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giovedì 30 settembre 2010

Mostra Diego Dutto @Fashion Café di Milano dal 6 ottobre

Il Fashion Café di Milano ospita

"Salti di Fine Stagione"

Esposizione artistica di Diego Dutto

a cura di Francesco Cascino

Da mercoledì 6 ottobre prende vita il quarto appuntamento con l'arte

che trasforma l'entertainment milanese

di Piazza San Marco in "a cooltural place".

Milano, settembre 2010 - Mercoledì 6 ottobre 2010, l'arte di Diego Dutto sarà protagonista al Fashion Café di Milano. Inaugura, con un evento aperto al pubblico, "Salti di fine stagione", personale dell'artista e scultore torinese.


Francesco Cascino, Contemporary Art Consultant, ed il Fashion Cafè di Milano presentano il quarto appuntamento del ciclo di mostre e di happening 'Fashion Café Art Collection', eventi d'arte che trasformano l'entertainment milanese della zona di Brera in "a cooltural place": un luogo dove vivere la propria contemporaneità, il proprio tempo, attraverso le immagini dell'arte contemporanea e l'aggregazione attorno ad essa. Attraverso il passaggio dall'immagine all'indagine, dalla noia alla gioia.

L'eterna ambizione e voglia dell'uomo di volare trovano la loro massima espressione nelle opere di Diego Dutto, un volo sia reale che metaforico, che può indurre a pensieri folli e ad azioni estreme.

Ma volare è una capacità meccanica o spirituale?

Dipende dalla caparbietà di chi vuole staccare i piedi da terra per avvicinarsi alle nuvole o da una qualche innovazione tecnica che lo possa permettere? Il sottile confine della soluzione è probabilmente a metà, così come ognuna è alla base dell'altra. Solo la tenacia rende possibile la realizzazione di innovazioni che possano permettere grandi progressi.

Il fulcro della mostra ruota intorno alle grandi ali realizzate in resina, che verranno installate all'interno del Fashion Café di Milano con un piccolo cubo in legno dorato.

"Lo scopo fondamentale - secondo Dutto - è quello di fare in modo che ognuno possa idealmente indossare queste ali e trasformarsi in un super eroe. Più che altro, sono convinto che chiunque possa, con determinazione e costanza, ottenere dei grandi risultati, credendo nelle proprie abilità e portandole avanti, crescendo e in crescendo. Allo stesso modo, per le tante sfide della vita a cui siamo messi di fronte ogni giorno, ognuno di noi è veramente un piccolo eroe".

E' proprio un eroe dal sapore antico, capace di imprese epiche, quasi dal carattere mitologico, dalla forte ostinazione nel raggiungere un obiettivo, tanto irraggiungibile quanto essenziale per la riuscita dei propri intenti e per la realizzazione di se stesso, il protagonista delle altre opere di Diego Dutto presentate all'interno della mostra "Salti di fine stagione", curata dal noto Contemporary Art Consultant Francesco Cascino.

Dutto – artista duttile e creativo - utilizza un mix di programmi grafici (DAZ 3D, Bryce e Photoshop) per dotare di ali dorate "Michael" - modello molto conosciuto nei programmi di modellazione tridimensionale –, e personaggio scelto dall'artista per creare le sue elaborazioni grazie al quale riesce a sottolineare proprio l'universalità di questa sua azione del mettere le ali ad ognuno di noi.

"Salti di fine stagione"

Solo Show di Diego Dutto

A cura di Francesco Cascino

Vernissage:

Mercoledì 6 ottobre 2010

dalle ore 19.00 alle 24.00

La Mostra sarà aperta al pubblico :

Dal 6 ottobre al 6 novembre 2010

Location:

Fashion Cafè - Piazza San Marco, 1 – Milano

Tel. 02-65.72.021

Ufficio stampa Fashion Café

RdP Strategia e Comunicazione

@ rdp@rdp.it – Tel. +39. 02. 7490794


BIOGRAFIA: Diego Dutto

Nato nel 1975 a Torino, dove vive e lavora.

