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martedì 21 agosto 2012

Torna la grande mostra dell'autunno a Ravenna. Inaugura il 24 agosto l'antologica dedicata all'artista Mirko Basaldella: "Un viaggio nel tempo e nella materia"


Mostra:                                      MIRKO BASALDELLA "UN VIAGGIO NEL TEMPO E NELLA MATERIA"

Sede espositiva
:                            Palazzo Mauro de Andrè, viale Europa, 1 - Ravenna
Periodo:                                     dal 24/08/2012 al 10/09/2012
Organizzazione:                          Associazione Culturale Il Cerbero
Orario:                                       
tutti i giorni dalle 18.30 alle 23.30
Informazioni:                              tel. 335 8151821 - e-mail: info@ilcerbero.it 
mostra a cura:                              Silvana Costa, Comm. Francesco Muzzi
Catalogo:                                    a cura di Silvana Costa
Patrocinio:                                  Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna, Comune di Ravenna.
 
INGRESSO GRATUITO

Inaugurazione:
venerdì 24 agosto 2010 ore 19.00 Palazzo De Andrè a Ravenna



Oltre 130 opere, in mostra fino al 10 settembre, tra pittura scultura e disegni a partire dagli anni Trenta fino agli anni Settanta, scandiscono un percorso che esplora diversi periodi della produzione artistica di Mirko, realizzate con tecniche diverse a rivelare l'abilità di un Maestro del Novecento. Una raccolta unica, un ampio e ricercato campionario per comprendere l'arte dell'artista friulano, un vasto gruppo di opere, circa 70 dipinti accanto a 60 tra disegni e sculture, che restituiscono l'identità e la personalità del maestro, la sua maestria, le linee energetiche che compongono la sua opera, sia essa bidimensionale o tridimensionale.

Celebrato come scultore, e citato come tale nei testi di storia dell'arte, Mirko Basaldella era in realtà un abilissimo disegnatore. Era questa la sua più ampia capacità che emerge indiscutibilmente dalla raccolta in mostra, liberando l'artista dalla unicità della terza dimensione, conferendo alla sua personalità un più completo e sfaccettato ruolo artistico.
Mirko rappresenta il vuoto che assedia le forme e si occupa di tutti gli spazi che lo compongono attraverso le linee energetiche che lo formano, questa la sintesi sulla modalità di espressione di Basaldella, questo il filo conduttore facilmente riconoscibile attraverso la lettura delle opere esposte.
Un'antologica realizzata per raccontare il suo rapporto con la storia e con il quotidiano, con la religione e con il passato, affidato principalmente a quei dipinti (e a quei quindici disegni circa) che determinano la chiara conoscenza dei classici e la capacità di rileggerli in chiave moderna, per darne riferimento nelle forme degli oggetti ad uso comune (Caraffa con drago e belva, 1947 e Brocca con colomba, 1948). Infine un percorso per meglio identificare le tematiche a lui care, legate alla guerra, al concetto di sacralità oppure di mitologia (Scena di persecuzione, 1939, La dea della fertilità, 1967 Simboli sacrali, 1963, Regina di saba, Mosè, 1965, Cristo-via-verità e vita, 1966, Natura morta, 1934, Danzatore, 1954, Figure totemiche, 1956).

