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mercoledì 23 aprile 2014

GRANDE MOSTRA > Terry O'Neill. POP ICONS > dal 18 aprile, Fondazione Roma Museo, Palazzo Cipolla, Roma




I Rolling Stones in Hanover Square, The Rolling Stones in Hanover Square, Londra / London, 1964, 54,9 x 73 cm, © Terry O'Neill
Sean Connery sul set di Una cascata di diamanti, Sean Connery on the set of Diamonds Are Forever, Las Vegas, 1971, 73 x 73,1 cm, © Terry O'Neill
Elton John e il suo jet privato per il tour del 1974 allʼaeroporto di Los Angeles, Elton John and his 1974 tour private jet at Los Angeles airport, Los Angeles, 1974, 58 x 78 cm, © Terry O'Neill
Robert Mitchum, Olanda / The Netherlands, 1986, 55 x 73,1 cm, © Terry O'Neill

  TERRY O'NEILL
POP ICONS

fino al 28 settembre 2014 > Fondazione Roma Museo, Palazzo Cipolla, Roma


Il Museo Fondazione Roma, Palazzo Cipolla, dal 18 aprile al 28 settembre 2014, ospita le opere del grande fotografo Terry O'Neill con una retrospettiva intitolata "Terry O'Neill. Pop Icons".
Una carrellata di ritratti che raccontano attraverso i volti dei miti del cinema, della musica, della moda, della politica e dello sport, la carriera artistica del fotografo britannico.

La mostra promossa dalla Fondazione Roma, prodotta e organizzata da Arthemisia Group e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, offre un'ulteriore testimonianza di come il culto della celebrità, leitmotiv degli anni '60 - '70, abbia notevolmente influenzato il lavoro degli artisti dell'epoca.

Inaspettatamente il lavoro di O'Neill può essere accostato a quello di Andy Warhol ossessionato per le immagini e la notorietà, le cui opere sono esposte contemporaneamente a quelle del fotografo.

L'artista americano padre della Pop Art fin dall'infanzia colleziona autografi di star, presagendo il dilagare della mania dell'immagine.
Nel suo studio, la famosa Factory, Warhol raccoglie intorno a sé un gran numero di artisti, scrittori, musicisti e figure underground e i ritratti scattati con la sua polaroid costituiscono la base dei suoi iconici dipinti fotografici.

Curata da Cristina Carillo de Albornoz, la retrospettiva dedicata a Terry O'Neill, contiene alcuni dei suoi lavori più celebri, 47 ritratti che documentano i momenti più intimi e naturali delle icone del pop degli ultimi 40 anni.
"Ho avuto fortuna. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto: la Londra degli anni 60.  Avevi l'impressione che ogni giorno succedesse qualcosa di rivoluzionario" racconta Terry O'Neill.

Nato a Londra nel 1938 può essere definito uno dei fotografi più celebri del nostro tempo che ha saputo cogliere, con straordinaria abilità, immagini autentiche e spontanee di molte delle leggende del Novecento; personaggi che hanno segnato la storia diventando delle vere e proprie icone. Politici, cantanti e attori con lui trovano la chiave perfetta per esprimere al meglio la loro personalità.
Collabora con riviste importanti come Rolling Stone e Vogue, e con altri celebri colleghi, tra cui David Bailey, Terence Donovan e Brian Duffy.

Tutti autori di quelle fotografie che hanno immortalato la "Swinging London" di quegli anni. I suoi archivi, recentemente riordinati, rivelano la sua visione poetica della bellezza e del mito degli anni '60 e '70.
I suoi scatti più belli sono spesso rubati dietro le quinte di set cinematografici e concerti, momenti informali nei quali i soggetti potevano sentirsi liberi di essere se stessi.

O'Neill entra letteralmente a far parte delle loro vite, trascorrendo con loro intere giornate in piena sintonia con il clima rilassato e disinvolto dell'epoca.
La sua grande abilità nel gestire le pubbliche relazioni in rapporto allo star system insieme alla capacità di essere per i suoi soggetti un osservatore discreto, gli ha permesso di illustrare il successo dalla A alla Z. L'uso della più leggera e maneggevole 35mm, una novità assoluta per l'epoca, lo ha aiutato a rendere il suo stile naturale e inconfondibile.

