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Ultime news di Mostre ed Esposizioni

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martedì 22 aprile 2014

IN SÆCULA SECLORUM

presentano:

 

IN SÆCULA SECLORUM
Frammenti di arte sacra contemporanea
 
C'è ancora posto nell'arte per i temi che hanno caratterizzato il concetto di Sacro fino ai giorni nostri? Hanno ancora diritto di cittadinanza in un mondo secolarizzato? Hanno ancora qualcosa da comunicare all'uomo moderno? E se si, possono mantenere le stesse forme?

Se lo sono chiesti senza pretendere di trovare risposte certe:

Simeone Biselli, Simone Cireddu, Daniela Manca, Francesca Manca, Tonino Mattu,  Michele Mereu, Alessandra Raggio, GianPaolo Ruzzu, Claudio Spanu, Pietro Tilocca e Collettivo Afrocastilla, Emanuele Gentile.

                                    Sonorizzazione di Rosarium²
L'esperimento artistico  prevede parallelamente all'esposizione delle opere anche una sonorizzazione degli ambienti che permetterà al visitatore di vivere un'esperienza completa dal punto di vista sensoriale;la musica e lo spazio infatti aiuteranno a cogliere ulteriori suggestioni.
L'appuntamento per chi volesse partecipare si terrà sabato 26 e domenica 27 aprile  2014 a partire dalle ore 18.30 presso il Project Space AskosArte in via Trento 16 a Solarussa (OR).
Contatti:
associazione culturale Pecoranera: 366 23 45 475

BiancoNeve di Verena D'Alessandro

comunicato stampa

Mostra personale di
Verena D'Alessandro

BiancoNeve

Galleria d'Arte L'Acquario, via Giulia 178, Roma
Inaugurazione: giovedì 8 maggio 2014 ore 18.00

La Galleria d'Arte l'Acquario presenta dall'8 al 29 maggio le più recenti opere pittoriche di Verena D'Alessandro. Dopo il successo dell'esposizione antologica dell'artista a Palazzo Valentini  a Roma lo scorso anno, viene mostrato al pubblico nello spazio espositivo di via Giulia l'ultimo ciclo di lavori della pittrice: una ventina di dipinti ad olio di grandi e piccole dimensioni, molti dei quali inediti. Sono paesaggi creati unicamente dalla memoria visiva e dall'immaginazione della pittrice: luoghi di invenzione, dunque, in cui domina un'opalizzante luminosità BiancoNeve nelle sue diverse forme e composizioni, sfumature e bilanciamenti, come  peraltro suggerisce il titolo della mostra. 

Dipinti fortemente evocativi che conducono lo spettatore verso atmosfere silenziose ed appartate, caratterizzate dai ritmi lenti e suoni ovattati che fanno da  attraente contrappunto alla velocità e al frastuono in cui siamo solitamente immersi, ma che mettono anche in scena suggestive vedute di una natura forte ed estrema.

Sono opere composte secondo gli stilemi tipici della figurazione dell'artista: spazi immensi, ricorrenti visioni dall'alto, dinamiche fughe verso orizzonti lontani, quiete irreale, atmosfere sospese. Come scrive Leonardo Caboni nell'intervista introduttiva al catalogo, da queste pitture traspare un suggestivo senso di "isolamento senza solitudine": è questo il filo rosso che percorre tutte le opere dell'ultimo ciclo e che caratterizza fortemente la poetica dell'autrice. 

Chiaramente riconoscibile lo stile pittorico di Verena D'Alessandro: una gestualità fluida che con veloci colpi, raschiature, striature e lisciature di spatola riesce a raggiungere un'essenzialità del segno al limite dell'informale. 

Realizzati tutti in tricromia - in bianco e nero con l'aggiunta di una gamma di grigi o di bruni - questi ultimi lavori si collocano efficacemente sul confine tra reale e irreale ed arricchiscono la personale e originale ricerca pittorica sulla ricomposizione visiva del paesaggio che l'artista sta portando avanti da diversi anni.