Mirko è il secondo genito dei fratelli Basalbella (il minore Afro è un pittore, il primogenito è lo scultore Dino), da subito ha le idee chiare sulla sua vocazione artistica. Allievo di Arturo Martini, la cui lezione resterà indelebile in tutta la sua arte, percorre tutte le tappe dell'arte italiana, frequenta al scuola Romana alla fine degli anni Trenta, conosce Corrado Cagli, a cui rimarrà legato (non solo per motivi famigliari visto che ne sposa la sorella Serena, ma per affinità intellettive), e tutti gli esponenti artistici che frequentavano la capitale di in quegli anni.
Il suo percorso non persegue solo il senso della ricerca formale, dell'espressività e della manipolazione plastica, ma principalmente si dirige verso una dimensione poetica e mitopoietica, come liberazione di energia, costante tensione a uscire "fuori tempo" presente, cioè dalla contingenza degli eventi, per toccare davvero l'essere e la memoria profonda dell'intimo. Ricerca che traspone anche in pittura.
Si dirà di lui: "Mirko è uno degli artisti che per conoscersi hanno da percorrere le infinite età che dentro si portano venendo alla luce della terra" (Libero De Libero).
In un'opera come Simboli sacrali (1963) si constata chiaramente che la composizione è pensata come una delle splendide sculture in lamiera tagliata, che in quegli anni Mirko elaborava dimostrando una inventiva generosa e felicissima, supportata da una maturità che gli permetteva di manipolare molti materiali e di sfruttare qualunque tecnica. Ciò proprio perché egli aveva una precisa consapevolezza della sua memoria artistica al cui servizio poteva chiamare a raccolta ogni stimolo, suggerimento, ipotesi che provenisse dall'esterno. Il radicato principio formativo che lo guidava nelle sue invenzioni, era sempre in grado di volgere ai propri fini gli elementi scaturiti da un contesto, che fosse in questa o quella corrente artistica. Come si intuì presto, e come è facile dedurre attraverso la sua opera vista a distanza, Basaldella cercò nell'intero mondo delle immagini creato dalla storia degli uomini con un profondo rispetto.

La mostra curata da Silvana Costa e dal Commendatore Francesco Muzzi in collaborazione con l'Archivo Cagli, è realizzata grazie al
contributo di: AGENZIA RITMO, BONCIANI-GRUPPO-ACMAR, CIRO MENOTTI, CLUB DEL SOLE, CONSAR-GRAR, COPURA, FIAT-S.V.A., IDROEXPERT, MOVITER STRADE CERVIA, NADEP, PENTAGRAMMA ROMAGNA, UNIPOL-ASSICOOP, S.P.M. CONSULTING.
 
Cenni di biografia
Mirko Basaldella (Udine, 28 settembre 1910 – Cambridge, 24 settembre 1969) studia al Liceo artistico di Venezia, all'Accademia di Firenze e alla Scuola dell'arte di Monza. Lavora nello studio di Arturo Martini come allievo fino al 1933, quindi si trasferisce a Roma. Qui conosce gli artisti della scuola romana quali: Scipione, Corrado Cagli (di cui sposò la sorella), Antonietta Raphaël, Fazzini, Mazzacurati, Leoncillo. Tiene la sua prima mostra nel 1935 alla galleria La Cometa. Un viaggio a Parigi, compiuto nel 1937 assieme al fratello pittore Afro, lo indirizza ad una visione più completa dell'arte uscendo dai confini della cultura mediterranea, assorbendo quella europea. Nel 1939 si stabilisce a Roma ed entra nel gruppo milanese di Corrente. Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli delle Fosse Ardeatine, imponente scultura in bronzo. Questa significativa esperienza indirizza l'artista verso la ricerca di un nuovo modo di fare scultura, con strutture e materiali diversi da quelli tradizionalmente usati, tra cui: cemento, reti metalliche, fili di ferro, materie plastiche. Negli anni successivi ci furono molte visitazioni della cultura orientale, dell'iconologia mitica, dei totem, dei reperti assiri, mesopotamici, ebraici e precolombiani. Dal 1953 al 1960 utilizza lamine di rame e di ottone ritagliate. Di quel periodo sono la serie dei Leoni di Damasco e delle Chimere. Nel 1957 è chiamato a dirigere il Design work shop al Visual Art Carpenter Centre della Harvard University di Cambridge nel Massachussets, da qui la sua scultura viene orientata verso direzioni tecnologiche, meccanicistiche e verso stimolazioni fantastiche dell'artigianato sacrale, tra l'altro, dei pellerossa. Nella seconda metà degli anni sessanta si dedica ad una nuova serie di legni dipinti, gli ultimi bronzi e bronzetti nascono dalla capacità dello scultore di plasmare ogni tipo di materia, dai materiali di scarto ai mattoni, ai residui dei materiali d'incarto industriale. Infine ricompaiono anche i temi dichiaratamente figurativi ispirati alla tematica biblica degli anni trenta, carichi di raffinate memorie culturali.
 
