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mercoledì 15 giugno 2016

Si è inaugurata la mostra su Dorothea Lange a Postignano

Sabato 11 giugno 2016, alle ore 17.30 a Castello di Postignano (Sellano, PG) si è inaugurata la mostra "DOROTHEA LANGE. The Camera is a Great Teacher" con 51 fotografie.


L'esposizione, evento clou della 5a edizione di "Un Castello all'Orizzonte", manifestazione culturale che si svolge presso il borgo medioevale restaurato in Umbria, si potrà visitare fino al 9 gennaio 2017.

Tale inaugurazione è stata preceduta da un'altra vernice a Napoli, presso lo Studio Trisorio, che si è tenuta il 9 giugno scorso, per la retrospettiva sulla Lange, "A Visual Life", con fotografie scattate fra il 1930 e il 1940.

Per la prima volta in Italia, due mostre offrono un ampio spaccato del lavoro di Dorothea Lange, pioniera della fotografia documentaristica e di denuncia sociale.

Dorothea Lange è soprattutto nota per aver documentato per la Farm Security Administration la Grande depressione americana: le condizioni di vita nelle zone rurali degli Stati Uniti, la dolorosa povertà degli agricoltori e delle loro famiglie che si spostano di luogo in luogo in cerca di lavoro, l'abbandono delle campagne a causa delle tempeste di sabbia che avevano desertificato 400.000 km² di terreni agricoli. 

La sua foto "Migrant Mother", scattata in California nel 1936, è diventata un'icona di quel periodo storico: una madre "senza patria" che protegge i suoi figli incarna la sofferenza di un'intera nazione.

L'umanità dei soggetti che ritrae non è mai secondaria all'esigenza di documentare la realtà. Nelle sue immagini non mette a fuoco solo la disperazione e la miseria delle persone, ma anche l'orgoglio e la dignità con cui affrontano il proprio destino. È forse questo il motivo che le rende sempre attuali.

La macchina fotografica è stata per la Lange "una grande maestra", lo strumento attraverso il quale osservare profondamente il mondo, provando a "vivere una vita visiva". "Bisognerebbe utilizzarla come se il giorno dopo si dovesse essere colpiti da improvvisa cecità", usava dire.



Biografia
Dorothea Lange nasce a Hoboken in New Jersey nel 1895. Dopo aver frequentato la Columbia University di New York con Clarence H.White, dal 1917 al 1919 lavora come fotografa freelance a San Francisco dove apre uno studio. Nell'estate del 1923 con il primo marito, il pittore Maynard Dixon, compie un lungo viaggio in Arizona, dove fotografa gli indiani Hopi; nel 1931 insieme a Maynard e ai due figli si trasferisce a Taos nel New Mexico. Qualche anno più tardi inizierà a collaborare con l'economista Paul Taylor che la introdurrà nel programma della Farm Security Administration. 

 I due si sposeranno nel 1935 e lavoreranno insieme al libro American Exodus che documenta, con testi di Taylor e foto della Lange, l'esodo di più di 300.000 immigrati in California alla ricerca di lavori agricoli. Nel 1942, in seguito all'attacco giapponese di Pearl Harbor, la WRA (War Relocation Authority) incaricherà la Lange di fotografare la deportazione forzata dei nippo-americani isolati nei campi di internamento perché considerati possibili nemici. 

Negli anni cinquanta realizzerà diversi servizi per LIFE magazine e prenderà parte all'ambizioso progetto The Family of Man curato da Edward Steichen direttore del dipartimento di fotografia del MOMA. Continuerà a lavorare e viaggiare insieme a Paul Taylor visitando diversi paesi del mondo: Giappone, Korea, Hong Kong, Filippine, Tailandia, Indonesia, Burma, India, Nepal, Pakistan, Afghanistan, Egitto. Morirà l'11 ottobre 1965. Qualche mese più tardi, nel gennaio 1966, sarà inaugurata al MOMA una vasta retrospettiva delle sue fotografie, la prima dedicata a una fotografa donna.