Info:
BiancoNeve di Verena D'Alessandro
Mostra personale di pittura
Inaugurazione: giovedì 8 maggio ore 18.00/21.00
Dall'8 al 29 maggio 2014

Galleria d'Arte L'Acquario                                                                                   
Via Giulia 178, 00186 Roma; tel 06.64760353
Orario: 11.00/13.00 e 16.30/20.00; festivi e lunedì chiuso
Ingresso gratuito

lunedì 21 aprile 2014

Il Sacro fiume Almone in primavera, nella Valle della Caffarella - Appia Antica, Roma



studiora.eu

Il Sacro fiume Almone in primavera, nella Valle della Caffarella – Appia Antica, Roma

Il  Sacro Almone attende la rinascita

Frame del video "Il sacro Almone attende la rinascita" (3') di Raffaella Losapio. 27.3.2014 (giorno "Lavatio Matris Deum" con Eleonora del Brocco presso Parco della Caffarella).

 dall'11 al 18 maggio 2014

studio.ra - contemporary art
Via Bartolomeo Platina 1/F, 00179 Roma (Italy)
www.studiora.eu
info@studiora.eu +39 349 1597571

Nella suddetta mostra quattro artisti, presenti sul territorio, attualizzano in modo sperimentale, nel presente e futuro, la storia e il mito del fiume sacro Almone.


Galleria Studio.ra
Luogo della mostra: Via Bartolomeo Platina, 1F – 00179 Roma – tel. +39 3491597571
Inaugurazione: Domenica 11 maggio 2014, ore 19
Tempi ed orari: 11-18 maggio dalle 15 alle 19
Cenni storici-archeologici sul fiume Almone dell'Architetto Konstantin M. Brandenburg: via Ferdinando Ughelli 45, alle ore 20.30.
Evento in Facebook: https://www.facebook.com/events/412437188893667/?fref=ts
Seguirà cocktail. Ingresso Libero.

L'arte e la scienza concorrono, ognuna con i propri strumenti, a fare cultura, conoscenza. Possono anche concorrere a risvegliare la sensibilità spesso distratta, assopita, verso importanti problematiche che sembrano, ma non sono, lontane dal loro specifico ambito. Fanno quindi anche opera di denuncia contro la violenza perpetrata contro l'ambiente, la cultura, la storia.

La mostra "Il Sacro fiume Almone in primavera, nella valle della Caffarella" oltre ad ispirarsi alla storia di questo fiume, ai simboli ed ai rituali antichi ad esso legati, vuole anche contribuire, assieme a comitati e associazioni di cittadini, alla sua rinascita, continuando nell'opera di sensibilizzazione verso gli enti responsabili.

Studio.ra, in via Platina 1F, nei pressi del parco della Caffarella, ospita l'evento espositivo. Quattro sono gli artisti partecipanti: Eleonora Del Brocco, Vincenzo Ceccato, Giuseppe Scelfo, Qinggang Xiang.
Ognuno di essi possiede una personale visione artistica e tecnico-espressiva. Le loro opere evidenzieranno gli aspetti storici, mitologici e simbolici legati al Sacro fiume Almone, filtrandoli attraverso una attuale prospettiva storica.
Con la collaborazione e la proiezione del video "Il sacro Almone attende la rinascita" (3') di Raffaella Losapio.

Studio.ra si trova in via Bartolomeo Platina 1F – 00179 Roma – Italy
adiacente al Parco Regionale dell'Appia Antica, fra i due ingressi di Via Macedonia e di Via della Caffarelletta (Via Carlo de Bildt), non lontano dal centro storico, nel Municipio IX, zona di Appio Latino/San Giovanni.
Per arrivare: www.studiora.eu/info/
Orari: 15.30 - 19.30 - sabato: 11 - 19.30.


Breve storia

Nella Valle della Caffarella si specchia la storia di Roma, della città e della cultura, delle genti che l'hanno popolata e del territorio nel quale si sono insediate. Situata a ridosso delle Mura Aureliane e compresa fra due direttrici dell'antichità, la via Latina e la via Appia, la valle fu teatro di miti e leggende forse suggeriti dai morbidi rilievi che ne fanno un confine naturale, certo dalla presenza dell'Almone, piccolo affluente del Tevere, dai romani ritenuto fiume sacro sin dai primordi.


domenica 20 aprile 2014

La Ciociaria nell'arte tra ieri ed oggi - personale di pittura di Agnes Preszler




La Ciociaria nell'arte tra ieri ed oggi

 
 Personale di pittura di Agnes Preszler
Atrio del Palazzo della Provincia di Frosinone, 2-16 maggio


Terzo appuntamento annuale con la pittrice verolana di origine ungherese al Palazzo della Provincia di Frosinone.

Dopo una mostra bipersonale sulle Mura Megalitiche e una personale dedicata ai personaggi famosi della Ciociaria, ora presenta - come negli anni precedenti, in collaborazione con la Fondazione Gianluigi e Stefano Proia, - una visione artistica della gente comune e dei paesaggi del territorio tra ieri ed oggi.