Terry O'Neill, il cui sogno era diventare un batterista jazz, ha cominciato la sua carriera nel dipartimento di fotografia della British Airways nell'aeroporto di Heathrow di Londra, dove fotografava i viaggiatori che arrivavano nel paese.
Nel 1959 inizia a lavorare per il periodico Daily Sketch. Nel 1963, per lo stesso periodico, scatta la prima fotografia dei Beatles, negli studi di Abbey Road in occasione dell'uscita del loro primo album Please Please me, per la prima volta un gruppo musicale appare sulla copertina di un periodico britannico. A questa foto ne seguono molte altre, dai Rolling Stones, a David Bowie ed Elton John. Nello stesso periodo ritrae le grandi icone della moda da Twiggy a Jerry Hall. A 26 anni decide di andare a Hollywood. I suoi amici, Micheal Caine e Richard Burton, gli aprono le porte del mondo del cinema, permettendogli così di immortalare star del calibro di Clint Eastwood, Paul Newmann, Sean Connerry e Robert Redford.

Vivendo tra i miti dello spettacolo e avendo con loro un rapporto di grande vicinanza e complicità, nei suoi cinquant'anni di carriera O'Neill realizza alcuni dei ritratti più autentici, da Frank Sinatra (fotografato nell'arco di trent'anni) a Elvis Presley, da Elton John a Bono Vox, da Elizabeth Taylor a Audrey Hepburn, da Brigitte Bardot a Ava Gadner fino a Marlene Dietrich.
Terry O'Neill e Warhol hanno ritratto entrambi, in maniera stupefacente, gli stessi personaggi leggendari come Elvis Presley ed Elizabeth Taylor, per citarne solo alcuni.
Tutti e due hanno cercato di cogliere ed esaltare l'essenza di ciascuno dei loro soggetti esprimendone la grandiosità e consacrandoli a icone senza tempo.

Mostra "Commedia" di M. Broussard - Galleria Tornabuoni Firenze, 15 maggio - 8 giugno 2014

La "Commedia" di Matthew Broussard in mostra alla Galleria Tornabuoni di Firenze.
15 maggio - 8 giugno 2014

Dal titolo appropriato per una mostra nel luogo di nascita di Dante - maestro narratore della commedia umana in tutta la sua sottigliezza - "Commedia", da giovedì 15 maggio a domenica 8 giugno 2014 alla Galleria Tornabuoni di Firenze, propone dipinti nati da una serie di accurate osservazioni del reale da parte dell'artista Matthew Broussard espresse tramite narrazioni ambigue. Suggerite da titoli polisemici, a incoraggiare più letture, queste narrazioni giocano sulla tensione tra ambivalenza e chiarezza permettendo allo spettatore molteplici punti di entrata e di uscita.

Le immagini - spesso esplorate e reinterpretate in multiple iterazioni - sono frequentemente tratte dal quotidiano, prosaici momenti dipinti in maniera realistica e diretta. L'utilizzo del colore di Broussard è parsimonioso, se non del tutto assente, affidandosi con favore all'effetto calligrafico del chiaroscuro, sia con i caldi riflessi di foglie d'oro, sia con l'uso di un austero smalto bianco applicato sopra un'evocativa, quasi-nera, lastra d'acciaio.

Le raffigurazioni realistiche e prosaiche di "Commedia" non escludono un'interpretazione nel segno del realismo magico di Borges o dell'opera Neue Sachlichkeit di Grosz, Dix e Beckman. Immagini fisse e disgiunte, come impresse da un lampo su superfici appena riflettenti che possono provocare, se l'attenzione è altrove, una 'miracolosa' sovrapposizione fra loro. Una realtà non meno miracolosa, per quanto spiegabile. L'espressione di queste realtà, sia quotidiane sia ultraterrene, è mediata da Matthew Broussard primariamente attraverso l'immagine della figura umana anche se non è assente la carica iconica di oggetti d'uso quotidiano.

