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giovedì 18 dicembre 2014

Galleria Bianconi: "Todos somos americanos"



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"TODOS SOMOS AMERICANOS"

È un momento storico per Cuba, l'America e il mondo intero. Il 17 dicembre 2014 il Presidente Obama dichiara: "todos somos americanos".
Si apre un nuovo capitolo della storia americana dopo 53 anni di "bloqueo", lo annuncia dalla Casa Bianca Barack Obama e da L'Avana, subito dopo, Raul Castro.

Questo momento epocale per Cuba coincide con un importante anniversario in calendario a giugno 2015: i 30 anni della Biennale de L'Avana. All'inizio del prossimo anno verranno resi noti i nomi degli artisti invitati e del team internazionale di curatori aggiunti che hanno contribuito ad allargare gli orizzonti della Biennale cubana, coinvolgendo artisti da ogni parte del mondo. Tra questi curatori anche un italiano, Giacomo Zaza, unico rappresentante del nostro Paese, che sta curando alla Galleria Bianconi un progetto espositivo in più capitoli intitolato "Cuban Contemporary Perspectives". La prima tappa, con gli artisti cubani Eduardo Ponjuan, Lázaro Saavedra e Tonel, è in corso a Milano fino al 18 gennaio 2015.
 
Arrivano comunicazioni ufficiali anche per il Padiglione Cuba alla prossima Biennale di Venezia: i curatori saranno il cubano Jorge Fernandez Torres, già Direttore della Biennale de L'Avana, affiancato sempre dall'italiano Giacomo Zaza, che insieme continuano così il fruttuoso dialogo internazionale che il padiglione aveva intrapreso già dalla scorsa edizione, in vista di una futura apertura che finalmente è in atto.



Galleria Bianconi
Via Lecco 20, 40125 Milano
Tel. +39 02 22228336
info@galleriabianconi.com
www.galleriabianconi.com

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mercoledì 17 dicembre 2014

LATO presenta: RAFFAELE DI VAIA | vicolo cieco | sabato 20.12.2014


martedì 16 dicembre 2014

Fondazione Nicola Trussardi | Comune di Milano: La Grande Madre, curated by Massimiliano Gioni, Palazzo Reale, Milan - August 25-November 15, 2015


Comune di Milano | Cultura e Fondazione Nicola Trussardi
sono lieti di annunciare 

La Grande Madre
a cura di Massimiliano Gioni
Una mostra promossa da Comune di Milano | Cultura,  ideata e prodotta da
Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale per Expo in città 2015
Palazzo Reale, Milano
25 agosto - 15 novembre 2015 
Comune di Milano | Cultura e Fondazione Nicola Trussardi sono lieti di annunciare La Grande Madre, una mostra promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale per Expo in città 2015, e realizzata con il sostegno di BNL Gruppo BNP Paribas, main sponsor dell'esposizione.

La mostra, che aprirà al pubblico dal 25 agosto al 15 novembre 2015, è il frutto di una collaborazione tra istituzioni pubbliche e private nella condivisione di un progetto che porta la grande arte contemporanea, anche nelle sue dimensioni più attuali e innovatrici, nello spazio espositivo più prestigioso della città, rappresentando l'evento di punta del calendario di Expo in città nel secondo trimestre di Expo Milano 2015.

Attraverso le opere di oltre ottanta artisti internazionali, La Grande Madre analizzerà l'iconografia e la rappresentazione della maternità nell'arte del Novecento, dalle avanguardie fino ai nostri giorni.

Dalle veneri paleolitiche alle 'cattive ragazze' del post-femminismo, passando per la tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di maternità, la storia dell'arte e della cultura hanno spesso posto al proprio centro la figura della madre, simbolo della creatività e metafora della definizione stessa di arte. Archetipo e immagine primordiale, la madre e la sua versione più familiare di "mamma" sono anche stereotipi intimamente legati all'immagine dell'Italia.

