Michael Dean - La nostra permanenza quotidiana
A cura di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni
9 Dicembre 2010 – 25 Febbraio 2011
Inaugurazione giovedì 9 Dicembre 2010 – ore 19,00
Nomas Foundation, Viale Somalia, 33 – Roma
Nomas Foundation presenta La nostra permanenza quotidiana, la prima mostra personale di Michael Dean (Newcastle Upon Tyne, UK, 1977) a Roma.
La nostra permanenza quotidiana è un dialogo fra voci che si confrontano sui concetti di permanenza e temporaneità, storia e immanenza, corrispondenze fisiche e intermittenze emozionali.
In risposta alle stratificazioni che restituiscono visivamente il passare della storia nella città di Roma, l’artista incentra la sua riflessione sull’elemento della colonna nella sua materialità e immaterialità. La colonna rappresenta una storia materiale di immanenza e durata: pietra trasformata in una struttura portante che con il tempo ritorna pietra. La forma è sottoposta ad una ulteriore trasformazione in corrispondenza della nostra presenza fisica, in relazione al collo, alla gola e conseguentemente alla nozione di voce.
Le voci di un dialogo che si ripete apparentemente all’infinito, compongono un libro che sarà disperso per la città di Roma per la durata della mostra. Le pagine, strappate man mano dal volume, saranno distribuite per circolare nel mondo: da qualche parte, in nessun luogo, infinitamente le pagine viaggeranno nel tempo e nello spazio, assumeranno un nuovo significato e valore all’interno di una permanenza quotidiana, diventando una nuova e sottile declinazione del monumentale.
Il dialogo si traduce negli oggetti e nelle forme esposte negli spazi di Nomas Foundation: variazioni della forma cilindrica dell’analogo collo/gola, posizionati su dei piedistalli che corrispondono all’altezza dell’opera in relazione al corpo dell’artista. Due lastre di cemento che hanno funzione di sedute sono posizionate sul pavimento come fossero una morena artigianale. Sul muro, due schermi verticali presentano un’ulteriore mutazione del dialogo. La struttura architettonica prende la forma immateriale di un movimento ondulatorio composto di luce colorata. Quasi un’ecografia, è la palpabile fluttuazione della voce recitante. La presenza tangibile del lavoro pervade lo spazio e rimanda al testo. La nostra permanenza quotidiana è la traduzione di una traccia fisica, che innescando una reciprocità tra parole, oggetti e tempo, apre a una nuova visione della storia, quella di una permanenza. La nostra permanenza quotidiana.
The Look of Touch, seconda tappa del progetto sviluppato da Michael Dean per Roma, sarà visibile dal 10 dicembre 2010, presso Galleria Lorcan O’Neill Roma.
Note biografiche
Michael Dean (Newcastle, 1977) vive e lavora a Londra. Tra le mostre già all’attivo: Face, Supportico Lopez, Berlino; Symmetry of Intimacy, Laing Art Gallery, Newcastle Upon Tyne; The Floor is the Object, INDEPENDENT, New York; tolerance, Scaramouche, New York; Her body in the same place as my body, Alessandro De March, Milano, Blindsides, Laura Bartlett Gallery, Londra, Fade Into You, a cura di Nicky Verber, Herald Street Gallery, Londra.
Fondata nel 2008 da Stefano e Raffaella Sciarretta, la fondazione ha l’obiettivo di sostenere e promuovere la ricerca artistica contemporanea. Il programma, curato da Cecilia Canziani e Ilaria Gianni, riflette sullo stato attuale del linguaggio dell’arte e delle sue strutture attraverso l’analisi di pratiche artistiche critiche ed emergenti a livello internazionale.
Nomas Foundation
Viale Somalia, 33
00199 Roma
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