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martedì 28 aprile 2015

Mostra "WELOVESLEEP" > fino al 14 giugno nella METROPOLITANA di MILANO














 
WELOVESLEEP

Una mostra per oltre 100.000 persone al giorno
Fino al 14 giugno 2015
Galleria Santa Radegonda, MM1 Duomo Milano


Fino al 14 giugno 2015 la mostra WELOVESLEEP - allestita nella metropolitana di MilanoGalleria Santa Radegonda, fermata Duomo  - continuerà ad offrire ad oltre 100.000 persone al giorno una piacevole pausa all'insegna dell'arte.
Il progetto espositivo, nato da un'idea di casiraghi greco& per il brand Tempur, presenta venti opere, ideate e realizzate ad hoc per l'occasione da importanti artisti contemporanei che rendono omaggio al "dolce dormire" e, data la particolare posizione della sede espositiva, potranno essere ammirate da oltre 100.000 persone al giorno. 

Da sempre presente nella storia dell'arte, l'iconografia del sonno, ha costituito un importante territorio di sperimentazione ed espressione formale per molti artisti: dai sonni tormentati da incubi spaventosi di Füssli, al placido riposo ritratto da Renoir, dai colpevoli sonni della ragione di Goya, fino ai conturbanti sogni da psicanalizzare di Dalí e al sensuale riposo delle ninfe nel bosco della pittura cinquecentesca. Partendo da questo tema così storicizzato e stimolante, nasce il progetto espositivo "We love sleep", da un'idea di casiraghi greco& per il brand Tempur – il marchio di materassi n.1 al mondo, la punta di diamante tecnologica del Gruppo Tempur Sealy. L'evento sarà organizzato in collaborazione con ViDi.

I curatori della mostra, Simona Bartolena e Cesare Casiraghi, hanno selezionato venti artisti eterogenei per età e formazione – Davide Balossi, Thomas Berra, Elisa Bertaglia, Sofia Cacciapaglia, Patrizia Calegari, Andrea Cereda, Cracking Art, Giordano Curreri, Francesca Della Toffola, Manuel Felisi, Armando Fettolini, Federica Ferzoco, Fabio Giampietro, Marla, Matteo Mezzetta, Lorenzo Pacini, Marco Pariani, Alessandro Savelli, Simona Uberto, Mr. Wany - ai quali è stato chiesto di interpretare liberamente, su una tela di 2x1,5 metri, un letto visto dall'alto.
Da questa richiesta sono nate venti opere, molto diverse tra loro per linguaggio, tecnica e interpretazione, che offriranno al pubblico originali chiavi di lettura sul concetto di sonno e di riposo.

Completa il percorso espositivo un interessante video del making of, che mostrerà gli artisti al lavoro nei loro studi e le diverse fasi di creazione di ogni opera esposta. La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato edito da Skira, con testi di approfondimento dei curatori sul tema del sonno, legato all'arte e alla pubblicità.

L'esposizione è visitabile gratuitamente fino al 14 giugno 2015.
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Titolo
WELOVESLEEP

Date
13 aprile – 14 giugno 2015

Sede
Galleria Santa Radegonda, MM1 Duomo
Milano

Orari
Dalle 6.00 alle 21.00

INGRESSO GRATUITO

MOSTRA DELL’ARTIGIANATO DI FIRENZE: GREEN E VINTANGE IN FORTEZZA

L'Ass. Heyart al Padiglione Arsenale presenta il 2° T-Riciclo Green Market dedicato al green e all'ecosostenibilità,  e il debutto di Rendez Vous - Vintage in Fortezza per raccontare con oggetti e capi d'abbigliamento un pezzo della nostra Storia



Una doppia iniziativa sotto l'organizzazione dell'Associazione Heyart prende posto alla Fortezza da Basso di Firenze per la 79ª Mostra Internazionale dell'Artigianato, in programma fino al 3 maggio con orario continuato dalle 10 alle 22.30. Appassionati e curiosi troveranno al Padiglione Arsenale il  2° T-Riciclo Green Market che racconta attraverso 30 selezionati espositori, 10 artisti e laboratori gratuiti tutto quanto riguarda il mondo del riciclo e dell'ecosostenibilità, e il 1° Rendez Vous – Vintage in Fortezza per un percorso nella nostra Storia dal design all'abbigliamento.


