DAL 3 DICEMBRE AL 6 GENNAIO Il Cibo Immaginario. 1950- 1970 Pubblicità e immagini dell'Italia a tavola, mostra ideata e curata da Marco Panella, prodotta da Artix in collaborazione con Coca-Cola Italia, Gruppo Cremonini e Montana, racconta venti anni di vita e costume italiani attraverso iconografia, stili e linguaggi della pubblicità del cibo e dei riti del mangiare. Oltre 300 immagini, rendono fruibile per la prima volta al grande pubblico un percorso ragionato che recupera un giacimento culturale che ha segnato la modernità italiana; immagini da osservare una ad una, cogliendone l'evoluzione dei paradigmi di comunicazione e, soprattutto, la portata evocativa ed emozionale; una storia visiva suggestiva, nella quale rintracciare i segni del cambiamento di un'Italia che corre veloce dalla Ricostruzione fino all'Austerity e che, nel cibo e nei modi del mangiare, trova un media fortissimo e misura il suo affrancamento sociale. "Il punto di osservazione scelto per il racconto de Il Cibo Immaginario", dichiara Marco Panella "è quello della memoria e del linguaggio estetico delle pubblicità del cibo che hanno sorriso agli italiani dalle pagine dei rotocalchi, testate con milioni di copie vendute a settimana e che offrivano ai lettori una straordinaria sintesi tra informazione e lettura popolare d'evasione. Da quelle pagine, le pubblicità del cibo precorrevano i tempi, ne esaltavano le tendenze, alimentavano un sistema di ambizione e di rincorsa sociale e, viste oggi, a distanza di decenni, ci restituiscono intatta l'immagine di una Nazione che aveva fiducia in se stessa e che, pur con tutti i suoi tratti d'ingenuità, era in cammino verso la modernità". Il linguaggio espositivo de Il Cibo Immaginario è quello dei materiali cartacei sopravvissuti e recuperati dalla dispersione, cercati e trovati nelle case e nelle cantine, nei mercatini del piccolo modernariato e sui siti di aste telematiche, materiale povero e al tempo stesso ricco di vita vissuta: riviste, dalle quali sono state tratte le inserzioni pubblicitarie, e poi depliant, cataloghi premio, agende per la casa, calendari, locandine, cartoline illustrate, fotografie, figurine, fumetti e, a completamento della memoria cartacea, una selezione di piccole latte pubblicitarie, oggetti ed utensili promozionali di quando la parola gadget non era ancora entrata nell'uso quotidiano. L'impianto culturale della mostra ha raccolto le immagini in dodici grandi temi: dall'Italia che cambia il suo paesaggio domestico con nuove forme, oggetti e colori all'Italia dei baby boomer, dall'Italia del tempo libero all'Italia degli intenditori, dall'Italia che sogna con i concorsi a premio all'Italia che scopre il risparmio e le offerte speciali, dall'Italia che seduce all'Italia in famiglia. In ultimo, a fine percorso, 28 fotografie restituiscono l'immagine dal vivo di com'era l'Italia alla quale quelle pubblicità parlavano e che, anche attraverso quelle pubblicità, sognava il suo futuro. "Dal punto di vista pubblicitario, venti anni significano una produzione iconografica sterminata e l'evoluzione di stili completamente diversi. La scelta finale delle immagini è stata faticosa e spesso cambiata sino all'ultimo minuto utile, facendo prevalere a volte la logica ed altre la passione" continua Marco Panella "e il tempo passato a cercarle ed a sceglierle è stato un tempo scandito dall'incontro con la creatività degli illustratori, dei grafici, dei pubblicitari che hanno saputo inventare linguaggi e suscitare emozioni. Grandi firme alcuni, meno noti altri e sconosciuti altri ancora, tutti, però, veri artisti dell'immaginario ai quali va indistintamente il tributo di questo lavoro, che ha la pretesa di raccontare un po' d'Italia e l'ambizione di far sorridere". Un lavoro che è stato accolto, recepito e sostenuto da due protagonisti dell'immaginario del cibo, Coca-Cola Italia e il Gruppo Cremonini. "Coca-Cola è un'azienda internazionale fortemente radicata sul territorio italiano, e per questo siamo