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venerdì 24 marzo 2017

Carla Rigato alla Triennale di Roma - dal 26 marzo al 23 aprile 2017 - Complesso del Vittoriano, Ala Brasini - Roma



Un inizio d'anno ricco di successi per l'artista padovana Carla Rigato, attualmente tra i 27 artisti internazionali selezionati per il progetto d'arte contemporanea "Love and Violence" organizzato dal Comune di Padova dall'11 febbraio al 2 aprile in Galleria Civica Cavour, che sta raccogliendo un gran successo di pubblico e critica. 

Carla Rigato sarà tra gli artisti di "Aeterna" terza Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma che aprirà al pubblico dal 26 marzo al 23 aprile 2017 presso il Complesso del Vittoriano Ala Brasini

La mostra coinvolgerà tutta la città grazie ai Padiglioni Nazionali Esterni, previsti a Palazzo Velli Expo, nel cuore di Trastevere, e presso la Fondazione Venanzo Crocetti. Curata da Gianni Dunil la Triennale di Roma 2017 sarà inaugurata da Daniele Radini Tedeschi e Achille Bonito Oliva sabato 1 aprile 2017 dalle ore 15.00 alle ore 19.00, ingresso libero.

Carla Rigato si inserisce nello storico scenario del Complesso del Vittoriano con l'opera "Donna d'acqua" (2015, acrilico su tela, 100x100 cm). Una tela dove tra tenui sfumature d'azzurro prende vita una delicata figura di donna. 
Fuoco, aria, terra e acqua, gli elementi fondanti dell'armonia cosmica, rispondono nelle tele di Carla Rigato al richiamo della creazione e si fanno veicolo alla forza creatrice dell'opera stessa. 
L'artista qui si libra sopra i vincoli della materia con una pittura che apre a mondi abissali e come un mare invita all'immersione. Sulla superficie della tela i colori si accostano e contrastano fino a trovare una profonda armonia, una cosmologia che si sostanzia di materia, di vapore, liquidamente aerea. 
Un astratto che qui tende al figurativo, quasi un percorso a ritroso che dona spazi di meditazione e invita alla scoperta delle profondità dell'Essere.
L'idea che anima quest'edizione della triennale è una riflessione sul concetto di effimero contrapposto a quello di eterno, sulle possibilità delle arti visive di rispondere ai valori sociali contrastanti e tendenti sempre più verso un nichilismo tecnologico, un tilt estetico, un azzeramento formale ed una linguistica dell'incomunicabilità. 
La finalità è quella di sottolineare la potenzialità dell'arte di mantenere la persistenza dell'idea estetica al di là di ogni moda, gusto o epoca, lasciando ravvisabili i segni di una traccia comune tesa da Piero della Francesca a Pollock, da Cimabue a Morandi, dai Longobardi a d'Orazio, ovvero dall'antichità ad oggi. 
Il catalogo della mostra raccoglierà le fotografie di tutte le opere esposte con un saggio introduttivo di Vittorio Sgarbi.

BIOGRAFIA - L'arte di Carla Rigato è espressione del nostro tempo. Con passione e forza visionaria ha messo sotto esame le principali fonti della pittura del Novecento, dall'Espressionismo all'Astrattismo, per coglierne gli aspetti che meglio traducono il senso di contemporaneità. 
La sua ricerca pittorica si lancia da queste basi alla conquista di un linguaggio nuovo, moderno, musicale, flessibile, contrassegnato da note coloristiche inconfondibili che ne stimolano una lettura unica. 
Oltre alle numerose presenze in rassegne collettive e mostre personali, sia nazionali che internazionali, Carla Rigato ha esposto i suoi lavori al Padiglione Italia della 54° Mostra Internazionale d'Arte "la Biennale di Venezia" mentre alla 55° Biennale di Venezia è stata ospitata al Padiglione Tibet e all'evento collaterale Overplay. 
Nel 2015 è stata tra gli artisti selezionati all'Expo Milano 2015 – Padiglione Aquae Venezia. Da segnalare nel 2016 la partecipazione alla mostra "Padiglione Tibet. 
Il padiglione per un paese che non c'è" (evento nato alla Biennale d'Arte di Venezia) al Castello Visconteo di Pavia e la personale "Poesia e sinfonie dell'informale" alla Galleria La Teca di Padova.

CARLA RIGATO CONTATTI:
Atelier / Studio Via Roma, 71 b
35036 Montegrotto Terme – Padova
www.carlarigato.it
www.facebook.com/carlarigatoartista/

INFORMAZIONI:
Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma
26 marzo - 23 aprile 2017 | inaugurazione 1 aprile 2017 ore 15.00
Complesso del Vittoriano, Ala Brasini
Via di San Pietro in Carcere - 00186 - Roma

Orari Complesso del Vittoriano - Ala Brasini
Lunedì - Giovedì 9.30 -19.30
Venerdì - Sabato 9.30 - 22.00
Domenica 9.30 - 20.30 Ingresso libero
L'ingresso è consentito fino a 45 minuti prima dell'orario di chiusura
www.esposizionetriennale.it | @esposizionetriennalediroma | #triennalediroma2017 | #T17



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mercoledì 22 marzo 2017

MOSTRA DI SERGIO STAINO "PASSIONE E MATITE" AL TEATRO VILLA PAMPHILJl - ROMA dal 24 marzo al 20 aprile 2017 - ingresso libero


"Passione e matite" 
di Sergio Staino

Dal 24 marzo al 20 aprile 2017 - dal martedì alla domenica -  ore 10-17
ROMA: Teatro Villa Pamphilj /Piano terra Villino Corsini  - ingresso libero
INCONTRO CON L'ARTISTA: SABATO 1 APRILE ORE 11.30

Sergio Staino in mostra a Roma, al Teatro Villa Pamphilj dal 24 marzo al 20 aprile con una serie di tavole tutte dedicate al teatro.