T-RICICLO - GREEN MARKET
Design, abiti, accessori, nuove tecnologie: il 2° T-Riciclo – Green Market schiera in Fortezza 30 artigiani da tutta Italia che creano con i loro stand un percorso unico tra oggetti originali realizzati con la pratica del riuso secondo i principi dell'eco-sostenibilità, ossia con materiali naturali e biologici.

La filosofia alla base è quella per cui "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma", restituendo così nuova vita agli oggetti in modo creativo, valorizzando al contempo il senso civico del riciclo e del recupero e promuovendo forme di consumo più consapevole. In primo piano troviamo le filosofie produttive e progettuali ad approccio 'slow' che privilegiano l'esclusività e il dettaglio, l'abilità sartoriale e la personalizzazione.

Al fianco degli artigiani, imperdibili i 10 artisti che presentano le loro opere interamente create con materiali di scarto o di riuso, un'occasione unica per mostrare come il rifiuto possa cambiare significato e, da oggetto da eliminare, diventare materia prima per realizzare un'opera d'arte.

Ma non finisce qui: per tutta la durata della mostra sono in programma anche laboratori gratuiti di riuso creativo a cura di Costanza Savio e Francesca Parrini, pensati sia per gli adulti che per i bambini.


RENDEZ VOUS - VINTAGE IN FORTEZZA
Assoluta novità per la Mostra Internazionale sdell'Artigianato è il debutto di Rendez Vous - Vintage in Fortezza, un'area interamente dedicata al mondo del vintage che mette in mostra oggetti rari e pregiati di varie tipologie: dal design agli accessori fino all'abbigliamento. Una vera e propria rassegna nella rassegna che racconta con 20 espositori da tutta Italia un pezzo della nostra Storia declinato tra moda, modernariato, articoli da collezione, capi sartoriali d'epoca, pezzi di design esclusivi e semplici oggetti d'uso, presentando anche il modo con cui sono stati custoditi, recuperati e riutilizzati.

Rendez Vous – Vintange in Fortezza è un vero e proprio viaggio nel tempo reso possibile dalla sensibilità dei collezionisti, attenti esploratori delle tendenze, con un occhio di riguardo ai molti movimenti artistici e culturali che tanta influenza hanno avuto nell'evoluzione della nostra moda e del nostro modo di vivere. In contemporanea, anche un'incantevole esposizione d'auto e moto d'epoca a cura dell'Associazione Motociclistica Fiorentina.


Informazioni:
Associazione Heyart
t.

Il museo Migliazzi riapre e cambia look

Dopo oltre un mese in cui è rimasto chiuso per lavori, riapre a Pilastro di Langhirano (Pr) il MUSEO MIGLIAZZI (moto d'epoca). Venerdì 1° maggio alle ore 11 con la presenza speciale di Stefano Rumi (figlio di Donnino Rumi) si potrà ammirare il nuovo allestimento e scoprire tantissime novità, come il percorso interno creato per fare conoscere la storia delle marche e dei modelli delle moto in esposizione, ma sopratutto un racconto della prestigiosa azienda bergamasca Rumi presente nel museo.

Il lavoro di ricerca storica è stato realizzato grazie alla collaborazione con addetti del settore e attingendo informazioni dai registri storici. 

Alle ore 12 (aperipranzo) e alle ore 17 (apericena) il ventriloquo Dante Cigarini presenterà uno spettacolo comico per bimbi e adulti. Sabato 2 maggio il museo resterà aperto in concomitanza con il passaggio della corsa ciclistica "1° Memorial Gianfranco Ghidorzi".

