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lunedì 13 giugno 2016

"MADE IN ITALY" Mostra di LeoPapp alla Galleria Gino Marotta / ARATRO archivio delle arti elettroniche laboratorio per l’arte contemporanea


Università degli Studi del Molise
Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione
Galleria Gino Marotta / ARATRO
archivio delle arti elettroniche laboratorio per l'arte contemporanea


LEOPAPP 
MADE IN ITALY

a cura di 
Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio 

inaugurazione 15 giugno 2016 ore 17.30 


L'ARATRO presenta una nuova mostra personale di LeoPapp (Leonardo Pappone)dove sarà esposta una serie di opere realizzate appositamente per questa occasione nate come riflessione problematica in occasione del settantesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana. 

Tutte le opere in mostra avranno infatti in comune il tricolore della bandiera italiana, senza avere però una banale funzione celebrativa, ma per proporre inveceanche in modo ironico e attraverso diversi media, uno sguardo lucido sulle complesse difficoltà, sul degrado e sui mali che affliggono il nostro Paese. 

LeoPapp usa così la pittura, elementi polimaterici, calchi di busti antichi, sculture e installazioni per comporre un discorso unitario dove l'elemento del tricolore spicca come legante tra le diverse opere, in un vero e proprio percorso che l'artista delinea per sollecitare l'attenzione dello spettatore grazie al potere di attrazione percettiva delle arti visive. 

Come ha dichiarato lo stesso artista: "l'idea della mostra nasce dal desiderio di cercare di dare nuova linfa vitale a un Made in Italyfatto di eccellenze, di bellezze uniche al mondo, di un patrimonio storico, paesaggistico, artistico, culturale-sociale da preservare e valorizzare, ma tante volte, troppe volte, oltraggiato, depauperato, danneggiato dall'incuria degli uomini e offeso da fattori criminali". 

In modo rigoroso e apparentemente ludicoma in lavori nati da una severa consapevolezzaLeoPapp propone quindi opere dedicate criticamente alla corruzione, al malaffare, allacriminalità anche economica, alla cattiva cura della cosa pubblicaai tanti profittatori dei beni e delle risorse dell'Italia. 

In questo modo LeoPapp vuole riscoprire il ruolo delle arti visive come strumento politico, non solo nella loro funzione di denuncia, ma anche nella loro identità costruttiva, per ritrovare la loro antica forza di analisi critica e di proposta creativa attraverso la forza archetipica e sempre rinnovata delle immagini. 


Biografia
Leonardo Pappone, nasce nel 1958 a Montefalcone di Val Fortore (BN) Fin da giovanissimo s'interessa all'arte e alla pittura, che segue da autodidatta, partecipando a mostre e concorsi nei quali riscuote fin da subito significativi consensi, sia di pubblico che di critica. 
L'arte tuttavia si manifesta come interesse primario extra-professionale, consentendogli di intrecciare rapporti con altri artisti, con i quali avvia numerosi progetti multidisciplinari che sfociano in eventi culturali e rassegne d'arte 
Attratto dalla Street art e dalle tematiche dei Writers metropolitani, Pappone elabora in arte un suo personale codice espressivo. Ha all'attivo numerose mostre, sia personali che collettive, con un palmarès di premi e riconoscimenti pubblici. 
Si sono occupati della sua produzione numerose personalità del mondo dell'arte, tra cui Lorenzo Canova, Massimo Rossi Ruben, Silvia Valente, Antonietta Campilongo, Peppe Leone, Antonio Petrilli, Piernicola Maria Di Iorio, Mario Lanzione ed Augusto OzzellaLe sue opere sono presenti in molti legati artistici e collezioni private, sia in Italia che all'estero.  Firma le sue opere con lo pseudonimo di "LeoPapp". Vive a Campobasso.

ARATRO- archivio delle arti elettroniche - laboratorio per l'arte contemporanea 
2° piano- 2° edificio polifunzionale, Università del Molise, via De Sanctis 86100 Campobasso 

Info: + 39 3385912482; aratrounimol@gmail.comfacebook: Aratro Università del Molise
Dal 15 giugno al 9 settembre 2016.


