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mercoledì 18 dicembre 2013
Sabato 21 dicembre 2013, ore 17 "Cremona con la macchina del tempo" Tapirulan
Santa Maria della Pietà
Piazza Giovanni XXIII, Cremona
Sabato 21 dicembre alle 17 a Santa Maria della Pietà verrà presentato
il progetto "Cremona – La macchina del tempo", curato dall'Associazione
Tapirulan realizzato grazie al bando Think Town promosso
dall'Assessorato alle Politiche Educative, Giovanili e della Famiglia
del Comune di Cremona. Questo progetto nasce da una semplice curiosità,
una curiosità probabilmente molto comune, ovvero quella di viaggiare nel
tempo. L'intento del viaggio era quello di scoprire com'era Cremona una
volta, com'erano vestiti i suoi abitanti, come si muovevano per la
città, e fare un confronto immediato con la situazione attuale. Un
viaggio fotografico condotto con alcune fotografie d'epoca e riproposte
oggi con la stessa inquadratura. A questo fine sono state fatte ricerche
di fotografie d'epoca grazie alla collaborazione dell'Archivio di Stato
di Cremona, della Biblioteca Statale e del Servizio di Pianificazione
Urbanistica del Comune di Cremona. Sono stati contattati inoltre diversi
collezionisti di immagini storiche. Le prime foto di Cremona risalgono
alla seconda metà dell'Ottocento e sono state scattate da Aurelio Betri,
capostipite di una lunga e importante schiera di fotografi che hanno
analizzato praticamente ogni angolo della città.
«In alcuni casi – molti casi – purtroppo questa operazione di "ricalco"
di antiche foto non si poteva fare, perché lo scenario urbano è
radicalmente mutato, tra edifici abbattuti o edifici costruiti proprio
dove avremmo dovuto posizionare la macchina fotografica. Ricalcare una
fotografia è un'operazione che richiede pazienza, talvolta basta un
furgone parcheggiato nel punto sbagliato che si deve tornare un'altra
volta. E richiede fiducia, perché talvolta bisogna entrare in case
private per trovare l'inquadratura corretta e spiegare ai padroni di
casa che si sta viaggiando nel tempo non è semplice. Spesso abbiamo
condotto un'impari lotta contro il moderno arredo urbano,
immancabilmente posizionato in modo inopportuno, almeno per i nostri
fini fotografici: cartelli stradali, semafori, pannelli di varia natura,
quasi sempre si mettono in mezzo ai piedi e rappresentano forse la
differenza più eclatante tra la città attuale e la città del passato che
ci appare totalmente sgombra.»
Sabato dunque verrà presentato il risultato di questo progetto e una
piccola pubblicazione con alcune foto di Cremona di una volta affiancate
dalla Cremona attuale. Tra queste foto ci sarà anche la "foto di gruppo"
scattata lo scorso ottobre all'angolo di via Solforino, una sorta di
rievocazione storica della fotografia scattata da Aurelio Betri alla
fine dell'Ottocento. Le fotografie saranno anche esposte nella sala che
già ospita la mostra "Eden – Mostra internazionale di illustratori
contemporanei". La presentazione si chiuderà con un aperitivo di Natale.
Informazioni
Associazione Culturale Tapirulan
via Platina, 21 - 26034 Piadena (CR)
www.tapirulan.it
e-mail: info@tapirulan.it
tel: 347.6881328 / 328.8518849
Mostra L'Immagine Terrestre-Annamaria Gelmi e Anneliese Pichler-Centro Arte Contemporanea Cavalese-26/12-20/4
L'IMMAGINE TERRESTRE
26 Dicembre - 20 Aprile 2014
Centro Arte Contemporanea Cavalese, Palazzo Firmian
Piazzetta Rizzoli, 1 – Cavalese (TN)
Inaugura Giovedì 26 Dicembre presso Palazzo Firmian, splendida e storica sede del Centro Arte Contemporanea Cavalese, l'esposizione di Annamaria Gelmi e Anneliese Pichler, protagoniste trentine dell'arte contemporanea. L'esposizione, promossa dal Centro Arte Contemporanea Cavalese, con il Patrocinio del Comune di Cavalese ed il sostegno della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Provincia Autonoma di Trento, Cassa Rurale Centrofiemme-Cavalese, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e la Comunità Territoriale della Val di Fiemme, chiude e fa da corollario all'annuale rassegna organizzata dal Centro d'Arte Contemporanea quest'anno dedicata a "L'immagine terrestre" iniziata con la precedente esposizione che ha presentato i due artisti Gotthard Bonell e Lois Anvidalfarei. Una rassegna dedicata al racconto della grandiosa avventura terrena dell'uomo che la produzione artistica può evocare, declinato dalla sensibilità di diversi artisti e dal loro particolare linguaggio espressivo.