Inoltre, tante le iniziative collaterali in programma prossimamente: Domenica 3 maggio A TUTTO SALAME (street food nel cortile della casa museo), sabato 9 maggio alle ore 18 inaugurazione PROPULSIONI mostra collettiva di arte contemporanea degli artisti Lufer, Biglio, Giovanni Barani, Giampaolo Aschieri e Francesca Spezia. La mostra terminerà domenica 31 maggio.

Domenica 10 maggio DOMENICA SPECIAL - alle ore 10 passaggio e visita al museo del BMW Motorrad club di Parma, aperipranzo (anche torta fritta d'asporto) nel cortile della casa museo e alle ore 15 VESPADAY (in collaborazione con Vespa Club Parma) - gli scooter in visita al museo, apericena (anche torta fritta d'asporto) nel cortile della casa museo. 

Collezione Migliazzi
Tel.uff. 0521-631129 - Mob.337-989524
Str. per Parma, 3 - 43013 Pilastro di Langhirano (Pr)
e-mail: info@tetspettacoli.com

Inaugurazione mostra arte contemporanea - 9 maggio casa museo Migliazzi Pilastro di Langhirano (Pr)

Sabato 9 maggio 2015 casa museo Migliazzi Pilastro di Langhirano (Pr).
Ore 18 inaugurazione PROPULSIONI mostra collettiva di arte contemporanea degli artisti Biglio, Giovanni Barani,  Francesca Spezia, Lufer e Giampaolo Aschieri.




Giuseppe Bigliardi inizia a fotografare come tanti giovanissimi amatori della seconda metà del Novecento, scattando su pellicola, poi sviluppando e stampando per conto suo. Ad un certo punto  decide di essere fotografo anche per professione: si iscrive all'Istituto Europeo di Design e dal 1987 avvia collaborazioni importanti con aziende locali e internazionali. 

La formazione, il continuo aggiornamento, i tempi sempre più rapidi imposti dal mercato delle immagini, lo portano ad usare le tecnologie digitali, a comprendere e sfruttarne le possibilità, verso un' immagine sempre più immateriale, proteiforme, staccata dalla fisicità delle cose. Nel corso di questi anni Bigliardi ottiene riconoscimenti importanti (Art Director's Club nel 1993, Media Stars, 2011), ma poi succede qualcosa in territori differenti da quello dell' applicazione commerciale, forse la nostalgia della materia, del tempo lento di un' immagine diversa. In questa ricerca che prende rilievo negli ultimissimi anni sviluppa l'interesse per il materiale di recupero, trovato, la cui grana dialoga con l' immaterialità dell' immagine digitale. 

Costruisce i supporti, spesso con trucioli intrecciati per trame che suggeriscono prospettive o griglie ortogonali, vi riporta la stampa fotografica, miscelando i materiali e riportando a galla la materia del supporto, fino a che l' equilibrio tra illusione fotografica e evidenza della materia corrisponde all' intenzione dell' autore, o ne rivela un aspetto inatteso. In queste opere la fotografia come immagine trapassa in fotografia come oggetto, propone una terza storia pensando la materia delle sue figure. (tratto dal testo critico di Paolo Barbaro).

Giovanni Barani
Nato a Parma , vive e lavora a Monticelli Terme (PR). Ha iniziato i primi lavori verso la fine del 1980, olio su tela e come soggetto era orientato più che altro nel paesaggio basandomi sul colore, per rappresentare luoghi sempre immaginari ma nello stesso tempo familiari e legati ai ricordi della sua terra. Trasfigurazioni infantili di una realtà cara e amica, che nei momenti di riflessione e meditazione ha sempre cercato e amato. Che sia un monte, una collina, un bosco, una pianura coltivata, un prato verde, un fiume, un lago, una strada, un mare, il senso è sempre lo stesso: una ricerca, un incontro, un rifugio naturale, per edulcorare l'anima, il corpo. Successivamente, con l'acrilico è passato a rappresentazioni surreali e metafisiche, protese ad esprimere pulsioni diverse, ancestrali, simboliche e liberatorie. Attraverso una serie di varie fasi ha dato forza e spazio a nuove motivazioni e ulteriori ispirazioni, in una dimensione fantastica, scavata nei recessi più reconditi, nascosti e intimi, del pensiero artistico.