Dopo essersi diplomato al liceo artistico ed aver conseguito laurea ed abilitazione in architettura, intraprende la carriera di scultore. In contemporanea agli studi universitari approfondisce una passione e attività tramandata di generazione in generazione per l'antiquariato, il modernariato e le arti decorative sviluppate nelle varie epoche. Parallelamente la ricerca della forma e dello stile è affrontata attivamente attraverso lo studio e la realizzazione di mobili e complementi d'arredo di design.

MOSTRE PERSONALI

2009 NIKE, pertĭnax hērōs, Galleria Nuvole Arte Contemporanea, Montesarchio, Benevento.

MOSTRE COLLETTIVE

2010 Urban Creatures, Spazioeventi Mondadori, Venezia, curata da Settimio Ferrari e Francesca Londino.

2010 Urban Creatures, Palazzo San Bernardino, Rossano, Cosenza, curata da Settimio Ferrari e Francesca Londino.

2010 Quali cose siamo, La Triennale di Milano, Design Museum, Milano, curata da Alessandro Mendini.

2010 Save Ours Skiers (selvaggi), Galleria d'Arte Contemporanea De Faveri, Feltre, Belluno, curata da Viviana Siviero.

2009 Premio Celeste 2009, Fabbrica Borroni, Bollate, Milano, a cura di Gianluca Marziani.

2009 Premio Arte 2009, Museo della Permanente, Milano.

2009 Italian Newbrow, Galleria Carini & Donatini, San Giovanni Valdarno, Arezzo, curata da Ivan Quaroni.

2009 D.A.B./ROMA Design per Artshop e Bookshop, Palazzo delle Esposizioni, Roma, curata da Marica Bastasi, Aldo Cibic, Claudia Collina, Anna Mattirolo, Claudio Medici, Damiano Miotto, Adriano Ricchetti, Erminia Sciacchitano, Angela Vettese e Michele Zini.

2008 Group Show, Galleria Carini & Donatini, San Giovanni Valdarno, Arezzo.

2008 Premio Celeste 2008, Fabbrica Borroni, Milano, a cura di Gianluca Marziani.

2008 Premio Arte Laguna 2008, Fondazione Benetton Studi Ricerche, Treviso, a cura di Annalisa Rosso, Carlo Sala, Viviana Siviero, Gloria Vallese e Igor Zanti.

2008 Il drago di Giorgio, LAB 610 XL, Sovramonte , Belluno, a cura di Viviana Siviero e Alberto Zanchetta.

2008 Love, frammenti visivi di un discorso amoroso, Gallerie d'Arte Contemporanea di Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano, Modena, a cura di Paolo Donini e Daniela del Moro.

2008 Materiali resistenti, biennale di arti visive, La Giardinera, Settimo Torinese, a cura di Stefano Greco.

2008 Open space, Palazzo dei Congressi, Eur, Roma, a cura di Daniela Salvioni.

2007 Premio Arte 2007, Museo della Permanente, Milano.

2006 D.A.B., Design per Artshop e Bookshop, Galleria Civica, Modena, curata da Aldo Cibic, Claudia Collina, Anna Mattirolo e Angela Vettese.

2006 INTERFACCE - Fotoesordio, vetrina internazionale di giovani fotografi, Università di Roma Tor Vergata, Roma, curata da Carlo Giovannella, Angela Rorro, Simona Sansonetti, Franco Soda, Francesca Vannucchi e Stefano Varano.

2006 L'altra metà del lavoro, Palazzo della Cancelleria, Roma, curata da Paolo Balmas, Angelo Capasso, Pino Casagrande, Linda de Sanctis e Patrizia Ferri.


Curatore: FRANCESCO CASCINO - Contemporary Art Consultant

Nato a Matera nel 1965, ha una laurea in Scienze Politiche e un percorso professionale di Direttore delle Risorse Umane dal 1990 al 1999 in tre primarie aziende multinazionali.

