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martedì 21 aprile 2015

YIMBY - Mostra al Chiostro di Saronno

YIMBY - Yes in My Back Yard

 

Il Chiostro arte contemporanea, Saronno, viale Santuario 11

Inaugurazione  sabato 23 maggio ore 18


Mostra in corso fino 12 settembre 2015

da martedì a venerdì 10/12.30 – 16/18.30
Sabato e domenica 10/12.00 e pomeriggio su appuntamento.
Chiusura per ferie dal 12 luglio fino al 30 agosto, con possibilità di apertura su appuntamento


YIMBY – "Yes in My Back Yard" ovvero "Sì nel mio cortile",  è  questo il titolo scelto dalla galleria il chiostro per la mostra d'estate. Rovesciando al positivo il significato di uno progetti ospitati in questa occasione, la galleria accoglie nei suoi spazi tre situazioni molto forti per tematiche e allestimenti.

Si tratta appunto dell'installazione con video NIMBY del duo Iaia Filiberti e Deborah Hirsch, dell'invasione di disegni di Marco Di Giovanni, che presenta L'Infinito Commestibile, progetto anch'esso accompagnato da un video, e quindi della sala di Giannetto Bravi, coperta interamente dalla sua Quadreria d'Arte.

NIMBY di Iaia Filiberti e Deborah Hirsch
Dal concetto "Not In My Back Yard" cioè "Non nel mio cortile", NIMBY  é un progetto che si concentra sulla vita, sul lavoro e sulla ricerca di dodici donne vissute tra il XIX ed l'inizio del XX secolo, che hanno lottato per la difesa dei diritti umani più nobili. 

Elizabeth Fry, Lizzy Lind af Hageby, Rachel Carson, Bertha von Suttner, Irène Némirovsky, Josephine Elizabeth Butler, Susan B. Anthony, Rose Schneiderman, Mary Harris Jones, Frances Power Cobbe, Henrietta Lacks, Hellen Keller sono le testimoni di tragedie che dopo due secoli ci riguardano ancora e il loro impegno afferma i valori non negoziabili contro pedofilia, femminicidio, vivisezione e violenza sugli animali, devastazione dell'ambiente, sfruttamento del lavoro minorile e femminile, persecuzione religiosa, politica guerrafondaia, infibulazione, emarginazione dei diversamente abili, l'inferno delle carceri e le cavie umane.

Scatta una provocazione in chi guarda. La commozione, la riflessione ed eventualmente l'azione sono un work in progress perché, come diceva Charles Peguy, l'opera d'arte si fa sempre in due. NIMBY è composto da un video frutto di una ricerca web di canali internazionali, da BBC al Aljazeera, da Russian Television a CNN, ma anche da documentari d'autori e piccoli network.

Tutti i video sono disponibili su youtube. Il lavoro viene presentato accanto a dodici ritratti delle attiviste. Il contrasto che ne deriva invita a leggere l'attualità attraverso il filtro della memoria ed il duro impegno di queste donne così lontane, così vicine.

Elenco delle principali esposizioni di Iaia Filiberti e Debora Hirsch insieme:
Gender in Art, MOCAK, Contemporary Art Museum of Krakow, Poland; Ida e Volta, MUBE, San Paolo: Framed, Bernice Steinbaum Gallery, Miami; Framed libro, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; 100 round trips to Hollywood, Spazio Oberdan, Milano;  Framed, VM21 Arte Contemporanea, Roma; Framed, Room Gallery, Milano;  MAP, MAGA, Gallarate; MAP, EX3, Firenze; Invisibilia, GAMC Palazzo Forti, Verona.

L'INFINITO COMMESTIBILE di Marco Di Giovanni
Dal 18 Maggio (giorno della sua nascita) Marco Di Giovanni ha cominciato a disegnare tutto quello che ingerisce e continuerà meticolosamente a farlo fino al prossimo compleanno (18 maggio 2015). Il risultato di questa performance dilatata nel tempo sarà un grande numero di disegni a china fatti principalmente su carta gialla alimentare (tovagliette da trattoria).

Lo spazio espositivo del Chiostro sarà rivestito di tovaglie incerate a quadretti bianchi e rosse tipiche delle trattorie italiane; le stesse tovaglie vengono "apparecchiate" riempendole di disegni che raffigurano tazzine, bicchieri, ossa, etichette di vino, piatti elaborati o più semplicemente patatine da bancone dei bar, caffè e cornetto: tutti elementi esibiti in coro, protagonisti di un horror vacui che non lascia spazio a nuovi appetiti.

Tra i disegni sbucherà anche un video che raccoglierà in ordine cronologico tutte le chine in una lunga carrellata. L'audio del video è ottenuto in collaborazione con Gianluca Favaron "artigiano digitale del suono" che ha elaborato al computer i suoni di masticazione, deglutizione e digestione dell'artista stesso. La galleria risuonerà come il ventre della balena, anzi dell'artista, pronto a digerire chiunque osi entrarci. Il tentativo de "L'Infinito Commestibile" è ritornare alla realtà cominciando dalla base dell'esistenza umana: la necessità di nutrirsi.