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La 5a edizione di un "Un Castello all'Orizzonte" offre agli spettatori che vengono al borgo un cartellone di eventi composto da: incontri con autori, concerti di musica classica, contemporanea, jazz – teatro - conferenze - mostre di fotografia, di arte contemporanea.

Il borgo Castello di Postignano, frazione del Comune di Sellano (PG), in Umbria, fu abbandonato negli anni '60 ed è tornato a vivere grazie ad una attenta opera di restauro durata molti anni, a cura dei proprietari, Architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella.
        
Il "Castello di Postignano come l'archetipo dei borghi collinari italiani", così è stato definito dall'architetto americano Norman F. Carver Jr, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l'una sull'altra, nella copertina del suo libro fotografico "Italian Hilltowns" pubblicato nel 1979.

Di Postignano tutti apprezzano:
  • il restauro che è stato realizzato, un "sogno diventato realtà", a detta di tutti;
  • l'atmosfera che si respira in questo "rifugio di serenità", nel paesaggio che si "vive";
  • le prelibatezze che si possono gustare a km.0 del ristorante/trattoria La Casa Rosa;
  • la qualità delle proposte culturali della manifestazione estiva "Un Castello all'orizzonte".

Il Castello di Postignano offre un'esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell'impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna - un albergo "diffuso" - un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l'attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – un wine bar "Vini e Oli dell'Umbria" - un centro servizi - l'antica Chiesa della SS. Annunziata, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane - un centro benessere, la piscina, l'area all'aperto "Il giardino delle rose".

Ed ancora, l'8 novembre 2014, i Club Unesco d'Europa hanno conferito l'Attestato di Merito alla Mirto srl – Castello di Postignano, "come efficace interprete dei valori unescani per la salvaguardia e tutela del paesaggio e dell'ambiente ".


NOTIZIE UTILI MOSTRA A CASTELLO DI POSTIGNANO
06030 Sellano (PG)
sede: Il Torchio, app. Sabbioneta
durata: 11 giugno 2016  - 9 gennaio 2017
orari: tutti i giorni, 10 – 22
ingresso: gratuito
catalogo dedicato alle due mostre: euro 25,00
tel: +39 0743 788911  info@castellodipostignano.it



MOSTRA LANGE A NAPOLI
Studio Trisorio
Riviera di Chiaia 215
80121 Napoli
tel/fax +39 081 414306

durata: 9 giugno - 15 settembre 2016
orari:
lun-sab 10.30-13.30
lun-ven 16-19.30
catalogo dedicato alle due mostre: euro 25,00




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Mostra archeologica ReSÒNAnT Ritmi e Suoni: l’Arte ritrovata. Vibo Valentia - Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi”. Fino al 17 settembre 2016


Fino al 17 settembre 2016, a Vibo Valentia, nel Museo Archeologico Nazionale "Vito Capialbi", rimarrà aperta al pubblico la mostra archeologica ReSÒNAnT Ritmi e Suoni: l'Arte ritrovata.

L'esposizione propone reperti provenienti da scavi archeologici oconservati presso altre istituzioni e ricostruzioni desunte da fontiletterarie o iconografiche, ritmi, suoni, declamazioni di testiclassici, rappresentazioni scenografiche.

La mostra è dedicata alla cultura musicale; arte molto importante e assai praticata nel mondo classico, della quale si trovano solopochi frammenti, spesso anche di difficile interpretazione e con tentativi di riproduzione sonora.

Il Museo Archeologico Nazionale "Vito Capialbi", diretto dalla dottoressa Adele Bonofiglio, ricade nel Polo Museale della Calabria guidato dalla dottoressa Angela Tecce.

Questa esposizione è frutto di una fattiva collaborazione fra enti e istituzioni che operano nel nostro territorio.

Solo lavorando nella stessa direzione e in piena armonia è possibile, infatti, realizzare eventi capaci di porre all'attenzione generale il nostro ingente patrimonio culturale.