Saranno infatti allestiti, nello spazio espositivo al piano terra del Villino Corsini, i bozzetti dei costumi disegnati dal celebre vignettista satirico, papà di Bobo, commissionati dal festival Opera Barga per "Il potestà di Colognole", opera buffa di Jacopo Melani, con libretto di Giovanni Andrea Moniglia, una sorta di commedia degli equivoci con toni satirici accentuati, che fu composta e messa in scena per la prima volta nel 1657 per l'inaugurazione del Teatro della Pergola di Firenze

Ma non solo: l'esposizione sarà impreziosita anche da altri disegni in tema, come i bozzetti per i personaggi della commedia "Il mestiere di ridere" di Vinicio Gioli (di cui ha curato anche la regia) e da alcune esilaranti tavole satiriche dedicate a grandi personaggi quali Otello e Amleto.

Da sempre Sergio Staino, artista poliedrico che nel corso della sua carriera si è avvicinato e ha interagito con diversi linguaggi artistici, è vicino al teatro e in tal senso numerosi sono i suoi impegni, da direttore artistico del Teatro Puccini di Firenze alla presidenza dell'Istituzione Servizi Culturali di Scandicci, fino alla direzione artistica dell'Estate Fiorentina.

Sergio Staino sarà presente, sabato 1° aprile alle ore 11.30 (ingresso gratuito) per un incontro-conferenza con il disegnatore Fabio Magnasciutti e moderato da Anna Maria Piccoli.




Sergio Staino nasce a Piancastagnaio, in provincia di Siena, nel 1940. Laureato in Architettura, sfrutterà quel titolo per insegnare materie tecniche alle scuole medie nell'area fiorentina. 

Giunto "nel mezzo del cammin di sua vita", tuttavia, l'architetto Staino imbocca una nuova, fortunatissima strada, che gli servirà per descrivere, parafrasandola, la crisi politica ed esistenziale nella quale stava smarrendo la via diritta. 

Si tratta del Fumetto. Staino vi si avvicina abbastanza timidamente, ignorando di divenire a tempo di record una delle firme satiriche italiane più importanti e popolari. 

A fumetti, descriverà un po' se stesso e un po' i turbamenti della sua generazione sessantottina attraverso il personaggio di Bobo, che nasce col ritmo della striscia, lo stesso di Charlie Brown e di Beetle Bailey. Le prime tavole scritte e disegnate da Staino, con una presentazione del carismatico Oreste del Buono, appaiono su Linus nel 1979.

Nel 1986 ha fondato e diretto il settimanale satirico "Tango". E' stato inoltre regista teatrale, televisivo e cinematografico. 

Direttore artistico del teatro Puccini di Firenze (1991-1999) e dell'Estate Fiorentina (1998-1999), è stato a lungo presidente dell'Istituzione Servizi Culturali di Scandicci e consulente artistico dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze. 

Nel 2000 ha disegnato scene e costumi per l'opera lirica "Il podestà di Colognole", presentata al festival "Opera Barga" e al teatro "La Pergola" di Firenze. 

Nel 2001 ha prodotto per la Fondazione Collodi una mostra di quadri satirici "Pinocchio Novecento" con le avventure del burattino. 

 Numerosissimi i volumi pubblicati, tra cui "Il romanzo di Bobo", "Montemaggio, una storia partigiana", "La trilogia sul Natale" in collaborazione con Adriano Sofri e Isabella Staino, "La guerra di Peter", "All together Bobo!"  e la raccolta di vignette "A chi troppo e a chi niente".  Ha realizzato anche vari libri per bambini e romanzi satirici.

Staino collabora alla pagina culturale del quotidiano romano Il Messaggero e, nel 1982, imposta il suo proficuo rapporto con L'Unità, di cui oggi è direttore, superato l'iniziale scetticismo sulle possibilità di ironizzare dal podio di un organo di partito.

Teatro Villa Pamphilj - Villino Corsini
Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 - P.zza S. Pancrazio 9/a​,  00152 ROMA 
Orario Mostra: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17
Info: tel. 06 5814176  dal martedì alla domenica​ - promozione@teatrovillapamphilj.it





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martedì 21 marzo 2017

Mostra: GIACOMO BALLA. Designing the Future | 5 aprile - 25 giugno 2017 | Londra, Estorick Collection


GIACOMO BALLA

Designing the Future

Collezione Biagiotti Cigna


Dipinti, Moda Futurista, Arti Applicate di Giacomo Balla in esposizione a Londra


5 aprile – 25 giugno 2017
Londra (UK), Estorick Collection of Modern Italian Art
39a, Canonbury Square, N1 2AN

Inaugurazione
Martedì 4 aprile 2017, ore 18-20:30



La mostra che aprirà al pubblico presso la Estorick Collection il prossimo 5 aprile presenta una preziosa scelta di 116 opere tra le più significative della grande collezione  di opere (quasi 300) di Giacomo Balla (1871-1958) raccolte dalla stilista Laura Biagiotti e da Gianni Cigna in molti anni di appassionato collezionismo. 

