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martedì 22 ottobre 2013

Finissage Mostra "Pierantonio Volpini Sculture e Dintorni, Maestri, Amici e Conoscenti"



Finissage Mostra "Pierantonio Volpini Sculture e Dintorni, Maestri, Amici e Conoscenti"


Quadruplo appuntamento nel week end 26/27 ottobre 2013 alla "Mostra Pierantonio Volpini Sculture e Dintorni, Maestri, Amici e Conoscenti" al Museo "Casa Ceresa" di San Giovanni Bianco

Sabato 26 ottobre 2013 ore 17:00
"Poesia in Scultura" conferenza spettacolo di Anna Arnoldi
a seguire alle ore 17:30
"Incontro di Poesia" con il Gruppo Fara Stabile di Poesia

Domenica 27 ottobre 2013 ore 17:00
"Finissage della mostra con "presentazione del libro catalogo di
Stefania Burnelli "Pierantonio Volpini Sculture e Dintorni"
a seguire alle ore 18:00
"Dante's Inferno Concert, canto V"
Letture Musicate con Fulvio Manzoni al pianoforte, Dario Cangelli al
flauto e sax, Bruno Pizzi recitazione.

info: linuccia@archivio.it - cell. 3299681644
pierantonio@volpini.org - tel. 035244071

Le iniziative che ho curato in questa occasione al Museo "Casa Ceresa" di San Giovanni Bianco hanno 3 obbiettivi
1
valorizzare il bel museo di San Giovanni Bianco
2
valorizzare i talenti artistici del territorio
3
promuovere un nuovo modo di fare arte, di prossimità a costo zero, facendo rete e creando sinergie con chi ama la cultura e la pratica.

In questo week end saranno presentati i lavori di Anna Arnoldi, Stefania Burnelli, del Gruppo Fara Stabile di Poesia di Bergamo e di Fulvio Manzoni con Dario Cangelli, Bruno Pizzi, Simona e Alberto Zanini.

Nel dettaglio:
Sabato 26 ottobre 2013 alle ore 17:00
"Poesia in Scultura" conferenza spettacolo di Anna Arnoldi

Questa conferenza spettacolo già presentata in diverse sedi, dal Rotary club alla manifestazione "Borghi e Castelli", dal Palazzo Furietti Carrara di Presezzo al Museo Cividini nella Antica Zecca di Bergamo.
A San Giovanni Bianco "Poesia in Scultura" sarà presentata nella sua ultima redazione versione 2013, ancora più ricca di poesia e con più voci recitanti dal vivo.

A seguire alle ore 17:30

Il Gruppo Fara Stabile di Poesia di Bergamo terrà un recital di poesia declamate direttamente dai loro autori.
https://www.facebook.com/GruppoFara

Domenica 27 ottobre 2013 alle ore 17:00
presentazione dell' e-book catalogo "Pierantonio Volpini Sculture e Dintorni" raccolta dei testi, delle presentazioni delle mostre, degli articoli e delle prefazioni della giornalista e critico Stefania Burnelli sul e nel mio mondo di artista.

A seguire alle ore 18:00

"Dall'Inferno di Dante alla Cruz del Sur"
Letture Musicate con Bruno Pizzi e Simona Zanini (voce narrante), Dario Carlo Cangelli (flauto), Alberto Zanini (chitarra)
Fulvio Manzoni (pianoforte)
"Quivi si mostra lo secondo cerchio dello inferno e si trattan le pene del vizio della lussuria e ci verrà narrata la sorte di Paolo e Francesca."
http://www.perantichecontrade.it

tutte le presentazioni sono ad
ingresso libero e gratuito


 

Icons&Idols: Mostra multimediale di Marta Czok e Jacek Ludwig Scarso con Elastic Theatre MACRO ROMA

Icons&Idols

Mostra multimediale di Marta Czok e Jacek Ludwig Scarso con ElasticTheatre

Progetto La Volpe e L'Uva, a cura di Barbara Codogno

La Pelanda, Centro di Produzione Culturale del MACRO Testaccio (Ex-Mattatoio)

