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lunedì 31 marzo 2014

"Qui e Ora" Mostra di Giusy Lauriola sabato 5 aprile 2014


“Qui e Ora “
di Giusy Lauriola
Collezionando Gallery dal 5 aprile al 10 
maggio 2014
a cura di Ada Egidio

La galleria Collezionando Gallery inaugura sabato 5 aprile alle ore 18.30 la mostra personale di Giusy Lauriola che ha come titolo - Qui e Ora -, curata da Ada Egidio.   


La mostra itinerante si sposterà a maggio nel nuovo studio dell’artista per poi trasferirsi ad Atene.

   Il progetto artistico ha come aspirazione un concetto della filosofia Zen, il Qui e Ora, il momento presente, l’Adesso, l’unico momento in cui si vive veramente. 

    Non si esclude in tal mondo di programmare il futuro, di cancellare vecchie ferite o far riemergere stupendi ricordi. Si vuole solo spostare l’accento dalla meta o dal punto di partenza al viaggio.

    Nelle opere di Giusy Lauriola i protagonisti sono passanti, viandanti per le strade di Roma, in cammino ognuno per il suo personale e particolare viaggio, anche elogio della vita di ogni giorno. Il Qui è espresso dai richiami alle bellezze di Roma, città natale e in cui vive l’artista, che fa da sfondo alle sue giornate. Non è poco, né scontato. Si scorgono il Colosseo, Castel Sant’Angelo, San Pietro, il Pantheon.

   Il viaggio Zen di noi tutti che passiamo per questa vita e spesso ci scordiamo di guardare ciò e chi ci circonda, dando per ovvio “l’essere”, i nostri affetti, la bellezza delle nostre città. S’intravedono anche delle ali sulle spalle dei viandanti. Per l’artista sono i sogni inespressi, che aspettano anche loro di essere riconosciuti e realizzati.

Inaugurazione:  sabato 5 aprile 2014 ore 18.30
Collezionando Gallery
 Via Ns Signora di Lourdes 122 - 00167 Roma  - 
       Finissage 10 maggio 2014                                        
  info@collezionandogallery.it  www.collezionandogallery.it                            
 info: 338 7375137           

sabato 29 marzo 2014

Apre a Roma la mostra sugli eremi della Majella



Parco  Nazionale della Majella

MAJELLA: DOMUS CHRISTI, DOMUS NATURAE”

S. Pietro Celestino ed i luoghi dello spirito. Fede, storia, tradizioni nel territorio del Parco


Giovedì 3 aprile, ore 11.30 – ROMA. Auditorium Conciliazione, Via della Conciliazione 4

Inaugurazione della Mostra “Majella, Domus Christi, Domus naturae. S. Pietro Celestino ed i luoghi dello spirito. Fede, storia, tradizioni nel territorio del Parco”, realizzata dal Parco Nazionale della Majella, co-finanziata da Fondazione Telecom Italia nell’ambito del proprio bando “I parchi e le aree marine protette” del 2011, ed in partnership con Sovrintendenza BSAE Abruzzo e Fondazione Genti d'Abruzzo. La Mostra consente in particolare al pubblico di immergersi e scoprire, in una visione unitaria, i tesori sconosciuti di questa terra attraverso il filo conduttore dell'Eremitismo.

Partecipano:

  • On. Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente
  • Franco Iezzi, Presidente del Parco Nazionale della Majella
  • Marcella Logli, Segretario Generale della Fondazione Telecom Italia
  • Carlos Alberto Azevedo, Delegato per i Beni Culturali del Pontificio Consiglio della Cultura
  • Nazario Pagano, Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo
  • Maria Rosaria Gianni, Capo redattore Cultura del TG1 (moderatore)

La Mostra si compone di 7 sezioni ricche di effetti tecnologici, multimediali, sensoriali, visive e tattili lungo le quali apprezzare gli ambienti ed i paesaggi del Parco e conoscere un fenomeno storico e culturale poco noto: l'Eremitismo, che qui trovò uno dei luoghi di elezione sotto l'importante impulso e guida di Pietro da Morrone, passato alla storia come Celestino V, il Papa del gran rifiuto. Il visitatore avrà modo di comprendere come il territorio ancora conservi, quasi intatti, gli insediamenti eremitici e monastici e come questi siano parte integrante della cultura delle popolazioni locali e dell'intero contesto naturale.