A cura di Fabio Benzi - Direttore Scientifico della Fondazione Biagiotti Cigna, l'esposizione è la prima del Millennio del Maestro Giacomo Balla a Londra.

Illustra l'intero percorso artistico di Balla una scelta di 36 dipinti a olio, tempera e pastello comprendente opere altamente rappresentative, come Autospalla (1903), Inverno (1905), La siepe di Villa Borghese e Donna a Villa Borghese (1906), i ritratti di Egle Casarini e di Grethel Löwenstein (1911), capolavori del periodo divisionista; il Ritratto di Tolstoij del 1911, opera particolarmente significativa della transizione tra prefuturismo e futurismo; due importanti Compenetrazioni iridescenti (1913) e Vortice + Paesaggio (1913), uno splendido esempio delle rare  velocità astratte, soggetto suo tra i più famosi, illustrano il primissimo periodo futurista; Linee di forza di paesaggio maiolicato (1917-18), opera del ritorno al sintetismo del futurismo balliano, esposta nella prima personale alla Casa d'Arte Bragaglia nel 1918, Paesaggio di Villa Borghese (1918), Espansione di Primavera (1918), Una passione (1920), Dinamismo atmosferico (1922-25 c.), Futurpesci (1924) e Vaprofumo (1926), sono importanti e originali realizzazioni del futurismo maturo di Balla; infine una magnifica serie dei dipinti relativi al ritorno alla figurazione, tra cui Nel patio (1926), Parlano (1934), Autoritratto (Autobalsettanta, 1946).




Un nucleo importante è costituito dagli studi realizzati da Balla per la moda. Le opere della collezione su questo tema costituiscono infatti il maggiore e più importante insieme sulla moda futurista che esista (e una completissima e capillare panoramica dell'attività di Balla in questo campo), comprendendo pezzi storici di importanza fondamentale per la storia delle avanguardie europee come i bozzetti dei primi vestiti e tessuti futuristi (1913-14), e inoltre studi per ogni genere di elemento e accessorio di moda (giacche e completi maschili e femminili, cravatte, scarpe, borsette, ventagli, foulard, sciarpe, maglioni, gilet, tessuti, ricami, applicazioni, ecc.), nonché i manufatti realizzati all'epoca (dal 1914 al 1930 c.) degli stessi vestiti, delle cravatte, dei ricami, ecc.
Un altro insieme di grande interesse è rappresentato dagli studi e realizzazioni di arti applicate futuriste, comprendenti mobili, arazzi, paralumi, progetti per arredamenti, tappeti, lumi, ceramiche, oggetti diversi; questa fondamentale attività di Balla ha origine con la redazione del Manifesto della ricostruzione futurista dell'universo (1915), che segna, nella storia dell'avanguardia, il dilagare dell'estetica dall'opera d'arte tradizionale a tutti gli aspetti della vita quotidiana.
           


NOTIZIE UTILI

Orari                                                              Da mercoledì a sabato 11:00 – 18:00
Domenica 12:00 - 17:00
Lunedì e martedì chiuso

Biglietto d'ingresso                                         £ 6.50. Ridotto £ 4.50
                                                                         National Art pass £ 3.25
                                                                         Gratuito per bambini fino ai 16 anni
  e studenti con tesserino
  Il biglietto include la visita alla collezione permanente

Info                                                                  tel. +44 (0)2077049522
                                                                         info@estorickcollection.com
                                                                         www.estorickcollection.com

Fondazione Biagiotti Cigna


Laura Biagiotti insieme alla famiglia, nel 1996 ha costituito la Fondazione Biagiotti Cigna in memoria del marito, Gianni Cigna, prematuramente scomparso. La raccolta è nata da una grande passione per l'arte e riunisce oltre duecento lavori dell'artista Giacomo Balla, di cui uno dei nuclei principali è costituito dagli studi realizzati da Balla per la moda e rappresenta il maggiore e più importante insieme di arte applicata futurista che esista; l'intera collezione è stata presentata nel 1996 a Mosca al Museo Puskin e nel 1998 a Roma presso il Chiostro del Bramante. L'arazzo Genio Futurista (1925) è stato esibito all'Ara Pacis di Roma nel 2009 e nel Padiglione Italia in occasione di Expo Milano 2015. Opere significative della Collezione sono state esposte nei più importanti musei del mondo tra cui il Guggenheim di New York, il Museo d'Orsay di Parigi, il Kunstforum di Vienna, il MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, la Fondazione Prada Ca' Corner della Regina a Venezia.

