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giovedì 11 luglio 2013

Fino a me stesso

http://tuttomostre.blogspot.it/2013/05/esclusiva-intervista-pino-boresta-1.html



























Esclusiva intervista a Pino Boresta



1) Pino da cosa è stata mossa la tua azione performatica "Io vivrò"? Ti chiedo questo perché personaggi sintetici creati dal sistema in maniera fintamente disfunzionale come Luca Rossi ti hanno accusato di essere troppo estremo e quasi impresentabile, secondo lui/loro e secondo una certa mentalità artistica, provocazioni e lavori come il tuo hanno senso solo quando realmente inquadrati in un sistema.
R: Quale sistema? Ci sono tanti sistemi, a me piace il mio sistema, credo che ognuno debba utilizzare il sistema che preferisce, il giorno in cui questo sistema non fosse più soddisfacente, cambierò sistema... e quale sistema utilizzerò? Probabilmente ancora una volta un sistema di quelli non realmente inquadrati, o forse no o forse si.

2) Tu ti definisci un artista di processo o di prodotto? Quando determini una tua azione artistica pensi in termini di prodotto o t'interessa esplorare il processo che deriva da una suggestione che diventa processo e azione?
R: A me interessa tutto, il prodotto, il processo, l'azione artistica, il prodotto che nasce dall'azione artistica le esplorazioni, le suggestioni e tutto ciò che sorge a galla nel corso dell'azione stessa e dopo e prima di questa.




3) Avevi annunciato la tua morte per poi urlare a Baratta e Gioni che vivrai, ma pensi sul serio che a certi artisti oggi interessi partecipare alla Biennale di Venezia? Forse realmente interessati a partecipare alla Biennale di Venezia sono solo quelli artisti Accademici (per carica artistica di portaborse politico e di partito) che non riescono a risolvere la loro frustrazione con un mercato privato che giustamente non ne ha mai riconosciuto l'attività ed il valore (il problema l'aveva bene evidenziato Sgarbi), ma un artista come te, ben radicato nel suo territorio e nella sua comunità che cosa ha in comune con la fiera del mercato culturale dell'arte con una patina d'istituzionalità?
R: Lo sai che mi hai convinto? Infatti credo che questo sia il mio ultimo tentativo di partecipare alla Biennale di Venezia, anche perché che altro potrei inventarmi? Oddio... una ideuzza mi è venuta.

4) Diciamo qualcosa su Massimiliano Gioni, questo vento nuovo dell'arte contemporanea, di cosa è figlia questa sua presunta competenza superiore? Politi da anni sostiene su Flash Art di essere un suo padre spirituale di formazione, suo come di Cattelan, Bonami, Beatrice e Bellini per esempio, come mai tutte le grandi competenze del sistema dell'arte italia sembrano obbligatoriamente passare da Flash Art?
R: Forse perché lo dice lui? Ma potrebbe anche essere vero... ma non credo mi interessi molto rispondere a questa domanda comunque l'ho fatto.

5) Ti ritrovi nell'etichetta outsider del sistema dell'arte contemporanea? Se accomuno il tuo nome a quello di Marco Lavagetto (l'autore della beffa di Tirana ai danni di Politi e Flash Art e di Luca Lo Coco (l'artista costretto a chiudere il suo sito d'arte ashart sotto provvedimento cautelativo del tribunale di Palermo per una azione legale di Politi e il suo studio legale) sbaglio?
R: Si!

6) Pensi che l'informazione artistica specializzata nell'epoca del web 2.0 abbia ancora un senso? In fondo a cosa servono ancora critici, curatori e galleristi? In questo tempo di forte crisi economica l'artista ha in fondo finalmente la possibilità di relazionarsi senza filtro, col suo lavoro, al suo pubblico ed alla comunità che lo determinano.
R: Gli artisti sono come i bambini, che soffrono se i genitori non elogiano quello che fanno. Lo stesso vale per tutti coloro che cascano in depressione se non trovano nessuno che si accorge di loro.