La Grande Madre sarà una mostra sul potere della donna: partendo dalla rappresentazione della maternità, l'esposizione passerà in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri.

"Il palinsesto di Expo in città si arricchisce ancora grazie a una mostra prestigiosa, ospitata in una delle sedi espositive più visitate d'Italia, Palazzo Reale, che chiude il cerchio di una proposta completa sull'arte, le sue stagioni e i suoi linguaggi grazie allo sguardo acuto e spiazzante di Massimiliano Gioni, Direttore artistico della Fondazione Nicola Trussardi – ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Una proposta che non solo offrirà al pubblico la possibilità di compiere un viaggio straordinario nella storia dell'arte e della cultura italiana e internazionale, ma sarà anche un'occasione speciale di approfondimento sulla figura della madre, che più di tutte incarna l'idea della nutrizione, tema centrale di Expo 2015. Un risultato reso possibile grazie alla Fondazione Nicola Trussardi nel quadro di un ampio dialogo tra pubblico e privato, stretti in un'alleanza per la diffusione dell'arte e della cultura".

Con un allestimento che si estenderà su una superficie di circa 2.000 metri quadrati al piano nobile di Palazzo Reale, La Grande Madre porterà l'arte contemporanea al centro del programma di Expo in città, collegando la storia dell'arte alle questioni più urgenti del nostro tempo. Proseguendo la ricerca della Fondazione Nicola Trussardi, impegnata ormai da più di dieci anni nella produzione e promozione dell'arte contemporanea, La Grande Madre mescolerà il contemporaneo con la storia: in questa mostra tematica verranno accostate opere di oggi e capolavori storici, gemme sconosciute e artefatti provenienti dal mondo del cinema e della letteratura, evocando un ricco tessuto di associazioni, ricordi e immagini.

"Per dodici anni la Fondazione Nicola Trussardi ha lavorato portando il meglio dell'arte contemporanea nei luoghi più belli di Milano, valorizzandoli e aprendoli al pubblico ha dichiarato la Presidente Beatrice Trussardi. Il percorso fin qui intrapreso ha fatto della Fondazione Nicola Trussardi una delle istituzioni più rispettate nel mondo dell'arte internazionale. In occasione di Expo siamo lieti di avviare questa nuova collaborazione con il Comune di Milano e con uno dei suoi luoghi simbolo, Palazzo Reale, ribadendo il nostro impegno a mantenere vivo il dibattito sull'arte e sulla cultura contemporanea."

Milano, 16 dicembre 2014


lunedì 15 dicembre 2014

Mostra personale Mario Vespasiani: le bandiere, opere su seta.