 


"Oh my Dog!" di Claudio Di Carlo

Comunicato stampa

"OH MY DOG!" di Claudio Di Carlo

A cura di Carlotta Monteverde
Organizzazione: Takeawaygallery Roma
Testi: Lorenzo Canova, Carlotta Monteverde, Germano Scurti, Antonio Zimarino

Giovedì 30 agosto, ore 19.00, nell'ambito della 3° edizione del Festival Dannunziano e in concomitanza con l'apertura del Festival del Cinema Aurum di Pescara, concorso di corti d'autore e registi emergenti Settimo Senso, direzione artistica Arianna Di Tomasso, prende avvio la nuova mostra personale di Claudio Di Carlo "Oh my dog!". Le Sale Flaiano e Barbella del secondo piano dell'Aurum la fabbrica delle idee, divengono palcoscenico di un incontro di "arte totale": sedici tele, di cui nove inedite, una videoproiezione; un evento multidisciplinare, in cui suoni, musica ed azioni vedono coinvolte, sotto la direzione dello stesso Di Carlo, le sperimentazioni acustiche con musiche originali di Diego Conti, con Andrea Moscianese e Antonio Mostacci, e la performer Angelique Cavallari.

Proveniente dal teatro d'avanguardia, dalla musica rock, dalla commistione multimediale, inaugurare una propria esposizione, un ciclo pittorico, con un happening, non è inconsueto per questo artista: interazione ed interdisciplinarietà, possibilità di dialogo tra linguaggi diversi per rafforzare o dilatare contenuti ed intenzioni; aprire nuove possibilità espressive. Opportunità di coinvolgimento, collaborazione e confronto -principi guida dell'approccio artistico di Claudio Di Carlo - l'evento performativo diviene motivo di "anarchica confusione", improvvisazione, sorpresa, spaesamento ed inclusione, rendendo ogni spettatore un possibile attore. Replicato la sola serata inaugurale, diverrà parte di un catalogo con dvd.

Si parte dalla Sala C. Barbella, dove sette quadri, estrapolati da serie precedenti di lavori, ed un video del 2003, costituiscono una sorta di introduzione o presentazione, preludio e testimonianza di un percorso artistico che negli anni ha saputo costruire un discorso coerente ed identificativo, fondendo e sovrapponendo personale e collettivo, pubblico e riservato, mettendo letteralmente a nudo desideri ed inquietudini di un'intera generazione, tra quotidianità ed urgenze sociali. Gli argomenti: dalla sessualità, alla libertà femminile, alla magia femminile; il cambiamento e la lotta politica, le stragi, l'ambiente, lo sgretolamento delle basi della nostra società, dando voce e testimonianza alle controculture e culture underground degli ultimi decenni. Protagonista delle immagini di Di Carlo sempre la donna, erotica, sensuale, icona e simbolo, strumento di cui potersi servire, prendendo esempio dal linguaggio pubblicitario, per veicolare più celermente il contenuto; presenza familiare o algida e distante, ammiccante o pronta alla sfida, elemento decorativo e chiave allo stesso tempo di ogni dipinto. Medium e messaggio insieme.

Nella Sala E. Flaiano viene presentato il nuovo lavoro di Di Carlo, "Oh my dog!", storia di amore raccontata in nove atti, nove tele di grandi dimensioni, diario intimo e privato di vissuto (stra)ordinario, immagini oscillanti tra tensione ed attesa, desiderio e turbamento, dolci e crudeli allo stesso tempo; vista e sensi stuzzicati e tormentati, gioco di una seduzione esplicita, dichiarata, o che si rivela inconsapevolmente, nella spontaneità di veloci gesti quotidiani. Come spesso accade nei dipinti di Di Carlo, la narrazione avviene per particolari, dettagli "fotografici", quei piccoli elementi esemplari ed evocativi che arginano fuori dal quadro qualsiasi ripetizione o distrazione visiva. Il taglio è dal basso in alto, il punto di vista vuole essere quello di un cagnolino: oh my dog!, gioco di parole tra sbalordimento ed eccitazione, metafora di ruoli e del rapporto uomo/donna, volontaria (volontaria?) sottomissione, ai piedi dell'oggetto del desiderio, a terra, quasi strisciante. Immagini in bianco e nero, come lastre in negativo, si alternano a colori freddi e squillanti, vividi ed intensi, accattivanti, dominati dai toni verdi acido, i viola ed i blu.