Saranno inoltre presenti i 4 Presidenti delle province de L'Aquila, Chieti, Teramo e Pescara, oltre ad alcuni dei Sindaci dei Comuni dell'area del Parco

La Mostra è ospitata a Roma nella Sala del Coro dell'Auditorium Conciliazione, Via della Conciliazione 4, da giovedì 3 Aprile a lunedì 28 Aprile 2014 con il seguente orario: 10.00 - 18.00.

Ingresso gratuito – per i gruppi è consigliata la prenotazione. Per informazioni: 377-53.28.917


Parco Nazionale dlla Majella
Tel 0864/25701 - info@parcomajella.it
www.parcomajella.it

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venerdì 28 marzo 2014

Vernissage 3 aprile 2014: le opere di Aldo Rota da Delicatessen






MISE EN PLACE… L’ARTE E’ SERVITA
“Il piacere di godere del bello e del buono”

Dall’8 al 13 Aprile le opere di Aldo Rota
al ristorante Delicatessen
Viale Tunisia 14

Vernissage giovedi 3 aprile 2014, 18:00 – 21:00

In occasione del Salone del Mobile 2014,  Delicatessen ospiterà un evento legato al mondo dell’arte
esponendo dall’8 al 13 aprile i dipinti di Aldo Rota:
opere dall’aspetto tridimensionale tali da sembrare tappeti sfiorati dal vento.
E dei monocromi di grande forza e matericità dai colori brillanti.
E un po’ di nero che in Rota non manca mai.

Allegati inviti vernissage e preview, comunicato e immagine

Ufficio stampa:
Malvezzi Guandalini & Gattermayer Associati
Via Gustavo Modena 26, 20129 Milano
info@maguga.it
+39 348 3127471


PADOVA SCEGLIE IL WRITING E LA STREET ART PER RIQUALIFICARE L'EDILIZIA POPOLARE


Joys, Made, Yama, Axe, Orion, Zagor sono sei componenti della storica “crew” padovana di writers ingaggiati da Andrea Micalizzi, Assessore al verde e all'arredo urbano del Comune di Padova per un progetto di riqualificazione ambientale delle zone periferiche della città.

Parte il 12 aprile la prima “writing action” della crew padovana di writers e street artists, riuniti sotto l'egida dell'Associazione Jeos. 

Il primo intervento artistico si effettuerà sul plesso di edilizia popolare in Via Fratelli Carraro, Padova, zona Ippodromo. 
 
Ma sono molti altri i plessi individuati per questo progetto culturale che riguarderà varie realtà abitative dislocate in tutta la città.

Come accade in moltissime città italiane, da Bologna a Roma - la capitale italiana ha un intero quartiere, il Quadraro, dipinto dai writers – per non parlare delle città europee come Lisbona, Madrid, Parigi, e ovunque nel mondo ( ricordiamo tra i tanti esempi il progetto Living Art a Mosca e i celeberimmi pixadores brasiliani), la street art e il writing sono ovunque i benvenuti nei processi di riqualificazione ambientale.

Queste forme artistiche stanno diventando le protagoniste del cambiamento della vivibilità,  perché modificano positivamente l'impatto ambientale e umano in tutte le zone periferiche, troppo spesso dimenticate o abbandonate a sé stesse.


“Le nostre città, i nostri palazzi, sono spesso grigi, anonimi, spogli, talvolta inseriti in contesti ambientali che avrebbero bisogno di essere riqualificati anche nel segno della bellezza e dell'arte” spiega l'Assessore Micalizzi.