Piazza Orazio Giustiniani 4 - 00153 ROMA 



OPENING giovedì 31 ottobre 2013 ore 18.00

Preview stampa: giovedì 31 ottobre 2013 ore 17.00




Periodo 31 ottobre 2013 -30novembre 2013

Orari: da martedì a domenica 16–22 | lunedì chiuso

Numeri utili: 339.4382094



Inaugura Giovedì 31 ottobre 2013 a Roma, presso La Pelanda, Centro di Culturale del MACRO Testaccio, la mostra Icons&Idols
Un percorso interdisciplinare tra le tematiche del sacro e del profano nell'interpretazione di Marta Czok e Jacek Ludwig Scarso con la compagnia ElasticTheatre di Londra.

Attraverso opere pittoriche, installazioni video, suono e live art, il visitatore viene accompagnato in un viaggio quasi onirico e al tempo stesso concreto, sul filo dell'umorismo e del compiacimento voyeuristico. 

Un viaggio focalizzato sulla realtà di ciò che ci circonda e di ciò che fa parte di noi, nella società così come nei nostri pensieri più intimi, trapensieri intrusivi, ossessioni compulsive, tentazioni, tabù, idolatrie e superstizioni.

Scrive Barbara Codogno "Icons&Idols si struttura come un'esperienza decisamente immersiva".

I quadri della Czok conosciuti per l'esplorazione di un figurativo contemporaneo, poetico ed eccentrico, vengono per la prima volta proposti in chiave di installazione itinerante, accompagnati da lavori video, suono e live creati da Jacek Ludwig Scarso con ElasticTheatre
L'insieme è concepito come unico viaggio spettacolare: l'allestimento è stato pensato per unire i due linguaggi artistici e intrecciare le suggestioni offerte da ciascuno, permettendo ai visitatori un'esperienza artistica armonica e doppiamente stimolante.


"Di fronte a questi due artisti abbiamo la sensazione che tutto confluisca. Il pittorico esce dal quadro e si fa reale, il video esce dallo schermo per farsi pittorico".

Contrariamente a quanto spesso accade nella video art, nei lavori qui presentati una grande importanza viene data al contenuto narrativo: il video si evidenzia come vera e propria performance multimediale.

"Lo spettatore viene immerso in una storia, entra nella storia che i due artisti disegnano con la stessa penna. Con lo stesso sagace umorismo, Con la stessa drammaticità. Con un'alta cultura che è innegabilmente condivisa".

 
Quest'insieme è eclettico non soltanto rispetto alle discipline artistiche utilizzate, maanche nel modo in cui affronta la tematica di questa mostra. Le opere della Czok offrono una critica ironica e radicale degli idoli di una società corrotta: dalle finte figure messianiche della politica e dell'economia, alle celebrità divinizzate e ai miti di una cultura superficiale, tra cui l'arte stessa. Alle sue prospettive sociali si complementano quelle psicologiche dei lavori multimediali di Scarso ed ElasticTheatre
In Julius, film multicanale realizzato in collaborazione con Savage Mills finanziato da Wellcome Trust e JerwoodCharitable Foundation, vengono affrontate le ossessioni e i rituali compulsivi, in un viaggio narrativo tra il sacro e il profano ispirato al divo Giulio Cesare. Altre opere video saranno accompagnate da interventi live.
Ironia, commentari sociali, esplorazioni psicologiche convergono in un mondo descritto attraverso le convenzioni sacre. Ma il sacro qui non è una dimensione spirituale, quanto un insieme di simboli che vengono infiltrati e volontariamente storpiati.

Per immagini e info stampa: ART FOR COMMUNICATION T. 06.88937300M. info@art4communication.it e ROMBERG ServiziT.0773.604788 e M. info@romberg.it

Social media strategy: WebsideT. 06.93574930 – M info@ad-webside.com

Coordinamento ROMBERG Servizi

lunedì 21 ottobre 2013

Edarcom Europa Galleria d'Arte: inaugurazione prossime mostre



LA REALTA' IN TRE DECLINAZIONI
Opere di Angelo Colagrossi, Mario Ferrante e Piero Mascetti

a cura di Francesco Ciaffi



    