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Messina, Mostra “Le donne del passato”.

Sabato 18 Giugno 2016 a Messina, in occasione della Notte Bianca in onore di Sant'Antonio, dalle ore 20,30 alle ore 2,00, organizzata da ATC, si terrà, nella bellissima scalinata della caserma Zuccarello, una mostra dedicata alle donne del passato con abiti, biancheria intima, camicie da notte  e cappellini che usavano le nostre nonne. 


La mostra è curata da Agata Sandrone.

Agata Sandrone realizza eventi storici nel proprio territorio. Lo scorso anno, per il centenario della Grande Guerra, dopo aver condotto ricerche sui caduti e reduci di Sferracavallo e Isola delle Femmine, ha organizzato una mostra che si è tenuta a Palazzo Asmundo a Palermo e successivamente alla biblioteca Comunale di Capo D'Orlando. 

Nello stesso periodo, ha organizzato una manifestazione con la partecipazione della scuola Carmelo Onorato e le associazioni d'arma con una cerimonia civile e storie, canti e balli. Il quattro novembre, nel giorno delle Forze Armate, Agata Sandrone, insieme ad una rappresentanza scolastica, è stata invitata all'Altare della Patria, dove ha ricevuto il drappo tricolore.  

Il 5 giugno, nel cinquantesimo anniversario dell'incendio della petroliera Luisa, in cui persero la vita diciassette siciliani, tra questi tre marinai di Sferracavallo e uno di Isola delle Femmine ha voluto ricordarli con diverse iniziative. Sempre lo scorso anno, nel mese di Luglio, ha allestito, riscuotendo un notevole successo, una mostra Etnoantropologica a Isola delle Femmine, con oggetti, foto e animata dal vivo da alcuni vecchi artigiani

Nel mese di ottobre, in concomitanza  con l'anniversario dell'affondamento del piroscafo Loreto e nel ricordo di tutti i caduti in mare di Isola delle Femmine, è stata organizzatrice, insieme ad altri, della realizzazione e scopertura di una lapide in loro ricordo. 

Proprio in questi giorni sta preparando una  mostra  nei locali della biblioteca comunale di Carini, riguardante il Centenario della grande guerra. Agata Sandrone è presidente di SiciliAntica di Isola delle Femmine.



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domenica 12 giugno 2016

6 mostre a Satura Art Gallery





Sabato 18 giugno ore 17:00
Palazzo Stella – inaugurazione
6 MOSTRE A SATURA
Aperte fino al 29 giugno 2016
Orario da martedì a sabato
dalle ore 15:00 alle 19:00
Genova, SATURA art gallery
SATURA art gallery è lieta di invitarvi all'inaugurazione dei prossimi eventi espositivi che si terrà, nei suggestivi spazi di Palazzo Stella, sabato 18 giugno 2016 alle ore 17:00.
Presenteremo le mostre personali di Silvia Brambilla "Escapes" a cura di Flavia Motolese, Federica Branca"Metalmorfosi" a cura di Andrea Rossetti, Antonio Cursano "Evolutions" a cura di Flavia Motolese, Giovanna D'Alessandro "Colored dots" a cura di Elena Colombo, Maddalena Palladini "Serendipity.La fortuna di scoprire" a cura di Andrea Rossetti e di Davide Tardelli "Colore assoluto" a cura di Elena Colombo.
Con questo nuovo ciclo di mostre, SATURA art gallery rinnova il suo impegno nella promozione degli artisti contemporanei e nella ricerca di nuove tendenze nel panorama artistico internazionale.
SATURA Art Gallery
Piazza Stella 5/1 16123, Genova Italy


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sabato 11 giugno 2016

GE2 - "Picasso. L'opera ultima" alla Fondation Pierre Gianadda


Picasso. L'opera ultima

Omaggio a Jacqueline

 

17 giugno - 20 novembre 2016

tutti i giorni, ore 9-19

 

 

