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lunedì 1 febbraio 2016

L'Arte dell'aperitivo: l'appuntamento del giovedì a Spazio MatEr




Testata

Giovedì 4 febbraio 2016

vi aspettiamo al nostro aperitivo all'interno della mostra

"SINCRONIE Pittura e Design" di Karen Thomas 
Dalle ore 18.30 alle ore 21.30 

gustiamo insieme i sapori dell'Alto Adige!

Per tutti i dettagli segui l'evento su FACEBOOK o scrivi a info@mat-er.com

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L'Arte dell'aperitivo: nuovo appuntamento fisso a Spazio MatEr

Un nuovo appuntamento a Spazio MatEr, ogni giovedì dalle 18.30 alle 21.30 parte SUDTIROME "L'ARTE DELL'APERITIVO"

Leggi tutto.

Contatti

Associazione MatEr

Via Ludovico Muratori 11 - Piazza Iside - Roma

Email: info@mat-er.com

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L’artista Roberta Betti in mostra con “Introspezione1” a Expo Bologna 2016

Alla prestigiosa mostra Expo Bologna 2016 VI edizione nella Galleria Wikiarte sarà presente anche l'artista chiusina Roberta Betti 

Chiusi (SI), 1 febbraio 2016 - L'artista chiusina Roberta Betti parteciperà fino il 28 febbraio con la sua opera "Introspezione1" alla mostra "Expo Bologna 2016 VI edizione" nella prestigiosa Galleria Wikiarte." Betti è stata selezionata tra oltre quattrocento artisti sui sessantacinque che  esporranno per un mese i loro lavori. 
La manifestazione, visto il successo delle passate edizioni che hanno visto partecipare figure di spicco di fama internazionale, sarà presentata quest'anno dal Prof. Giovanni Faccenda critico e storico dell'arte, direttore artistico del Catalogo dell'arte Moderna (CAM) edito Giorgio Mondadori, collaboratore di quotidiani e periodici nazionali, curatore di mostre antologiche di de Chirico, Morandi, Rosai, Utrillo, Ligabue, Maccari, nonché delle grandi rassegne Da Picasso a Botero. 
La chiusura della mostra invece sarà curata dal noto critico e storico dell'arte Prof. Giorgio Grasso, da anni collaboratore di Vittorio Sgarbi, coordinatore generale padiglione Italia Torino della 54° Biennale di Venezia, che segue con molto interesse il lavoro di artisti contemporanei italiani e stranieri.
"Sono molto lieta di essere stata selezionata per l'esposizione in questa prestigiosa Galleria -spiega Betti - in occasione di quarant'anni di Arte Fiera un momento in cui la città di Bologna ha un ricco programma di appuntamenti tra cui Art City Bologna".
"L'opera selezionata dalla Galleria Wikiarte, Introspezione1, fa parte di quella serie dei quadri, Introspezione, appunto, - continua Betti - che costituisce un ciclo di opere che vogliono rappresentare  le difficoltà dell'uomo nel trovare una stabilità interiore; la stessa opera, oltre alle mie emozioni, parla anche della società in cui viviamo. 
Questo pessimismo latente - aggiunge Betti - che avvolge l'essere umano, si materializza sulla tela ma all'interno di essa i ricordi e le emozioni prendono vita, si frammentano, sprigionando, al contempo, quella luce, quella speranza, quella voglia di serenità, quella brama di amore che tutti vorremmo e a cui aspiriamo".
L'arista, autodidatta, sin da piccola si interessa all'arte in ogni sua forma, amore, questo, che la porterà a ventidue anni a dedicarsi alla pittura  sperimentando gli oli, l'acquerello, l'acrilico e rappresentando, dapprima la bellezza in ogni sua forma dettata dalla natura dei paesaggi, poi pian piano avvicinandosi agli astratti, che sono oggi le opere che la introducono in una nuova dimensione nella quale trapela la ricerca del bello e i tormenti dell'anima. 
Dal 2010 ha aperto un Atelier, "Il Punto di Fuga",  a Chiusi, città natale dell'artista. Oltre alle numerose esposizioni, Betti ha partecipato a concorsi pittorici locali ed ha allestito mostre personali e collettive. 
Ha partecipato, inoltre, dal 2012 ad oggi, a molte mostre collettive, rispettivamente a Parigi (Tour Eiffel Salon Gustave Eiffel La Grande Exposition Universelle), Bruxelles, Palermo (Prima Biennale d'arte di Palermo nel 2013), New York (Expo New York 2014), Torino, Siena, Roma e Bologna. 
Hanno pubblicato su di lei sia in cataloghi d'arte che in riviste. Alcuni suoi lavori fanno parte di collezioni private in Italia, U.S.A, Irlanda, Svizzera e in altri paesi europei.
www.robertabetti.com


