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lunedì 14 ottobre 2013

Milano, Alle Officine Saffi il 58° PREMIO FAENZA | 16 ottobre – 14 novembre 2013

OFFICINE SAFFI OSPITA IL 58° PREMIO FAENZA

16 ottobre – 14 novembre 2013

 

Officine Saffi prosegue il suo rapporto di collaborazione con il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, ospitando le opere degli artisti premiati al 58° Premio Faenza.

Mercoledì 16 ottobre alle ore 18.30 verrà inaugurata nella galleria Officine Saffi l'esposizione delle opere vincitrici del Premio Faenza e delle menzioni assegnate.

In particolare Paivi Ritaniemi vincitrice della sezione over 40 con l'opera Avis, lavoro poetico sulle sfide dell'esistenza e che per l'artista fa parte di una serie di "ritratti del cambiamento", Nero/Alessandro Neretti a cui è stato assegnato il Premio under 40 per la sua installazione I nuovi apostoli ovvero Paesaggi economico-strutturali che unisce la scultura ceramica a pallet in legno e a quadri appesi alle pareti in una narrazione che mette in contrasto natura e dogmi economici "che governano gli attuali sistemi globali", e la serba Ljiubica Jocic – Knezevic vincitrice del Premio Cersaie con l'opera Analysis and implementation of the global game plan, una rivisitazione di un elemento comune a tutte le culture, riattualizzato nella forma e nella materia, con cornici inneggianti il barocco.

 Ai tre vincitori verranno affiancate le opere degli artisti che hanno ottenuto i diversi riconoscimenti in palio: Silvia Celeste Calcagno, Chiara Camoni, Jane King, Stela Ivanova, Tony Lattimer, Liv Brita Malnes, Graciela Olio, Zhao PingPing, Paolo Polloniato, Sophie Ronse, Cheung Shing Tsang. Mattia Vernocchi.

Tutte le opere offrono uno spaccato internazionale sull'arte ceramica contemporanea. Un viaggio volto all'esplorazione delle poetiche e dei linguaggi degli artisti di oggi che si confrontano, sempre più spesso, sui temi dell'attualità, della riflessione sociale e antropologica, attraverso la tecnica ceramica e l'installazione.

 

 

 

"L'opera ceramica è ormai considerata scultura a tutti gli effetti ed è superata ed obsoleta la diatriba delle arti minori o dell'alto artigianato. – spiega Claudia Casali, direttrice del MIC - Le opere qui presentate lo dimostrano nella loro straordinaria portata e nella loro studiata complessità, ricercata iconografia, poetica riflessiva".

Il Concorso faentino, istituito nel 1932, con una parentesi dovuta alla seconda guerra mondiale, negli anni ha visto straordinari interpreti della storia dell'arte come partecipanti: da Leoncillo Leonardi ad Angelo Biancini, da Guido Gambone a Fausto Melotti, da Pietro Melandri a Carlo Zauli, a Eduard Chapallaz e a Sueharu Fukami. Anche questa edizione ha dimostrato di essere all'altezza.

 "Fin dalle sue origini, - spiega Pier Antonio Rivola, Presidente della Fondazione MIC – il Premio Faenza ha offerto una visione globale sulla ceramica d'arte contemporanea e dal 1963, anno in cui divenne internazionale, determina uno stimolante incontro tra culture diverse, arricchendo di contenuti creativi ed innovativi anche la produzione ceramica faentina, luogo esclusivo per questa arte".

Dopo la mostra Officine Saffi darà il via alle residenze d'artista offerte ai vincitori del Premio Faenza e del Premio Cersaie ciascuno dei quali avrà la possibilità di esplorare le proprie tecniche e poetiche contestualizzando la propria esperienza nel Laboratorio di Officine Saffi a Milano.

 

 

Informazioni pratiche:

 

Mostra: OFFICINE SAFFI OSPITA IL 58° PREMIO FAENZA

Date: 16 ottobre – 14 novembre 2013

Inaugurazione: mercoledì 16 ottobre ore 18.30

Sede: Via A. Saffi 7 - Milano.

Tel: +39 02 36 68 56 96

Mail: info@officinesaffi.com

Orari di apertura: dal Lunedì al Venerdì 10.00 – 18.30

Sabato: 11.00 - 18.00

 

Per informazioni e materiale stampa:

UFFICIO STAMPA ANTEA

anteapress@gmail.com





sabato 12 ottobre 2013

Incompatible Elements apre la mostra a Venezia il 15 ottobre. Se la terra sotto di noi potesse parlare...

