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lunedì 28 marzo 2016

Mostra arte contemporanea a Nemi (Roma)

TEMPO e RACCONTO Bevione, Cornacchione e Rotunno in dialogo a Nemi: Bosco, Lago, Vulcano

Scuderie di Palazzo Ruspoli di Nemi (RM)

Mostra d'arte contemporanea di

Laura Giovanna Bevione, Domenico Cornacchione, Toni Rotunno

A cura di Marco Nocca
dal 2 aprile al 1 maggio 2016

Curati dallo storico dell'arte Marco Nocca, gli artisti Laura Giovanna Bevione, Domenico Cornacchione e Toni Rotunno, raccontano avvenimenti lontani nel tempo, inganni mnemonici e suggestioni poetiche indagando tutte le possibili forme del ricordo e della memoria.

Orari di apertura: Sabato e Domenica dalle ore 10 alle ore 19

Ingresso gratuito

Vernissage: 2 aprile 2016 ore 16:30



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sabato 26 marzo 2016

TOTEM. Le Artigiane ospitano la Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo

TOTEM
Le Artigiane ospitano la Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo

Paolo Angelosanto, Primarosa Cesarini Sforza, Sara Davidovics, Cecilia De Paolis, Yvonne Ekman, Lughia, Paola Romoli Venturi, Germano Serafini, Antonio Sorace, Patrizia Trevisi, Fiorenzo Zaffina

Terzo appuntamento con l’arte contemporanea da Le Artigiane a Roma: dal 24 al 31 marzo a essere ospitata sotto il lucernario di via di Torre Argentina 72 la Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo, con le opere di Paolo Angelosanto, Primarosa Cesarini Sforza, Sara Davidovics, Cecilia De Paolis, Yvonne Ekman, Lughia, Paola Romoli Venturi, Germano Serafini, Antonio Sorace, Patrizia Trevisi e Fiorenzo Zaffina. L’esposizione rientra nel progetto, voluto da Le Artigiane in collaborazione con la Takeawaygallery, di presentare nella Capitale realtà che operano in località distanti dalle rotte principali del contemporaneo, di creare occasioni di visibilità ma soprattutto sinergie tra due ambiti ben delineati e tra pubblici diversi per allargare la conoscenza delle rispettive discipline, arte e artigianato.



La Casa degli Artisti prende vita nella Riserva naturale della Gola del Furlo nel 2011 grazie alla volontà e all’impegno di Andreina De Tomassi, giornalista, e Antonio Sorace, scultore. Associazione non profit nonché Residenza Creativa, si occupa tanto di territorio e ambiente che di produzione culturale: della «salvaguardia della biodiversità, non solo vegetale, e la difesa dell’arte sostenibile». Già nel 2010 le prime attività con le Passeggiate d’Arte; mentre dall’unione della Residenza e delle Passeggiate nasce la Land Art al Furlo, quest’anno alla VII edizione. La decisione di molti autori di donare la propria installazione ha trasformato il distretto in un Parco-Museo con oltre cinquanta opere in permanenza, ma Casa degli Artisti non significa solo arti visive: l’Associazione organizza incontri, conferenze, tavole rotonde volte ad approfondire storia, peculiarità e tradizioni della zona; ospita una Biennale di Poesia (La Zattera dei Poeti); ha coprodotto un documentario e un album musicale. Un impegno costante nello sviluppo di una «politica culturale gestita dal basso, privata e indipendente».

A Roma presso Le Artigiane presenta i lavori di dodici artisti, la maggior parte dei quali hanno preso parte all’ultima edizione di Land Art al Furlo. Scultori, fotografi, performer: uno spaccato eterogeneo delle ricerche rintracciabili tra il bosco, le torri colombaie e il suggestivo canyon percorso dal fiume Candigliano. Che però qui si esprimono in relazione allo spazio chiuso, proponendo attraverso una o due opere ciascuno una sintesi della propria recente produzione. 
La Casa degli Artisti presenta infine anche il bando della settima edizione di Land Art al Furlo – in scadenza il 1° maggio – che nel 2016 ha come tema il Totem, «inteso come elemento di scrittura verticale»: si chiede a ciascun autore di “scrivere un racconto”, di «confrontarsi con questo “albero parlante”, che estende le sue radici nell’inconscio collettivo, e celebrare un grande rito intorno ai totem, per chiudere un ciclo e augurarne uno altrettanto felice».