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Mostra "Semel in anno - Omaggio al Carnevale"



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SEMEL IN ANNO
Omaggio al Carnevale
Opere di
Enrico Benaglia, Angelo Colagrossi, Roberta Correnti, Marta Czok, Maurizio Massi, Ernesto Piccolo e Cynthia Segato
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INAUGURAZIONE
GIOVEDI' 4 FEBBRAIO ORE 17
La S.V. è invitata
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La mostra proseguirà fino a martedì 9 febbraio con orario 10,30/13,00 e 15,30/19,30 (esclusa la domenica)
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Edarcom Europa
Galleria d'Arte Contemporanea
Via Macedonia, 12/16 Roma
tel. 06 7802620
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Dal 4 al 9 febbraio, nel rispetto della tradizione carnevalesca, che affida ai gesti "folli" compiuti in questo periodo una funzione purificatrice e rigeneratrice, saremo particolarmente inclini a straordinari trattamenti di favore sull'acquisto delle opere della nostra collezione.
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Vi giunga uno scherzoso saluto, 
Gianfranco e Francesco Ciaffi
 Enrico Benaglia
 Danza popolare
 olio su tela cm 100x80
 Ernesto Piccolo
 Passo di danza con Arlecchino
 olio su tela cm 120x90

Ricordiamo che è sempre visibile la collezione
permanente della galleria con opere di

Ugo Attardi, Mauro Bellucci, Enrico Benaglia, Franz Borghese,
Ennio Calabria, Angelo Camerino, Michele Cascella, Tommaso Cascella, Giuseppe Cesetti, Angelo Colagrossi, Roberta Correnti, Marta Czok,
Mario Ferrante, Salvatore Fiume, Franco Fortunato, Felicita Frai,
Franco Gentilini, Gianpistone, Emilio Greco, Renato Guttuso,
Ivan Jakhnagiev, Andrea Marcoccia, Franco Marzilli, Piero Mascetti,
Maurizio Massi, Sebastian Matta, Francesco Messina, Mauro Molle,
Norberto, Sigfrido Oliva, Ernesto Piccolo, Giorgio Prati,
Salvatore Provino, Domenico Purificato, Aldo Riso, Carlo Roselli,
Sebastiano Sanguigni, Aligi Sassu, Cynthia Segato,
Mariarosaria Stigliano, Orfeo Tamburi, Lino Tardia, Renzo Vespignani.
Alcune opere della mostra in anteprima per voi...
Angelo Colagrossi
Belle sagome
acrilico su tela cm 40x60
Roberta Correnti
Notte di febbraio
olio su tela cm 50x50
Cynthia Segato
Ebbrezza burlona
tecnica mista su tavola cm 50x50

Edarcom Europa Galleria d'Arte Contemporanea - Via Macedonia n. 12 - 00179 roma
edarcom.it




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Venerdì 5 febbraio inaugura al Romantik Hotel Turm la mostra ARTE INDOSSABILE, un percorso attraverso opere uniche che risvegliano i sensi del piacere.



Il 5 febbraio 2016 sarà inaugurata alle ore 19.00 al Romantik Hotel Turm di Fiè allo Sciliar (BZ) la mostra ARTE INDOSSABILE, un percorso attraverso opere uniche che risvegliano i sensi del piacere, in esposizione fino al 14 Febbraio 2016.

La mostra nasce dall'incontro fra Stefan Pramstrahler, premiato chef, e Giulio Manfredi, art director del marchio MANFREDI, due creativi che hanno il talento di saper utilizzare le materie prime naturali trasformandole in opere d'arte.

Il percorso inizia dalle fondamenta del Turm con la presentazione di cinque opere uniche, Maschere di stelle in oro rosso e argento, che invitano a rivolgere lo sguardo verso l'alto a osservare il cielo.

Salendo verso la Torre del Gufo attraverso le antiche mura del XIII secolo un Volo di Cento Farfalle illumina la parete di roccia. Oro rosso e argento candido, smalto, fuoco e i colori cangianti delle pietre, si svelano in uno stormo di luci e riflessi.

Si prosegue lungo le volte scoprendo 21 profili in cristallo, "i pensatori", dalla geometria decisa  che custodiscono nella trasparenza della materia la pura eleganza della forma.
Seguendo la melodia naturale e urbana nelle sue inaspettate variazioni, Sette Sculture Sonore, Sette Carillon che si ascoltano e si accendono l'uno con l'altro si arriva alla panoramica visione della terrazza sullo Sciliar.

