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martedì 5 ottobre 2010
Santuario - The urban landscape
“Santuario” The Urban Landscape di Marco Sassone
Santuario by Marco Sassone
Roma, 12/19 ottobre 2010 - h. 18 – Palazzo dell’Informazione, Piazza Mastai
Martedì 12 ottobre, alle h. 18 presso il Palazzo dell’Informazione, Piazza Mastai, si inaugura, promossa e realizzata dall’amico Carlo Giuseppe Eletti, la prima mostra a Roma di Marco Sassone, dal titolo “Santuario – The Urban Landscape”, un percorso sinestetico e sconvolgente tra le “visioni” dell’artista originario della Toscana.
Insignito nel 1982 del titolo di Cavaliere Ufficiale all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana, Sassone è uno dei nomi più prestigiosi ed eccentrici nel panorama dell’arte contemporanea internazionale. Nomade per vocazione (dal termine francese “flâneur”, che si adatta come un comodo guanto all’artista), Marco Sassone è abituato sin dalla giovinezza a fare esperienza della realtà attraverso le strade del mondo, attraverso lo sguardo dei mendicanti e dei derelitti, traendo dai loro volti e dalle loro storie gran parte dello straordinario materiale delle sue opere.
Egli dipinge con un’incontenibile verve espressionista paesaggi urbani (che sono insieme fisici e mentali) conturbanti ed ipnotici, dove il punto di fuga trascina l’attenzione del fruitore in un’altra dimensione; oppure ritrae forme di vita decaduta, quasi dissolta nell’ambiente deformante di una società che dimentica e scompone l’umanità. Nelle pennellate veloci di Sassone è possibile scorgere anche i tratti nervosi cari ai Divisionisti o l’uso del colore tipico dei Macchiaioli.
“Per Sassone, dipingere è un modo per scandagliare la propria psiche ed estrarre ricordi determinati che poi trasferisce su tela e carta nel suo personalissimo stile telegrafico, creando così un inviolabile santuario per se stesso e i suoi soggetti”. Koan Jeff Baysa
Press Office
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Perspective, 1992 , olio su tela,
56x105 (cm 142x267)
“Prospettiva è non a caso il titolo di un dipinto del 1992, in cui un essere umano giace disteso avvolto in una coperta di incerto colore, capelli scomposti e scarpe di pezza, proprio di traverso alle linee che corrono verso il punto di fuga del quadro, che qui è l’unica prospettiva possibile, ma che lui non può nemmeno vedere, perché gli sta inevitabilmente di spalle”. (Massimo Bertozzi - 2002)
Doll-Land, 1992 olio su tela, 40x60 (cm 102x156.5)
“In Doll-Land, ad affollare minacciosamente il primo piano del dipinto campeggia un ammasso di bambole mute, più o meno svestite, ritratte di fronte. Quelle facce macabre e cadaveriche stanno per malnutrizione, maltrattamenti e malattie infantili. I bambini-bambola sono lontani, isolati dal richiamo alla civiltà e agli agi contenuto negli alti edifici sull’estremità destra dell’orizzonte”. (Koan Jeff Baysa - 2008)
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Venezia 40, 2000 olio su tela, 45x36 (cm 114x91)
“L’anima di Venezia, sembra suggerire Marco, andrà così cercata nell’acqua limacciosa dei canali, che ne corrode le fondamenta proprio mentre ne alimenta la vita, su cui la città sembra andare alla deriva, come le sue gondole, i suoi barconi; nell’acqua dove si consuma la fatica quotidiana di vivere, e dove si fondono e si consumano case e palazzi, come in Venezia 40”. (Massimo Bertozzi - 2002)
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MOSTRA-CONVEGNO GRANDI MADRI, Bologna15-16 ottobre 2010
AION scuola di specializzazione in psicoterapia analitica Bologna
SOCIETA' ITALIANA DI PSICOTERAPIA CONCRETA
GRANDI MADRI IERI, OGGI E NEL FUTURO
Seminario di psicologia del profondo
in occasione della mostra di sculture di Paolo Tranchina
BOLOGNA VENERDI' 15 SABATO 16 OTTOBRE 2010
S.I.S.ME.R. - SOCIETA' ITALIANA DI STUDI DI MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE
VIA GIUSEPPE MAZZINI n. 12 BOLOGNA
Presentazione
La psicologia analitica è sempre stata affascinata dal mito della Grande Madre in tutte le sue manifestazioni, dalle attente disquisizioni di Carl Gustav Jung sugli effetti del complesso materno nell'uomo e nella donna, ai profondi studi di Erich Neumann sull'archetipo materno e al suo sviluppo, alle incisive osservazione di Marie Louise Von Franz sul femminile nella fiaba, ecc.
