entering the gallery's courtyard. The bright neon alternates between "Tous pour les femmes" and "RES-TO", the Italian word for remnants (or small change), which seems to imply that all there is for women are the leftovers. A yellow arrow signposts the way into the gallery space. Inside, in the gallery's anteroom, the visitor is greeted by yet another neon sign: a flickering „What else?" morphs into "S-WE-AT" and dismisses the visitor into the exhibition and Rehberger's world on paper. Is the bottom line of Tobias Rehberger's fourth show "Tous pour les femmes" an affirmative "What else"? A professor since 2001 at Frankfurt's Städelschule, the school he attended from 1987 to 1993 and one of Europe's most prestigious art schools, Rehberger took part in his first exhibition in 1992. Since then, he has had solo exhibitions at the Schirn Kunsthalle, Frankfurt (2014); MACRO Museum, Rome (2014); Stedelijk Museum, Amsterdam (2008); Museum Ludwig, Cologne (2008); Fondazione Prada, Milan (2007); Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (2005); Whitechapel Gallery, London (2004); Palais de Tokyo, Paris (2002). His works have been showcased at the Gwangju Biennial, South Korea (2012); Manifesta 1, Rotterdam (1996) and 2, Luxembourg (1998); Venice Biennial (1997, 2003 and 2009). In 2009, he was awarded the Golden Lion for best artist for the design of his café Was Du liebst, bringt dich auch zum Weinen (The things you love also make you cry) at the Palazzo delle Esposizione. Other awards include the Otto-Dix-Preis (2001) and the Hans-Thoma- Preis in 2009. Giò Marconi Via Tadino, 20 20124 Milano t. +39 02 29404373 f. +39 02 29405573 How to get there: Underground: Line 1 Red: stops Porta Venezia - Lima Line 3 Yellow: stop Centrale Surface transport: bus n. 60 – 81 stop B. Marcello |
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"ASPETTANDO L'ISPIRAZIONE": H.H. LIM mette in mostra il dubbio al MUSEO FRANCESCO MESSINA. Mostra curata da Sabino Maria Frassà
Milano, 5 novembre 2016 – Presso lo Studio Museo Francesco Messina, il Comune di Milano e la Fondazione Giorgio Pardi, patrocinati dall'Istituto Confucio dell'Università degli Studi di Milano e dall'Accademia di Ungheria a Roma, presentano la mostra "ASPETTANDO L'ISPIRAZIONE" di H.H. Lim, curata da Sabino Maria Frassà. "Aspettando l'ispirazione sarà inaugurata il 15 novembre alle ore 18:30 e rimarrà aperta fino all'11 dicembre.
La mostra è parte del progetto cramum, che la Fondazione Giorgio Pardi porta avanti per valorizzare in Italia e nel mondo le eccellenze culturali e artistiche.
La mostra indaga il ruolo dell'arte e dell'artista oggi. H.H. Lim ricostruisce il proprio studio romano all'interno del Museo, instaurando un forte dialogo con lo spazio – la Chiesa sconsacrata di San Sisto – e con le opere del Maestro Francesco Messina.
Allo spazio barocco e all'arte figurativa del Maestro Messina HH Lim accosta le sue famose sedie, i pannelli di gesso bianco e le tele nere, su cui riporta e scrive i propri dubbi e interrogativi. Allo spettatore l'onere e il piacere di elaborare la risposta.
Il curatore, Sabino Maria Frassà, spiega così la mostra: "Aspettando l'ispirazione riesce ad essere una caustica, ironica e puntuale analisi su cosa sia oggi l'arte contemporanea. H.H. Lim condivide il proprio smarrimento e i propri dubbi riguardo l'autorefernzialità dell'arte e in merito alla possibilità che l'arte contemporanea possa fornire certezze trascendenti. Chi crea e consuma arte oggi più che mai dovrebbe essere colui che indaga per indagare, per sapere, per portare l'uomo e l'umanità a un livello superiore. Al contrario l'ammiccamento al mercato tipico di tanta arte di oggi semplicemente non è arte contemporanea, quanto piuttosto uno sbiadito neo-barocco, che nasce vecchio e morirà - presto – vecchissimo".
Filippo Del Corno, Assessore alla cultura del Comune di Milano, introduce così la mostra: "Il tema dell'ispirazione può rappresentare per un artista un punto di partenza per l'elaborazione dell'opera, ma non solo per lui.
