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venerdì 7 settembre 2012

Mostra “I Bari a confronto. Il giovane Caravaggio nella casa del cardinale Francesco Maria del Monte”: si terrà dal 29 settembre al 7 ottobre 2012 a Monte Santa Maria Tiberina




Mostra

"I Bari a confronto. Il giovane Caravaggio

nella casa del cardinale Francesco Maria del Monte"

 

Palazzo Museo Bourbon del Monte, Monte S. Maria Tiberina

29 settembre – 7 ottobre  2012

 

 

Dal 29 settembre al 7 ottobre 2012, a Monte S. Maria Tiberina (PG), presso il Palazzo Museo Bourbon del Monte, si terrà la mostra "I Bari a confronto. Il giovane Caravaggio nella casa del cardinale Francesco Maria del Monte".

 

L'esposizione mette a confronto uno straordinario, inedito dipinto di Caravaggio recentemente ritrovato, raffigurante, appunto, "I Bari", replica autografa della tela posseduta dal cardinale Francesco Maria del Monte (oggi conservata al Kimbell Art Museum di Forth Worth, in Texas) ed una sua copia coeva, anch'essa inedita.

Entrambe le opere provengono da prestigiose collezioni private e ciò accresce ulteriormente la preziosità e l'unicità dell'evento.

 

Del dipinto di Caravaggio, esposto al pubblico per la prima volta, sarà possibile apprezzare anche le fasi tecniche e costruttive, grazie alle indagini non invasive effettuate per l'occasione e che verranno esposte a fianco del dipinto.

 

La mostra sarà anche l'occasione per affrontare il difficile rapporto che legò la figura del cardinale del Monte al giovane Caravaggio sul finire del Cinquecento e per ammirare opere, per la maggior parte inedite, di artisti attivi in quegli anni a Roma, di cultura affine a quella di Caravaggio o impegnati a fornire risposte diverse al provocante naturalismo del grande maestro lombardo.

 

Il Comune di Monte Santa Maria Tiberina, la Libera Accademia di Studi Caravaggeschi, la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, Enti promotori, hanno affidato la mostra a Pierluigi Carofano, docente di Teoria e Storia del Restauro presso la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università degli Studi di Siena, specialista di pittura caravaggesca.

Per l'occasione, il Professor Carofano si è avvalso di un comitato scientifico composto, tra gli altri, dagli storici dell'arte Alberto Cottino, Marco Ciampolini, Marco Gallo, Massimo Pirondini, Emilio Negro e Nicosetta Roio.

 

Nel tentativo di dare una possibile "sistematizzazione" ad un argomento così complesso, il curatore ha pensato ad una rassegna di dimensioni non straordinarie, proponendo quattro sezioni:

  • I Bari a confronto
  • La risposta dei bolognesi
  • I riformati toscani
  • Tra naturalismo e classicismo.

Una significativa campionatura, circoscrivendo a 22 OPERE il percorso espositivo.

 

 

I BARI A CONFRONTO – LA RISPOSTA DEI BOLOGNESI

Una sala mozzafiato è quella che si presenta agli occhi del visitatore: al centro, I Bari di Caravaggio.

A fianco, la copia antica che ne testimonia lo straordinario successo sin da subito.

Sulle pareti laterali, il Bagno di Diana del Cavalier d'Arpino, maestro a Roma di Caravaggio e la Giustizia e la Pace di Antiveduto Gramatica, anche lui in contatto con Caravaggio a Roma,  in gioventù.

Ai lati, il San Francesco in estasi di Guido Reni e la Madonna col Bambino di Ludovico Carracci, i due maestri bolognesi che contemporaneamente a Caravaggio sperimentavano una pittura di stampo naturalistico mediata da un diffuso classicismo.

E' presente in questa sala anche l'opera del veneziano Carlo Saraceni "Diluvio universale".