La sua passione per l'arte e le sue inclinazioni alla comunicazione culturale lo portano a svolgere appieno, dal 1999, la sua attuale attività di Contemporary Art Consultant e Cultural Communication Advisor.

È consulente per la progettazione di collezioni e per l'acquisizione di opere d'arte contemporanea, a beneficio di collezionisti e investitori istituzionali e privati, ma anche di amatori e appassionati ai quali dedica, a questo scopo, specifici programmi di formazione.

Si occupa, inoltre, di comunicazione culturale per aziende e istituzioni.

È co-ideatore e co-curatore del Premio Terna.

E' fondatore e Senior Partner del network professionale Cooltural Hub, specializzato in comunicazione culturale di nuova generazione e realizzazione di progetti ed eventi legati

alla contaminazione tra i linguaggi della comunicazione strategica e quelli dell'arte visiva.

E' fondatore e Vice Presidente dell'associazione culturale arteprima.

Collabora con vari enti, aziende ed associazioni a vario titolo e relativamente ai temi di cui sopra.

E' docente di Arte e Organizzazione del Mercato presso due università americane in Roma.

E' docente e consulente presso il master di Management dell'Arte e della Cultura "NextStop" di Davide Pellegrini e di EventLab.

www.francescocascino.com - www.arteprima.org

Francesco Cascino_Contemporary Art Consultant

Lungotevere Portuense, 158

00153 Roma (Italy)

Studio: +39. 06. 4543 2557

Mobile: +39. 335. 58 77 992

infoart@francescocascino.com

www.francescocascino.com

Skype: francescocascino

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RdP Strategia e Comunicazione Srl
P.le Susa 1 - 20133 Milano
Tel. 02-74.90.794 Fax 02-70.00.65.96
E-mail:
rdp@rdp.it - www.rdp.it

ARTE: MOSTRA DOWNTOWN. RIETI 9 OTTOBRE


In occasione della 6a Giornata del Contemporaneo, sabato 9 ottobre 2010, la Libreria Moderna, Via Garibaldi 272, a Rieti, ospiterà DOWNTOWN, mostra d'arte contemporanea promossa da Studio7.it, a cura di Barbara Pavan.

DOWNTOWN – Paesaggi urbani contemporanei è la sintesi della mostra d'arte contemporanea tenutasi a Locarno in estate e mette a confronto in questa sede, per un solo giorno, il lavoro di 5 artisti che hanno affrontato le diverse tematiche dell'ambiente urbano. In mostra le opere di Stefano Bergamo, Daniela Caciagli, Giovanni Chiarinelli, Massimo Falsaci e Valentina Crivelli.

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I grandi agglomerati urbani che si espandono in maniera esponenziale costringono l'uomo contemporaneo ad affrontare e risolvere nuove sfide. La complessità delle società metropolitane pone problematiche non solo organizzative e logistiche, ma, soprattutto strutturali e relazionali la cui soluzione non può non tener conto delle implicazioni sociali, psicologiche e filosofiche sugli individui che abitano e vivono in megalopoli sempre più popolose. Gli aspetti, positivi e negativi, di questa evoluzione sollecitano anche gli artisti a porre l'attenzione sull'ambiente urbano che diventa terreno di studio e di ricerca non solo da un punto di vista paesaggistico ma anche e soprattutto umano.

