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lunedì 15 settembre 2014
Davide Foschi a Trento con “La Pietà”. L’opera del mistero in un evento unico
ni Haut ni Bas | Chiara Bettazzi, Marie Cousin, Lek M. Gjeloshi, Rachel Morellet, Ibrahim Nasrallah e Bärbel Reinhard | giovedì 18 settembre 2014
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ni Haut ni Bas
Chiara Bettazzi, Marie Cousin, Lek M. Gjeloshi, Rachel Morellet, Ibrahim Nasrallah e Bärbel Reinhard
inaugurazione giovedì 18 settembre 2014 | ore 19 | a cura di Alessandro Gallicchio
LATO | piazza San Marco 13 Prato MOO | via San Giorgio 9/A Prato
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Il progetto espositivo, che coinvolge sei artisti internazionali che operano a Parigi e in Toscana, propone una riflessione su concetti quali Antropomorfismo e Informe. L'intento è quello di provare a leggere l'opera d'arte come documento che si svincoli da ogni processo di canonizzazione per esaltare una ricerca libera da precetti. Le molteplici posizioni presentate, che si definiscono come potenziali prospettive di rappresentazione, si situano all'interno del dibattito che vede confrontarsi l'attitudine alla modellazione umana della realtà (antropomorfismo) e l'esaltazione del carattere informe di quest'ultima (informe). A partire dalle teorie del Surrealismo dissidente di Georges Bataille, fino ad arrivare alle più recenti posizioni storico-artistiche di Georges Didi-Huberman, è nato un lavoro di ricerca che ha permesso di allestire opere scultoree, fotografiche e installative che fanno perno sull'oscillazione di tali concetti e sulla loro continua ridefinizione. Una sala della mostra, vero e proprio "laboratorio riflessivo", ospita i materiali dell'analisi teorica e si inserisce all'interno di un percorso espositivo che viene inteso come circolare, privo di un inizio e di una fine. Per questo sono stati uniti, in un unico evento, gli spazi espositivi LATO e MOO, nonché lo spazio fisico che le separa: la città di Prato. L'esposizione diviene così percorso da esperire sia nel suo insieme che frammentariamente, sia in un unico momento che in tempi diversi. La città viene "messa in mostra" e contribuisce, grazie anche all'esperienza di ogni singolo visitatore, ad alimentare la riflessione critica proposta dal progetto espositivo.
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orari mostra: dal lunedì al venerdì 10.00_13.00 | 15.00_19.00 ingresso gratuito
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sabato 13 settembre 2014
Domenico Mangano - Avantieri / The day before yesterday - A cura di Stefania Galegati Shines
2011, SOCIAL IDENTITY, Italian Video Art Today, between Ethic and Esthetic, Crane Arts, Philadelphia USA; 2010, OTHERS, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania; YOU-WE + ABLO video dalla collezione Sandretto Re Rebaudengo, Rotonda di Via Besana, Milano, Italy; LANGUAGES AND EXPERIMENTATIONS, Young artist in a contempory collection, Mart Rovereto; 2009, TWINKLE TWIDDLE, Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, Roma; 2ND ATHENS BIENNALE 2009
, HEAVEN, Greece; PASSAGGI IN SICILIA: La Collezione di Riso e oltre, RISO Museo d'Arte Comtemporanea di Palermo; ITALICS: Italian Art Between Tradiction and Revolution, 1968- 2008, Museum of Contemporary Art of Chicago and Palazzo Grassi Venice.
2008, REVOLVING BOUNDARIES: Artist-in-residence-program GALLERIA AIKE DELLARCO Shanghai, China; OVER THE BLURRING SHINE, Museo Endrik C. Andersen, Roma; WORLDS ON VIDEO - INTERNATIONAL VIDEO ART, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina; VIDEOCRACY, Video Exhibition, site-specific and performance projects,Tina B. Prague; 2007, ISCP: INTERNATIONAL STUDIO & CURATORIAL PROGRAM; HAPPY ENDING, Magazzino, Roma;
2006, ART UNLIMITED VIDEO SECTION, Art | 37 | Basel; 2005, XIV QUADRIENNALE, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma; 2004, PAESAGGIO ITALIANO, VIDEOZONE 2: The Second International Video Art Biennial in Israel, Tel Aviv; 2003
- TORINO FILM FESTIVAL. Sezione Falsi Raccordi. Torino; BIENNALE DI PRAGA, Veletrzni Palac; FAME, LEGGI IN INGLESE READ IN ITALIAN, Premio FURLA per l'arte, IV Edizione, Venezia, Fondazione Querini Stampalia; 2002, EXIT: Nuove geografie della creatività italiana, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; 2001, LA FOLIE DE LA VILLA MEDICIS: Villa Medici Accademia di Francia, Roma; ATELIERS D'ARTISTES, Marseille, France.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
giovedì 11 settembre 2014
FACE OFF ritratti di donne | dal 13 09 | L'ARIETE artecontemporanea
Mostra "Luciano Bonetti | The black cat"
mercoledì 10 settembre 2014
Tiferno Comics 2014
La scultura lignea nel Patriarcato di Aquileia in mostra a Cividale
Ultimo mese per ammirare le 30 opere inedite risalenti al XII e al XIII secolo
CIVIDALE DEL FRIULI
Ultimo mese di apertura per la mostra "Il Crocifisso di Cividale e la scultura lignea nel Patriarcato di Aquileia al tempo di Pellegrino II (secoli XII-XIII)", ospitata nel Museo nazionale di palazzo de Nordis, a Cividale del Friuli (Udine) fino al 12 ottobre.