Marco Di Giovanni (Teramo 1976). Frequenta l'Accademia di Belle Arti e il DAMS a Bologna. Dal principio il suo interesse di ricerca è rivolto verso la performance sviluppando parallelamente un aspetto oggettuale che potesse vivere autonomamente dopo il momento performativo.

Il suo lavoro è caratterizzato dall'utilizzo di tubature e di cisterne ferrose di varia scala, l'artista le recupera e le assembla insieme costruendo organismi che si integrano con l'ambiente in cui sono ospitati. Esterno e interno delle strutture sono complementari, sulle superfici l'artista innesta degli oculari costruiti con gruppi ottici di lenti che distorcono la visione dell'interno aprendo così a un'altra dimensione.

Tra le mostre da ricordare: nel 2002 collettiva al Centre Pompidou, Parigi e a seguire GAM di Bologna con una mostra di grandi installazioni, quindi alla Russian Accademy di Mosca ed al Marta Museum di Herford. A Monaco presso Unicredit Kunstraum, al Mambo per l'esposizione "La grande magia. Opere scelte della Collezione Unicredit". Nel 2014 viene selezionato per il "Premio VAF" che lo porta ad esporre allo Schauwerk Museum di Sindelfingen, alla Stadtgalerie di Kiel ed a Palazzo Penna a Perugia. La sua ultima personale è stata alla Mila Kunstgalerie di Berlino lo scorso Maggio.  Vive e lavora tra Imola e Valsalva.


LA QUADRERIA D'ARTE di Giannetto Bravi
La Quadreria d'arte è un lavoro composto da migliaia di pezzi, ognuno dei quali dedicato alla riproduzione in cartolina di opere di grandi del passato. L'operazione di Giannetto Bravi è consistita in un rigoroso e imperterrito catalogare le opere conservate nei musei da lui visitati in vita.

Si tratta di una raccolta famelica di cartoline illustrate e acquisite nei bookshop: Bravi le cerca, le sceglie, le acquista, le cataloga, le numera, le ordina, le compone, le incornicia e infine le mostra, le dona di nuovo alla vista dell'amatore d'arte, ma solo dopo averle manipolate concettualmente, perché Bravi si tuffa nel mare della globalizzazione, dichiarando il "c'ero anch'io" che oggi alimenta i selfie nei musei. La Quadreria è un manifesto visivo, sebbene quello che Bravi ricrei è, in realtà, un luogo virtuale, dove tutte le opere hanno perso la grandezza, la loro aura originaria, per essere democraticamente date in pasto al grande pubblico.

L'artista si proclama custode della "quadreria" come vigilante del MUSEO DEI MUSEI, ma è in verità un perfetto interprete di come l'arte sia oggi riadattata al nuovo sistema di fruizione e di valorizzazione. Giannetto Bravi è il più contemporaneo dei contemporanei, grazie al suo impossessarsi dell'arte di tutti i tempi: Egli va in un certo senso Oltre, per poi tornare al punto di partenza e ritrovare l'autentico valore dell'arte.

Giannetto Bravi (Tripoli 1938 – Saronno 2013). Laurea in Geologia ed esperienza artistica nella Napoli degli anni Sessanta e Settanta, dove frequenta Gianni Pisani, Lucio Amelio e Pierre Restany, con il quale conduce l'Operazione Vesuvio, un'iniziativa per salvare le pendici del vulcano dalla speculazione edilizia attraverso idee e progetti formulati dagli artisti.  

Innumerevoli sono le mostre dell'artista, sia personali che collettive nei più diversi spazi, perché anche la sua presenza costante in occasioni espositive era parte della sua ricerca. Di lui si sono occupati i più importanti critici internazionali, tra i quali Lea Vergine, Achille Bonito Oliva, Angela Vettese, Roberto Borghi, Gabi Scardi, Philippe Daverio

#FOODPEOPLE: LA MOSTRA PER CHI HA FAME DI INNOVAZIONE



#FOODPEOPLE

LA MOSTRA PER CHI HA FAME DI INNOVAZIONE
Una grande esposizione dedicata ai cambiamenti che hanno segnato il nostro modo di mangiare e alle prospettive future del sistema alimentare.

In occasione dell'inaugurazione
mercoledì 22 aprile Open night gratuita di tutto il Museo dalle 18 alle 23
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

Via San Vittore 21, Milano




Milano, 21 aprile 2015. Mercoledì 22 aprile inaugura al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia #FoodPeople. La mostra per chi ha fame di innovazione, una grande esposizione dedicata ai cambiamenti che hanno segnato il nostro modo di mangiare e alle prospettive future del sistema alimentare. 


La mostra è progettata e realizzata dal Museo con il contributo di Fondazione Cariplo, partner istituzionale Regione Lombardia – Direzione Agricoltura, main partner Valagro, partner BASF, GRANAROLO, Air Liquide Italia, SAME DEUTZ-FAHR, SAMMONTANA, Image Line, Netafim, con il supporto di YAKULT, Federazione ANIMA, Epta, Riello.


In quest'occasione, mercoledì 22 il Museo apre gratuitamente le sue porte con un'Open Night dalle 18 alle 23, offrendo visite e attività nei suoi laboratori.