Francesca Spezia
La pittura di Francesca Spezia non è solo ed esclusivamente pittura da appendere alla parete. È essa stessa parete, diaframma, modo di strutturazione dello spazio. Nella costruzione dell'immagine essa evoca l'idea di una soglia, di un'altrove da raggiungere con l'immaginazione. È una pittura che, dal punto di vista iconografico, punta sulla rarefazione e spiritualizzazione della materia, fino alla sua identificazione con la luce. A questo livello essa sviluppa le suggestioni di maestri dell'astrattismo e del surrealismo novecenteschi come Klee, Kandinskij, Malevic, Ernst. Tuttavia il processo di dilatazione fantastica si attua attraverso strumenti che ne rivelano la natura comunque concreta, profondamente radicata nella materia e nel segno. E così la chimica e la fisica dei colori-colori che Francesca elabora sperimentando artigianalmente sempre nuove soluzioni tecniche-non occupano più il retroscena della rappresentazione, non si limitano più a fare da suggeritori nascosti come e' nel normale orizzonte di attesa della pittura da cavalletto. Ma in un certo senso diventano esse stesse il vero soggetto, l'argomento principe della rappresentazione. Dunque la dimensione metafisica trae forza da quella pragmatica e a sua volta quella pragmatica si mostra in tutta la sua pienezza (che è anche pienezza spirituale) nel mentre un piccolo prodigio alchemico si compie sotto i nostri occhi. In questo senso, appunto, i quadri di Francesca non sono solo quadri ma piccoli saggi-campione di come una semplice superficie possa diventare pelle, involucro, luogo in cui le trame della vita si intrecciano e si consolidano. (tratto dal testo critico di Enrico Maria Davoli)

LUfER
Il design è funzionale accessibile ma anche artistico. Espressione della personalità di LUfER, artista e designer eclettico e trasversale. Nato a Langhirano nel 1962, vive e lavora a Parma. Dagli anni '90 LUfER si inoltra nella pittura e scultura, sperimenta tecniche e linguaggi espressivi diversi realizzando le sue prime sculture e pezzi di arredo. Crea sculture, quadri, lampade, sedute, appendiabiti e tavolini con scarti industriali, Il suo "slogan"  diventa "il riciclante ricicla in un istante", e rappresenta la sintesi del suo "modus operandi". Nel 1997 apre la "Visivo-uditivo" galleria d'arte dove presentare i suoi "pezzi unici" realizzati con materiale di scarto. Dal 2007 i suoi oggetti vengono esposti in diverse città italiane all'interno di mostre inerenti il tema del riciclo.

Giampaolo Aschieri
Artista autodidatta parmigiano. Inizia il percorso artistico negli anni 80', la sua ricerca parte dal disegno con matita e china, segni neri per delimitare e riempire la forme. Il passo successivo è la scoperta della materialità, con masse di colore spatolato, per poi giungere alla sintesi di materia, colore e segno con la poetica precisa dell'astrattismo geometrico con rimando futurista. Il movimento è la base di questa opere di geometria astratta, dinamica ed in evoluzione continua. Il colore guizza da una forma all'altra, i cerchi, i quadrati ed i triangoli si rincorrono, danzano, giocano tra di loro e con chi guarda. Si percepisce come una lieve malinconia per i giochi che si facevano da bambini disegnando forme geometriche, oppure colorando i disegni senza lasciare uno spazio bianco, un vuoto. Aschieri preferisce il pieno di colore, il movimento e l'allegria, nel ricercare l'infanzia felice perduta che vive, però, ancora dentro di noi, nascosta in un angolo remoto dell'anima. La ricerca artistica dell'artista verso lo sviluppo delle forme lo porta a trasformare la sua geometria in materia, con la creazione di oggetti di ceramica. Vasi, piatti, basi per lampade sono manufatti artigianali che grazie a tecniche antiche e sofisticate, trasformano oggetti di uso comune in pezzi di design unici, un esempio, quasi unico in Italia, di astrattismo applicato alla ceramica.