Mario Vespasiani
Mara as Muse

Storie di viaggiatori, territori e bandiere

Opere su seta


Immaginate delle carte geografiche di paesi sconosciuti, presunti strumenti di orientamento e paesaggi dipinti su velluto. Otterrete un libro chiamato Moto Perpetuo, un volume dall'aspetto di un diario e dal senso di un atlante in cui le testimonianze scritte si alternano agli appunti visivi e ai riferimenti terrestri.
Pensate ora ad un viaggiatore dello spirito, uno che decide di seguire per davvero le rotte riportate tra pagine, tracciate dal cuore e dalla fantasia, portando con sé strani bagagli, dalle forme geometriche e dai richiami naturali, anomali negli abbinamenti di colori, come fossero gli unici elementi in cui conservare ricordi e validi a comunicare la propria identità, al posto delle parole.
Provate a considerare questi territori attraversati, ognuno con la propria storia, con la propria bandiera non più composta da rigidi schemi e poche linee, bensì da macchie vivaci e perimetri imponderabili.
Questa è la nuova mostra di Mario Vespasiani intitolata Mara as Muse, Storie di viaggiatori, territori e bandiere, che si presenta in perfetta successione semantica con le precedenti e che, come vuole la consuetudine, si svela in anteprima nel suo studio marchigiano. Una mostra che parte da lontano, dalla cartografia, come dal movimento che da sempre spinge l'uomo a varcare un confine dopo l'altro, ma anche dal materiale trattato, il quale cangiante nella sua assenza di peso risulta prezioso quanto delicato.
Vespasiani, sperimentatore continuo di tecniche e materiali questa volta presenta dei lavori su purissima seta, per dare vita ad opere che, come bandiere al vento comunicano colori che danno vita a luoghi inesplorati, nei quali si perdono i confini politici rispetto alle morbide superfici, come colte da una veduta aerea.
Le opere sono dunque espressione di un equilibrio, cromatico e simbolico, da vagliare ad ogni istante, in cui l'uomo è parte della natura al punto da confondersi in essa, nel vortice della composizione. Il confine con l'altro, l'inizio di un nuovo spazio è per Vespasiani indice di una diversità che, se da un lato deve mantenersi tale, dall'altro serve a unire e non a dividere.
La mostra di arazzi su seta è dunque un ulteriore tassello in cui l'autore ci presenta il proprio mondo, concreto e immaginario, fatto di mappe geografiche e disponibilità all'accoglienza, bagagli e contatto umano, bandiere e un sentimento di speranza.



Inaugurazione: domenica 21 dicembre 2014, alle ore 17,00

Studio Vespasiani - One Lab
Corso Vittorio Emanuele II, 32- 34
63065 Ripatransone AP


Catalogo: disponibile il volume 2013, Mara as Muse, storie di viaggiatori scenari e bagagli
ed il nuovo libro fotografico Mara as Muse edito da Artificio.


durata: dal 21 dicembre al 18 gennaio 2015


Mara as Muse - Facebook Fan Page: 



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Redazione del CorrieredelWeb.it


Sendai City di Marco Bolognesi a Bologna

   
SENDAI CITY
Alla fine del futuro

Secondo Capitolo

di Marco Bolognesi
a cura di Valerio Dehò





17 gennaio – 15 febbraio 2015

ABC

Bologna, Via Alessandrini 11



ABC apre la nuova stagione culturale 2015 con il secondo capitolo dell'esclusiva internazionale di SENDAI CITY. Alla fine del futuro, ultimo progetto di Marco Bolognesi, allestito per il pubblico dal 17 gennaio al 15 febbraio 2015.

La mostra, fortemente voluta da ABC, è un progetto multi articolato a cura di Valerio Dehò, che animerà il calendario dell'art week bolognese con una serie di eventi collaterali che trasporteranno l'universo postmoderno e cyberpunk dell'artista emiliano, da quindici anni attivo tra Londra e l'Italia, in diversi punti nevralgici della città.

Negli ampi spazi della nuova sede, ABC continua così una programmazione degna di una vera e propria fucina culturale, consolidando il percorso iniziato nel 2013 che si muove dall'arte contemporanea al cinema e alla musica, dalla moda alla letteratura. Durante i giorni della mostra i visitatori entreranno fisicamente in SENDAI CITY, città-mondo cyberpunk, exploit di una ricerca decennale di Bolognesi, che nell'oggettivazione di questa visione distopica vuole interrogare lo spettatore e rilanciare un'ipotesi di orizzonte per l'umanità e per quello che ne rimarrà: se, come diceva il motto cyberpunk, "il futuro è già cominciato", se è già qui, "cosa ci resta da immaginare per il futuro? Di quale futuro stiamo parlando?".

Il pubblico entrerà nelle ambientazioni, e incontrerà i personaggi della vita a Sendai in un complesso e interattivo percorso espositivo che va dalla fotografia, al video, dal disegno al collage, dalla performance alla realtà aumentata. Punto centrale della macroinstallazione sarà il grande plastico della città, un'istallazione di 3mx3m costruita utilizzando oggetti di uso comune, materiale di recupero e giocattoli.
Qui reale e virtuale si mescolano e si intersecano grazie all'utilizzo della realtà aumentata, costruendo un doppio piano di immagini: il primo percepibile a occhio nudo, il secondo grazie all'utilizzo di tablet. Due livelli di realtà e percezione che ritroveremo in tutto il racconto del Bomar Universe.