La mostra resterà aperta dal 23 aprile fino alla fine del 2015 e sarà visitabile negli orari e con il biglietto del Museo.



In #FoodPeople. La mostra per chi ha fame di innovazione sono protagoniste le persone: ciascuno di noi nella sua relazione con il cibo, i professionisti della produzione agroalimentare, ricercatori ed esperti del settore, ragazzi e adulti coinvolti nella progettazione dell'esposizione. 


Condivisione, cambiamento, relazioni e tecnologia sono le chiavi di lettura attraverso cui il Museo legge il tema di Expo 2015.



La mostra mette in evidenza l'importanza che le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivestono all'interno del settore agroalimentare e quindi nella vita quotidiana.


Oltre 700 mq dedicati a tutti, in cui provare a guardare con occhi diversi oggetti e tecnologie che fanno ormai parte del nostro quotidiano, interrogarci sulla nostra relazione con il sistema alimentare, scoprire cosa succede all'interno delle industrie che producono il nostro cibo, stupirsi di fronte a quanto innovativa sappia essere oggi l'agricoltura, gettare uno sguardo sul futuro ed esplorare in prima persona tanti temi appassionanti nei tre laboratori interattivi dedicati a Alimentazione, Biotecnologie e Genetica.



Tanti personaggi, rappresentati in foto o in video su quinte che caratterizzano l'allestimento, accompagnano con le loro storie i visitatori in due percorsi complementari. Il primo ripercorre alcune delle principali innovazioni scientifico-tecnologiche che hanno attraversato il settore agroalimentare e le sue attività negli ultimi 150 anni. Il secondo permette di confrontarsi con scenari e prospettive sul futuro del cibo a partire da domande spontanee in tutti noi che esperti da diversi settori aiutano a mettere a fuoco.



In #FoodPeople per la prima volta è stato introdotto un approccio definito co-curating basato sul lavoro congiunto di progettazione e realizzazione tra staff del Museo e gruppi di visitatori, in particolare adolescenti e adulti, italiani e stranieri.



Mercoledì 22 aprile dalle 18 alle 23 , in occasione dell'inaugurazione di #FoodPeople,

il Museo organizza un'Open night gratuita per offrire alla città una visita in anteprima. Quella sera apriranno, nella loro veste rinnovata, anche i tre laboratori Alimentazione, Biotecnologie e Genetica, con attività per immaginare e preparare il cibo del futuro, fare un'indagine su frutti e fiori commestibili o scoprire quanto possono essere buoni e utili muffe e batteri nella produzione alimentare. Nella Tinkering Zone si potranno comporre suoni digitali utilizzando frutta e verdura.


Il pubblico inoltre potrà visitare liberamente tutto il Museo, dal Padiglione Monumentale, al Ferroviario, all'Aeronavale, dove è esposto il catamarano Luna Rossa. I primi 300 visitatori potranno salire a bordo del sottomarino Enrico Toti. Adulti e bambini troveranno alcuni animatori del Museo a illustrare i modelli storici delle macchine di Leonardo e potranno partecipare alle attività nel laboratorio interattivo a lui dedicato.



Consiglio Scientifico di #FoodPeople. La mostra per chi ha fame di innovazione

Chiara Tonelli Professore Ordinario di Genetica, Università degli Studi di Milano

Massimo Montanari Professore Ordinario di Storia medievale e di Storia dell'alimentazione, Università di Bologna

Stefano Bocchi Professore di Agronomia e Coltivazioni Erbacee e Coordinatore della Sezione di Agronomia, Università degli Studi di Milano

Aldo Ceriotti Dirigente di Ricerca, IBBA - Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria – CNR

Liliana Coppola Dirigente Struttura Tutela della persona, promozione della salute e igiene degli alimenti, Direzione Generale Sanità, Regione Lombardia

Fiorella Ferrario Dirigente Unità Organizzativa Sviluppo di Innovazione, Cooperazione e Valore delle Produzioni, Direzione Generale Agricoltura, Regione Lombardia

Federico Neresini Professore associato di Sociologia, Università degli Studi di Padova

Ignazio Tabacco Professore di Geofisica Applicata, Università degli Studi di Milano

Giorgio Varisco Direttore Tecnico Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna

Vittorio Zambrini Direttore Qualità, Innovazione, Sicurezza, Ambiente, Granarolo






Si ringrazia Tutte le persone che hanno lavorato con il Museo durante le fasi di co-curating e l'Istituto Comprensivo B. Cavalieri di Milano



