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mercoledì 14 ottobre 2015

Agroalimentare: al via a Napoli mostra interattiva "Magna", una "EXPO" partenopea | FOTO e VIDEO

Complesso Monumentale San Domenico Maggiore, Napoli 14 ottobre – 10 gennaio 2016


NAPOLI, 14 ottobre 2015. Per la prima volta in Italia e in occasione dell'EXPO 2015 una straordinaria mostra interattiva che affronta il tema dell'agricoltura e della gastronomia napoletana dal punto di vista storico, scientifico e sociale svelandone tutti i segreti dall'origine al piatto finito. MAGNA (acronimo che sta per Mostra Agroalimentare Napoletana), ideata e curata dall'architetto Marco Capasso, prodotta dall'Associazione "Guviden – I semi dell'amore", realizzata in collaborazione con il Comune di Napoli, narra la storia e le caratteristiche scientifiche e sociali di una delle cucine più famose al mondo. Il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli (Vico San Domenico Maggiore, 18), ospiterà dal 14 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016 una rassegna sulla cucina più antica al Mondo.

TARGET. Una mostra per tutti: per i bambini e per i ragazzi che potranno giocare con gli exhibit interattivi; per gli studenti, che troveranno le informazioni scientifiche più aggiornate, con un ampio ventaglio di approfondimenti; per gli insegnanti, che incontreranno chiavi di lettura inaspettate e intrecci interdisciplinari; per gli appassionati di cucina, che soddisferanno la propria curiosità vedendo l'argomento sotto nuove prospettive, per i golosi che potranno assaggiare i migliori prodotti del nostro territorio e per chiunque sia curioso di conoscere la relazione che intercorre tra quel che siamo e quel che mangiamo oltre a capire l'importanza mondiale della cucina partenopea.

HIGHLITS. Guardare ascoltare, toccare, annusare e assaggiare. Una mostra gioiosa che coniuga un elevato profilo scientifico con i piaceri del piatto. Un approccio multidisciplinare: agronomi, agricoltori, genetisti, antropologi, chimici, sociologi, cuochi e gastronomi, tutti uniti per costruire una descrizione accurata di un argomento che viene troppo spesso trattato superficialmente. Una grande componente didattica, con chiavi di lettura inaspettate e intrecci interdisciplinari; la buona cucina che si unisce al rigore scientifico grazie al coinvolgimento delle Università e dei laboratori di ricerca di tutto il territorio campano.

CONCEPTS. Parlare di cibo oggi vuol dire parlare di scienza e di piacere, di natura e di cultura, di tecnologia e di tradizioni ma parlare di cibo oggi vuole anche dire guardare lontano, fare previsioni e investimenti per riuscire a conciliare la necessità di sfamare un numero sempre crescente di persone e la tutela del pianeta che le ospita. 
Per poter parlare di cibo oggi è importante capire come l'uomo ha modificato la natura per nutrirsi, con gli alimenti e le tecniche per coltivarli, conservarli e cucinarli. È, insomma, necessario usare le conoscenze degli agronomi, degli agricoltori, dei genetisti, degli antropologi, dei chimici, dei sociologi, dei cuochi e dei gastronomi per riuscire a rendere la complessità di un argomento che viene troppo spesso trattato superficialmente.

NON SOLO CIBO. È stato allestito un ricchissimo calendario di eventi. Dai weekend degustativi alle serate musicali. Dalle presentazioni di libri ai convegni ed agli incontri culinari. Fino alle mostre personali di grandi artisti contemporanei che si occupano di "food" come Tatafiore e Dalisi.

IL CURATORE. «Il percorso multimediale di Magna – spiega l'architetto Marco Capasso, ideatore e curatore di Magna - parte dalla terra arriva alla tavola. Abbiamo cercato, infatti, di seguire i passaggi che portano le eccellenze della nostra regione dalla terra fino al piatto, alla ricerca del segreto riposto nei sapori della tradizione napoletana. Non abbiamo avuto e non abbiamo la pretesa di essere stati esaustivi, tutt'altro, riteniamo che MAGNA sia al momento solo un punto di partenza e uno spazio da costruire dialogando con il territorio affinché Napoli abbia il suo padiglione. 
Quale altra cucina, infatti, meriterebbe di stare al fianco di quelle più importanti del mondo per testimoniare come con semplici materie prime sia possibile nutrire il pianeta? La nostra idea è stata quella di costruire una casa per il genio culinario del popolo partenopeo. Non solo storia degli alimenti e scienza dei prodotti ma anche filosofia dei piatti, perché riteniamo che nella cucina di un popolo si rifletta la sua più intima essenza».