MATTHEW BROUSSARD
Matthew Broussard nasce a Lake Charles, Louisiana (Stati Uniti). Cresciuto a Dallas, Texas, ha conseguito il Bachelor of Fine Arts (BFA) in scultura al Maryland Institute College of Art di Baltimora. Dopo aver trascorso diversi anni vagando tra Stati Uniti e Europa, si stabilisce infine in Italia nel 1992. Attualmente vive e lavora in Lombardia, nei pressi del Lago Maggiore, e partecipa regolarmente a mostre nazionali e internazionali. E' rappresentato in Svezia e a Berlino dalle Gallerie De Freo. Parallelamente, l'amore per i materiali lo porta a creare mobili e complementi d'arredo - esposti da Mint Market di Milano - che sono un insieme di artigianato, design e arte.


Galleria Tornabuoni
Presente a Firenze dal 1956, sin dalla sua nascita la Galleria Tornabuoni si propone come spazio d'interesse per opere di arte moderna e contemporanea. Fabio Fornaciai, responsabile della galleria dal 1980, porta avanti con entusiasmo l'impegno di alternare mostre di importanti maestri quali Capogrossi, Braque, Magritte, Marino Marini, De Pisis e Sironi con quelle di artisti emergenti come Matthew Broussard in linea con quanto voluto dal fondatore della galleria Piero Fornaciai.
Galleria Tornabuoni - Borgo San Jacopo 53/r - 50125 Firenze (FI) - Tel/Fax: 055 284720

PER LA PRIMA VOLTA ESPOSTI AL PUBBLICO GLI EX VOTO DEL SANTUARIO DI OSSUCCIO, LA MOSTRA RACCONTA SECOLI DI DEVOZIONE E DI VITA QUOTIDIANA


Milano, 23 aprile 2014 – Inaugurerà il prossimo 8 maggio la mostra "Racconti di terra, d'acqua e di Cielo. Gli ex voto dipinti del Santuario della Beata Vergine del Soccorso di Ossuccio" che presenterà per la prima volta al pubblico un importante corpus di dipinti ex voto donati nel corso dei secoli dai fedeli al Santuario.

La mostra, che presenterà i dipinti recentemente restaurati facenti parte di una più ampia raccolta,  è stata fortemente voluta dalla Comunità dei Frati Minori Cappuccini, custodi del Santuario, e organizzata da CREA  Centro di ricerca per l'educazione attraverso l'arte e la mediazione del patrimonio culturale sul territorio e nei musei dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Ossuccio-Tremezzina e il patrocinio della Diocesi di Como e sarà ospitata negli spazi dell'Antiquarium "Luigi Mario Belloni e Mariuccia Zecchinelli e dell'antistante Chiesa di Santa Maria Maddalena.

I dipinti esposti raccontano per immagini secoli di devozione popolare, di religiosità e di tradizione locale. Storie di fede che tramandano anche preziose espressioni della cultura e dei costumi della zona del Lago, delle attività quotidiane, dei viaggi e delle speranze che i fedeli hanno riposto nel corso dei secoli nella Beata Vergine del Soccorso.

Tra malattie e guarigioni, naufragi e incidenti a cavallo, le piccole storie del popolo, di mercanti e viaggiatori scampati a pericoli naturali, si mescolano con la grande storia, fino a testimoniare i rapporti internazionali (soprattutto nel campo del commercio) che la gente del Lario ha intrattenuto fin dai secoli lontani. Un vero e proprio viaggio nel tempo quello che compiranno i visitatori della mostra, che potranno usufruire anche di un sito web con funzione di catalogazione delle opere e di accessibilità virtuale alla mostra, che rimarrà permanente anche dopo la chiusura, e di accompagnamento a quanti si recheranno in visita alle opere esposte.

L'esposizione temporanea, curata da Cecilia De Carli e Grazia Massone, fa infatti parte di un progetto di valorizzazione che comprende, oltre ai restauri condotti da Martino Mascherpa e allo studio, storico, iconografico e iconologico dei dipinti, la realizzazione di un convegno che si terrà il prossimo 29 aprile all'Università Cattolica del Sacro Cuore in cui verrà presentato lo stato dell'arte generale sul tema degli ex voto e il restauro dei primi 36 ex voto del Santuario.