“Il Comune di Padova e l'Assessorato al Verde Pubblico ha accolto con grande gioia la nostra proposta ed eccoci qui. Noi siamo la Fondazione Jeos, un'Associazione che raggruppa quegli artisti padovani che si dedicano alla street art e al writing” racconta Antonio Ceccagno, Presidente dell'Associazione Jeos. 

MOSTRA "LA REALTA' E IL SUO ARTIFICIO" | 28/03 > 18/04


Palazzo Santa Chiara ospiterà, dal 29 marzo al 18 aprile 2014, la mostra collettiva "La realtà e il suo artificio", con opere di Michele Bellini, Saverio Sallusti e Luca Bartoli.

La mostra è patrocinata dall'Accademia delle Belle Arti di Roma, con il sostegno della Fondazione Pio Alferano.


Cos'è l'artificio della realtà ? Una falsificazione ? No. Per capire di cosa si tratta, dobbiamo ricorrere all'etimologia e scoprire che il termine è composto di due parole latine: ars e facio che si possono tradurre come «arte» e «faccio». Dunque, l'artificio, prima di essere l'espediente con il quale si ottiene un risultato all'interno di un sistema dato, sia esso linguistico, musicale, ingegneristico, architettonico e via di questo passo, è l'abilità nel fare arte; meglio: è «fare arte». Allora, l'artificio della realtà è prendere le mosse dalla realtà per «fare arte» e sentirci un po' "artefici" a nostra volta; ovvero dar voce a quella spinta creativa che, senza voler per forza debordare nel trascendente,  tanto assomiglia a quell'élan vital che il filosofo Henri Bergson individuava come caratteristica sia della Natura sia dell'Uomo, entrambi incapaci di arginare il loro incoercibile slancio vitale e creativo. Pertanto, «la realtà e il suo artificio», più che un titolo è la chiave di lettura per interpretare il confronto fra il mondo e l'arte, nell'accezione che hanno voluto proporre tre giovani talenti i quali, fra le aule dell'Accademia di Belle Arti di Roma, hanno sentito l'obbligo di offrirsi al confronto. Così, Luca Bartoli, Michele Bellini e Saverio Sallusti, felicemente travolti dall'entusiasmo spavaldo della loro età, hanno iniziato quella lotta corpo a corpo con il mondo che è sfociata in una serie di dipinti, da considerarsi i loro personali «artifici della realtà». I risultati sono apprezzabili e costituiscono un buon inizio che, con perseveranza e applicazione, non potrà che dar buoni frutti. Di sicuro, questi giovani 'moschettieri' dell'arte, da una parte hanno capito che il lavoro sistematico e continuo, è l'unico viatico per arrivare a risultati veri; dall'altra, hanno ben chiaro davanti agli occhi che è il mondo reale il punto di partenza da cui partire per elaborare una poetica personale, non banale. I riferimenti culturali sono la grande tradizione italiana dell'Ottocento, sia pure aggiornata ad oggi, con tanto di fumetto, cinema (ormai dvd), fiction televisiva e computer arricchito dalla connessione internet. I pennelli, però, sono quelli di sempre come pure i colori ad olio e le tele, sulle quali s'imprime quella loro idea del mondo e dell'arte, a prescindere dal soggetto che affrontano. Così, il Giuda di Michele Bellini, con la camicia color militare segnata dagli straccali, sta fra il guerrigliero mercenario e lo spacciatore di droga; fra l'avido trafficante e il mariuolo borseggiatore che a malapena riesce a mascherare l'imbarazzante somiglianza con l'autoritratto del pittore al quale pesano in mano quei trenta denari trasformati in euro dal cambio della Storia. La Jasminka di Luca Bartoli, invece, sfida la luce impietosa del sole che non riesce a scalfire la gioia sensuale della sua grazia. Monumentale ed intima ad un tempo, questa giovane donna troneggia al centro della tela, ma la sua immagine plastica subito si sfalda nel verde dilavato dello sfondo, sicché le notevoli dimensioni del quadro (120 x 90) felicemente contrastano con una pittura rapida e fresca che assai rimanda al bozzetto. Sicuro e temerario, Bartoli si presta a sostenere il confronto con la millenaria tradizione del tema del ritratto che affronta duellando con la Storia. Non è meno ardito Sallusti che sulla tela dipinge la 'sua' Crocifissione dove è forse 'buon ladrone' come denuncia l'autoritratto da nudo che tanto rimanda al celebre disegno di Albrecht Dürer conservato allo Schlossmuseum di Weimar. Un uomo che è stato crocifisso dal mondo quello dipinto da Sallusti, con le braccia aperte e volte in basso, quasi ad arrendersi ai casi della vita che gli fanno reclinar la testa. Una condiscendenza che il pittore sente come limite e che, infatti, al giovane artista pare estranea. 