GUVIDEN. «L'Associazione con questa mostra – ha dichiarato Vicenzo de Notaris, presidente Guviden - intende ricollegarsi idealmente ad uno dei temi centrali dell'EXPO 2015, gli squilibri alimentari, che vedono ancora oggi un contrasto stridente tra chi è obeso e chi muore di fame, tra una parte della popolazione mondiale che vive nell'abbondanza, sprecando risorse alimentari, ed un'altra che non riesce a soddisfare neanche i propri fabbisogni alimentare di base, spesso purtroppo fino alle estreme conseguenze. 
Ma l'obiettivo finale travalica i meri aiuti alimentari fini a se stessi,  proponendosi d'impiantare nelle aree svantaggiate "i semi dell' Amore", che producono frutti duraturi nel tempo, fornendo i mezzi ed il know how per realizzare in loco alcuni prodotti tipici napoletani, primo tra tutti la pizza, vero emblema culinario della città».

IL COMUNE DI NAPOLI. «Il tema dell'agricoltura, della gastronomia, della cultura alimentare napoletana, ci dice questa esposizione realizzata con tanta cura nella splendida sede del Convento di San Domenico Maggiore – così l'assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele, durante l'inaugurazione della Mostra –, ha tante facce di straordinario interesse: dalla più semplice "igiene alimentare", illuminando i segreti di una cucina genuina e salutare, alla riscoperta di una cultura e di una tradizione dello stare insieme, attraverso la preparazione e la condivisione del cibo, fino alla valorizzazione di questo patrimonio di conoscenze e di tecniche come un piccolo tesoro da offrire ad altri. 
E penso anche ai tanti turisti, che affollano come mai, in questi mesi le nostre strade, attirati a Napoli dalla bellezza dei panorami e dalla ricchezza dei beni culturali, ma che possono trovare, con la pizza e i maccheroni ed oltre la pizza e i maccheroni, in una ricchissima, antica ed originale tradizione alimentare una ragione in più di interesse e di curiosità. 
Non posso non sottolineare che questa "idea felice", inserendosi sulla traccia segnata dall'Expò, la approfondisce e la sviluppa con un segno del tutto originale e ci aiuta a conoscere, a riconoscere, i tratti unici di una cultura popolare talmente ricca ed affascinante che non spetterà mai di stupirci. E di donarci sapienza per l'arte di vivere».

ORARI: tutti i giorni dalle 10 alle 19. Eventi dalle 20 alle 24.
PREZZI: intero 7; ridotto € 5.

Picasso, Sironi, Modigliani. Inaugura il 21 ottobre la mostra Figure alla Fondazione Pasquinelli

Inaugura mercoledì 21 ottobre alle ore 18 alla Fondazione Pasquinelli in corso Magenta 42 a Milano la mostra FIGURE, che dal 22 ottobre al 4 dicembre offre al pubblico i volti ritratti da Campigli, Carrà, Modigliani, Sironi e Picasso. 
Un nuovo gruppo di capolavori del Novecento, per la prima volta esposti assieme, che tra ottobre e novembre diventa oggetto di incontri per adulti e bambini: un ciclo di conferenze, visite-laboratorio per le scuole e un workshop con l’artista Marta Dell’Angelo.
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Figure, 1913-1942 in mostra alla Fondazione Pasquinelli, i volti ritratti da Campigli, Carrà, Modigliani, Sironi e Picasso.
 
La terza mostra del ciclo ‘L’arte in una stanza’ è accompagnata dalle conferenze del mercoledì, dalle visite-laboratorio per avvicinare i bambini all’arte contemporanea divertendoli e dal workshop con l’artista Marta Dell’Angelo.