orgogliosi di partecipare al progetto di Cibo Immaginario" dichiara Vittorio Cino, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Coca-Cola Italia "Attraverso le pubblicità, questa mostra celebra due decenni di storia e di valori del nostro bellissimo Paese. Anni di grande fermento, di cambiamenti sociali e di fiducia nel futuro, che Coca-Cola ha accompagnato con i valori positivi che da sempre contraddistinguono la marca. Siamo una delle più grandi aziende al mondo, e siamo consapevoli del ruolo che possiamo e dobbiamo ricoprire nelle comunità nelle quali operiamo. Per questo, oggi come allora, con le nostre pubblicità e tutte le nostre azioni, desideriamo condividere la nostra visione del mondo, promuovendo un cambiamento positivo nelle persone." "Il marchio Montana è stato un protagonista assoluto nella storia della comunicazione d'impresa in Italia" dichiara Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato In.al.ca (Gruppo Cremonini) "dalle iniziali campagne alla fine degli anni '50, al primo spot tv curato da Paul Campani, fino alla nascita del "Gringo", nel 1966, un personaggio entrato profondamente nell'immaginario collettivo, al punto da tornare protagonista anche nelle campagne pubblicitarie più recenti. Per questo riteniamo che la mostra sul "Cibo immaginario", oltre ad avere un forte significato storico, offre alle aziende nuovi spunti e incoraggiamenti creativi per portare oggi le eccellenze alimentari italiane nel mondo in un mercato che è diventato globale". Info: artix@artixcom.it |
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martedì 3 dicembre 2013
Mostra IL CIBO IMMAGINARIO. 1950- 1970 PUBBLICITÀ E IMMAGINI DELL’ITALIA A TAVOLA (3 dicembre - 6 gennaio, Palazzo delle Esposizioni)
lunedì 2 dicembre 2013
Comunicato mostra: "Prospettive urbane" il 6 dicembre a Lecce
Le Ali Di Pandora
presenta
venerdì 6 novembre 2013 ore 20,00
Prospettive urbane. ( Tra questa realtà e un'altra)
di Elisa Albano
Le Ali di Pandora
via Pistoia, 1- Lecce
ingresso libero h. 10/12-17/20
Le Ali di Pandora venerdì 6 dicembre alle ore 20.00, presso "Le Ali di Pandora" - Lecce, presentano la mostra di Elisa Albano "Prospettive urbane. (Tra questa realtà e un'altra)".
Le "Prospettive Urbane", primo genere amato e trattato dall'artista Elisa Albano, propongono città sconosciute, irreali, immaginate e senza tempo. Alcune desolate, altre "animate" da presenze stratificate nella memoria collettiva. Le citazioni ad un mondo dell'arte intrinseco nell'anima dell'artista e intimamente vissuto, accompagnano il visitatore di queste città attraverso architetture improbabili, eppure reali. E' il "genius loci" della "città". Un mondo ideale e colorato dove sarebbe davvero bello poter vivere. Silvana Calò (Archittetto - Critico d'arte - Roma)
AssociazioneSocio Artistico Culturale "Le Ali di Pandora"
Sede op.: Centro Polifunzionale V.le G. Paolo II ang. Via Pistoia, 9 – Lecce
tel.339.5607242 – 347.0851926
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Cnr: Etruschi in mostra al Louvre-Lens
L'antica Caere torna a vivere nei capolavori esposti nella succursale del museo francese, grazie a un grande progetto internazionale partecipato dall'Isma-Cnr, impegnato nella zona sin dagli anni '80 del secolo scorso. L'esposizione giungerà a Roma in aprile
L'Istituto di studi sul Mediterraneo antico del Consiglio nazionale delle ricerche (Isma-Cnr) ha collaborato all'organizzazione della mostra archeologica 'Les Etrusques et la Méditerranée: la cité de Cerveteri' che dagli inizi di dicembre 2013 al 10 marzo 2014 sarà allestita presso la sede del Museo del Louvre a Lens (Francia). La prima esposizione a tema archeologico e in partneriato della nuova succursale, inaugurata nel 2012, vede la partecipazione di Louvre, Palazzo delle Esposizioni di Roma e ministero per i Beni e le attività culturali e permetterà al pubblico francese di conoscere e apprezzare una della città etrusche più potenti del Mediterraneo: Cerveteri, l'antica Caere.