La mostra, a cura di Elio Vanzo, esplora le immagini "del terrestre", quindi del profondo, tramite gli sguardi femminili di due artiste, l'una con il linguaggio della scultura, l'altra con quello della pittura. Un contatto privilegiato il loro, in quanto donne e in quanto artiste, con l'intuitivo e profondo universo tellurico, nel quale l'impronta della presenza umana si fa più interiorizzata e rarefatta, connaturata quasi all'uso che le artiste fanno delle materie "terrestri".
Per la scultura di Annamaria Gelmi verranno presentate al pubblico oltre venti opere di grandi dimensioni, due delle quali, Giardino e Passaggio, verranno collocate per tutta la durata della mostra nel contesto urbano di Cavalese come richiamo all'evento sostanziale che si svolgerà all'interno delle sale museali.
Per la parte pittorica Anneliese Pichler presenterà circa trenta tele a tecnica mista di grande formato.
Annamaria Gelmi, scultrice formatasi all'Accademia di Brera e all' Accademia di Venezia, ha esposto al MART – Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e alla Biennale di Venezia, a New York e in Nepal oltre che in occasione dell'inaugurazione del MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Tra i critici che hanno scritto di lei si annoverano Gabriella Belli e Danilo Eccher. E' un'artista che lavora principalmente con il peso e la geometria dei metalli, con lastre di ferro e profilati di acciaio, modificandone i connotati tecnologici in una tensione verso la leggerezza che racchiude tuttavia l'origine squisitamente terrestre del manufatto e della materia. Il suo progetto per questa mostra è lucido, armonico e apparentemente privo di tormento creativo. Alla base del suo lavoro troviamo forme precise, nette e quasi assolute che assumono un aspetto fortemente simbolico: Tulipani, labirinti, torri, croci, sedie con connotati maschile/femminile, percorsi, forme ieratiche ed evocative che senza accenti drammatici si addentrano sottilmente nella
questione umana.
Anneliese Pichler, pittrice con formazione artistica a Milano ed in Austria, vive tra Nassereith (Austria) e Cavalese, dove sta trasformando in atelier e casa d'Arte per esposizioni permanenti la casa paterna. Espone in Germania e ad Innsbruck e nel 2013 riceve una segnalazione per il premio Icona all'ArtVerona Fiera d'Arte. L'artista padroneggia un linguaggio sospeso tra astrazione e figurazione con una tavolozza molto ricca ma sommessa e quasi priva di acuti. La sua rassegna è ricca di misteriose ma intuitive associazioni sul senso di appartenenza delle cose e degli istinti ad un mondo sotterraneo e primordiale. Quella di Anneliese Pichler è una pittura che quando sembra gestuale e simile ad un istintivo flusso di coscienza nasconde invece sicurezza ed equilibrio, i suoi soggetti sono figure, paesaggi o nature morte, pensieri che paiono manifestarsi sbrigliarsi l'uno dall'altro, ma che rivelano l'interiorità e la ricchezza di una profondità riportata alla luce.
Tendenza all'assoluto nel taglio delle forme geometriche e nella consistenza dei metalli nella scultrice e un confondersi di forme e colori che finisce per affermare un'indeterminata certezza, progettualità e flusso di coscienza, poetiche quasi antitetiche che confluiscono però nella manifestazione dell'amore per la propria materia che per entrambe narra la grandiosa avventura terrena dell'uomo.
Il catalogo della mostra, edito dal Centro d'Arte Contemporanea Cavalese, illustrerà l'opera degli artisti esposti e riporterà l'intervento critico di Elio Vanzo "Gelmi/Pichler: Il Progetto di Gea".
