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lunedì 28 marzo 2016
Mostra arte contemporanea a Nemi (Roma)
Scuderie di Palazzo Ruspoli di Nemi (RM)
Mostra d'arte contemporanea di
Laura Giovanna Bevione, Domenico Cornacchione, Toni Rotunno
A cura di Marco Nocca
dal 2 aprile al 1 maggio 2016
Curati dallo storico dell'arte Marco Nocca, gli artisti Laura Giovanna Bevione, Domenico Cornacchione e Toni Rotunno, raccontano avvenimenti lontani nel tempo, inganni mnemonici e suggestioni poetiche indagando tutte le possibili forme del ricordo e della memoria.
Orari di apertura: Sabato e Domenica dalle ore 10 alle ore 19
Ingresso gratuito
Vernissage: 2 aprile 2016 ore 16:30
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sabato 26 marzo 2016
TOTEM. Le Artigiane ospitano la Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo
Germano Serafini, dalla serie 4100K, 2014 |
Antonio Sorace, Venuto dal mare, 2000 |
venerdì 25 marzo 2016
Arriva a Palazzo Reale di Milano la grande mostra > Studio Azzurro. Immagini sensibili > 9 aprile - 4 settembre 2016
Tamburi a sud, Videoambientazione a tam-tam, ambiente sensibile, 2001, Tokyo, "Embrancing Interactive Art" Coro, Ambiente sensibile, 1995, Torino, Mole Antonelliana Prologo a Diario Segreto Contraffatto, Opera videoteatrale, 1985, Roma, La Piramide
Non una semplice mostra, ma un'esperienza poli sensoriale che racconta i 35 anni di Studio Azzurro, da sempre un punto di riferimento nazionale e internazionale della creazione artistica legata alle nuove tecnologie.
La mostra Studio Azzurro. Immagini sensibili - ospitata a Palazzo Reale di Milano dal 9 aprile fino al 4 settembre 2016 - è promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e realizzata da Palazzo Reale e Studio Azzurro con la collaborazione di Arthemisia Group: un'esposizione fatta di suggestive e poetiche installazioni che hanno segnato la storia dell'arte contemporanea.
Decine di proiettori, monitor, touchscreen e sensori inglobati dall'"ambiente sensibile" con l'intento di rendere il visitatore attore protagonista mentre si muove all'interno di uno spazio che reagisce alla sua presenza e ai suoi gesti.
Sono moltissime le opere realizzate da Studio Azzurro dal 1982 a oggi, e ora Milano rende omaggio a questo straordinario laboratorio di ricerca, riproponendo una parte significativa dell'intenso lavoro che ha portato alla produzione di innumerevoli videoinstallazioni interattive e "ambienti sensibili", di numerosi "musei di narrazione", di film e spettacoli teatrali.
L'iniziativa fa parte del programma di Ritorni al futuro, il palinsesto culturale pensato per la primavera 2016 dal Comune di Milano che propone oltre cento appuntamenti tra mostre, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e incontri, con l'obiettivo di portare al centro della riflessione pubblica l'idea di futuro che abbiamo oggi, confrontandola con quelle che hanno abitato il pensiero creativo in altre stagioni della storia.
Studio Azzurro. Immagini Sensibili è un'occasione unica e irripetibile per vedere per la prima volta e in un unico spazio opere che hanno emozionato intere generazioni.
Informazioni e prenotazioni
T +39 02 54911
www.studioazzurro.com
Piazza Duomo 12 | Milano
www.palazzorealemilano.it
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GRANDE MOSTRA > Edward Hopper > 25 marzo - 24 luglio 2016 > Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni, Bologna
Edward Hopper (1882 1967), South Carolina Morning, 1955, Oil on canvas, 77,2x102,2 cm, Whitney Museum of American Art, New York; given in memory of Otto L. Spaeth by his Family, © Whitney Museum of American Art, N.Y. Edward Hopper (1882 1967), New York Interior, c. 1921, Oil on canvas, 61,8x74,6 cm, Whitney Museum of American Art, New York;, Josephine N. Hopper Bequest, © Heirs of Josephine N. Hopper, Licensed by, Whitney Museum of American Art Edward Hopper (1882 1967), Second Story Sunlight, 1960, Oil on canvas, 102,1x127,3 cm, Whitney Museum of American Art, New York; purchase, with funds from the Friends of the, Whitney Museum of American Art © Whitney Museum of American Art, N.Y.
C'è chi lo ritiene un narratore di storie e chi, al contrario, l'unico che ha saputo fermare l'attimo - cristallizzato nel tempo - di un panorama, come di una persona. È stato lo stesso Edward Hopper (1882-1967) - il più popolare e noto artista americano del XX secolo - uomo schivo e taciturno, amante degli orizzonti di mare e della luce chiara del suo grande studio, a chiarire la sua poetica: "Se potessi dirlo a parole, non ci sarebbe alcun motivo per dipingere".