INFO:

"OH MY DOG!" di Claudio Di Carlo

 

INAUGURAZIONE: giovedì 30 agosto ore 19.00

Dal 30 agosto al 9 settembre 2012

 

AURUM  - la fabbrica delle idee

Largo Gardone Riviera, Pescara

085 4549508   aurum@comune.pescara.it
Orari: dal martedì al sabato 08:00-14:00 / 18:00-24:00, domenica 18:00-24:00, lunedì chiuso

Ingresso gratuito


CON LA PARTECIPAZIONE DI: Diego Conti (musiche originali), Angelique Cavallari (performance), Andrea Moscianese (computer programming), Antonio Mostacci (violoncello),Beatrice (Musa), Perla (cagnolina).
RIPRESE: ph tv
POST PRODUZIONE: strike fb
FOTO DI SCENA: Silvia Mazzotta e Andrea Buccella
IMMAGINI E VIDEO: Gianluca Stuard, Stefano Odoardi


PATROCINI: Comune di Pescara, Provincia di Pescara, Regione Abruzzo, Comune di Scafa, Comune di San Valentino, Assessorato alla Cultura di Pescara, Festival D'Annunziano, Ass. Culturale San Benedetto, Fondazione Pescara Abruzzo

DRINK E BUFFET: Trattoria l'angolo d'Abruzzo, Cantine Marramiero, Cantine Pasetti, Birrificio Artigianale Leardi

Contatti: takeawaygallery@gmail.com - info@claudiodicarlo.org

 

sabato 18 agosto 2012

Infantellina Contemporary Gallery introduce "Berlin project" 15.08.12 - 31.10.12

Infantellina Contemporary introduce " Berlin project"


Berlin Project 15.09.12 - 31.10.12
Berlin Project 15.09.12 - 31.10.12

The Monteoliveto Gallery (Nice-FR/Neaples-IT) present, in collaboration with Infantellina Contemporary Berlin, the Berlin Project.
The project will be developed in 3 phases.

BERLIN PROJEKT
CITIES OF EUROPE
SEPTEMBER - OCTOBER 2012
The Project CITIES OF EUROPE: Berlin-Projekt: Expressions of Art
"art to express" through works that describe emotions, moods, and ideas able to communicate these feelings through a selection of international emergent artists.
The presentation will be structured through the following events:

September 15 to October 3, 2012
GIANMARIA GIANNETTI
"If I had been more intelligent, who knows where I could be ..." ("Se fossi stato più intelligente chissà dove sarei arrivato...")
Solo exhibition
An ironic tribute to well known painters, his little figurines escape from their originary works and, such as “envahisseurs de toiles” invade “the others’” works
Opening September 15 at 6 p.m.


October 5 to 16, 2012
LUIGI MONTEFOSCHI and MANUELA VACCARO
Punto critico di equilibrio stabile
disturbing images, the loneliness and alienation of man confined to urban and post-industrial decay, dialogue with the paintings and installations where Nature is primary
bipersonal exhibition photography/painting
Opening October 5 at 6 p.m.

October 18 to 31, 2012
INTERNATIONAL CONTEMPORARY ART
Group exhibition with the artists:
International artists from Turkey, South Korea, Germany, Venezuela, France, India, Italy, Norway, USA, Spain, Switzerland, Japan, Canada
Ayla AKSOYOGLU - Inkyo BACK - Sieglinde BATTLEY - Karla BLANCHARD - Violaine BLANCHET - Astrid CASTILLO QUESADA - Nandita CHAUDHURI - Cristina CIANCI - Charlotte ENGELHAART - Hilary ENGLAND - José GALLEGO - Nayeon Jasmina HAN - Bokyung Becky KIM - Asli KUTLUAY - Vito MATERA - Fred MOU - Umeko OKANO - Misoon PARK - VAL - Teresa YOUNG
SPECIAL GUEST Olga ANTONENKO - LAMOUREUX
Opening October 18 at 6 p.m. 