La mostra archeologica ReSÒNAnT Ritmi e Suoni: l'Arte ritrovata rimarrà aperta al pubblico fino al 17 settembre 2016 secondo il seguente orario: 9.00 - 20.00 (19,30 biglietteria) tutti i giorni, escluso lunedì.

Ideazione e progetto scientifico: Adele Bonofiglio; contributi: Adele Bonofiglio, Rossella Agostino, Giuseppe Sellari, Giorgia Gargano, Mariangela Preta, Anna Maria Rotella, Paola Vivacqua.

Allestimento: Rosa Maria Valia, Nicola Stillitano, Nicolina Ferraro.


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Mostra archeologica

ReSÒNAnT Ritmi e Suoni: l'Arte ritrovata
Vibo Valentia - Museo Archeologico Nazionale "Vito Capialbi"

Fino al 17 settembre 2016

Polo Museale della Calabria
Direttore: Angela Tecce
Museo Archeologico Nazionale "Vito Capialbi" di Vibo Valentia
Direttore: Adele Bonofiglio




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Mostra Adolf Loos Our Contemporary. The House at the Michaelerplatz in Vienna. Secco Sistemi sponsor culturale a Venezia

Una mostra dedicata all'architetto Adolf Loos, interprete della modernità del primo Novecento, a Venezia, piazza San Marco sponsorizzata da Secco Sistemi che da più di 60 anni lavora con i maestri dell'architettura. 

Da visitare fino al 24 luglio 2016. 


Un incontro naturale quello tra l'architettura modernista di Adolf Loos e Secco Sistemi che adopera esclusivamente materiali nobili quali acciaio zincato, acciaio inox, corten e ottone per produrre infissi dall'estetica impeccabile e dalle prestazioni ottimali. 

La mostra intitolata Adolf Loos OurContemporary,  si tiene nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana alle quali si accedono dal Museo Correr, piazza San Marco. 

Una location prestigiosa per una mostra con il patrocinio dell'Università IUAV di Venezia e della Columbia University di New York organizzata in concomitanza con la Biennale di Architettura 2016.  


Adolf Loos: un pensiero contemporaneo
La mostra dedicata all'architetto di origine moravo, viennese di adozione è divisa in due parti: la prima, a cura di Yehuda Safran (docente alla Columbia University GSAPP, New York) presenta 11 videointerviste a eminenti architetti internazionali sull'attualità dell'insegnamento di Adolf Loos per il progetto contemporaneo. 

La seconda parte, a cura di Marco Pogacnik(docente all'Università IUAV di Venezia), analizza esponendo 70 disegni di progetto il capolavoro di Loos. la celebre Casa sulla Michaelerplatz a Vienna costruita nel 1909 che per l'innovazione delle sue linee semplici e pulite, suscitò una violenta campagna di opposizione. 


I materiali "solidi e preziosi": una passione comune
La modernità del pensiero di Adolf Loos che posa le basi di un progettare contemporaneo, si trova in piena adeguazione con i valori e la missione di Secco Sistemi. 

Da cui la decisione di sponsorizzare la mostra a lui dedicata in una città, Venezia, votata al bello. Loos preconizzava di utilizzare materiali di costruzione "solidi e preziosi" e di lavorarli mostrando e rispettando la loro natura. 

Un approccio che coincide con la passione di Secco per i materiali nobili e il costante perfezionamento dei processi di produzione che definiscono l'identità dell'azienda.  

Le nobili leghe metalliche impiegate - acciaio zincato, acciaio inox, acciaio corten e ottone -  sono eco-sostenibili e resistenti, integre e sicure, versatili e riciclabili, e rispondono  alla varietà delle richieste estetiche e funzionali nelle loro diverse superfici e finiture.


Secco Sistemi al servizio dell'architettura contemporanea
Secco Sistemi lavora a fianco degli architetti in Italia e nel mondo per offrire le soluzioni più adatte ad ogni singolo progetto. 