Inaugurazione mercoledì 30 ottobre 2013 ore 18,00



La mostra sarà visibile fino al 17 novembre 2013

Orario: da lunedì a sabato dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30
(dal 10 novembre al 22 dicembre aperto anche la domenica)

EDARCOM EUROPA GALLERIA D'ARTE CONTEMPORANEA
Via Macedonia, 12/16 - 00179 Roma

INFO: 06 7802620 - www.edarcom.it

______________________________



C A R L O  R O S E L L I

INCONSAPEVOLMENTE





Inaugurazione venerdì 25 ottobre 2013 ore 18,00

Immagine in linea 3

La mostra sarà visibile fino al 3 novembre 2013

Orario: lunedì 12,00-20,00 martedì-domenica 10,00-20,00

ARTEXPO' I GRANAI
c/o Centro Commerciale I Granai (2° livello)
Via Mario Rigamonti, 100 - 00142 Roma


______________________________


Edarcom Europa
Galleria d'Arte Contemporanea
Via Macedonia, 12/16
00179 Roma
tel. 06.7802620
www.edarcom.it

PERUGIA Il pubblico premia la mostra di Becchetti. Prorogata fino a domenica 27 ottobre


SANDRO BECCHETTI
Volti dall'Umbria e dall'Europa

Il pubblico premia la mostra fotografica di Becchetti. Prorogata fino a domenica 27 ottobre

Il successo di pubblico e la concomitanza con Eurochocolate hanno spinto gli organizzatori a prorogare fino a domenica 27 ottobre la mostra alla Galleria Nazionale dell'Umbria, dedicata agli affascinanti scatti del fotografo romano recentemente scomparso


 

Promotori mostra: Comune di Perugia, MIBAC - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria, Regione dell'Umbria
Organizzazione, Ufficio stampa e Servizi educativi: Sistema Museo


Sara Stangoni

Ufficio Stampa - Soc. Sistema Museo
ufficiostampa@sistemamuseo.it
mobile 339. 1012800 / 334.1046655

www.sistemamuseo.it

Comune di Perugia
Ufficio stampa
Paolo Occhiuto
Tel. 0755772302
p.occhiuto@comune.perugia.it 



MOSTRE: LE PROSSIME APERTURE DAL 23 AL 26 OTTOBRE 2013



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MOSTRE: LE PROSSIME APERTURE DAL 23 AL 26 OTTOBRE 2013

Pubblicato il 21 ottobre 2013


iniziativa

Le prossime mostre che verranno inaugurate dal 23 al 26 ottobre 2013, segnalate dagli Istituti territoriali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Se questo messaggio non è visualizzato correttamente, usa questo Link
 

sabato 19 ottobre 2013

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venerdì 18 ottobre 2013

Mostra STATICO DINAMICO




 

Alberto Giacometti  Bill Viola

"Statico Dinamico"

a cura di Graziano Menolascina

 

Dopo l'acclamata mostra "Volta Faccia" di Luigi Ontani, venerdi 27  Settembre

alle ore 19,00 "Cortile Lagrange, Galleria delle Arti" presso Palazzo Cavour ,

inaugura la mostra "Statico Dinamico" Alberto Giacometti e Bill Viola

curata da Graziano Menolascina.

XX e XXI secolo si incrociano, la tradizione di Alberto Giacometti si confronta con la

tecnologia di Bill Viola.

Sculture e opere grafiche per quanto riguarda l'opera di Alberto Giacometti, mentre per Bill Viola tre video del 1970.

 