«A Gianni e a me, pareva proprio di averlo conosciuto di persona, Giacomo Balla. In realtà la nostra Balstoria cominciò nell'ottobre 1986 quando approdai in modo fortuito, ma con intuizione felice, in una piccola galleria d'arte al centro di Roma, dove si teneva una mostra retrospettiva di opere della famiglia Balla. Ebbi in quell'occasione la mia folgorazione futurista sulla via di Damasco. Tornai a casa entusiasta e con mio marito Gianni Cigna decidemmo di acquisire la gran parte delle opere esposte. Nacque così il primo nucleo della raccolta e soprattutto sbocciò in quell'occasione la nostra amicizia con Luce ed Elica Balla, le figlie del pittore. Furono loro a farci conoscere in modo quasi tangibile il loro "Papà", non solo sotto il profilo di grande genio pittorico di questo secolo, ma anche e soprattutto come anima di artista gentile, poeta entusiasta dedicato totalmente alla sua ricerca di arte nella luce, di arte nel movimento, di arte nello stato d'animo. Molte opere le abbiamo acquistate, ma sarebbe più corretto dire ricevute in amorevole affidamento dalle "ragazze Balla", come noi, affettuosamente, definivamo le due anziane Signorine.
Memorie ed affetti che ho continuato a mantenere e promuovere attraverso ulteriori esposizioni e acquisizioni di opere di Giacomo Balla, ricercatore arguto e incontentabile evoluzionista, vero "Genio Futurista",  padre del design italiano e delle arti applicate del XX secolo».

Laura Biagiotti
Cavaliere del Lavoro, Presidente Fondazione Biagiotti Cigna e Presidente Biagiotti Group

Laura Biagiotti, appassionata collezionista, è tra i primi grandi nomi del Made in Italy a sostenere il binomio 'moda e arte' sia come fonte di dialogo nelle collezioni che come opera di mecenatismo. Ha restaurato, con il contributo di Laura Biagiotti Parfums, la Scala Cordonata del Campidoglio disegnata da Michelangelo e i due Dioscuri, le Fontane di Piazza Farnese a Roma e ha donato il nuovo Grande Sipario del Teatro la Fenice a Venezia dopo l'incendio.

lunedì 20 marzo 2017

IN SACRAMENTA MANENT - Artisti contemporanei in dialogo

AMICI DELL'ARTE DI ALIGI SASSU
IN SACRAMENTA MANENT

Artisti contemporanei in dialogo sul Sacro con Aligi Sassu

dal 25 marzo al 23 aprile 2017

Inaugurazione Sabato 25 marzo 2017 alle ore 17.00
Villa Filippini - Besana in Brianza (MB) 


Dal 25 marzo al 23 aprile 2017, L'Associazione Amici dell'Arte di Aligi Sassu, in collaborazione con l'Associazione Artistica Culturale AnimARSi di Bari, presenta le opere di undici artisti contemporanei chiamati a dialogare sul Sacro con l'opera di Sassu.

"IN SACRAMENTA MANENT", progetto di Carlos Julio Sassu Suarez, si articola in una mostra alla quale parteciperanno otto pittori e tre scultori le cui opere dialogheranno con altrettante undici opere a tema Sacro del maestro Aligi Sassu - appartenenti alla collezione dell'Archivio Sassu - della durata di 30 gg. nel periodo che va dal 25 marzo al 22 aprile 2017. Il progetto espositivo e relativo catalogo, sono a cura di Stefania Cassano, presidente/art director dell'Associazione Artistica Culturale AnimARSi fondata a Bari nel 2013 dopo anni di interesse e passione per l'Arte e le discipline derivanti da essa; una vivacità poliedrica che desidera proporre eventi abbracciando menti ed espressioni d'Arte e Cultura attraverso l'unicità dell'Anima. L'Arte intesa come "medium" per conoscere, per trascendere i significati profondi che essa racchiude in sé: un dialogo emozionale fra l'occhio di chi osserva e l'occhio di chi crea. Stefania Cassano ha curato le personali di artisti di fama internazionale (V.Lo Sasso a Bari, Trani, Oria/A:Benetti e N.Liberatore a Bari), collettive a Pazin (Croazia), Foggia e Bari ultimo importante evento a tema Sacro "In Nomine Sancti Nicolai" inaugurato in Chiesa Russa di San Nicola il Taumaturgo e Palazzo Barone Ferrara, ove sono stati esposti i due pastelli preparatori dell'affresco che il Maestro Sassu ha realizzato nel 1963 nella Chiesa di San Nicolò a Nughedu (Ss), oltre a eventi letterari fra presentazioni e manifestazioni sulla poesia. Presente alla 30a ExpoArte di Bari e 25° Arte Padova con stand da lei curati.
"IN SACRAMENTA MANENT" desidera approfondire temi e ricerca del Maestro Sassu attraverso il confronto e dialogo con quei contemporanei che hanno fatto ricerca pittorica sulle stesse visioni artistiche e argomenti: partendo sempre dall'opera di Sassu, si vuole stimolare una scoperta, una conoscenza e una riflessione circa l'arte italiana di ieri e di oggi, lo stesso vale per il coinvolgimento di maestri della scultura di consolidata fama nazionale e internazionale.