In  omaggio a Jacqueline Picasso scomparsa trent'anni fa, il 15 ottobre 1986, la Fondation Pierre Gianadda presenta un insieme eccezionale di dipinti, incisioni, linoleografie, ceramiche e sculture, che mettono in luce l'opera tarda di Picasso. Tanto affascinanti quanto  sorprendenti, gli ultimi vent'anni della carriera dell'artista sono un inno all'amore, alla vita e alla creazione. Questa esposizione mostra fino a che punto la sua creatività estrema sia segnata dalla presenza di Jacqueline, che Picasso incontra nel 1952 e sposa nel 1961. Fu la sua ultima compagna e gli fece da modella e di riferimento fino all'ultimo.

 

Per Picasso è l'inizio di una nuova vita e di uno slancio pittorico senza precedenti che si sviluppa in luoghi differenti: prima La Californie a Cannes (1955-1958), poi il castello di Vauvernargues (1958-1961), ai piedi della montagna Sainte-Victoire così cara a Cézanne, vicino ad Aix-en-Provence, e infine il mas Notre-dame-de-Vie a Mougins (1961-1973).

La presenza di Jacqueline e la sua giovinezza accelerano il ritmo creativo di Picasso. Raffigurata con il suo profilo ieratico, ritto su un collo interminabile (Jacqueline aux fleurs, 1954) o perfettamette rappresentativa della bellezza classica (Jacqueline aux jambes repliées, 1954),  abita l'opera del marito con tutta se stessa (L'atelier de Californie,1956). I ritratti di Picasso vanno oltre la nozione stessa di somiglianza per tendere a una sorta di poetica metaforica della personalità di tutti i suoi modelli.

 

Nei primi anni di questo periodo, Picasso, questo pittore della modernità, rivisita con curiosità i maestri del passato:  Delacroix (Les Femmes d'Alger1954-55), Vélasquez  (LesMenines1957), Manet (Le Déjeuner sur l'herbe1959-1961)Poussin e David (L'enlèvement des Sabines, 1963).Altrettanti capolavori, reinterpretati, disarticolati, dalle linee incisive e dai piani reinventati.

Poi, dopo questi riferimenti alla pittura storica, egli si riappropria del tema del pittore e della modella. Nel solo anno 1963, Jacqueline figura 160 volte nella produzione dell'artista. Le sottili modulazioni di questa lunga serie permettono a Picasso ora di venerare la sua musa, ora di umiliarla o di metterla alla prova. "Lei ha - dirà Picasso a Hélène Parmelin nel 1966 - il dono di diventare pittura a un grado inimmaginabile".

 

Negli ultimi dieci anni, a Mougins, Picasso si ricentra concentrandosi sull'essenziale: esplora le figure archetipiche della donna (il nudo), della coppia (baci e abbracci), dell'uomo (moschettiere e uomo con la pipa) e del pittore che invecchia. Queste opere ultime sono fra quelle che figuravano nelle due grandi esposizioni organizzate nel 1970 da Yvonne e Christian Zervos e nel 1973 da René Char al Palazzo dei Papi di Avignone. Se certe critiche feroci parlarono allora di "senilità, scarabocchi, impotenza", l'opera tarda di Picasso è oggi unanimemente riconosciuta come una delle più accattivanti.

Questa mostra, oltre all'opera dipinta, mostra il talento di Picasso in altre forme espressive:

Picasso e l'incisione

L'incisione è una delle arti principali di Picasso che privilegia certe tecniche trattate con una maestria e una varietà esemplari. Il suo approccio sperimentale, la sua libertà e il suo virtuosismo fanno di lui un artista capace di sondare tutti i segreti del mestiere. Tutte i temi cari a Picasso vi vengono affrontati  (pittore e modella, nudi, ritratti, figure mitologiche, tauromachie) e trattati con il bulino, l'acquaforte, la litografia, la linoleografia, tecniche tutte rappresentate in mostra.