Collezione Migliazzi
Tel.uff. 0521-631129 - Mob.337-989524
Str. per Parma, 3 - 43013 Pilastro di Langhirano(Pr)
e-mail: info@tetspettacoli.com

lunedì 27 aprile 2015

I gioielli della Secessione Viennese in mostra a Grado (GO)


L'Isola del Sole ospiterà un'esposizione unica dedicata a Josef Maria Auchentaller a 150 anni dalla nascita. Dal 19 giugno al 1 novembre si potranno ammirare alcuni magnifici esempi di gioielli e raffinati oggetti d'uso in argento e smalto realizzati su disegni originali del grande artista austriaco che fu di casa a Grado dai primi anni del Novecento.

GRADO (GO),  27 aprile 2015 - Inaugurerà il prossimo 19 giugno a Grado (GO) la mostra "Wiener Bijoux" tutta dedicata ad uno dei protagonisti indiscussi della Secessione Viennese,  Josef Maria Auchentaller (Vienna 1865 - Grado 1949).
L'esposizione raccoglie alcuni magnifici esempi di gioielli e raffinati oggetti d'uso in argento e smalto disegnati dal grande pittore austriaco di cui quest'anno ricorrono i 150 anni dalla nascita: un artista di "casa" a Grado – ci trascorse gran parte della vita a partire dal 1904 –  anche grazie alla moglie Emma Scheid, esempio di imprenditoria al femminile di successo che lì aprì la pensione "Fortino", ponendo le basi del futuro sviluppo turistico della località balneare adriatica.
L'esposizione raccoglie oltre 80 pezzi originali di varia tipologia - spille, fibbie per cinture, pendenti, tagliacarte, portagioielli, vasi, portapillole, portasigarette, cornici - realizzati fra il 1895 e il 1910 dall'azienda di Georg Adam Scheid  (una delle più quotate dell'epoca) su disegni di Auchentaller: esclusivi oggetti alla moda, una bigiotteria "di lusso" in quello stile Jugend che si andava consolidando alla svolta del secolo. A questi magnifici esemplari dal design raffinato e moderno si affiancano anche un centinaio di progetti originali e alcune opere pittoriche sempre realizzate dall'artista sul solco del Secessionismo Viennese.
"Questa mostraoffre un prestigioso contributo alle arti applicate d'autore fra fine Ottocento e inizio Novecento – sottolinea il curatore Roberto Festi -. I gioielli disegnati da Auchentaller erano quanto di più alla moda si potesse trovare a Vienna in quell'epoca ed ebbero grande successo in tutta Europa: per questo è un'occasione davvero unica poterli ammirare qui a Grado, che fu la seconda patria dell'artista ".
I materiali esposti provengono dall'Archivio Auchentaller, da collezioni private europee e importanti raccolte pubbliche.
La mostra è accolta nelle sale della Casa della Musica  fino al 1 novembre 2015 ed è accompagnata da un catalogo (200 pp./testo bilingue it./ted.) in vendita al book-shop.



Wiener Bijoux.
Gioielli e design. Josef Maria Auchentaller per Georg Adam Scheid
Grado (Go), Casa della Musica, Piazza Biagio Marin
Orario apertura:
dal 19.06 al
1.11 2015lun – ven 18.00-23.00

sabato e domenica 10.00-22.00

La mostra è stata realizzata grazie al contributo di:
Comune di Grado
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Provincia di Gorizia
Turismo FVG
Associazione Culturale "Grado '900"
GIT Grado Impianti Turistici
Camera di Commercio di Gorizia
Musei Provinciali di Gorizia
Archivio Auchentaller
Leopold Museum Wien