La città di STEFANO BERGAMO assomiglia ad un formicaio. Soffocati, omologati, compressi, gli individui si confondono in una folla rumorosa di persone e macchine creando, con una buona dose di ironia, un paesaggio surreale da cartone animato. Per DANIELA CACIAGLI è l'individuo l'elemento fondamentale di ogni forma di società organizzata, dalla più elementare alla più complessa delle grandi metropoli contemporanee. Le sue opere, come pagine di un libro senza fine, raccontano brevi attimi di singole vite, siano essi situazioni comuni e, a prima vista, banali o eventi straordinari in grado di cambiare il corso di un destino. Le opere di GIOVANNI CHIARINELLI nascono dalla sintesi alchemica dei linguaggi contemporanei: la fotografia diventa il medium attraverso il quale l'artista esprime concetti complessi con l'immediatezza e l'incisività di uno slogan pubblicitario. La parola diventa immagine in un gioco ironico di scambio continuo tra significato e significante, tra forma e sostanza. Le realtà urbane ci impongono ritmi e stili di vita spesso estranei alla nostra natura. Facciamo parte di un popolo di nomadi-stanziali-quotidiani che si sposta incessantemente, sempre attraverso i medesimi percorsi. Quello che ritrae VALENTINA CRIVELLI è il tempo, il nostro tempo; è il tempo lento che scandisce l'attesa al binario, è il tempo sospeso che si esaurisce tra un punto di partenza e uno di destinazione, è il tempo consumato che ci scivola via senza essere veramente vissuto. E' il tempo infinito che tutti ci illudiamo di avere a disposizione. Sono le architetture urbane le protagoniste delle opere di MASSIMO FALSACI. Il paesaggio urbano, con i suoi monocromatismi, le sue linee perfettamente dritte, le forme squadrate dei palazzi, diventa la tela bianca su cui Falsaci stende i suoi colori, esaspera i toni, sottolinea la luce; il rigore dell'architettura si arricchisce della morbidezza del colore, l'artista ri-inventa la sua città, personalizza, come fa idealmente ognuno di noi, lo spazio che lo circonda. Intervenendo e modificando virtualmente il paesaggio, Falsaci sottolinea la necessità di trasformarsi da fruitore passivo a creatore attivo del proprio ambiente.

Scheda tecnica:

Titolo Downtown

A cura di Barbara Pavan

            Artisti Stefano Bergamo, Daniela Caciagli, Giovanni Chiarinelli, Valentina Crivelli, Massimo Falsaci

Sede espositiva Libreria Moderna

Via Garibaldi 272, 02100 Rieti

Date 9 ottobre 2010

Orari 10-13 e 16-20

Ufficio stampa Studio7.it www.associazionestudio7.it

Barletta. Artérie parte con quattro esposizioni

Artérie parte con quattro esposizioni nella città di Barletta. Si tratta di una mostra itinerante e permanente, una mostra che vuole coinvolgere le attività commerciali e gli uffici pubblici della città di Barletta e portare con prepotenza l'arte nella vita di tutti i giorni. I primi quattro artisti ad esporre sono Enigrusso, Ormas S., Cuonzo Lucia e Luigi Lanotte. Info sulle esposizioni su http://arterie.aliveagency.eu
L'organizzazione cerca altri artisti da promuovere in nuove esposizioni all'interno della stessa iniziativa, che non ha nessuna scadenza temporale. "Artérie" vuole essere una mostra itinerante permanente di pittura emergente che porta le opere fuori sia dalle gallerie d'arte, ritrovo di cultori ed appassionati, sia dalle stanze e dai magazzini degli autori che non riescono ad esporre, anche a causa degli alti costi delle gallerie, per esporli nei luoghi del vivere quotidiano, ovvero in ogni esercizio commerciale e ufficio pubblico della città.
"Artérie" vuole, quindi, dare la possibilità agli autori di esporre le proprie opere, di farsi conoscere e, perché no, anche trovare degli acquirenti per le proprie opere; rendere il comune di Barletta meta degli artisti, dei collezionisti e degli esperti d'arte, oltre che dei media e dei critici; ed infine vuole portare nella vita di tutti i giorni, fatta di attese agli uffici postali e file ai banchi dei negozi, un tocco di vivacità e di tensione verso la bellezza e l'armonia che le opere attraverso i loro colori esprimono.
Non a caso il nome dell'iniziativa è un incontro tra l'Arte e le strade, della vita di tutti i giorni, che vorremmo far pulsare.