La manifestazione si pregia inaugurare una serie di eventi celebrativi del 30ennale dalla fondazione dell'Archivio Aligi Sassu (1987 – 2017).  
Pittori partecipanti

Rossana Bucci - Corato (Ba). Artista, poetessa e performer, ha intensificato la sua carriera soprattutto dal 2014, anche attraverso il sodalizio con l'artista Oronzo Liuzzi con cui cura preziose edizioni di poesia, numerate e personalizzate. Al di là delle carriere personali, l'affinità artistica nata dal loro incontro, ha "legato" le loro esperienze a tutto campo attraverso intense trasposizioni, commistioni fra arte, poesia e performance. L'artista è approdanta negli ultimi anni ad importanti esposizioni, fra cui quelle collaterali alla "56esima Biennale di Venezia" (Padiglione Tibet a Venezia con il Dalai Lama, oltre Genova e Pavia). Fà parte, fra le altre, della prestigiosa collezione "Imago Mundi" di L.Benetton.

Claudio Giulianelli - Corchiano (Vt). Ha accresciuto viaggiando e studiando, nel corso degli anni, il suo amore per l'Arte con la predilezione dei Maestri fiamminghi, il Caravaggio e Bosch, del quale la scintilla finale instilla la dimensione "magica" fra storia e simbologismi che caratterizzano la sua particolare trasposizione artistica.ormai famosa a livello nazionale ed internazionale (Cina, Emirati Arabi e Stati Uniti fra gli Stati in cui più è apprezzato oltre Europa). Fra le acquisizioni ricordiamo: Fondazione Arte Fiera di Istanbul, Latino Art Museum di Los Angeles e Temecula Art Foundation in California. Innumerevoli le tele in Chiese in Italia, fra cui ricordiamo quella di "San Pio V" a Roma ove Giulianelli è nato e "San Biagio" a Corchiano ove risiede.

Alberto Lanteri - Torino. Ha conseguito studi artistici fin da giovanissimo, frequentando fra gli altri Maestri quali Pietro Annigoni (uno dei più grandi ritrattisti del '900) e Mario Donizetti. Attraverso tali apprendimenti e ricerca personale, fra vocazione simbolica ed eclettismo, ha sviluppato una pittura personalissima, anima antica in bilico fra trasposizione novecentesca e moderna, che lo ha reso amato interprete pittorico di Re e Regine fra cui Elisabetta II d' Inghilterra, Rania di Giordania, Carolina di Monaco e personaggi famosi di mezzo mondo (ritratti), capi di Stato fra cui F.Cossiga e O.L.Scalfaro e Papi (Giovanni XXIII). Vastissima la presenza di sue opere in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero, fra cui i Musei Vaticani, la Royal Academy of Art di Londra, il Palacio de la Zarzuela a Madrid.

Nicola Liberatore - San Marco in Lamis (Fg). Dopo gli studi in Disegno e Storia dell'Arte che lo portano all'insegnamento negli Istituti Superiori della città di Foggia, segue il proprio percorso vocazionale sull'Arte incentrando su quello che egli chiama "assillo del rapporto fra la materia e il tempo", la sua ricerca e trasposizione artistica. Attraverso l'interazione fra pittura, scultura e materiali che dal tempo provengono (stoffe, pizzi, coralli, abiti, oggetti antichi, ecc.) e con cui realizza indimenticabili opere e installazioni, è capace di rendere profondi significati fra umanità e fede, estrapolando dal quotidiano lo spirituale, con stilemi che lo rendono un "unicum" nella riconoscibilità artistica. Ricordiamo fra gli altri il "Premio Paolo VI" alla III Triennale d'Arte Sacra a Lecce e l'acquisizione al Museo delle Generazioni Italiane del '900 "G:Bargellini"(Bo).

Oronzo Liuzzi - Corato (Ba). Nato a Fasano (Br), ha all'attivo oltre mille esposizioni, fra personali e collettive in tutto il mondo, ma ancora non termina di stupire attraverso la ricerca non solo di forme artistiche "materiali" (pittura, scultura e installazione), ma immateriali quali versi e liriche (più di 25 pubblicazioni all'attivo) di cui "impregna" opere e tele, dal 2014 anche attraverso l'interazione di Rossana Bucci. Da ricordare l' "Omaggio a Marinetti" a Parigi (2002). Partecipante a diverse Biennali di Venezia, fra cui quella al "Padiglione Tibet" nel 2015 con il Dalai Lama, fa parte, fra le altre, delle collezioni del MART di Rovereto, Museion di Bolzano e "Imago Mundi" di L:Benetton.

Gavino Pedoni - Sassari. Non poteva mancare il figurativismo d'intense velature cromatiche tipiche del colorismo della magica isola sarda di cui il Maestro Aligi Sassu è nativo, così come Pedoni, in questi dialoghi fra Arte e Sacro interpretati in mostra. La lunga carriera dell'artista inizia fin dagli anni '70 e dagli anni '80 in Europa con mostre personali fra Parigi e Lucerna. Fondazione Banco di Sardegna (SS), Comune di Sassari, Pinacoteca di Foggia nella sezione Arte Contemporanea e Chiesa Al Ponte di Lucerna (Svizzera), sono fra le acquisizioni che al Maestro piace ricordare della intensa carriera in Italia e all'estero.

Natalia Repina - San Pietroburgo (Russia). Nata in Russia, Repina ha seguito la vocazione pittorica figurativa fin da giovanissima conseguendo la laurea all'Accademia di Belle Arti della sua città. Olio, pastello e carboncino sono le tecniche da cui non si è mai allontanata, conseguendo una maturità artistica di notevole apprezzamento già dagli anni '90, fra partecipazioni alle aste internazionali a Parigi, Monaco, Dusseldorf e premi internazionali (fra cui Stati Uniti e Roma e Bologna in Italia). Fa parte delle collezioni pubbliche de: Museo della Ricerca Scientifica Accademia di Belle Arti e Museo Dostoevskij di San Pietroburgo, Ministero Affari Esteri a Mosca, Lyle Finley's Collection (Stati Uniti) e private in tutto il mondo.