Il tema ha sempre interessato anche la cultura. Di recente Marja Jimbutas, una antropologa lituana, nei suoi pregnanti testi sul linguaggio della Dea e sulle sue molteplici forme, ne ha rinnovato attribuzioni e poteri. Ricordando che oltre 100.000 statuette fittili di Grandi Madri sono ritornate alla luce, nei secoli, dagli Urali alla Cornovaglia, ha posto con forza il tema delle pacifiche radici matriarcali dell'Europa che precedono di millenni quelle patriarcali, i cui tre monoteismi continuano a combattersi nel bacino del Mediterraneo e oltre, mettendo seriamente a rischio la sopravvivenza della Terra, la Grande Madre di cui tutti siamo figli.
Paolo Tranchina, psicologo analista, specializzato all'Istituto Jung di Zurigo, presidente della Società Italiana di Psicoterapia Concreta di Firenze, ha risentito profondamente nella creazione delle sue pietre di quella atmosfera mitica, non a caso una delle sue prime mostre, maggio-giugno 2005, in cui ha esposto 130 statue in 100 negozi del quartiere Santa Croce di Firenze, recava il titolo: "STATUE IN VETRINA, Grandi Madri, Dei, Guerrieri, Amazzoni". La successiva, (marzo 2006) alla libreria Chiari di Firenze aveva come titolo: LE RADICI ARCHETIPICHE DELL'EUROPA. L'incontro con la scuola di psicoterapia analitica AION , di Bologna, è stato, senza scomodare la sincronicità, concetto complicato che mette un po' in soggezione, un esempio ricco e produttivo di affinità elettive, cementato anche da comuni matrici culturali.
Dalla mostra al seminario, il passo è stato breve e obbligato, perché le statue usano un linguaggio totalmente diverso dalla parola che la psicologia del profondo predilige. E ci si perdoni questo termine dal sapore antico, che comprende tutte le scuole che fanno riferimento al concetto di inconscio, psicoanalisi, psicologia analitica, psicologia individuale, ecc., ma a fronte alle attuali 500 scuole italiane di psicoterapia, che hanno arricchito, complicandolo, il panorama delle scienze psicologiche, ribadire le proprie profonde radici storiche non guasta. Anche la scelta della sede è stata interessante, cosa può essere più vicino alle Grandi Madri del tema della riproduzione?
Interventi:
VENERDI' 15 mattina ore 9-13
- Angelo Gabriele Aiello, Direttore Scuola Aiòn: Il potere delle madri
- Anna Pia Ferraretti, Dir. Scientifico S.S.Me.R.: La ricerca di un figlio dopo i 40 anni: la
società contro la biologia
- Giancarla Tisselli, Psicologa Psicoterapeuta, Docente Scuola Aiòn: Il risveglio della grande madre
- Maridana Corrente, Psicologa Psicoterapeuta, Firenze: Maternità, scelta, possibilità
- Giovanna Rossi, Ginecologa Psicoterapeuta: Dal regno della Grande Madre ad un orizzonte
posto-umano, quale futuro per l'identità femminile?