Martedì 15 ottobre il vernissage della mostra degli artisti australiani Leon Cmielewski e Josephine Starrs, curata da Camilla Boemio. Un nuovo progetto tra arte e ambientalismo, tecnologia e spirito critico, del Padiglione Maldive alla Gervasuti Foundation, esposto fino al domenica 20 ottobre

Incompatible Elements: se la terra sotto di noi potesse parlare...


Maldives Pavilion
e
Gervasuti Foundation
sono lieti di presentare:

INCOMPATIBLE ELEMENTS
...if the earth beneath our feet could speak...

Martedì 15 ottobre 
h. 16.00 - h. 19.00
Maldive Pavilion
(Gervasuti Foundation, Fondamenta Sant'Anna 
Via Garibaldi, Castello 995)
Venezia


Martedì 15 ottobre 2013 alle ore 16.00, al Padiglione Maldive presso la Gervasuti Foundation, verrà inaugurata Incompatible Elements, l'eccezionale installazione degli australiani Leon Cmielewski e Josephine Starrs curata da Camilla Boemio, curatore associato al Padiglione Maldive. Sintetizzata efficacemente nello slogan "Se la terra sotto i nostri piedi potesse parlare"Incompatible Elements rinnova e rilancia la relazione esistente tra natura e culture riconfigurando la terra come soggetto attivo piuttosto che neutrale, loquace e non muto, dunque capace di esprimersi direttamente sull'impatto dei cambiamenti climatici

In linea con la lunga tradizione di artisti che combinano testo e immagine per comunicare idee e concetti, la mostra presenta dei testi incorporati in immagini di paesaggi in condizioni critiche scattate dal satellite. In ogni stampa digitale e in ogni video tali testi si rivelano in modo dinamico, adattandosi in modo tale che il design del testo e il metodo di apparizione riflettano la peculiarità del panorama.

Leon Cmielewski e Josephine Starrs collaborano insieme da molto tempo, il primo è anche lettore senior alla Western Sydney University: dalla loro partnership sono nate installazioni ibride di media-art che usano spesso una strategia comunicativa volta a far risaltare le contraddizioni sociali e politiche della vita contemporanea

Il loro recente lavoro Chapel Of Rubber è stato esposto in prestigiosi festival come Cementa13 a Kandos, in Australia. Il loro operato è al crocevia tra cinema, visualizzazione di informazioni e data mapping, e crea contrasti e tensioni tra piccoli e grandi schermi, e tra freddi testi e incantevoli paesaggi fotografati via satellite.  
Incompatible Elements, esposta numerose volte in Australia e oltremare, è stata ricreata proprio in occasione dell'evento veneziano in Gervasuti.

Camilla Boemio è un curatore italiano e critico d'arte il cui principale ambito di studio e operatività si concentra traarte, ricerca scientifica e sviluppi socio-politici nella società contemporanea. Dal 2010 al 2012 ha diretto l'area artistico-scientifica dell'ISWA, progetto europeo con UNIVPM. 

Ha curato numerose mostre tra le quali MNEMOSYNE – L'Atlante delle immagini (group show) Centro Arti Visive Pescheria 2009, e CITIES TAM, South Bay di LA - CA.  Incompatible Elements, un progetto profondamente in linea con la filosofia della Gervasuti Foundation - arte e ambientalismo, innovazione tecnologica e coscienza critica, tradizione e solidarietà - sarà visibile da martedì 15 ottobre a domenica 20 ottobre.
 



Info:
Maldives Pavilion:

Gervasuti Foundation:


Miriana Bonazza "Preghiere nel vento"

PREGHIERE NEL VENTO

Mostra del fotoreportage svolto in Tibet dalla viaggiatrice-fotografa Miriana Bonazza

 

Il giorno 15 ottobre 2013, alle ore 18.00, presso la sala espositiva del Circolo Generali (Piazza Duca degli Abruzzi, 1 - Trieste), inaugura la mostra della fotografa Miriana Bonazza Preghiere nel vento. Presentazione di Enea Chersicola.