"Racconti di terra, d'acqua e di Cielo. Gli ex voto dipinti del Santuario della Beata Vergine del Soccorso di Ossuccio"
A cura di Cecilia De Carli e Grazia Massone

Inaugurazione: 8 maggio 2014 ore 18

8 maggio – 20 luglio
Museo Antiquarium e Chiesa di S. Maria Maddalena
Via Somalvico, Ossuccio-Tremezzina (CO)

Mar-giov-ven-sab-dom
Ore 10-15
Ingresso gratuito

Per informazioni:
Antiquarium Isola Comacina Tel. +39 0344 56369

martedì 22 aprile 2014

IN SÆCULA SECLORUM

presentano:

 

IN SÆCULA SECLORUM
Frammenti di arte sacra contemporanea
 
C'è ancora posto nell'arte per i temi che hanno caratterizzato il concetto di Sacro fino ai giorni nostri? Hanno ancora diritto di cittadinanza in un mondo secolarizzato? Hanno ancora qualcosa da comunicare all'uomo moderno? E se si, possono mantenere le stesse forme?

Se lo sono chiesti senza pretendere di trovare risposte certe:

Simeone Biselli, Simone Cireddu, Daniela Manca, Francesca Manca, Tonino Mattu,  Michele Mereu, Alessandra Raggio, GianPaolo Ruzzu, Claudio Spanu, Pietro Tilocca e Collettivo Afrocastilla, Emanuele Gentile.

                                    Sonorizzazione di Rosarium²
L'esperimento artistico  prevede parallelamente all'esposizione delle opere anche una sonorizzazione degli ambienti che permetterà al visitatore di vivere un'esperienza completa dal punto di vista sensoriale;la musica e lo spazio infatti aiuteranno a cogliere ulteriori suggestioni.
L'appuntamento per chi volesse partecipare si terrà sabato 26 e domenica 27 aprile  2014 a partire dalle ore 18.30 presso il Project Space AskosArte in via Trento 16 a Solarussa (OR).
Contatti:
associazione culturale Pecoranera: 366 23 45 475

BiancoNeve di Verena D'Alessandro

comunicato stampa

Mostra personale di
Verena D'Alessandro

BiancoNeve

Galleria d'Arte L'Acquario, via Giulia 178, Roma
Inaugurazione: giovedì 8 maggio 2014 ore 18.00

La Galleria d'Arte l'Acquario presenta dall'8 al 29 maggio le più recenti opere pittoriche di Verena D'Alessandro. Dopo il successo dell'esposizione antologica dell'artista a Palazzo Valentini  a Roma lo scorso anno, viene mostrato al pubblico nello spazio espositivo di via Giulia l'ultimo ciclo di lavori della pittrice: una ventina di dipinti ad olio di grandi e piccole dimensioni, molti dei quali inediti. Sono paesaggi creati unicamente dalla memoria visiva e dall'immaginazione della pittrice: luoghi di invenzione, dunque, in cui domina un'opalizzante luminosità BiancoNeve nelle sue diverse forme e composizioni, sfumature e bilanciamenti, come  peraltro suggerisce il titolo della mostra. 

Dipinti fortemente evocativi che conducono lo spettatore verso atmosfere silenziose ed appartate, caratterizzate dai ritmi lenti e suoni ovattati che fanno da  attraente contrappunto alla velocità e al frastuono in cui siamo solitamente immersi, ma che mettono anche in scena suggestive vedute di una natura forte ed estrema.

Sono opere composte secondo gli stilemi tipici della figurazione dell'artista: spazi immensi, ricorrenti visioni dall'alto, dinamiche fughe verso orizzonti lontani, quiete irreale, atmosfere sospese. Come scrive Leonardo Caboni nell'intervista introduttiva al catalogo, da queste pitture traspare un suggestivo senso di "isolamento senza solitudine": è questo il filo rosso che percorre tutte le opere dell'ultimo ciclo e che caratterizza fortemente la poetica dell'autrice. 