- Paolo Tranchina, Psicologo Analista, Direttore rivista "Fogli d'informazione": Il mio
rapporto con la pietra
VENERDI' 15 pomeriggio ore 15-19
- Cristina Barducci, Psicologa Analista, Firenze: La grande Madre e il mito
- Mario Santini, Medico Psicosomatista, Psicologo Analista, Prato: La grande Madre biologica in divenire: riflessioni di Psicobiologia evoluzionista
- Teresa Tranchina, Procuratore legale, Firenze: Rigurgiti di patriarcato nella legislazione sulla maternità in Italia
- Cinzia Migani, Sociologa, Yvonne Donegani, psichiatra, Filippo Renda, Psichiatra, Bologna: Grandi Madri e servizio psichiatrico pubblico
- Maria Pia Teodori, psicologa, psicoterapeuta, Firenze: Psicologa Psicoterapeuta, Firenze: I bambini che le madri non hanno potuto proteggere
SABATO 16 mattina ore 9-12
- Maria Cristina Butti, Psicologa Psicoterapeuta, docente Scuola Aiòn: Desiderio di
gravidanza e desiderio di maternità: vissuti conflittuali nel mondo femminile
- Paola Palmiotto, Psicologa Psicoterapeuta: La grande madre nel ciclo di fertilità, nascita, morte e rinascita
- Lucia Favilli, Medico Psicoterapeuta: Tra mito e tecnica : piccole madri del futuro
- Chiara Paesano, Psicologa Psicoterapeuta S.I.S.ME.R.: Lo psicologo di fronte alla donna infertile
- Luca Gianaroli, Dir. Scientifico IIRG: Il ritorno della fertilità: la risposta della PMA alla crescente sterilità femminile
Psicoradio di Bologna garantirà la documentazione dell'incontro
Per informazioni e iscrizione gratuita : 348 268 36 88 – tranteo@cosmos.it
lunedì 4 ottobre 2010
Mister G. - Use Your Head
la mostra di Mister G. a cura di Linda Ferrari, per la prima rassegna di musica
e arte "Think Tank Festival", evento che si terrà all'interno del Mediolanum
Forum e che durerà 5 giornate tra ottobre e dicembre.
A cura di Linda Giusti s'inaugura presso il Live Forum di Assago, la mostra di
Mister G., dove saranno esposte le opere realizzate a inchiostro su carta, di
medie dimensioni.
Tra gli artisti che parteciperanno, il 15 ottobre, al Think Tank Festival, un
nuovo spazio per giovani artisti indipendenti nel campo della musica e
dell'arte figurativa ed interdisciplinare, sarà presente Mister G. artista
emergente, che è stato chiamato assieme al colletivo rEVOL-ution per la serata
d'apertura dell'evento.
Al centro delle opere di Mister G. c'è la passione per la calligrafia, che
emerge in tutta la sua forza espressiva per l'estrema manualità del giovane
artista con pennini, pennelli e pennarelli. Il leitmotiv dell'artista è il
rifiuto delle convenzioni. Un opposizione intensa, frutto del ripudio di
qualsivoglia compromesso e della volontà di scavare oltre l'apparenza, laddove
solo nei profondi silenzi dell'anima si scopre la verità più nascosta. Una vena
di pacata malinconia pervade le opere di questo giovane artista che, nel suo
racconto incisivo, ci parla dell'uomo, cercando sempre inedite chiavi di
lettura, andando oltre le correnti o le mode effimere, indagando a fondo.
Attraverso le sue opere, sia semplice calligrafia su tela, siano cervelli su
linoleum, Mister G. esprime tutta l'incomunicabilità dei tempi moderni.
Titolo: Think Tank Festival
Artisti: Mister G. - r-EVOLution: Linda Ferrari, Manusch Badaracco, Alessandro
Minoggi, Matteo Suffritti, Elisa Marchesani, Francesca Lolli, Mattia 'Barf'
Carne, Manu Zuccarota, Giacomo Pietro Boschi.