Lungo il percorso si incontrano una nave spaziale – la Skeleton Arcadia, costruita con 300 giocattoli – al cui interno troviamo le immagini panoramiche di Sendai City vista dall'alto, accompagnate dalle musiche di Emanuele De Raymondi, un'installazione di Meccano che proietterà il secondo capitolo del film Blue Unnatural, sculture realizzate con la tecnica del collage e un'estesa e suggestiva serie di disegni a pastelli colorati. Chi governa questo universo? Una serie di fotografie di grandi dimensioni ritraggono i personaggi della Sendai Corporation,  esercito, guardiane della city, spie e sacerdotesse; una panoramica tutta al femminile, tra i livelli della piramide di comando della multinazionale Sendai che presenta le tribù e i corpi d'armata che la costituiscono.

Tra gli appuntamenti collaterali alla mostra spiccano il party People of Sendai City, che nella serata di venerdì 23 gennaio scalderà il weekend dell'arte contemporanea con una festa a tema all'insegna del blu, colore dominante e, venerdì 6 febbraio, l'anteprima nazionale, presso la Cineteca di Bologna, dei primi due capitoli di Blue Unnatural, introdotta per l'occasione dall'autore, regista e giornalista Carlo Lucarelli.

Blue Unnatural, insieme di tre capitoli, è il racconto in cui si ritrovano i personaggi di questa produzione: donne, mutanti, robot, e cyborg; ma il vero cuore dell'opera rimane la città, con il suo aspetto fantascientifico e cyberpunk, la sua forma architettonica modulare e la struttura a rete, dove la mescolanza di razze, linguaggi e tipologie di esseri raccontano il potere della tecnologia e dell'informazione, la globalizzazione e il passaggio dalla nozione di post-umano a quella di post-mutante. Per la realizzazione di Blue Unnatural Bolognesi ha tratto ispirazione anche dal maestro di genere Antonio Margheriti.

Quindici anni di ricerca artistica che hanno rappresentato il viaggio di Bolognesi verso Sendai City saranno inoltre oggetto di approfondimento in uno speciale di SKY Arte.

Accompagnerà la mostra un volume NFC edizioni con intervista di Valerio Dehò a Marco Bolognesi e interventi di Massimo Sgroi, Roberto Terrosi, Pierluigi Molteni e Nicola Dusi.


Classe 1974, Marco Bolognesi nasce a Bologna, dove fin da ragazzo entra in contatto con personaggi del mondo dell'arte come Elvio Mainardi, Alberto Sughi, Guido Crepax e Roberto Roversi. Bolognesi si dedica al disegno, poi al cinema, realizzando opere video per la RAI che presenterà al Giffoni Film festival e alla Biennale di Venezia nel 1994 e nel 1996. Il 2002 è l'anno del cambiamento, si trasferisce a Londra, realizza la sua prima personale, Woodland (2005), alla Cyntia Corbett Gallery. E' un periodo intenso quello di Londra, in cui Bolognesi si ritrova a lavorare ai 3 Mills Studio. Lavora con il collage, il disegno, la fotografia di moda, ma capisce che dove diventare "il migliore in qualche segmento". Nel 2003 conosce Carlo Lucarelli, al quale dice "ho un mondo da proporti". Nel 2009 Einaudi pubblica Protocollo, capitoli di un universo a cui Bolognesi inizia a pensare, e su cui Lucarelli scrive un racconto, un mondo cyber-punk in cui "vedi una realtà che non c'è", una visione che nasce da elementi autobiografici "essendo monocolo vedo in modo diverso dal tuo". Nel 2011 partecipa alla collettiva londinese What made us famous a fianco di artisti quali Damien Hirst, Helmut Newton, Sarah Lucas. Nel maggio 2012 il Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia presenta il suo ultimo lavoro Humanescape, in cui si avvale della collaborazione di artisti internazionali come Bruce Sterling e Jasmina Tešanovic. La sua ultima mostra è L'Orlando Furioso: Incantamenti, passioni e follie a cura di Sandro Parmiggiani, presso Palazzo Magnani, a Reggio Emilia.