Paolo Angelosanto (nato a S. Denis, Francia) usa il corpo come mezzo espressivo, e le fotografie e i video come testimonianza delle sue performance. Lavora su progetti sperimentando diversi linguaggi, disegno, scultura e pittura, con una preferenza per il video e la fotografia. In Controcorrente (performance del 2015 di cui espone il manifesto) e I Fiori del Mare, olio e acrilico su tavola, una riflessione sul viaggio della speranza dei migranti che stanno sbarcando in Italia, lega natura, impegno e problematiche sociali; acqua, viaggio, attesa.

Primarosa Cesarini Sforza è nata a Bologna, vive e lavora a Roma. Dal 1969 svolge un'ininterrotta attività espositiva sia in Italia che all'estero: Roma, New York, Parigi, Tangeri, Madrid, Colonia, Lisbona, Il Cairo, Istanbul, Bilbao; e ha partecipato a varie manifestazioni come ARCO, Arte Fiera Bologna, Basil Art Fair, Paris Beaubourg, Stockolm Art Fair, Artissima di Torino, Salon d’Art Contemporain de Montrouge, Moussem (Festival) Culturel d’Asilah (Marocco), Chicago Art Fair, Prima Biennale d’Arte di Sharja (Dubai), Premio Michetti e molte altre.

Sara Davidovics è poeta, performer e artista intermediale. Nata nel 1981 a Roma, la sua ricerca ruota attorno al concetto di sovrapposizione cognitiva tra immaginazione, memoria e dati di realtà. Il luogo indagato è quello della soglia e della relazione tra i segni come operazioni crossover, contaminazioni, (ri)mappature. È autrice di scritture lineari e visuali, video-poesie, partiture per voce, libri-oggetto. Tra le ultime mostre: 4+1, personale, Galleria Interno 14, Roma;  Land Art al Furlo, Parco Museo Sant’Anna del Furlo; Generazione Y, Museo MAXXI.

Cecilia De Paolis nasce a Lanciano, Abruzzo, nel 1968. Intraprende una carriera come costumista cinematografica fino al 2013, ma già dal 2009 sviluppa e realizza le proprie “intuizioni”, gli abiti-scultura, sintesi della sua spinta esistenziale.  Nel 2012 ha la prima personale curata dalla costumista Marina Sciarelli e, nello stesso anno, espone “Olenellus Thompsoni” alla Triennale di Milano, nell’ambito della manifestazione “Dracula e il mito dei vampiri”; nel 2014 è invece in mostra al National Museum of History di Taipei.

Yvonne Ekman di provenienza nord europea, vive e lavora da tempo a Roma. Si occupa di musica e di ceramica. Come ceramista ha orientato l’attività verso la scultura elaborando le caratteristiche plastiche dell'argilla. Ha partecipato a laboratori in Francia, Inghilterra e Italia sviluppando un suo stile che coniuga una ricerca sulla forma e sui colori con una sensibilità alle tematiche civili e sociali. Spesso adopera la tecnica di cottura raku. Negli ultimi anni ha sviluppato un interesse per la Land Art creando alcune installazioni.

Lughia sperimenta più modalità espressive: scenari di sabbie e sassi, ombre dell’assenza umana, immagini digitali, stampe su alluminio e plexiglass, sculture di ferro e assemblaggi si accompagnano a performance e installazioni nella natura. Oggetto di indagine sono la memoria, la rappresentazione simbolica e il rapporto dell’uomo con la dimensione tempo. Un’esposizione permanente di sue “architetture di sabbia” è nel Borgo di Calcata. Nel 2009 il Soprintendente al Polo Museale di Roma la dichiara migliore artista del 2008. Nel 2011 è alla 54° Biennale di Venezia. Nel 2013 riceve il Premio Salvi.

La ricerca di Paola Romoli Venturi è legata al valore della trasparenza come mezzo per comunicare, che ‘predispone il visitatore a “guardare attraverso”, a non distogliere lo sguardo ad osservare le cose per riflettere’. Nel suo lavoro tocca temi sociali, creando spazi disegnati da luci ombre e suoni, utilizzando diversi mezzi espressivi. Tra i progetti: Traspaquadri (2004/2006), La Sentenza_Das Urteil  (2009/2010), PTV_ Paola Trash Vortex (2012/2016) Salva La Tua Balena! (2013/2016), MANTRAreading (2015) e AD PINEAM (2016).

