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sabato 11 luglio 2015

Alla Galleria OrizzontiArteContemporanea. Paolo Loschi: "Angel of the earth". Ostuni (Br), 16 luglio 2015

ANGEL OF THE EARTH
OPERE DI PAOLO LOSCHI

A cura di Gabriella Damiani

GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA

SPAZIO PURGATORIO
Via Alfonso Giovine
Centro Storico
Ostuni

16 – 31 LUGLIO 2015

VERNISSAGE  GIOVEDI' 16 LUGLIO 2015
ORE 19:30

L'ultimo appuntamento estivo previsto nel calendario della galleria Orizzonti Arte Contemporanea presso lo Spazio Purgatorio ed inserito nel programma della NOTTE DELLA CULTURA del Comune di Ostuni, è affidato alla mostra "Angel of the earth" dell'artista trevigiano Paolo Loschi.
La mostra prevede l'esposizione di una decina di opere che esplicano il salto dell'artista da un ciclo pittorico più istintivo e passionale, ad un altro ciclo più maturo e consapevole. Infatti parliamo di una salto mentale, quasi quantico, che racconta una sorta di maturazione, non solo pittorica dell'artista e della sintesi che egli stesso mette in atto negli anni che intercorrono fra i due stessi cicli: Angel de Tierra e Telline.


Ecco come Marco Stoppa articola la sintesi:

"La consapevolezza che ogni piccolo evento può cambiare la nostra vita è maturata nella mente di Paolo Loschi fin dai suoi esordi. Momenti o persone in apparenza insignificanti possono inconsapevolmente indicarci la strada da percorrere. Questo è quello che è accaduto all'artista durante il suo soggiorno a Cadice, in Spagna, dal quale hanno preso vita nel 2006 la serie Angel de Tierra, un angelo che non può volare perché ha una missione da compiere sulla terra: elevare il comune sentire".

Passando per i vari cicli che caratterizzano i sette lunghi anni che dividono gli Angel de Tierra da Telline, "la pittura di Loschi passa da un fare che potremmo definire "espressionista", composta da violenza gestuale e cromatica che a tratti oltrepassa l'immagine figurale, ad un linguaggio maggiormente descrittivo concentrato sulla figura umana, attorno alla quale si sviluppa la poetica del rinnovamento inteso come rinascita mentale e fisica, che rianima il corpo di nuova energia.

Una metamorfosi interiore irreversibile, raccontata con uno stile grafico incisivo e tagliente.

Ecco come l'artista stesso racconta del suo approdo a Telline:

"Risvegliato improvvisamente da un sogno agitato, mi ritrovo a osservare il mio cervello adagiato sul lavandino del bagno. Al posto dei lobi cerebrali una fitta colonia di tentacoli di attinia emanano un tripudio di colori ancestrali e quasi impalpabili: il verde malachite, il blu del cielo e del mare, la purezza del bianco, la forza viscerale del rosso. Incastonate nella materia mi accorgo della presenza di tre telline. Spinto da una forza risolutrice, le estraggo come una scheggia dalla pelle e mi lascio andare a un sospiro di sollievo e di rinnovamento. Non mi rimaneva che raccogliere il cervello così purificato e indossarlo nuovamente, con la speranza che tutto funzionasse".

"Non si tratta di un racconto di E. A. Poe" continua Stoppa, "né di un'allucinazione di H.P.Lovecraft, ma di un sogno raccontato dall'artista Paolo Loschi che svela la natura subconscia del recente ciclo di opere intitolato: Telline. Un sogno interpretato dall'artista come monito, risveglio della propria coscienza, punto di svolta per approdare a un rinnovamento interiore e creativo, al superamento di una forma mentis quotidiana e metodica. Una rivelazione che libera le forze sepolte dell'interiorità e le riversa di getto sul foglio di carta in una sorta di automatismo psichico dal sapore surrealista".