Data esposizione: 15 ottobre 2010
Luogo: Assago (MI), Live Forum (Mediolanum Forum di Assago) via G.di Vittorio,
6
Ente Promotore: www.thethinktank.it
Orari: 18:30 Vernissage; 19:00 Live; 24:30 Dj Set
Ingresso: 1 serata 12 euro. abbonamenti@thethinktank.it
Inaugurazione: Venerdì 15 ottobre, ore 18.30
Horror mostra NEXT-DOOR MONSTERS Bari: Galleria Fabrica Fluxus, 8/31 ottobre
NEXT-DOOR MONSTERS
Mariantonietta Bagliato, Zaelia Bishop, Alessio Bogani, Claudio Evangelista, Claudia Giannuli, Lucamaleonte, Alice Pasquini (AliCè), Riot Queer, Mauro Santucci, Studio Arturo, Red Zdreus
Una terrificante mostra a cura di Francesco Paolo Del Re e Roberta Fiorito
BARI – GALLERIA FABRICA FLUXUS
Dall'8 al 31 ottobre 2010
Vernissage 8 ottobre a partire dalle ore 19.00
Easy going monsters, mostri alla mano. Mostri come vicini di pianerottolo. I mostri sono tra noi. Escono fuori dalle remote regioni dell'incubo, dai meandri dell'immaginario collettivo. Fuori dal cinema e dalla letteratura di genere.
Liberi, davvero, circolano nelle città all'orlo del collasso. Si confondono tra le folle e le tribù metropolitane e si mostrano in tutto il loro oscuro splendore a chi ha occhi buoni per vederli. Rivendicano il diritto di un'esistenza che fuoriesca dai limiti delle narrazioni preordinate, abbattendo ogni distinzione tra reale e fittizio, scena e fuori scena.
Non siamo più in pericolo? Sono mostri addomesticati, diventati creature civili? O siamo sull'orlo di una mostruosa, incontenibile, inenarrabile insurrezione?
Presentata in anteprima a giugno a Roma, negli spazi dell'atelier creativo e spazio espositivo Laboratori Sotterranei, la mostra NEXT-DOOR MONSTERS, a cura di Francesco Paolo Del Re e Roberta Fiorito inaugura venerdì 8 ottobre presso la Galleria Fabrica Fluxus di Bari (via Marcello Celentano 39). L'inaugurazione è in occasione della sesta edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI per il 9 ottobre, a cui l'esposizione aderisce. La mostra sarà visitabile fino al 31 ottobre.
Attingendo al vasto patrimonio dell'immaginario horror, bizzarro e pauroso, la 'mostra dei mostri' vuole proporre una riscrittura di alcune figure mostruose che affollano il repertorio cinematografico, popolari o quasi dimenticate, ancestrali o di nuovissima confezione. Attraverso lo sguardo disparato undici artisti, lo spettatore è chiamato a essere protagonista di un'indagine di desideri, ambizioni e possibilità dei mostri della porta accanto o dei mostri dentro di noi.
Gli artisti protagonisti sono Mariantonietta Bagliato, Zaelia Bishop, Alessio Bogani, Claudio Evangelista, Claudia Giannuli, Lucamaleonte, Alice Pasquini (AliCè), Riot Queer, Mauro Santucci, Studio Arturo, Red Zdreus.
Ogni artista è stato chiamato a scegliere un film horror e a confrontarsi con il mostro protagonista. Mostro su mostro, il percorso espositivo presenta una singolare carrellata di mostruosità, permettendo di tracciare, in più, le coordinate per una piccola, frammentaria, incompiuta, insurrezionale, anti-accademica storia dell'horror, ripensata in modo creativo, a partire dal vissuto e dalle memorie di voraci consumatori-artisti.
Da "La moglie di Frankestein" a "Donnie Darko", da "Il mostro della laguna nera" a "It", da "Che fine ha fatto Baby Jane?" a "The toxic avenger", da "Carrie. Lo sguardo di Satana" a "Non aprite quella porta", NEXT-DOOR MONSTERS promette l'esperienza artistica più agghiacciante della vita del popolo dei vernissage, mescolando, in un mix da incubo, i linguaggi della fotografia, della scultura, della street art, dell'illustrazione, dell'installazione e della pittura.