Germano Serafini, dalla serie 4100K, 2014


Germano Serafini, fotografo, lavora principalmente su pellicola. Le sue immagini sono il risultato di un'esperienza maturata tra reportage, still-life, fotografia di architettura e di scena, con un'attenzione per la natura e il sociale. Nella sua ricerca il linguaggio fotografico, ancor prima della rappresentazione della realtà, si concentra su forme e colori della stessa con un equilibrio formale generato dalla scelta accurata della luce e del punto di vista. La matrice fotografica è alla base anche dei suoi lavori installativi e performativi.

Antonio Sorace (Roma, 1952), scultore, è fondatore della Casa degli Artisti. Il suo “corpo a corpo” con la materia è continuo. Dal cero più alto del mondo, in collaborazione con Arnaldo Pomodoro, alle teste omeriche in pietra rosa del Furlo e pietra bianca delle Cesane ("Venti di Pace"), alle resine e smalti del “Tuffo”, un gesto architettonico installato su una diga, fino ai totem lignei dell'ultimo periodo. Molte sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.

Patrizia Trevisi nasce come illustratrice per ragazzi, ha lavorato come art director in pubblicità, creato manifesti cinematografici.  Le sue opere sono in Italia, Inghilterra, Svizzera, Austria, Turchia, Caraibi, Costa d’Avorio, Marocco, Emirati Arabi, Qatar, Ucraina, Norvegia. Ha realizzato grandi opere nello Stadio Olimpico, nel Club del Tennis e nella Hall delle piscine di Roma. Ha progettato eventi e spettacoli per l’Accademia di Francia, per il Festival RomaEuropa, per Radio Città Futura e Mediaset. Ha esposto in varie mostre personali e collettive.

Fiorenzo Zaffina nasce a Lamezia Terme, vive e lavora a Roma. Innumerevoli le mostre personali e collettive. Di lui scrive Claudia Quintieri: «Vuoto e pieno, esterno e interno: sono le caratteristiche più evidenti del lavoro di Zaffina. Sfondare i muri con il martello pneumatico e ricoprirli di un colore vivace ha un suo iter che si risolve nel tempo. Così il vuoto dello sfondamento diventa il pieno dell’opera e l’interno del lavoro diventa l’esterno dell’opera. […]Lo scavo va a cogliere ciò che il muro ha assorbito negli anni, nella sua storia, ciò che dentro di esso si trova».

Antonio Sorace, Venuto dal mare, 2000


Info:

TOTEM | Le Artigiane ospitano la Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo
mostra collettiva, arte contemporanea
in collaborazione con Takeawaygallery

Con il Patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino

Artisti: Paolo Angelosanto, Primarosa Cesarini Sforza, Sara Davidovics, Cecilia De Paolis, Yvonne Ekman, Lughia, Paola Romoli Venturi, Germano Serafini, Antonio Sorace, Patrizia Trevisi, Fiorenzo Zaffina

Dal 24 al 31 marzo 2016
Orari mostra: lunedì–sabato 17.00-19.00 oppure su appuntamento 333.4878239

Le Artigiane
via di Torre Argentina 72, 00186 Roma
06.68309347 | info@leartigiane.it
Ingresso gratuito

Vini di aziende della Provincia di Pesaro e Urbino


Cappella Sansevero e il Cristo velato

venerdì 25 marzo 2016

Torrione - Il lungomare che ''spacca''

Arriva a Palazzo Reale di Milano la grande mostra > Studio Azzurro. Immagini sensibili > 9 aprile - 4 settembre 2016

Arriva a Palazzo Reale di Milano la grande mostra
"Studio Azzurro. Immagini sensibili"
dal 9 aprile fino al 4 settembre 2016 > Palazzo Reale, Milano



Tamburi a sud, Videoambientazione a tam-tam, ambiente sensibile, 2001, Tokyo, "Embrancing Interactive Art" Coro, Ambiente sensibile, 1995, Torino, Mole Antonelliana Prologo a Diario Segreto Contraffatto, Opera videoteatrale, 1985, Roma, La Piramide


Non una semplice mostra, ma un'esperienza poli sensoriale che racconta i 35 anni di Studio Azzurro, da sempre un punto di riferimento nazionale e internazionale della creazione artistica legata alle nuove tecnologie.

