Ultime news di Mostre ed Esposizioni
Cerca nel blog
martedì 11 ottobre 2016
Mercanteinfiera Parma chiusura con il botto
domenica 9 ottobre 2016
GRANDE MOSTRA > I Maya. Il linguaggio della bellezza > 8 ottobre 2016 - 5 marzo 2017 > Palazzo della Gran Guardia, Verona
Grazie all'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico (INAH), 250 reperti di gran valore storico-culturale saranno esposti a Palazzo della Gran Guardia attraverso una straordinaria rassegna.
Si aprono le sale di Palazzo della Gran Guardia al mistero e al fascino di una delle civiltà più interessanti dell'America precolombiana: con oltre 250 opere provenienti dai principali musei del Messico arriva la mostra Maya. Il linguaggio della bellezza, a partire dall'8 ottobre 2016 fino al 5 marzo 2017.
Maya. Il linguaggio della bellezza è una mostra del Governo della Repubblica Messicana, del Ministero della Cultura del Messico e dell'INAH (Instituto Nacional de Antropología e Historia), l'istituzione più importante del Ministero della Cultura del Messico, ed è curata da Karina Romero Blanco.
Promossa dal Comune di Verona, con il supporto di AMO - Arena Museo Opera, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia Group e Kornice e vede il coinvolgimento di Antonio Aimi, consulente scientifico di Kornice e Arthemisia.
Sponsor dell'esposizione AGSM con il sostegno di Fondazione Antonveneta.
La mostra vede come media partner L'Arena e Radio Company.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.
Catalogo edito da Piazza Editore.
A 18 anni di distanza dalla mostra del 1998 sui Maya di Venezia, torna in Italia il racconto della storia di un popolo che non cessa di affascinarci per le sue conoscenze matematiche, per i suoi raffinatissimi sistemi calendariali e per le sue realizzazioni artistiche.
L'esposizione - risultato della particolare attenzione per le tematiche specificamente artistiche di questa civiltà - presenta sculture, stele monumentali, elementi architettonici, figure in terracotta, maschere in giada, strumenti musicali e incensieri, che daranno ai visitatori la possibilità di esplorare gli aspetti artistici di una delle civiltà più affascinanti della storia, attraverso il tema universalmente riconosciuto della bellezza.
La mostra di Verona affronta per la prima volta il tema della cultura di questo antico popolo attraverso le parole e i testi degli stessi Maya, utilizzando - come mai è avvenuto in passato - la più grande rivoluzione antropologica dell'ultimo secolo: la decifrazione della loro scrittura.
Parallelamente, l'esposizione offre uno sguardo nuovo, innovativo e sorprendentemente attuale sull'arte maya a partire dall'individuazione dei maestri, delle scuole e degli stili: finalmente si ha la possibilità di rapportarsi alle opere attraverso una lettura storico-artistica e non solo archeologica.
I tre grandi periodi - preclassico, classico e postclassico - che dal 2000 a.C. al 1542 d.C. hanno visto fiorire questo popolo, sono spiegati attraverso straordinari capolavori dell'arte maya come il Portastendardi, pregiata scultura risalente all'XI secolo realizzata da un maestro di Chichen Itza (complesso archeologico a nord della penisola dello Yucatan, inserito nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno) che senza dubbio rappresenta la migliore opera di una tipologia tipica di molte città del Periodo Postclassico; la Testa raffigurante Pakal il Grande che visse dal 603 al 683 dopo Cristo e fu il più importante re di Palenque (oggi tra i più importanti siti archeologici maya situato nello stato messicano del Chiapas); la Maschera a mosaico di giada raffigurante un re divinizzato tipico esempio di maschera funeraria, fondamentale per il defunto per raggiungere il mondo sotterraneo; e infine come l'Adolescente di Cumpich, imponente scultura risalente al periodo tardo classico ritrovata nel sito archeologico di Cumpich.