 

  1. Michelangelo Merisi da Caravaggio, Bari
  2. copia antica da Caravaggio, Bari
  3. Antiveduto Gramatica, La Giustizia e la Pace
  4. Guido Reni, San Francesco in preghiera davanti al Crocifisso
  5. Ludovico Carracci, Madonna col Bambino
  6. Cavalier d'Arpino, Bagno di Diana
  7. Carlo Saraceni, Diluvio universale

I 'RIFORMATI TOSCANI' – TRA NATURALISMO E CLASSICISMO

In questa sezione sono esposte opere di artisti toscani che, contaminati dal linguaggio di Caravaggio, ne forniscono una versione edulcorata.

Un altro aspetto significativo è poi quello di artisti che oscillano tra una cultura figurativa naturalista ed un classicismo di marca bolognese come i maestri emiliani della generazione successiva a quella di Guido Reni.

 

1.     Jacopo Chimenti detto l'Empoli, Cristo in pietà

2.     Agostino Melissi, Ecce Homo

3.     Francesco Vanni, Santa Caterina

4.     Francesco Vanni, San Francesco

5.     Biagio Manzoni, Martirio di San Bartolomeo

6.     Giovan Francesco Guerrieri, Salomè con la testa del Battista

7.     Pietro Desani/Leonello Spada, Salomè con la testa del Battista

8.     Alessandro Tiarini, Ecce Homo

9.     Antonio Carracci, Cristo portacroce

10. Bartolomeo Schedoni, Ecce Homo

11. Bartolomeo Schedoni, San Giovanni Battista

12. Lionello Spada, Salomè con la testa del Battista

13. Orazio Borgianni, Cristo fra i dottori

14. Orazio Riminaldi, San Francesco in meditazione

15. Nicolas Régnier, San Matteo e l'angelo

 

Romano Alunno, Sindaco di Monte S. Maria Tiberina, afferma: "Questa mostra è un appuntamento ormai ricorrente per i Grandi Eventi legati all'arte con i quali l'Amministrazione comunale, in accordo con gli Enti locali e con le realtà del territorio, intende valorizzare risorse umane, professionali e ricettive d'eccellenza presenti nel Comune.

L'esposizione unisce rigore scientifico e il prestigio di un progetto sviluppato con attenzione al grande richiamo di un tema, quello della pittura caravaggesca, fortemente sentito e accessibile al grande pubblico. Realizzare un progetto come questo, in tempi di crisi, è un grande segnale d'impegno da parte delle Istituzioni, dell'Associazione, dei prestatori e dei curatori, uniti per continuare a produrre stimoli e cultura per il grande pubblico, nella convinzione che sia il migliore investimento possibile".

 

IN OCCASIONE DELLA MOSTRA, A MONTE S. MARIA TIBERINA, SONO PREVISTE LE SEGUENTI INIZIATIVE COLLATERALI, TUTTE PRESSO LA SALA CONFERENZE DI PALAZZO MUSEO BOURBON DEL MONTE.

 

SABATO 29 SETTEMBRE 2012:

  • dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 19, Giornata di Studi "Quesiti caravaggeschi"  a cura di Pierluigi Carofano ed Emilio Negro. Oltre ai due curatori, interverranno: Romano Alunno, Sindaco di Monte Santa Maria Tiberina - Paolo Nucci Pagliaro, Presidente Libera Accademia di Studi Caravaggeschi Francesco Maria cardinal del Monte - Raymond Ward Bissell, University of Michigan Italianist art historian - Davide Bussolari, Studio Diagnostico per l'Arte Fabbri di Reggio Emilia - Francesco Lofano, Scuola di Dottorato presso l'Università degli Studi di Bari - Claudio Strinati, Dirigente Storico dell'arte del Ministero per i Beni e le Attività culturali - Keith Sciberras, University of Malta - Giacomo Berra, Storico dell'arte e Carla Mariani, Restauratrice. In occasione della Giornata di Studi, l'ingresso alla mostra è gratuito.
  • Ore 19.00, Presentazione dello scritto postumo su Caravaggio di Maurizio Marini, scomparso nell'agosto 2011: 'Le opere e i giorni': 1610 – 2010. Cronache caravaggesche. Si tratta di un inedito contributo del Prof. Marini, incentrato sull'analisi dell'ultimo lustro della storiografia caravaggesca (quindi un aggiornamento al suo libro fondamentale: Caravaggio "pictor preastantissumus"), nonché una recensione delle iniziative dedicate al centenario caravaggesco del 2010.