La mostra Studio Azzurro. Immagini sensibili - ospitata a Palazzo Reale di Milano dal 9 aprile fino al 4 settembre 2016 - è promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e realizzata da Palazzo Reale e Studio Azzurro con la collaborazione di Arthemisia Group: un'esposizione fatta di suggestive e poetiche installazioni che hanno segnato la storia dell'arte contemporanea.

Decine di proiettori, monitor, touchscreen e sensori inglobati dall'"ambiente sensibile" con l'intento di rendere il visitatore attore protagonista mentre si muove all'interno di uno spazio che reagisce alla sua presenza e ai suoi gesti.

Sono moltissime le opere realizzate da Studio Azzurro dal 1982 a oggi, e ora Milano rende omaggio a questo straordinario laboratorio di ricerca, riproponendo una parte significativa dell'intenso lavoro che ha portato alla produzione di innumerevoli videoinstallazioni interattive e "ambienti sensibili", di numerosi "musei di narrazione", di film e spettacoli teatrali.

L'iniziativa fa parte del programma di Ritorni al futuro, il palinsesto culturale pensato per la primavera 2016 dal Comune di Milano che propone oltre cento appuntamenti tra mostre, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e incontri, con l'obiettivo di portare al centro della riflessione pubblica l'idea di futuro che abbiamo oggi, confrontandola con quelle che hanno abitato il pensiero creativo in altre stagioni della storia.

Studio Azzurro. Immagini Sensibili è un'occasione unica e irripetibile per vedere per la prima volta e in un unico spazio opere che hanno emozionato intere generazioni.

Informazioni e prenotazioni
T +39 02 54911
www.studioazzurro.com

Palazzo Reale

Piazza Duomo 12 | Milano

www.palazzorealemilano.it


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GRANDE MOSTRA > Edward Hopper > 25 marzo - 24 luglio 2016 > Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni, Bologna

Edward Hopper
25 marzo - 24 luglio 2016
Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni, Bologna



Edward Hopper (1882 1967), South Carolina Morning, 1955, Oil on canvas, 77,2x102,2 cm, Whitney Museum of American Art, New York; given in memory of Otto L. Spaeth by his Family, © Whitney Museum of American Art, N.Y. Edward Hopper (1882 1967), New York Interior, c. 1921, Oil on canvas, 61,8x74,6 cm, Whitney Museum of American Art, New York;, Josephine N. Hopper Bequest, © Heirs of Josephine N. Hopper, Licensed by, Whitney Museum of American Art Edward Hopper (1882 1967), Second Story Sunlight, 1960, Oil on canvas, 102,1x127,3 cm, Whitney Museum of American Art, New York; purchase, with funds from the Friends of the, Whitney Museum of American Art © Whitney Museum of American Art, N.Y.


C'è chi lo ritiene un narratore di storie e chi, al contrario, l'unico che ha saputo fermare l'attimo - cristallizzato nel tempo - di un panorama, come di una persona. È stato lo stesso Edward Hopper (1882-1967) - il più popolare e noto artista americano del XX secolo - uomo schivo e taciturno, amante degli orizzonti di mare e della luce chiara del suo grande studio, a chiarire la sua poetica: "Se potessi dirlo a parole, non ci sarebbe alcun motivo per dipingere".

La mostra che apre dal 25 marzo al 24 luglio 2016 a Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni di Bologna, prodotta e organizzata da Arthemisia Group, unitamente a Fondazione Carisbo e Genus Bononiae. Musei nella Città e con il Comune di Bologna e il Whitney Museum of American Art di New York, dà conto dell'intero arco temporale della produzione di Edward Hopper, dagli acquerelli parigini ai paesaggi e scorci cittadini degli anni '50 e '60, attraverso circa 60 opere tra cui celebri capolavori South Carolina Morning (1955), Second Story Sunlight (1960), New York Interior (1921), Le Bistro or The Wine Shop (1909), Summer Interior (1909), interessantissimi studi (come lo studio per Girlie Show del 1941) che celebrano la mano di Hopper, superbo disegnatore: un percorso che attraversa la sua produzione e tutte le tecniche di un artista considerato oggi un grande classico della pittura del Novecento.