Una parte consiste in copie di quadri dei maestri dell'800, raffiguranti modelli e modelle ciociari, in costume o meno (ci sono anche dei nudi), ma di approvata origine da questa terra. 

Infatti, sono stati moltissimi i ciociari che, posando per i pittori dell'epoca, hanno prestato il loro volto o corpo per opere, certe volte propri capolavori, che ora fanno parte di un'eredità culturale internazionale. 

Basti pensare alla bellissima modella Nanna Risi raffigurata in vari quadri di Leighton (il più conosciuto magari è Pavonia), ad Agostina Segatori, soggetto del dipinto Lettura interrotta di Corot, all'Andromeda di Poynter, (il dipinto originale ora è in esposizione al Chiostro del Bramante a Roma), alla Salomè di Henri Regnault, famoso quadro esposto al Metropolitan Museum of Art di New York, alla Chiaruccia di Hugues Merle, ai vari Bouguereau. 

Merita una menzione particolare il bellissimo dipinto scoperto dalla pittrice al Museo di Belle Arti di Budapest, raffigurante un gruppo di ciociari che passano sotto l'Arco di Tito di Roma, opera di un pittore tedesco oggi poco noto. 
 
Infatti, oltre ai nomi conosciuti, ci sono opere di pittori ora caduti nel dimenticatoio, ma di indiscutibile bravura artistica che ora si possono riscoprire in questa appassionata mostra, corredata da testi che raccontano la storia delle modelle, a cura della scrittrice Fausta Dumano e della pittrice stessa.

L'artista da alcuni anni si dedica alla riproduzione di questi quadri, altrimenti difficilmente raggiungibili al pubblico italiano, raccogliendolii in una collezione che si arricchisce continuamente dalla ricchissima fonte che è l'arte del realismo ottocentesco.

Alcuni dipinti, oltre alla semplice rappresentazione del costume ciociaro, offrono uno spaccato di vita quotidiana. 
In particolare, le bambine che svolgono un'attività ci illustrano una vita che già da piccole le introduceva nel mondo del lavoro. 

Così la pastorella, la bambina che vende uccelli, la musicista da strada che cerca a resistere al freddo dell'inverno (viene in mente la piccola fiammiferaia di Andersen), o la sartina che cuce con dedizione un vestito alla bambola, un gioco che domani magari sarà la sua occupazione.

L'altra parte della mostra consiste in quadri eseguiti in estemporanee (quindi in una giornata) negli ultimi anni, in varie località della Ciociaria, da Fiuggi a Fondi.



Info:

Palazzo della Provincia di Frosinone
piazza Gramsci - Frosinone

tel: 0775/2191

orario continuativo: 7.30-19.30, sabato e domenica chiuso


Agnes Preszler

sabato 19 aprile 2014

Mostra collettiva d'Arte "Contemporaneamente"

Giunge alla terza Edizione la mostra collettiva  d'Arte "Contemporaneamente" che si aprirà giovedì 24 Aprile alle ore 18.30 negli spazi espositivi della Galleria d'Arte Contemporanea "Le Ali di Mirna", espressione dell'Associazione culturale "Eterogenea".



La mostra, a cura del Direttore Artistico della Galleria  Prof.ssa Rita Fasano, vedrà in esposizione le opere degli artisti Letizia CAIAZZO di Sorrento (Na), Tiziano CALCARI di Brescia, Simone GALIMBERTI di Milano, Cosimo LEO di Francavilla Fontana (Br), Roberta LIOY di Venosa (Pz),  Nicola LISANTI di Matera, Cataldo MASTRORILLI di Ruvo di Puglia(Ba) e Vittorio SODO di Lecce. 



Artisti dalla ormai consolidata e intensa attività professionale la cui arte si distingue per una espressione di raffinato talento.  

"Le Ali di Mirna" è un progetto d'arte che ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione di artisti contemporanei  nella varietà delle forme espressive, portandoli all'attenzione del pubblico specializzato, di appassionati, critici, collezionisti e mercanti d'arte. 



La Galleria è ubicata in Via Ruggiero Normanno n. 22-24 a Mesagne importante centro messapico situato lungo la via Appia, città d'arte che meglio rappresenta il barocco pugliese nella provincia di Brindisi.



A due passi dal Castello Normanno-Svevo, dalle bellissime Chiese barocche, patrimonio architettonico della città e dal caratteristico centro storico con la sua forma unica di cuore,  è accogliente ed elegante e ospita solo artisti selezionati dal panorama nazionale, garantendo loro la massima visibilità anche attraverso l'inserimento in siti web specializzati e la propaganda su vari mezzi di comunicazione. 