 

MERCOLEDÌ 3 OTTOBRE:

  • dalle ore 10 alle 18, Convegno "Presenze ebraiche e feudalità fra Granducato di Toscana e Stato Pontificio"

SABATO 6 OTTOBRE:

  • ore 16.00 - Presentazione degli Atti della Giornata di Studi che si è svolta nel 2011.
  • ore 17.00 - Presentazione libro di Franco Paliaga sul cardinale Bourbon del Monte e su "Natura in vetro – studio sulla Caraffa di fiori dipinta da Caravaggio.

  

NOTIZIE RIEPILOGATIVE

 

La mostra, promossa e organizzata dal Comune di Monte Santa Maria Tiberina e la Libera Accademia di Studi Caravaggeschi, si avvale dei patrocini e la collaborazione della Regione Umbria, Provincia di Perugia, GAL Alta Umbria e Comunità Montana Alta Umbria.

 

Sponsor: Lions Club Città di Castello Distretto 108L. - Rotary Club Bologna Valle del Samoggia - Cassa di Risparmio di Città di Castello - Pubblica Assistenza Croce Uno Bologna - Tenute Silvio Nardi Montalcino - Eco Partner - SMR Studio Moda Rossella.

 

Esposizione a cura di Pierluigi Carofano, Docente di Teoria e Storia del Restauro presso la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università degli Studi di Siena

 

22 opere in mostra dei seguenti pittori: Michelangelo Merisi da Caravaggio, Anonimo (per la copia dei Bari), Antiveduto Gramatica, Guido Reni, Ludovico Carracci, Cavalier d'Arpino, Carlo Saraceni, Jacopo Chimenti detto l'Empoli, Agostino Melissi, Francesco Vanni,  Biagio Manzoni, Giovan Francesco Guerrieri, Pietro Desani, Lionello Spada, Alessandro Tiarini, Antonio Carracci, Bartolomeo Schedoni, Orazio Borgianni, Orazio Riminaldi, Nicolas Régnier.

 

INAUGURAZIONE su invito: venerdì 28 settembre 2012, alle ore 16.30

 

APERTURA PER IL PUBBLICO: dal 29 settembre

DURATA: dal 29 settembre al 7 ottobre 2012

SEDE:  Palazzo Museo Bourbon del Monte - Monte S. Maria Tiberina (PG)

ORARIO: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 orario continuato

BIGLIETTO D'INGRESSO: euro 5,00 - il prezzo include anche la visita al Palazzo Museo Bourbon del Monte.

                                              Il 29 settembre, in occasione della Giornata di Studi, l'ingresso sarà gratuito

 

 

CATALOGO A CURA di Pierluigi Carofano, con i contributi di Alberto Cottino, Marco Ciampolini, Emilio Negro, Massimo Pirondini, Nicosetta Roio, Herwarth Röttgen, Claudio Strinati - editore: Bandecchi & Vivaldi - pagine n. 104 – stampato tutto a colori - formato cm. 21 x 27 - Prezzo promozionale in mostra: euro 20.00 (biglietto + catalogo)

 

INFORMAZIONI MOSTRA E ACCOGLIENZA TURISTICA:

Comune di Monte Santa Maria Tiberina

Tel. 075 8571004 - info@montesantamariatiberina.org

 


SILVA CAVALLI FELCI opere recenti | Galleria M&D Arte, Gorgonzola (MI) | 29 settembre - 27 ottobre 2012



COMUNICATO STAMPA

 

SILVA CAVALLI FELCI

opere recenti

 

29 settembre - 27 ottobre 2012

Inaugurazione sabato 29 settembre 2012, ore 18.30

 