La terza mostra del ciclo L’arte in una stanza inaugura mercoledì 21 ottobre alle 18.00 alla Fondazione Pasquinelli in Corso Magenta 42 a Milano.
I tesori della collezione Antognini hanno già incantato i Milanesi e con l’arrivo dell’autunno la Fondazione offre al pubblico un nuovo gruppo di capolavori del Novecento per la prima volta esposti assieme.
La mostra, dal titolo Figure 1913 – 1942, curata da Antonello Negri, aperta dal 22 ottobre al 4 dicembre 2015, raccoglie cinque tele evocative di un sentire artistico diffuso nel corso del Novecento; la volontà di ritrarre rappresentare la figura allontanandosi dalla realtà e scegliendo linee, forme e colori per il loro valore simbolico e non più come strumento di riproduzione della realtà.
Mentre in Italia i Futuristi come Boccioni e Sironi aprivano per primi la strada del ritratto “antigrazioso” come arma per combattere la classicità, nel resto d’Europa, e soprattutto a Parigi, Picasso e Modigliani dipingevano ritratti assolutamente antitradizionalisti, e tuttavia esemplari di un modo inedito di guardare alle cose e di rappresentarle.
Le opere in mostra coprono tre decenni di grande cambiamento storico e artistico e sono interpreti di una sensibilità nuova per il ritratto. Così Mario Sironi con linee e colori futuristi, Carlo Carrà con i soggetti arcaizzanti, Amedeo Modigliani influenzato dalla scultura africana, Massimo Campigli ispirandosi alla pittura parietale romana e Pablo Picasso capace di reinventare le forme umane, dimostrano in questo percorso espositivo che il ritratto è tale anche se non assomiglia al suo modello.
Un’opera appositamente pensata per questa mostra dalla giovane artista Marta Dell’Angelo – che da anni lavora sul tema della figura, del corpo e della sua rappresentazione – farà da contemporaneo contrappunto a questa piccola antologia di classici della modernità.
Gli incontri, tenuti da Antonello Negri, Andrea Kerbaker e Giorgio Zanchetti rispettivamente mercoledì 28 ottobre, mercoledì 11 novembre e mercoledì 18 novembre alle 18.30 presso gli spazi della Fondazione, offriranno al pubblico una prospettiva ancora più ampia sulle arti tra Otto e Novecento.
Infine, durante la settimana, sono stati organizzati alcuni laboratori per le scuole, mentre sabato 24 ottobre e nei sabati del mese di novembre sono in programma alcuni laboratori per le famiglie.

www.fondazionepasquinelli.org
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martedì 13 ottobre 2015

Dalle facciate dei palazzi trevigiani alla stoffa: fregi e decorazioni storiche rivivono con la mostra "Treviso città dipinta" di Patchwork Idea - A Treviso dal 14 novembre al 6 dicembre 2015


DALLE FACCIATE DEI PALAZZI TREVIGIANI ALLA STOFFA: FREGI E DECORAZIONI STORICHE RIVIVONO GRAZIE AL PATCHWORK E DIVENTANO UNA MOSTRA INTERNAZIONALE

Patchwork Idea organizza “Treviso città dipinta”, XX edizione di un’esposizione divenuta punto di riferimento a livello europeo, a Treviso dal 14 novembre al 6 dicembre 2015.

I quilt esposti sono stati realizzati in occasione della partecipazione dell’associazione - unica realtà italiana - al Carrefour Européen du Patchwork, la principale manifestazione europea dedicata al patchwork, svoltasi in Val d’Argent (Francia) in settembre. 

Essi riproducono le tipiche decorazioni delle dimore nobiliari di Treviso (molte delle quali, tra l’altro, “copiate” da tapezzerie), detta appunto “urbs picta”.

Accanto alla mostra, anche un percorso culturale dedicato alla tematica del “dipingere le città”: in collaborazione con Fondazione Benetton Studi Ricerche, con l’artista Mario Martinelli, con il Treviso Comic Book Festival e con il re dei writers, Joys, verranno proposti tre incontri sul ruolo dell’arte nell’abbellimento dei centri storici ieri, oggi e domani.