L'esposizione raccoglie una selezione di scatti che la viaggiatrice-fotografa triestina ha eseguito nel suo recente viaggio in Tibet, dove ha avuto modo di conoscere la pesantissima situazione che il popolo tibetano è costretto a vivere in conseguenza all'occupazione cinese.

Tante volte siamo rimasti affascinati dal suono prodotto da una bandiera accarezzata o sbattuta dal vento; più questa vibrazione si ripete e più la bandiera si consuma, si lacera, si consegna fisicamente al vento che a colpi di piccoli fili la porta via, lontano. Proviamo ad immaginare che su quella bandiera ci sia intriso il più sacro e profondo dei pensieri, un'altissima espressione sacra, rivolta al mondo. Immaginiamo che questa venga posta sulle cime più alte, sul "Tetto del mondo". Ogni colpo prodotto dal vento sarà un'eco protratta all'infinito, una preghiera consegnata alle bufere che la porteranno in luoghi lontanissimi. Queste sono le preghiere nel vento.

Il grande lavoro fotografico di Miriana Bonazza è un punto di vista su un mondo pieno di misteri che attraverso gli scatti può essere intuito. Il cardine, in tutte le sue spedizioni fotografiche, è lo sguardo. Attraverso i volti ci viene palesata una familiarità umana che si offre come maniglia per spalancare la porta sugli enormi contenuti proposti in queste fotografie.

Il lungo legame dell'autrice con questi luoghi si concretizza nel 2012 quando organizza il suo primo viaggio in Nepal e Bhutan. Qui inizia un'intensa analisi di una fede tanto più forte in quanto professata da esuli tibetani; l'esilio dei pellegrini tibetani, infatti, dilata la profondità della preghiera, evidenziando subito quali siano le difficoltà da affrontare per entrare in empatia con luoghi simili.

Il viaggio in Tibet avviene a maggio 2013 proprio in occasione del Saga Dawa, festa centrale nella fede buddista dal momento che celebra proprio il momento di illuminazione di Buddha. L'incontro con il Tibet non può che essere profondo e radicale: incontrare i tibetani da moltissimi anni prigionieri dell'occupazione cinese, vedere come la loro fede sia in grado di superare questa pesantissima minaccia quotidiana, costringe i visitatori a riformulare il concetto della trascendenza. L'incontro con una fede così profonda e così pericolosamente pacifica, è un'esperienza che bisogna necessariamente metabolizzare.

La ricerca di Miriana Bonazza è profondamente antropologica. L'autrice di queste fotografie riesce attraverso un dettaglio a raccontare tutto quel mondo che rimane fuori dall'obbiettivo al momento dello scatto. Il fotografo che mette l'occhio nell'obbiettivo non può diventare cieco rispetto al mondo che lo circonda: tutto ciò che vede nella macchina fotografica ha un contesto che in queste foto ritorna in maniera limpida ed evidente. Se l'autore quindi non si contestualizza nei luoghi dei suoi soggetti, la fotografia, in particolare se da reportage, è legata ad uno stato di abbandono; stato che non riguarda affatto il modo di Miriana Bonazza.

Questa mostra ci consegna uno spaccato commovente di un luogo lontanissimo da molti di noi ma raccontato da una prospettiva di occhi a noi più familiari, quelli di Miriana. Penetrare negli sguardi che l'autrice generosamente ci offre è un'occasione per dialogare con temi profondi spesso dimenticati dalla nostra umanità.

Dopo un intenso incontro avvenuto a Polava (UD) con il Ven. Sogan Rimpoche, Miriana ha concretizzato il suo desiderio di dedicare il proprio lavoro alla divulgazione della questione tibetana e ad una raccolta fondi in favore della Sogan Foundation (http://www.sogan.org/); la fondazione investe le proprie risorse in favore del popolo tibetano con progetti come quello che ha portato all'apertura del Kunsel Kyetsal (Istituto Superiore Tibetano della Scienza e della Tecnica). La mostra, che sarà ripetuta in diverse sedi espositive, si pone pertanto lo scopo di raccogliere fondi attraverso la vendita delle fotografie, per collaborare all'operato di questa fondazione in Tibet.