Un evento promosso dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l'Arcidiocesi di Udine, che è già stato visitato da migliaia di persone.
A Cividale si possono ammirare trenta opere, alcune delle quali mai esposte al pubblico, che consentono di scoprire gli esempi più significativi di sculture lignee prodotte tra il XII e il XIII secolo nell'area altoadriatica.
PERCHE' ANDARE
A Cividale sono esposte opere rarissime (molte delle quali monumentali), provenienti da Friuli Venezia Giulia, Carniola slovena, Istria, Veneto, Alto Adige, Tirolo, Carinzia, Stiria e Baviera. Un'occasione davvero unica che permetterà di ammirare, riunite in un'unica sede espositiva, la quasi totalità delle sculture lignee superstiti del contesto patriarcale dall'inizio del XII secolo, dimostrazione del forte legame esistente tra la Chiesa aquileiese e il mondo germanico.
Un'esposizione che unisce quattro nazioni (Italia, Austria, Slovenia e Croazia) sotto il segno dell'antico Patriarcato di Aquileia sotto il simbolo centrale del cristianesimo.
IL SIMBOLO DELLA MOSTRA
Simbolo dell'esposizione (curata dal Soprintendente Luca Caburlotto e dallo storico dell'arte medievale Luca Mor) è il maestoso Crocifisso ligneo tardo-romanico del Duomo cividalese, restaurato dalla Soprintendenza tra il 2005 e il 2012: un capolavoro prototipo per altri esemplari diffusi nelle chiese del Patriarcato aquileiese fino al pieno Duecento.
DA NON PERDERE
Quattro le sezioni della mostra: la prima dedicata agli esempi di opere lignee e modelli tipologici del mondo germanico, in particolare provenienti dal Reno al Tirolo e dall'ambito svevo alla Stiria. Le due sezioni successive presentano il panorama della scultura lignea nei territori del Patriarcato di Aquileia partendo dal modello del Crocifisso di Cividale fino ad accostare opere di cultura e provenienza extraterritoriale.
La quarta sezione ruota attorno all'eccezionale Antependio in argento dorato, datato 1204 e commissionato dal patriarca Pellegrino II per il Duomo di Cividale, e ad altri preziosissimi esempi di croci astili e arte suntuaria del contesto altoadriatico, tra cui coprievangeliari con valve eburnee di provenienza bizantina rifiniti con lamine d'argento e gemme.
«La mostra – spiega il curatore Luca Mor – si prefigge di riunire i maggiori esempi di scultura lignea tra XII e XIII secolo nel contesto altoadriatico. Si tratta essenzialmente di crocifissi, spesso di grandi dimensioni, talvolta mai esposti o ammirati da vicino, che concorreranno sensibilmente a chiarire gli accenti internazionali dei modelli individuati e delle soluzioni figurative prevalenti. Di qui la necessità di coinvolgere anche opere significative degli ambiti limitrofi – aggiunge – storicamente oggetto di scambio o ascendenza culturale con quello patriarcale, muovendo quindi dalle odierne suddivisioni di Friuli Venezia Giulia, Carniola slovena, Istria, Veneto, Alto Adige, Tirolo, Stiria, Carinzia, fino a raggiungere in Baviera quelli che furono i territori dell'impero. Il tutto vuole confermare la natura cosmopolita e strategica del Patriarcato».
La mostra è stata resa possibile grazie al contributo e al supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, dell'Azienda Speciale "Villa Manin", dell'Agenzia Turismo Fvg, della Provincia di Udine, del Comune di Cividale del Friuli, della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, della Banca Popolare di Cividale e della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Cividale del Friuli.
"Il Crocifisso di Cividale e la scultura lignea nel Patriarcato di Aquileia al tempo di Pellegrino II (secoli XII-XIII)".
Museo Nazionale di Palazzo de Nordis, Piazza Duomo 5
Cividale del Friuli
Orari della mostra: da mercoledì a domenica dalle ore 11 alle ore 19.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
museodeNordis.Cividale@beniculturali.it
0432731540
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