L'ispirazione è infatti un tema trasversale, perché può riguardare il processo di creazione tout court e non solo quello di un lavoro specificamente artistico. HH Lim con la mostra "Aspettando l'ispirazione" allo Studio Museo Francesco Messina, nel suo dialogo con l'opera dello scultore siciliano, si interroga e interroga il visitatore, aprendo una riflessione sul tema dell'arte e della relazione tra consapevolezza e creatività!"
Sulla stessa linea di pensiero l'artista H.H. Lim: "Ho sempre pensato che il destino di un artista fosse quello di danzare un valzer sul filo del rasoio. L'incessante cercare l'ispirazione per trovare le risposte ed uscire dal tunnel dell'esistenza è il ring e il senso stesso della vita del vero artista."
Maria Fratelli, Direttrice del Museo: "Francesco Messina scriveva in Poveri Giorni "Non desidero che lavorare in pace. Il tempo giudicherà se ho sempre sbagliato". Lo Studio Museo Francesco Messina anche grazie alla collaborazione con il progetto Cramum della Fondazione Giorgio Pardi si è mosso perciò nella direzione di trasformare il proprio ruolo in un laboratorio per l'arte contemporanea, luogo in cui ogni artista possa sperimentare e mettersi alla prova senza l'ansia della ricerca del consenso".
La mostra continua il percorso di H.H. Lim con il progetto cramum sul tema "Cos'è l'arte contemporanea?". Opere di H.H. Lim – appartenenti all'inedito ciclo Aspettando l'Ispirazione - saranno esposte nella mostra collettiva internazionale di Cramum a Roma, intitolata "Oltre Roma" e anch'essa curata da Sabino Maria Frassà.
BIOGRAFIA
H.H. Lim è un artista cinese, nato in Malesia. Si è laureato all'Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 1976, vive e lavora tra Roma e Penang. È fondatore e animatore dello spazio espositivo romano Edicola Notte, che dal 1990 rappresenta una delle realtà più dinamiche e propositive della capitale. Dal 2015 collabora e aderisce al progetto "cramum" della Fondazione Giorgio Pardi.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, tra cui Singapore Biennale 2016 Singapore; 12°edizione della Dakar Biennale, Dakar Senegal 2016; Biennale di Praga 6, Praga, Repubblica Ceca 2013; Biennale di Venezia, Padiglione della Repubblica di Cuba, Venezia, Italia 2013; GNAM Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, Italia 2011; UCCA Centro Ullens per l'Arte Contemporanea, Pechino, Cina 2010; 3° Biennale di Tirana, Galleria Nazionale d'Arte, Tirana, Albania 2005.
La mostra è resa possibile grazie alla collaborazione con RAM radioartemobile, Zoo Zone Art Forum, Sauro Radicchi, Manuela Caminada.
ASPETTANDO L'ISPIRAZIONE
H.H. LIM
a cura di Sabino Maria Frassà
STUDIO MUSEO FRANCESCO MESSINA
Via San Sisto, 4, Milano
16 novembre – 11 dicembre
Inaugurazione 15 novembre ire 18:30
"Il destino di ogni artista è danzare un valzer sul filo del rasoio per continuare a cercare di uscire dal tunnel"
per informazioni e contatti 334.1539578
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lunedì 31 ottobre 2016
Extempore - Ciascuno a suo modo - mostra arte contemporanea
*SPAZIO ELLE è un nuovo spazio espositivo gestito dall'Associazione Culturale LA CICALA. Situato a Castel Gandolfo (Roma), in Via del mare 138, esattamente dove la periferia di Castel Gandolfo incontra quella di Albano Laziale formando un nuovo "centro periferico".
Questo spazio per l'arte contemporanea sorge, volutamente, in quella che è definita l'estrema periferia romana, per capirne il senso bisogna considerare che tra i fondatori troviamo Laura Giovanna Bevione e Domenico Cornacchione, due artisti che hanno fatto del decentramento culturale e del lavorare in provincia la loro cifra stilistica.
** La Galleria Civica d'Arte Contemporanea "Franco Libertucci " di Casacalenda (CB) ha sede nel Palazzo Comunale. La Galleria nasce come corpo distinto ma parallelamente al MAACK (Museo all'Aperto d'Arte Contemporanea Kalenarte). Le opere in essa allestite provengono principalmente da donazioni di artisti ospitati dal MAACK alle quali fecero seguito altre provenienti da artisti che, venuti a conoscenza di questo ambiente culturale, ne desideravano far parte.
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