7) Luca Rossi sostiene che per vivere non bisogna andarlo a urlare alla conferenza della biennale. Sostiene che la tua operazione sia solo critica istituzionale che mostra la tua debolezza che ha bisogno di essere alla Biennale per vivere, dice testualmente "Boresta dipende da ciò che critica, contraddittorio e fine a se stesso". Ho già dichiarato pubblicamente che Luca Rossi è qualcosa che mira a intercettare i cambiamenti in corso per capitalizzarli in futuro attraverso il web, tu cosa vorresti rispondergli direttamente.
R: Io rispondo che Luca Rossi ha ragione e che anche tu hai ragione su quello che dici di lui, ma anche io ho le mie ragioni che nessuno di voi due pero conosce.



8:) "Boresta è il più insider di tutti perché per vivere deve andare alla conferenza stampa della biennale. Neanche alla mostra. Critisca istituzionale di vecchia data. Io vivrò???? Alla conferenza stampa? Vivrà cosa??? Ma dai, si vive con il fare e con i contenuti. Oggi tutti possono scrivere io vivrò sulla propria bacheca. Boresta è incagliato in vecchie logiche sistemiche." Altra critica feroce che il web attraverso il progetto Luca Rossi rivolge alla tua operazione, pensi realmente di essere incastrato con le tue operazioni in vecchie logiche di sistema?
R: No!

Qui i 2 video


Il più outsider di tutti

In tale clima sobrio ma pacifico è parsa quasi finta l'irruzione in sala (assolutamente reale) del perennemente escluso situazionista, Pino Boresta il più outsider di tutti, che aveva da tempo annunciato il suo suicidio nel caso non fosse stato invitato alla Biennale. Non essendo ovviamente stato invitato neanche questa volta ha rassicurato che sì, nonostante tutto, ancora “vivrà”. 

Claudia Colasanti (pubblicato dal Il Fatto Quotidiano)





Pino Boresta vivrà. 


Nuova performance-blitz dell’artista romano durante la conferenza stampa della  Biennale. L’outsider per eccellenza rivendica ancora una volta la propria esistenza


I don’t give up”, urla a pieni polmoni Pino Boresta. E se c’è qualcosa che va riconosciuto all’artista romano, insieme a una rara genuinità, sono la tenacia e la convinzione con cui porta avanti la sua ricerca, da almeno un paio di decadi. Performer, situazionista (o “situazionauta” come ama definirsi), oltre che street artist ante litteram, Boresta è sbucato fuori dal pubblico della conferenza stampa della Biennale di Venezia, ieri a Roma, al grido di “Io vivrò”.
Dopo aver provocatoriamente annunciato, con email, post su forum e pubblicità sui giornali, che si sarebbe tolto la vita se Gioni non l’avesse invitato alla mostra, ha invece a sorpresa deciso di riaffermare con forza la propria esistenza, la propria condizione di outsider, di irregolare, di allegro e consapevole disturbatore. La performance, interrotta dal servizio d’ordine come ogni blitz che si rispetti, si è chiusa con un forte applauso, mentre Paolo Baratta, presidente della Biennale, riprendeva la parola dicendo a Massimiliano Gioni: “pensavo fosse una delle tue trovate”…

Valentina Tanni (su Artribune)

mercoledì 10 luglio 2013

Aliens sbarca a Lecce con 40 tra i più promettenti artisti del panorama contemporaneo italiano

È la Puglia, con E-lite studiogallery - consolidata realtà espositiva leccese che si pone come crocevia per l'arte contemporanea -, a ospitare la quinta tappa del progetto espositivo nazionale "Aliens - le forme alienanti del contemporaneo", ideato da Sergio Curtacci, direttore del magazine milanese di arte contemporanea "Frattura Scomposta". 