INFORMAZIONI TECNICHE:
A CURA DI: Francesco Paolo Del Re e Roberta Fiorito
ARTISTI: Mariantonietta Bagliato, Zaelia Bishop, Alessio Bogani, Claudio Evangelista, Claudia Giannuli, Lucamaleonte, Alice Pasquini (AliCè), Riot Queer, Mauro Santucci, Studio Arturo, Red Zdreus.
SEDE: Bari, Galleria Fabrica Fluxus, via Marcello Celentano 39
DATE: Dall'8 al 31 ottobre 2010
ORARIO: dal lunedì al sabato, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.30
BIGLIETTI: INGRESSO GRATUITO
VERNISSAGE: 8 ottobre, a partire dalle 19.00
INFO: tel: 080.5236319 - fabricafluxus@gmail.com www.fabricafluxus.comMostra: Terra vento pietra. Cosenza – Palazzo Arnone
MOSTRA
TERRA VENTO PIETRA
Cosenza – Palazzo Arnone
9 ottobre 2010 / 7 novembre 2010
CONFERENZA STAMPA
Cosenza – Palazzo Arnone
Mercoledì 6 ottobre 2010 – ore 11.00
INAUGURAZIONE
Cosenza – Palazzo Arnone
Venerdì 8 ottobre 2010 – ore 18.00
La Galleria Nazionale di Cosenza incontra l'arte contemporanea. L'occasione è data dalla Sesta Giornata del Contemporaneo, promossa dall'AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani.
Palazzo Arnone, sede della GNC, ospita, infatti, la mostra, a cura di Fabio De Chirico e Andrea Romoli Barberini, TERRA VENTO PIETRA, installazioni e sculture a parete di Angelo Aligia.
L'artista, nato a Maierà (Cosenza) nel 1959, vive e opera nella vicina Diamante e sin dagli esordi ha contrassegnato con un radicato legame alla propria terra la sua sperimentazione artistica. La sua ricerca, difatti, preserva e rinnova la memoria di quel paesaggio, frugale e prodigo - un'ultima propaggine dell'aspro Pollino che declina docile verso il Tirreno – e con la sapienza manuale di gesti antichi doma o ri-genera materiali naturali per trasfigurarli in nuovi moduli creativi.
A Palazzo Arnone le sue installazioni in terra, pietra, legno, canne intrecceranno un inedito dialogo con l'architettura cinquecentesca, evocando, fra sorpresa e smarrimento, inattese impressioni metropolitane.
Nel cortile sarà esposta l'installazione Geometrie della materia; nelle sale espositive, al piano terra, il ciclo di sculture a parete Terra Madre e
l'installazione In attesa del vento, con installazione sonora di sottofondo.
L'artista calabrese è stato già protagonista in numerose mostre personali e collettive, in spazi pubblici e gallerie private, in Italia e all'estero.
La mostra, che sarà presentata nel corso di una conferenza stampa mercoledì 6 ottobre 2010 alle ore 11.00, verrà inaugurata venerdì 8 ottobre 2010 alle ore 18.00 alla presenza di Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; Salvatore Perugini, sindaco di Cosenza; Gerardo Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza; Mario Caligiuri, assessore regionale alla cultura e Francesco Prosperetti, direttore regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria. Sarà presente l'artista.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 7 novembre 2010, dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 18.00.
