Culturalia di Norma Waltmann
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domenica 9 gennaio 2011
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Culturalia di Norma Waltmann
domenica 2 gennaio 2011
C6? Da dove dgt? Cerchi ?
vivere facocitante quotidiano: dove tutto ci passa,
tocca di sfuggita, dove poco, purtroppo resta e solo raramente in pochissime persone viene poi
rielaborato nel tempo; Ecco uno di questi che vive il suo proprio tempo, che rielabora il veduto, vissuto e percepito e' Massimo Falsaci.
Un dovuto ampio respiro, un ennesimo riconoscimento e' la splendida, importante mostra personale che si terra' presso la libreria Rizzoli
(Galleria Vittorio Emanuele, 79 Milano) dal 3-28 febbraio 2011 curata da Marcello Cazzaniga( critico d'arte e curatore che lo segue ormai da diversi anni). Orario: tutti i giorni dalle 11 alle 20.
Si potrebbe affermare che difatti: coloro che guardano, vogliono vedere oltre e Massimo Falsaci e' capace di colmare questo desiderio, inquanto l'artista e' sempre gia' avanti rispetto gli altri. Un'artista come il Falsaci , che gia' agli esordi pubblici e' andato direttamente al centro dell'attenzione, interesse: sia vincendo nel 2004 il premio Gaber, sia nel 2007 il premio Wall Disel presso le Colonne di San Lorenzo, Milano.
Un'artista che si e' sempre contraddistinto, per una ristretta gamma cromatica: colori spesso anti-naturalistici rispetto ai visi ed alle situazioni rappresentati. Visi giovanili, sguardi e scorci cittadini, eppure in quei "stridenti" colori attorniati da un rosso, da un giallo e da un nero...vi erano sempre rappresentazioni convincenti, sorridenti, che quasi costituiscono icone infisse, congelate in loro stesse. Un'artista poliedrico, affabile Massimo Falsaci, che spesso non si e' disdegnato a partecipare presse minute manifestazioni, mostre con il solo intento per cercare cosi' di dare il dovuto ampio risalto alla sua zona di origine da parte dei media ovvero Verbania-Cusio -Ossolo essendo lui di Canobbio . Un'artista che ho avuto modo di scoprire, conoscere ed apprezzare a partire dal 2007, comprendendone la grandezza non solo d'artista, ma d'intierezza di persona.
Un'arte come quella di Massimo Falsaci che colpisce in primis piu' profondamente gli addetti ai lavori del settore arte che sanno qual'e' il mercato, i suoi limiti ed i suoi rari traguardi che passano poi alla storia; Ecco dovutamente con certezza dico che Massimo Falsaci e' e sara' un'artista che fara' storia nell'arte contemporanea, inquanto pur maturando nel tempo e' rimasto con la sua linea artistica, arricchendola certamente, ma rimanendone fedele. Un'arte che sarebbe troppo riduttiva definirla od associarla ad un richiamo Pop, perche' l'arte di Massimo Falsaci e' immediata, contemporanea. Massimo Falsaci invece e' riuscito invece ha trovare la sua propria via, che non possiede tangibili richiami, ma che e' solo sua. Poi altro dato saliente: Massimo Falsaci e' un'artista che non solo appaga i critici, ma anche gli estimatori che riescono in lui a percepirne la costante ricerca a far di piu', trovando sempre nuovi lavori su cui soffermarsi carichi del nostro vivere quotidiano. Ed e' in questo contesto che la mostra personale presso la galleria Rizzoli prendera' piede ovvero tenacemente a sottolineare il contesto contemporaneo anche dato dalle nuove tecnologie che ci permettono di sembrare di essere piu' coevi ai nostri simili, quando invece forse, nelle nostre abitazioni, ci creiamo dei paradisi fatti di sogni e di illusioni. Ed anche in questo sta la vera magia delle opere pittoriche di Massimo Falsaci che ci espone quasi con distacco la reale, obiettiva situazione.