Una veste del tutto inedita, quella che sarà presentata sabato 20 luglio: i quaranta artisti invitati a partecipare dialogheranno, per la prima volta, con due spazi espositivi, il caratteristico open space sede della galleria e il cinquecentesco Palazzo Vernazza Castromediano, una delle opere architettoniche più antiche e imponenti della città. ". 120 le opere in mostra – pittura, scultura, installazione e fotografia di alcuni tra i più promettenti artisti del panorama contemporaneo italiano – e quattro gli appuntamenti performativi in programma, per coinvolgere chi resta in città, i turisti, gli appassionati d'arte e non solo, in un'estate leccese a regola d'arte contemporanea!!".

Il progetto, che chiama gli artisti a esprimere ognuno con la propria tecnica e il proprio immaginario la tematica riguardante l'alienazione umana, è partito con la sua prima mostra collettiva allo Spazio Vega di Marghera (VE) nel 2007, in concomitanza con la 52a Biennale di Venezia, per poi raggiungere, nel 2013, Como, Bologna e Gorgonzola (MI), coinvolgendo, cinquantanove artisti italiani, di cui diciannove presenti ad almeno un'edizione della Biennale Arti Visive di Venezia, tre segnalati dal Corriere della Sera come migliori artisti del 2012, uno presente con opere in permanenza presso il museo Mart di Rovereto – museo tra i migliori venti al mondo, e tenendo fede alla politica della rivista Frattura Scomposta, da sempre in prima linea per dare l'opportunità ad artisti meno conosciuti di mettersi a confronto con artisti tra i più affermati.

Andrea Martinucci, Angela Viola, Anna Caruso, Anna Frida Madia, Annaclara Di Biase, Annalù, Antonio De Luca, Antonio Delluzio, Carlo Cofano, El Gato Chimney, Elisa Anfuso, Eva Reguzzoni, Fabio Mazzola, Fabrizio Riccardi, Francesco Sambo, Fulvio Martini, Giancarlo Bozzani, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Ilaria Margutti, Irene Lucia Vanelli, Jara Marzulli, Marcella Bonfanti, Marco Rea, Massimiliano Manieri, Massimo Quarta, Matteo Nannini, Maurizio L'Altrella, Momò Calascibetta, Nicola Caredda, Nunzio Paci, Orodè Deoro, Raffaella Formenti, Roberta Ubaldi, Roberto Fontana, Streamcolors, Tarshito, Tiziano Soro, Vania Elettra Tam e Vincenzo Todaro: quaranta talenti, diversi per età, formazione, provenienza e tecnica, con un unico obiettivo, quello di essere come una lente su cui convergono i raggi della contemporaneità per costruire una mappa dell'immaginario che contribuisca a ricomporre l'equilibrio sociale, per riuscire a superare la condizione contemporanea che ci vede muoverci come alieni sulla terra, timorosi visitatori di un pianeta cui invece apparteniamo.

Appuntamento per l'inaugurazione (ingresso libero) sabato 20 luglio alle ore 20.00 a Palazzo Vernazza con la presentazione del progetto e la performance di Orodè Deoro, per proseguire alla E-lite studiogallery con la video performance di Ilaria Margutti e con un rinfresco dal sapore alieno, offerto da Leone De Castris Vitivinicoltori dal 1665.

La mostra, patrocinata dal Comune di Lecce e dall'Assessorato Cultura, Turismo Spettacolo Lecce, sponsorizzata da Vestas Hotels & Resorts, Leone De Castris Vitivinicoltori dal 1665 e Pezzuto Forniture per impiantistica civile e industriale, resterà aperta fino al 20 agosto dal martedì al sabato dalle ore 18 alle ore 21.30.