La Galleria M&D Arte di Gorgonzola è lieta di presentare la personale di Silva Cavalli Felci (Bellinzona, 1935). L'artista presenta al pubblico una serie di opere recenti – realizzate con schiume poliuretaniche, specchi e acciaio inox – che con la loro linearità tridimensionale sintetizzano un percorso creativo iniziato negli anni Settanta e ancor oggi in continua evoluzione. Ai primi Pastelli, influenzati dalle esperienze dell'informale, del tâchisme francese e dell'action painting, e incentrati sull'importanza dell'aspetto segnico, seguono Collages e Intrecci, preludi a lavori polimaterici, sempre più complessi, in cui abbandona il colore a favore di materiali spuri come legni, cortecce, cenere, sabbia, catrame e fuoco. Negli ultimi anni la ricerca della Felci si avvale di una meticolosa operazione di epurazione della materia che restituisce forza primigenia a forme elementari e totemiche. Moderni feticci in cui si aprono onde, scalfitture e tagli che accentuano gli aspetti dimensionali e simbolici della sua poetica; un gioco armonico di pieni e di vuoti, di positivi e negativi, in cui lo spazio circostante viene concettualizzato come realtà interna ed esterna all'opera.

 

Note biografiche: Silva Cavalli Felci è nata a Bellinzona (CH) nel 1935. Vive e lavora a Bergamo. Conclusi gli studi superiori in Svizzera, trascorre un biennio (1955-1956) a Londra, dove segue corsi di disegno e stage design alla St. Martin's School of Art. Tornata in Italia, dopo alcune esperienze di lavoro a Milano nel campo dell'arredamento, si trasferisce nel 1969 a Bergamo, dove si iscrive alla Scuola di pittura dell'Accademia Carrara sotto la guida del Maestro Trento Longaretti. Inizia a esporre nel 1975 con una personale alla Galleria dei Mille a Bergamo e presenta successivamente il proprio lavoro in numerose mostre personali e collettive. Accanto al percorso artistico, grazie all'esperienza della Sandplay Therapy con il metodo di Dora Kalff, ha dato vita ad un laboratorio di attività espressive e ha pubblicato su questo tema la plaquette "Intrecci" voci dal silenzio (2001) e Il viaggio di Inanna Regina dei Mondi nel laboratorio di Silva Felci (2005). L'intenso rapporto di amicizia con la poetessa bergamasca Rina Sara Virgillito e con il giovane poeta Sergio Romanelli l'ha avviata inoltre a una serie di preziose pubblicazioni per le edizioni El Bagatt, Pulcinoelefante e LietoColle. Attenta alle diverse discipline artistiche lega la sua ricerca espressiva anche al teatro, alla danza e alla psicologia. http://www.silvacavallifelci.com/

 

M&D ARTE

Via Monsignor Cazzaniga, 43

20064 Gorgonzola (MI)

allen-10@hotmail.it - tel.3334672160

Orari: martedì - sabato 10.30-12.30, 15.30-19.00

domenica 10.30-12.30

Ingresso libero

 

UFFICIO STAMPA ANTEA

anteapress@gmail.com


















giovedì 6 settembre 2012

Invito Giornata informativa "L'attività del Mibac dopo il sisma di maggio 2012" - mercoledì 12 settembre

 

 

 

 

 

 

Il Segretario Generale

Antonia Pasqua Recchia

 

ha il piacere di invitare la S.V.

 alla Giornata informativa

 

L’attività del Mibac dopo il sisma di maggio 2012

 

Conclude il Ministro per i Beni e le Attività Culturali

Prof. Lorenzo Ornaghi

 

Mercoledì 12 settembre 2012

ore 9.00 - 18.00

 

Complesso del San Michele – Sala dello Stenditoio

Via di San Michele 22, Roma

 

 

In allegato il programma della giornata.

 

Roma, 6 settembre 2012

Ufficio Stampa MiBAC

Tel. 06.67232261

 

 

 

 

 

 

Relazioni esterne dell’Ufficio del Segretario Generale

Arch. Antonia P. Recchia
Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Via del Collegio Romano, 27

00186 Roma

Tel   +39  06 6723 2192
Fax +39  06 6723 2705

Email: sg.relazioniesterne@beniculturali.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mercoledì 5 settembre 2012

START: mostra Fabio Marco Pirovino e party di chiusura all'Istituto Svizzero



Istituto Svizzero Milano presenta

Fabio Marco Pirovino
Party Povera
Inaugurazione: Venerdì 14 settembre, ore 18.30

In occasione di START Milano: PARTY FINALE PRESSO L'ISTITUTO SVIZZERO
Sabato 22 settembre dalle ore 22.00