 

La mostra sarà aperta al pubblico fino al giorno 25 ottobre con il seguente orario di apertura:

-          da lunedì a giovedì 9.30 -12.30 / 15.30 - 18.00

-          il venerdì 9.30 - 12.30

 

Per maggiori informazioni sulla mostra: www.preghierenelvento.weebly.com

Sito personale: www.mirimago.it

Mostra: “Pandora, diritto di...”mercoledì 16 ottobre ad Arnesano (Le)


Con il Patrocinio di

Comune di Arnesano

Comune di Monteroni di Lecce

Comune di San Cesario di Lecce


'Teatro Dei Veleni' Soc. Coop. A R.L. - Le Ali Di Pandora-

presentano

mercoledì 16 ottobre 2013 ore 19,30


"Pandora, diritto di...condividere una visione differente


c/o Laboratorio Urbano "Centro Polivalente"

Via O. Solazzo - Rione Riesci - Arnesano (LE)


intervengono

Giovanni Madaro - Sindaco Comune di Arnesano

Ambra Biscuso - Ass. "Le Ali di Pandora"

Alessandra Cocciolo Minuz – "Teatro dei Veleni" Coop. Sociale

espongono
Serena Alvarenz, Maria Grazia Anglano, Paola Bitelli, Daniela Cecere, Giusy Fosca, Lucy Ghionna, Monica Lisi, Lucia Macrì, Vera Mastrangelo, Alessandro Matteo – Bianca Moretti, Carmelo Pennetta, Freddiana Raino, Valentina Schito, Romina Tafuro, Erica Viva

ingresso libero

la mostra sarà aperta fino al 22 ottobre dalle h. 17/19

"Pandora, diritto di… condividere una visione differente" è  la biografia dei primi e degli ultimi, la tangibilità di vite certe e di vite sospese, di precarietà e obiettivi raggiunti, di possibilità e impossibilità, di uguaglianza e disuguaglianza, di giustizia e ingiustizia; scarti di quotidianità, nell'analisi della società, chiari e decolorati, dove intollerabili sono le conseguenze quando in gioco è la dignità dell'essere umano con i suoi diritti. Ed anche in relazione a questa tematica che si è pensato di esporre alcune opere della mostra 60artisti per la LILT per sensibilizzare e raccogliere fondi per la realizzazione del centro ILMA, una grande struttura polivalente in costruzione alle porte di Gallipoli e dedicata alla lotta al cancro che provvederà sia alla Prevenzione Primaria che all'Assistenza nel post malattia per i bisogni riabilitativi fisici, psicologici e sociali. Il Centro ILMA, che sarà anche il luogo per le cure palliative mediante l'istituzione di una casa hospice.

Parallelamente alla Mostra, verranno esposti gli elaborati finali degli allievi dei corsi di disegno e pittura/fumetto condotti da Daniela Cecere, nell'ambito delle attività dei Laboratori Urbani "S.A.R.E.M.O." Finanziamenti Regionali "Bollenti Spiriti"

 Pandora"
Sede op.: Centro Polifunzionale V.le G. Paolo II ang. Via Pistoia, 9 – Lecce
tel.339.5607242 – 347.0851926



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Redazione del CorrieredelWeb.it


venerdì 11 ottobre 2013

Mostre "L'EROICA SU DUE RUOTE" - "PARIS EN VÉLO". Roma, 12 - 20 ottobre 2013, Euroma2.



EUROMA2

 

MUSEO PARIGINO A ROMA

 

in collaborazione con

L'EROICA

FEDERAZIONE CICLISTICA DEL LAZIO

GRAN FONDO CAMPAGNOLO DI ROMA

 

con il patrocinio di

ROMA CAPITALE

Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica

 

mostre

L'EROICA SU DUE RUOTE

La cicloturistica per eccellenza

 

PARIS EN VÉLO

Parigi in bicicletta dai boulevard al Tour de France

nel centodecimo anniversario della sua fondazione

 

 

12 – 20 ottobre 2013

EUROMA2

Roma/Eur, Via Cristoforo Colombo, angolo Viale dell'Oceano Pacifico

ingresso libero

 

Domenica 13 ottobre alle ore 18,00

consegna delle Targhe d'Argento "Athena Parthenos"

interviene Piero Angela, testimonial della rassegna


Dal 12 al 20 ottobre Euroma2 apre le porte al ciclismo francese e italiano con ben due mostre, che ospiterà in contemporanea nei suoi spazi: L'Eroica, la sua storia e Paris en Vélo.