informazioni utili

Titolo Mostra: SENDAI CITY. Alla fine del futuro – Secondo Capitolo di Marco Bolognesi

A cura di: Valerio Dehò

Conferenza stampa e preview: Venerdì 16 gennaio, ore 11.00

Data inaugurazione: Sabato 17 gennaio 2015, ore 18.00

Sede espositiva: ABC, Via Alessandrini 11 – Bologna

Periodo di apertura al pubblico: 17 gennaio  / 15 febbraio 2015

Orario di apertura: dal martedì al sabato - dalle 17.30 alle 19.30 / Domenica e lunedì chiuso

Ingresso: gratuito

Contatti per il pubblico:
abc.bo@libero.it  Tel: 320 918 83 04

Link utili


Promotore: ABC


Catalogo: a cura di NFC edizioni con intervista di Valerio Dehò a Marco Bolognesi e interventi di Massimo Sgroi, Roberto Terrosi, Pierluigi Molteni e Nicola Dusi.
49 €

domenica 14 dicembre 2014

Mostra A-tra-verso alla Galleria della Biblioteca Provinciale. Lecce, 19 dicembre


Axa Cultura e Salentoweb.tv


presentano


venerdì 19 dicembre alle ore 18,00


la mostra d'arte


A-TRA-VERSO

di Roberto Bergamo

a cura di Monica Taveri


Introduzione critica di Glauco Lendaro Camiless

intervengono

Claudio Martino e Ambra Biscuso

con la partecipazione di Claudio Delli Santi (Direttore Accademia Belle Arti di Lecce)



Galleria della Biblioteca Provinciale (ex Convitto Palmieri)

P. tta Carducci – Lecce


Roberto Bergamo con la sua rassegna A-TRA-VERSO ci introduce in un mondo fatto di forma e sostanza, quello del Libro d'artista, dove le parole diventano veicoli di fantasia e le immagini spunti di riflessioni atemporali, dove la percezione, passando attraverso tutti e cinque i sensi, viene stimolata attraverso l'infinita tipologia dei materiali utilizzati tradotti in inesauribile varietà di struttura in Libro Unique. Un'opera d'arte che ha come punto focale la possibilità e la necessità di essere toccata, rompendo così quel divieto che è invece regola fondamentale nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo. Bergamo ripete spesso "si dice che il libro del futuro è internet ma si tratta di due fenomeni ben diversi. Anzitutto chi ha conosciuto il fascino della carta, il suo odore e la sua matericità, tornerà sempre a desiderarla, sempre più spesso andrà in crisi di astinenza. E quando le case editrici cesseranno di stampare libri, li cercheremo di contrabbando, semineremo semi-libri in cortile e sulle terrazze, li faremo in casa secondo antiche ricette, alleveremo libri ruspanti, libri clonati con o senza autorizzazione ministeriale. (…)". L'artista Roberto Bergamo difende da sempre la sua fascinazione per i libri che come lui stesso afferma "forse prima ancora di imparare a leggere, erano scrigni di tesori, catene d'oro che (da stella a stella, direbbe Rimbaud) legavano insieme mille universi. Mille universi più uno. Il mio."