Chiaramente riconoscibile lo stile pittorico di Verena D'Alessandro: una gestualità fluida che con veloci colpi, raschiature, striature e lisciature di spatola riesce a raggiungere un'essenzialità del segno al limite dell'informale. 

Realizzati tutti in tricromia - in bianco e nero con l'aggiunta di una gamma di grigi o di bruni - questi ultimi lavori si collocano efficacemente sul confine tra reale e irreale ed arricchiscono la personale e originale ricerca pittorica sulla ricomposizione visiva del paesaggio che l'artista sta portando avanti da diversi anni.

Info:
BiancoNeve di Verena D'Alessandro
Mostra personale di pittura
Inaugurazione: giovedì 8 maggio ore 18.00/21.00
Dall'8 al 29 maggio 2014

Galleria d'Arte L'Acquario                                                                                   
Via Giulia 178, 00186 Roma; tel 06.64760353
Orario: 11.00/13.00 e 16.30/20.00; festivi e lunedì chiuso
Ingresso gratuito

lunedì 21 aprile 2014

Il Sacro fiume Almone in primavera, nella Valle della Caffarella - Appia Antica, Roma



studiora.eu

Il Sacro fiume Almone in primavera, nella Valle della Caffarella – Appia Antica, Roma

Il  Sacro Almone attende la rinascita

Frame del video "Il sacro Almone attende la rinascita" (3') di Raffaella Losapio. 27.3.2014 (giorno "Lavatio Matris Deum" con Eleonora del Brocco presso Parco della Caffarella).

 dall'11 al 18 maggio 2014

studio.ra - contemporary art
Via Bartolomeo Platina 1/F, 00179 Roma (Italy)
www.studiora.eu
info@studiora.eu +39 349 1597571

Nella suddetta mostra quattro artisti, presenti sul territorio, attualizzano in modo sperimentale, nel presente e futuro, la storia e il mito del fiume sacro Almone.


Galleria Studio.ra
Luogo della mostra: Via Bartolomeo Platina, 1F – 00179 Roma – tel. +39 3491597571
Inaugurazione: Domenica 11 maggio 2014, ore 19
Tempi ed orari: 11-18 maggio dalle 15 alle 19
Cenni storici-archeologici sul fiume Almone dell'Architetto Konstantin M. Brandenburg: via Ferdinando Ughelli 45, alle ore 20.30.
Evento in Facebook: https://www.facebook.com/events/412437188893667/?fref=ts
Seguirà cocktail. Ingresso Libero.

L'arte e la scienza concorrono, ognuna con i propri strumenti, a fare cultura, conoscenza. Possono anche concorrere a risvegliare la sensibilità spesso distratta, assopita, verso importanti problematiche che sembrano, ma non sono, lontane dal loro specifico ambito. Fanno quindi anche opera di denuncia contro la violenza perpetrata contro l'ambiente, la cultura, la storia.

La mostra "Il Sacro fiume Almone in primavera, nella valle della Caffarella" oltre ad ispirarsi alla storia di questo fiume, ai simboli ed ai rituali antichi ad esso legati, vuole anche contribuire, assieme a comitati e associazioni di cittadini, alla sua rinascita, continuando nell'opera di sensibilizzazione verso gli enti responsabili.

Studio.ra, in via Platina 1F, nei pressi del parco della Caffarella, ospita l'evento espositivo. Quattro sono gli artisti partecipanti: Eleonora Del Brocco, Vincenzo Ceccato, Giuseppe Scelfo, Qinggang Xiang.
Ognuno di essi possiede una personale visione artistica e tecnico-espressiva. Le loro opere evidenzieranno gli aspetti storici, mitologici e simbolici legati al Sacro fiume Almone, filtrandoli attraverso una attuale prospettiva storica.
Con la collaborazione e la proiezione del video "Il sacro Almone attende la rinascita" (3') di Raffaella Losapio.

Studio.ra si trova in via Bartolomeo Platina 1F – 00179 Roma – Italy
adiacente al Parco Regionale dell'Appia Antica, fra i due ingressi di Via Macedonia e di Via della Caffarelletta (Via Carlo de Bildt), non lontano dal centro storico, nel Municipio IX, zona di Appio Latino/San Giovanni.
Per arrivare: www.studiora.eu/info/
Orari: 15.30 - 19.30 - sabato: 11 - 19.30.