Tra le 400 opere selezionate, ceramiche, oggetti in metallo, vetro, sculture in pietra e terracotta, elementi architettonici in pietra, oreficerie, terrecotte dipinte, monete e utensili da lavoro, che provengono dai musei di tutto il mondo. Fra le altre, il sarcofago fittile 'degli sposi', le lastre dipinte di Parigi, Villa Giulia e Cerveteri, le terrecotte votive del Vaticano e quelle decorative di Berlino e Copenhagen.
"L'Isma-Cnr conduce scavi regolari nell'area urbana di Cerveteri sin dai primi anni '80 del secolo scorso", spiega Paola Santoro, direttore dell'Istituto. "La parte centrale del percorso espositivo è dedicata proprio all'età dell'oro dell'antica città etrusca, l'epoca arcaica, dove spiccano le scoperte effettuate dal Cnr, che ha indagato tutti i siti santuariali illustrati in mostra e contribuito, con le sue ricerche, alla ricostruzione dei vari aspetti della vita urbana: artigianato, urbanistica, culti, viabilità. All'Isma si deve anche la ricostruzione del quadro topografico generale del territorio ceretano".
Il progetto espositivo, che per la prima volta consente di tracciare un profilo generale della grande città etrusca, è scaturito dalla condivisione di interessi e risorse con varie istituzioni. "Il Louvre vanta una delle più ricche collezioni di antichità etrusche provenienti da Cerveteri, in origine appartenute al Marchese Campana; la Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria meridionale si occupa delle complesse attività di tutela e valorizzazione del territorio", prosegue la ricercatrice. "Attraverso il 'racconto' della mostra, che si terrà in un padiglione in acciaio e vetro adibito progettato a questo scopo dall'agenzia di architettura giapponese Sanaa, il visitatore potrà ricostruire un intero capitolo della storia del Mediterraneo, dall'angolo di osservazione di una delle sue metropoli".
Dopo la tappa francese, la mostra approderà in aprile a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, dove è in calendario fino al 20 luglio 2014.Firenze / Da domani arte, concerti e aperitivi per il Natale di Villa Bardini - Comunicato + foto
Arte, concerti e aperitivi per il Natale di Villa Bardini
Debutta domani un programma speciale di visite guidate alla mostra sui tesori del museo Jacquemart-André abbinate a esibizioni di giovanissimi virtuosi del Conservatorio Cherubini
Firenze – Mentre la mostra Il Rinascimento da Firenze a Parigi viaggia spedita verso le 20 mila presenze, Villa Bardini lancia da domani, 3 dicembre, un programma di visite guidate abbinate a concerti destinato ad arricchire le ultime settimane dell'esposizione, che si concluderà, come noto, con la fine dell'anno. I capolavori di Donatello, Botticelli, Mantegna e Paolo Uccello, ovvero i tesori del celebre museo parigino Jacquemart-André, sposano così la grande musica che, dopo il bel successo della passata edizione, ritrova in inverno la spettacolare cornice che fu dell'antiquario Stefano Bardini.
Si tratta del ciclo Aperitivi in musica, attraente calendario di appuntamenti che si prolungherà fino alla fine di marzo, sempre di martedì, sempre alle ore 17. Tre, nelle settimane che precedono Natale, le esibizioni affidate a giovanissimi virtuosi allievi del Conservatorio Cherubini.