 [ I ] [C ]
Infantellina Contemporary
Schlueterstr,68B (Entry Pestalozzistrasse)
10625 Berlin (Berlin–Charlottenburg) Germany
T: 0049 (0)30/75522347

www.infantellina-contemporary.com
info@infantellina-contemporary.com



DE
Berlin Project 15.09.12 - 31.10.12
BERLIN PROJEKT
STÄDTE EUROPAS
SEPTEMBER - OKTOBER 2012
Das Projekt CITIES OF EUROPE: Berlin-Projekt: „Expressions of Art (Ausdrucksweisen Der Kunst)“
vermittelt Emotionen, Stimmungen und Ideen, welche mittels der Werke einer internationalen Auswahl aufstrebender Künstler kommuniziert werden.
Die Präsentation wird durch die folgenden Ereignisse strukturiert werden:

15. September - 03. Oktober 2012
GIANMARIA GIANNETTI
- Wäre ich intelligenter gewesen, wer weiß, was ich erreicht hätte -

Eine ironische Hommage an bekannte Maler,
Seine kleinen Figuren entfliehen den Originalwerken und dringen wie die "Envahisseurs De Toiles" in "Der Anderen“ Werke ein.
Einzelausstellung
Eröffnung: 15. September, 18.00 Uhr


05. Oktober - 16. Oktober 2012
LUIGI MONTEFOSCHI und Manuela VACCARO
- Kritik des des stabilen Gleichgewichts -

Verstörende Bilder. Einsamkeit und Entfremdung des Menschen beschränkt auf städtischen und post-industriellen Verfall. Dialog mit Gemälden und Installationen, in denen die Natur primär ist.
Doppel-Einzelausstellung Fotografie und Malerei.
Eröffnung: 05 Oktober, 18.00Uhr

18. Oktober - 31. Oktober 2012
INTERNATIONALE GEGENWARTSKUNST
Gruppenausstellung mit den Künstlern:
Internationale Künstler aus der Türkei, Südkorea, Deutschland, Venezuela, Frankreich, Indien, Italien, Norwegen, USA, Spanien, Schweiz, Japan, Kanada
Ayla AKSOYOGLU - Inkyo BACK - Sieglinde BATTLEY - Karla BLANCHARD - Violaine BLANCHET - Astrid CASTILLO QUESADA - Nandita CHAUDHURI - Cristina CIANCI - Charlotte ENGELHAART - Hilary ENGLAND - José GALLEGO - Nayeon Jasmina HAN - Bokyung Becky KIM - Asli KUTLUAY - Vito MATERA - Fred MOU - Umeko OKANO - Misoon PARK - VAL - Teresa YOUNG
SPECIAL GUEST Olga ANTONENKO - LAMOUREUX
Eröffnung: 18. Oktober, 18 Uhr 

IT
Berlin Project 15.09.12 - 31.10.12
Berlin Project 15.09.12 - 31.10.12

BERLIN PROJEKT
CITTA’ D’EUROPA
SETTEMBRE - OTTOBRE 2012

La Galleria Monteoliveto (Nizza-FR/Napoli-IT) presenta, in collaborazione con la Infantellina Contemporary Berlin, il progetto "Berlin Project" che si svilupperà in tre distinte fasi.

Il Progetto Città d’Europa: Berlin-Projekt: Expressions of Art
"l’arte che esprime" attraverso opere che descrivono emozioni, stati d’animo, idee in grado di comunicare queste sensazioni tramite una selezione di artisti internazionali emergenti.
La presentazione è articolata negli eventi seguenti:

15 Settembre – 3 Ottobre 2012
GIANMARIA GIANNETTI
se fossi stato più intelligente chissà dove sarei arrivato
Personale di pittura
Un tributo ironico ad artisti conosciuti, le sue piccole figure sfuggono dalle tele dell’artista, come degli “envahisseurs de toiles” per invadere le opere di altri artisti
Vernissage Sabato 15 settembre ore 18