Paolo Loschi è nato a Treviso nel 1966. È da sempre artista, per vocazione: riflettendo sulla sua storia, emerge con evidenza come per lui l'arte sia davvero un destino ineluttabile, dal quale, anche se lo volesse, non ha proprio via di scampo. L'arte in senso lato, prima che la pittura. Loschi, infatti, non ha seguito studi artistici nel settore grafico-pittorico, nel quale è autodidatta, bensì in quello musicale. Un'esperienza che senz'altro ha contribuito a determinare l'impronta sinestetica della sua creatività. In questa sua sinestesia si fondono suoni, odori che divengono memoria (come quello, assurto a feticcio, dell'olio di lino dei suoi primi infantili esperimenti pittorici), e una concezione del colore sia visiva, sia tattile che materica.

Le parole dell'artista raccolgo e sintetizzano tutti i concetti:

"Dopo gli studi musicali ho dedicato la mia attenzione alle arti figurative. La mia formazione è avvenuta frequentando gli ambienti veneziani nell'ambito pittorico e grafico, per poi approfondire l'uso del colore nel sud della Spagna. Tuttora sono molto legato al mondo musicale con il quale intesso collaborazioni quali action painting e scenografie. Come pittore ho un buon orecchio".

ANGEL OF THE EARTH
OPERE DI PAOLO LOSCHI

Vernissage:
GIOVEDI' 16 LUGLIO 2015 ORE 19:30
Dal 16 al 31 LUGLIO 2015

ESPOSIZIONE:
SPAZIO PURGATORIO
c/o CONVENTO DELLE MONACELLE
Via Alfonso Giovine (centro storico)
72017 OSTUNI

Orario: tutti i giorni 10 - 22

VENDITA E RELAZIONI ESTERNE
GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA
Piazzetta Cattedrale (centro storico)
72017 Ostuni (Br)

Tel. 0831.335373 – Cell. 348.8032506
E-mail: info@orizzontiarte.it
Web: www.orizzontiarte.it
F: OrizzontiArteContemporanea

venerdì 10 luglio 2015

Mostra "Silicosophy" di Carla Viparelli. LLC @ SIXTY29 CONTEMPORARY, 6029 Washington Blvd – Culver, USA. Dal 12/09/2015 al 28/09/2015. Curatore: Cynthia Penna

Vernissage: 17 Settembre 2015 dalle 18 alle 21


Carla Viparelli, artista napoletana prolifica ed eclettica, presenta un nuovo corpo di opere pensato e realizzato per la mostra presso la 6029 Gallery di Los Angeles dal 12 al 28 Settembre 2015.

Il titolo Silicosophy viene fuori dalla congiunzione dei termini "Silicio" e "Filosofia" per esprimere l'interesse dell'artista per una ricerca a metà tra Arte e Scienza laddove il Silicio, con le sue infinite capacità di mutamento, diventa protagonista inatteso e involontario di opere d'arte anch'esse in movimento. L'artista esplora non solo le mutazioni del minerale da un punto di vista estetico e filosofico, ma ingaggia la sua ricerca sul movimento anche in senso fisico dell'opera d'arte in sé.

Quadri che dalla staticità pittorica iniziano un percorso fisico di movimento e mutazione : mondi pittorici che si animano, si intersecano e si avvicendano l'un l'altro quasi in una danza di possibilità di bellezza.

Nell'ambito del progetto, l'artista terrà una conferenza presso l'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles in data 22 Settembre dalle ore 18, nel corso della quale oltre ad immagini e video sarà presentata anche una vasta selezione di opere dal vivo.

Se la domanda cardine posta a base della Biennale 2015 dal suo direttore Okwni Enwezor è : "quali saranno i futuri del mondo?"; se il tema fondamentale dell'EXPO di Milano 2015 è: "quali futuri si prospettano in termini di accessibilità delle risorse del pianeta da parte della popolazione mondiale?", il tema centrale della attuale mostra di Carla Viparelli si innesta con precisione nelle odierne tematiche dei rapporti tra Scienza ed Arte, tra presente e futuro, tra attualità e futuribilità, tra estetica e tecnologia.

Il rapporto Uomo/Scienza viene guardato e descritto non in chiave pragmatica, sperimentale e/o dialettica, bensì in chiave filosofica ed estetica come trasformazione del sé, come mutamento, divenire, modificazione del mondo conosciuto e come estetica di questa trasformazione.