La mostra che apre dal 25 marzo al 24 luglio 2016 a Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni di Bologna, prodotta e organizzata da Arthemisia Group, unitamente a Fondazione Carisbo e Genus Bononiae. Musei nella Città e con il Comune di Bologna e il Whitney Museum of American Art di New York, dà conto dell'intero arco temporale della produzione di Edward Hopper, dagli acquerelli parigini ai paesaggi e scorci cittadini degli anni '50 e '60, attraverso circa 60 opere tra cui celebri capolavori South Carolina Morning (1955), Second Story Sunlight (1960), New York Interior (1921), Le Bistro or The Wine Shop (1909), Summer Interior (1909), interessantissimi studi (come lo studio per Girlie Show del 1941) che celebrano la mano di Hopper, superbo disegnatore: un percorso che attraversa la sua produzione e tutte le tecniche di un artista considerato oggi un grande classico della pittura del Novecento.
Prestito eccezionale è il grande quadro intitolato Soir Bleu (ha una lunghezza di circa due metri), simbolo della solitudine e dell'alienazione umana, opera realizzata da Hopper nel 1914 a Parigi.
L'esposizione è curata da Barbara Haskell - curatrice di dipinti e sculture del Whitney Museum of American Art - in collaborazione con Luca Beatrice.
Il Whitney Museum ha ospitato varie mostre dell'artista, dalla prima nel 1920 al Whitney Studio Club a quelle memorabili del 1950, 1964 e 1980. Inoltre dal 1968, grazie al lascito della vedova Josephine, il Museo ospita tutta l'eredità dell'artista: oltre 3.000 opere tra dipinti, disegni e incisioni.
Grazie alla collaborazione con le istituzioni culturali cittadine, durante il periodo di mostra, saranno proposte una serie di attività correlate per omaggiare l'opera e la poetica dell'autore. Dal 7 aprile al 26 giugno 2016 l'Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi presenterà un focus di paesaggi morandiani che dialogheranno a distanza con i lavori dell'artista americano, mettendo in evidenza analogie e differenze e soffermandosi in particolare sullo studio della luce.
Sarà esposta una selezione di lavori trasversale alle tecniche utilizzate da entrambi gli artisti: dipinti, acquerelli e incisioni. La Fondazione Cineteca di Bologna proporrà una rassegna che racconterà l'influenza di Hopper sul cinema, a partire dal cinema noir fino ad arrivare a "Shirley - Visions of Reality" di Gustav Deutsch (2013).
La rassegna inizierà nel mese di maggio al Cinema Lumière e prevederà anche degli appuntamenti all'interno del programma delle arene estive. Infine, l'Istituzione Biblioteche di Bologna organizzerà alcune conferenze dedicate al rapporto fra la pittura di Hopper e la contemporanea letteratura americana.
Anche questo evento - contestuale alla mostra sulla street art in corso a Palazzo Pepoli (Street Art - Banksy & Co. L'arte allo stato urbano Palazzo Pepoli - Museo della Storia di Bologna fino al 26 giugno 2016) - vede realizzarsi la partnership culturale tra Fondazione Carisbo, Genus Bononiae. Musei nella Città e Arthemisia Group.
La mostra vede come special partner Ricola e come sponsor tecnico Monrif Hotels. Si ringrazia Gruppo HERA.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.
Catalogo Skira.
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IN ARTE BELZEBU' - PECCATI D'ARTE CONTEMPORANEA AL COMPLESSO DEI DIOSCURI AL QUIRINALE - 14 APRILE 2016 - ROMA
La mostra – oltre cinquanta opere di pittura e scultura – è allestita presso le sale del Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale in Via Piacenza 1 – è realizzata in collaborazione con l'Associazione Presidio Italia e inaugura, su invito, Giovedì 14 Aprile 2016 alle ore 18.00.
Secondo solo a Lucifero, Belzebù, per il cristianesimo medievale, è il signore di 6.666 demoni, numero arrivato a noi grazie alle profezie della Monaca di Dresda.
L'importanza di questo principe infernale è tale che Dante Alighieri, nella Divina Commedia (Inferno, XXXIV, 127), parla di Belzebù come di "principe de' dimoni e de' traditori di loro signori", identificandolo con Lucifero.
Numerosi esorcisti testimoniano che ancor oggi Belzebù è uno dei principali demoni che causa possessioni e anche uno dei più difficili da scacciare poiché, essendo un demone di rango superiore, spesso è accompagnato da intere legioni di demoni.
Questo progetto propone di rappresentare l'idea male con lo scopo di esorcizzarlo attraverso la creatività e la fantasia.
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