Entrambe le esposizioni ci parlano di ciclismo eroico, delle grandi corse del passato, quando gareggiare in bicicletta rappresentava davvero un'impresa leggendaria. 

 

La rassegna ha un testimonial d'eccezione, il noto giornalista televisivo Piero Angela, che domenica 13 ottobre alle ore 18 sarà presente al Centro Commerciale Euroma2 in occasione della consegna delle Targhe d'Argento "Athena Parthenos" per la Cultura. Fra i premiati il celebre attore Philippe Leroy, Alberto Testa, coreografo del Gattopardo, Gianluca Santilli, Presidente del Gran Fondo di Roma e Giancarlo Brocci, fondatore dell'Eroica.

La prima mostra è dedicata all'Eroica, storica corsa cicloturistica che ha luogo la prima domenica di ottobre in Toscana, un esempio di valorizzazione del patrimonio ambientale, di stile di vita sostenibile, di ciclismo pulito che guardando al passato indica il futuro.

L'Eroica è nata per amore verso quel ciclismo che fece scrivere un bel po' di storia e tanta letteratura italiana, con l'intento di ricercare le radici autentiche di uno sport bellissimo, con una grande anima popolare, nonché per riscoprire la bellezza della fatica ed il gusto dell'impresa.

L'attenzione della mostra si rivolge proprio ai tempi dei miti, degli "eroi" spinti da un'autentica passione, da quella fiamma interna che, senza bisogno di alcun aiuto esterno faceva andare le gambe degli atleti su in alto per i monti. Garin, Pellissier, Geminiani, Bobet, Anquetil, ma anche Bottecchia, Binda, Guerra, Coppi, Bartali, Nencini, Gimondi, Adorni… atleti puri, capaci di concorrere con le aquile reali.

 

La mostra "Paris en vélo" è dedicata a Vittorio De Sica, regista del capolavoro Ladri di Biciclette, di cui appare in mostra il manifesto. Si propone di tracciare un ritratto il più possibile completo della storia della bicicletta a Parigi dai suoi albori ad oggi, mostrandone la bellezza e le curiosità attraverso l'opera di pittori e illustratori dai nomi celebri.

Un'esposizione irresistibile, in cui la bicicletta si propone in tante vicende e sotto varie sfaccettature: dal traffico parigino alla vignetta, dalla fotografia all'illustrazione, dalla pubblicità all'infanzia e alla bellezza femminile.

La bicicletta è un'astuta paraninfa, che riesce persino a corrompere degli innamorati. Una ricca collezione di immagini rare e preziose.

 

Le due mostre vengono proposte in concomitanza di due manifestazioni di prestigio: L'Eroica, appunto, che ad Euroma  proporrà una scelta di biciclette d'epoca e di fotografie riguardanti la sua storia e il Gran Fondo Campagnolo di Roma che proprio domenica 13 ottobre sarà in giro ciclistico nella Capitale  e dintorni.

Tutti i ciclisti, in bicicletta o in tenuta da gara, sono attesi ad Euroma2 per questa grande festa dello sport su due ruote. Per loro e per i possessori del dépliant della mostra, è riservato un gradito omaggio, ovvero il dono del catalogo delle esposizioni.

 

 

Info

www.euroma2.it

www.facebook.com/CentroCommercialeEuroma2

 

Orari

tutti i giorni 10 – 21

 


Legnano - Mostra micologica Antares


Al via la trentacinquesima edizione della mostra micologica Antares

Sabato 12 ottobre alle 15.00 nella sala conferenze della Famiglia Legnanese taglio del astro per il tradizionale appuntamento organizzato da Antares con il sostegno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate

È previsto alle 15.00 nella sala convegni della Famiglia Legnanese (Via Matteotti 3) l'inaugurazione della trentacinquesima edizione della mostra micologica organizzata dall'associazione Antares di Legnano con il sostegno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Nella tradizionale tre giorni saranno esposti al pubblico oltre duecento tipi di funghi, sia commestibili sia velenosi allo scopo di diffondere la cultura micologica insegnando quindi a distinguere quello che si raccoglie nei boschi. La mostra rappresenta il momento di maggiore visibilità per l'attività svolta dalla sezione micologica di Antares, che tutti i lunedì dei mesi di settembre e ottobre fa consulenza micologica nella sede di via Ronchi 78 con lezioni pratiche di determinazione e classificazione di funghi dal vero.