L'Open night è un evento offerto da PIÙTUA Milano - Il gioco del lotto


INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci 
Dove siamo: Ingresso Via San Vittore 21 - 20123 Milano
Orario Invernale: da martedì a venerdì 9.30-17 | sabato e festivi 9.30-18.30.
Biglietti d'ingresso
intero 10,00 € | ridotto 7,50 € per giovani sotto i 25 anni; adulti accompagnatori (max 2 persone) dei minori di 14 anni; persone oltre i 65 anni; gruppi di almeno 10 persone; docenti delle scuole statali e non statali; convenzioni
speciale 4,50 € per gruppi di studenti accompagnati dall'insegnante previa prenotazione.
Ingresso gratuito per: visitatori disabili e accompagnatore, bambini sotto i 3 anni, giornalisti solo previo accredito dell'Ufficio Stampa o presentazione del tesserino dell'Ordine dei Giornalisti in corso di validità e compilando il form di accredito.
Visite guidate al sottomarino Enrico Toti
Non è possibile acquistare il biglietto per la visita guidata all'interno del sottomarino Enrico Toti separatamente da quello del Museo.
Il costo è di 8 € + il biglietto del Museo (+ 2€ per prenotazioni anticipate). Info e prenotazioni: tel.02.48555330, attivo il martedì e il venerdì dalle 13.30 alle 16.30, o via email all'indirizzo infototi@museoscienza.it
Simulatore virtuale di volo in elicottero
Il costo è di 8 € + il biglietto del Museo. La prenotazione e l'acquisto del biglietto avvengono il giorno stesso alla biglietteria (fino a esaurimento dei posti disponibili).


sabato 18 aprile 2015

PROROGA MOSTRA "SANTI ALCHEMICI" di Luigi Di Gangi al 15 maggio 2015


Il Centro Culturale βιοτος

ha il piacere di comunicare la
proroga al 15 maggio p.v.
della mostra

SANTI ALCHEMICI
personale di Luigi Di Gangi
a cura di Marco Pomara

Un progetto espositivo lungo 80 opere, tra quadri e pale, libri e scatole, che propone un suggestivo e sublime percorso iconografico dalle immagini vorticose e quasi ossessive per colori e forza, di ricerca e rievocazioni tra arte e fede nella Sicilia dei suoi Santi.

Vi diamo inoltre appuntamento al finissage della mostra venerdì 15 maggio dalle ore 20.00
al 
Centro Culturale Biotos
per brindare insieme al successo riscosso dai "Santi Alchemici" di Luigi Di Gangi durante tutto il periodo espositivo.

dal 1° aprile prorogata al 15 maggio 2015
Centro Culturale Biotos
(via XII gennaio, 2 - Palermo)


Un ringraziamento particolare a Simona Stranci
 per il progetto grafico.


La mostra sarà visitabile sino al 15 maggio, da martedì a sabato dalle ore 17.00 alle ore 20.00

(fuori orario

 su appuntamento).


INGRESSO LIBERO


Il progetto...
Santi Alchemici
personale di Luigi Di Gangi
a cura di Marco Pomara
dal 1° aprile prorogata al 15 maggio 2015
Inaugurazione: 1 aprile dalle ore 19,00
Periodo espositivo: 1-18 aprile prorogato al 15 maggio 2015
Finissage: 15 maggio dalle ore 20,00

Dal 1° aprile al 15 maggio, il Centro Culturale Biotos ospita la personale di Luigi Di Gangi dal titolo
"Santi Alchemici", una mostra a cura di Marco Pomara.


L'opera di Luigi Di Gangi è un travagliato collage di una realtà imperitura, che nasce nei ricordi di bambino e si cristallizza nella memoria di un uomo che compone linguaggi e recita universi immaginari da mettere in scena non su palcoscenici nè su tele da dipingere, bensì su materia che si tocca e si vive... 

Si tratta di un racconto intenso e colorato, intervallato da segni da cogliere e che alterna alle variopinte figure, testi e tinte grigie, versi e simboli, disegni e forme. Tutti elementi densi di significati, che vengono fuori quasi a proporsi spontaneamente a chi vi si accosta, concedendosi e donandosi al punto da suscitare un "tocco" sui corpi intrecciati delle opere, nel tentativo di percorrere le linee sovrapposte proprie dello schema narrativo pensato e creato dall'artista con colla e ritagli, carta e petali, pigmenti e fango, foto e smalti.

R
acconti epici santificano le immagini, e l'immagine dei Santi diventa sacra ma nel contempo profanatrice di icone classiche. O meglio, il classicismo dell'iconografia sacra viene stravolto due volte da Di Gangi: la prima durante la scomposizione, la seconda al culmine della ri-composizione minuziosa e immaginifica! L'immagine è pertanto solo immaginata dall'artista e un istante dopo da egli stesso tradotta in narrazione.Vecchie tavole di legno o scatole in disuso risorgono e si animano in un ritmo fluente e travolgente sul passamano etereo della geometria nascosta tra le tracce fiere di quei pezzi di storie che un tempo erano destinati a un irriverente oblio.

Le orme del passato si trasformano in emanazioni pulsanti di un flusso di pensiero irrefrenabile, ricorrente nell'opera del Di Gangi, dove ogni atomo si fa testimone eccellente di ciò che è stato, in uno sfondo, a volte sfocato a volte spettacolarmente definito, iconoclastico e mistico.

Esasperazioni di figure affiancate tra loro, fotografie in rilievo che fuoriescono dall'opera, materia che si mischia secondo modalità armoniche e linearità filologica non tradiscono quell'alchimia intravista dallo stesso Di Gangi nel suo percorso esistenziale ed umano che lo ha condotto al cospetto di quei suoi Santi Alchemici oggi in mostra a Palermo, ma prima ancora incrociati in sentieri tormentati della mente e poi incontrati tra le bancarelle delle vie della città o salvati dai cassonetti reduci dei mercati rionali.