Josef Maria Auchentaller (Vienna 1865 - Grado 1949)
Nato a Vienna nel distretto di Penzing da una famiglia di origini sudtirolesi, dal 1882 al 1886 è iscritto all'Imperialregia Scuola Tecnica Superiore e dal 1890 frequenta l'Accademia di Arti Figurative nella capitale dell'Impero. Tra il 1892 e il 1896 a Monaco di Baviera entra in contatto con la Secessione monacense, collaborando alla rivista Jugend. Dopo un viaggio in Italia nel 1896 si unisce alla Secessione Viennese, dove ricopre un ruolo di spicco anche nel comitato organizzativo. Per la XIV mostra (1902) realizza il grande fregio Freude schöner Götterfunken. Abbandona il movimento nel 1905 insieme  agli artisti del Klimt-Gruppe. Collabora alla rivista Ver Sacrum, come membro del comitato di redazione (1900-1901), realizzando alcune copertine e un cospicuo numero di illustrazioni. L'ottavo numero della quarta annata (1901) è interamente dedicato alle sue opere nel settore della grafica e delle arti applicate. Un'intensa produzione ritrattistica si protrae per tutto l'arco professionale. Nel 1902 soggiorna a Grado dove con la moglie Emma contribuirà in modo determinante agli esordi turistici della località. Significativo in tal senso il celebre manifesto del 1906, Seebad Grado. Österreichisches Küstenland.

Roberto Festi (Trento, 1957) architetto, ha studiato allo IUAV di Venezia. Vive e lavora a Trento. L'attività professionale si è sviluppata dal 1982 nei settori del restauro architettonico e degli allestimenti di mostre e musei. Dedica una parte della propria attività al settore culturale collaborando nell'ideazione e realizzazione di mostre in Italia e all'estero. Approfondisce da anni temi legati alla cultura mitteleuropea ed in particolare alle arti viennesi di inizio Novecento. Ha  realizzato oltre centocinquanta progetti espositivi. E' autore di numerosi studi storico-artistici, molti dei quali – dedicati alla grafica pubblicitaria, all'illustrazione, al fumetto e al cinema – pubblicati come cataloghi di mostre. Nel 2009 organizza e cura la mostra Josef Maria Auchentaller. Jugendstil Pur! al Leopold Museum di Vienna.

Milano Asian Art 2015: scoprire a Milano mostre e testimonianze di Arte Orientale. 6 – 30 maggio 2015


Milano Asian Art 2015
Milano, 6 – 30 maggio 2015

Per scoprire a Milano 
mostre e testimonianze di Arte Orientale


Si svolge dal 6 al 30 maggio 2015 la VI edizione di Milano Asian Art, l'unica manifestazione italiana dedicata all'arte e alla cultura orientale, nata nel 2010 in occasione della mostra di Palazzo Reale Giappone. Potere e splendore 1568 – 1868.


L'impegno di Dalton-Somaré, Giuseppe Piva, Gracis con l'ospite Joost van den Bergh, La Galliavola, David Sorgato, Mirco Cattai e Renzo Freschi, condiviso dopo Palazzo Reale da un'altra realtà istituzionale come il Museo Poldi Pezzoli, vuole essere esempio e contributo allo sviluppo di un sistema espositivo e organizzativo sempre più integrato e sinergico, e un tassello importante nell'identificazione di Milano quale città di cultura internazionale.


Nei mesi in cui Milano è protagonista sulla scena internazionale con EXPO 2015, questa iniziativa offrirà ai milanesi e al numerosissimo pubblico internazionale di appassionati d'arte e semplici curiosi, un programma di mostre, eventi e iniziative culturali che si snoda nel cuore della città.

Milano Asian Art è il collage affascinante del differente interpretare e vivere il comune trasporto di sette antiquari-collezionisti milanesi verso la millenaria cultura orientale. 


E' l'insieme di collezioni che sono compendio, forse più immediato e probabilmente più intimo, alle opere di arte orientale presenti nella collezione creata da Gian Giacomo Poldi Pezzoli. 


