A cura di Lorenzo Canova
Sabato 12 Ottobre ore 17:30
MACA
- Museo Arte Contemporanea Alcamo (TP)
Il Maca di Alcamo ospiterà l’Antologica
di Vito Bongiorno “Nostos” per la XV Giornata del Contemporaneo
Anche ad Alcamo, il 12 ottobre, si celebra la XV
Giornata del Contemporaneo, iniziativa nazionale che coinvolge i Musei soci di
AMACI, l’Associazione dei Musei d’arte Contemporanea Italiani.
Il MACA, la struttura museale alcamese, socia di
AMACI, aderisce all’iniziativa, presentando la mostra antologica dell’artista
Vito Bongiorno. L’inaugurazione dell’Antologica, sabato 12 Ottobre alle
ore 18:00;
la mostra resterà aperta al pubblico fino al 31 Dicembre.
Il catalogo della mostra è a cura dello storico
dell’arte Lorenzo Canova. Parlano dell’autore l’editore Ernesto Di Lorenzo ed
il direttore artistico della Fondazione Orestiadi Enzo Fiammetta.
Breve cenni biografici
Vito Bongiorno nasce ad Alcamo nel 1963, studia
al Liceo artistico di Roma dove sviluppa un grande interesse nell’esplorazione
della materia in relazione al tempo. Tra
il 1985 e 1987 vive a Monaco di Baviera dove allestisce le prime mostre e
successivamente a New York.
Oggi è tra i protagonisti più
rappresentativi dell’arte contemporanea romana, noto per
l’utilizzo del carbone e della cenere, come simbolo dell’amarezza,
dell’inquinamento, della malattia e della spaccatura che caratterizzano
l’umanità. Ciò
che preme all’artista Bongiorno è far emergere se stesso, delineando uno stile
personale nell’ambito delle correnti più innovative.
Fra
i momenti più significativi e recenti della sua carriera: nel luglio 2009, il
presidente del Museo delle Trame Mediterranee “Fondazione Orestiadi” di Gibellina,
Ludovico Corrao acquisisce all’interno del Museo l’opera di Bongiorno Oltremare a Gibellina. Nel 2014,
l’artista espone presso i Musei Capitolini e, nello
stesso anno, il Ministero della Pubblica Istruzione gli
commissiona un murales di 6 metri all’interno di una scuola romana. Successivamente,
interviene con un’istallazione al Museo Cà
Pesaro in occasione
della Biennale di Venezia mentre a Napoli
la sua performance Terra Mater apre le porte al "Naf-Napoli
Arte Fiera".
Afferma
il Sindaco Domenico Surdi
“Ospitare,
presso il nostro Museo di Arte Contemporanea, le opere del Maestro Vito
Bongiorno segna una nuova tappa del percorso volto alla costruzione di una
visione contemporanea della Città. L’artista
alcamese, con questa Mostra, ristabilisce un legame con i luoghi e gli spazi
della sua memoria e dei suoi affetti; un’esposizione caratterizzata
dall’impiego del carbone al posto dei colori e dei pennelli, il segno
distinguibile di Bongiorno.
Dichiara l’assessore alla cultura Lorella Di
Giovanni “le opere
che il Maestro presenta alla sua personale di Alcamo vogliono descrivere
quell’inquinamento morale e sociale che logora il nostro pianeta, svelando la
speranza di una rinascita attraverso un linguaggio materico in continua trasformazione”.
L’editore Di Lorenzo,
che cura l’evento antologico ad Alcamo, scrive “Nostos, il titolo di questa antologica di Vito Bongiorno, è perfetto
sia per il significato esistenziale che per la sintesi artistica e la valenza
simbolica. Ogni artista, come diceva Consolo, è un ulisside: cerca sempre nuovi
orizzonti, ma non può prescindere dal ritorno alla propria “isola”; così Bongiorno,
pur aperto ad esperienze in Italia e all’estero (da Roma a Monaco di Baviera, a
New York) ha mantenuto il suo rapporto umano e creativo con la Sicilia. Un
rapporto alimentato di ricordi e di suggestioni, rivelatosi decisivo nelle
scelte estetiche: vedi i due elementi cromatici che caratterizzano la poetica
dell’artista: il blu del mare e del cielo, il nero del carbone, il senso di
luce, apertura e speranza da una parte, quello di spaccatura, amarezza,
dall’altra: i chiaroscuri e le contraddizioni della vita e della nostra terra”.
Ed
Enzo Fiammetta, Direttore del Museo
della Fondazione Orestiadi di Gibellina scrive
“Come misurare la fragilità delle cose? Come
riflettere sui delicati equilibri che governano la contemporaneità, definita da
una rete di immagini, fatti e relazioni, reali e virtuali, che ci fanno
tralasciare le vere necessità che oggi mettono in pericolo la nostra
sopravvivenza sulla terra? Le opere di Vito Bongiorno ci portano dentro una
dimensione che riflette sul tempo che viviamo, un equilibrio delicato che sopraintende
la nostra realtà, la fiducia nell’uomo si deve misurare con la fragilità e
l’incertezza che governa il mondo.
La ricerca dell’artista trova
conferma nelle sue geografie, realizzate con tessere di carbone, opere che
confermano, nel contrasto tra soggetto e materia, la complessità del fine da
raggiungere per consentire la sopravvivenza del pianeta e salvaguardare la
nostra essenza”.
Paola
Lombardo
INFO:
Testi
in catalogo di: Lorenzo Canova, Enzo Fiammetta, Ernesto Di Lorenzo
Fino
al 31 dicembre 2019
Orari
al pubblico: dal lunedì alla domenica dalle ore 9,30 alle ore 12,30; pomeriggio
dalle ore 16,30 alle 19,30
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