AnRo. Personale d'Arte Contemporanea. Dal 17 al 30 ottobre 2015


AnRo
Personale d'Arte Contemporanea
Dal 17 al 30 ottobre 2015
Inaugurazione: 17 ottobre ore 18



 
Dal 17 ottobre la Personale di "AnRo" sarà allestita nel prestigioso salone Bernini la galleria Sabrina Falzone di Milano, che conclude con un tocco di stravaganza la ricca stagione espositiva per l'Expo.
Nel Salone Bernini verrà esposto un nutrito corpus di opere, realizzate dall'artista AnRo, che esporrà alla Galleria Falzone di Milano per la prima volta, dopo svariati consensi di pubblico e di critica.
Nato a Torino nel 1950, AnRo si è formato in studi tecnici nel capoluogo piemontese.  In seguito ha lavorato in ambito commerciale nel marketing d'immagine. Negli anni '70 gli è stato conferito il Premio Firenze Santa Croce per l'eccellenza artistica di una sua lamiera puntinata.
La prima opera dal titolo "Coro" è stata realizzata nel 2010 con una peculiare tecnica, la Pitto-scultura, ottenuta con materiali misti come stucco, tempere, smalti all'acqua, colla vinilica e modellando a mano la pasta DAS.
Hanno scritto di lui i critici d'arte Giorgio Pilla, Sabrina Falzone, Francesco Valma e i giornali La Nazione, Corriere del Veneto e Corriere della Sera.
Ha esposto in primis alla Galleria San Vidal di Venezia (2014-2015), nel 2015 alla Galleria Sabrina Falzone di Milano, alla Fiera Arte Genova e alla Birla Gallery di Londra. Attualmente vive a Torino.

Galleria Sabrina Falzone – Salone Bernini
Via Giorgio Pallavicino 29
20145 Milano - Italy
Orari di apertura: da martedì a venerdì h.16-19; sabato h.10-12
Chiuso lunedì e festivi
Ingresso gratuito
www.galleriasabrinafalzone.com