APPUNTAMENTI PERFORMATIVI IN PROGRAMMA:



SABATO 20 LUGLIO


ore 20.30 | Palazzo Vernazza

Orodè Deoro | Istruzioni per il compimento di un'azione. Azione pittorica con sassofonista e danzattrice - Orodè Deoro (action painting), Roberto Gagliardi (sax) e Stefania Mariano (danza), performance: la ricerca di un nuovo contatto, di nuove figure per nuovi linguaggi. Unirli, per un tempo brevissimo, e poi scomparire, per non farsi consumare dal tempo.


ore 21.30 | E-lite studiogallery

Ilaria Margutti | "Predizioni", Video performance e presentazione: l'evocazione del gesto rituale lento, consapevole e lucido, dettato dalla disciplina di un fare antico, il ricamo.


SABATO 27 LUGLIO ore 20.30 | E-lite studiogallery

Fabio Mazzola | "a Giacomo", Performance: l'artista si propone di fare da "medium" attraverso la riscrittura di un manoscritto ritrovato, appartenente al padre scomparso, per stabilire un contatto sia con il padre sia con il pubblico.


VENERDÌ 2 AGOSTO ore 20.00 | E-lite studiogallery

Tarshito | "Beatitudine", Happening: manifestazione di un'arte la cui attitudine è di sostenere la parte luminosa di ognuno di noi, che sia totalmente all'opposto dell'egoismo, del potere, della violenza.



VENERDÌ 9 AGOSTO ore 20.30 | Palazzo Vernazza

Massimiliano Manieri | "THE KEYBOARD", Performance: ampliare la percezione del reale con un modo di fare arte che sia vigile, critico, utile e realizzare una metafora/messaggio di riappacificazione con la fine del mondo.


SCHEDA INFORMATIVA


Mostra collettiva di arte contemporanea: Aliens. Le forme alienanti del contemporaneo


Artisti: Andrea Martinucci, Angela Viola, Anna Caruso, Anna Frida Madia, Annaclara Di Biase, Annalù, Antonio De Luca, Antonio Delluzio, Carlo Cofano, El Gato Chimney, Elisa Anfuso, Eva Reguzzoni, Fabio Mazzola, Fabrizio Riccardi, Francesco Sambo, Fulvio Martini, Giancarlo Bozzani, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Ilaria Margutti, Irene Lucia Vanelli, Jara Marzulli, Marcella Bonfanti, Marco Rea, Massimiliano Manieri, Massimo Quarta, Matteo Nannini, Maurizio L'Altrella, Momò Calascibetta, Nicola Caredda, Nunzio Paci, Orodè Deoro, Raffaella Formenti, Roberta Ubaldi, Roberto Fontana, Streamcolors, Tarshito, Tiziano Soro, Vania Elettra Tam, Vincenzo Todaro


Progetto a cura di: Sergio Curtacci | Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine Milano

Organizzazione e realizzazione: E-lite studiogallery galleria d'arte contemporanea Lecce, Frattura Scomposta

Patrocinio: Comune di Lecce e Assessorato Cultura, Turismo Spettacolo Lecce

Sponsor: Vestas Hotels & Resorts, Leone De Castris Vitivinicoltori dal 1665, Pezzuto Forniture per impiantistica civile e industriale

Catalogo in mostra, a cura di Sergio Curtacci | Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine Milano


Luoghi:

Elite studiogallery | Corte San Blasio 1c Lecce

Palazzo Vernazza Castromediano| Piazzetta Giuseppe Pellegrino Lecce

Periodo: 20 luglio – 20 agosto 2013

Inaugurazione: sabato, 20 luglio ore 20.00 – ingresso libero

Orari: mar – sab | 18.00 – 21.30 – ingresso gratuito


Info e contatti:

E-lite studiogallery | Corte San Blasio, 1c | 73100 Lecce

Claudia Pellegrino | mobile: +39 338_1674879

Mail: info@elitestudiogallery.com | Web: www.elitestudiogallery.com


Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine

Mail: info@fratturascomposta.it | Web: www.fratturascomposta.it


Progetto grafico: iNOVA media – agenzia di comunicazione multimediale | www.inovamedia.it