Viparelli indaga il lato estetico della scienza, l'estetica del mutamento, l'estetica del "viaggio" , del percorso di modifica di una realtà in un'altra. Indaga la bellezza nell'atto del suo modificarsi da un "sistema" ad un altro. Natura e Scienza procedono entrambe per "sistemi" che non sono meramente "corpi" di regole e procedure, bensì contengono in sé infiniti "corpi" di sistemi estetici.

Viparelli da forma visiva a questo momento attraverso la rappresentazione, dando vita e quasi "umanizzando" il minerale silicio, scoprendone la bellezza interiore nel momento topico delle sue molteplici trasformazioni.

L'artista esalta le capacità dell'uomo di modificare la realtà facendoci guardare dentro, o meglio,"rivelandoci" la capacità di bellezza dei nostri compagni di quotidianità: il cellulare, i pannelli solari, il fulmine, il vetro, le diatomee, la superconduttività, i microchip, i "sali" o gel di silicio, la pianta di equiseto, le meteoriti, e così via… un'infinità di mutamenti, di trasformazioni, che ci mostrano infiniti percorsi di… bellezza, tutti promananti in un modo o nell'altro da quell'unica originaria ed elementare fonte che è il silicio.

L'artista nel rappresentare e dare forma a quel che per gli altri è l'invisibile cioè l'estetica nascosta anche in un semplice minerale e nei suoi infiniti mutamenti, richiama l'attenzione dello spettatore su quanta bellezza vi sia intorno a noi; un monito e un invito a guardare con occhi più attenti a tutto quanto ci circonda, a rispettare la Natura e le cose apparentemente banali e scontate perché ognuna rivela e possiede infinite capacità di bellezza.

Quali saranno i Futuri del mondo? dipende da quanta capacità avremo di vedere la bellezza in ogni forma di mutamento del presente e di appropriarcene guardando al futuro; un monito per le generazioni a venire a guardare al passato per apprendere esperienza e a guardare al futuro per progredire in armonia, e a non disperdere l'immensa bellezza celata nel creato.

Gnam!, nuova destinazione: il futuro

La terza tappa della rassegna di aperitivi tematici sarà un'occasione per saperne di più su sicurezza e qualità degli alimenti


Monza, 10 luglio 2015 – Nuovo appuntamento per la rassegna "Aperitivi Tematici", organizzata dalla mostra Gnam! - in scena a Villa Mirabello, che ogni settimana propone un aperitivo tematico per stuzzicare palato e voglia di conoscenza.

La terza tappa dal titolo "Aperitivo nel Futuro", si basa sull''affermazione di senso comune: "siamo ciò che mangiamo!", l'iniziativa si propone di rispondere alla domanda: sai cosa mangi?

L'evento si terrà il 17 luglio, dalle 18:30 alle 21:00, presso i giardini della mostra Gnam! con l'intento di soddisfare le esigenze di consapevolezza  e conoscenza dei consumatori in merito alla qualità degli alimenti, la loro provenienza e la filiera produttiva all'origine. Verrà poi approfondito il tema del DNA Barcoding, per capire se questo strumento possa essere la risposta giusta per l'identificazione delle materie prime degli alimenti trasformati. Inoltre, sarà possibile vedere come sarà il cibo nel futuro e quale sarà il suo grado di tracciabilità per soddisfare le maggiori esigenze di sicurezza e di qualità.

A seguire, verrà servito un aperitivo a tema a cura del bistrot "Le ricette di Eleni".

