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lunedì 23 settembre 2013
Mostra "Artisti in permanenza" Nona Giornata del Contemporaneo
domenica 22 settembre 2013
FEAR_Rassegma Isola Mutante
NONA EDIZIONE
GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
MICHELE MEREU_MOJU MANULI_ALESSANDRO MELIS _GIANMARCO PORRU_
Il progetto ISOLA MUTANTE, pensato per festeggiare il decennale dell'attività artistica di ASKOSARTE, propone tre mostre distinte, FATHERS, FEAR, FAITH, che penetrano aree ben definite di pensiero, ma che in realtà, perseguono tutte l'inedita esplorazione del luogo - in questo caso la Sardegna - che è unità di presente ma anche memoria e inconscio culturale.
venerdì 20 settembre 2013
Ragusa - Heritage Sicilia Festival, sabato la premiazione delle mostre-concorso
Per il concorso fotografico internazionale "Heritage Sicilia 2013", la giuria composta da Ignazio Caloggero, Guido Cicero, Salvatore Brancati, Emanuele Sgarlata, Vincenzo Giompaolo, premierà le foto "Scala dei Turchi" scattata da Alfonso Zammuto (1° classificato), seguito da "Uno sguardo sul passato" di Salvatore Gulino (2°) e da "A Sciuta" di Simone Manciagli (3°). Una menzione speciale andrà anche alle foto di Angela Boccalini ("Tramonto sulle saline") nella sezione Natura, Emanuele Amenta ("Granfonte" - Leonforte) nella sezione Patrimonio storico-artistico, Lello Fargione ("Ore 13 A Sciuta") nella sezione Folklore e Salvo Alibrio ("Preghiere autunnali") nella sezione Varie, che sono risultate tra le più votate nelle singole aree tematiche. Ai primi tre classificati, i cui lavori sono stati selezionati tra oltre 900 fotografie in concorso, andranno un premio in denaro (cinquecento euro per il 1°, duecento per il 2°), più una targa e un catalogo multimediale personalizzato, pubblicato nei siti del circuito "Hermes in Rete". Agli autori delle foto più votate nelle singole sezioni del concorso andranno una targa ricordo, più un catalogo multimediale personalizzato. Oltre 300 scatti, infine, saranno inseriti nel catalogo multimediale del concorso fotografico "Heritage Sicilia 2013".
Per il concorso internazionale di pittura "La Sicilia e i suoi colori", la giuria composta da Salvatore Fratantonio, Giorgio Sparacino, Franco Caruso, Luigi Castellana e Rossella Smarrocchio assegnerà il primo premio (cinquecento euro, targa e catalogo multimediale personalizzato) a Eddy Bettiol per l'opera "Piazza Pretoria Palermo"; il secondo premio (duecento euro, targa e catalogo multimediale personalizzato) a Gianpietro Sorgato per le sue "Pale di Fichi d'India" e il terzo premio (targa e catalogo multimediale personalizzato) a Emanuela Iemmolo con "Primavera Iblea".
Info e contatti
Associazione Heritage Sicilia
Tel. 0932 066058
fax 0932 4130886
web:http://www.heritagesicilia.it
mail:redazione@heritagesicilia.it
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Mostra MADE IN SLUMS 25 settembre Triennale di Milano
Made in Slums - Mathare Nairobi
26 settembre – 8 dicembre 2013
Triennale Design Museum, CreativeSet
Dopo le mostre dedicate a Cina, Corea e India, Triennale Design Museum con Made in Slums continua a indagare e a esplorare i territori più inattesi del nuovo design internazionale.
Questa volta i fari del CreativeSet sono puntati su una piccola realtà locale – lo slum di Mathare, a Nairobi, individuato come paradigma della capacità di una comunità di dotarsi di propri strumenti funzionali e simbolici, realizzati in un originale processo di autoproduzione a partire da pochi materiali presenti nel territorio.