Produce grazie alla varietà dei suoi sistemi le porte e finestre d'eccellenza destinate ad opere prestigiose di restauro di edifici storico-monumentali o di nuova costruzione rispondendo con la massima flessibilità alle richieste specifiche dei progettisti. 

Secco Sistemi si pone al servizio dell'architettura in tutte le sue dimensioni, dalla residenza privata alla struttura albergheria, dalla struttura museale storica fino ai progetti contemporanei di ampio respiro.  

Il tutto fondato sulla profonda conoscenza delle proprietà dei materiali, sulla ricerca e l'innovazione tecnologica continua grazie al laboratorio interno Secco Lab e sempre puntando sulla cura artigianale del prodotto.  

Un approccio che accomuna l'architetto Adolf Loos e l'azienda Secco Sistemi. Sponsorizzando la mostra che mette in luce la forza progettuale dell'architetto mitteleuropeo, l'azienda veneta conferma la propria missione: tradurre e interpretare in opera costruita il pensiero progettuale.


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Inaugurazione mostra storico postale all'Arsenale della Marina Regia.


Sarà inaugurata mercoledì 15 giugno alle ore 10,00 presso l'Arsenale della Marina Regia , via dell'Arsenale 142-148 Palermo, la Mostra storico postale - che si terrà dal 15 al 21 giugno 2016 (escluso sabato e domenica)  - "Il Servizio postale e le lettere trasportate Via Mare dalla Sicilia nel Tirreno e nel Mediterraneo dai velieri del sec. XIV ai piroscafi del sec. XIX", organizzata dall'Associazione Nazionale di Storia Postale Siciliana in collaborazione con la Soprintendenza del Mare e con il concorso dell'ISSPE e dei Gruppi Ricerca Ecologica. 


Interverrà il Prof. Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare. 


La mostra, sostiene Tusa, "non vuole essere  un omaggio ad un filone nobile delll'interesse antiquario quale il collezionismo filatelico e storico-postale, ma anche un approfondimento storico sulle relazioni postali e, quindi, umane, economiche e sociali nei secoli passati. Un approfondimento che, peraltro, perfettamente si inquadra nel carattere del luogo che, come è noto, fu anche, nella seconda metà dell'Ottocento, sede postale".




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L'evoluzione del design di Vorwerk Folletto in mostra al progetto "Metamorfosi" curato da Anty Pansera e Angelo Cortesi - dal 12 al 26 giugno

DAL PRIMO GRAMMOFONO ALL'AVVENIRISTICO VK200: L'evoluzione del design di Vorwerk FollettO in mostra al Progetto"Metamorfosi" Curato da Anty Pansera e Angelo Cortesi a soncino dal 12 al 26 giugno 2016


Una storia di riconversione aziendale, un viaggio alla scoperta di un'azienda che con lungimiranza ha saputo trasformarsi passando da una tipologia produttiva ad un'altra fino a diventare un successo di categoria merceologica.

Vorwerk Folletto è fra i protagonisti del progetto Metamorfosi che si terrà dal 12 al 26 giugno presso il Castello di Soncino.

Un'esposizione curata dagli storici dell'arte Anty Pansera e Angelo Cortesi che coinvolge 10 aziende selezionate - che hanno avuto la necessità, l'opportunità, la capacità e il coraggio di trasformarsi,  passando da una tipologia produttiva ad un'altra e/o di modificare la propria attività - fra le quali spicca anche Folletto: dal primo grammofono, pezzo unico del 1928 dal quale ebbe inizio la fortuna di Folletto, ai primi modelli di aspirapolvere realizzati negli anni '30 sino agli ultimi futuristici modelli per la pulizia, tra cui il Folletto VK 200, capace di identificare automaticamente le superfici, regolare l'aspirazione con un basso consumo energetico, rispettando l'ambiente che ci circonda.

Non tutti sanno, infatti, che quella che oggi è riconosciuta come un'azienda leader nel settore degli elettrodomestici ha iniziato producendo tappeti, telai meccanici, motori a trasmissione e grammofoni. 