La galleria privata, a differenza del Museo e dalle mostre istituzionali offre l'occasione di innamorarsi di un oggetto, corteggiarlo, toccarlo, sentirlo proprio fino al punto di ambire possederlo...


Milano Asian Art spera di unire, come a Londra e New York, la globalità degli appassionati perché è un percorso artistico e culturale rilevante e completo. 


Le sette mostre, affiancate dalla collezione del Museo Poldi Pezzoli, sono pensate e realizzate con competenza e attenzione critica, offrono una visione composita per matrici culturali perché dal Vicino all'Estremo Oriente arrivano al sud-est asiatico attraverso il sub-continente indiano, una visione articolata in ordine di tempo spaziando dall'antichità al periodo contemporaneo e completa per tecniche e materiali proponendo bronzi, marmi e pietre, giade e lacche, porcellane e avori, ma anche tappeti, tessuti, dipinti, sculture e la fotografia nella duplice veste di arte e testimonianza storico-sociale.


Milano Asian Art è un percorso d'arte che rispecchia l'attualità delle ultime tendenze estetiche che in una matura evoluzione dello spirito minimalista hanno valorizzato la bellezza di queste opere oltre al puro valore intrinseco.  

domenica 26 aprile 2015

4 Mostre di Sara Montani per Expo Milano 2015

Expo 2015: a Milano 4 mostre di Sara Montani
5 - 29 maggio 2015 | La Carta dei Diritti. Lib(e)ri per giocare | Galleria delle Lavagne
20 - 28 luglio 2015 | Omaggio a Depero. Arte e Gioco | Biblioteca Centrale - Palazzo Sormani
14 - 19 settembre 2015 | La Carta dei Diritti | Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande
9 - 16 ottobre 2015 | La Carta dei Diritti. Arte e Diritti | Casa dei Diritti - Comune di Milano



L’arte di Sara Montani è un universo ricco di poesia che affonda le radici nella memoria individuale e collettiva e nella trasmissione della conoscenza da generazione a generazione, esplicandosi attraverso il confronto tra le molteplicità dei linguaggi, delle tecniche espressive e delle poetiche. 


La sua produzione artistica è connotata da un’incessante ricerca sperimentale, privilegiando percorsi tematici, indagando in maniera libera e personale le possibilità espressive della materia, avvalendosi del medium più funzionale per comunicare contenuti e definire progetti, dalla pittura alla scultura, dalle installazioni ai libri d’artista.
 