Stefano Rosa – Fermo. Vocazione intimistica per l'Arte quella di Rosa, appena ventenne premiato fra i giovani allievi d'Istituti d'Arte a Faenza, seguita fino a conseguire abilitazione all'insegnamento in Educazione artistica e Storia dell'Arte. Parallelamente all'insegnamento, sperimenta e ricerca fino ad approdare in personali e collettive fra Roma e soprattutto le sue Marche. Un'arte in cui traspare la necessità meditativa e spirituale dell'artista, che lo porta ad essere molto apprezzato a livello internazionale: oltre che in Italia.Sue opere sono in collezioni private, in Francia, Germania, Inghilterra, India, Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti. Sue opere sono acquisite al MACS della Provincia di Fermo, alla Provincia di Macerata oltre che Cancun in Messico.

Scultori partecipanti

Carlo Balljana – Farra di Soligo (Tv). Conosciuto dalla critica ufficiale come "Lo Scultore del vento" Balljana ha conseguito in Svizzera laurea in ingegneria e architettura artistico-ambientale, un percorso riconoscibile d'intenso impegno, volto a realizzare principalmente opere e monumenti di grandi dimensioni, più di 150 solo in Europa, oltre ad esposizioni personali e collettive dal 1963 in tutto il mondo. Numerosi i premi fra cui nel 1982 "Scultore del Campidoglio" a Roma, nel 1989 Parigi per il centenario della Tour Eiffel, 2010 Premio Internazionale Scultura Cittò di New York, fino all'ultimo nel 2015 "Scultore Expo, Premio Internazionale Expo 2015". Sue opere si trovano in Vaticano, Musei e Fondazioni nel mondo, dagli Stati Uniti alla Russia. Molteplici le opere fra sculture e portali dedicate ai Papi, da Giovanni XIII, a Giovanni Paolo II e Benedetto XIII. Instancabile – scrivono di lui – pare non conoscere capolinea compositivi; un magma incandescente che manifesta il pulsare della vita…

Mimmo Laterza – Altamura (Ba). Conseguiti gli studi presso Liceo Artistico e Accademia Belle Arti di Bari, è docente di Arte e Immagine (Altamura). Manifesta la vocazione alla scultura fin dagli anni '80 partecipando a Simposi di Scultura a livello Internazionale, mostre personali e collettive fra Italia e Europa (Francia/Germania). La sua concezione estetica si esprime in immagini originali e simboliche della realtà ancorandovi tensioni introspettive in una figurazione moderna. Sue opere pubbliche sono presenti fin dagli anni '90 a: Altomonte (Cs) monumento a T.Campanella, i monumenti ai "Caduti della I e II Guerra Mondiale" a Fagnano Castello, San Lorenzo del Vallo e Civita (borghi provincia di Cosenza) e Altamura (Ba) "Caduti del Lavoro".

Maurizio Rinaudo. – Venasca (Cn). Amante del disegno fin da giovane età, a 28 anni ottiene importante riconoscimento dall'Unione Industriali Torino per un suo progetto che sarà depositato anche in sede Comunità Europea a Bruxelles. Parallelamente alla progettazione, è attivo artisticamente fin dagli anni '70, fino ad approdare all'Accademia di Belle Arti di Torino. Dagli anni '80 intensifica tale vocazione fra pittura e scultura approdando alla prima personale a Parigi e proseguendo tra Francia, Italia, Stati Uniti e Brasile. Sue opere fra temi Sacri, ritratti e sculture, si trovano in tutto il mondo, Pale d'altare in Chiese, Musei e Palazzi Istituzionali fra cui ricordiamo: Quirinale, Vaticano (Papa Francesco) e "La Pinacoteca del Sacro di M:Rinaudo" alla Diocesi di Alba (Cn); Osasco e San Paolo (Brasile) per il 25ennale di gemellaggio delle due città.  Innumerevoli i premi fra cui ricordiamo gli ultimi del 2016: "Premio Oscar Wilde" al Teatro Civico Vercelli e "Premio Europeo per l'Arte e Cultura italiana" alla Camera dei Deputati a Roma.
S.C.


La mostra resterà aperta al pubblico fino al 23 aprile 2017
Orario di apertura:
Sabato e Domenica dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Giorni Feriali: su appuntamento per gruppi e scuole.
Sede: Via Viarana, 16 - 20842 Besana in Brianza (MB)
Informazioni: Tel./Fax 0362996368 – Cell. 3394943137


SCHEDA TECNICA
Spazio Espositivo:
Sale espositive di Villa Filippini - Via Viarana 16 , 20842 Besana in Brianza (MB)

Ente Promotore:
Associazione Culturale Amici dell'Arte di Aligi Sassu , AnimARSi, Bari

Patrocinio:
Il Consiglio della Regione Lombardia, Provincia di Monza Brianza, Città di Besana in Brianza,
Archivio Aligi Sassu

Progetto:
Carlos Julio Sassu Suarez- Archivio Aligi Sassu, Carate Brianza (MB)