In allegato: opere di Angelo Aligia - Fotografie di Attilio Onofrio
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Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
MOSTRA
TERRA VENTO PIETRA
Cosenza – Palazzo Arnone
9 ottobre 2010 / 7 novembre 2010
CONFERENZA STAMPA
Cosenza – Palazzo Arnone
Mercoledì 6 ottobre 2010 – ore 11.00
INAUGURAZIONE
Cosenza – Palazzo Arnone
Venerdì 8 ottobre 2010 – ore 18.00
Ufficio stampa: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
sabato 2 ottobre 2010
Mostra POESIA VISIVA OGGI? VIETATO PENSARE MA LIBERI DI ANDARE
AA.AVV. : una mostra collettiva di poesia visiva a Forlì [a cura di Davide Argnani]
Via Paradiso n. 4 – 47121 Forlì
MOSTRA DI POESIA VISIVA
Organizzata dal Centro Culturale L'Ortica
(a cura di Davide Argnani)
"POESIA VISIVA OGGI? VIETATO PENSARE MA LIBERI DI ANDARE"
A FORLÌ DAL 9 AL 21 OTTOBRE 2010
Inaugurazione: sabato 9 ottobre 2010 ore 16
Presso SALA MENOUNO del MEGA FORLÌ – C.so Della Repubblica n. 144 - Forlì
Programma:
Ore 16: Inaugurazione
Ore 17: "Lassù nell'Alto Appennino": audiovisivo di Luciano Prandini
Ore:17,30 "Un polipoema non lo si ascolta o lo si vede, si convive con esso": reading performance di brani dagli anni Ottanta all'oggi, del poeta Enzo Minarelli.
Opere in mostra di:
Ignazio Apolloni (Palermo), Paolo Badini (Bologna), Vittore Baroni (Viareggio), Claudia Bartolotti (Forlì), Luigi Bassetti (Tredozio-FC), Rosetta Berardi (Ravenna), Anna Boschi (Castel San Pietro, BO), Luciano Caruso (Firenze-1944-2002), Nadia Cavalera (Modena), Sergio Cena (Briaglia-CN), Carlo Marcello Conti (Udine), Corrado Costa (Mulino di Bazzano – 1929-1991), Caterina Davinio (Lecco), Antonio De Marchi-Gherini (Gera Lario-Como), Prisco De Vivo (S. Giuseppe Vesuviano-NA), Giannino di Lieto (Minori-SA, 1930-2006), Marcello Diotallevi (Fano), Liliana Ebalginelli (Milano), Eltore Elica (Forlì), Giovanni Fabbri (Castiglione di Cervia-RA), Franca Faedi (Russi-RA), Fernanda Fedi (Milano), Giò Ferri (Lesa-Novara), Ginetta Maria Fino (Bologna), Alfio Fiorentino (Mestre-VE), Giovanni Fontana (Alatri-FR), Bice Garzoni (S. Maria Capuavetere-CE), Gino Gini (Milano), Antonio Giosa (Forlì), Alfonso Lentini (Belluno), Oronzo Liuzzi (Corato-BA), Arrigo Lora Totino (Torino), Mario Lunetta (Roma), Piero Maffessoli-Malipiero (Bagno a Ripoli-FI), Ruggero Maggi (Milano), Maria Grazia Martina (Breganze–VI), Vittorio Mascalchi (Russi-RA), Eugenio Miccini (Firenze, 1925-2007), Enzo Maglietta (Novoli-Bari), Enzo Minarelli (Cento-FE), Giorgio Moio (Quarto-NA), Caterina Morelli (Bologna), Franco Palazzo (Ravenna), Anna Palma (Cattolica-Rn), Francesco Pasca (S. Pietro in Lame-LE), Giancarlo Pavanello (Milano), Michele Perfetti (Ferrara), Lamberto Pignotti (Roma), Franco Piri Focardi (Rignano sull'Arno-FI), Luciano Prandini (Castelfranco Emilia-MO), Giancarlo Pucci (Fano-PU), Gian Paolo Roffi (Bologna), Sabina Romanin (Pordenone), Danila Rosetti (Forlì), Antonio Sassu (Torreggia-PD), Renato Sclaunich (Bolzano), Eugenia Serafini (Roma), Carlo Alberto Sitta (Modena), Antonio Spagnuolo (Napoli), Adriano Spatola (1941-1988), Erio Sughi (Forlì), Alberta Tedioli (Modigliana FC), Massimiliano Testa (Samassi-Cagliari), Ettore Tomas (Sasso Marconi-BO), Liliana Ugolini (Firenze), Ivano Vitali (Firenze), Maria Filippa Zaiti (Forlì). E da altri paesi: Miguel Jmenez (Spagna), John M. Bennett (Columbus, USA), Lubomyr Tymkiv-A.Moreno (Ucraina), Ryosuke Cohen (Osaka).