5 – 16 Ottobre 2012
LUIGI MONTEFOSCHI e MANUELA VACCARO
Punto critico di equilibrio stabile
Immagini che disturbano, la solitudine e l’alienazione dell’uomo confinato nel decadimento urbano e post-industriale dialogano con tele e installazioni dove la Natura è al centro
Mostra bipersonale fotografia/pittura
Vernissage Venerdì 5 Ottobre ore 18

18 - 31 ottobre 2012
INTERNATIONAL CONTEMPORARY ART
Mostra collettiva con gli artisti internazionali da Turchia, Corea del Sud, Germania,Venezuela, Francia, India, Italia, Norvegia, USA, Spagna, Svizzera, Giappone, Canada
Ayla AKSOYOGLU - Inkyo BACK - Sieglinde BATTLEY - Karla BLANCHARD - Violaine BLANCHET - Astrid CASTILLO QUESADA - Nandita CHAUDHURI - Cristina CIANCI - Charlotte ENGELHAART - Hilary ENGLAND - José GALLEGO - Nayeon Jasmina HAN - Bokyung Becky KIM - Asli KUTLUAY - Vito MATERA - Fred MOU - Umeko OKANO - Misoon PARK - VAL - Teresa YOUNG
SPECIAL GUEST Olga ANTONENKO - LAMOUREUX
Vernissage Giovedì 18 Ottobre ore 18

giovedì 16 agosto 2012

VIII Concorso per illustratori Tapirulan - Calendario Duemila13 - Ottava Edizione

CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE

VIII Concorso per illustratori Tapirulan - Calendario Duemila13 -
Ottava Edizione

E' il momento più atteso dopo soporiferi convegni, altolocati
vernissage o caserecce presentazioni di varia natura. Insomma, alla
fine, c'è sempre l'agognato buffet. Chi non ha mai vissuto come un
meritato sollievo l'arrivo del buffet? Una tavola imbandita di ogni ben
di dio o forse solo di poche patatine e noccioline, dipende dalla
sfarzosità della situazione. Chi non ha mai dovuto sgomitare per
afferrare una delle ultime tartine rimaste, lottando contro agguerriti e
ingordi personaggi? Chi non ha sperato di trovare l'amore della propria
vita sorseggiando un calice di spumante? Tutte situazioni tipiche del
buffet, come quella di ritrovarsi invischiati in una conversazione
noiosissima e non sapere come defilarsi... E proprio "Buffet" è il tema
dell'ottava edizione del concorso per illustratori bandito
dall'Associazione Tapirulan con il patrocinio del Centro Fumetto Andrea
Pazienza, dell'Associazione Illustratori, di Sàrmede – Paese della fiaba
e con la collaborazione della Provincia di Cremona, del Comune di
Cremona e del quotidiano La Provincia. La giuria del concorso,
presieduta quest'anno da Federico Maggioni, selezionerà i quaranta
autori che saranno protagonisti della mostra internazionale di
illustrazione a Cremona dal 1 dicembre 2012 al 27 gennaio 2013. Le opere
selezionate verranno pubblicate sul catalogo della mostra e dodici di
queste anche sul Calendario Duemila13 di Tapirulan. Durante
l'inaugurazione della mostra verrà assegnato il primo premio di 2.000
euro. Un ulteriore premio di 300 euro verrà assegnato all'autore
dell'opera più votata dagli utenti del sito www.tapirulan.it.

Si può partecipare al concorso inviando un'opera di formato quadrato
(dimensioni minime 25x25 cm, massime 40x40 cm) entro il 12 ottobre 2012.
Si può partecipare anche con immagini digitali, che possono essere
spedite attraverso lo specifico form sul sito
www.tapirulan.it/concorso-calendario dove si trovano tutte le
informazioni e i dettagli sul concorso.

PER INFORMAZIONI E PER ISCRIVERSI:
www.tapirulan.it/concorso-calendario
calendario@tapirulan.it
tel: 347.6881328 – 328.8518849

IN ALLEGATO IL BANDO

domenica 12 agosto 2012

Fagnano: Mostra artigiana 2012

A Fagnano Castello (Cosenza), con una sobria e partecipata cerimonia, è stata inaugurata la Mostra artigiana 2012.

L'esposizione, allestita nei locali della scuola elementare, resterà aperta al pubblico fino al 25 agosto prossimo.