Su tutto però regna l'inimmaginabile tessuto alchemico di un passato mai più dimenticato e di contro restituito a noi attraverso la doviziosa e trascendente arte di Luigi Di Gangi.

80 opere diversissime tra loro ma pur sempre con una stessa anima, che conferisce nuova luce alle sale del Biotos, innalzando una tecnica non nuova, ma dall'inedita veste del collage alchemico di Luigi Di Gangi.
Marco Pomara

L'oracolo Palermitano non si può raccontare, lo si può solo "visitare".
La sua MATRICE sta nell'Alchimia, un regno segreto, un percorso sacrificale alla ricerca del "Sè".
La sua MATERIA è fatta di oggetti, di corpi, di scritture e di suoni, di linee, di colori;
una materia PRIMIGENIA che si radica nel profondo.
Un CORPO complesso e intricato che si sviluppa sull'incastro misterioso e affascinante di un percorso tra "razionale-irrazionale", in cui la speranza e l'angoscia, l'incubo e la follia, il piacere e la gioia si mescolano per far emergere l'OPERA... la RISPOSTA... l'ORACOLO.

L'ORACOLO PALERMITANO è l'insieme di MIGLIAIA di FRAMMENTI di carta stampata riesumati da libri, riviste, manifesti, volantini, "santini", depliant, quotidiani, quaderni, diari, vecchie foto e antiche cartoline, lettere e intimi carteggi, mappe ingiallite e soprattutto santi e madonne.
Tutto materiale di risulta, raccolto a Palermo svuotando cantine e soffitte di amici, depredando i maceri della carta o i mercatini rionali dell'usato, cercando tra la monnezza abbondata tra le macerie di una città che si sbriciola e crolla. 


La carta stampata è memoria, cosa viva che cambia colore e invecchia, mantiene i segni del tempo diventando l'hard disk dell'umanità, il mezzo dell'inganno e della propaganda, della parola e della verità, della fede e delle scienze, ma più in generale di tutto lo scibile umano.


L'ORACOLO "si S-COMPONE IN UN NUMERO DI TOT, di cui bisogna solamente deciderne il numero: TOT LIBRI UNICI, TOT POETOGRAFIE, TOT CROMOSFERE, TOT ICONOALCHIMIE".
Luigi Di Gangi

βιοτος Cultura & Eventi
+39 (0)91323805
via XII gennaio, 2 - Palermo
Facebook: Centro Culturale Biotos


Mario Vespasiani alla mostra collettiva: Il corpo non mente

Domenica 19 aprile alle 17.00 Mario Vespasiani 
sarà presente con le nuove opere in seta alla mostra 
Il corpo non mente 
nell'ambito della rassegna Marche Centro d'Arte giunta alla quinta edizione.

Il corpo non mente 
a cura di Valentina Falcioni

Chiostro di San Francesco
Monsampolo del Tronto AP

dal 19 aprile al 14 giugno




MARIO VESPASIANI

L'arte di Mario Vespasiani si rivolge al mistero primordiale delle cose che, anche grazie ad una raffinatezza formale capace di spaziare in stili e tecniche, fa riferimento ad una rara attitudine per un autore contemporaneo di tendere verso un sentire spirituale; difatti la chiave di lettura delle sue opere si potrebbe paragonare all'interpretazione delle icone orientali (ritenute messaggi provenienti dall'eternità) intese come porte aperte a tutti coloro capaci di coglierne l'essenza. Senza l'obbligo di un filtro critico comune, conduce i suoi spettatori ai bordi del mondo conosciuto dove vivere, non una passività inerme, bensì uno scenario nel quale meditare ed interagire.
Per tale motivo predilige esporre in luoghi non usuali e in contesti che esulano dal circuito mainstream. Le atmosfere dei suoi dipinti inducono a penetrare l'universo che ci circonda, attraverso l'utilizzo di pochissimi ma essenziali elementi. L'arte di Vespasiani è dunque da considerarsi principalmente evocativa, prima che iconografica (significato delle immagini) o iconologica (ragione della scelta di quelle particolari immagini) e proprio in quel "rapimento" esiste la possibilità di partecipazione che porta a vagare nella memoria in una mappa scandita da tappe precise: silenzio, mistero, contemplazione.
Nel raffigurare grandiosi paesaggi, opere astratte o piccoli oggetti l'autore si focalizza nei segni essenziali, nel tocchi di colori e negli ideogrammi di un quotidiano che si racconta in poesia: fa proprie parole-immagini ben radicate e versi sopiti per richiamare con rinnovata grazia, la gesta ancestrali e geografie sommerse.
Mario Vespasiani nasce nel 1978 vive e lavora nelle Marche e nei luoghi che meglio si prestano a sviluppare i suoi progetti. E' uno dei talenti della pittura italiana, con una ricerca che si dedica allo studio delle luminosità del colore e ai tempi di apparizione del soggetto nello spazio.
Le sue opere adottano un linguaggio simbolico e la sua pittura parla di un più complesso itinerario dell'anima, incentrandosi sul profondo mistero della creazione e sulla trasmissione del linguaggio dello spirito. Nel 2008 a dieci anni dalla prima personale realizza la mostra che avvia il progetto denominato "La quarta dimensione" attraverso il quale propone un dialogo con alcuni grandi maestri dell'arte italiana a lui particolarmente vicini in un determinato momento della ricerca.
Il primo avvenne nel 2008 con Mario Schifano, nel 2010, le sue opere si affiancarono all'astrattismo lirico di Osvaldo Licini e nel 2012 in tre chiese con i capolavori di Lorenzo Lotto. Con la mostra Gemine Muse espone giovanissimo ai Musei Capitolini di Roma, a 27 anni ha vinto il primo Premio Pagine Bianche d'Autore, nel 2011 viene invitato al Padiglione Italia della 45° Biennale di Venezia. Dal 1998 sono circa trenta le mostre personali documentate con volumi prodotti in serie limitata, arricchiti da testi critici, interviste e da testimonianze trasversali.
Contemporaneamente alla pittura, studia fotografia con Ferdinando Scianna e cinema con Lech Majewski. Del suo lavoro se ne sono occupati oltre agli storici e ai critici d'arte, anche filosofi, scrittori, antropologi e teologi.
"Ogni volta che guardiamo qualcosa, in parte ci facciamo autori di quella stessa cosa, che dall'altro lato lascia un segno in noi più o meno profondo.
Perciò bisogna fare attenzione a ciò che si osserva – per non essere feriti da ciò che anche se superficiale e apparente è ben affilato e prepotente – per rivolgerci con tutto il nostro animo verso le cose essenziali, ultime.
Specie chi crea quotidianamente dovrebbe tenere sempre in mente che esiste davvero solo ciò che esiste immutabilmente."