Prof. Marco Bussagli


Ingresso libero.

Orari: Dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 18:00.



Palazzo Santa Chiara Piazza di Santa Chiara 14 00186 Roma www.palazzosantachiara.it segreteria@palazzosantachiara.it



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Redazione del CorrieredelWeb.it

giovedì 27 marzo 2014

"Forme Sognanti", personale di Angelo Cortese nella Galleria Quadrifoglio

 Agli organi di Stampa

Siracusa, 27/03/2014


“Forme Sognanti”, personale di Angelo Cortese nella Galleria Quadrifoglio


“Forme Sognanti”. È questo il titolo della mostra d'arte di Angelo Cortese, che sarà inaugurata sabato 5 aprile alle ore 18,30 negli spazi espositivi della Galleria Quadrifoglio (Via Santi Coronati 13, Ortigia).

La personale, curata da Mario Cucè, è un affascinante viaggio attraverso il pensiero e l'opera di uno dei più noti maestri siracusani. Le opere esposte, olii su tela di vari formati, sono caratterizzate dalla ricerca di una sempre più approfondita dimensione conoscitiva dell'essere e della natura, che spinge l'autore a ripercorrere a ritroso l'origine delle forme, dalla tenebra alla luce, dalla vibrazione al colore, dall'astratto al concreto, attraverso varie dimore dell'anima.

«L’universo intero – scrive Angelo Cortese - è sognante e dal suo profondo si irradia in forma di tenebra una vibrazione che musicalmente pervade tutto, creando delle forme che spasmodicamente cercano una loro identità. Nella fase ancestrale queste forme ancora fluide contengono varie realtà: minerali, vegetali, animali e umane che, attratte dalla luce, assumono una loro identità. In questo vorticoso divenire l’anima sognante, attraversando e sostando in varie dimore, si arricchisce di spiritualità cercando Dio fino all’illuminazione totale. Da queste radici concettuali nasce la mia ricerca pittorica e l’elemento iconico, che visualizza il mio operare, si arricchisce di immagini, animali e umane che, in chiave mitologica e antropologica, cercano di fissare sulla tela simboli e allegorie fra l’apollineo e il dionisiaco».

Angelo Cortese (Siracusa, 1941) si è formato presso la locale scuola d’Arte, l’Istituto Statale di Palermo e le Accademie di Firenze e Roma. Dal 1964 al 1998 ha insegnato decorazione pittorica negli Istituti statali d’Arte di Siracusa e di Catania e nell’Accademia Val di Noto. Dal 1998 si dedica alla pittura a tempo pieno.

La mostra resterà aperta fino al 19 aprile e potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 17,00 alle 20,00.