Per la sua mostra personale nella sede di Milano dell'ISR, Fabio Marco Pirovino presenta un nuovo progetto site specific. Sette pareti mobili (4.5 x 2,78 x 0,82 m) creano uno spazio autonomo e componibile e assecondano soluzioni di messa in opera sempre differenti. Su ciascuna delle pareti è presentata una nuova serie di 50 disegni dell'artista. I numerosi echi attivati dal titolo in riferimento al termine "arte povera" inducono a una "idealizzazione problematica della crisi economica". Ma nell'installazione di Pirovino i rimandi a elementi tradizionali della storia dell'arte assumono anche una valenza concettuale: la larghezza di ciascun modulo deriva dal valore del numero aureo calcolato sulla base della sua altezza, mentre la somma delle profondità di tutti i moduli corrisponde alla sezione aurea sulla lunghezza totale dello spazio espositivo.
In ocasione di START, l'Istituto Svizzero ospiterà il party di chiusura della manifestazione, sabato 22 settembre dalle ore 22.

Fabio Marco Pirovino è nato a Basilea nel 1980. Ha completato gli studi in fotografia alla Zürcher Hochschule der Künste (ZHdK) nel 2007. Nel 2010 ha ricevuto il Zürcher Kantonalbank (ZKB) Kunstpreis. Vive e lavora a New York.
Principali mostre personali: 2011: Abbt Projects, Zurigo. 2010: Backwall Kunsthalle Basel, Basilea; Coalmine Fotogalerie, Winterthur, Svizzera; Paloma Presents, Zurigo; Marks Blond Project, Berna. 
Principali mostre collettive: 2011: "Editions - Ready to Print", White Space, Zurigo; Lumen Festival, New York ; "MDFA Union – Collection at Alpenhof ", Alpenhof, Oberegg, Svizzera. 2010: "Drawing", Milieu Galerie, Berna; "The Photograph and The Artist", Ausstellungsraum Klingental, Basilea. 2009 : "Regionale 10", Kunsthalle Basel, Basilea; "Walk on the Light Side", Egg n Spoon, Zurigo. 2008 : "Father why don't you see me", Marks Blond Project, Bern a; "Malzeit", Cabaret Voltaire, Zurigo. 2007: "Amberg & Marti showing FMP", Riga, Lettonia; "Plat(t)form", Fotomuseum Winterthur, Svizzera.

Orari:

-apertura straordinaria della mostra:
sabato 15 settembre ore 14.00 - 20.00
domenica 16 settembre ore 14.00 -18.00
sabato 22 settembre ore 14.00 - 20.00

-orari: 
lunedì-venerdì ore 11.00-18.00; sabato ore 14.00 18.00; 
chiuso domenica e festivi
Ingresso libero

ISR – Sede di Milano
Via Vecchio Politecnico 3





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RE-AZIONE. MOSTRA E PROGETTO DI ANDREA MARTINUCCI

RE-AZIONE

 

Una mostra e un progetto per stringere con il pubblico un legame di responsabilità sociale.

Dal 13 settembre al 4 ottobre, Fabbrica Borroni.

 

 

 

Milano, 13 settembre 2012 – È una mostra che vedrà il pubblico diventare parte integrante del percorso espositivo, quella che inaugurerà giovedì 13 settembre 2012 alle ore 18:30 negli spazi di Fabbrica Borroni. L'artista è Andrea Martinucci, già definito dalla critica come giovane promessa dell'arte contemporanea italiana, e la mostra è RE-AZIONE.

 

Si tratta della prima personale dell'artista romano a Milano e non solo, perché RE-AZIONE è anche il progetto di arte sociale che Andrea ha creato sul web, con un invito esteso ad altri dieci artisti, che sarà presentato, per la prima volta al pubblico e agli addetti ai lavori, con un catalogo e un dibattito aperto nella Sala delle Colonne di Fabbrica Borroni, venerdì 14 settembre alle ore 18:00.