Il percorso della mostra conduce alla luce della Collezione di gioielli ARTE INDOSSABILE  espressione del talento e della libera creatività di Giulio Manfredi.


Romantik Hotel Turm
Kirchplatz 9, 39050 Fiè allo Sciliar (BZ)
Tel. 0471 725014









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venerdì 29 gennaio 2016

Bari, Pinacoteca Metropolitana "Corrado Giaquinto" visita guidata mostra in corso

Bari, Pinacoteca Metropolitana "Corrado Giaquinto"
ogni domenica visita guidata alla mostra in corso

Da Terra di Bari a Città Metropolitana
Immagini del territorio dalle collezioni della Pinacoteca Metropolitana di Bari 1860-1960


 
La mostra Da Terra di Bari a Città Metropolitana Immagini del territorio dalle collezioni della Pinacoteca Metropolitana di Bari 1860-1960, inaugurata il 12 dicembre scorso resterà aperta sino al 30 aprile.

Ogni domenica sarà tenuta una visita guidata inclusa nel biglietto di ingresso.
Le visite guidate, condotte da personale specializzato, avranno inizio alle ore 10:45



"… questa non è solo una mostra dedicata ai paesaggi, alle

marine e alle vedute urbane del territorio di Terra di Bari, solo

in parte coincidente con l'attuale Città Metropolitana, che

ne rappresenta la progressiva, e non sappiamo se definitiva,

riduzione.

L'attenzione, infatti, non è esclusivamente dedicata allo specifico

pittorico, cioè agli artisti che ne hanno dato la rappresentazione,

all'esame del loro linguaggio e a quanto quest'ultimo

fosse più o meno simile, e, infine, a quanto questo stesso

linguaggio sia andato modificandosi nel corso dei cento

anni (1860-1960) che costituiscono l'ambito cronologico entro

cui si è scelto di muoversi. In realtà si tratta anche di una

mostra "storica" sui generis, volta ad illustrare, attraverso le

immagini del territorio riflesse nella pittura, i cambiamenti

che lo hanno interessato".
Clara Gelao




Pinacoteca metropolitana "Corrado Giaquinto"
Via Spalato 19 / Lungomare Nazario Sauro 27 – Bari - Tel. 080/ 5412420-2-3-4-5-7 
www.pinacotecabari.it


Alla Pinacoteca  metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano dinanzi all 'ex Palazzo della Provincia.
Se si giunge in auto, è consigliabile lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale "Pane e Pomodoro", ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all'altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell'ex  Provincia dove, al IV piano,  ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano € 1,00.

ORARIO: dal martedì al sabato ore: 9.00 – 19.00
                    domenica ore: 9.00 – 13.00
lunedì e festività settimanali: chiuso
(La biglietteria chiude 30 minuti prima dell'orario di chiusura).

PREZZI D'INGRESSO: INTERO   € 2,58
RIDOTTO  € 0,52:
- soci COOP – muniti di tessera di iscrizione;
- soci  TOURING – muniti di tessera di iscrizione;
- possessori coupon QUI!CULTURA.

GRATUITO:
-studenti universitari e di istituti AFAM (Accademie di Belle Arti e Conservatori Musicali) – muniti di libretto di iscrizione;
-giornalisti - muniti di tesserino;
-minori di 18 anni e maggiori di 65 anni;
-tesserarti  ICOM;
la prima domenica di ogni mese.

Ingresso libero in occasione di inaugurazioni, cerimonie e particolari iniziative in programma



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giovedì 28 gennaio 2016

GióMARCONI | Allison Katz | 11.02.2016


 
 

Allison Katz
AKA

Inaugurazione giovedì 11 febbraio 2016 dalle 19 alle 21

Dal 12 febbraio al 19 marzo 2016
martedì – sabato, 11 – 19



Giò Marconi ha il piacere di annunciare AKA, la prima personale di Allison Katz in galleria.

AKA è un postscript a All is On, titolo della mostra che l'artista ha inaugurato lo scorso settembre alla Kustverein di Friburgo – sua prima personale in un museo pubblico – a cui la mostra da Giò Marconi è intimamente connessa. Da Giò Marconi un nucleo di dipinti provenienti da Friburgo sono presentati insieme a una nuova serie di lavori appositamente realizzati per questa mostra.