5 città 5 sedi 7 curatori 54 artisti
un unico Expo


Domenica 19 aprile alle 17.00 Marche Centro d'Arte inaugura la quinta edizione dell'Expo di arte contemporanea e prosegue nell'operazione di aggregare il territorio utilizzando l'arte come punto di partenza. Per l'edizione 2015 l'Expo ha messo in rete cinque comuni del Piceno: San Benedetto del Tronto, Cupra Marittima, Monsampolo del Tronto, Monteprandone, Offida. Le mostre, oltre agli spazi del PalaRiviera di San Benedetto del Tronto, saranno ospitate alla Stazione Ferroviaria – ex spogliatoi di Cupra Marittima, presso ilChiostro di San Francesco a Monsampolo del Tronto, a Palazzo Parissi a Monteprandone, presso lo Showroom Ciù Ciù a Offida. Tutte le mostre apriranno in contemporanea il 19 aprile alle 17.00 e si concluderanno il 14 giugno 2015.
L'apertura dell'Expo avverrà in contemporanea e tutte le sedi saranno collegate in videoconferenza.
Prima dell'inaugurazione, dalle ore 15.00, sarà possibile visitare la Casa Ricamata: un progetto di Maria Chiara Calvani che ha già toccato diverse città e che sosterà sulla spiaggia di San Benedetto del Tronto, all'altezza del PalaRiviera, prima di toccare la sponda opposta del Mare Adriatico. Marche Centro d'Arte interviene nel tessuto urbano promuovendo un viaggio culturale tra culture e popoli.
L'Expo è organizzato con il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno, con il patrocinio e il sostegno delle Amministrazioni comunalicoinvolte e della Camera di Commercio di Ascoli Piceno e il sostegno della Pro Loco di Cupra Marittima.
Quest'anno l'Expo celebra l'attività ventennale della Galleria Marconi di Cupra Marittima, una delle realtà più vitali di promozione artistica a livello nazionale che negli anni ha sviluppato un forte potere aggregante sul territorio. Nasce così il progetto Avere vent'anni, pensato daDario Ciferri, che crea un filo rosso attraverso le varie sezioni: uno sguardo a 20 anni di storia, attraverso alcuni degli artisti che hanno partecipato alle iniziative della Galleria, e uno al futuro, con la selezione da cui potrebbero uscire, come è già successo, gli artisti dei prossimi anni.
Accanto alla dimensione artistica si muovono altri due piani: il progetto Arte per la scuola, che coinvolge gli ISC di San Benedetto del Tronto e Monteprandone, e il progetto Quando i Piceni divennero Romani, che ha messo insieme gli appassionati di storia e archeologia di nove città del territorio che stanno costruendo un racconto condiviso. Lo scopo è mettere insieme il territorio, cercare di rilanciarlo, fare emergere le energie positive e sane, insomma fare cultura e cercare di costruire un futuro sostenibile basato sull'arte, sulla cultura, sulla storia, sulla formazione e sulla creatività.