Fagnano Castello (Cosenza), 12 agosto 2012

giovedì 2 agosto 2012

Mostre ALEF aperte a Ferragosto: Rembrandt, Keith Haring e Viaggio in Italia






02 Agosto 2012

Rembrandt
Incidere la luce
I capolavori della grafica
Trieste, Scuderie del Castello di Miramare
Fino al 7 ottobre 2012

Mercoledì 15 agosto > 10.00 -13.00 / 14.30 -18.30
Info: 040224231 - www.rembrandtmiramare.com
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Keith Haring
il murale di Milwaukee
Reggia di Caserta, Sala dei Porti
Appartamenti storici
Fino al 4 novembre 2012
Mercoledì 15 agosto > 8.30 – 19.30
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Viaggio in Italia
Capolavori dai Musei del Mondo 

Tre celebri castelli del nostro Paese ospitano i capolavori della Fondation Bemberg di Tolosa >
Sì dolce è il tormento
L'amore in tre capolavori di Lucas Cranach il Vecchio
Trieste, Museo storico del Castello di Miramare
Fino al 30 ottobre
Mercoledì 15 agosto > 9.00 - 19.00

Quell'universo particolarissimo
Il fascino dell'arte fiamminga in cinque capolavori a Gradara
Rocca di Gradara
Fino al 29 ottobre
Mercoledì 15 agosto > 8.30 - 19.15

Dopo l'Impressionismo
Il nuovo sguardo sulla natura in tre opere di Bonnard, Signac, Matisse
Bari, Castello Normanno-Svevo
Fino al 28 ottobre
Mercoledì 15 agosto > 8.30 - 19.30



lunedì 30 luglio 2012

URBINO. Mostra GUIDO MARIANI, Casa natale di Raffaello 04 - 30 agosto 2012






INAUGURAZIONE MOSTRA > sabato 4 agosto 2012 - ore 17.30
Urbino (PU)| Casa natale di Raffaello - Bottega Giovanni Santi

COMUNICATO STAMPA

Culla storica all'arte ceramica, Urbino è nuovamente sede di un importante omaggio ad uno dei più autorevoli maestri faentini, lo scultore e ceramista Guido Mariani, vincitore del prestigioso "Premio Faenza" nel 1980 e portavoce di uno stile contemporaneo originale ed eclettico che è andato rinnovandosi fino ad oggi.

Promossa dall'Accademia Raffaello di Urbino, la mostra "GUIDO MARIANI, attraversamenti eclettici della contemporaneità" è allestita alla Casa natale di Raffaello – Bottega Giovanni Santi, dal 4 al 30 agosto 2012, con una scelta di significativi capolavori che ripercorrono la carriera dell'artista.

A cura di Gian Carlo Bojani, già direttore del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e a cui si devono le precedenti mostre dedicate a Guerrino Tramonti e Alfonso Leoni, la mostra di Guido Mariani segna un altro punto di riferimento imprescindibile nell'indagine condotta da Bojani sull'arte ceramica del novecento.