La mostra - curata da Fulvio Irace - nasce prima di tutto dal lavoro svolto sul campo dall'ONG Liveinslums, impegnata da due anni in un progetto di cooperazione allo sviluppo che ha incoraggiato la costruzione di una scuola di strada e l'avviamento di un progetto agricolo comunitario nello slum di Mathare.
Mathare è un agglomerato urbano situato a circa 5 km dal centro di Nairobi in Kenya. Con una popolazione di circa 500.000 abitanti è, per ordine di grandezza, la seconda baraccopoli d Nairobi: forse la più antica, certamente quella con peggiori condizioni di vita. È una ex cava che si estende per un'area di circa 3km per 1,5km, in cui i residenti hanno sviluppato una strategia informale ma efficace di economia su piccola scala che si svolge per lo più in precarie case -bottega e in luoghi malsani.
"Come nell'isola di Robinson Crusoe – scrive Fulvio Irace – lungo le frontiere di una spiaggia virtuale che circonda il cuore dello slum, la marea deposita ogni giorno gli scarti della capitale: pezzi di legno, insegne pubblicitarie, tavole e lamiere e soprattutto bidoni, l'elemento base di un progetto di riciclo minuzioso ed efficace.
In simili condizioni, dunque, l'ingegnosità della comunità supplisce alle gravi carenze del territorio, e risponde ai propri bisogni recuperando e trasformando materia di scarto in oggetti a elevato gradiente estetico".
Come afferma Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale Design Museum: "Senza avere la pretesa di attribuire a questa piccola esperienza locale un valore simbolico eccessivo, è tuttavia evidente che le pratiche creative messe in atto a Mathare trascendono l'orizzonte puramente locale e assumono un senso e un valore più generale".
L'associazione ha coinvolto nel progetto il giovane designer italiano Francesco Faccin, proponendogli di realizzare arredi e attrezzature della scuola utilizzando materiali e mano d'opera del luogo. Dall'osservazione dell'ambiente Faccin ha sviluppato l'intuizione di trovarsi di fronte a un sistematico e straordinario catalogo di oggetti realizzati artigianalmente ma pensati in una logica di produzione di piccola serie: coltelli, scarpe in gomma, pentole, un carretto per la vendita di cibi da strada, ecc, che costituiscono il nucleo della mostra al Triennale Design Museum.
Per narrare la storia di questi oggetti i fotografi Francesco Giusti e Filippo Romano hanno realizzato un reportage fotografico che restituisce la complessità del contesto e i volti dei protagonisti. La sezione video in mostra, di Silvia Orazi e Fabio Petronilli, è dedicata al tema delle auto-produzioni e ai mestieri informali presenti nello slum.
Made in Slums - Mathare Nairobi
26 settembre – 8 dicembre 2013
Triennale Design Museum, CreativeSet
A cura di Fulvio Irace
Ideazione e Coordinamento Generale
Liveinslums NGO (Silvia Orazi – Gaetano Berni – Maria Luisa Daglia)
Ricerca e Selezione Oggetti Francesco Faccin
Foto di Francesco Giusti – Filippo Romano – Post Produzione immagini oggetti Pedro Almeida
Progetto di allestimento Luca Astorri – Maria Luisa Daglia – Francesco Segre Reinach
Progetto Grafico Paolo Giacomazzi – Claude Marzotto
Realizzazione Bollate Lab
Video Silvia Orazi – Fabio Petronilli
Catalogo Corraini Edizioni
Triennale Design Museum
giovedì 19 settembre 2013
SERSE: DISEGNARE PER ORDINI E NUMERI
La Galleria Giuseppe Pero è lieta di annunciare la mostra personale di
SERSE: DISEGNARE PER ORDINI E NUMERI
OPENING: Giovedì 19 settembre 2013 ore 18.00
Mostra presentata dal Prof. Riccardo Caldura
Dal 20 settembre al 15 novembre
lun-ven 14.00-19.00
COMUNICATO STAMPA