Info e contatti
"Quadrifoglio" Galleria d'Arte contemporanea
Via SS. Coronati 13, Ortigia - Siracusa
Tel. 0931 64443
info@galleriaquadrifoglio.it
www.galleriaquadrifoglio.it


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INpress ufficio stampa 
di Giovanni Criscione
p. iva. 01467520886
Via Assì 13, Modica (RG)
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cell. 329 3167786

SiciliAntica. Visita guidata ai Musei archeologici di Caltanissetta e Marianopoli.


Nell’ambito del Corso di Archeologia Protostorica, organizzato da SiciliAntica, si svolgerà Domenica 30 Marzo 2014 una visita guidata ai Musei archeologici di Caltanissetta e Marianopoli. Dopo l’arrivo a Caltanissetta è prevista la visita guidata al Museo Archeologico uno dei più importanti dell’isola data la presenza di materiali di notevole importanza ai fini della conoscenza delle popolazioni indigene che hanno lasciato dei reperti bronzei ma soprattutto ceramici. 

Il museo raccoglie rinvenimenti relativi agli insediamenti umani del territorio dalle origini all'età tardo antica. I siti da cui proviene la maggior parte dei reperti sono le necropoli di Mazzarino, costituita da tremila tombe a grotticella scavate nella montagna e i siti indigeni di Gibil Gabib e Sabucina, posti su alture a controllo del fiume Salso, una delle principali vie di penetrazione commerciale e militare dell'antichità. Le collezioni comprendono corredi, vasi decorati e vasi attici a figure rosse, utensili e manufatti di bronzo e di ceramica. 

Inoltre sono conservate importanti e pregevoli collezioni di reperti ceramici e bronzei provenienti da alcuni dei siti antichi del territorio della provincia nissena. Il Museo ospita il famoso modellino di tempietto fittile (nella foto), che risultò poi far parte di un sacello arcaico. Si tratta di un manufatto riproducente un edificio di culto con pronao in antis e tetto a doppio spiovente sormontato, alle estremità, da due figure di cavalieri - nei quali alcuni studiosi hanno voluto riconoscere i Dioscuri - e con il basso tympanon ornato da due maschere di tipo gorgonico. 

Il prezioso oggetto, sostenuto da un alto piede a calice su base anulare, costituisce un ritrovamento eccezionale, attribuibile ad un artista indigeno. Nel pomeriggio è prevista invece la visita guidata al Museo archeologico di Marianopoli che illustra la civiltà del territorio dalla preistoria all'età ellenistica, e rappresenta una straordinaria realtà culturale nell’ambito delle strutture museali delle civiltà indigene presenti nell’area centro-meridionale della Sicilia. 

Nel museo sono esposti reperti provenienti dai siti di Montagna di Balate – Valle Oscura e Monte Castellazzo, quest’ultimo noto nella letteratura archeologica per la sua identificazione con l’antico centro di Mytistraton, ricordato dalle fonti classiche per la sua resistenza ai Romani durante la prima guerra Punica. Numerosi e di eccezionale interesse sono i manufatti ceramici e in metallo e le monete recuperate sia nell’area degli abitati che nelle necropoli dei due insediamenti. 

Nelle vetrine si possono notare dei frammenti ceramici di età neolitica con decorazioni incise da Castellazzo, provenienti dalla stessa area occupata dalla necropoli dell'età del rame; resti dei corredi della necropoli eneolitica, con ceramica in stile S. Cono - Piano Notaro, frammenti di ceramica dell'età del Bronzo dai margini orientali dello stesso pianoro. Si possono notare alcuni resti dei corredi della Prima età del Bronzo dalle tombe preistoriche di Valle Oscura. Notevoli le tazze e i boccaletti in ceramica grigia con anse “a orecchie equine” nello stile di Castelluccio e vasi a fruttiera con decorazioni a vernice nera su fondo rosso con i caratteristici motivi dello stile di Vallelunga. Oltre a interessanti reperti di età ellenistica.

Per informazioni tel. 091.8112571 - 346.8241076.


Nella foto modellino il tempietto fittile conservato nel Museo di Caltanissetta.

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