L'esposizione di Guido Mariani presenta un'antologia di opere realizzate con tecniche e materiali ceramici diversi; una campionatura divisa per decenni a partire dagli esordi con i teatrini in maiolica degli anni settanta, come Help, Non per indicare e soprattutto Non abbiamo alternative, da cui sono scaturite nuove e successive sculture, come i pantaloni ricreati a grandezza naturale, con cui vince il Premio Internazionale della Ceramica a Faenza.
Segue la produzione matura degli anni ottanta con lavori come Blu e bipistola, Artemide, Afrodite, Panni di tutti, Alla palmetta persiana, Prego accomodatevi. Sono gli anni della sua epifania, come scrive Bojani, a cui approda "con opere che parvero derivare dalla pop-art; riproducenti quasi in fac-simile oggetti della vita quotidiana: poltrone di sapore Dada, carriole, stracci, panni, sgabelli, "pizie" o "arpie" apparentemente innocenti (…); il clima era quello suscitato da Claes Oldenburg, George Segal e Robert Rauchenberg (…) ma le sue intenzioni erano ben diverse". Mariani non si ispira infatti al consumismo e piuttosto trae spunto dalle campagne povere e dai borghi contadini della sua terra; oggetti come segni di una civiltà che sta per scomparire e tuttavia c'è nelle sue opere una pacata ironia che esorcizza la nostalgia, anche attraverso l'uso di squillanti decori maiolicati.
Alla fine degli anni ottanta il suo lavoro diventa più informale, più espressionista, ed è facendo leva sulle caratteristiche del gesto e della plasticità che la critica lo definisce "Neo-Barocco Selvaggio".
Si giunge quindi agli anni novanta di cui sono un mirabile esempio: Ghibli, Tramontana, Zefiro, Vortice, Metallica e alla produzione dal 2000 con Ho la mosca al naso, Io no, Oooh!, Cavalieri d'oriente, A jo dal zamandal.
In questi anni Mariani conferma una vocazione sempre più surrealista nell'esaltazione dei formati e nelle espansioni di parti per del tutto con elementi ambiguamente minacciosi e decorativi al tempo stesso, come avviene nelle sue teste parlanti, ancora oggi.
Le ultime ricerche del suo lavoro sono una sorta di teatro ceramico, un vago ritorno ai teatrini degli anni settanta, dove i personaggi recitano un momento leggero e ironico, immersi nel triste passare del presente che loro, spesso, irridono o demistificano.

Scrive Gian Carlo Bojani nel catalogo "...con la sua impareggiabile anche istintiva riflessione antropologica (…) i materiali di Mariani e i modi di realizzarli trasformandoli, captano una complessità di fenomeni fino a ridarci tutto un universo soprattutto di umorale, saturnina cultura popolare anche rivisitata nei Quartieri Alti della speculazione estetica". Il catalogo edito da "tipografia faentina" – Faenza contiene anche un'antologia critica con testi di C. Cerritelli, F. Vincitorio, G. Ruggeri, G. Lambertini.

L'ARTISTA

Faentino di nascita Guido Mariani si forma con Carlo Zauli, Napoli e Augusto Perez e l'insegnamento della progettazione ceramica e della scultura negli istituti d'arte è sempre stata una caratteristica del suo percorso.
Impegnato nel rinnovamento della ceramica artistica, negli anni novanta conosce l' imprenditore pioniere del design Dino Gavina e inizia con lui una stimolante collaborazione per creare complementi d'arredo in ceramica che vengono poi diffusi dalla Simongavina.
Vincitore di molti premi nazionali oltre al "Premio Faenza", si fa conoscere a livello europeo grazie ad un percorso dove la demistificazione, la provocazione, il trompe-l'oeil, conferiscono alla ceramica d'arte un volto nuovo.
Ha preso parte a oltre duecento mostre tra personali e collettive in tutto il mondo. Alcuni musei conservano le sue opere: il museo Adrian Dubuchè di Limoges, quello di Shigaraki in Giappone, il museo italiano di Fuping in Cina e di Taipei a Taiwan. A Faenza Avvia, con Claudio Cerritelli, Gaia Studio, galleria d'arte contemporanea dedicata ai significati profondi della "terra", presentando tra l'altro il gruppo "transmaniere" proposto da Giorgio Celli, nonché autori come Fontana, Valentini e Leoncillo.
Ha realizzato lavori pubblici di notevole impegno come il muro di via Battaglia a Faenza, l'arredo della Chiesa della Madonna delle Grazie di Larino, e la monumentale Via Crucis di Casacalenda e altri lavori non meno significativi come a Trieste e al Dams di Imperia.

GUIDO MARIANI,
attraversamenti eclettici della contemporaneità
Casa natale di Raffaello - Bottega Giovanni Santi
Via Raffaello, 57 - 61029 Urbino (PU)
04 – 30 agosto 2012
Orari > Feriali  09.00 - 12.30/15.00 - 18.30 - Festivi 10.00 - 13.00
Ingresso gratuito
Informazioni > Casa natale di Raffaello - Museo T 0722 320105
A cura di > Gian Carlo Bojani
Promossa da > Accademia Raffaello - Urbino
Catalogo > "tipografia faentina" - Faenza

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Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

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