Dott.ssa Valeria s.Lombardi
venerdì 17 dicembre 2010
Conseguenze poetiche del segno – Mavi Blasco
Opening
domenica 19 dicembre, 5.30 pm
Palazzo Fazzari
Corso Mazzini - Catanzaro
19 > 21 dicembre 2010
Domenica 19 dicembre alle ore 17,30, all’interno dell’austero ed elegante Palazzo Fazzari, sede del Circolo Unione, si inaugura una personale di Mavi Blasco, intitolata Conseguenze poetiche del segno. La mostra, curata da Francesca Londino, per conto della Sezione di Catanzaro della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, gode del patrocinio del Comune di Catanzaro. Prima di essere esposte a Catanzaro alcune delle opere dell’artista, presenti in mostra, erano state a Cesenatico, Portovenere e Mondelieu (Cannes), in tre diverse e importanti esposizioni. Per questa mostra Mavi Blasco ha creato all’interno del palazzo un percorso immaginario attraverso una serie di proposte visive che non rispettano un equilibrio classico centrico ma che si distribuiscono lungo le pareti come in un discorso composto di momenti diversi, ognuno in relazione con gli altri, ognuno rappresentativo di un particolare discorso poetico-concettuale.
La luce, le atmosfere, i colori accesi ma non aggressivi che contraddistinguono l’intera produzione artistica di Mavi Blasco trovano nello scenario di Palazzo Fazzari un contesto singolare, dove al linguaggio contemporaneo delle opere si contrappone il suggestivo allestimento ottocentesco del luogo che fa da cornice alla mostra, creando un affascinante dialogo tra passato e presente.
Le immagini di Mavi Blasco sembrano darsi prima di accadere come una serie di metafore e di simboli del creare che suggeriscono nuove dimensioni dell’essere.
Sono finestre verso l’Altrove, sguardi attenti che mettono a fuoco l’indistinto.
È in questa materialità dai confini volutamente sfuggenti che nasce il lavoro di Mavi Blasco; è nella ricerca di possibilità plasmate nel tentativo di accogliere l’ignoto che queste opere creano un loro cosmo tutto incentrato intorno ad un intrigante paradosso che intreccia presenza e assenza, tutto e nulla.
L’inaugurazione della mostra vedrà gli interventi di Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro, di Antonio Argirò, Vice Sindaco di Catanzaro e Assessore alla Cultura, di Marisa Fagà, Presidente della Fidapa, di Francesca Londino, curatrice della mostra, di Betti Calabretta, giornalista della Gazzetta del Sud, di Settimio Ferrari, editore e art manager.
Presentazione Rivista Soprintendenza Beni Artistici Lazio
presentazione del primo numero della rivista semestrale
“Nel Lazio. Guida al patrimonio storico artistico ed etnoantropologico”
Lunedì 20 dicembre 2010 ore 17.30
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Sala della Crociera
Via del Collegio Romano, 27 - Roma
Maria Fernanda Bruno
Responsabile dei rapporti con la stampa e delle pubbliche relazioni
Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee
Via di San Michele, 22
00153 Roma
e-mail: mariafernanda.bruno@beniculturali.it
tel:+39 06.5843.4415
giovedì 16 dicembre 2010
Arte a Madrid: dopo “Calè”, “Sol y sombra” il maestro Igor Borozan propone “Poco mas fuera”, foto di Katia Pangrazi
E' una notte di settembre, dall'alto dei tetti di Madrid, scenario mozzafiato, l'artista indossa la sua stessa opera d'arte, dando vita ad un gioco di duplicita', di contrasto, prende forma, si materializza l'alter ego. Adesso e' visibile. Non ci sono piu' vincoli, e' solo aria e vento e musica e voci che salgono alla Luna. Tutto si fonde, si mescola e gira meravigliosamente. Una vertigine, un attimo, l'estasi che arriva improvvisa e improvvisa svanisce. Dal 2007 Borozan realizza dipinti e art performance a Madrid, in circostanze anomale e spesso "scomode" dando vita alle sue opere più intriganti. Testimonianza di un'energia creativa che, urgente, emerge e irrefrenabile trova la giusta via d'uscita.
Il reportage fotografico, realizzato da Katia Pangrazi pittrice che sperimenta da tempo il mondo della fotografia, racchiude un percorso inedito che si alterna tra set ed esterno, tra corrida, icona incontrastata della Spagna, e art performance, una visione piuttosto surreale e onirica attraverso la quale il maestro Borozan esprime la sua “appartenenza” al mondo iberico.
Il bianco, il nero e il fuoco in un vortice di malinconia, dramma e passione.
L’esposizione, a cura di Cèsar Serrano, si svolgerà domenica 19 dicembre 2010 h.18 presso la Galleria HUB nel cuore artistico di Madrid, il quartiere dove si trovano i più importanti musei e gallerie della città.
HUB MADRID
Calle Gobernador, 26
19 dicembre 2010 ore 18
http://www.hubmadrid.com/
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