La Mostra potrà essere visitata sino al 10 Maggio 2014 con ingresso libero con i seguenti orari di apertura:  dal lunedì al sabato  18.00/21.00.

                             Tel. 3470080778 3381404479

giovedì 17 aprile 2014

GRANDE MOSTRA > WARHOL > a cura di Peter Brant e Francesco Bonami > dal 18 aprile al 28 settembre 2014 > Fondazione Roma Museo, Palazzo Cipolla, Roma




Andy Warhol, Blue Shot Marilyn, 1964, Collezione Brant Foundation , © The Brant Foundation, Greenwich (CT), USA, © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2014

ANDY WARHOL
Forte dei numerosi consensi della critica e dei 225.000 visitatori che lʼhanno visitata, dopo la tappa milanese a Palazzo Reale arriva a Roma la prima grande monografica dedicata al padre della Pop Art, Andy Warhol, per visitare la quale è già possibile prenotarsi tramite il numero telefonico 0698373328 e via web allʼindirizzo
www.ticket.it/warholroma.

Dal 18 aprile al 28 settembre 2014 al Museo Fondazione Roma, Palazzo Cipolla saranno esposte 150, opere dellʼartista americano, provenienti dalla The Brant Foundation, di cui è fondatore e Presidente il curatore della mostra Peter Brant, amico di Warhol e noto collezionista, la cui curatela è accompagnata dal
contributo di Francesco Bonami.

Promossa dalla Fondazione Roma, dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e dal Comune di Milano-Cultura, lʼesposizione è prodotta e organizzata da Arthemisia Group e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
Andy Warhol non solo è stato il più acuminato interprete della società di massa e del consumismo, folgorante sociologo dellʼAmerica anni ʻ60 ma ha saputo trasformare in arte i feticci dellʼimmaginario collettivo americano, anticipando lʼinstaurarsi del potere dei mass media. Lui ha trasformato in icone la Coca Cola come Elvis Presley, la Campbellʼs Soup come Liz Taylor e Marilyn Monroe, il biglietto del dollaro come Jackie Kennedy.
La mostra che si aprirà a Roma rende ragione e dimostrazione di tutto ciò.

TERRY O'NEILL
Il Museo Fondazione Roma, Palazzo Cipolla, dal 18 aprile al 28 settembre 2014, in concomitanza con  la mostra dedicata ad Andy Warhol, ospita le opere del grande fotografo Terry O'Neill con una retrospettiva intitolata Terry O'Neill. Pop Icons.


Una carrellata di ritratti che raccontano attraverso i volti dei miti del cinema, della musica, della moda, della politica e dello sport, la carriera artistica del fotografo britannico. La mostra promossa dalla Fondazione Roma, prodotta e organizzata da Arthemisia Group e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, offre un'ulteriore testimonianza di come il culto della celebrità, leitmotiv degli anni '60 - '70, abbia notevolmente influenzato il lavoro degli artisti dell'epoca.

Inaspettatamente il lavoro di O'Neill può essere accostato a quello di Andy Warhol ossessionato per le immagini e la notorietà, le cui opere sono esposte contemporaneamente a quelle del fotografo.
Terry O'Neill e Warhol hanno ritratto entrambi, in maniera stupefacente, gli stessi personaggi leggendari come Elvis Presley ed Elizabeth Taylor, per citarne solo alcuni.

Grandi mostre /Firenze/ Apre da domani a Villa Bardini la prima retrospettiva (80 dipinti) dedicata a Giovanni Colacicchi, uno dei giganti del Novecento neofigurativo / comunicati e foto

Sole, figure e musica. Poesie create col pennello
A Villa Bardini l'epopea novecentesca di una formidabile stagione creativa e la riscoperta di un geniale pittore nella prima antologica a 20 anni dalla morte

Nella Firenze anteguerra di Montale e Dallapiccola, di de Chirico e Calamandrei, la Firenze dei caffè letterari e delle riviste prestigiose, Giovanni Colacicchi (1900-1992) fu una delle intelligenze artistiche eminenti, poeta musicofilo armato di pennello, interprete del moderno ritorno alla realtà e alla figura con cui in Europa si andò ricomponendo, dopo secoli, l'abbraccio umanistico tra parola, immagine e suono che aveva prodotto il miracolo del Rinascimento.