San Benedetto del Tronto ospita l'Expo negli spazi del PalaRiviera (Piazza Aldo Moro, 1). Le sezioni sono tre più un evento speciale:
"Se una notte d'inverno un viaggiatore" a cura di Nikla Cingolani – artisti Federica Amichetti, Valentino Bardino, Violetta Canitano, Pierfrancesco Gava, Luigi Grassi, Dario Maglionico, Piero Mezzabotta, Sebastiano Mortellaro, Giuseppe Negro, Alessandro Rivola, Silvia Sanna, Giuseppe Tomasello

SUB SPECIE AETERNITATIS a cura di Rebecca Delmenico – artisti: Karin Andersen
Annalisa Cattani, Claudia Losi, Sabrina Muzi, Eugenio Percossi, Christian Rainer, Giovanna Ricotta, Paola Sabatti Bassini, Rita Soccio, Cosimo Terlizzi, Lidia Tropea

SONNO O SON DESTO a cura di Cristina Petrelli artisti: Maria Chiara Calvani, Mariangela Capossela, Paolo Consorti, Nicola Di Caprio, Rocco Dubbini, Paola Risoli, Giovanni Manunta Pastorello, Carla Mattii, Giuseppe Restano

Evento speciale - Presentazione del progetto Arte Pollino
Interviene Gaetano Lofrano - Presidente di Arte Pollino
19 aprile 2015

Cupra Marittima l'Expo è alla Stazione ferroviaria – ex spogliatoi (Piazza della Stazione) con Minima curvatura (Il tempo come differenza) a cura di Anna Rita Chiocca – artisti: Francesca Gentili, Giovanni Presutti, Josephine Sassu, Marco Scozzaro

Presso il Chiostro di San Francesco a Monsampolo del Tronto (piazza Marconi, 2) è possibile visitare Il corpo non mente a cura diValentina Falcioni – artisti: Franco Anzelmo, Giuseppe Biguzzi, Armando Fanelli, Niba, Mario Vespasiani, Rita Vitali Rosati

Palazzo Parissi Monteprandone (Vicolo della Dama, 1) ospita invece TERATOPHOBIA - chi ha paura dei mostri? a cura di Maria Letizia Paiato – artisti: Mara Aghem, Giovanni Alfano, Attinia, Luca Bidoli, Giorgio Pignotti, Zino

Lo Showroom Ciù Ciù in Piazza del Popolo ad Offida ospita invece ALTER MODERNITAS a cura di Lucia Zappacosta – artisti: Nicola Caredda, Roberto Cicchinè, Tiziana Contino, Gianluca Cosci, Peter De Boer, Elena Giustozzi



L'Expo di Marche Centro d'Arte già dalle prime edizioni ha mostrato cosa possono offrire artisticamente e culturalmente le Marche, ma soprattutto ha cercato di diventare un polo di attrazione per la creatività a livello nazionale e non solo. Mettere in rete idee, energie, persone, questo è quanto si propone. La quinta edizione dell'Expo vuole rafforzare il dialogo tra i tre piani che lo costituiscono: quello artistico, attraverso le diverse mostre, quello territoriale, con il coinvolgimento degli appassionati di storia e archeologia di tutto il territorio piceno, e quello scolastico, coinvolgendo le scuole, per trasmettere la passione per l'arte, e riservando inoltre una sala specifica del PalaRiviera ai lavori dei ragazzi.



Scheda tecnica

Curatori: Anna Rita Chiocca, Nikla Cingolani, Rebecca Delmenico, Valentina Falcioni, Maria Letizia Paiato, Cristina Petrelli, Lucia Zappacosta.

ufficio stampa: Dario Ciferri

web: http://www.marchecentrodarte.it/ - http://mcda.cocalosclub.it/ 
Facebook: https://www.facebook.com/marchecentrodarte 
Twitter: https://twitter.com/mcdarte 

Periodo: dal 19 aprile al 14 giugno


spazi:

Pala Riviera
Via Paganini, 10
63074 San Benedetto del Tronto (AP)
Tel: 0735395153
mail: info@palariviera.it
orario: tutti i giorni 20.00 – 23.00

Stazione Ferroviaria – ex spogliatoi
Piazza della Stazione
63064 Cupra Marittima (AP)
Tel: 0735779193
email: iat@comune.cupra-marittima.ap.it
Orario: venerdì - sabato – domenica 17.00 – 19.00

Chiostro di San Francesco
piazza Marconi, 2
63077 Monsampolo del Tronto (AP)
Tel
Email:
Orario: venerdì - sabato – domenica 17.00 – 19.00

Palazzo Parissi
Vicolo della Dama
63076 Monteprandone (AP)
Tel: 0735710930
Email: turismo@comune.monteprandone.ap.it
Orario: venerdì - sabato – domenica 17.00 – 19.00

Showroom Ciù Ciù
Piazza del Popolo
63073 Offida (AP)
Tel: 0736618024
Email
Orario: 10.30-13.00 e 16.30-19.30


info
Cocalo's Club
mcda@cocalosclub.it

Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63064 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703
e-mail galleriamarconi@vodafone.it

venerdì 17 aprile 2015

Mostra La Natura nello specchio del Virtuale_21-25 aprile_Teatro Los Fundadores Universitad de Caldas_Manizales (Colombia)