Solo successivamente alla crisi del 1929, quando il settore dei grammofoni era ormai sul viale del tramonto, l'ingegnere Engelbert Gorissen, di Vorwerk & Co. ebbe un'idea brillante: inserire delle minuscole  manovelle nel motore di un grammofono, e farne il cuore di un piccola scopa elettrica, versatile e maneggevole

Vedendola in azione, la sua segretaria esclamò entusiasta: «Ma questo è un piccolo "Kobold"!» (in tedesco, appunto, "folletto").

Un excursus temporale dei prodotti che, anche grazie alla peculiare modalità di vendita porta a porta, sono entrati nelle case delle famiglie italiane diventando un irrinunciabile alleato delle pulizie. 

Un'occasione per conoscere il passato da un'angolatura nuova e insolita.


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lunedì 13 giugno 2016

Ultime due settimane per visitare la mostra > LA SEDUZIONE DELL'ANTICO. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto > MAR – Museo d'Arte della città di Ravenna > fino al 26 giugno 2016




Serata aperitivo > ingresso venerdì sera ore 19.00 aperitivo e visita guidata €17 su prenotazione

Genitori & Bambini > tutti i sabati pomeriggio ore 16.00 
visite guidate e laboratori per bambini dai 5 anni con le loro famiglie (tariffa bambini €3, tariffa adulti €7)


Marcel Duchamp, L'envers de la peinture, 1955, Tessuto, penna e collage, 73,5x48 cm, Collezione privata, © Succession Marcel Duchamp by SIAE 2015 per Marcel Duchamp


Ultime due settimane per visitare la mostra La seduzione dell'antico. Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto, promossa dal Comune di Ravenna, dall'Assessorato alla Cultura e dal Museo d'Arte della città, con il generoso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, con un ricco calendario di appuntamenti:

Serata aperitivo
Il week end inizia il venerdì con la suggestiva serata aperitivo: servito nella splendida cornice della Loggia del primo piano del Mar un gustoso aperitivo seguito dalla visita guidata alla mostra.

Ingresso venerdì sera con aperitivo e visita guidata €17 su prenotazione ore 19.00
(la visita guidata ha una durata minore, di circa un'ora, per permettere la consumazione dell'aperitivo)

Genitori & Bambini
Tutti i sabati pomeriggio alle 16.00
La Sezione didattica propone visite guidate e laboratori per bambini dai 5 anni con le loro famiglie. 

Ogni appuntamento è articolato in un breve percorso guidato in mostra per proseguire poi nelle sale del laboratorio didattico dove genitori e bambini insieme potranno realizzare, sotto la guida di esperti operatori, le loro originali opere d'arte ispirandosi alle creazioni degli artisti su prenotazione, tariffa bambini € 3, tariffa adulti €7.
 
Visite guidate
Tutti i sabati e le domeniche alle 16.30
su prenotazione, tariffa unica €14

Nelle giornate di sabato e domenica il Museo d'Arte della città di Ravenna osserva il seguente orario: 9.00 - 19.00 la biglietteria chiude alle ore 18.00
 
LA MOSTRA
La mostra La seduzione dell'antico. Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto documenta quanto insopprimibile sia stato il mito, il richiamo dell'antico lungo tutto il '900. 

Sono tantissimi gli artisti in mostra che testimoniano il loro interesse verso l'antico. Ed ecco De Chirico, Morandi, Carrà, Martini, Savinio, Casorati, Sironi, De Pisis, Campigli, le particolarissime versioni del 'neobarocco' offerte da artisti come Scipione, Fontana, Leoncillo.  

Sciltian e Clerici, Guttuso, la stagione della Pop Art, con Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, l'Arte Povera con Paolini e Pistoletto. 

E ancora, in clima 'postmoderno', da Salvo ad Ontani, da Mariani a Paladino. Con una presenza rilevante di stranieri: Picasso, Duchamp, Man Ray, Dalì, Klein, Christo, Warhol per citare solo alcuni nomi.
 