INFORMAZIONI UTILI
Sede espositiva
Palazzo Firmian - Sale del Museo, spazi antistanti il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme
Data inaugurazione/presentazione 26 dicembre 2013, ore 17.30
Periodo di apertura al pubblico
dal 27 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 e dal 12 al 20 aprile 2014 tutti i giorni tranne il lunedì, il restante periodo aperto il sabato e la domenica
Orario di apertura 15.30 – 19.30
Ingresso biglietto 2 euro
Informazioni per il pubblico
Tel. 0462. 235416
e-mail: info@artecavalese.it
Sito: www.artecavalese.it
L'Immagine Terrestre-Annamaria Gelmi/Anneliese Pichler
L'IMMAGINE TERRESTRE
26 Dicembre - 20 Aprile 2014
Centro Arte Contemporanea Cavalese, Palazzo Firmian
Piazzetta Rizzoli, 1 – Cavalese (TN)
Sul sito www.culturaliart.com immagini in alta risoluzione e cartella stampa
Comunicato Stampa
Inaugura Giovedì 26 Dicembre presso Palazzo Firmian, splendida e storica sede del Centro Arte Contemporanea Cavalese, l'esposizione di Annamaria Gelmi e Anneliese Pichler, protagoniste trentine dell'arte contemporanea. L'esposizione, promossa dal Centro Arte Contemporanea Cavalese, con il Patrocinio del Comune di Cavalese ed il sostegno della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Provincia Autonoma di Trento, Cassa Rurale Centrofiemme-Cavalese, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e la Comunità Territoriale della Val di Fiemme, chiude e fa da corollario all'annuale rassegna organizzata dal Centro d'Arte Contemporanea quest'anno dedicata a "L'immagine terrestre" iniziata con la precedente esposizione che ha presentato i due artisti Gotthard Bonell e Lois Anvidalfarei. Una rassegna dedicata al racconto della grandiosa avventura terrena dell'uomo che la produzione artistica può evocare, declinato dalla sensibilità di diversi artisti e dal loro particolare linguaggio espressivo.
La mostra, a cura di Elio Vanzo, esplora le immagini "del terrestre", quindi del profondo, tramite gli sguardi femminili di due artiste, l'una con il linguaggio della scultura, l'altra con quello della pittura. Un contatto privilegiato il loro, in quanto donne e in quanto artiste, con l'intuitivo e profondo universo tellurico, nel quale l'impronta della presenza umana si fa più interiorizzata e rarefatta, connaturata quasi all'uso che le artiste fanno delle materie "terrestri".
Per la scultura di Annamaria Gelmi verranno presentate al pubblico oltre venti opere di grandi dimensioni, due delle quali, Giardino e Passaggio, verranno collocate per tutta la durata della mostra nel contesto urbano di Cavalese come richiamo all'evento sostanziale che si svolgerà all'interno delle sale museali.
Per la parte pittorica Anneliese Pichler presenterà circa trenta tele a tecnica mista di grande formato.
Annamaria Gelmi, scultrice formatasi all'Accademia di Brera e all' Accademia di Venezia, ha esposto al MART – Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e alla Biennale di Venezia, a New York e in Nepal oltre che in occasione dell'inaugurazione del MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Tra i critici che hanno scritto di lei si annoverano Gabriella Belli e Danilo Eccher. E' un'artista che lavora principalmente con il peso e la geometria dei metalli, con lastre di ferro e profilati di acciaio, modificandone i connotati tecnologici in una tensione verso la leggerezza che racchiude tuttavia l'origine squisitamente terrestre del manufatto e della materia. Il suo progetto per questa mostra è lucido, armonico e apparentemente privo di tormento creativo. Alla base del suo lavoro troviamo forme precise, nette e quasi assolute che assumono un aspetto fortemente simbolico: Tulipani, labirinti, torri, croci, sedie con connotati maschile/femminile, percorsi, forme ieratiche ed evocative che senza accenti drammatici si addentrano sottilmente nella
questione umana.