«Ci è sembrato importante anche quest'anno dare il nostro sostegno all'iniziativa di Antares che con questa mostra, come in tutte le sua attività, si adopera per diffondere la conoscenza della natura -spiega il presidente della Bcc Roberto Scazzosi-. Come banca locale del territorio ci piace essere a fianco di appuntamenti che sono diventati dei classici nel calendario degli eventi di Legnano».

La mostra sarà aperta sabato 12 ottobre dalle 15.00 alle 19.00; domenica 13 ottobre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.00; lunedì 14 ottobre dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00. L'ingresso è libero.

Vincenzo Vavuso: Rabbia e Silenzio


Vincenzo Vavuso
Rabbia e Silenzio

Sulla scia del successo ottenuto, sta partendo con slancio l'onda lunga della mostra itinerante di pitture e cromostrutture Rabbia e silenzio dell'artista salernitano Vincenzo Vavuso, conclusosi il 5 ottobre alla Pinacoteca Provinciale di Salerno  presso lo storico Palazzo Pinto.

In pochi giorni l'evento ha già fatto rumore per la provocazione dei contenuti e l'originalità del linguaggio artistico: stanno facendo discutere e nello stesso tempo stanno liricamente suggestionando l'immaginazione del pubblico le pagine di libro gualcite e bruciacchiate, calpestate da aggressivi scarponi o ferite da lame taglienti o imprigionate in aeree ragnatele di materia o pronte ad essere inghiottite da un water, spesso immerse in grumi insanguinati su fondo nero

Rabbia per la Cultura emarginata ed offesa in questi bui tempi di crisi non solo economica ma anche etica, Silenzio non solo per gridare che non ci sono parole per esprimere l'indignazione, ma anche per riflettere e creare un rinnovamento sociale ed umano.

Un messaggio forte, che dal 14 ottobre al 31 dicembre 2013, sarà "gridato" nel cuore della Capitale presso la Galleria RossoCinabro.

Le opere di  Rabbia e silenzio sono attese a Sanremo, nel periodo del Festival della Canzone.
E sarà solo un'altra tappa, perché il giro auspicabilmente dovrebbe durare almeno un paio d'anni.
Con la speranza naturalmente che la denuncia della Rabbia e la meditazione del Silenzio producano il loro benefico effetto….

Vincenzo Vavuso, salernitano di adozione ma casertano di origine, si è fatto notare negli ultimi anni sia come autore di libri (ne La pittura espressione di noi stessi effettua un suggestivo excursus attraverso la pittura campana dell'Ottocento e di inizio Novecento) sia soprattutto come pittore creativo (i suoi "schizzi cosmici" di rassodato colore hanno ottenuto riconoscimenti ed apprezzamenti).

Con la mostra Rabbia e Silenzio, però, egli, pur mantenendosi fedele alle sue linee di "evocazione oltre", ha inteso dare una svolta netta alla sua produzione.

Le opere di questa esposizione d'arte, pittosculture materiche con inserimento di oggetti reali della vita quotidiana (scarponi, lenti, seghette, libri, perfino un water), vogliono comunicare un forte senso polemico contro la degenerazione morale e culturale che imperversa in questa società disorientata ed egemonizzata da potentati economici che ne svuotano l'anima.

Le creazioni di Vavuso sono perciò caratterizzate da bruciature, squarci, lacerazioni, rotture e portano i segni della Cultura, dell'Arte, della stessa Dignità umana, calpestate, schiacciate, stritolate, umiliate.

Un simbolo incisivo, concreto, che induce prima alla rabbia della coscienza, poi al silenzio della riflessione che prelude alla protesta: e quindi può tracciare la strada di un cammino fecondo verso una salto di qualità. Lo spiega chiaramente lo stesso Vincenzo Vavuso in un suo documento programmatico: "Il mio grido di delusione, di rabbia, di dolore, vuole essere un grido di amore e di speranza verso ciò che potrebbe essere e che invece è nascosto e soffocato dalla polvere."
Insomma, il suo è un Silenzio che vuole fare rumore…

RossoCinabro
Via Raffaele Cadorna 28
00187 Roma
Tel. 06 60658125

presentazione delle opere  lunedì 14 ottobre dalle 11:00

ingresso libero

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