Ricordiamo che sabato 18 luglio alle ore 16:30, presso i giardini della mostra in scena a Villa Mirabello, si terrà "Social Dance Kids and Family": un laboratorio per sviluppare la creatività dei piccoli, il senso del ritmo e la coordinazione motoria attraverso gioco, musica e danza, dando la possibilità ai genitori di sperimentare nuove modalità di relazione con i propri bambini. Mentre domenica 19 luglio alle ore 16:00 presso i giardini della mostra, torna "Mi rifiuto" la perfomance teatrale interattiva sul tema dello spreco alimentare con sketch di improvvisazione fatti insieme al pubblico .

giovedì 9 luglio 2015

SHAMANS OF DIGITAL ERA, EstateRomana, 17-18 Luglio, Largo di Pietralata (RM)



IMPULSI ONLUS
e
C.A.R.M.A.- Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate
presentano
"SHAMANS OF DIGITAL ERA"
17 e 18 Luglio 2015 - Largo di Pietralata (Roma)
Apertura ore 17:00, Mostra di videoarte 19:30
Performance dalle 21:30 alle 00:00

Il 17 e 18 Luglio in Largo di Pietralata (Roma) si terrà, nel contesto dell'Estate Romana 2015 e con il sostegno di Roma Capitale in collaborazione con la Siae, la prima edizione di SHAMANS OF DIGITAL ERA, il nuovo festival interamente dedicato ad alcune delle più intense esperienze di sperimentazione nel campo delle ricerche musicali/sonore in sinergia con quelle nel contesto delle arti audiovisive (videoarte, video-scenografie, video-installazioni). 

Organizzata dall'associazione IMPULSI Onlus insieme a C.A.R.M.A.- Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate, la manifestazione prende forma da un'idea dell'artista intermediale Lino Strangis, direttore artistico dell'evento, che ha interpretato la piazzetta, situata nella zona est della capitale, "come un ambiente in cui intervenire con una installazione site specific": "abbiamo scelto quella piazza per la sua forma che sembra ricordare vagamente un mancato anfiteatro  che attende una scena... E quale miglior luogo per ambientare un rituale urbano di audiovisioni dal vivo come SHAMANS OF DIGITAL ERA Festival?

In un'epoca come la nostra in cui tutta una serie di strumenti e di prodotti altamente tecnologici sono quotidianamente e ampiamente fruibili, si rende ulteriormente importante e fondamentale la diffusione di un uso critico e creativo, la presenza di esperienze capaci di congiungere l'evoluzione tecnologica della specie umana senza che questa perda il suo rapporto di appartenenza alla terra.

"E' importante che SHAMANS OF DIGITAL ERA si svolga a Pietralata," nel Municipio IV di Roma, dove IMPULSI Onlus lavora da anni "che per due giorni diventerà teatro di quell'arte solitamente patrimonio di musei e gallerie. Così, immersa nell'architettura popolare, la piazza diventa protagonista. Questa, secondo noi, è riqualificazione."

L'intero allestimento, attrezzature comprese, sarà concepito come uno scenario in cui accogliere le performance dei 4 progetti di ricerca musicale, sonora ed intermediale selezionate: ACRE, 

ANGELINA YERSHOVA, E.T.E.R.E. Project e MY CAT IS AN ALIEN.
Nella selezione molta attenzione è stata rivolta a quelle esperienze di ricerca linguistica nel campo della musica elettronica e digitale e/o dell'improvvisazione libera, le quali dedicano un'attenzione particolare anche all'impatto sensoriale dello spettacolo sul pubblico.

"Abbiamo cercato di offrire un piccolo ma selezionatissimo scorcio degli attuali filoni della nuova scena indipendente della performance sonora e audiovisiva romana tenuta a battesimo dalla ormai storica formazione torinese MY CAT IS AN ALIEN (uno dei più prolifici gruppi dediti all'improvvisazione nel mondo) artisti di fama internazionale con alle spalle collaborazioni con alcune delle band sperimentali più note tra cui i celebri Sonic Youth.
In programma precedentemente alle due serate di spettacoli dal vivo sarà esposta sugli schermi all'aperto una piccola antologia di opere di videoarte in digitale dall'archivio di C.A.R.M.A. il quale conta attualmente più di 200 opere (selezionate tra migliaia da una equipe di esperti) da tutto il mondo.