Debutta dunque domani con un recital mozartiano e rossiniano il mezzosoprano russo Lilly Joerstad, brillante studentessa della Classe di Canto del professor Gianni Fabbrini, che l'accompagnerà al pianoforte. Martedì 10 di scena il sedicenne pianista fiorentino Beniamino Iozzelli, allievo della professoressa Giovanna Prestia e già vincitore di prestigiosi concorsi. Eseguirà opere di Chopin, Liszt e Alkan. Terzo appuntamento martedì 17 con il Concerto di Natale della classe di Musica d'Insieme per Fiati della professoressa Grazia Rossi. Il programma riprenderà dopo le Feste a partire dal 14 gennaio, abbinato alla mostra Aldo Fallai. Da Giorgio Armani al Rinascimento.
Il tutto organizzato dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, che propone per le ore 16 una visita guidata alla mostra al prezzo speciale di € 4 (gratuito per i bambini fino a 7 anni) e, appunto un'ora dopo, l'accesso al concerto (più aperitivo) al costo di € 6. E' comunque necessario prenotare (055.20066206 - mg.geri@bardinipeyron.it). Comodissimo e gratuito il vicino parcheggio nel piazzale del Forte Belvedere.giovedì 28 novembre 2013
Workshop progetto WHERE Roma 29 novembre 2013
Workshop WHERE
Venerdì 29 novembre 2013
ore 9:00 – 13:00
Ex chiesa di Santa Marta
Piazza del Collegio Romano 5 Roma
Si prega di confermare la propria presenza:
Manuela Tomassini - manuela.tomassini@nextant.it, Tel. 06 91139002
Referenti workshop:
Marco Romani - marco.romani@nais-solutions.it;
Antonio Monteleone - antonio.monteleone@nais-solutions.it
MiBACT : sg.relazioniesterne@beniculturali.it
Siracusa - “La poetica dell’immagine”, mostra di Alvarez e Guccione nella Galleria Qudrifoglio
"La mostra di Sonia Alvarez e Piero Guccione – come scrive Paolo Nifosì nel dépliant - è particolarmente intrigante per diverse ragioni. Piero e Sonia sono compagni di vita e da trentacinque anni discutono anche di pittura quotidianamente". Non solo. I due artisti, oltre al comune senso "classico" della pittura, sono complementari quanto a scelte iconografiche.
La Alvarez dipinge immagini di interni, "gli angoli della sua casa saturi di memorie, di letteratura, di dipinti di artisti amati, dalle icone russe che le ricordano la casa dei nonni di origine greca, alle stoffe di Vermeer e degli interni olandesi in cui ha vissuto per alcuni anni, ai dipinti di La Tour o di Chardin". Nella sua pittura è la penombra ad essere protagonista.
Guccione dipinge l'esterno, la lontananza, la luce: "dai campi e dal vallone vicino, ai carrubi, fino all'orizzonte dove il mare s'incontra col cielo", ma anche "la solitudine e la malinconia delle pietre, gli alberi dei carrubi feriti e sanguinolenti, la felicità di un mandorlo in fiore, i sentieri nel mare infinito".
"A riguardare le opere di Sonia e Piero – continua Nifosì - in questa mostra in cui si confrontano, diventano emblematiche di una condizione antropologica tra maschile e femminile, tra la dimensione interna che è femminile e una esterna che è maschile, espressa e celebrata negli oli, nei pastelli, nelle grafiche".
Sonia Alvarez è nata a Marsiglia da genitori greci. Dopo gli studi umanistici si è dedicata al disegno, alla pittura e alla scultura, vivendo tra il Marocco, Parigi e l'Olanda. Nel 1977, con Piero Guccione, ha trascorso lunghi periodi di lavoro in Sicilia dove si è trasferita definitivamente nel 1979. Ha preso parte a numerose mostre personali in gallerie pubbliche e private di notevole prestigio, cui si aggiungono le collettive alle quali partecipa con il Gruppo di Scicli.