 

La mostra è patrocinata dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano e, per l'importanza sociale delle tematiche affrontate, da Amnesty International,  ed è realizzata con il contributo del Comune di San Cesareo e la collaborazione dell'associazione culturale Famiglia Margini. Sponsor Progeo e Palladino Editore. Media partner EQUIPèCO.

 

LA MOSTRA

 

Il progetto espositivo prende avvio dai fatti accaduti durante le proteste in Egitto nella primavera 2011, che hanno visto l'arresto di diciassette giovani donne perché trovate, dopo aver preso parte a una manifestazione, in un accampamento insieme a manifestanti di sesso maschile. Condotte in carcere le donne sono state sottoposte a insulti, violenze e abusi dagli stessi uomini della polizia, in una stanza con porte e finestre aperte sulla strada, di fronte allo sguardo indifferente dei passanti. In mostra, una doppia installazione, che ricrea la condizione esistente all'interno di quella stanza del carcere, invita il visitatore a interagire ed essere parte integrante del percorso espositivo, per ritrovare la dimensione relazionale dell'esistenza.

 

Nelle prime due sale, diciassette cubi di legno bianco, di venti centimetri di lato, fissati lungo le pareti e calati in un contesto di vita quotidiana attraverso installazioni sonore che riproducono i rumori di una città, custodiscono al loro interno diciassette disegni a inchiostro, acrilico e fotografia su carta, uno diverso per ognuno dei cubi, uno per ognuna delle diciassette donne torturate e abusate. Sulla superficie esterna dei cubi, quella che dialoga direttamente con lo spettatore, vi è un foro, unico e solo punto attraverso cui è possibile osservare la scena rappresentata all'interno. Il visitatore si troverà così, a svolgere il ruolo di testimone, proprio come i passanti fuori da quella stanza con porte e finestre aperte sulla strada. Un ruolo che è amplificato dalla particolarità del meccanismo di visione, e che lo mette davanti a una scelta:

avvicinare l'occhio a quel foro e diventare quindi parte integrante della rappresentazione o fermarsi alla superficie del cubo e non lasciarsi coinvolgere.

 

Nella terza sala il visitatore entra in un cubo di due metri, costituito unicamente dal suo scheletro e illuminato da un riflettore, e diventa egli stesso oggetto della visione, proprio come le diciassette donne in quella stanza. E in una condizione di instabilità e di insicurezza, determinata dall'assenza delle pareti e amplificata dalla fonte di illuminazione, è chiamato ad assumersi la responsabilità di ciò che ha visto nelle sale precedenti e re-agire a quella situazione di prepotenza. La scelta è solo sua: può rimanere nella struttura o, grazie all'inesistenza delle pareti, uscire e compiere, così, un'azione volta a esprimere la sua volontà di re-azione.

 

IL PROGETTO

 

RE-AZIONE è un progetto indipendente e itinerante che vede undici artisti, Andrea Martinucci, Paolo Angelosanto, Pietro Mancini, Lisa Wade, Giovanna Lacedra, Daniel Silvo, Angelo Bellobono, Tiziana Contino, Gea Casolaro, Filippo Riniolo e Fabrizio Ajello/Christian Costa – Spazi Docili, insieme per la prima volta per condividere il loro comune obiettivo: ribadire, con progetti che stimolino una consapevolezza reale nella collettività, che fare arte significa attivare senso civico e senso di responsabilità critica.

 

Un'avventura che è iniziata il 12 maggio scorso con il lancio di una piattaforma web, Re-Azione, e di una pagina facebook, reazioneartesociale, su cui ogni due settimane è stato presentato e condiviso il progetto proposto da ogni artista, per rendere le persone partecipi di come l'arte possa entrare in relazione con il mondo fisico – con l'identità e le tradizioni di un paese, il disagio psichico o fisico, la multiculturalità, o anche con l'economia e l'eco-sostenibilità, con i sentimenti, con la reclusione, con temi difficili come l'aborto, con la modernizzazione – e creare alternative di vita possibili.  In un mondo di incertezze e transizione, in cui non sembra esserci una rete di salvataggio, Re-Azione questa rete vuole crearla e proporre un'arte che possa riuscire a spezzare il circolo vizioso creato da un modello sociale che pone l'enfasi sull'individualità e sminuisce l'amore per l'altro, per il "diverso". Una sfida ambiziosa che, nei mesi successivi alla presentazione, vedrà la collaborazione di nuovi artisti e nuovi spazi espositivi.