La civiltà maya è spiegata anche attraverso la ricostruzione di antiche architetture, utensili della vita di tutti i giorni che hanno cavalcato millenni come collane, orecchini, strumenti musicali, vasi e incensieri tutti provenienti dai più importanti musei messicani quali il Museo Nacional de Antropología (Città del Messico) che coi suoi due milioni di visitatori è il primo museo di antropologia del mondo, il Museo Regional de Antropología Palacio Cantón (Mérida, Yucatán), il Museo Arqueológico del Camino Real de Hecelchakán (Hecelchakán, Campeche) e dai tanti siti archeologici delle più importanti città maya come Calakmul, Chichen Itza, Palenque e Uxmal.
L'esposizione veronese svela i risultati delle ultime ricerche scientifiche sui Maya e consente ai lettori di leggere direttamente i loro testi, senza sfuggire a temi avvincenti come le profezie, la fine del tredicesimo baktun (caduta il 21 dicembre 2012) e i segreti del Conto Lungo, un ciclo di 5125,3661 anni che aveva cominciato a "girare", il giorno della creazione, che per questo popolo era avvenuta il 6 settembre del 3114 a.C.
Info e prenotazioni
T. +39 045 853221
Sito
www.mayaverona.it
top5 per la Dodicesima Giornata del Contemporaneo a Roma
In occasione della
Dodicesima Giornata del Contemporaneo
Manifestazione organizzata da AMACI
GALLERIA PAVART
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18
--
www.CorrieredelWeb.it
Periscopio sull’arte in Italia 2016 1° Rassegna d’Arte Contemporanea (pittura, grafica, scultura ed installazione). A cura di Giorgio Di Genova Enzo Le Pera
Orario, da martedì a domenica: 9,30 – 13; 15 – 18,30
Castello Ducale di Corigliano Calabro (CS) 1° Rassegna d'Arte Contemporanea (pittura, grafica, scultura ed installazione) Periscopio sull'arte in Italia.
Nel 1979 fu acquistato dall'amministrazione comunale di Coriglianoche, tra, il 1988 e il 2002 diede seguito agli ultimi lavori di restauro.
La gestione del maniero è affidata all'associazione Culturale White Castle che opera nel Comune di Corigliano Calabro e persegue le finalità di sensibilizzare i singoli e gli Enti pubblici e privati per una crescita economica, sociale, culturale e urbana, con particolare riferimento al centro storico cittadino.
venerdì 7 ottobre 2016
Paola De Rosa. Nel segno della rosa in mostra alla galleria L'Approdo
Paola De Rosa. Nel segno della rosa Avellino - Galleria L'Approdo Dal 15 ottobre al 10 novembre 2016 Inaugurazione: sabato 15 ottobre 2016, ore 17.00 A cura di: Elide Rusolo Gli spazi della Galleria l'Approdo di Avellino ospiteranno, dal 15 ottobre al 10 novembre 2016, la mostra "Paola De Rosa. Nel segno della rosa", a cura di Elide Rusolo. Eseguite tra maggio e settembre 2016, sono esposte 15 tempere viniliche su tela e 3 tempere all'uovo su cartoncino. Nei dipinti, il tema della rosa confluisce in quello di un'immaginosa interpretazione della calligrafia araba. L'Approdo aderisce alla Dodicesima Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI. Per vedere i dipinti: www.paoladerosa.co Paola De Rosa. Nel segno della rosa A cura di: Elide Rusolo Luogo: Avellino - L'Approdo, Via G. Matteotti, 31 Periodo: dal 15 ottobre al 10 novembre 2016 Inaugurazione: sabato 15 ottobre 2016, ore 17.00 Orario: dal lunedě al sabato, dalle 17.00 alle 20.00 Ingresso: libero Info: info@paoladerosa.co - galleria.lapprodo@libero.it tel. 0825.37838 - cell. 348 3231981 Sito web: Galleria l'Approdo |
--
www.CorrieredelWeb.it
Disclaimer
Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.
Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.
Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).
Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.
L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.
Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.
Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.
Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.
Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.