Fuoriprogramma: opere dal mondo (dall'archivio Argnani-Miccini)
VIETATO PENSARE MA LIBERI DI ANDARE
Poesia visiva oggi? È possibile, anzi necessaria, almeno per cancellare tutti i muri grigi, specialmente dopo l'abolizione dei graffiti e la condanna degli artisti-graffittari e la tentazione di inibire la libera espressione delle idee. Come sosteneva Eugenio Miccini "gli Dei non amano il disordine", ma i Visivi prendono tutto il materiale offerto dalla realtà non per analizzarla strutturalmente, ma per andare oltre l'analisi strutturalistica, per incrinare il dato visivo abituale e ricomporlo deformato affinché lo spettatore/lettore, osservandolo/leggendolo, ne venga respinto, impari a comprenderne l'effettiva sostanza e i fini nascosti. Quindi la poesia visiva è l'unica forma di espressione artistica politicamente impegnata e valida a tutt'oggi. I mezzi usati sono in generale poveri: materiali presi dai giornali, dai manifesti, annunci pubblicitari, fotografie, mozziconi di parole, raccolti ovunque. Poi rifusi e ricomposti con le tecniche più diverse per creare opere/documenti in cui confluiscono il soggetto/artista e l'oggetto realtà.
L'artista è libero di andare, di pensare, di fare e di mettersi in discussione. Proprio come già dal 1913 osò provocare il poeta italo/francese Guillaume Apollinaire (Roma 1880-Parigi 1918) con i suoi famosi Calligrammes,esprimendo una nuova visione poetica libera dalle costrizioni della metrica e scritta in modo da comporre un disegno, un'immagine; o come, qualche decennio più tardi, farà anche l'impetuoso poeta gallese Dylan Thomas con i suoi 'parallelogrammi'; o addirittura l'uomo delle caverne di-segnando sulla roccia i geroglifici della propria presenza.
Ma la Poesia Visiva in Italia si rivela dopo la metà del secolo scorso, diffondendosi poi in tutto il mondo, grazie a due spiriti ribelli e innovatori come Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti. Due toscani nati e cresciuti in quella Firenze che per secoli e fino all'ultimo dopoguerra è stata fulcro e movimento della cultura. Insomma, per dirla con le parole di Miccini e Pignotti: "La poesia visiva, nonostante tutte le diverse e molteplici relazioni con analoghi fenomeni precedenti…, nasce in Italia negli anni 1962/63. Alcuni personaggi si trovarono – tra Firenze, Roma e Napoli – ad operare a distanza sopra le stesse esperienze che poi con diverse motivazioni ideologiche, metodologiche ed estetiche furono raccolte e diffuse dal Gruppo '70 di Firenze. Vero è che nel suo ormai lungo corso le varie puntualizzazioni poetiche hanno preso caratteri e sfumature diversi e perfino antagonisti. Era ed è il segno di quella partecipazione ad un 'movimento' che, ad opera delle singole personalità, doveva ulteriormente precisarsi in ordine a determinate opzioni tecniche, stilistiche, ideologiche… L'arte, è stato detto giustamente più volte, non è un hortus conclusus ma un processo, tanto più oggi che questo suo "divenire" ha preso una costante accelerazione, con l'inevitabile, progressiva entropia negativa che caratterizza gli aspetti transeunti di ogni "progresso". La poesia visiva, infrangendo il privilegio accordato all'uso verbale della parola o alla parola tout court, si pone all'esterno della letteratura in quanto non le è complementare, non ne attinge direttamente i modelli, non ne rispetta i "generi" e si postula addirittura come alternativa…". E poi, secondo Lamberto Pignotti, se "I libri di filosofia verranno un giorno stampati a fumetti, la linguistica sarà esposta con tavole a rotocalco, il codice civile adotterà una segnaletica di tipo internazionale analoga a quella del codice stradale? A parte il suo aspetto paradossale l'interrogatorio racchiude in sé un'esigenza tutt'altro che futile: là dove le attuali lingue nazionali dividono, un linguaggio visivo potrebbe unire. Oltre alla segnaletica stradale, del resto assai recente, esistono da tempo altri linguaggi che si richiamano variamente a un'esigenza visiva: basterà pensare per esempio alla matematica, alla geometria, alla chimica, alla musica, ad alcune branche della fisica in cui l'impiego dei simboli evita l'uso di frasi…"
Tutto questo e non solo questo si scopre lungo il percorso della mostra forlivese che raccoglie opere fresche e recenti dei maggiori artisti italiani della poesia visiva contemporanea, con qualche testimonianza di gesti visionari di poeti di diversa appartenenza globale.