 

L'ARTISTA

 

Andrea Martinucci vive e lavora a Roma. Ha frequentato Multimedia Design all'Accademia Delle Arti e Nuove Tecnologie di Roma. Tra gli eventi degli ultimi anni: Cartabianca, 2012, Museo Nazionale d'arte contemporanea Villa Croce, Genova, a cura di Silvia Cina, in collaborazione con Francesca Serrati, sguardo contemporaneo e Nero; Quadratonomade, 2012, Palazzo delle Esposizioni, Roma, a cura di 100% periferia; 6 UGUALE 9, 2011, Galleria Nuvole Arte, Montesarchio, a cura di Domenico Maria Papa ; PAPIROFLEXIA, 2011, Aratro, Campobasso a cura di Lorenzo Canova; Young Forever,2011, Palazzo della Cultura, Modica, a cura di Francesco Lucifora; Premio Arte Laguna 2011, Arsenale di Venezia, a cura di Igor Zanti; NEXT_GENERATION 2010, Galleria San Lorenzo, Milano, a cura di Ivan Quaroni; AUFHEBUNG, 2010, Spazio 1:1 projects , Roma, a cura di Cecilia Canziani e Maria Rosa Sossai.

 

LA SEDE

 

Fabbrica Borroni nasce dal progetto di Eugenio Borroni, collezionista e appassionato d'arte, di dar vita a un luogo capace di ospitare la sua collezione e lavorare per la promozione della giovane arte italiana. La sua attività culturale è varia e intensa, dalla visita alla Collezione Borroni (oltre 500 opere di giovani artisti italiani) alle mostre dedicate alla giovane arte, alla collaborazione con il Territorio per aumentare il radicamento della cultura e aprire alle nuove idee.

 

ASSOCIAZIONE CULTURALE FAMIGLIA MARGINI

 

Famiglia Margini è un'associazione culturale e galleria d'arte contemporanea che sostiene un attivo movimento d'avanguardia artistica, punto d'incontro di persone che ancora credono nella possibilità di condividere percorsi esistenziali.

 

 

 

SCHEDA TECNICA

 

Titolo: RE-AZIONE

Mostra personale e progetto di arte sociale di: Andrea Martinucci

Periodo mostra: dal 13/9 al 04/10 - ingresso libero

Vernissage: giovedì 13 settembre 2012 ore 18:30 

Dibattito e presentazione progetto: venerdì 14 settembre 2012 ore 18:00

Sede: Fabbrica Borroni, via Matteotti 19, Bollate (MI)

Orario e giorni apertura: lun - merc: su appuntamento; gio - ven: 17.00 - 19.00; sab - dom: 15.00 - 20.00 – ingresso gratuito

Catalogo: in mostra, edito da Palladino Editore

 

Con il Patrocinio di: Regione Lombardia e Provincia di Milano

Con il Patrocinio di: Amnesty International

Con il contributo di: Comune di San Cesareo

Con la collaborazione di: Associazione Culturale Famiglia Margini

 

Sponsor: Progeo e Palladino Editore

Media Partner: EQUIPèCO

 

Andrea Martinucci: www.andreamartinucci.com

RE-AZIONE: www.re-azione.weebly.com

 