Anneliese Pichler, pittrice con formazione artistica a Milano ed in Austria, vive tra Nassereith (Austria) e Cavalese, dove sta trasformando in atelier e casa d'Arte per esposizioni permanenti la casa paterna. Espone in Germania e ad Innsbruck e nel 2013 riceve una segnalazione per il premio Icona all'ArtVerona Fiera d'Arte. L'artista padroneggia un linguaggio sospeso tra astrazione e figurazione con una tavolozza molto ricca ma sommessa e quasi priva di acuti. La sua rassegna è ricca di misteriose ma intuitive associazioni sul senso di appartenenza delle cose e degli istinti ad un mondo sotterraneo e primordiale. Quella di Anneliese Pichler è una pittura che quando sembra gestuale e simile ad un istintivo flusso di coscienza nasconde invece sicurezza ed equilibrio, i suoi soggetti sono figure, paesaggi o nature morte, pensieri che paiono manifestarsi sbrigliarsi l'uno dall'altro, ma che rivelano l'interiorità e la ricchezza di una profondità riportata alla luce.
Tendenza all'assoluto nel taglio delle forme geometriche e nella consistenza dei metalli nella scultrice e un confondersi di forme e colori che finisce per affermare un'indeterminata certezza, progettualità e flusso di coscienza, poetiche quasi antitetiche che confluiscono però nella manifestazione dell'amore per la propria materia che per entrambe narra la grandiosa avventura terrena dell'uomo.
Il catalogo della mostra, edito dal Centro d'Arte Contemporanea Cavalese, illustrerà l'opera degli artisti esposti e riporterà l'intervento critico di Elio Vanzo "Gelmi/Pichler: Il Progetto di Gea".
INFORMAZIONI UTILI
Sede espositiva:
Palazzo Firmian - Sale del Museo, spazi antistanti il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme
Data inaugurazione/presentazione: 26 dicembre 2013, ore 17.30
Periodo di apertura al pubblico: dal 27 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 e dal 12 al 20 aprile 2014 tutti i giorni tranne il lunedì, il restante periodo aperto il sabato e la domenica
Orario di apertura: 15.30 – 19.30
Ingresso biglietto: 2 euro
Informazioni per il pubblico:
Tel. 0462. 235416
e-mail
Sito: www.artecavalese.it
martedì 17 dicembre 2013
“Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo” la mostra diffusa con anteprime mondiali, 300 ricostruzioni in 3D ed esperienze interattive.
Repubblica di San Marino 17 Novembre 2013 | |||
Regala una visita alla grande Mostra "Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo". La Repubblica di San Mario ospita una delle più prestigiose esposizioni dedicate al grande Da Vinci: scoperte, anteprime mondiali, stazioni interattive e multimediali. Tra le anteprime il restauro digitale de L'Ultima Cena in scala reale e numerose ricostruzioni inedite come La Balestra e Il Leone Meccanico. Oltre 300 ricostruzioni in 3D come la Clavi-viola (strumento musicale inventato da Leonardo), Bombarda Multipla, Pipistrello Meccanico, Automobile; Codici interattivi: Codice del Volo, Codice Atlantico (selezione), Codice Atlantico integrale, Manoscritto B. Decine di modelli reali come la Balestra di Leonardo (prima mondiale), Ultima Cena restaurata, dieci metri per sei, come era nel 1500 (prima mondiale), Macchina del Tempo, Città ideale, Grande Nibbio (abitacolo), etc.. Cinque differenti location nell'intenzione di costituire un percorso che si fonda al meglio con il territorio che ospita la mostra: sede principale il Centro Congressi Kursaal, al Palazzo Pubblico trova spazio espositivo "Il Leone Meccanico", presso la Prima Torre "Il Volo e la Pittura", mentre "La Balestra" è protagonista assoluta nella Seconda Torre. Nel Museo di Stato sono collocati il celebre "Autoritratto di Leonardo" (presentato in esclusiva in tecnologia Hyper View) e il presunto "Autoritratto giovanile". Audioguide: italiano, english, français, deutsch, русский, 中国的, español. | |||