lunedì 12 ottobre 2015

"Elevata Concezione". Francesco Zavattari a Lecce

Elevata Concezione. Pietra, carta e luce è il titolo del progetto espositivo che vedrà a Lecce, nelle sale dell’ex Conservatorio Sant’Anna, dal 17 ottobre al 2 novembre 2015, l'ultima suite di opere firmate dell'affermato artista e designer toscano Francesco Zavattari. La mostra, organizzata in collaborazione con 'Il Raggio Verde' e l'Associazione Culturale 'Le Ali di Pandora' è presentata dal Comune di Lecce con il proprio patrocinio e quello dell'Accademia di Belle Arti di Lecce. Al vernissage fissato sabato 17 ottobre alle ore 18 interverranno Paolo Perrone Sindaco di Lecce, Luigi Coclite Assessore comunale alla Cultura, Claudio Delli Santi direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Giusy Petracca e Antonietta Fulvio Co-Curatrici dell’evento per Il Raggio Verde insieme ad Ambra Biscuso per l’associazione Le Ali di Pandora. Legatissimo da anni al capoluogo salentino, Zavattari ha realizzato ogni opera traendo un personale spunto, soprattutto in termini di cromie, dalle caratteristiche architettoniche e paesaggistiche del territorio. La pietra leccese, con la sua inconfondibile nuance, è infatti madre tonale dell'intera serie, facendosi elemento fondante del teatro in cui l'artista inscrive ogni scena. Sono in particolare le Sacre Scritture di Antico e Nuovo Testamento a suggerire le tematiche fondanti di 'Elevata Concezione'. Un viaggio tanto introspettivo quanto condiviso, attraverso la cifra Sacra che da sempre aleggia nell'opera di Zavattari e che trova appunto 'elevazione' e compimento in questo percorso tra arte, storia e fede.
In questa personale curata da Antonietta Fulvio e Giusy Petracca per 'Il Raggio Verde' e coordinata da Ambra Biscuso per l'associazione 'Le Ali di Pandora', si presenta tuttavia un lavoro universale che si rivolge a chiunque, credenti e non, attraverso il racconto di vicende umane prima ancora che divine. Ne è un esempio su tutti la grande tela intitolata 'Uno di Voi', personale lettura dell'Ultima Cena ambientata da Zavattari in un contesto di ispirazione fortemente salentina, in cui i sentimenti e le violente reazioni umane dei personaggi restituiscono un'idea di realismo che va oltre alla più convenzionale narrativa sacra. Dopo il vernissage d'apertura che si terrà sabato 17 ottobre alle ore 18, lunedì 19 ottobre l'artista incontrerà presso la sede stessa della mostra alcune classi del Liceo Artistico di Lecce per cui realizzerà un opera in live painting performance, una delle sue più connotative attività. Prevista inoltre una lezione presso la prestigiosa Accademia delle Belle Arti di Lecce, durante la quale Zavattari avrà modo di condividere con gli studenti le proprie esperienze negli ambiti artistici e di design.
Chi è Francesco Zavattari Nato a Lucca nel 1983, Francesco Zavattari sin da piccolo scopre la passione per i taccuini, la scrittura il disegno. Intorno al 2000, sul finire del corso di studi presso il Liceo Artistico di Lucca, esordisce con due personali intitolate 'Conversazioni disegnate' richiamando notevole attenzione mediatica e di pubblico in funzione di una particolarità: ogni tela è realizzata in tempo reale durante una 'conversazione' (in realtà più una sorta di 'auto-analisi') con il soggetto cui è intitolata. In quegli stessi anni, Zavattari firma due copertine dello storico magazine 'Il giornale dei misteri' e continua l’attività espositiva parallelamente a quella di designer. Nel 2007 crea il brand Noteblack, una linea di taccuini di alto livello prodotta interamente in Italia. Dopo anni di professione sotto altro marchio, il 2008 vede la nascita ufficiale di 'Studio Matitanera', realtà impegnata nell'ambito della grafica, della progettazione, della comunicazione e del marketing di cui è direttore. Molteplici i racconti e i testi pubblicati, fra cui, nel 2001, il libro 'Pulsioni' e, nel 2008, il racconto 'Aurora' pubblicato da Giulio Perrone Editore nella raccolta 'Nulla è per sempre' a cura di Flavia Piccinni. Dal 2005 dirige la testata di cinema, teatro e arte '4rum.it' e dal 2010 è direttore e graphic designer della rivista cartacea 'FULL Magazine'. Testate per cui produce inoltre articoli e recensioni di varia natura, fra cui critica operistica di cui è da sempre appassionato. Tra i principali eventi espositivi, nel 2010 la partecipazione al 'Lu.C.C.A. Lucca Center of Contemporary Art' con 'Graphic Night', performance di oltre quattro ore durante la quale realizza per intero una tela di 210x210 cm ispirata dai post-it scritti durante l'evento dai molti partecipanti presenti. Nel 2012 Indagine sull'ombra' (Fondazione Silvestro Marcucci di Massarosa, 'Galleria La Marina' di Pietrasanta, La Spezia nell'ambito di 'Artist Fair'); nel 2013, 'Ubiqua' (personale itinerante Madrid, Malta, Roma, Firenze, Lecce e Lucca). Sempre dello stesso anno realizza un'opera di videoarte inedita dal titolo 'Let's clean it up' che è stata proiettata dall'8 al 31 ottobre presso Ambasciate e Istituti Italiani di Cultura di capitali quali San Paolo, Chicago, Toronto, Tokyo, Pechino, New Delhi, Istanbul e San Pietroburgo, patrocinata dalla Camera di Commercio di Lucca. Nel 2014 firma la serie 'Universo Instabile' (allegoria visiva dello spazio desolato e frenetico radicato in ogni individuo), Ambidexter - L'evoluzione dello spazio/tempo' e, ultimo, il progetto Poliedro con il quale è stato ospite dal 18 aprile / 17 maggio 2015 presso la Fondazione Giuseppe Lazzareschi di Porcari (Lucca). Particolarmente significativo in Portogallo, il progetto condiviso con l'associazione UMAR 'My Art is Female' che ha visto la realizzazione di tre opere in live performance (Braga, coimbra e Porto) e una importante personale al Museo da Quinta de Santiago di Matosinhos. Di grande rilievo anche la sua attività all'interno delle scuole. Francesco Zavattari, molto seguito dalla stampa nazionale, è spesso ospite dell'Istituto d'Arte di Lucca ed è stato ospite di altri Istituti fra cui il Liceo Cecioni di Livorno. Durante questi incontri, è chiamato a discutere di arte, comunicazione, marketing e design. Numerose le attività in programma e in corso fra cui nuove esposizioni in Portogallo e Olanda. Scheda tecnica della mostra Francesco Zavattari 'Elevata Concezione – Pietra. Carta. Luce' Con il Patrocinio della Città di Lecce e dell’Accademia di Belle Arti di Lecce Ex Conservatorio S. Anna Via Giuseppe Libertini 1, Lecce Dal 17/10 al 2/11/2015 Vernissage – Ingresso Libero Sabato 17 ottobre 2015 ore 18 Apertura: tutti i giorni con orario 10-13 e 17-20 A cura di Antonietta Fulvio e Giusy Petracca Coordinamento: Ambra Biscuso Il Raggio Verde – Le Ali di Pandora Advisor: Nico Maggi - Manuela Zavattari Fotografo ufficiale: Siro Tolomei Assistente: Jessica Lombardi Ufficio stampa dell'evento: Il Raggio Verde Ufficio stampa dell'artista: Studio Matitanera® - Silvia Cosentino Logistica e trasporti: 'Posta Centrale' Lecce – Responsabile: Salvatore Manno Catalogo: Il Raggio Verde edizioni www.zavattari.com facebook.com/zavattari