Prestito eccezionale è il grande quadro intitolato Soir Bleu (ha una lunghezza di circa due metri), simbolo della solitudine e dell'alienazione umana, opera realizzata da Hopper nel 1914 a Parigi.
L'esposizione è curata da Barbara Haskell - curatrice di dipinti e sculture del Whitney Museum of American Art - in collaborazione con Luca Beatrice


Il Whitney Museum ha ospitato varie mostre dell'artista, dalla prima nel 1920 al Whitney Studio Club a quelle memorabili del 1950, 1964 e 1980. Inoltre dal 1968, grazie al lascito della vedova Josephine, il Museo ospita tutta l'eredità dell'artista: oltre 3.000 opere tra dipinti, disegni e incisioni.

Grazie alla collaborazione con le istituzioni culturali cittadine, durante il periodo di mostra, saranno proposte una serie di attività correlate per omaggiare l'opera e la poetica dell'autore. Dal 7 aprile al 26 giugno 2016 l'Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi presenterà un focus di paesaggi morandiani che dialogheranno a distanza con i lavori dell'artista americano, mettendo in evidenza analogie e differenze e soffermandosi in particolare sullo studio della luce. 


Sarà esposta una selezione di lavori trasversale alle tecniche utilizzate da entrambi gli artisti: dipinti, acquerelli e incisioni. La Fondazione Cineteca di Bologna proporrà una rassegna che racconterà l'influenza di Hopper sul cinema, a partire dal cinema noir fino ad arrivare a "Shirley - Visions of Reality" di Gustav Deutsch (2013). 

La rassegna inizierà nel mese di maggio al Cinema Lumière e prevederà anche degli appuntamenti all'interno del programma delle arene estive. Infine, l'Istituzione Biblioteche di Bologna organizzerà alcune conferenze dedicate al rapporto fra la pittura di Hopper e la contemporanea letteratura americana.

Anche questo evento - contestuale alla mostra sulla street art in corso a Palazzo Pepoli (Street Art - Banksy & Co. L'arte allo stato urbano Palazzo Pepoli - Museo della Storia di Bologna fino al 26 giugno 2016) - vede realizzarsi la partnership culturale tra Fondazione Carisbo, Genus Bononiae. Musei nella Città e Arthemisia Group.


La mostra vede come special partner Ricola e come sponsor tecnico Monrif Hotels. Si ringrazia Gruppo HERA.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.
Catalogo Skira.





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IN ARTE BELZEBU' - PECCATI D'ARTE CONTEMPORANEA AL COMPLESSO DEI DIOSCURI AL QUIRINALE - 14 APRILE 2016 - ROMA


 

Gall'Art Roma


presenta

Mostra d'Arte Contemporanea


in Arte BELZEBU'

Peccati d'Artista che esorcizzano il Male


"Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, perché è un numero d'uomo;

e il suo numero è seicentosessantasei" (Apocalisse di Giovanni 12,18)


progetto di

Emilio Sturla Furnò

curatrice

Giovanna Gazzolo


in collaborazione con

Associazione Presidio Italia

opere di

Paola Romano, Camilla Ancilotto, Margherita Lipinska,

Eugenia F. di Napoli, Sonia Ceccotti, Laura Sindici, Ekaterina Malakhova,

Ewa Kuzniar, Constantin Migliorini, Alik Assatrian,

Margherita Gazzolo, Priscilla Contesini, Gianluigi Contesini


Inaugurazione: Giovedì 14 Aprile 2016

dalle ore 18.00 alle ore 21.00

Apertura al pubblico: Venerdì 15 Aprile 2016

Dalle ore 9.00 alle ore 18.00


Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale

Via Piacenza 1

ROMA



Satana, Lucifero … "In Arte Belzebù". Il demonio è il tema della prima mostra italiana d'Arte Contemporanea che racconta il maligno con gli occhi di artisti italiani e stranieri, nata dall'idea di Emilio Sturla Furnò e della gallerista e curatrice d'arte Giovanna Gazzolo di Gall'Art Roma.


La mostra – oltre cinquanta opere di pittura e scultura – è allestita presso le sale del Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale in Via Piacenza 1 – è realizzata in collaborazione con l'Associazione Presidio Italia e inaugura, su invito, Giovedì 14 Aprile 2016 alle ore 18.00.