Artisti in mostra: Alessandro Amaducci, Valeria Del Vacchio, Igor Imhoff, Ivan Gasbarrini, Igor Krasik, Francesco Lettieri, Artem Ludiankov, Lino Strangis, Tian Xiaolei, Zhou Yi

SHAMANS OF DIGITAL ERA _ Estate Romana
17 e 18 Luglio - Largo di Pietralata (Roma) - Apertura ore 17:00, Mostra di videoarte 19:30,
Performance 21:30-00:00
17 Luglio   ACRE, ANGELINA YERSHOVA
18 Luglio   E.T.E.R.E. Project, MY CAT IS AN ALIEN


Pagina FB https://www.facebook.com/ShamansofDigitalEra
Evento FB https://www.facebook.com/events/1496985840592481/

IMPULSI ONLUS  
http://www.informagiovaniroma.it/associazioni/elenco-associazioni/impulsi-onlus
C.A.R.M.A.- Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate
http://asscarma.wix.com/carma
ass.carma@gmail.com

Superstudio vi invita a "MILANO", personale di FLAVIO DI RENZO @Slide Lounge


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M.A.T. e Superstudio 13
invitano alla mostra


MILANO
L'uomo e la città - Expo 2015 - Riflessi


Flavio Di Renzo

Cocktail Vernissage: Mercoledì 15 Luglio ore 18:00


Slide Lounge - Ex Casello Doganale della Darsena
Piazza XXIV Maggio - Milano

15 Luglio - 6 Settembre 2015

Mar - Ven ore 12 - 18h
Sab - Dom ore 11 - 19h


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Un nuovo spazio espositivo a Milano è nato per gli appassionati di fotografia, all'interno della Slide Lounge, gestita dall'Associazione M.A.T. nella neo-riqualificata area pedonale adiacente alla Darsena. Con la direzione artistica di Superstudio 13 in collaborazione con AFIP International, inaugura un inedito corso di mostre tematiche, parte di un progetto più ampio che verrà lanciato ufficialmente a settembre.

La prima mostra a trovare spazio al Casello è "MILANO" del giovanissimo fotografo/performer/coreografo Flavio Di Renzo
, articolata in tre sale distinte che raccontano "L'uomo e la città" - "EXPO 2015" - "Riflessi di Architettura".

"Ogni angolo cittadino diviene un museo a grandezza di metropoli che racconta storie, narra di fatti, di uomini che al suo interno presi nel loro insieme non si rendono conto della grande diversità che manifestano. La dinamicità del processo singolare che ci forma e ci rende unici, pur nella nostra divisione strutturale interiore fatta di contrari, di bianchi e neri, di contrasti, di presenze e mancanze, si riflette nella solitudine dell'essere che nello spazio fisico si trova disperso.

Immortalato nel suo attimo di maggior solitudine, apparentemente isolato, l'uomo riconosce nella fotografia la sua immagine. É in quel momento che il singolo fra tanti, accende il riflettore su se stesso. Ma il tempo non si arresta, non si ferma e il suo progredire scandito lo muta facendo sì che egli si renda conto di essere unico, poiché portatore di una storia, di consapevolezza, poiché capace di modificare lo spazio che lo circonda. E quando realizza che il suo passaggio ha un senso, si sente piccolo, ma grande.

La fotografia blocca il flusso vitale della città, dandone degli spaccati singolari; momenti irripetibili come è irripetibile la storia di ogni singolo uomo. Gli scatti fungono così da medium, da filtro, da lenti attraverso cui cogliere qualcosa di intangibile. La bellezza che ne deriva non guarda al bello in senso lato, ma all'armonia delle cose che nel loro complesso ai nostri occhi funzionano, dialogano, formano stringhe di parole e discorsi. In questa prospettiva il tempo decade sullo spazio, nel momento particolare in cui si sono incontrati, scambiati storie, contrapposti, condizionati, giudicati e ne sono usciti e cambiati entrambi". Flavio Di Renzo

Per info: areart@superstudiopiu.com


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mercoledì 8 luglio 2015

Ostuni (Br). Galleria OrizzontiArteContemporanea. Paolo Loschi. Angel of the earth_16 luglio 2015