Associazione Socio Artistico Culturale "Le Ali di Pandora"

Sede op.: Centro Polifunzionale V.le G. Paolo II ang. Via Pistoia, 9 – Lecce

tel. 339.5607242 – 347.0851926

e-mail: lealidipandora@libero.it- www.lealidipandora.com

blog.libero.it/lealidipandora - fb: leali.dipandora


sabato 13 dicembre 2014

'CASUALI DEVOZIONI'. Templum Pacis al Terminillo. Domenica 21 dicembre 2014

CASUALI DEVOZIONI

Progetto d'arte contemporanea 
per il Templum Pacis al Terminillo

Vernissage 
domenica 21 dicembre 2014
ore 15.30

Proseguendo idealmente 'Un senso di utile ordine', il progetto internazionale realizzato a Rivodutri lo scorso anno e nato dalla volontà di valorizzare il territorio attraverso l'arte contemporanea, il Templum Pacis  al Terminillo inaugura domenica 21 dicembre 2014, dalle ore 15.30, la mostra 'Casuali devozioni', a cura di Luca Arnaudo, Manuela Marinelli e Barbara Pavan, con il patrocinio del Comune di Rieti e del Comune di Rivodutri.

'Il titolo della mostra riprende il verso di una poesia di Marco Caporali: 'Noi, casuali devozioni, / segregate nel chiasso della vita, / senza comunione con gli uomini, / armiamo il nostro pensiero / contro le lusinghe dell'orecchio.

Il poeta si è a sua volta richiamato a un'espressione di Søren Kierkegaard, casuali devozioni appunto (cfr. M. Caporali, Il silenzio venatorio, Empiria, Roma 2001). Si confida che il gioco di specchi letterari qui evocato aiuti a riflettere di un'arte raccolta in un luogo che alla devozione religiosa è invece votato. 

Le quattro artiste coinvolte nel progetto - Susanna Cati, Siri Kollandsrud, Daniela Quadraccia e Roberta Ubaldi - risultano allo stesso molto affini, poiché tutte lavorano da tempo, con costanza, alla definizione di una misura artistica genuinamente spirituale, offerta all'osservatore con esiti estetici spesso intimisti: tratto comune delle rispettive produzioni, viene da considerare, è in effetti un suggestivo raccoglimento. 

Pur nella diversità dei mezzi espressivi, anzi proprio in ragione di tale multiverso espositivo, si può dunque tentare un percorso al termine del quale, si confida, il chiasso della vita annotato dal poeta si sia fatto meno serrato, e il sentire purificato.' (Luca Arnaudo)

La mostra è ospitata presso le Sale espositive del Templum Pacis, in un percorso che include anche una sezione dedicata al progetto 'Un senso di utile ordine' con opere in mostra dei quattro artisti coinvolti – Nito Contreras, Ono Emiliani, Mathew McWilliams e Yukoh Tsukamoto – fino al 10 gennaio 2015. Ingresso libero. Catalogo in mostra.


Scheda tecnica:
Titolo:                         Casuali devozioni
                                   Progetto d'arte contemporanea per il Templum Pacis al Terminillo
                                   da una poesia di Marco Caporali
A cura di:                    Luca Arnaudo, Manuela Marinelli e Barbara Pavan
Artisti:                                   Susanna Cati, Siri Kollandsrud, Daniela Quadraccia e Roberta Ubaldi;
                                               per la sezione 'Un senso di utile ordine': Nito Contreras, Ono Emiliani, Mathew McWilliams e Yukoh Tsukamoto.
Inaugurazione:            domenica 21 dicembre 2014 ore 15.30
Date:                                     21 dicembre 2014 – 10 gennaio 2015
Sede:                                     Sale espositive Tempio Votivo Nazionale di San Francesco al Terminillo
Pian de' Valli - Rieti
Orari:                                     prefestivi e festivi ore 10-12 e 16-18; feriali 16–18
Patrocini:                              Comune di Rieti e Comune di Rivodutri
Ingresso libero. Catalogo in mostra.
Informazioni:                      tel. 0746.261191 oppure mob.320.4571689;
fb Studio7 Arte Contemporanea; fb Un senso di utile ordine

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