Paola Romano, Camilla Ancilotto, Margherita Lipinska, Eugenia F. di Napoli, Sonia Ceccotti, Laura Sindici, Ekaterina Malakhova, Ewa Kuzniar, Constantin Migliorini, Alik Assatrian, Margherita Gazzolo, Gianluigi Contesini, Priscilla Contesini suggestionati dal principe di tutti i demoni e fonte di ogni male, che insidia i figli degli uomini promettendo loro agiatezze che in realtà non concederà mai. Un "esorcismo creativo" in cui le tentazioni sono rappresentate ora sulla tela, ora divengono sculture e installazioni.


E' il "gran dragone" descritto nell'Apocalisse di Giovanni (12,10) "il serpente antico che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo fu gettato giù; fu gettato sulla terra e con lui furono gettati anche i suoi angeli".


Secondo solo a Lucifero, Belzebù, per il cristianesimo medievale, è il signore di 6.666 demoni, numero arrivato a noi grazie alle profezie della Monaca di Dresda

L'importanza di questo principe infernale è tale che Dante Alighieri, nella Divina Commedia (Inferno, XXXIV, 127), parla di Belzebù come di "principe de' dimoni e de' traditori di loro signori", identificandolo con Lucifero.


In Arte Belzebù è una raccolta di "peccati d'artista" per riflettere e far riflettere anche attraverso un percorso segnato da citazioni tratte dall'Antico e Nuovo Testamento.


Numerosi esorcisti testimoniano che ancor oggi Belzebù è uno dei principali demoni che causa possessioni e anche uno dei più difficili da scacciare poiché, essendo un demone di rango superiore, spesso è accompagnato da intere legioni di demoni. 

Questo progetto propone di rappresentare l'idea male con lo scopo di esorcizzarlo attraverso la creatività e la fantasia.


"Bisognerebbe chiedersi anzitutto come, ed a quali condizioni, il diavolo" – apre così il testo critico a cura di Tommaso Gazzolo nel catalogo della mostra – "faccia il suo ingresso, storicamente, nelle arti figurative, e poi in una tradizione iconografica quale quella cristiana. Questa domanda – se pensata adeguatamente – non chiede come il diavolo venga rappresentato (non rimanda alla storia delle sue diverse raffigurazioni), bensì come la rappresentazione del diavolo consenta all'arte di seguire nuove strategie, creazioni, trasformazioni interne alla propria ricerca. Ciò che sarà sempre in questione, nell'arte, non sarà mai il problema di come "rappresentare" il diavolo, quanto piuttosto di come il diavolo consenta la sperimentazione di nuovi colori, nuove linee, forme, movimenti".




GALL'ART ROMA - nata da un'idea della sua titolare Giovanna Gazzolo - è un'agenzia d'arte contemporanea che rappresenta artisti noti a livello internazionale, senza trascurare i giovani talenti emergenti. La galleria, con la sua vasta raccolta di opere, si è imposta nello scenario artistico per la qualità e l'originalità delle proprie scelte che hanno contribuito a creare un centro di eccellenza e di riferimento per coloro che sono particolarmente attenti alle nuove espressioni artistiche d'avanguardia. Il gruppo di artisti di Gall'Art Roma provengono maggiormente dall'Est Europeo, soprattutto dalla Russia, ma anche da Armenia, Francia, Spagna, Italia e altri ancora provenienti dal Brasile e dal Qatar. Gall'Art Roma partecipa alle più prestigiose fiere internazionali d'arte contemporanea ed organizza eventi artistici in Musei e altre prestigiose sedi. Numerose le esposizioni e gli eventi organizzati all'estero, come in Francia, Svizzera, Belgio, Ungheria e Inghilterra.



PRESIDIO ITALIA è una Associazione Nazionale di Promozione Sociale senza scopo di lucro, costituita a settembre 2015, democratica, di formazione della persona e culturale, che opera nella difesa e promozione delle ricchezze culturali eno-gastronomiche, agroalimentari, artigianali e artistiche territoriali, in particolare nel campo dell'alimentazione. L'Associazione – presieduta dallo Chef Massimo Malantrucco - pone al centro dell'attenzione il valore del Made in Italy, della protezione e conservazione dei prodotti e delle identità territoriali come primaria fonte di ricchezza culturale e turistico/commerciale soprattutto nell'era della globalizzazione.




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