Piero Guccione (Scicli, 1935) si è formato a Roma dove ha frequentato i pittori neorealisti Attardi e Vespignani. È stato assistente di Renato Guttuso all'Accademia di belle Arti di Roma dove ha insegnato pittura. Il suo curriculum è ricco di mostre ospitate nelle più importanti Gallerie d'Arte in Italia e all'estero e di antologiche in musei di prestigio internazionale. Insignito nel 1999 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Premio speciale per la Cultura con Riccardo Muti e Rita Levi Montalcini, nel 2004 ha ricevuto la medaglia d'oro della Presidenza della Repubblica Italiana per le sue benemerenze nel campo dell'arte. Una sua opera fa parte dal 2003 della collezione permanente di Palazzo Madama.
La mostra potrà essere visitata sino al 7 gennaio, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00.
Info e contatti
Quadrifoglio - Galleria d'arte contemporanea
Via Santi Coronati, 13 – Ortigia, Siracusa
Tel. 0931 64443 -
Sito web: www.galleriaquadrifoglio.it
E-mail:info@galleriaquadrifoglio.it
GOODBYE MENDOZA
personale di
Ryan Mendoza
E' Bologna la città che vent'anni fa accoglie per prima un
giovanissimo Ryan Mendoza, da poco trasferitosi in Europa dagli Stati
Uniti. Ed è ancora Bologna la città che chiude il cerchio
dell'esperienza italiana ed europea di Mendoza, che rientrerà a New
York per stabilirvisi permanentemente. Questo l'annuncio fatto oggi
dallo stesso artista presente alla conferenza stampa di presentazione
della sua nuova personale, CHROMOPHOBIA, in apertura venerdì 29
novembre presso ABC a Bologna, in Via Farini 30.
Nel corso di due decenni Mendoza ha sviluppato il suo percorso
artistico dividendosi tra Napoli e Berlino ed esponendo nei musei e
nelle gallerie di punta di tutto il mondo tra cui la White Cube di
Londra, la Galerie Lelong di Parigi e l'Akira Ikeda Gallery di Tokio.
Un punto di vista privilegiato il suo, la lontananza dalla terra e
dalla cultura d'origine gli permette di meglio analizzare, sviscerare
e forse sciogliere i grandi quesiti e i turbamenti che gli derivano
dal suo essere uomo, artista e originario di una terra "complessa,
intrigante, abominevole". CHROMOPHOBIA, che sarà visitabile fino al 10
gennaio 2014, parla anche di questo.
Al rientro negli Stati Uniti, in programma per Mendoza c'è una
residenza artistica ed una mostra personale alla MANA CONTEMPORARY di
Jersey City in New Jersey, dietro invito di Karline Moeller
(figliastra di Heiner Friedrich, fondatore della DIA FOUNDATION).
Se un cerchio si chiude Ryan Mendoza vuole ringraziare il suo pubblico
e l'Italia con un'azione simbolica: l'omaggio di suoi dieci
disegni inediti che avverrà mediante la performance in occasione
dell'inaugurazione di CHROMOPHOBIA. La mostra sarà infatti anche
un'anteprima di "Everything is Mine", il diario tenuto
dall'artista dopo il trasferimento dalla Pennsylvania a Berlino e che
sarà pubblicato da Bompiani nel 2014, con la traduzione di Simona
Vinci. Il pavimento dello spazio espositivo sarà totalmente ricoperto
da 4.000 copie di due pagine del manoscritto originale, tra queste
sono custoditi i dieci disegni inediti che Mendoza ha voluto omaggiare
ai visitatori, primi lettori in anteprima del diario.
La mostra, che presenterà al pubblico oltre venti opere inedite,
ideata e promossa da ABC con il Patrocinio della Regione Emilia
Romagna, di Genus Bononiae e del CNA, sarà molto più che
un'esposizione, sarà una performance partecipata, un vero happening,
un arrivederci. Arrivederci Mendoza.
Il catalogo , edito da ABC, contiene un testo critico di Beatrice
Buscaroli.
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