Ufficio stampa: FLPress | Flavia Lanza

Mail: flpressartnews@gmail.com | Mobile +39 340_9245760


domenica 7 luglio 2013

Mostra Vanni Spazzoli Magazzini del Sale Cervia 12 luglio 2013



CNA Associazione Provinciale di Ravenna | Comune di Cervia
 
 
VANNI SPAZZOLI  NUOVI E ANTICHI RACCONTI
 
a cura di Claudio Spadoni
 
 
Magazzini del Sale Cervia
 
opening venerdi 12 luglio ore 19 | 12 luglio 25 agosto 2013 | tutti i giorni 20 24
 
 
Il 12 luglio alle ore 19 nei suggestivi spazi degli Antichi Magazzini del Sale di Cervia inaugura la mostra 'Vanni Spazzoli nuovi e antichi racconti'
Catalogo a cura di Silvana Costa con testo di Claudio Spadoni | In permanenza L'ARIETE artecontemporanea Bologna info 348 9870574
 
Il progetto espositivo, che si pone in continuita' con le mostre ai Magazzini del Sale di Cervia dedicate a Warhol, Maccari, Moreni, Samori', Artias e' promosso da CNA Associazione Provinciale di Ravenna con il Patrocinio di Comune di Cervia, Provincia di Ravenna, Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio di Ravenna, Ibc regione emilia romagna.
 
Saranno esposti quaranta dipinti di notevoli dimensioni, rappresentativi dei diversi cicli di lavori eseguiti dall'artista nell'ultimo decennio, con un'ampia selezione di opere inedite. Si tratta di grandi collages di carte ricomposte su tela, su cui Spazzoli ha creato brani di figure con il suo inconfondibile segno pittorico. Immagini che ora emergono solitarie, ora scorrono come in una sequenza narrativa e ripropongono motivi tratti dalle stanze della memoria come dalla realta' quotidiana, ma interiorizzati e riproposti con un'immediatezza gestuale e una scrittura pittorica di vena espressionista. Saranno in mostra una serie di Bambine, figure allarmanti nel loro infantilismo dai tratti malefici; i piu' recenti Divieti, icone di una quotidianita' perturbante ricondotta ad un'asciuttezza fortemente allusiva; poi i grandi, drammatici Nudi femminili, immagini di un'oscura, tragica violenza, a rievocare un'attualita' intrisa di memorie, nel segno di Eros e Thanatos. Non a caso, Spazzoli dedica queste grandi carte al tema 'La morte e la fanciulla', gia' caro a Egon Schiele e a Franz Schubert, la cui musica spesso lo accompagna nella solitudine del suo studio. Quindi, le sequenze come tratte dal Magazzino dei ricordi, ove ritornano motivi antichi e nuovi ad un tempo: uccellacci neri, aerei, animali feroci, biciclette sgangherate, volti stralunati, fiori, auto, segnaletica varia, oggetti e simboli di una quotidianita' carica di rimandi, frammenti visivi interiorizzati che riaffiorano, appunto, in nuove e antiche narrazioni. Vanni Spazzoli, nato a Forli' nel 1940, avviatosi alla pittura negli anni sessanta, ha al suo attivo numerose mostre personali e ha partecipato ad eventi espositivi in Italia, Francia, Belgio, Germania e Stati Uniti.
 