Curatore mostra e catalogo:
Stefania Cassano

Stampa:
Arti grafiche Favia, Modugno (BA)

Data
Dal 25 marzo al 23 aprile 2017

Orari di apertura:
Sabato, Domenica e Festivi 15.00 -18.00
Feriali su appuntamento per gruppi e scuole

Informazione:
Associazione Culturale Amici dell'Arte di Aligi Sassu
Via Viarana 16, 20045 Besana in Brianza (MB)
Tel. 0362 996368 - Cell:3394943137
email: info@amicialigisassu.it
http://www.amicialigisassu.it   



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sabato 18 marzo 2017

Japanese Views / Tre visioni artistiche a confronto / Simultanea Spazi d'Arte - Firenze / Opening lunedì 27 marzo ore 17.30


Japanese Views
Tre visioni artistiche a confronto

Yonosuke Kaneko / Yukio Yokosuka / Tsutomu Takahashi

Opening lunedì 27 marzo ore 17.30

27 marzo - 7 aprile 2017

Simultanea Spazi d'Arte - Firenze
Via San Zanobi 45 rosso



Dal 27 marzo al 7 aprile Simultanea Spazi d'Arte, realtà curatoriale ideata e diretta da Roberta Fiorini e Daniela Pronestì, ospita la mostra Japanese Views / Tre visioni artistiche a confronto

Come indicato dal titolo, si tratta di un evento che mette in relazione le opere di tre artisti giapponesi - Yonosuke Kaneko, Yukio Yokosuka, Tsutomu Takahashi - diversi per età e per formazione, ma tutti accomunati dalla medesima matrice culturale, da cui traggono origine tre differenti cifre espressive. 

Avvalendosi della sintesi tra segno e colore, spesso declinata dalla tradizione nipponica nella rappresentazione del tema naturalistico, Yonosuke Kaneko (1966) trasforma gli scenari urbani incontrati durante il suo viaggio in Italia - Firenze, Roma e Venezia - in un paesaggio mentale fatto di forti contrasti, pennellate dinamiche e tinte antinaturalistiche. 

Prevalgono in questa occasione gli scorci fiorentini - Santa Maria del Fiore, via del Proconsolo, piazza della Repubblica - resi con una vivacità coloristica ed un'immediatezza gestuale che proiettano lo sguardo in una dimensione in bilico tra realtà ed immaginazione, esperienza e memoria.  Le chiese, i palazzi, le piazze - afferma l'artista - sono una metafora che trascende l'aspetto esteriore delle cose e che riguarda invece la bellezza della vita, nonostante le difficoltà che questa spesso ci pone

Di tono diverso sono i dipinti che raccontano di una profonda interiorizzazione del paesaggio naturale, in particolare i campi di riso che diventano luoghi del sogno, vere e proprie fughe nel fantastico. Nuvole, pioggia, nebbia, vento, elementi naturali che l'opera di Yukio Yokosuka (1954) traduce in colature e stratificazioni di colore. 

Passando dal dripping agli effetti di marmorizzazione su tela alle tecniche pittoriche giapponesi (Bokashi e Tarashi-komi), Yukio punta a catturare l'essenza nascosta del mondo naturale, la sua energia vitale. 

Nella mia pittura - afferma - voglio esprimere la profondità del paesaggio e il flusso del tempo con strati sovrapposti di colore; voglio mostrare la crescita e il declino, la morte e la reincarnazione di ogni essere vivente. 

Nelle opere di Tsutomu Takahashi (1961) il tema del viaggio diventa metafora di un'evasione dalla realtà alla scoperta di nuovi mondi e nuove terre, tra lune imponenti mutate in mongolfiere, pianeti sconosciuti e curiose creature fantastiche. L'uso della tempera gli consente di ottenere tonalità profonde ed intense, orientate soprattutto sulla gamma dei blu, gialli e rossi.

La mostra si potrarrà fino al 7 aprile e sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Simultanea Spazi d'Arte
Via San Zanobi 45 rosso Firenze
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Mostra sui migranti "Touroperator Diario di Vite dal Mare di Sicilia”

Bologna 28 Febbraio 2017 – 18 Aprile 2017
Forlì, 4 Marzo 2017 – 2 Maggio 2017


Ricordate, ricordate sempre, che tutti noi, e tu ed io in particolare, discendiamo da immigrati.
(Franklin D. Roosevelt)

Touroperator, la mostra che presenta opere di Massimo Sansavini, realizzate con il legno degli scafi delle barche dei migranti torna a Bologna presso la sede della assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e in contemporanea a Forlì, alla Fondazione Dino Zoli – Arte  Contemporanea,

Sansavini è l'unico artista ad aver ottenuto l'autorizzazione dal Tribunale di Agrigento per entrare nel girone dantesco del cimitero delle barche di Lampedusa, nell'ex-base americana Lorian: qui accanto ai molti scafi, ormai abbandonati, sono rimasti molti degli oggetti personali che hanno accompagnato i viaggi della speranza attraverso il Mediterraneo verso la speranza di un futuro migliore.

Il legno prelevato dalle imbarcazioni abbandonate è stato trasformato dall'artista in sculture che raccontano i singoli naufragi. A ricordarceli il titolo dell'opera: la data in cui è avvenuto.