ANGEL OF THE EARTH
OPERE DI PAOLO LOSCHI

A cura di Gabriella Damiani

GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA

SPAZIO PURGATORIO
Via Alfonso Giovine
Centro Storico
Ostuni

16 – 31 LUGLIO 2015

VERNISSAGE  GIOVEDI' 16 LUGLIO 2015
ORE 19:30

L'ultimo appuntamento estivo previsto nel calendario della galleria Orizzonti Arte Contemporanea presso lo Spazio Purgatorio ed inserito nel programma della NOTTE DELLA CULTURA del Comune di Ostuni, è affidato alla mostra "Angel of the earth" dell'artista trevigiano Paolo Loschi.
La mostra prevede l'esposizione di una decina di opere che esplicano il salto dell'artista da un ciclo pittorico più istintivo e passionale, ad un altro ciclo più maturo e consapevole. Infatti parliamo di una salto mentale, quasi quantico, che racconta una sorta di maturazione, non solo pittorica dell'artista e della sintesi che egli stesso mette in atto negli anni che intercorrono fra i due stessi cicli: Angel de Tierra e Telline.


Ecco come Marco Stoppa articola la sintesi:
"La consapevolezza che ogni piccolo evento può cambiare la nostra vita è maturata nella mente di Paolo Loschi fin dai suoi esordi. Momenti o persone in apparenza insignificanti possono inconsapevolmente indicarci la strada da percorrere. Questo è quello che è accaduto all'artista durante il suo soggiorno a Cadice, in Spagna, dal quale hanno preso vita nel 2006 la serie Angel de Tierra, un angelo che non può volare perché ha una missione da compiere sulla terra: elevare il comune sentire".
Passando per i vari cicli che caratterizzano i sette lunghi anni che dividono gli Angel de Tierra da Telline, "la pittura di Loschi passa da un fare che potremmo definire "espressionista", composta da violenza gestuale e cromatica che a tratti oltrepassa l'immagine figurale, ad un linguaggio maggiormente descrittivo concentrato sulla figura umana, attorno alla quale si sviluppa la poetica del rinnovamento inteso come rinascita mentale e fisica, che rianima il corpo di nuova energia.
Una metamorfosi interiore irreversibile, raccontata con uno stile grafico incisivo e tagliente.
Ecco come l'artista stesso racconta del suo approdo a Telline:
"Risvegliato improvvisamente da un sogno agitato, mi ritrovo a osservare il mio cervello adagiato sul lavandino del bagno. Al posto dei lobi cerebrali una fitta colonia di tentacoli di attinia emanano un tripudio di colori ancestrali e quasi impalpabili: il verde malachite, il blu del cielo e del mare, la purezza del bianco, la forza viscerale del rosso. Incastonate nella materia mi accorgo della presenza di tre telline. Spinto da una forza risolutrice, le estraggo come una scheggia dalla pelle e mi lascio andare a un sospiro di sollievo e di rinnovamento. Non mi rimaneva che raccogliere il cervello così purificato e indossarlo nuovamente, con la speranza che tutto funzionasse".
"Non si tratta di un racconto di E. A. Poe" continua Stoppa, "né di un'allucinazione di H.P.Lovecraft, ma di un sogno raccontato dall'artista Paolo Loschi che svela la natura subconscia del recente ciclo di opere intitolato: Telline. Un sogno interpretato dall'artista come monito, risveglio della propria coscienza, punto di svolta per approdare a un rinnovamento interiore e creativo, al superamento di una forma mentis quotidiana e metodica. Una rivelazione che libera le forze sepolte dell'interiorità e le riversa di getto sul foglio di carta in una sorta di automatismo psichico dal sapore surrealista".

Paolo Loschi è nato a Treviso nel 1966. È da sempre artista, per vocazione: riflettendo sulla sua storia, emerge con evidenza come per lui l'arte sia davvero un destino ineluttabile, dal quale, anche se lo volesse, non ha proprio via di scampo. L'arte in senso lato, prima che la pittura. Loschi, infatti, non ha seguito studi artistici nel settore grafico-pittorico, nel quale è autodidatta, bensì in quello musicale. Un'esperienza che senz'altro ha contribuito a determinare l'impronta sinestetica della sua creatività. In questa sua sinestesia si fondono suoni, odori che divengono memoria (come quello, assurto a feticcio, dell'olio di lino dei suoi primi infantili esperimenti pittorici), e una concezione del colore sia visiva, sia tattile che materica.
Le parole dell'artista raccolgo e sintetizzano tutti i concetti:
"Dopo gli studi musicali ho dedicato la mia attenzione alle arti figurative. La mia formazione è avvenuta frequentando gli ambienti veneziani nell'ambito pittorico e grafico, per poi approfondire l'uso del colore nel sud della Spagna. Tuttora sono molto legato al mondo musicale con il quale intesso collaborazioni quali action painting e scenografie. Come pittore ho un buon orecchio".