La Natura nello specchio del Virtuale
Opere videoartistiche
da 10 + 1 Laboratori italiani di creazione audiovisiva
2010 - 2015

mostra presentata da
Adriana Amodei (Roma, Italia)
in collaborazione con
Veronica D'Auria (C.A.R.M.A.-Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate; Roma,Italia)

nella Sezione "Cine(Y)Digital" del
14° Festival Internacional de la Imagen
Sala Olympia, Teatro Los Fundadores Universitad de Caldas
Manizales (Colombia)

21-25 aprile 2015

Nel contesto della 14^ edizione del "Festival Internacional de la Imagen" organizzato dall'Università di Caldas a Manizales in Colombia,  il 21 aprile si inaugura l'Esposizione "La Natura nello specchio del Virtuale - Opere videoartistiche da 10 + 1 Laboratori italiani di creazione audiovisiva, 2010 - 2015" presentata dall'artista Adriana Amodei in collaborazione con Veronica D'Auria (chief curator di C.A.R.M.A. – Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate di Roma).

Il prestigioso Festival, che quest'anno si concentra sul tema "Ecologia + Creazione digitale", ospita l'Esposizione all'interno della Sezione "Cine(Y)Digital" nella cornice del Teatro Los Fundadores a Manizales, cuore culturale della regione caffettera della Colombia.

L'artista italiana, studiosa di arti plastiche, Adriana Amodei propone una visione sul tema attraverso il molteplice sguardo degli 11 videoartisti italiani (o residenti anche in Italia) invitati e selezionati insieme a Veronica D'Auria dall'Archivio del C.A.R.M.A. (che dal 2009 raccoglie ed espone le opere audiovisive di ricerca di molti artisti internazionali, dai maestri storici ad alcuni tra i più rappresentativi autori delle ultime generazioni, in collaborazione con critici e curatori nonché con istituzioni, festival e associazioni).

Dieci artisti (Adriana Amodei, Nicola Bettale, Piero Chiariello, Maria Korporal, Igor Imhoff, Salvatore Insana, Cesar Meneghetti, Arash Radpour, Mariagrazia Pontorno, Mario Sasso, Lino Strangis): 10 Laboratori di creazione audiovisiva + l'omaggio a Mario Sasso.

Di Sasso, uno dei pionieri delle arti elettroniche al confine tra video, grafica, pittura e animazione anche in una dimensione installativa, viene presentata La Torre delle Trilogie: luce, colore, acqua, nata come video-installazione (vincitrice del Premio Guggenheim 1998), con musica del compositore Nicola Sani.

La selezione delle altre 10 opere, in una varietà di linguaggi e linee di ricerca, propone diversi approcci a una relazione creativa con la Natura e l'Ambiente interpretata attraverso i dispositivi multimediali e la pluralità delle tecniche compositive. 

La materia e le dinamiche  naturali vengono indagate dagli artisti, che attraverso metafore "audio-visionarie" mostrano nuovi modi di percepire e riflettere sull'esistente e sull' "evoluzione" del rapporto dell'uomo con l'ambiente e la vita che lo circonda.

Le opere in mostra si aprono a panorami inusitati, immaginari rivisitati, in cui le elaborazioni ed "alterazioni costruttive" di una realtà percepita come superficie, svelano aspetti essenziali del "vivere ecologico" e delle profonde relazioni tra la condizione umana e il suo rapporto con il fluire della vita nel pianeta; ci propongono, ognuna a suo modo, sguardi unici su questa consapevolezza in forma di "esperienze" costituite di immagini e di suoni.    
Una proposta di arte contemporanea, audiovisiva e digitale, nella quale lo spirito che la attraversa intende mettersi in relazione non solo con il tema monografico dell'edizione 2015 del Festival, ma con la stessa Regione di Manizales che lo ospita: Regione riconosciuta dall' Unesco come Patrimonio mondiale dell'Umanità per il suo paesaggio e la sua importante biodiversità. 

Il "Festival Internacional de la Imagen", realizzato dal Dipartimento di Visual Design dell'Università di Caldas, è una manifestazione internazionale e di riferimento per l'America Latina e non solo, nel proporre la creazione e la diffusione di conoscenza nel campo della formazione e della ricerca tra interactive design, media arts, audiovisual creation e electroacoustic soundscapes; ed in generale, sulla nuova relazione tra arti, design, scienze e tecnologie attraverso incontri, seminari scientifici, ospiti nazionali e internazionali, forum di discussione, concerti, workshop, mostre, webcast.

La Natura nello specchio del Virtuale
Opere videoartistiche da 10 + 1 Laboratori italiani di creazione audiovisiva, 2010 - 2015

Artisti in mostra
Adriana Amodei, Nicola Bettale, Piero Chiariello, Maria Korporal, Igor Imhoff, Salvatore Insana, Cesar Meneghetti, Arash Radpour, Mariagrazia Pontorno, Mario Sasso, Lino Strangis

21-25 aprile 2015
Sezione "Cine(Y)Digital" del 14° Festival Internacional de la Imagen - Universidad de Caldas
Sala Olympia, Teatro Los Fundadores
Carrera 22 Calle 33, Manizales, (Colombia)

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