Breve storia

Nella Valle della Caffarella si specchia la storia di Roma, della città e della cultura, delle genti che l'hanno popolata e del territorio nel quale si sono insediate. Situata a ridosso delle Mura Aureliane e compresa fra due direttrici dell'antichità, la via Latina e la via Appia, la valle fu teatro di miti e leggende forse suggeriti dai morbidi rilievi che ne fanno un confine naturale, certo dalla presenza dell'Almone, piccolo affluente del Tevere, dai romani ritenuto fiume sacro sin dai primordi.


domenica 20 aprile 2014

La Ciociaria nell'arte tra ieri ed oggi - personale di pittura di Agnes Preszler




La Ciociaria nell'arte tra ieri ed oggi

 
 Personale di pittura di Agnes Preszler
Atrio del Palazzo della Provincia di Frosinone, 2-16 maggio


Terzo appuntamento annuale con la pittrice verolana di origine ungherese al Palazzo della Provincia di Frosinone.

Dopo una mostra bipersonale sulle Mura Megalitiche e una personale dedicata ai personaggi famosi della Ciociaria, ora presenta - come negli anni precedenti, in collaborazione con la Fondazione Gianluigi e Stefano Proia, - una visione artistica della gente comune e dei paesaggi del territorio tra ieri ed oggi.

Una parte consiste in copie di quadri dei maestri dell'800, raffiguranti modelli e modelle ciociari, in costume o meno (ci sono anche dei nudi), ma di approvata origine da questa terra. 

Infatti, sono stati moltissimi i ciociari che, posando per i pittori dell'epoca, hanno prestato il loro volto o corpo per opere, certe volte propri capolavori, che ora fanno parte di un'eredità culturale internazionale. 

Basti pensare alla bellissima modella Nanna Risi raffigurata in vari quadri di Leighton (il più conosciuto magari è Pavonia), ad Agostina Segatori, soggetto del dipinto Lettura interrotta di Corot, all'Andromeda di Poynter, (il dipinto originale ora è in esposizione al Chiostro del Bramante a Roma), alla Salomè di Henri Regnault, famoso quadro esposto al Metropolitan Museum of Art di New York, alla Chiaruccia di Hugues Merle, ai vari Bouguereau. 

Merita una menzione particolare il bellissimo dipinto scoperto dalla pittrice al Museo di Belle Arti di Budapest, raffigurante un gruppo di ciociari che passano sotto l'Arco di Tito di Roma, opera di un pittore tedesco oggi poco noto. 
 
Infatti, oltre ai nomi conosciuti, ci sono opere di pittori ora caduti nel dimenticatoio, ma di indiscutibile bravura artistica che ora si possono riscoprire in questa appassionata mostra, corredata da testi che raccontano la storia delle modelle, a cura della scrittrice Fausta Dumano e della pittrice stessa.

L'artista da alcuni anni si dedica alla riproduzione di questi quadri, altrimenti difficilmente raggiungibili al pubblico italiano, raccogliendolii in una collezione che si arricchisce continuamente dalla ricchissima fonte che è l'arte del realismo ottocentesco.

Alcuni dipinti, oltre alla semplice rappresentazione del costume ciociaro, offrono uno spaccato di vita quotidiana. 
In particolare, le bambine che svolgono un'attività ci illustrano una vita che già da piccole le introduceva nel mondo del lavoro. 

Così la pastorella, la bambina che vende uccelli, la musicista da strada che cerca a resistere al freddo dell'inverno (viene in mente la piccola fiammiferaia di Andersen), o la sartina che cuce con dedizione un vestito alla bambola, un gioco che domani magari sarà la sua occupazione.

L'altra parte della mostra consiste in quadri eseguiti in estemporanee (quindi in una giornata) negli ultimi anni, in varie località della Ciociaria, da Fiuggi a Fondi.



Info:

Palazzo della Provincia di Frosinone
piazza Gramsci - Frosinone

tel: 0775/2191

orario continuativo: 7.30-19.30, sabato e domenica chiuso


Agnes Preszler

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