ANGEL OF THE EARTH
OPERE DI PAOLO LOSCHI

Vernissage:
GIOVEDI' 16 LUGLIO 2015 ORE 19:30
Dal 16 al 31 LUGLIO 2015

ESPOSIZIONE:
SPAZIO PURGATORIO
c/o CONVENTO DELLE MONACELLE
Via Alfonso Giovine (centro storico)
72017 OSTUNI

Orario: tutti i giorni 10 - 22

VENDITA E RELAZIONI ESTERNE
GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA
Piazzetta Cattedrale (centro storico)
72017 Ostuni (Br)

Tel. 0831.335373 – Cell. 348.8032506
E-mail: info@orizzontiarte.it
Web: www.orizzontiarte.it
F: OrizzontiArteContemporanea

Personale di Elena Sirtori alla galleria Sabrina Falzone di Milano “Arte, cibo e natura”

Esposizione Personale d'Arte Contemporanea

Dal 14 luglio al 12 agosto 2015

Vernissage Martedì 14 luglio dalle ore 18 alle 20




In occasione dell'Expo Elena Sirtori approda a Milano con le sue opere pittoriche che pongono un'attenta riflessione sul tema "Arte, cibo e natura": questo è, infatti, il titolo del progetto espositivo curato dall'équipe di Sabrina Falzone.

Nel percorso espositivo sarà evidenziato un linguaggio emozionale delle arti visive mediante l'impiego del colore e di una pennellata rapida e scattante.

Elena Sirtori nasce "su quel ramo del lago di Como che volge a ponente", Lecco, la città del Manzoni nel cuore della Brianza. 

Ha la fortuna di crescere in un ambiente ricco di spunti per la sua continua ricerca e il suo desiderio di conoscenza e sperimentazione.

Tra colori, filati e tessuti dell'attività della famiglia Sirtori, l'ecletticità di Elena Sirtori è palpabile in quello che lei crea e che conduce chi osserva nell'incontro di mondi fiabeschi e circensi.

Culture lontane si mescolano al vivere quotidiano, movimenti di passione e di impetuosa sensualità convivono con la dolcezza e l'amore.

Tutto viene filtrato da Elena che è un'osservatrice attenta ai mutamenti quotidiani del mondo intorno e nel quale vive intensamente, sperimenta e con il quale si confronta.

Una sottile nota di umorismo stempera i toni più cupi che a volte affiorano; ama Angeli e Madonne e abbinamenti cromatici molto armoniosi o inconsueti a seconda dello stato d'animo e le scenografie di grande impatto visivo: per lei è importante coinvolgere, emozionare ed emozionarsi.


I cristalli, gli olii essenziali, i cavalli, la bellezza e l'armonia della natura viene rimescolata dalla sua creatività con risultati davvero sorprendenti.

Le sue opere sono state esposte e vengono richieste nei più bei luoghi del mondo, tra cui: Montecarlo, Praga, New York, Inghilterra con alti riconoscimenti.

Alla galleria Falzone di Milano prosegue la programmazione estiva con una personale d'arte contemporanea dell'artista Elena Sirtori da non perdere. L'esposizione sarà visitabile per un mese fino al 12 agosto.





Sale Guttuso, Mirò e Bernini,

Galleria Sabrina Falzone

Via Giorgio Pallavicino 29

20145 Milano - Italy

Orari di apertura: mart-ven h.16-19; sabato h.10-12

Chiuso lunedì e festivi

Ingresso gratuito

www.galleriasabrinafalzone.com

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