CHI / NOISE Personale di Giorgio Peccolo - Intervento di June - Zun Liu, Presidente associazione culturale italo-cinese “Il filo di seta” Amsterdam Café – Via Vicenza 23, Padova 22 ottobre 2015 ore 19.30 ingresso libero

CHI / NOISE

Personale di Giorgio Peccolo
a cura di Barbara Codogno

Intervento di June - Zun Liu,
Presidente associazione culturale italo-cinese "Il filo di seta"

Amsterdam Café – Via Vicenza 23, Padova
22 ottobre    20 novembre 2015

vernice 22 ottobre 2015 ore 19.30

ingresso libero


Nel solco di una proposta artistica e culturale che dialoga con la contemporaneità, l'Amsterdam Cafè propone al pubblico una serata evento con un focus sulla Cina di oggi

"CHI / NOISE" (dal francese chinoise che, scomposto, diventa noise, ovvero il rumore ma anche il suono della China) è la personale fotografica di Giorgio Peccolo a cura di Barbara Codogno, che ci racconta, attraverso lo sguardo attento e curioso del fotografo, una Cina inaspettata, in bilico tra la storia dimenticata e le antichissime radici che sopravvivono alla tecnologia imperante. 

Un luogo di contraddizioni, un territorio immenso e diverso, una moltitudine di linguaggi, città soffocate da traffico e smog da cui emergono volti che sembrano usciti dal passato.

Come fanno a coabitare in uno stesso luogo l'uso compulsivo della tecnologia e la calma perfetta dei gesti dell'antica calligrafia?  

Oltre alle fotografie - e a un videoclip realizzato in occasione del suo ultimo soggiorno - dal fotografo che ha fatto della Cina la sua seconda casa, la serata sarà arricchita dagli interventi di June – Zun Liu, presidente dell'associazione culturale italo - cinese "Il filo di seta" e che collabora organizzando eventi per il celebre Istituto Confucio. 

E se Giorgio Peccolo saprà cogliere con occhi occidentali le idiosincrasie dello sviluppo del gigante d'Oriente, June – Zun Liu saprà spiegarci invece, in profondità, come e perché è avvenuta questa travolgente trasformazione: soprattutto come hanno vissuto i cinesi il prima e il dopo della rivoluzione culturale, frattura storica che ha radicalmente stravolto il loro pensiero e il loro stile di vita

Giorgio Peccolo - che in Cina ha vinto il prestigioso premio China Pingyao International Photography Festival e che insegna "tecniche di photoshop – riprese video e montaggio" all'università' di Shanxi a Taiyuan, collaborando con note riviste cinesi come Picszine e Duzhe – propone al pubblico bellissime foto sature, e non solo di colore. 