FATHERS


FATHERS
14 luglio 2013
Project Space Askosarte
Via Trento, 16
Solarussa
INAUGURAZIONE 14 luglio ore 19.00
dal 14 luglio al 21 luglio
tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.30

I n f o 3407201761
a cura di Askosarte
Testi di Alice Rivagli
 






BARBARA ARDAU E MIMMO DI CATERINO_CINZIA CARRUS_SARA GIGLIO_IPERPLASTICOL_DANIELA E FRANCESCA MANCA_MICHELE MARROCU_TONINO MATTU_MICHELE MEREU_VALERIA MURGIA_NERO NEBO (ALESSANDRO MELIS E MICHELE PORSIA)_GIANMARCO PORRU_PROGETTO ASKOS (CHIARA SCHIRRU E MICHELE MEREU)_ALEXANDRA SAYED_ ALFREDO TANCHIS 
 
"Ci tengo molto al mio orologio. Me l'ha venduto mio Padre sul letto di morte".
(Woody Allen)
 FATHERS è la prima mostra della Rassegna Isola Mutante e affronta il tema del rapporto padre e figlio, analizzato dal punto di vista degli effetti che a lungo termine può provocare sui figli adulti. Figli di padri forti e presenti, simili a Super-io schiaccianti, o figli di padri deboli e incapaci di essere guide autorevoli.
Soprattutto le relazioni conflittuali con il padre, ancor più che con la madre, sembrano avere, secondo i più recenti studi, conseguenze riguardo all'identità futura. Un padre rigido e dispotico al pari di un padre fragile e depresso, possono generare nel figlio seri problemi d'identificazione.
Per Freud, la morte del padre, diventa uno dei temi più significativi della sua indagine psicoanalitica, e con il concetto del complesso di Edipo, impone il punto da cui partire per iniziare una qualsiasi, possibile terapia, atta a districare la vita psichica dei nevrotici di tutto il mondo. 
Fatta questa premessa, è possibile provare a pensare l'arte (non solo però) anche come raffinato strumento per controllare gli angoscianti contenuti di alcune nevrosi umane; imparare a gestirle, può significare, per alcuni artisti, approdare nelle zone più selvagge e inesplorate della propria creatività.
E se l'arte sta all'artista come la vita sta all'uomo ne consegue che l'artista, così come l'uomo deve uccidere il padre per raggiungere la maturità e l'affermazione, si troverà costretto a passare sul cadavere del proprio genitore per fare spazio al suo genio. Sottrarsi all'autorità paterna significherà, infatti, nella vita come nell'arte, infrangere le regole che ancora intralciano la crescita personale e la pulsione creativa.
Artisti o no, ai padri non si scampa e di loro non è possibile fare a meno, per amarli, per odiarli, per salvarli e per ucciderli, per conoscere la regola da contraddire, perché essi traccino un limite da oltrepassare.
Resta l'inspiegabilità dell'estro che non si può confinare all'interno del processo psicopatologico, né si consuma con il ribaltamento del prestabilito.
Del resto, lo stesso Freud, esprime apertamente la sua rassegnazione di fronte al mistero del genio artistico, al cospetto del quale la psicoanalisi è costretta a deporre le armi.
Alice Rivagli







ISOLA MUTANTE

Il progetto ISOLA MUTANTE, pensato per festeggiare il decennale dell'attività artistica di ASKOSARTE, propone tre mostre distinte, FATHERS, FEAR e FAITH, che penetrano aree ben definite di pensiero, ma che in realtà, perseguono tutte l'inedita esplorazione del luogo - in questo caso la Sardegna - che è unità di presente ma anche memoria e inconscio culturale.
Gli artisti, attraverso le loro creazioni, indagheranno i segni e i simboli che spesso, e prepotentemente, filtrano dalle loro opere, per individuare cosa è ancora sentita come sacra memoria, cosa è davvero rimasto degli archetipi del passato, saldamente radicato nel DNA di chi appartiene per nascita o per scelta a questa terra, e cosa è invece in trasformazione.
ISOLA MUTANTE prova a porsi come osservatorio di queste massime alterazioni, nella consapevolezza che esista un continuum spazio temporale e che l'intreccio tra memoria e contemporaneo, sincroni nella creatività artistica, obblighi a reinventare un diverso spazio visivo, che fugga le retoriche turistico - celebrative per condurci, invece, in una sorta di segreto e intenso percorso.
A ospitare il ciclo di mostre sarà il Project Space di Solarussa, spazio inquieto e indipendente che agisce con l'unico scopo di promuovere l'arte contemporanea in provincia, favorendo momenti espositivi che stimolino l'incontro e la collaborazione tra artisti, e naturalmente, l'inserimento dell'arte pensata nell'isola, in una dimensione globale, in grado di confrontarsi con la contemporaneità.
Askosarte