INFO E PRENOTAZIONI:
+39 0544 482487
promo@museocitta.ra.it
lunedì, mercoledì, venerdì 10-12
martedì e giovedì 10-12 / 15-17

 
Ingresso mostra:
intero € 9
ridotto €7
visita guidata sabato e domenica alle 16.30 euro 14

Orari:
martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19,
chiuso lunedì, la biglietteria chiude un'ora prima



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Inaugurazione mostra Giorgio Bormida VIXI e Espoarte Party


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Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea


In concomitanza all'inaugurazione di Giorgio Bormida. VIXI - mostra premio dell'Arteam Cup 2015 - da Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea si terrà l'Espoarte Party, con la presentazione della nuova edizione dell'Arteam Cup 2016.

Vi aspettiamo giovedì 16 giugno dalle ore 18,00 in via Gorani 7 a Milano!

Indies Djset by Ivano Tortarolo

Media partner: Espoarte

GIORGIO BORMIDA VIXI

Comunicato Stampa:Giorgio Bormida  VIXI
16 giugno - 31 luglio 2016
Inaugurazione giovedì 16 giugno ore 18,00

Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea

Via Gorani 7, Milano

Nell'ambito del Premio Arteam Cup 2015, promosso dall'Associazione Arteam, la galleria Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea ha il piacere di ospitare in esclusiva la mostra personale intitolata VIXI che vede protagonista l'artista Giorgio Bormida, vincitore del Premio Speciale sostenuto dalla stessa galleria.
Partendo da un'opera di esordio The Mind, inside n. 14, appartenente ad una serie del 2010 considerata come punto di partenza della poetica dell'artista, la mostra si sviluppa intorno alla produzione più recente, con l'esposizione di 17 opere della serie VIXI (2015). Punto di contatto tra le due serie la memoria intesa come stratificazione di significati che muovono da territori vicini al sogno ma anche da storie vissute o sfiorate nella suggestione di un ricordo, divenuto anch'esso memoria.
Giorgio Bormida utilizza la fotografia come medium per muovere i fili di una costruzione scenica dal sapore teatrale, creando ambienti in cui far confluire elementi reali tratti dalla quotidianità, immagini come attimi cristallizzati di memoria, velature multiple che aprono scenari onirici.
«Intendo la fotografia come un quadro o un palcoscenico: non è per me la cattura di un istante, ma la sovrapposizione di immagini attraverso una successione di velature che hanno la finalità di fonderle strettamente, in modo tale che il risultato finale suggerisca il ricordo di una suggestione, uno stato emotivo. La sovrapposizione, insomma, come copia dei processi della memoria».
Il lavoro si serve della fotografia come strumento, utilizzando però una pratica compositiva più affine alla pittura dove all'interno di uno spazio vuoto le immagini progressivamente prendono forma, sovrapponendosi e creando ambienti fluidi, aperti a molteplici aperture di significato.
L'utilizzo del colore – presente in serie come The Mind, inside n. 14, The 42's e Opera – lascia spazio ad un elegante bianco e nero in VIXI.
«Non ricerco tanto la creazione di suspence o tensione emotiva quanto un uso raffinato del bianco e nero che lasci spazio all'immaginazione e conduca direttamente lo spettatore verso una dimensione onirica, lontana dalla quotidianità, verso spazi interiori. Il sogno, del resto, si fa ad occhi chiusi».
La memoria trasforma tutto in un bianco e nero che non inquieta, ma giustifica, addolcisce e restituisce senso ad ogni esperienza.
Catalogo Vanillaedizioni con testo di Antonio D'Amico.

 

Giorgio Bormida. VIXI
16 giugno - 31 luglio 2016
opening 16 giugno ore 18,00
Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea
Via Gorani 7, Milano
www.sabrinaraffaghello.com
www.arteam.eu





Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea

via Gorani 7, 20123 Milano

www.sabrinaraffaghello.com info@sabrinaraffeghello.com




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