Sono porzioni di una realtà che brulica, esonda, esplode. Chilometri di auto riempiono il paesaggio in orizzontale mentre, in verticale, lo sguardo non riesce a trattenere le migliaia di piccoli appartamenti ammassati in condomini alveare che i cinesi chiamano "scatole di fiammiferi".

June - Zun Liu proietterà rare foto in bianco e nero della sua famiglia, sopravvissute alla rivoluzione culturale, e che ci raccontano come i cinesi furono sbalzati sul "mondo occidentale", lasciando alle spalle il loro mondo tradizionale.

Nonostante i paradossi e le idiosincrasie, Giorgio Peccolo e June – Zun Liu ci faranno comprendere perché, nonostante l'imperante tecnologia e il rumore stiano soffocando il paese, la Cina resterà per sempre il luogo dell'armonia del pensiero dove risuona la bellezza gentile.

Per contatti:
Fabio Zuccato: 049 8723996 – 340 7013814
Barbara Codogno: 349 5319262

13 ottobre - vernissage di EXPOSED, la nuova personale di Saberio Lombardi Vallauri, presso Wallpepper



presenta
EXPOSED di Saverio Lombardi Vallauri
14 - 30 ottobre 2015
Vernissage: 13 ottobre 2015, dalle ore 18.00
Wallpepper Official Showroom - Via Forcella 7/13, Milano



Wallpepper sostiene i suoi artisti e talenti trasformando il nuovo showroom di via Forcella in una galleria d'arte che ospita momenti d'approfondimento sulle loro opere. Con ottobre si chiude l'avventura milanese di EXPO, e Wallpepper è più che lieto di ospitare la mostra di Saverio Lombardi Vallauri, che racconterà per immagini quel che l'occhio di un artista coglie di questo caleidoscopico micromondo.
 
"Fotografo architetture in tutto il mondo e sono attratto dai dettagli, dai pattern ripetuti, dall'accostarsi e accatastarsi delle linee di progetto. Wallpepper mi ha offerto la straordinaria  possibilità di vedere le mie foto avvicinarsi alle dimensioni degli originali, superando i normali limiti della stampa, e di accostarmi all'architettura in un'intimità altrimenti irraggiungibile. Negli ultimi mesi ho lavorato a lungo in Expo Milano 2015, sia per ricerche personali che per alcuni padiglioni e riviste italiane ed estere. Expo è un concentrato di progettualità architettonica alla quale non ho saputo resistere. Ho quindi deciso di proporre una selezione di immagini dei padiglioni, alcune già pronte a diventare parati e pareti, e Wallpepper mi ha fatto entusiastica sponda." (Saverio Lombardi Vallauri)
 
Fotografo di architettura e di interni, docente di teoria e tecnica della fotografia allo IED - Istituto Europeo di Design, artista con un'attenzione particolare verso le linee, i dettagli, la geometria, la simmetria, Saverio Lombardi Vallauri vive a Milano e opera ovunque. Sedotto dalla razionalità della progettazione architettonica, di cui ama l'ordine, la stabilità, la permanenza, lavora per studi di architettura, riviste e case editrici, organizzatori di mostre e musei.
 
Wallpepper vi aspetta dal13 Ottobre presso il suo showroom di via Forcella 7/13 per raccontare, attraverso le fotografie di Saverio, la magnifica esperienza di EXPO a Milano in una successione cronologica dal cantiere ai padiglioni.



EXPOSED - Saverio Lombardi Vallauri
14-30 ottobre 2015 – Wallpepper Showroom

www.lombardivallauri.it


Showroom permanente wallpepper - via Forcella 7/13, 20144 Milano - Tel. +39 02 92885406
info@wallpepper.it - www.wallpepper.it - www.wallpeppertrend.it


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