venerdì 5 luglio 2013

LA TOSCANA HA UN NUOVO GRANDE MUSEO: PALAZZO PRETORIO APRE I BATTENTI A PECCIOLI





LA TOSCANA HA UN NUOVO GRANDE MUSEO:

PALAZZO PRETORIO APRE I BATTENTI A PECCIOLI

Il nuovo Museo, ricco di una collezione permanente d'eccezione, riapre al pubblico dopo un imponente restyling con la suggestiva mostra "Daily Golgotha".

 

Atmosfera delle grandi occasioni per l'evento inaugurale del Museo di Palazzo Pretorio, che riapre i battenti dopo un imponente restyling.

Grande affluenza di pubblico per  "Daily Golgotha", prima tappa del ciclo di mostre "Crossing Art", che porta la grande arte contemporanea a confronto con la collezione permanente del Museo, che include: icone russe risalenti ai secc. XVIII-inizi XX, icone lignee provenienti dal mondo ortodosso, polittici di bronzo (tra cui spicca un rarissimo esemplare di croce battesimale risalente al XV secolo), nonché la collezione di incisioni e litografie donate da Vito Merlini: una raccolta di opere che spaziano dall'informale al figurativo, alla Metafisica.

"Daily Golgotha", straordinaria esposizione sul tema della "Croce" trattato con grande coinvolgimento emotivo dall'artista Renato Meneghetti, è invece una mostra temporanea che durerà fino a ottobre: curata da Francesco Buranelli, con la regia di Alberto Bartalini, è promossa dalla Fondazione Peccioliper.

Un'esposizione, coraggiosa e inusuale, che suggella la collaborazione tra Meneghetti e  Buranelli iniziata con l'installazione "Guardare dentro per vedere oltre" realizzata a Roma nel 2012 e con la bella mostra statunitense di quest'anno "I have come to you again. Blessed John Paul II", dedicata al pontificato di Giovanni Paolo II, che ha visto la partecipazione, oltre di Meneghetti, di molti altri e affermati artisti come Giuliano Vangi, Mimmo Paladino, Igor Mitoraj, Giuseppe Ducrot.

Prima dell'apertura dell'esposizione il pubblico ha potuto assistere alla proiezione del docufilm di Alberto Michelini sulla vita di Giovanni Paolo II, con il commento del regista, presente per l'occasione.

Il Museo prende il nome proprio dall'antico Palazzo Pretorio, di epoca medievale, che si trova nella piazza principale del borgo di Peccioli: Edificio adibito allo svolgimento della pubblica amministrazione, fu prima residenza dei Consoli del Comune pisano e poi dei Podestà del Governo fiorentino.

Sulla facciata, secondo l'usanza di applicare all'esterno e all'interno delle residenze dei podestà i loro blasoni, sono inseriti venti stemmi in pietra serena, terracotta invetriata policroma e marmo. Diciannove formano una sorta di coronamento del primo piano.

Entrando nell'atrio si trovano alle pareti altri stemmi podestarili dipinti. Al di sotto del pavimento sono visibili, attraverso tre aperture chiuse da vetri, gli ambienti in origine adibiti a prigione. Questi spazi oggi ospitano l'installazione di Vittorio Corsini dal titolo Fonte. Il palazzo presenta, inoltre, una corte interna di forma rettangolare nella quale sempre Corsini ha collocato la sua opera Chiacchiere.