Ufficio stampa: FLPress

Flavia Lanza artnews@flpress.eu Flavia.Lanza.Press@gmail.com

Ph: 3409245760


martedì 4 settembre 2012

Opening MAN di Oristano




Con l'inaugurazione del MAN di Oristano,  fissato per le ore 16.00 del 13 settembre 2012 a Solarussa, si consolida quella vocazione verso la cultura del contemporaneo, che già connotava l'attività di alcune realtà espositive della Provincia, rappresentandone perciò, la naturale evoluzione progettuale.
L'apertura del MAN rappresenta infatti, una delle numerose iniziative culturali che la Provincia, attraverso l'impegno costante e la determinazione delle realtà artistiche presenti nel territorio, ha proposto in questi ultimi anni, e che hanno portato Oristano a guadagnarsi, nonostante le sue ridotte dimensioni e l'assenza di finanziamenti, una forte connotazione intellettuale all'interno della Sardegna.
Il sostegno attivo degli artisti che si muovono con la stessa forza e decisione in altre parti dell'Isola, hanno dato la spinta finale per dare vita a una realtà che intende porgersi indipendente, mobile e soprattutto "aperta" alla trasversalità espositiva.
 
Askosarte
3407201761
3420063562




WHO'S THAT MAN?

13 settembre 2012 ore 17.30

Project Space
 Askosarte


 
 
Nella relatività del sapere nessuno può credere di possedere la verità certa e quindi tutti siamo portatori di conoscenze opinabili.
(Sofisti)
 
Posso avere un'opinione?
(Askosarte)
 
                                 
 
Quando nel gennaio 1898,  sull'Aurore fu pubblicata la lettera aperta dello scrittore Emile Zola contro lo scandaloso processo a Dreyfus, in nome dei valori superiori di giustizia e verità, numerosi furono gli accademici, ma anche gli architetti, avvocati, medici, artisti, scrittori e musicisti, che fecero sentire la loro voce, scrivendo le famose protestations (pubblicate sul quotidiano per 15 giorni di fila), manifestando l'avvento di una nuova, potente forza, nata dal senso di responsabilità di un comprendere superiore, a sostegno di un'idea con-divisa, da difendere oltre  la partigianeria e l'interesse personale.
Questi uomini furono definiti, per la prima volta da Gorge Clemanceau, con l'appellativo di "intellettuali": aspettativa e speranza erano che con l'impegno di questi uomini si delineasse una forza indipendente dagli schieramenti consolidati, neutra e al servizio dell'intera società.
Le cose, non sempre sono andate in questo modo, e intellettuali al servizio di regimi, o prostituiti avidi solo di fama e di denaro, sono esistiti ed esistono.
Non si può negare tuttavia, che tra l'intellettuale narciso, scollegato dalla realtà sociale, impegnato unicamente a fare bella mostra di sé, e il sempre presente intellettuale organico, piegato a ideologie costrittive e manipolatrici, co-esista, a fatica ma in maniera inconfutabile, l'intellettuale protagonista del suo pensiero, animale sempre più raro che non accetta limiti alla sua libertà di pensatore, e che rivendica la perfetta autonomia delle sue opinioni da qualsiasi dogma o dottrina chiusa.
Ma questi individui che, a volte, si chiamano anche artisti (o così dovrebbero chiamarsi in virtù del loro essere capaci di partecipare e influenzare il clima e il modo di sentire comune), riluttanti per definizione al moralismo e a qualsiasi forma di censura, liberi di raccontare, con la propria arte, il contemporaneo fatto di bene e di male, di trasformazioni politiche, etiche e sociali, di  conflitti ed emozioni, esistono ancora?
E qual potrebbe essere il loro "senso" in un tempo in cui si definisce "artista" chiunque, compresi tronisti, attori pornografici e veline?
Lungi dal voler fare del moralismo, nel pieno rispetto di qualsiasi scelta umana o artistica e coscienti che tra avere un'opinione e fornire una verità assolutamente valida ci sia una bella differenza, la sola cosa certa è che, forse, (e magari in buona fede) molti individui si sono calati nel ruolo di "artista" con troppa convinzione e pochi dubbi, ponendosi un gradino sopra gli altri.
L'arte dovrebbe, invece, metterci un gradino più in basso, non più in alto.
Dall'alto infatti, si vede sfocato, mentre per poter percepire il mondo e continuare a parlarne come artisti, occorre essere nel mondo, e spesso con tormento.
Da bambini abbiamo imparato a considerare l'artista come colui che più di tutti merita onori e successo e questo sarà vero fino a quando, a questo MAN, onori e successo saranno indifferenti.
 
Chiara Schirru











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Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

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