Francesco Scatigno
francesco@aliveagency.eu
A.Live agency


L'Aria Sottile di David Begbie dall'8 ottobre a Padova

Venerdì 8 ottobre 2010 inaugura a Padova, presso , la mostra “Aria Sottile - Thin Air”, personale in cui saranno esposte le opere più recenti dell’artista figurativo David Begbie.
Nell’esprimere il suo profondo interesse per l’anatomia umana e per il modo in cui la gente si esprime attraverso il linguaggio del corpo, la sua scultura riconosce che ogni torso ha una “personalità” irripetibile. Studi con modelli viventi amalgamati con osservazioni derivanti dalle interazioni sociali quotidiane nei suoi 20 anni di carriera costituiscono la maggior parte delle opere in questa nuova esposizione.

Le figure di Begbie rimandano alle sculture dell’antichità, ma la sua arte è indubbiamente di questo tempo. Le sue sculture riflettono la preoccupazione corrente per il corpo ideale e il suo uso di materiali industriali le rende distintamente contemporanee.

Le sue opere sono ricche di contraddizioni che le rendono infinitamente affascinanti; muscoli esagerati suggeriscono densità e potenza, ma esse conservano allo stesso tempo trasparenza e delicatezza; sono cariche d’energia ma anche immobili; sebbene fatte di ferro e bronzo, il loro realismo anatomico crea l’illusione di carne sensuale.

Oltre alla trasformazione realmente sorprendente di un materiale all’apparenza inerte in una fantastica configurazione, è l’uso di illuminazione strategica che crea una composizione tra la scultura e l’ombra da questa proiettata che in definitiva lo mette su un altro piano rispetto a qualsiasi altra opera, e produce così una forma artistica per il 21° secolo.

E’ l’annunciatore di una scultura moderna, e la richiesta di sue opere da parte di collezionisti privati o aziendali e dei principali musei ispira la continua fascinazione di David per la forma umana, nello sforzo di catturare la vera e propria essenza di somposizione, profondità e struttura del corpo attraverso i suoi archetipi contemporanei in continua evoluzione.

Qui altre Informazioni su David Begbie ed altri artisti della Vecchiato Art Galleries.

Aria Sottile - Thin Air
David Begbie
8 ottobre - 18 dicembre 2010
Vecchiato Art Galleries di Padova
Via Antonio Da Padova,2
Tel: +39.049.8561359
info@vecchiatoarte.it

mercoledì 22 settembre 2010

“Sole e ombra di Caravaggio”



L’ultima performance del maestro Igor Borozan per le Giornate Europee del Patrimonio 2010

25 e 26 Settembre 2010 Porto Ercole (Gr) - Forte Stella / Terni (Tr) - Teatro Verdi


Anche quest’anno il Ministero per i Beni e le Attività Culturali promuove le “Giornate Europee del Patrimonio”, il programma che si svolgerà nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 settembre 2010 ha lo slogan “Italia tesoro d’Europa”. Una manifestazione culturale che, a livello nazionale ed internazionale, conserva il suo indiscusso prestigio grazie all’originalità e all’esclusività degli appuntamenti, rigorosamente gratuiti, che vengono proposti.