Alberto Giacometti nacque a Borgonovo di Stampa, nel Canton Grigioni (Svizzera), il 10 ottobre 1901 da Giovanni Giacometti, un pittore post-impressionista svizzero, e da Annetta Stampa, svizzera discendente di rifugiati protestanti italiani. Giacometti cominciò a disegnare, a dipingere e a scolpire assai giovane. Dopo aver frequentato la Scuola di arti e di mestieri di Ginevra, nel 1919, si iscrisse a Parigi ai corsi di scultura di Émile-Antoine Bourdelle all'Accademia della Grande Chaumière nel 1922. Disparate esperienze culturali orientarono in direzioni diverse la sua operatività di questi anni. Lo testimoniano i suoi disegni, caratterizzati dalla frantumazione cubista, analitica, di ogni dettaglio, e sculture. Ne sono esempi Torso del 1925, e Donna cucchiaio (al Kunsthaus di Zurigo) che, sulla base di un lavoro di memoria, intendono portare alla luce l'essenza concettuale delle cose. Nel 1928 Giacometti entrò a far parte del gruppo surrealista (con cui ruppe nel 1935, pur partecipando alle mostre fino al 1938). In questo periodo, sul lavoro a memoria prevalgono l'immaginazione e, spesso, l'inconscio, che conducono Giacometti alla creazione di sculture assai importanti per l'idea surrealista di oggetto a funzionamento simbolico: Uomo e donna, (Parigi), e Boule pendu (Sfera sospesa, del 1930, Kunsthaus di Zurigo): una forma sferica oscillante che sfiora una mezza luna allungata dentro un'ingabbiatura di ferro, introduce il problema dello spazio e della sua delimitazione, che da allora si precisa come una costante della ricerca estetica di Giacometti.Nelle sculture dei primi anni '30 ricorrono alcuni elementi che ne costituiscono la chiave interpretativa: allusioni a parti anatomiche e organi sessuali, posti in dialettico rapporto con le strutture lineari e geometriche entro cui sono inseriti (Gabbia, del 1931, Stoccolma, Modern Museet; Palazzo alle 4 del mattino, Museum of Modern Art di New York). Il ricorso alla Gabbia pone l'idea della scultura come costruzione trasparente, corrispondente plastico dello spazio illusionistico della pittura. La stessa tematica e gli stessi elementi chiave compaiono nei disegni di Oggetti mobili e muti del 1931, forme inquietanti in quanto difficilmente identificabili, come scrive lo stesso Giacometti. La sua opera degli anni successivi tende a chiudere la parentesi surrealista. L'oggetto invisibile rappresenta un punto di riferimento: il parallelepipedo su cui poggia la donna e l'incastellatura alle sue spalle prefigurano la strutturazione di molte sue opere pittoriche successive, nelle quali ricompare la stessa delimitazione dello spazio a inquadrare le immagini. Nel decennio lavora appartato occupandosi ancora prevalentemente di scultura. Il suo interesse si sposta dal mito e dal sogno all'osservazione diretta della realtà, che si accompagna a una più consapevole preoccupazione per i materiali e le tecniche e implica una notevole trasformazione stilistica che lo conduce ad una sorta di naturismo schematico (Le mele sul buffet, 1937, Museum of Modern Art di New York). Dal 1947 riprende a dipingere e disegnare intensamente, continuando a lavorare dal vero. I temi preferiti, pochi e di continuo rivisitati, sono i familiari (la madre e il fratello Diego), gli oggetti che lo circondano, paesaggi visti e vissuti. Le figure sono fisse, immobili rigidamente frontali: la cornice che Giacometti costruisce attorno ad esse ha la funzione di allontanarle isolandole dallo spazio, creando attorno ad esse vuoto. È vicino alle problematiche esistenzialistiche; non a caso della sua pittura è stato interprete attento Sartre, che ne ha colto i riferimenti all'inaccessibilità degli oggetti e delle distanze esistenti tra gli uomini. Lo strumento stilistico scelto per tradurre in immagini le apparenze della realtà visibile è, in pittura, un segno che si infittisce e si dirada per esprimere la trama di relazioni degli oggetti fra loro e con loro nello spazio circostante, mentre in scultura grumi di materia apparentemente informi si coagulano lungo fondamentali linee di forza.