Contenuti, info, contatti su: ilmondodileonardo.sm leonardo3.net/SanMarino info@ilmondodileonardo.sm
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Il Mondo di Leonardo Viale J.F. Kennedy, 17 - 47890 San Marino (Repubblica di San Marino) Tel. 0549/888031 Fax. 0549/888029 Cell. 335733053 E-mail: info@ilmondodileonardo.sm |
lunedì 16 dicembre 2013
Buon Natale 2013
A PROJECT Contract s.r.l. - Via L. Einaudi, 6 - 31030 DOSSON di CASIER - ( Treviso - Italy )
Tel. +39 0422 639720 - e-mail : clienti@aprojectcontract.com - www.aprojectcontract.com
sabato 14 dicembre 2013
Éspria, la semplicità in uno stile compatto
venerdì 13 dicembre 2013
Modica (RG) - “La pittura di Orazio Spadaro nel Novecento”, una mostra-convegno alla Fondazione Grimaldi celebra il prete-artista modicano
Modica (RG), 13/12/2013
"La pittura di Orazio Spadaro nel Novecento modicano", una mostra-convegno alla Fondazione Grimaldi celebra il prete-artista modicano
"La pittura di Orazio Spadaro nel Novecento modicano" è il titolo di un convegno e di una mostra, organizzate dalla Fondazione Giovan Pietro Grimaldi con il patrocinio del Comune di Modica, della Diocesi di Noto e del Rotary Club, per celebrare la figura del prete-artista (1880-1959) autore di pregevolissime tele di soggetto sacro e profano che oggi abbelliscono chiese e palazzi di Sicilia.
Il convegno, previsto per sabato 21 dicembre alle ore 16,30 nell'aula consiliare del Comune, dopo i saluti del sindaco Ignazio Abbate, del presidente del Rotary Club Roberto Falla e del presidente della Fondazione Grimaldi Giuseppe Barone, vedrà gli interventi degli storici dell'arte Gino Carbonaro, Paolo Nifosì e Andrea Guastella e dell'archivista della Diocesi di Noto Salvatore Maiore. Coordinerà i lavori la giornalista Marcella Burderi. Le relazioni affronteranno i nodi storico-artistici, ponendo le basi per un primo censimento e catalogazione delle opere del canonico. A seguire, a Palazzo Grimaldi sarà inaugurata (ore 19,30) una mostra con oltre cinquanta opere dello Spadaro, tra riproduzioni e originali provenienti da collezioni private. La mostra, aperta fino al 19 gennaio, osserverà i seguenti orari: dal lunedì al sabato, ore 9.00-13.00 e ore 16.00-20.00 (chiusa il 25, 26 dicembre e 1° gennaio).
Orazio Spadaro, terzo di nove figli, iniziò a dipingere da autodidatta. Dopo gli studi teologici nel seminario di Noto e l'ordinazione a sacerdote nel 1906, perfezionò la propria arte a Roma, Firenze, Venezia, Milano, Padova e Bologna, studiando le opere dei grandi maestri della pittura italiana del secondo Ottocento. Fu allievo di alcuni tra i maggiori artisti dell'epoca, come Aristide Sartorio, Francesco Paolo Michetti, Antonio Mancini, Giovanni Segantini, Domenico Morelli e altri. Dipinse opere di soggetto sacro, ma anche ritratti, nature morte e scene agresti ispirate alla campagna modicana. Nel 1924, su invito della nobildonna Grazietta Castro Grimaldi, sua protettrice e mecenate, il prete-artista si trasferì nella chiesetta rurale di Pozzo Cassero dove poté dedicarsi con maggiore impegno ai suoi quadri, immerso nel verde e nella tranquillità della campagna. Numerosi i giovani che uscirono dalle sua "bottega": i nipoti Beppe, Enzo e Valente Assenza, Tanino Napolino e altri. Morì a Modica nel 1959.
Maggiori dettagli sull'iniziativa saranno forniti in occasione della conferenza stampa di presentazione dell'evento che sarà convocata nei prossimi giorni.
Info e contatti
Fondazione Giovan Pietro Grimaldi
Corso Umberto I, 106 - 97015 Modica (RG)
tel. 0932.757459 fax 0932.752415
info@fondazionegpgrimaldi.it
http://www.fondazionegrimaldi.it/
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