Lo studio d'arte digitale Streamcolors, specializzato nello sviluppo di software in real-time, nell'uso del 3D e delle arti generative, ha creato e progettato - per l'esposizione permanente Extreme.
Alla ricerca delle particelle - l'installazione interattiva DARK MATTER, che cerca di spiegare l'esistenza della materia oscura, tema ancora controverso e discusso, e come questa influenzi il movimento delle galassie.
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci in partnership con CERN – Organizzazione europea per la ricerca nucleare e INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare presenta Extreme. Alla ricerca delle particelle, la prima mostra permanente, unica in Italia, per scoprire gli strumenti e il lavoro di chi esplora l'infinitamente piccolo.
Che cosa accade all'interno dei laboratori di due dei più grandi istituti di ricerca al mondo che studiano la fisica delle particelle? Com'è composta la trama della materia nelle sue componenti più infinitesimali? La mostra cercherà di mostrarlo e spiegarlo attraverso oggetti e strumenti di valore storico e installazioni multimediali e interattive.
A Streamcolors è stata affidata la sala dedicata alla Dark Matter, la materia oscura, una materia – come dice lo stesso aggettivo - ancora dalle caratteristiche ignote, misteriosa e allo stesso tempo affascinante che costituisce apparentemente gran parte della materia dell'universo.
Partendo dall'ipotesi che sia proprio la materia oscura a influenzare la velocità e i movimenti delle galassie e a garantire e mantenere la loro stabilità, Streamcolors con una installazione touchscreen e una videoproiezione, ha reso visibile e interattiva questa teoria, facendo ciò che gli riesce meglio, ossia utilizzare un tool da videogioco e metterlo al servizio di un contesto totalmente differente, in questo caso la scienza.
Giacomo Giannella e Andrea Boschetto, rispettivamente art director e technical director di Streamcolors con alle spalle anni di produzione di importanti videogiochi, hanno sviluppato un sistema particellare interattivo e parametrico in grado di generare una galassia in modo da rappresentare la relazione tra le forze della materia oscura e il movimento delle galassie.
Hanno modificato e personalizzato il motore grafico di Unreal Engine 4 di Epic Games, una casa di sviluppo di videogiochi americana, adattandolo alle esigenze del Museo della Scienza e della Tecnologia.
Ogni visitatore potrà fisicamente, attraverso l'uso di un touch screen, variare lo stato della materia oscura e quindi influenzare la stabilità della galassia.
Da una situazione di stabilità iniziale in cui la materia oscura è omogeneamente distribuita, ognuno potrà decidere se aggiungere materia oscura applicando una forza alla galassia fino anche a farla collassare oppure al contrario disperderla, facendo perdere velocità di rotazione alla galassia e portandola quindi pian piano alla distruzione.
Streamcolors ha dato vita a un sistema innovativo e dinamico, utilizzato qui per la prima volta al mondo, che non costituisce solo una mera rappresentazione di una galassia, ma consente di creare una evoluzione e di documentarne il cambiamento nel tempo e nello spazio, ossia in tempo reale.
Un sistema dunque dalle potenzialità infinite che, modificando semplicemente i parametri e le impostazioni iniziali, può essere utilizzato in differenti contesti scientifici e non solo a livello didattico o ludico, ma anche per studio e ricerca.