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domenica 29 marzo 2015

Continua la Mostra di Ugo La Pietra a Saronno


Continua con successo la mostra di Ugo La Pietra
"Il verde risolve" Dal giardino delle delizie al nostro verde quotidiano 1980/2015
La mostra resterà aperta  fino al 24  aprile 2015
In occasione della Pasqua la mostra resterà chiusa da venerdì 3  a lunedì 6 aprile 2015
Il Chiostro arte contemporanea, Saronno – Viale Santuario 11  
Orario:  da martedì a venerdì 10/12.30 – 16/18.30;  sabato e domenica 10/12.00 e pomeriggio su appuntamento.

Info:   www.ilchiostroarte.it;  telefono +39 02 96 22 717     
Dopo la grande personale alla Triennale di Milano, Ugo La Pietra presenta il nuovo progetto alla galleria il Chiostro arte contemporanea di Saronno con una mostra e un libro dal titolo "Il verde risolve" Dal giardino delle delizie al nostro verde quotidiano
Le opere in mostra sono tele, disegni, fotomontaggi e ceramiche realizzate tra il 1980 e il 2015. Il volume di Corraini Edizioni è il terzo di una collana dedicata a Ugo La Pietra e include una prefazione di Marco Meneguzzo e il prologo di Riccardo Zelatore.
La Pietra ha concentrato, fin dai primi anni Ottanta, molto del suo lavoro di ricerca nel tentativo di coniugare la concettualità degli anni Sessanta / Settanta con la crescita di un sempre maggiore sviluppo della spettacolarità:
Il giardino del Settecento: luogo per una piacevole sosta (spettacolarità) e per la contemplazione (concettualità).
Il giardino del Settecento è stato il modello a cui La Pietra ha fatto riferimento nel suo percorso di ricerca, a volte in modo diretto, ma più spesso come riferimento ideale, per la contemporanea presenza, nelle sue opere, delle due categorie che lo caratterizzano: spettacolare e concettuale.
La ricerca di quegli anni, "Il giardino delle delizie", si confronta con la recente lettura da parte dell'autore del verde urbano presente oggi nelle nostre città: "il nostro verde quotidiano".
L'architettura urbana si ostina a costruire usando il verde come elemento capace di assolvere o "risolvere" diverse funzioni, spesso dimenticando che il verde, al contrario del costruito, ha una vita propria e un proprio sviluppo nel tempo e che ha sempre avuto "la meglio" sull'architettura!

Il verde oggi è troppo spesso ridotto a strumento per aggiustare, correggere, completare, nascondere, migliorare gli errori, le manchevolezze, le incompetenze e la faciloneria di certi creativi (architetti, urbanisti, allestitori…) nell'affrontare i vari problemi ambientali che di volta in volta si trovano a dover "risolvere".


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