AKA - altrimenti detto - introduce pseudonimi, alias, soprannomi, così come le iniziali dell'artista, con l'aggiunta di una A.
Le associazioni linguistiche hanno un ruolo fondamentale nel lavoro di Allison Katz. L'artista indaga il gap tra parola e immagine, capovolgendo le convenzioni tra linguaggio verbale e rappresentazione visuale.
Katz reinventa continuamente se stessa, il suo lavoro abbraccia pittura figurativa, realismo magico e astrazione geometrica.

AKA - come parola palindroma – si riferisce all'architettura del progetto site specific in mostra da Giò Marconi.
La formula AKA suggerisce l'andare avanti e indietro delle pareti installate nella galleria.
Lo spazio espositivo è strutturato come un percorso a doppio senso di marcia che può essere letto sia entrando che uscendo dalla sala.

Oltre ai dipinti, una sequenza di manifesti è esposta all'ingresso della galleria.
In questo nuovo gruppo di lavori l'artista reinventa le immagini più iconiche dei suoi dipinti, aggiungendo una componente pop e grafiche vintage.



Allison Katz (n. Montreal, Canada, 1980) vive e lavora a Londra.

Tra le più recenti mostre personali: "All Is On", Kunstverein Freiburg, Friburgo (2015); "Rumours, Echoes", Boatos, San Paolo (2014); "Regardless", Laura Bartlett Gallery, Londra (2013).
Tra le più recenti mostre collettive: "Off Cardinal Points, DAS INSTITUT with Allison Katz", Kraupa-Tuskany Zeidler, Berlino (2015); "The Violet Crab", David Roberts Art Foundation, Londra (2015); "Yes, We're Open", Gió Marconi, Milano (2015) "Call and Response", Gavin Brown's Enterprise, New York (2015); "Puddle, Pothole, Portal", Sculpture Centre, New York (2014); Gaylen Gerber, John Henderson and DAS INSTITUT with Allison Katz, Family Business, New York (2012).



Giò Marconi
via Tadino, 20
20124 Milan
tel +39 02 2940 4373
info@giomarconi.com
www.giomarconi.com

MM Linea 1: fermate Porta Venezia - Lima
MM Linea 3: fermata: Centrale
Autobus n. 60 - 81 fermata B. Marcello


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Allison Katz
AKA

Opening Thursday, February 11th 2016, from 7 to 9 pm

From February 12th till March 19th
From Tuesday to Saturday, 11-19



Giò Marconi is very pleased to announce AKA, Allison Katz's first solo show at the gallery.

AKA is a postscript to All Is On, the title of Katz's exhibition at Freiburg Kunstverein opened last September – her first solo show in a public museum – to which the show at Giò Marconi is intimately connected. At Giò Marconi several paintings from Freiburg are featured with a new series of works, specifically produced for this exhibition.

AKA, also known as, introduces pseudonyms, aliases, nicknames and refers to the artist's initials with an extra A.
Words' associations play an essential role in Katz's work. The artist inspects the gap between words and images and overturns the conventions  between language and visual presentation.
Katz relentlessly reinvents herself, her work embraces figurative painting, magic realism and geometric abstraction.

AKA – as a palindrome word – introduces the architecture of the site specific project on exhibit at Giò Marconi.
The abbreviation AKA insinuates the back and forth of the triangle shaped walls installed in the gallery.
The exhibition space is structured as a two-way route that can be read both forward and backward.

Besides the paintings several posters are on display at the entrance of the gallery.
In these new body of works the artist reinvents the most iconic images of her paintings adding a pop component and a vintage design.



Allison Katz (b. Montreal, Canada, 1980), lives and works in London.

Most recent solo exhibitions: "All Is On", Kunstverein Freiburg, Freiburg (2015); "Rumours, Echoes", Boatos, Sao Paulo (2014); "Regardless", Laura Bartlett Gallery, London (2013).
Most recent group exhibitions: "Off Cardinal Points, DAS INSTITUT with Allison Katz", Kraupa-Tuskany Zeidler, Berlin (2015); "The Violet Crab", David Roberts Art Foundation, London (2015); "Yes, We're Open", Gió Marconi, Milan (2015) "Call and Response", Gavin Brown's Enterprise, New York (2015); "Puddle, Pothole, Portal", Sculpture Centre, New York (2014); Gaylen Gerber, John Henderson and DAS INSTITUT with Allison Katz, Family Business, New York (2012).