Con questa mostra La carta dei diritti. Lib(e)ri per giocare Sara Montani intende riflettere sul rapporto tra arte e diritti dell’Uomo, «ripensare il ruolo dell’arte nella quotidianità, capace di trasformare l’esistenza: arte come realtà che sa dare significato alla vita».
In questa mostra la ricerca dell’artista è costantemente rivolta a indagare l’universo dell’infanzia e giovanile, non solo attraverso attività artistiche e didattiche, ma anche facendo riferimento al patrimonio culturale contenuto nella trasmissione orale di filastrocche, poesie, motivi: parole che diventano espressive per la loro intrinseca musicalità, ma anche strumenti ideali per tramandare un sapere nel tempo, un insieme di valori e contenuti che cambia gradualmente con l’evoluzione sociale e culturale.
Nella mostra l’attitudine ludica dei bambini è ripresa dall’artista per condurre una riflessione sulla libertà di immaginazione e di espressione, diritto primario su cui si basa la dignità umana e il riconoscimento del valore della persona, senza discriminazione alcuna, indipendentemente da distinzioni «di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione» (dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, 1948).
Un diritto, quello della libertà di immaginazione e di espressione, che spetta a ciascuno di noi in ogni momento della vita.
In occasione di Expo 2015, Sara Montani presenta a Milano un progetto che mette in luce ogni aspetto della sua poetica artistica, articolato in quattro momenti e in quattro diverse sedi espositive: la Galleria delle Lavagne situata presso la Scuola Statale Primaria Cesare Battisti, la Biblioteca Centrale di Palazzo Sormani, il Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande e la Casa dei Diritti del Comune di Milano.
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Prima tappa del progetto sarà La Carta dei Diritti. Lib(e)ri per giocare, una mostra sulla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 che si svolgerà dal 5 al 29 maggio presso la Galleria delle Lavagne - Associazione Roberto Boccafogli - presso la Scuola Statale Primaria Cesare Battisti di Milano. 
Tema fondamentale della mostra è il gioco che, proprio come l’arte, assume un’importanza fondamentale per adulti e bambini, diventando esso stesso elemento in cui si concretizzano piacere, spontaneità, emotività, creatività e immaginazione, concedendo di scoprire stimolanti e curiose combinazioni.
Sempre nella stessa Scuola e in parallelo alla personale di Sara Montani, si terrà una mostra da lei stessa curata e allestita con i lavori a tema la Carta dei Diritti realizzati dai bambini delle Scuole Primarie C. Battisti (prime e quarte) e C. Peroni (5C), e i ragazzi della Scuola Secondaria S. Pertini (2B).
La Galleria delle Lavagne, con la collaborazione della Direzione Didattica Cesare Battisti e della Commissione Educazione e Istruzione del Comune di Milano Zona 5, affianca con nuove presenze di artisti l’attività più che decennale de La Stamperia, un laboratorio didattico collocato negli spazi della scuola primaria di via Brunacci. 
Nate entrambe da un’idea e per volontà dell’artista Sara Montani, direttore artistico dell’Associazione Roberto Boccafogli, la Galleria delle Lavagne intende essere uno spazio d’arte contemporanea che ospita artisti sensibili alla formazione, la proposta dei quali risulti efficace per gli studenti e il territorio.
5 - 29 maggio 2015 | Inaugurazione martedì 5 maggio, ore 18 La Carta dei Diritti. Lib(e)ri per giocare | Galleria delle Lavagne Via Palmieri 24, 20141 Milano - Piano terzo L’esposizione di opere degli studenti inaugurerà mercoledì 6 maggio alle ore 16
Chiusura sabato e domenica | Visite con l’artista tutti i giorni ore 16.30 - 18 o su appuntamento (3382723286) 
 
LE PROSSIME MOSTRE:
  • 20 - 28 luglio 2015

Omaggio a Depero. Arte e Gioco | Biblioteca Centrale - Palazzo Sormani Corso di Porta Vittoria 6, 20122 Milano
Arte in gioco o il gioco dell’Arte o forse anche Gioco come Vita? L’arte pare presa a pretesto per giocare, osservare, sperimentare, reimpostare regole. Sara Montani coglie la sfida per un Omaggio a Depero con opere grafiche e libri d’artista. A cura di Luca Pietro Nicoletti. Chiuso la domenica.
  • 14 - 19 settembre 2015
    La Carta dei Diritti | Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande
Alzaia Naviglio Grande 66, 20144 Milano
Una mostra personale di Sara Montani, artista e operatrice culturale milanese, attenta interprete di temi sociali, sarà ospitata dalla storica Galleria dell’Incisione, una casa del XVII secolo che si affaccia sul Naviglio. La mostra racconta della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 attraverso incisioni calcografiche e libri d’artista.
  • 9 - 16 ottobre 2015
    La Carta dei Diritti. Arte e Diritti | Casa dei Diritti - Comune di Milano

Via Edmondo de Amicis 10, 20123 Milano
In Casa dei Diritti verrà ospitato il percorso d’arte di Sara Montani con opere a tema “La Carta dei Diritti. Arte e Diritti”. L’inaugurazione si terrà venerdì 9 ottobre dalle ore 17.30 alle 19.30. Presso il servizio Casa dei Diritti sarà organizzato un dibattito/convegno che declini il senso e il valore filosofico delle opere esposte e del percorso proposto dall’artista per arrivare alla loro realizzazione. Verrà presentato anche un breve catalogo delle opere.

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