La galleria Giuseppe Pero è lieta di annunciare le mostra personale di
SERSE: Disegnare per ordini e numeri
Negli ultimi anni Serse ha approfondito ulteriormente quanto poteva essere incluso, o comunque riportato, a quella grafite che ne ha segnato la carriera. Il richiamo alla condizione minerale della grafite si traduce nella stupefacente serie dei Diamanti, la cui forma perfetta e inalterabile rimanda all'origine cristallografica delle forme primarie della geometria e del costruire. Non è dunque un caso se l'artista ha deciso di confrontarsi anche con l'architettura vera e propria, cioè con la perfezione 'cristallografica' del costruito. I lavori che Serse ha dedicato all'opera di Carlo Scarpa, in particolare al complesso di San Vito di Altivole, sono fra le più sottili reinterpretazioni del grande architetto. Il titolo con cui Serse presenta questi suoi lavori negli spazi della galleria Giuseppe Pero, riprende una riflessione sul fare artistico che si era effettivamente concretizzata in un intervento all'interno di un'altra architettura scarpiana. Ci si riferisce al Museo Revoltella di Trieste, riaperto dopo lunghi anni di chiusura e poi di restauro, nel 1990. In quell'occasione fra le opere contemporanee invitate a reinterpretare il concetto di neoclassicismo, vi era anche un intervento murale di Gerhard Merz. Una grande scritta (che campa tuttora all'ingresso del museo) concepita dall'artista tedesco come una sorta di omaggio all'arte del costruire e a Carlo Scarpa, sulla base del cui progetto era stata risistemata funzionalmente l'istituzione triestina. Gerhard Merz ha utilizzato un brano dell'Eupalinos di Valery dove Fedro, conversando con Socrate, ricorda come avesse conosciuto Eupalino, il costruttore del tempio, originario di Megara. Delle sue ardue meditazioni notturne non rimaneva traccia nei discorsi agli operai, esprimendosi egli per "ordini e numeri". " E' il modo stesso di Dio", commenta Socrate. Negli intendimenti di Serse, con il termine 'ordine' non va tanto intesa la letteralità del modo di esprimersi di un architetto all'opera in un cantiere, quanto piuttosto quell'intimo accordo fra le parti, che stabilisce il tenersi insieme di materiali e concezione in un'architettura. Ordini e numeri, cioè il senso della misura e del misurare (nell'opera di Carlo Scarpa a San Vito vi è effettivamente una misura che torna come modulo compositivo) e la loro relazione con il concetto stesso del disegno. Ritorniamo così alla riflessione di Serse sul suo strumento, il disegno a grafite: materiale che per propria natura richiama quella dimensione minerale (grafite e diamante sono forme allotropiche del carbonio) di una non solo umana geometria del costruito. Dimensione questa che emerge nella straordinaria opera funeraria dedicata alla famiglia Brion, opera che la serie di lavori di Serse ripropone in tutte le sue sfaccettature, compreso il richiamo ad un rarissimo intervento contemporaneo nella sua città.
Testo di Riccardo Caldura
SERSE: DISEGNARE PER ORDINI E NUMERI
OPENING GIOVEDì 19 SETTEMBRE ORE 18.00
Mostra presentata da Riccardo Caldura
DAL 20/9 AL 15/11 2013
LUN-VEN 14.00-19.00
SABATO SU APPUNTAMENTO
SERSE: DRAWING BY ORDERS AND NUMBERS
OPENING THURSDAY 19 SEPTEMBER, 18.00
Exhibition presented by Riccardo Caldura
FROM 20/9 TO 15/11 2013
MON-FRI 14.00-19.00
SATURDAY BY APPOINTMENT
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© Galleria Giuseppe Pero - Via Porro Lambertenghi 3 - 20159 Milano - Italia - info@giuseppepero.it
A Como la mostra MOVIMENTI DI LUCE di Alberto Marangoni
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