 

Bill Viola nato a New York nel 1951, si iscrive al College of Visual and Performing Arts della Syracuse University. Inizia a realizzare video arte nei primi anni settanta. Lavora per affermati artisti come Bruce Nauman e Nam June Paik.Bill Viola inizia la sua carriera studiando arte tra il 1969 e il 1973 alla Syracuse University di New York. Qui consegue la laurea nel 1973 in Visual e Performing Arts. Tra il 1973 e il 1974 partecipa ad una mostra collettiva realizzando dodici videotape, cinque installazioni sonore e dieci installazioni video. Nel 1975 espone per la prima volta le sue opere a due mostre internazionali: la biennale dei Giovani di Parigi e la biennale del Whitney Museum of Art. Nel 1977, Bill Viola è invitato ad esporre le sue opere al La Troube University di Melbourne dalla direttrice artistica Kira Perov,che più tardi diventerà sua moglie. Nel 1977, in Australia, incontra Kira Perov; nel 1979 cominciano a lavorare e viaggiare insieme. Nel 1980 si reca in Giappone dove trascorre diciotto mesi per una borsa di studio di scambi culturali.Negli anni '80 Bill Viola decide di abbandonare la sua visione strutturalista dell'arte per avvicinarsi ad uno stile più visionario. È proprio in questi anni che Viola riscopre l'utilizzo della pellicola in bianco e nero, che servirà, inoltre, per la realizzazione di una mostra al MOMA di New York: la sua più grande mostra personale in assoluto. Nel 1981 lavora per sei mesi nel centro ricerche della Sony, sperimentando le più avanzate tecnologie del tempo. Rappresenta gli Stati Uniti nella biennale di Venezia nel 1995 con cinque opere riunite sotto un unico titolo: Buried secrets. Nel 1983 diviene professore in "Advanced Video" al California Institute of the Arts di Valencia. Nel 1990, due eventi segnano la carriera d'artista di Bill Viola: la morte della madre nel mese di febbraio e la nascita del suo secondo figlio in quello di novembre. Quest'esperienza, infatti, ispirerà Viola per la realizzazione del video "The Passing": opera che assume come tema portante la morte e la nascita come simboli dell'assurdità della condizione umana. Nel 1997 gli viene dedicata la Withney Museum of American Art di New York. Nel 2000 inizia ad usare schermi al plasma e cristalli liquidi per le sue videoinstallazioni. Nel 2002 completa il suo progetto più ambizioso, Going Forth By Day, un ciclo di video ad alta definizione commissionato dal Guggenheim di New York e Berlino. Nel 2003 il J. Paul Getty Museum di Los Angeles realizza una mostra personale, The Passions, una serie di lavori sulle emozioni umane, che ottiene critiche entusiastiche e una straordinaria affluenza di pubblico anche nelle successive tappe a Londra, Canberra e Madrid. Nel 2004 realizza un video "a quattro mani" per una nuova produzione di Peter Sellars dell'opera Tristano e Isotta, presentata in prima mondiale all'Opéra di Parigi nell'aprile del 2005. Nell'ottobre 2006 torna a Tokyo con una retrospettiva che prende il nome da un video del 1981, Hatsu-Yume, Primo Sogno. Nel 2007 nella mostra Bill Viola: Las Horas Invisibles, che si tiene a Granada nel Muso de Bellas Artes, Palacio de Carlos V (Alhambra), per celebrare il restauro del Palacio stesso, sono esposte cinque installazioni. Per la prima volta in Polonia, a Varsavia, la Galleria d'arte nazionale Zacheta presenta nove installazioni in una mostra dal titola Bill Viola. L'artista ricorre a un nuovo espediente tecnico che permette di riprendere un evento in modo simultaneo e identico con due telecamere predisposte per realizzare una nuova installazione audio / video su tre schermi destinata alla Bienale di Venezia, Ocean Without a Shore. Il tema dell'installazione, destinata alla chiesa quattrocentesca di San Gallo, riguarda la presenza dei morti nella nostra vita (Ibn al-'Arabi, 1165-1240). La mostra a Roma nel 2008.

 

 

Alberto Giacometti  Bill Viola

"Statico Dinamico"

inaugurazione 27 Settembre 2013 ore 19.00

Lunedi-Sabato

10.30-12.30

15.30-20.00

Dal 27 settembre al 26 ottobre

a cura di Graziano Menolascina

Cortile Lagrange

Galleria delle Arti

Palazzo Cavour

via Lagrange 27

via Cavour, 8

10123 Torino

Info: 338-810 44 48

caggiano@caggianoarte.it

grazianomenolascina@libero.it

www.caggianoarte.it

 


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