Nella sede bolognese una ventina di opere realizzate con il legno degli scafi dei migranti accompagnerà lo spettatore nel percorso, le opere saranno affiancate fotografie realizzate sempre nella ex base americana Loran (il cimitero delle barche di Lampedusa).

Nella sede forlivese i visitatori saranno accolti da un floor graphic che ritrae le coste africane, quelle italiane e il mare che le divide: un preambolo visivo per immergere il visitatore da subito nel tema trattato e nell'attualità.

Il percorso espositivo, che vedrà allestite una ventina delle opere di grandi dimensioni di Sansavini, sarà arricchito, inoltre, da immagini, video e pannelli informativi per aiutare il visitatore a comprendere meglio il complesso mondo delle migrazioni.

Il progetto nasce per raccontare le migrazioni, per diventare didattica per le scuole sul tema, per tessere relazioni con i migranti di seconda generazione, e per essere un progetto espositivo itinerante: le prime tappe sono state i Musei San Domenico di Forlì e il Parlamento Europeo di Bruxelles.

Touroperator ha ottenuto il patrocinio dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Forlì-Cesena e del Comune di Forlì.



Informazioni
Touroperator. Diario di Vite dal Mare di Sicilia
dal 28 febbraio al 18 aprile  a Bologna via Aldo Moro 50
orari Bologna 9-17 da lunedi a giovedi 9-14 venerdi

dal 4 marzo al 2 maggio 2017 a Forli viale Bologna 288
orari Forli 9-13 martedi a giovedi e 9-13 15-19 da venerdi a domenica lunedi chiuso

Ingresso gratuito per entrambe le sedi
www.mostratouroperator.sansavini.it

Arriva a Catania la GRANDE MOSTRA > ESCHER > dal 19 marzo - 17 settembre 2017 > Palazzo della Cultura, Catania

Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935, Litografia, 31,1x21,3 cm, Collezione privata U.S.A. - All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher Company The Netherlands. All rights reserved -



Per la prima volta in Sicilia: Escher approda a Catania.
 
Dal 19 marzo oltre 140 opere del genio olandese, amatissimo dal grande pubblico, saranno in mostra a Palazzo della Cultura.

Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d'unione (1956), Metamorfosi II (1939) e Giorno e notte (1938) sono solo alcune delle opere iconiche del grande genio olandese Maurits Cornelis Escher (1898-1972) presentate a Catania, città in cui l'artista giunse - l'ultima volta - nel maggio del 1936 nel suo ideale Grand Tour nella penisola.
 

Per l'occasione, alle opere emblematiche e ormai presenti nell'immaginario collettivo, è affiancata un'inedita selezione di opere prodotte da Escher durante i vari soggiorni in Sicilia avvenuti tra il 1928 e il 1936.
 

Proprio nel Sud Italia e nell'isola in particolare, l'artista maturò buona parte di quelle idee e suggestioni che caratterizzano, nel segno della sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione e gli studi sulle forme che lo hanno reso celebre.
 

Sull'isola Escher produsse numerose opere grafiche ritraendo città e paesi noti, ma ciò che fortemente lo appassionava era la ricerca di luoghi 'eccentrici', solitari e sperduti, scorci e suggestioni che, prima fissate nei disegni, poi si trasformavano in incisioni, soprattutto xilografie e litografie: così disegna le colonne e i prospetti degli antichi templi greci della Sicilia occidentale (Tempio di Segesta, Sicilia, 1932); "cartoline" di litorali come in Catania (1936) dove la città è vista dal porto con barche a vela appena ormeggiate in un omeriggio al tramonto, col Duomo dedicato a Sant'Agata a fare da quinta e, sullo sfondo, fra la foschia di nuvole basse, si erge la grande mole dell'Etna fumante; i chiostri delle più ricche Basiliche (come nel vero e proprio virtuosismo incisorio del Chiostro di Monreale, Sicilia, 1932); vedute aeree (Cattedrale di Cefalù, 1938) e studia al contempo l'irrompere del disordine della natura realizzando una serie di litografie che hanno per soggetto l'Etna (Colata di lava del 1928 dal monte Etna, 1933) che ritrae da diverse angolature e da visuali di paesi vicini che lo circondano.
 

Nei disegni siciliani Escher, con un sapiente senso della prospettiva e una sicura abilità compositiva, inizia la ricerca e la riflessione sui rapporti tra l'ordine e il caos e sulla possibilità di un'armonizzazione dei due opposti.
 

Grazie all'audioguida concessa gratuitamente a tutti i visitatori, la mostra offre la possibilità di esplorare mondi simultanei costruiti con elementi percettivi bidimensionali e tridimensionali, assemblati da leggi matematiche e geometriche caratteristiche della sua arte. 

Diverse le metodologie di fruizione come esperimenti scientifici o supporti didattici che accompagnano i visitatori di ogni età aiutandoli a comprendere la dimensione artistica di un artista poliedrico e geniale che ha sempre goduto di enorme popolarità.
 

La mostra Escher è promossa dal Comune di Catania, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Foundation ed è curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea.
 

La mostra vede come sponsor Generali italia, special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia e media partner RMC - Radio Monte Carlo.
 

L'evento è consigliato da Sky Arte HD.
 

Il catalogo è edito da Maurits.


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