Un polo espositivo d'eccellenza dunque quello appena inaugurato, che ha l'ambizione di divenire un punto di riferimento culturale a livello nazionale. 

 

In allegato:

• Immagine di installazione all'interno del Museo

• Comunicato stampa in formato pdf 




MUSEO DI PALAZZO PRETORIO

 

Piazza del Popolo, 5

56037 Peccioli (Pi)

Tel. 0587 672877

info@fondarte.peccioli.net

www.fondarte.peccioli.net

 

ORARI DI APERTURA

 

Invernale (01/11 – 31/03):

Mercoledì 15.00 – 19.00

Sabato, Domenica e festivi ore 10.00 – 13.00, 15.00 – 19.00

 

Estivo (01/04 – 31/10):

Mercoledì 16.00 – 20.00

Sabato, Domenica e festivi ore 10.00 – 13.00, 16.00 – 20.00

 

Chiuso nei giorni di Capodanno, Primo Maggio, Ferragosto, Natale, e durante i pomeriggi delle vigilie di Capodanno e Natale.

 





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Redazione del CorrieredelWeb.it

mercoledì 3 luglio 2013

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martedì 2 luglio 2013

Mostra Souvenir de Ecuador, 4-7luglio, Roma-Istituto Cervantes


Souvenir de Ecuador
a cura di Federica La Paglia

dal 4 al 7 luglio, Istituto Cervantes - Roma
Inaugurazione: giovedi 4 luglio ore 18.30

L'Ambasciata dell'Ecuador in Italia è lieta di presentare la mostra Souvenir de Ecuador presso la Sala espositiva dell'Istituto Cervantes di Roma.

Il progetto a cura di Federica La Paglia - che porta per la prima volta in Italia artisti ecuadoriani emergenti, ma già attivi sulla scena internazionale - inaugurerà il 4 luglio e sarà visibile fino al 7 luglio.

La mostra video (ma non solo) è dedicata all'Ecuador ritratto nella sua contemporaneità, osservata attraverso la rilettura che della storia del Paese ne fanno gli artisti invitati, Karina Skvirsky Aguilera, Falco, Ana Fernández, Myriam Gaggini, María Rosa Jijón, Fabiano Kueva, Estefanía Peñafiel Loaiza, Paúl Rosero Contreras.

Il titolo del progetto propone un esplicito riferimento al viaggio: la mostra viene costruita come un attraversamento dell'Ecuador visto da sfaccettature diverse e poco note all'estero.
Il punto di vista costante è lo sguardo sul contesto socioculturale e la memoria del viaggio è sottolineata anche dall'idea dell'esplorazione temporale; la maggior parte degli artisti, infatti, dimostra di originare la propria ricerca nelle radici storiche della cultura del Paese, riletta nelle sue influenze sull'oggi.

"Il costante riferimento al locus ecuadoriano" - riporta il testo della curatrice - "ogni volta asservisce ad un più ampio discorso politico, nell'ottica di un rinnovato ritratto dell'Ecuador reso affrontando tematiche di interesse universale: dalla questione ambientalista a quella razziale, dalle riflessioni sul potere costituito al concetto di nazione, dal tema geopolitico all'economico".

La mostra si propone di aprire - attraverso la lungimiranza degli artisti più attivi negli ultimi anni - una finestra sulla società ecuadoriana, al di là dello stereotipo naturalistico, mostrando una realtà artistica particolarmente vivace.

SCHEDA TECNICA
Souvenir de Ecuador
a cura di Federica La Paglia
dal 4 al 7 luglio 2013
Inaugurazione: 4 luglio ore 18.30
Istituto Cervantes
P.zza Navona 91, Roma
Orari: da giovedi a domenica ore 16-20
Ingresso libero
Info: pnavona@cervantes.es  / tel. +39 06 686 18 71

Catalogo: cura.books





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Redazione del CorrieredelWeb.it


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