L’evento “Sole e ombra di Caravaggio” ideato e fortemente sentito dal maestro Igor Borozan è costituito da un’installazione urbana, due camicie giganti color avorio realizzate da Danilo Regis costumista storico della Corsa all’Anello di "http://narninotizie.blogspot.com/"Narni, ispirate appunto al grande maestro pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio e alla sua vittima il ternano Ranuccio Tomassoni, contestualmente verranno esposte le incisioni inedite delle bozze che hanno dato vita all’opera. Camicie, simbologia di vite vissute che si intrecciano al ritmo incalzante del flamenco nell’arena della corrida dell’umana esistenza. Dramma e passione di un artista, Caravaggio, prendono vita su carta di cotone bagnata, impressa su di una lastra di zinco inchiostrata che, come una sorta di magia, esce dal torchio. Sole e ombra come vita e morte, come chiaro e scuro. Ogni essere umano possiede una duplicità, seppur celata, inconscia. Nel “lato oscuro” vive un mondo “diverso”, sommerso, nascosto, eppur intenso e vibrante: lì, proprio lì, nasce l’Arte. La luce ed il buio interagiscono, si susseguono, l’una non può essere senza l’altro, in un contrasto eterno che paradossalmente genera equilibrio. L’opera racchiude una serie di visioni oniriche, un mix intenso di ingredienti mediterranei come terra, sole, fuoco e danza. Il risultato: un prodotto artistico di forte impatto visivo.

Un viaggio lungo e travagliato che approda a Porto Ercole nello splendido scenario paesaggistico dell’Argentario dove ha concluso la sua vita terrena il grande maestro Michelangelo Merisi da Caravaggio. E proprio in suo onore a Forte Stella verrà installata la camicia gigante che incarna appunto il pittore.

Contemporaneamente a Terni sarà visibile, presso il Teatro Verdi situato nel cuore della città, l’altra camicia che rappresenta la sua vittima, il ternano Ranuccio Tomassoni.

Un filo conduttore passionale che, seppur nel dramma dell’evento sanguinario, lega definitivamente nella storia dell’arte le due città e i due uomini.

L’opera di Borozan si inserisce nel prestigioso contesto delle Giornate Europee del Patrimonio 2010 e va a d aggiungersi ai grandi eventi culturali che, quest’anno, hanno celebrato i 400 anni dalla morte di Caravaggio.

Un particolare e sentito ringraziamento all’Assessorato alla Cultura dei Comuni di Terni e di Monte Argentario e alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria.

orari:

Teatro Verdi di Terni orario continuato

Forte Stella- Porto Ercole (GR) 25 settembre 11.00-17.00 il 26 settembre 10.00-13.00 / 16.00-19.00

Info:

ACCADEMIA BELLE ARTI DI TERNI Tel 0744 431918 - 402436 www.italianartschool.it


GIANCARLO OSSOLA, INTERNI DEL SECOLO BREVE | Galleria-Studio Ostrakon, Milano | 13 OTTOBRE - 13 NOVEMBRE 2010


 
 
COMUNICATO STAMPA
 

 

Giancarlo Ossola, interni del secolo breve

(opere 1950-2006)

 

a cura di Piero Del Giudice

 

13 ottobre - 13 novembre 2010

 

Inaugurazione mercoledì 13 Ottobre ore 18.30

Galleria Ostrakon, via Pastrengo 15, Milano (MI)

 

 

Del lavoro di Ossola hanno scritto talmente in tanti, critici d'arte, scrittori, poeti, sono state fatte talmente tante mostre in Italia e all'estero, che supporre, con questa mostra, di offrire nuove angolazioni di lettura si pecca di misura. Ci sentiamo però di dire che il taglio antologico e critico della presentazione – dalle opere giovanili degli anni '50 agli interni-esterni dei primi anni '60, dai  fumetti alle memorie epiche degli anni '70, dagli interni e fabbriche degli straordinari anni '80 ai più recenti atelier, dagli studi a china  alle tempere su carta – è ambizioso e inconsueto per uno spazio espositivo privato. Nelle 40 opere esposte fra grandi oli, chine e tempere distribuite nei due spazi della galleria,  è tuttavia possibile apprezzare l'evoluzione espressiva dell'artista nel tempo. Che dei molti esegeti di Ossola nessuno si è spinto a istituire paralleli fra la scomparsa – per mutazioni ed eclissi sociali - degli abitanti dei suoi interni  e  l'estinzione per incenerimento degli internati di Treblinka, come fa  Piero Del Giudice nel saggio critico in catalogo:

«Gli interni di Ossola sono allora i luoghi deputati del secolo, le evidenze, le architetture archetipiche del secolo breve, le scansioni emblematiche della storia del XX° secolo, gli interni del secolo breve. I luoghi-teatro di vicende collettive accadute, vi hanno agito corpi e conflitti, speranze e il loro esilio. Sono le cisterne della Storia. […] Non segnano forse il secolo, come stigma, non ne sigillano gli spazi, l'universo concentrazionario della fabbrica fordista e quello seriale del lager – lager, iperbole della fabbrica (arbeit macht frei)?» ne dirà Gianni Testori in una memorabile pagina del Corriere della sera (2. 11. 1983) «[…] il "luogo deputato" alla sua pittura. Tale luogo è, nulla più, ma anche nulla meno, che il "lazzaretto" di ieri e di oggi. C'è aria, murmure, colore, spazio e dolore di penitenza, in questi desolati "interni-esterni […] negli "interni-esterni" di Ossola che kafkianamente s'infilano l'uno nell'altro, in una sinistra grigia, sulfurea prospettiva senza esiti e fine, l'uomo è scomparso» ne dirà lo stesso Ossola (1981) «Gli spazi marginali sono un superstite luogo "pittorico" […] questi luoghi marginali sono serbatoi di una realtà declassata e di una umanità latente in gestazione per un futuro risveglio. Strati di immagini e di oggetti, sedimentati nell'angolo del cortile, calati in una luce da cavedio, che delimita e protegge questo breve limbo […]». I luoghi successivi messi a fuoco dal pittore sono interni espliciti di fabbrica […] grandi tele in cui il tempo è sospeso, le tracce di ciò di cui questi spazi sono stati teatro sono meno evidenti, meno espressive. Né thriller, né suspense, ciò che doveva accadere è accaduto, l'azione si è consumata non rimane che pulviscolo e resti, stracci e carte sollevate da refoli».

 

La mostra è suddivisa nelle sedi di via Pastrengo (Galleria Ostrakon) e di via Moscova (Studio Ostrakon).   

 

 

Biografia: Giancarlo Ossola è nato a Milano nel 1935. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera e la Scuola Comunale di Pittura del Castello. Il contatto con alcuni pittori del "realismo esistenziale", nonché una prima conoscenza dell'espressionismo tedesco e dell'informale storico, segnano nel suo lavoro una svolta verso opere di segno forte e concitato. Tiene la sua prima mostra personale nel 1961 al Salone Annunciata di Milano, presentata da Mario De Micheli e, nel 1963, vince il Primo Premio S. Fedele. Si susseguono i cicli pittorici: dal 1963 gli "interni-esterni"; dal 1967 i " fumetti"; dal 1970 narrazioni segniche e frammentarie e le "memorie epiche"; più avanti ancora le " Città" dagli orizzonti tesi e la scoperta degli "Interni", prima visti come serbatoi dell'arcano e della memoria individuale, in seguito, dopo gli anni '80, come indagine del territorio urbano e delle sue metamorfosi. Le opere di Ossola sono presenti in musei e raccolte pubbliche in Italia e all'estero. Vive e lavora a Milano. 

 

 

GALLERIA-STUDIO OSTRAKON

Via Pastrengo 15/Via Moscova 66

tel. 3312565640, dorino.iemmi@fastwebnet.it

Orari: da Martedì a Sabato ore 15.30 - 19.30






lunedì 20 settembre 2010

Mostra di Joël Stein al MACA di Acri - ultima settimana




Ancora per una settimana sarà possibile interagire con suggestivi e variopinti inganni sensoriali creati dell’artista Joël Stein, il padre e l’artista più rappresentativo dell’arte cinetica. La personale retrospettiva che il MACA – Museo Arte Contemporanea Acri gli ha dedicato si concluderà domenica 26 settembre.
Per info: http://www.museovigliaturo.it; maca@museovigliaturo.it





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