LA POESIA È MORTA? VIVA LA POESIA!
Ringraziamenti: a Mega-Forlì per la messa a disposizione della Sala MenoUno del MEGA-FORLÌ per la realizzazione della mostra; ad Alessandro Miccini e Anna Palma, alla «Galleria Palestro» di Ferrara per aver prestato opere di E. Miccini, e a tutti i collaboratori e agli artisti che hanno aderito.
Orari di visita: Lunedì-Sabato: 17-19; per appuntamento telefonare a: 0543/402300 D. Argnani) - 3337167331 (Mega-Forlì); Centro Culturale L'Ortica: Tel. 0543/092569 – E-mail: orticadonna@tiscali.it – homer_g@tin.it
--
Caterina Morelli
e-mail: caterinamorelli@interfree.it
web: http://caterinamorelli.interfree.it
--
Postato da Redazione del CorrieredelWeb.it su Tutto Poesia
venerdì 1 ottobre 2010
5 - 25 Ottobre 2010
Inaugurazione: martedì 5 ottobre alle 19:30
L’attrazione per le piante unito al continuo studio lo porta ad utilizzare sempre più spesso il mezzo fotografico per le proprie ricerche. Nel 2007 Alessandro Commini realizza, con il fratello Giorgio, un sito web (www.gardennauta.com) aperto agli appassionati che pubblica gratuitamente fotografie di piante e giardini inviate dagli utenti.
L’interesse per l’aspetto artistico della rappresentazione botanica e paesaggistica aumenta ed acquisite le conoscenze necessarie con softwares per lavorare in digitale inizia a creare immagini che nascono dall'impulso di seguire quella poetica di fascino e mistero che il mondo dei fiori e delle piante (“creature angelicate”) continua ad evocare.
Nato a Roma il 9.2.1957, Commini ha vissuto fin dall'età di 10 anni a Firenze, città di origine della famiglia materna. Ha frequentato l'Istituto Tecnico Agrario e successivamente corsi di specializzazione in agricoltura e giardinaggio.Dopo alcune esperienze lavorative più strettamente agricole (cooperativa Montagnana, azienda agricola sperimentale dell'Università di Firenze) si appassiona sempre più all’aspetto ornamentale delle piante e si dedica al giardinaggio realizzando numerosi giardini per conto di privati. Cura il restauro del giardino della SACI di cui diventa “Gardener consultant”.Nel 1996 continua la sua esperienza anche nell'ambito pubblico entrando prima come giardiniere e successivamente come addetto tecnico al verde pubblico del Comune di Firenze.
Con questa mostra l'autore espone alcuni lavori per la prima volta.
Palazzo dei Cartelloni – Via Sant’Antonino 11
50123 Florence ITALY
T (39) 055 289 948
F (39) 055 277 6408
www.saci-florence.edu
gallery@saci-florence.edu
La Galleria SACI è aperta dal Lunedì al Venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 13-19.
Disclaimer
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