 

Picasso e la scultura

E' a partire dall'estate del 1905 che si può situare l'inizio dell'impegno dell'artista per la scultura. A quell'epoca, la scoperta , tra le altre, delle maschere e degli oggetti tribali del museo etnografico del Trocadéro provoca uno choc che segnerà la sua opera. Poi con gli assemblaggi del 1912, Picasso sottolinea l'ambiguità degli oggetti. Negli anni 1920 egli innova con un lavoro sul ferro saldato e dipinto. L'audacia creativa di Picasso si manifesta di nuovo alla fine della sua vita con l'elaborazione di sculture in lamiera ritagliata, piegata e dipinta (Femme au chapeau, 1961, e Tête de femme (Jacqueline),1962). Queste sculture in lamiera fanno parte delle opere più sorprendenti della fine della vita dell'artista.

 

Picasso e la ceramica

Quando soggiorna a Golfe-Juan nel 1946, scopre alla mostra annuale dei vasai lo stand Madoura e i suoi rappresentanti Suzanne e George Ramié che gli aprono il loro atelier a Vallauris una parte del quale, dal 1947, è gestito da Picasso. Con la sua prodigiosa immaginazione creatrice egli si appropria della ceramica di cui stravolge la pratica. Egli trasforma gli oggetti: una fiasca diviene un grosso insetto, una vaso un uccello o un fauno. Nascono nello stesso tempo ammirevoli ritratti di donna (Portrait de Jacqueline, 1956; Portrait de Jacqueline au foulard, 1956). Questa vocazione di ceramista è ampiamente documentata nella mostra con pezzi ammirevoli. 

 

In un percorso cronologico e tematico, la mostrapresenta più di un centinaio di opere provenienti dalla collezione della famiglia dell'artista, dalle più grandi collezioni pubbliche (Musée Picasso, Parigi; Musée national d'art moderne-Centre Pompidou, Parigi; Museu Picasso, Barcelloma…) e da collezioni private, opere che danno conto della varietà e dell'importanza della produzione degli ultimi anni di Picasso. 

 

Un catalogo, curato, come la mostra da Jean-Louis Prat, già direttore della Fondation Maeght, accompagna l'esposizione. Abbondantemente illustrato comprende testi introduttivi di Prat e di Leonard Gianadda, saggi di specialisti (Brigitte Leal, drettrice aggiunta delle Collezioni del Musée national d'art moderne-Centre Pompidou; Marìa Teresa Ocaña, direttrice del Museo Nacional de Arte de Cataluña, già direttrice del Museu Picasso di Barcellona) e la riproposizione di testi storici di René Char e di Pierre Daix, oltre a notizie tematiche e a una cronologia attenta della vita di Picasso. 

 

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Oltre alla mostra Picasso. L'opera ultima sono visitabili alla Fondation Pierre Gianadda il Parco delle Sculture, il Museo gallo-romano e il Museo dell'automobile.

 

ingresso: adulti CHF 20  terza età: CHF 18   famiglie: CHF 42 bambini >10 anni e studenti: CHF 12

 

Tunnel del Gran San Bernardo ritorno gratuito presentando il biglietto della mostra.


FONDATION PIERRE GIANADDA - MARTIGNY

Rue du Forum 59 - 1920 Martigny (Svizzera)

Tel.: (+41) 27 722 39 78  www.gianadda.ch

 

 

Femme au chapeau, 1961

Scultura in lamiera piegata, 126 x70x40

Collezione privata

© Succession Picasso / 2016 ProLitteris Zurich / Photo Claude Germain

 

 

Jacqueline assise avec son chat,  1964

Olio su tela, cm 195 x 130

Collezione privata

© Succession Picasso / 2016 ProLitteris Zurich / Photo Claude Germain

 

 

Femme nue allongée, 1955

Carte dipinte a motivi decorativi e floreali, cm 80 x 190

Parigi, Musée Picasso

© Succession Picasso / 2016 ProLitteris Zurich / Photo © RMN-Grand Palais / Gèrard Blot

 

Portrait de Jacqueline au rocking-chair et au foulard noir, 1954

Olio su tela, cm 92 x 73

Collezione privata

© Succession Picasso / 2016 ProLitteris Zurich / Photo Claude Germain

 




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