Giò Marconi
via Tadino, 20
20124 Milan
tel +39 02 2940 4373
fax +39 02 2940 5573
info@giomarconi.com
www.giomarconi.com

How to get there:
Underground:
Line 1 Red: stops Porta Venezia - Lima
Line 3 Yellow:  stop Centrale
Surface transport:
bus n. 60 – 81 stop B. Marcello
                                                                                                              
 


 

TORNA IN MOSTRA LA "NATIVITÀ" DI GERACI, UNICA COPIA COEVA DEL CARAVAGGIO




Restaurata dal Fai Catania la "Natività" del Geraci, unica copia coeva di Caravaggio

«SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO PER IL RECUPERO DEI BENI CULTURALI»
Ieri a Castello Ursino la consegna del quadro alla presenza di autorità istituzionali

CATANIA – «Un monumento unico, un monumento da illuminare, un monumento di cui prendersi cura. Tutti insieme». È questo lo scopo del progetto "Puntiamo i riflettori" promosso dal Fai – Fondo Ambiente Italiano in tutto il territorio nazionale, e fatto proprio dalla Delegazione di Catania con la scelta di restituire alla città la seicentesca tela "Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi" del siciliano Paolo Geraci. Un dipinto che è testimone di una bellissima storia che va a ritroso nel tempo, fino al genio di Caravaggio.
Durante la cerimonia ufficiale di consegna – che si è svolta ieri (27 gennaio) al Castello Ursino – il capodelegazione Antonella Mandalà ha ribadito l'obiettivo alla base del progetto: «"Adottare" un bene locale importante per la storia della nostra comunità, finito in stato di abbandono o vittima di degrado, al fine di concentrare gli sforzi per restituirlo ai cittadini. Sotto la tutela della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania, ci siamo occupati dunque del restauro della tela del Geraci, eseguito da Giovanna Comes, diffondendo la conoscenza della sua storia e restituendogli tutta la dignità che merita».
L'importanza del progetto e il valore del quadro hanno richiamato l'attenzione e il plauso di numerosi cittadini, catanesi e non solo, primo fra tutti il sindaco del capoluogo etneo Enzo Bianco: «Anche a Catania – ha detto – si realizza così una forma di collaborazione tra pubblico e privato fondamentale per il recupero dei beni culturali del Paese. Questa iniziativa è una spinta verso una nuova logica di sinergia con il Fai, per poter realizzare a Catania ciò che è già avvenuto in altre grandi città: il recupero e la cura di grandi monumenti». A confermare questa volontà di collaborazione è stato il vicepresidente nazionale del Fai Marco Magnifico, presente a Catania proprio per l'occasione: «Le amministrazioni pubbliche possiedono una quantità enorme di beni culturali ma non sempre hanno risorse e capacità per poterli mantenere e farli fruire in modo adeguato. Il Fai quindi si pone come strumento di tutela di una parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità».
Alla consegna della tela è intervenuta anche la Soprintendente di Catania Fulvia Caffo, sottolineando «la sensibilità e il senso civico con cui i volontari del Fai hanno contributo al progetto. Questa tensione della società civile, insieme al nostro lavoro quotidiano di catalogazione dei beni, può arginare fenomeni di degrado e abbandono del patrimonio comune». Alla cerimonia erano presenti anche l'assessore comunale alla Cultura Orazio Licandro, la presidente regionale del Fai Sicilia Giulia Miloro, Luisa Paladino quale responsabile per la Soprintendenza della Collezione Finocchiaro a cui appartiene l'opera del Geraci, e l'esperto di Caravaggio Alvise Spadaro.

LA STORIA DELLE DUE OPERE
Paolo Geraci, pittore siciliano contemporaneo di Michelangelo Merisi, realizzò il dipinto nel 1627 mantenendo le dimensioni dell'originale. Si tratta di una riproduzione così fedele, da essere stata esposta in autorevoli mostre sull'artista lombardo. Geraci lavorò su commissione di don Gaspare Orioles, in seguito il quadro passò al presidente della Suprema Corte di Palermo Giovan Battista Finocchiaro, il quale nel 1826 lo donò al Comune di Catania.
L'opera originale, di dimensioni notevoli (misurava 268x197 cm), fu dipinta da Caravaggio nel 1609: in essa sono ritratti la Sacra Famiglia assistita da un angelo planante, forse San Giacomo e, in primo piano, San Lorenzo e San Francesco d'Assisi. Fu uno dei capolavori tardi del maestro lombardo, tristemente noto anche per essere stato trafugato nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969, dall'Oratorio di San Lorenzo a Palermo, forse ad opera di balordi. Finito nelle mani dei capi mafia palermitani – che ne fecero oggetto di ostentazione nelle loro riunioni segrete – il dipinto non è mai più stato ritrovato. È probabile che il destino di questo capolavoro rimarrà uno dei tanti misteri italiani irrisolti, oggi inserito nella lista dell'FBI delle dieci opere d'arte rubate più importanti al mondo, e valutato più o meno trenta milioni di euro.

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