Tra astrattismo, strutturalismo e concettualismo internazionalmente imperanti, nel dopoguerra la sua estetica coerente finì però per isolarlo e la grande retrospettiva che Villa Bardini gli dedica ora a vent'anni dalla morte (Giovanni Colacicchi. Figure di ritmo e di luce nella Firenze del '900, 18 aprile – 19 ottobre 2014) ha dunque il sapore della riscoperta di un gigante neofigurativo, celebrando, con la maestria del pittore, la straordinaria stagione creativa vissuta da quel microcosmo di intellettuali antifascisti (o semplicemente non fascisti) a dispetto di dittature, guerre e persecuzioni.

Promossa dal Comune di Firenze con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, la mostra presenta circa 80 opere per la curatela di due specialisti quali Mario Ruffini e Susanna Ragionieri (che firmano anche il catalogo Polistampa, pag. 448, € 34) e la consulenza scientifica di Carlo Sisi.

Molti e importanti i prestiti di musei, collezionisti ed eredi (Piero e Francesco Colacicchi), mentre l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze contribuisce con uno dei capolavori del pittore, per oltre mezzo secolo esposto nella hall dell'ex cinema Gambrinus. Si tratta della celebre Allegoria della danza, della musica, della commedia, della filosofia e della poesia per un cinematografo in cui Colacicchi concentra la sua estetica: l'ammirazione per la bellezza del corpo umano, l'amore per la natura, per tutte le arti, per i rapporti ideali tra le forme suggeriti dalla sezione aurea, la divina, rinascimentale proporzione di Luca Pacioli e Piero della Francesca.

L'Allegoria trionfo delle arti è la summa di una pittura ricca di sole e sensualità mediterranee, melodiosa nella sua apparente semplicità, perfetta nella sua geometrica armonia: le opere di Colacicchi possiedono la magia dei versi, il misterioso fascino del suono, l'inquieta leggerezza degli enigmi, l'incerto spessore dei sogni. E come nel vario alternarsi di note e pause di uno spartito musicale, colori e sfumature danno ritmo alla forma.

Colacicchi fu in realtà a lungo incerto se dedicarsi alla poesia. Era nato ad Anagni da famiglia gentilizia di osservanze pontificie e aveva ricevuto in seminario educazione classica e musicale in prospettiva di un futuro sacerdozio. Quando sedicenne si trasferì a Firenze dopo la morte della madre, si dette invece alla pittura arrivando rapidamente a virtuosismi magistrali. Espose presto opere di sapore metafisico (influenze di de Chirico poi superate) e presto si sposò, salvo innamorarsi follemente della giovane allieva Flavia Arlotta, lei stessa pittrice colta e raffinata, che sarà compagna devota di tutta la vita, musa, moglie e madre dei suoi figli.

Colacicchi ha vissuto da protagonista gran parte delle vicende artistiche e culturali di tutto il Novecento. Fu tra i fondatori di Solaria, partecipò a numerose Biennali, assegnò e ricevette premi, ebbe più volte anche incarichi istituzionali, fu a lungo critico d'arte del quotidiano La Nazione. Schierato col Partito d'Azione, fu tra l'altro chiamato a presiedere la commissione che, a guerra finita, ebbe il compito di epurare dall'Accademia di Belle Arti gli insegnanti fascisti, tra cui, a torto o a ragione, Ottone Rosai e Primo Conti.

Uomo d'azione Colacicchi lo fu anche nei fatti: nel 1918 si arruolò volontario negli arditi, salvo non arrivare mai in prima linea per la fine improvvisa della guerra. E resta negli annali la sfida a duello che, per difendere l'onore del maestro e amico Francesco Franchetti morto suicida, lanciò a Piero Bargellini. Duello al quale il futuro sindaco di Firenze si sottrasse dichiarandosi impedito dalla fede cattolica.

Colacicchi fu artista essenzialmente amante della vita: amò le donne, la luce, la campagna, il mare, amò il cibo, ballare e cantare. E da uomo fortunato ebbe un'esistenza perlopiù appagante, sempre iper produttivo e attivo fino alla morte, nella sua bella e semplice casa di via dell'Osservatorio sulle verdi colline fiorentine.

La mostra è sostenuta dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dalla Regione Toscana e dagli sponsor Unicoop Firenze e AON. Tra maggio e settembre sono previste all'Accademia delle Arti e del Disegno e a Casa Siviero tre esposizioni collaterali (i dipinti di Flavia Arlotta e i disegni di Colacicchi) con conferenze e concerti. Organizza la sezione Progetti di Musica e Arti figurative del Kunsthistorisches Institut in Florenz.

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